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Tipologia di procedimento: Espropriazione per causa di pubblica utilità per opere pubbliche o di

interesse pubblico Riferimento Normativo: art.35, co.1, D.Lgs 33/2013. Necessità di


Aggiornamento dei dati: “Tempestivo” ai termini dell’art.8 D.Lgs. 33/2013.
1) Breve Descrizione del Procedimento con indicazione di La procedura espropriativa, detta anche di ablazione, è
tutti i riferimenti normativi utili: quell’iter, legislativamente previsto, attraverso il quale si
perviene ad acquisire la proprietà di beni immobili o di
diritti relativi a beni immobili affinché siano realizzate
opere pubbliche o di interesse pubblico ovvero interventi
pubblici che possono anche non comportare la materiale
trasformazione di beni o manufatti, semprechè dichiarati
di pubblica utilità.
Il fondamento giuridico della espropriazione per causa di
pubblica utilità è da ricercare nell’art.42 della Cost. che
ammette che “la proprietà privata” possa essere
espropriata per motivi di interesse generale e salvo
indennizzo.
Nell’attuale regime normativo, entrato pienamente in
vigore in giugno 2003, da rinvenire ordinariamente nel
dPR 327/08.06.2001 (meglio noto come Testo Unico sulle
Espropriazioni), così come modificato ed integrato con
Decreto Legislativo 27.12.2002 n.302, e recepito dal
legislatore siciliano con L.r n.7/2002, con rinvio dinamico
(tutte le modifiche alla legge nazionale sono
automaticamente recepite in Sicilia), la procedura
espropriativa che è collegata alla realizzazione di opere
pubbliche e/o di pubblica utilità , deve trovare previsione
e/o essere coerente alle previsioni dello strumento
urbanistico generale o particolareggiato (vincolo
urbanistico).
E’ in ogni caso ammesso che le previsioni dello strumento
urbanistico siano oggetto di variazione (variante di PRG)
da parte del competente organo comunale (Consiglio
comunale).
Il vincolo urbanistico, preordinato alla espropriazione,
non ha durata illimitata, e pure essendo normalmente
reiterabile, nei modi stabiliti dalla legge e previo
indennizzo, ha di norma validità quinquennale.
Presupposto fondamentale per la legittimità della
procedura, è che l’opera da realizzare sia dichiarata di
pubblica utilità. Ha, comunque, valore di dichiarazione di
pubblica utilità (non si richiede pertanto l’esplicita
dichiarazione): l’approvazione di un progetto definitivo di
opera pubblica, l’approvazione di un piano
particolareggiato, di un piano di recupero, di
ricostruzione etc.
Alcune opere o categoria di opere , poi, possono essere
dichiarate poi di pubblica utilità direttamente dal
legislatore.
Un’ordinata e disciplinata trattazione dell’iter
espropriativo, che è un procedimento di tipo complesso,
comporta l’individuazione delle fasi con gli effetti esterni
più importanti, sapendo che ogni fase è caratterizzata da
un insieme di atti, operazioni e verifiche ed un formale
provvedimento/decreto.
Ciò che in breve ed in via generale deve anche chiarirsi, è
che una volta costituito il vincolo urbanistico e dichiarata
la pubblica utilità dell’opera, le attività successive sono
tutte di competenza dell’organo gestionale (Autorità
Espropriante) che normalmente è il Dirigente alle
Espropriazioni o il Funzionario addetto all’Ufficio/
Servizio con la qualifica più elevata, ovvero in caso di
opera o lavoro pubblico in concessione, avendo sempre
riguardo ai poteri ed alle facoltà concesse con formale
convenzione o delega, anche il concessionario o delegato.
Nella individuazione delle fasi che caratterizzano il
procedimento espropriativo , giova rammentare, che il
legislatore, nelle due sedi legislative innanzi richiamate,
ha previsto e mantenuto fermi i seguenti modelli
procedimentali:
1- Un modello procedimentale che si avvale della
procedura espropriativa tradizionale con la quale si
perviene alla espropriazione/ablazione con l’acquisto a
titolo originario della proprietà del bene, nel quale l’
l’immissione in possesso nel bene, con esecuzione del
decreto di espropriazione definitiva, segue (e non
precede) il decreto di esproprio;
2-Un modello procedimentale, reintrodotto con la
modifica del testo originario del testo unico, che, al
ricorrere di condizioni d’urgenza (es. imminente scadenza
di finanziamento),ammette il ricorso alla procedura di
occupazione anticipata in via d’urgenza, con immissione
in possesso nel bene, in una fase che precede l’iter
espropriativo ed il decreto di esproprio;
3-Un modello procedimentale cd. urgente ( e sicuramente
eccezionale) utilizzabile solo se ricorrano motivate
ragioni che giustificano una trattazione procedimentale
molto abbreviata, che consente che la espropriazione
definitiva possa essere decretata solo sulla base della
determinazione urgente delle indennità, senza particolari
formalità.

