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COMUNE DI VARESE

SPORTELLO UNICO EDILIZIA


VADEMECUM
per l'esercizio del diritto di accesso documentale
ex art. 22 e segg. della L. 241 del 1990
attraverso CPORTAL dal 1.3.2021

Al fine di semplificare e ottimizzare i tempi della procedura di accesso alla documentazione amministrativa in
materia edilizia, soprattutto in un momento cosi delicato come quello dell'emergenza sanitaria dove semplificazione,
autocertificazione e digitalizzazione diventano quanto mai obiettivi primari da perseguire, viste le disposizioni di cui
alla L. 120/2020 (Decreto Semplificazioni) e tenuto conto delle misure emergenziali che impongono comunque
ingressi contingentati agli Uffici, lo SPORTELLO UNICO EDILIZIA ha provveduto ad implementare la funzione
dell'ACCESSO AGLI ATTI all'interno di CPORTAL.
Dal 1.3.2021, TALE MODALITA' DOVRA' ESSERE UTILIZZATA DAI TECNICI CHE NORMALMENTE USANO
CPORTAL PER INSERIRE LE PRATICHE EDILIZIE, MA ANCHE DAL CITTADINO CHE NON E' ASSISTITO
DALL'OPERATORE E CHE PUO' ACCEDERE AL CPORTAL CON SPID, CNS E CIE.

Poichè la compilazione dell'istanza avverrà attraverso il modulo digitale, al fine di agevolarne una corretta
compilazione, si provvede ad aggiornare il Vademecum precedentemente pubblicato, fornendo al
Cittadino/Utente/Professionista ulteriori e semplici indicazioni indispensabili al fine della corretta compilazione
della modulistica, per consentire all'Ufficio preposto di istruire ancor più velocemente l'istanza presentata; e ciò
soprattutto al fine di venire incontro alle esigenze dei Cittadini/Porfessionisti che in vigenza dei nuovi benefici fiscali
del c.d. SUPER BONUS 110% e di altre agevolazioni minori introdotte dal Legislatore necessitano di una celere ma
attenta verifica di tutta la documentazione tecnica dell'immobile da allegare alle richieste del beneficio fiscale.

1. CHI PUO' PRESENTARE LA DOMANDA ?


La domanda può essere presentata da “tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici, che abbiano un
interesse diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale
è chiesto l'accesso” (art. 22 della L. 241 del 1990). Quanto alla materia edilizia, tali soggetti possono essere:
• i proprietari/comproprietari degli immobili (siano essi persone fisiche o persone giuridiche)
OPPURE
A)i promissari acquirenti (poi diremo a quali condizioni);
B)i conduttori o possessori/detentori ad altro titolo (poi diremo a quali condizioni)
C)i chiamati all'eredità e/o eredi legittimi dell'immobile (e poi diremo a quali condizioni);
• i confinanti (poi diremo a quali condizioni);
• i Condomìni in persona dell'Amministratore di Condominio (e poi diremo a quali condizioni);
• i Consulenti Tecnici d'Ufficio (CTU) o di appartenenti alla Polizia Giudiziaria incaricati dal Giudice
nel corso di un contenzioso civile anche esecutivo, penale e/o contabile attinente l'immobile;
• periti e/o Società di perizie incaricati da Istituti Bancari (poi diremo a quali condizioni);
• i soggetti portatori di interessi pubblici e diffusi (Associazioni, Enti, Comitati, …. poi diremo a quali
condizioni);
• altri soggetti privati che ne dimostrino un interesse qualificato (studenti universitari laureandi per tesi
di ricerca, ricercatori per statistiche, Organismi certificati di Attestazioni, etc..... (e poi diremo a quali
condizioni);

2. COME VANNO PRESENTATI DOMANDA ED ALLEGATI?


DAL 1 MARZO 2021:

