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Legami chimici forti sono i legami covalenti, ionici e il legame metallico. Si parla di legame covalente ogniqualvolta almeno un atomo mette in comune per formare il legame una o pi coppie di elettroni. Esistono diversi tipi di legami covalenti: puro, omeopolare, eteropolare, dativo e un particolare tipo di legame dativo che quello di coordinazione. Il legame covalente detto puro quando si manifesta tra atomi della stessa specie chimica (H2, O2, N2, Cl2). I legami covalenti possono essere anche multipli, cio le coppie di elettroni messi in comune possono essere anche pi di uno. Fino ad ora (2005) stato verificato che esistono composti stabili con anche 5 coppie di elettroni. La condivisione degli elettroni prevede al formazione di orbitali intermolecolari che nel caso della prima coppia sulasse nucleare (orbitale sigma), nel caso della 2 o 3 coppia gli orbitali (detti pi) sono ortogonali al primo e quindi si trovano sullasse y o z. Si parla pi genericamente di legame covalente omeopolare (o apolare, non polarizzato) quando la condivisione degli elettroni equa quindi non si creano cariche elettriche. Ci avviene quando gli atomi legati hanno quasi la stessa capacit di attrarre gli elettroni e quindi, quando la differenza di elettronegativit tra 0 e 0,4. Altrimenti gli elettroni sono considerevolmente pi attratti dalla specie pi elettronegativa e ci da origine ad un dipolo elettrico. Ci avviene quando la differenza di elettronegativit tra 0,4 e 1,9. In questo caso, si di fronte ad un legame eteropolare ( o polare, polarizzato). Oltre tale intervallo si verifica la formazione di un legame ionico poich la differenza di elettronegativit talmente elevata che comporta non pi la condivisione ma la sottrazione dellelettrone. In questo modo si formano due ioni che si legano in quanto le cariche che si vengono a formare sono opposte. Esiste anche un particolare caso di legame covalente detto dativo o di coordinazione. Si dovrebbe parlare di legame dativo quando la coppia di elettroni condivisi messa a disposizione da uno solo degli atomi che partecipano al legame e di legame di coordinazione, quando, in seguito a ci, si forma uno ione poliatomico (non tutta la comunit scientifica concorda su questa distinzione). Il legame metallico pu essere rappresentato come un reticolo cristallino di ioni positivi tenuti uniti da una nube di elettroni condivisi estesa a tutto il reticolo. E dovuto agli elettroni periferici solitari che delocalizzano, cio abbandonano latomo, sono liberi di muoversi per tutta la massa del metallo e sono responsabili dellattrazione tra i cationi. Vale la pena di dire che per metalli si intendono quelli del primo del primo gruppo che, avendo configurazione elettronica Xs1 hanno appunto lelettrone periferico solitario. Gli elettroni delocalizzati sono responsabili di alcune propriet dei metalli come conducibilit elettrica, termica, duttilit (riduzione in fili) e malleabilit (riduzione in lamine). La conducibilit elettrica dovuta agli elettroni de localizzati che sono liberi di muoversi e quindi di trasportare elettroni a patto che il numero di elettroni che fuoriescono dal metallo siano uguali al numero di elettroni che entrano. La conducibilit termica si spiega dicendo che quando si fornisce calore al metallo, gli elettroni si muovono pi velocemente e ci determina maggiore attrito tra gli elettroni della nube e ci fa si che il calore si propaghi pi velocemente. La lavorabilit dovuta allinterposizione della nube elettronica tra i nodi che funge da lubrificante, e quindi fa si che i nodi possano scorrere luno sullaltro. Vi sono anche legami detti deboli mentre i legami chimici deboli agiscono tra pi molecole e sono responsabili della formazione della materia condensata (solidi,
liquidi). Si tratta di forze di natura elettrostatica che agiscono tra molecole (forze di coesione o intermolecolari). -Forze di Van der Waals, responsabili di legami tra dipoli. Si pu distinguere ulteriormente tra forze dipolo-dipolo, che avvengono tra dipoli permanenti (es. molecole polari) e forze dipolo-dipolo indotte o forze di London, responsabili di legami apolari, poich anche queste hanno una piccola polarit dovuta al moto degli elettroni che non sempre bilancia la carica elettrica del nucleo. In questo caso, quando lelettrone sbaglia strada si genera un dipolo istantaneo. La probabilit che ci avvenga (dato lelevato numero di componenti) altissima quindi ci avviene quasi sempre. Inoltre, la formazione del dipolo istantaneo genera un effetto domino per cui anche le altre molecole per induzione diventano polari. -Ponti a idrogeno, che si formano quando un atomo di H si trova legato con atomi molto piccoli e molto elettronegativi come N, O, F (perch in queste condizioni si crea una carica parziale responsabile dellattrazione elettrostatica). In H2O (monossido di diidrogeno: acqua!) lelevato calore specifico e la disposizione spaziale delle molecole dacqua ad esagono dovuta proprio ai legami ad idrogeno.