Le fasi salienti del modello procedimentale 1) sono le


seguenti:

-Previo avvio del procedimento: Fase di approvazione del


progetto di opera pubblica o di pubblica utilità anche in
variante allo strumento urbanistico;
-Fase di Compilazione Sommaria Elenco Proprietari, Beni
Espropriandi ed Indennità offerte, con possibilità dei
proprietari e degli altri interessati di produrre
“osservazioni” con finale attribuzione di valore da parte
dell’Autorità Espropriante;
-Fase di Notifica delle Indennità stimate;
-Fase di Pagamento in acconto e/o a saldo delle Indennità
di Espropriazione condivise e di Deposito presso la Cassa
DD.PP. Indennità Provvisorie Rifiutate;
-Fase della Cessione Volontaria del bene interessato
(soltanto in caso di condivisione, documentazione della
proprietà e libertà del bene) ovvero della emanazione del
Decreto di Espropriazione Definitiva (nel caso di
rigetto/rifiuto delle indennità ed anche nel caso di
condivisione in ipotesi in cui l’adozione del decreto si
appalesa opportuna o necessaria) sotto la condizione
sospensiva che il decreto sia successivamente notificato ed
eseguito;
-Fase delle formalità con trascrizione del decreto di
esproprio presso la Conservatoria dei RR.II. in termini
d’urgenza;
-Fase di esecuzione del decreto di esproprio con
immissione in possesso del bene e redazione dei verbali di
Stato di Consistenza e di Immissione in Possesso, entro
due anni dal decreto di esproprio;
-Fase di Rideterminazione delle Indennità rigettate e/o
rifiutate da parte della Commissione Peritale, richiesta
dal proprietario interessato (con designazione di un
proprio componente) ovvero , in mancanza, di richiesta
alla Commissione presso l’UTE (la relazione della
Commissione Peritale o della Commissione UTE deve
intervenire entro 90 gg dalla nomina o richiesta);
-Fase di Comunicazione della Relazione ai proprietari ed
agli altri interessati con racc. a.r che possono prenderne
visione o estrarne copia nei successivi trenta gg..,
-Fase di pagamento indennità definitive (in caso di
condivisione nei trenta successivi alla comunicazione ) o
di Deposito presso la Cassa DD.PP. della parte non
depositata.