• SE I SOGGETTI DI CUI SOPRA HANNO DELEGATO/INCARICATO UN TECNICO


(operatore) PER LA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA, LA VISIONE E L'ESTRAZIONE,
QUEST'ULTIMO DEVE UTILIZZARE INDEROGABILMENTE CPORTAL CHE
NORMALMENTE UTILIZZA PER L'INSERIMENTO PRATICHE EDILIZIA
• SE I SOGGETTI DI CUI SOPRA NON HANNO SPID, CNS O CIE:
A) possono presentare la domanda direttamente allo sportello previo appuntamento per rispetto delle misure COVID-
19;
B) possono inviare la domanda VIA PEC:edilizia@comune.varese.legalmail.it o via mail a
segreteria.sue@comune.varese.it
In questi casi, devono compilare la modulistica messa a disposizione dell'Ufficio:
a) modello di richiesta di accesso formale;
b) modello di autocertificazione della proprietà o altro titolo di detenzione dell'immobile.
A tali modelli vanno sempre allegati il documento di identità del richiedente (dell'eventuale cointeressato con firma
autografa).

3. CON QUALI MODALITA' SI ESERCITA IL DIRITTO DI ACCESSO?


Il “diritto di accesso” consiste nel diritto degli interessati “di prendere visione e di estrarre copia di documenti
amministrativi” (art. 22, comma 1, lett. a).
Prendere visione ed estrarre copia sono strettamente connesse e, dunque, è illegittimo concedere solo la visione del
documento amministrativo e non il diritto di copia.
Soprattutto di recente, con l'uso di applicazioni di SCANNER sugli apparecchi telefonici cellulari, ci si pone il
problema se sia legittima la facoltà di esercitare il diritto di accesso fotografando il documento con il proprio
cellulare presso archivi o uffici pubblici al fine di estrarne copia.
La Commissione per l’Accesso ai documenti amministrativi (cfr. Seduta del 24 febbraio 2009) ha deciso che le
modalità di accesso previste dalla Legge 241/1990 (att. 25, c. 1 e 22, c. 1, lett. a) e dal DPR 184/2006 (art. 7, commi 5 e
6) fanno riferimento esclusivamente alla “visione” o “copia” dello stesso. Se è pur vero che l'evoluzione della
digitalizzazione nell'ultimo decennio ha introdotto opportunità di applicazioni di copia digitale di uso ormai
quotidiano, è altrettanto vero che trattandosi di documenti amministrativi di cui si garantisce l'autenticità, la
possibilità di farne copia attraverso il cellulare sarà consentita solo se prevista da disposizioni dell’Amministrazione
e/o se all'uopo autorizzata e sorvegliata.

4. CHE COSA SI INTENDE PER INTERESSE DIRETTO, CONCRETO ED ATTUALE?


L’interesse che giustifica l’accesso al documento amministrativo può consistere in una qualunque posizione
soggettiva, escluso il generico ed indistinto interesse al buon andamento dell’attività amministrativa, a condizione
che possa ravvisarsi un rapporto di strumentalità tra detta posizione soggettiva e l'atto di cui si chiede l’ostensione.
DIRETTO: deve sussistere un rapporto di strumentalità tra la posizione soggettiva del richiedente e la
documentazione di cui si chiede l’ostensione. E' escluso che l’interesse possa essere generico, oppure confinato ad un
bisogno conoscitivo esclusivamente privato, individuale, egoistico o peggio emulativo, ovvero che possa essere
riconducibile ad una mera curiosità od interpretato come un comune interesse alla trasparenza dell’azione, oppure
come strumento di controllo generalizzato da parte dei cittadini sul buon andamento dell’attività
dell’amministrazione (Cons. Stato, Ad. Plen., 24/4/2012, n.7).
CONCRETO: è necessario che il richiedente intenda difendere una situazione, di cui è portatore, qualificata
dall’ordinamento come meritevole di tutela. Occorre che venga dimostrato che il documento richiesto possa
dispiegare effetti, diretti o indiretti, nei confronti del richiedente, indipendentemente anche da una lesione giuridica
dello stesso (cfr. Cons. Stato Sez. VI, 23/11/2000, n. 5930).
ATTUALE: è necessario che vi siano riflessi attuali del documento sulla posizione giuridica tutelata. L’interesse non
deve cioè essere meramente storico od a fini documentativi (Cons. Stato, sez. IV, 29 gennaio 2014, n.461).
Il Consiglio di Stato, chiarendo i requisiti sopra indicati, ha evidenziato che l’interesse legittimante il diritto d’accesso
deve essere anche “personale”, cioè immediatamente riferibile al soggetto che pretende di essere ammesso alla
conoscenza dei documenti e non ad altri (Cons. Stato, sez. VI, 19/10/1995, n. 1190).

