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Reazioni di ossidoriduzione.

Le reazioni di ossidoriduzione (dette anche redox) sono trasformazioni chimiche che comportano la variazione del numero di ossidazione: la specie chimica che si ossida aumenta il suo numero di ossidazione (quindi perde un elettrone) e il componente che subisce la reazione di riduzione riduce il suo numero di ossidazione nel prodotto. N2 + 3 H2 = NH3 0 + 0 = -3+(1*3) La reazione di sintesi dellammoniaca una reazione di ossidoriduzione perch le specie chimiche durante la reazione subiscono una variazione del numero di ossidazione: - lazoto riduce il suo n.o., quindi la specie ossidante, perch accetta degli elettroni; - lidrogeno aumenta il suo n.o. quindi si ossida: lidrogeno quindi la specie riducente perch cede elettroni. Per distinguere le due specie in una redox sufficiente osservare la variazione del numero di ossidazione delle singole sostanze all'inizio e al termine della reazione: L'idrogeno passa dallo stato elementare (n.o. 0) ad un composto (l'acido fluoridrico) in cui per differenza di elettronegativit con il fluoro costretto a cedere il proprio elettrone (n.o. +1). Viceversa il fluoro passa dallo stato elementare (n.o. 0) all'acido fluoridrico in cui prevalendo per elettronegativit strappa un elettrone all'idrogeno (n.o. -1): L'idrogeno la specie riducente, ha subito un'ossidazione e alla fine della reazione ossidato a +1 (il numero di ossidazione aumenta) Il fluoro la specie ossidante, ha subito una riduzione e alla fine della reazione ridotto a -1 (il numero di ossidazione si riduce) Pila di Daniell. In molte reazioni redox avviene uno scambio di elettroni, se i reagenti vengono mantenuti opportunamente separati e posti in contatto solo tramite materiali conduttori, allora possibile intercettare il flusso di elettroni e sfruttarlo per produrre una corrente elettrica continua. il principio di funzionamento della pila. Un esempio molto semplice di pila la pila di Daniell. E costituita da due semicelle collegate da un conduttore e da un ponte salino. In una semicella vi una lamina di zinco immersa in una soluzione di ZnSO4, nellaltra semicella vi una lamina di rame immersa in una soluzione di CuSO4. Nella prima semicella, avviene questa reazione Zn = Zn2+ + 2e-, lo zinco metallico della lamina si ossida e libera due elettroni che passano attraverso il filo conduttore allaltra semicella in cui avviene la reazione Cu2+ + 2e- = Cu, il rame ionico presente in soluzione riceve gli elettroni e si riduce diventando rame metallico. Queste due reazioni producono, nella prima semicella, un eccesso di Zn2+ (prodotto dalla reazione), nella seconda semicella, un eccesso di SO2-, perch il Cu2+ che prima era legato allo ione negativo con la reazione di riduzione diventa metallico. Lequilibrio osmo-elettrico viene ristabilito dal ponte salino.

Nella pila, lelettrodo in cui ha luogo lossidazione detto anodo (nel nostro caso la lamina di zinco), quello in cui ha luogo la riduzione detto catodo (lamina di rame). Scala dei potenziali di riduzione standard. Collegando anodo e catodo di una pila possibile misurare una differenza di potenziale , chiamata anche forza elettromotrice. Il comportamento elettrochimico di una semicella dipende dallaltra, per cui possibile misurare la fem di una pila, ma non il potenziale del singolo elettrodo. Per misurare la fem di un elettrodo, si collega tale elettrodo ad un altro elettrodo di riferimento a cui stato assegnato il potenziale di 0V. Lelettrodo di riferimento costituito da una lamina di platino immersa in una soluzione di ioni H+ in cui insufflato H2 gassoso ad una pressione di 1 atm. Il tutto avviene a temperatura e pressione standard.

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