Le fasi salienti del modello procedimentale 2):


-Previo avvio del procedimento: Fase di approvazione del
progetto di opera pubblica o di pubblica utilità anche in
variante allo strumento urbanistico;
-Fase di occupazione anticipata in via d’urgenza, con
l’adozione del decreto occupatorio che senza particolari
indagini e formalità determina in via provvisoria
l’indennità di espropriazione, notificata al proprietario
che può condividere o non condividere le indennità di
espropriazione con deposito delle proprie osservazioni nei
trenta giorni successivi all’immissione in possesso;
-Fase di esecuzione del provvedimento occupatorio, entro
i tre mesi successivi, con occupazione dei luoghi e
redazione in contraddittorio con i proprietari e gli altri
interessati, dei Verbali di Immissione in Possesso e di
Stato di Consistenza, ovvero in loro mancanza, in
presenza di due testimoni;
-Le Fasi successive del procedimento sono analoghe a
quelle del modello procedimentale 1) che seguono alla
fase di offerta della indennità con la precisazione che tra
la data intercorrente l’immissione in possesso e la data di
corresponsione della indennità, è dovuta una ulteriore
indennità, qual è l’indennità di occupazione.
Il decreto di occupazione perde ogni efficacia, se entro il
periodo di validità del vincolo urbanistico e della
dichiarazione di pubblica utilità non sia stato emesso il
decreto di esproprio.

Le fasi salienti del modello procedimentale 3) sono le


seguenti:
-Previo avvio del procedimento: Fase di approvazione del
progetto di opera pubblica o di pubblica utilità anche in
variante allo strumento urbanistico;
-Fase di emanazione ed esecuzione del decreto di
esproprio in base alla determinazione urgente della
indennità senza particolari indagini e formalità.
Con l’unica ma decisiva variazione che in forza del
presente modello procedimentale la espropriazione del
bene interessato viene immediatamente pronunciata ed
eseguita, và precisato che l’iter espropriativo ha in ogni
caso la stessa trattazione del modello procedimentale 1)
che segue alla fase di offerta della indennità, ancorchè
successiva al decreto di esproprio

A completamento delle superiori nozioni, avendo


specifico riguardo ai criteri vigenti per determinare le
indennità di espropriazione, in atto si applicano i seguenti:
-Per le aree a destinazione agricola: si applica il valore
colturale della coltura effettivamente praticata sul bene
oggetto di esproprio, e sono applicabili gli artt.. 40, co.1, 4
e 5 del dPR 327/2001;
-Per le aree “non edificabili” trova applicazione il criterio
del valore di mercato che tiene luogo della destinazione
dell’area nello strumento urbanistico e della attitudine
concreta di essere suscettibile di utilizzo economicamente
profittevole e valutabile ( vedasi Sentenza della Corte
Costituzionale n.181/2011 e Corte di Cassazione n.
19936/2011)
-Per le aree edificabili trova applicazione il criterio del
valore di mercato che tiene luogo del valore effettivo del
bene e della attitudine concreta ed effettiva secondo la
destinazione dell’area nello strumento urbanistico di
essere suscettibile di edificazione privata ( vedasi
Sentenze della Corte Costituzionale nn.348 e 349 del
2007)
-Per le opere cd. strategiche trova altresì applicazione il
criterio del valore di mercato del bene abbattuto del 25%
(art.2, co.89, Legge 24.12.2007 n.244).
Nell’ambito degli interventi della Corte Costituzionale si
rammenta che con sua Sentenza n.338/22.12.2011 è stata
dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art.16,co.1 del
D.Lgs 504/1992 come trasfuso nel co.7, art.37, del dPR
327/2001, che obbligava alla comparazione del valore di
esproprio da corrispondere con il valore ICI dichiarato
per lo stesso bene.
Si segnala l’operatività dell’imposta del 20% per le
indennità di espropriazione e di occupazione, corrisposte
anche a titolo di acconto, ed i risarcimenti dei danni,
corrisposti per gli immobili ricadenti in zone omogenee di
Tipo A, B, C,D, con esclusione di quelle corrisposte per
edifici di ogni genere e specie, e delle indennità
corrisposte a società.
Le fonti normative sono da rinvenire nell’art.11, pp.5 e ss.,
del D.Lgs 30.12.1991 n.413. Costituiscono momenti di
chiarimento le seguenti risoluzioni e circolari:
-Risoluzione Direzione Affari Generali e Contenzioso
Tributario n.7/984 dell’11.06.1993;
Circolare n.194 del 24.07.1998 del Dipartimento Entrate:
Affari Giuridici, Servizio V^.
E’ esercitabile anche nella materia espropriativa il diritto
di accesso agli atti, del quale la fonte generale è
rinvenibile negli artt. 22 e ss. della Legge 07.08.1990
n.241 come modificato dalle successive Leggi
n.256/1999, n. 15/2005 n.80/2005 di conv. D.L 35/2005
ed in ultimo anche ai termini dell’art.5 del D.Lgs.
33/2013 (cd. accesso civico)