5. COSA SI INTENDE PER SITUAZIONE GIURIDICAMENTE TUTELATA?


La giurisprudenza ha chiarito tale concetto precisando che la legittimazione all’accesso va riconosciuta a chiunque
possa dimostrare che gli atti oggetto dell’accesso abbiano spiegato o siano idonei a spiegare effetti diretti o indiretti
nei suoi confronti, indipendentemente dalla lesione di una posizione giuridica, stante l’autonomia del diritto di
accesso, inteso come interesse ad un bene della vita distinto rispetto alla situazione legittimante alla impugnativa
dell’atto” (TAR Lazio, Roma, Sez. I, 8/3/2011, n. 2083).
GLI ELEMENTI SOPRA INDICATI debbono trovare esplicazione dettagliata nella parte dedicata alla
“MOTIVAZIONE” DELLA RICHIESTA di ACCESSO AGLI ATTI (art. 25, comma 2, della L. n. 242/1990).
La mancanza della motivazione rende la domanda non procedibile.

6. CHI SONO I SOGGETTI CONTROINTERESSATI?


Sono tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che
dall'esercizio dell'accesso vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza (art. 22, comma 1, lett. C della L. n.
242/1990). La posizione di “controinteressato” non va individuata solo in base al dato formale della sua menzione
negli atti e nei documenti cui si riferisce l’accesso, oppure al dato estrinseco che gli atti ed i documenti riguardino
tale soggetto.
Deve essere individuato in quel soggetto nei confronti del quale, da un punto di vista sostanziale, la conoscenza della
documentazione richiesta dall'istante sia idonea ad arrecargli un pregiudizio giuridicamente apprezzabile e che,
sotto il profilo procedimentale, possa comunque utilmente partecipare al procedimento di accesso (vedasi sul punto
il parere espresso dalla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi nella seduta del 29 aprile 2015). La
norma prevede che i “controinteressati” siano già “individuati” oppure siano “facilmente individuabili”.
A titolo esemplificativo, qualora l'istanza venga presentata da un confinante o comunque da un soggetto terzo alla
proprietà dell'immobile non avente alcun titolo che autorizzi la visione e la copia del documento, il proprietario
dell'immobile costituisce il controinteressato.
Nel caso in cui dall'esame dell'istanza emerga la presenza di un controinteressato anche se non espressamente
segnalato dall'istante medesimo, sarà necessario un differimento ovvero l'avvio della procedura di cui all'art. 3 del
DPR 184/2006, la quale prevede che l'Amministrazione, istruita l'istanza, invii al controinteressato (e per conoscenza
all'istante) la comunicazione che un determinato soggetto ha interesse ad accedere alla documentazione
amministrativa che lo riguarda in quanto riferita ad un immobile di sua proprieta' (permesso di costruire. SCIA,
Parere, ….). Dal ricevimento di tale comunicazione il controinteressato ha tempo 10 gg per presentare al Responsabile
del Procedimento motivata opposizione. A decorrere dalla comunicazione ai controinteressati, il termine di 30 giorni
per la conclusione del procedimento è sospeso fino all’eventuale opposizione dei controinteressati. Esaminate le
argomentazioni dell'opponente eventualmente pervenute, il Responsabile del Procedimento concluderà il
procedimento con un provvedimento di accoglimento o rigetto dell'istanza di accesso.

7. CHI SONO I COINTERESSATI?


Il comproprietario di un bene indiviso (fratello, coniuge, coerede, socio se trattasi di una persona giuridica...) assume
la veste di cointeressato in quanto ha la stessa qualificazione giuridica dell'istante. Per esigenze di semplificazione,
avendo tali soggetti lo stesso titolo idoneo in quanto trattasi di una proprietà solidalmente condivisa con un altro
soggetto, si ritiene sufficiente al momento dell'istanza l'allegazione da parte dell'istante della copia di un valido
documento di identità del cointeressato con apposizione di firma autografa.