2)Unità Organizzative e Responsabili dell’Istruttoria: Per l’approvazione del progetto di opera pubblica e/o di
pubblica utilità, le unità organizzative preposte e
responsabili dell’istruttoria, si individuano a seconda della
tipologia di opera pubblica o di pubblica utilità:
-4^ Settore relativo ai Lavori Pubblici-Sezione
Amministrativa;
-1^ Ufficio di Staff (SUAP);
-2^ Ufficio di Staff (Politiche del Territorio);
-3^ Ufficio di Staff (Ambiente e Servizio Idrico
Integrato);
Per tutto l’iter espropriativo conseguente all’approvazione
del progetto:
-1^ Settore, Servizio Espropriazioni;
3-4)Nome del Responsabile del Procedimento, unitamente Santa Mondello, Funzionario Posizione Organizzativa,
ai recapiti telefonici ed alla casella di posta elettronica e Cat.D, tel. 0909231219, PEC:
nome dell’ufficio competente all’adozione del espropriazioni@pec.comune.milazzo.me.it,
provvedimento finale con indicazione del responsabile protocollogenerale@pec.comune.milazzo.me.it ).
dell’ufficio unitamente ai rispettivi recapiti telefonici ed Servizio Espropriazioni. Responsabile del Servizio e
alla casella di posta elettronica istituzionale: competente all’adozione dell’atto finale: Santa Mondello,
tel. 0909231203,
PEC:
espropriazioni@pec.comune.milazzo.me.it
protocollogenerale@pec.comune.milazzo.me.it).
5) Modalità con le quali gli interessati possono ottenere 1^ modalità:
informazioni relative ai procedimenti in corso che li -Senza particolari formalità, per le vie brevi, nelle giornate
riguardano: e nelle fasce orarie di ricevimento del pubblico (vedi succ.
p.2 che segue alla finca “Per i procedimenti ad istanza
di parte”);
-2^ modalità (per questioni legali e/o più complesse):
-Previo appuntamento personalmente richiesto presso il
Servizio Espropriazioni o telefonicamente al tel.
n.0909231203. n.b.: E’ necessario indicare la pratica ed
il motivo;
-3^ modalità: Con formali richieste, inoltrate anche on line
al seguente indirizzo agli indirizzi PEC prima indicati
4^ modalità: Senza particolari formalità e per informazioni
semplici ed ordinarie , per via telefonica al seguente n.
0909231219, nelle giornate e nelle fasce orarie di
ricevimento.
6) Termine fissato in sede di disciplina normativa del Il procedimento espropriativo, considerato nella sua
procedimento per la conclusione con l’adozione di un unitarietà , deve essere concluso con l’adozione del
provvedimento espresso ed ogni altro termine decreto/provvedimento gestionale che pronuncia la
procedimentale rilevante: espropriazione e la occupazione permanente e definitiva
(se espressamente disposta) degli immobili interessati o
con l’atto pubblico di cessione volontaria dello/degli
immobile/i interessato/i.
E’ obbligatorio definire il procedimento entro i termini di
validità ed efficacia del vincolo urbanistico e di
dichiarazione di pubblica utilità , i cui estremi devono
essere resi noti ai proprietari ed agli altri interessati.
Il vincolo urbanistico ai fini espropriativi, di norma, per il
rinvio dinamico del legislatore siciliano alla norma
nazionale in materia di espropri, ha validità
quinquennale.
Eventuali e diversi termini, più brevi, possono essere
fissati nella dichiarazione di pubblica utilità.
La procedura espropriativa definita in mancanza della
occupazione temporanea e d’urgenza dei luoghi, obbliga
ad eseguire il decreto di esproprio, previa comunicazione
ai proprietari ed agli altri interessati e redazione in
contraddittorio dei verbali di stato di consistenza e di
immissione in possesso, entro il termine di: anni due.
La procedura espropriativa, ai fini dell’urgente
realizzazione dell’pera pubblica o di pubblica utilità, può
avvalersi del procedimento di occupazione anticipata in
via d’urgenza, previa adozione del decreto/provvedimento
gestionale che dispone ed autorizza l’occupazione degli
immobili e che indica l’ammontare delle indennità di
espropriazione offerte.
I termini di validità ed efficacia del
decreto/provvedimento gestionale sono i seguenti:
-Termine iniziale: deve essere eseguito non oltre mesi tre
dalla sua adozione;
-Termine finale: il procedimento occupatorio non può
protrarsi (salvo proroghe di legge) oltre il termine di anni
cinque dalla data di avvio ed in ogni caso oltre il termine
di validità ed efficacia del vincolo di esproprio e di
dichiarazione di pubblica utilità.
L’iter procedimentale espropriativo presuppone, ancor
prima del suo legittimo avvio, e prevede durante la sua
trattazione, diversi termini di natura ordinatoria e non
perentoria, di cui i proprietari e gli altri interessati (terzi
titolari di diritti reali,, coloni, mezzadri, affittuari,
associazioni e movimenti titolari di interessi diffusi)
devono tenere conto:
a-termine fissato per la produzione di “osservazioni”
collegate ad operazioni planimetriche ed altre operazioni
preparatorie necessarie per la redazione dello strumento
urbanistico generale, di una sua variante nonché per la
progettazione di opere pubbliche e di pubblica utilità:
entro gg. sette prima della data fissata per l’inizio delle
operazioni;
b-Termine fissato per la produzione di “osservazioni”
collegato all’avvio del procedimento per l’approvazione,
anche in variante, dell’opera pubblica e/o di pubblica
utilità:
-fintantoché non sia disposta l’approvazione del progetto
quando lo stesso sia conforme alle previsioni dello
strumento urbanistico;
-almeno venti giorni prima dell’emanazione della
delibera del Consiglio Comunale di variante al PRG per
la realizzazione di una singola opera pubblica, semprechè
ciò risulti compatibile con le esigenze di celerità del
procedimento;
-entro trenta gg. successivi alla notifica dell’avviso;
c-Termini fissati per la condivisione delle indennità nel
caso di procedura urgente:
- gg. trenta decorrenti dalla immissione in possesso per la
condisione delle indennità ;
-gg. trenta dalla immissione in possesso per chiedere la
nomina della commissione peritale;
d-Termine fissato per la produzione delle dichiarazione di
condivisione (irrevocabile) delle indennità di
espropriazione formalmente offerte come segue:
- con il decreto/provvedimento gestionale di occupazione
in via anticipata e d’urgenza degli immobili o con il
provvedimento autonomo e distinto di notifica indennità
di espropriazione: gg. trenta dalla notificazione;
e-Termine fissato per la produzione della documentazione
attestante la proprietà e la libertà da ogni gravame ( con
rinvio al p.12 della presente scheda) ai fini del pagamento
delle indennità di espropriazione e/o sottoscrizione e
stipula atto di cessione volontaria: gg. sessanta
decorrenti dalla comunicazione di condivisione;
f) Termine fissato per la indicazione del perito di parte (in
caso di non condivisione delle indennità e di nomina
commissione peritale):
-entro gg. trenta dalla notifica della indennità;
-entro .gg. venti dalla successiva comunicazione
dell’Autorità Espropriante in mancanza dell’accordo
sull’indennità;
g) Termine fissato per avere accesso alla Relazione della
Commissione Peritale o della Commissione UTE e per
condividere le indennità:
-gg. trenta dalla comunicazione;
h) Termine fissato per inoltrare la richiesta di
“Retrocessione degli Immobili” non utilizzati nella
realizzazione dell’opera pubblica o di pubblica utilità:
entro i tre mesi successivi alla comunicazione dell’elenco
degli immobili che in tutto o in parte non siano stati
utilizzati.

Ulteriori termini infraprocedimentali (di natura


ordinatoria) posti a carico dell’organo gestionale
(funzionario responsabile):
1-Termine fissato per la notifica dell’offerta dell’indennità
di espropriazione: gg. trenta dall’atto che dichiara o che
equivale a dichiarazione di pubblica utilità;
2-Termini fissati per il pagamento delle indennità
condivise:
a- per liquidazione dell’80% delle indennità di
espropriazione: tempestiva, nel caso in cui il proprietario
del bene abbia reso l’autocertificazione del dPR 448/2000
attestante la piena e libera proprietà del bene ed abbia
condiviso l’indennità;
b-gg. sessanta per il pagamento delle indennità di
espropriazione condivise e delle quali sia stata depositata
la documentazione comprovante la piena e libera proprietà
del bene;
3-Termine fissato per il deposito presso la Cassa DD.PP.
delle indennità di espropriazione:
-gg. trenta dalla notificazione dell’offerta indennitaria
non condivisa o dalla scadenza del termine per il deposito
della documentazione necessaria per comprovare la piena
e libera proprietà;
In mancanza di autoregolamentazione dell’ente, con
riguardo alle indennità depositate presso la Cassa DD.PP.,
in via provvisoria o definitiva, la domanda di svincolo
delle somme prodotta avvalendosi dell’apposito modulo
(rinvio al modulo di cui al p.11) , se idonea e non
motivatamente sospesa o rigettata per carenza dei
presupposti, viene esitata entro:
- gg. 60 dal deposito della richiesta del proprietario
beneficiario, altro interessato o procuratore speciale, con
corredo completo della documentazione richiesta (vedi
p.12) con l’adozione del provvedimento gestionale che
autorizza lo svincolo.
Nel caso di produzione di documentazione incompleta o
inidonea, il termine si sospende sino alla produzione o
deposito degli atti necessari.
7)Procedimenti per i quali il provvedimento L’unico procedimento che nella materia espropriativa può
dell’Amministrazione può essere sostituito da una concludersi con un provvedimento dell’Amministrazione
dichiarazione dell’interessato ovvero il procedimento può (provvedimento gestionale del responsabile del servizio),
concludersi con il silenzio-assenso dell’Amministrazione sulla base della dichiarazione del proprietario o degli altri
interessati , resa ai termini del dPR 447/2000 e successive
modifiche ed integrazioni, è il seguente:
-Provvedimento di liquidazione dell’acconto (80%)
delle indennità di espropriazione condivise.
Nella materia espropriativa non si individuano fattispecie
che configurano il silenzio assenso dell’Amministrazione.
Di contro, avendo riguardo alle dichiarazioni che deve
rendere il proprietario e gli altri interessati con riferimento
alle indennità di espropriazione offerte, in mancanza di
dichiarazione esplicita di condivisione/accettazione, opera
l’istituto del “silenzio rigetto-rifiuto” che ha il significato
di rifiuto delle indennità offerte.
8) Strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale Essendo la procedura espropriativa per causa di pubblica
riconosciuti dalla legge in favore dell’interessato, nel utilità, lo strumento pubblicistico fondamentale per
corso del procedimento nei confronti del provvedimento l’acquisizione di immobili privati, previo indennizzo
finale ovvero nei casi di adozione del provvedimento oltre (art.42 Cost.), si individuano già nell’iter espropriativo
il termine predeterminato per la sua conclusione e i modi normato, strumenti di tutela e di garanzia del proprietario
per attivarli e degli altri interessati, quali:
a-La facoltà di produrre osservazioni su cui
l’Amministrazione ha l’obbligo di pronunciarsi
espressamente;
b-La facoltà di intervenire nelle operazioni di immissione
in possesso dei luoghi per vigilare sulla regolarità delle
operazioni e fare dichiarazioni a verbale;
c-La facoltà di richiedere la Commissione peritale
nominando un proprio componente per la determinazione
definitiva delle indennità.
Il mancato avvio del procedimento, con la mancata
partecipazione del proprietario e degli altri interessati, così
come altre anomalie (vizi di legittimità) del procedimento
espropriativo ricevono tutela giurisdizionale, attivabile,
con formale e motivato ricorso giurisdizionale amm.vo
presso il TAR Sicilia Sez. Catania.
Rientrano nella giurisdizione del Giudice Amministrativo
(G.A.) tutti i ricorsi che, oltre a richiedere l’annullamento
degli atti, siano voti ad ottenere:
-il risarcimento dei danni per l’illegittimità del
procedimento o in alternativa la riduzione in pristino stato
dei luoghi interessati all’opera pubblica o di pubblica
utilità.
Ricadono nella giurisdizione dei Giudici Ordinari (G.O.) -
Tribunali civili competenti per territorio-:
-i risarcimenti danni conseguenti ad acquisizioni
usurpative di beni immobili, non confortati
dall’esercizio di pubblici poteri.
Ai fini del riconoscimento del giusto indennizzo sono
previste le seguenti azioni:
1-Entro il termine prescrizionale di anni 10, decorrente
dalla data del decreto di esproprio, è esperibile l’azione
giudiziale presso la Corte d’Appello di Messina, ai fini
dell’autonoma determinazione giudiziale delle indennità;
2-Entro il termine decadenziale di gg.60 dalla relazione
definitiva della Commissione Peritale e della o
Commissione presso l’UTE, l’azione giudiziale di
opposizione presso la Corte d’Appello di Messina.
Alcun rimedio amministrativo è possibile secondo i
canoni di diritto una volta che interviene la scadenza del
termine finale per la definizione della procedura
espropriativa se non quello giudiziale di cui si è detto.
Rimedi amministrativi con interventi sostitutivi dei
superiori gerarchici (Dirigente, Segretario), sono
motivatamente possibili, in caso di inerzia, negligenza,
ritardo di provvedimenti infraprocedimentali (es. ritardo
nella liquidazione dell’acconto) del funzionario
responsabile.
9) link di accesso al servizio on line In atto il servizio espropriazioni non è dotato di link di
accesso on line .
Fintantochè manchi detta dotazione si invita ad avvalersi
delle modalità indicate al precedente punto 5.
10) Modalità per l’effettuazione dei pagamenti, La trattazione della materia espropriativa non comporta, in
eventualmente necessari, con i Codici IBAN identificativi via ordinaria, pagamenti da parte dei proprietarie degli
del conto di pagamento ovvero di imputazione del altri interessati.
versamento in Tesoreria, tramite i quali i soggetti versanti Le eventualità per la quale si può ipotizzare un
potranno effettuare i pagamenti mediante bonifico pagamento/versamento di somme sono le seguenti:
bancario, postale, ovvero gli identificativi del conto restituzione somme corrisposte in aumento e/o
corrente postale sul quale i soggetti versanti possono indebitamente, richiesta atti e documenti /semprechè gli
effettuare i pagamenti mediante bollettino postale, nonché stessi non siano già dovuti).
i codici identificativi del pagamento da indicare Nelle dette eventualità, previ gli opportuni contatti con
obbligatoriamente per il pagamento. l’ufficio espropriazioni e precisando la causale si può
operare come segue:
1-con versamento sul c/c n. 14064984, intestato alla
Tesoreria Comunale.
Si precisa che per il rilascio in copia semplice degli atti
richiesti, la relativa istanza è redatta in carta semplice,
mentre risultano dovuti i “diritti di visura e di ricerca”
nonché il rimborso delle spese di riproduzione
( Cons di Stato, Sez. V 25.10.1999 n.1709, parere
1.07.2008 Commissione per l’ accesso, artt.25 L.241/1990
ed art.7, co.6 dPR 184/2006).
Il rilascio di atti in copia conforme all’originale obbliga,
inoltre, alla presentazione di un’istanza in carta legale ed
al deposito dei valori bollati, da apporre in coerenza alle
legge sul bollo, sugli atti e/o documenti richiesti .
2-mediante bonifico bancario presso il Banco Popolare
Siciliano,
Codice IBAN: IT06-G05034-82290-000000001177
11) Nome del soggetto a cui è attribuito in caso di inerzia Avv. Massimo Gangemi, nella specifica qualità di
il potere sostitutivo , con modalità per attivare tale potere, superiore gerarchico (Dirigente del 1^ Dipartimento ove
con indicazione dei recapiti telefonici e delle caselle di trovasi allocato l’Ufficio Espropriazioni) e di Segretario
posta elettronica istituzionale Generale del Comune
Tel. N. 0909231312
PEC: affarigenerali@pec.comune.milazzo.me.it
Per i procedimenti ad istanza di parte
1)Atti e Documenti da allegare all’Istanza e Modulistica Ai fini del pagamento/svincolo indennità di
necessaria, compresi i fac-simile per le autocertificazioni espropriazione, si richiede la seguente documentazione:
1-Atto che attesta la proprietà del bene (atto di acquisto,
cessione, donazione etc, testamento e/o denuncia di
successione)
Pubblici Ufficiali preposti al Rilascio: Notai, Agenzie del
Territorio (Ufficio del Registro);
2-Certificato Storico Catastale del bene (con visura
storica retroattiva di anni 20);
Pubblici Ufficiali preposti al rilascio:
Agenzia del Territorio (Catasto)
3-Certificato Ipotecario del bene(con attestazione
retroattiva di anni 20)
Pubblici Ufficiali preposti al rilascio:
Agenzia del Territorio (Conservatoria)
In sostituzione della documentazione di cui ai nn.1 e 3,
può prodursi:
-Una Relazione Notarile attestante la piena e libera
proprietà del bene.
La documentazione di cui sopra deve essere prodotta in
originale o copia conforme all’originale.
Si segnala, infine, che i documenti da produrre per il
pagamento/svincolo delle indennità di espropriazione non
è dovuta l’imposta di bollo.
Si allega la seguente modulistica:
1- Fac-simile di Dichiarazione di Condivisione delle
Indennità con autocertificazione attestante la piena e libera
proprietà del bene ai fini del pagamento dell’acconto
dell’80%;
2- Fac-simile di Dichiarazione di Condivisione delle
Indennità di Espropriazione offerte.
3-Fac-simile di Richiesta di Svincolo Indennità di
Espropriazione (provvisorie o definitive)
2)Uffici ai quali rivolgersi per informazioni, orari e -Servizio Espropriazioni, 1^ Settore, sito nella Sede
modalità di accesso, con indicazione degli indirizzi, Centrale della Casa Comunale in Via Francesco Crispi,
recapiti telefonici e caselle di posta elettronica Piano 2^ ;
istituzionale a cui presentare le istanze - L’Ufficio riceve nei seguenti giorni:
a-lunedi, mercoledi e venerdi, dalle ore 10,00 alle ore
12,00;
b-giovedi: dalle ore 16,00 alle ore 18,00;
Tel. n.0909231203
PEC:
espropriazioni@pec.comune.milazzo.me.it
protocollogenerale@ pec.comune.milazzo.me.it

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