8. COME SI INDIVIDUA IL DOCUMENTO A CUI ACCEDERE?


Fermo restando l'inammissibilità di domande generiche, in materia edilizia solitamente si ha interesse ad accedere ai
titoli edilizi anche in sanatoria e condoni, dichiarazioni di conformità, planimetrie e progetti allegati, verbali di visite
tecniche, pareri, autorizzazioni, ….
Più è dettagliata la richiesta, più si rende veloce ed agevole il lavoro degli Uffici preposti alla ricerca. E' indispensabile
individuare il bene almeno con indirizzo completo e anno di costruzione . E' consigliabile allegare tutto ciò che può
servire all'Ufficio per agevolare la ricerca dei fascicoli edilizi a volte risalenti nel tempo e dunque magari archiviati
sotto indirizzi diversi, etc...

9. QUANTO DURA IL PROCEDIMENTO DI ACCESSO AGLI ATTI?


L'art. 25, comma 2, dellla L. n. 242/1990 fissa il termine di 30 giorni (salvo sospensione per comunicazione ai
controinteressati o differimento motivato) decorrenti dalla ricezione della richiesta di accesso entro i quali
l’Amministrazione che detiene il documento deve assentire.
In caso di assenso, il richiedente o eventuale suo delegato riceveranno via mail o pec una comunicazione
formale di assenso all'accesso che determinerà la chiusura della procedura di accesso documentale di cui agli
artt. 22 e segg. Della L. n. 241/1990. Se i documenti richiesti o parte di essi sono disponibili in forma digitale,
verranno direttamente allegati alla detta mail di accoglimento. Se non sono disponibili in forma digitale o debbono
essere consultati preliminarmente dal richiedente che ne valuta la necessità di estrazione, lo stesso o suo delegato
verranno dovranno prendere contatti con l'Ufficio per ingresso allo Sportello Unico Edilizia.
Il giorno del ritiro, che deve avvenire inderogabilmente su appuntamento ed entro il termine indicato pena
l'archiviazione della pratica, il soggetto presente sottoscriverà una nota di ritiro dei documenti che verrà
archiviata dall'Amministrazione.
In caso di silenzio oltre 30 gg, l'accesso di intende negato (SILENZIO-RIFIUTO) e l’interessato ha a disposizione
alcuni rimedi per fare valere, laddove sia fondato, il suo diritto.
Tali rimedi sono:
– il ricorso al Tribunale amministrativo Regionale avverso il provvedimento di diniego (o di differimento o di
limitazione);
– il riesame del provvedimento di diniego (o di differimento o di limitazione) da parte del Difensore civico
(attualmente solo regionale);
– il riesame del provvedimento di diniego (o di differimento o di limitazione) da parte della Commissione per
l’accesso, che siede presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (della quale infra), emesso da
Amministrazioni centrali o periferiche dello Stato;
– il ricorso (deduzioni difensive) non meglio definito alla norma avanti l’Amministrazione negante.
10. QUANTO COSTA ACCEDERE AI DOCUMENTI RICHIESTI?
Ai sensi dell'art. 25, comma 1, della L. n. 241/1990 l’esame dei documenti è gratuito. Il rilascio di copia è subordinato
soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di
ricerca e di visura. Con Deliberazione della Giunta comunale in data 27.11.2018, N. 305 sono state stabilite le seguenti
misure di contribuzione:
• gratuità per le istanze di accesso pervenute digitalmente, tramite pec o portale web, ed aventi ad oggetto
pratiche edilizie già digitalizzate (indicativamente relative agli anni 2007/2018) a condizione che le stesse possano
essere evase in formato digitale, con trasmissione a mezzo pec;
• € 10,00 per gli atti disponibili in formato digitale, per le quali sia richiesta l'estrazione in formato cartaceo,
applicando alle stesse le spese di riproduzione fotostatica già vigenti, fissate con la sopra richiamata Deliberazione
della Giunta Comunale n. 33 del 31/01/2012 così come modificata e integrata dalla Deliberazione della Giunta
Comunale n. 207 del 26/04/2016;
• € 25,00 per le istanze di accesso relative a pratiche che comportano ricerche di archivio.
Il pagamento dovrà essere eseguito direttamente presso lo Sportello Unico Edilizia

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA da CPORTAL

Dal 1.3.2021, per entrare in CPORTAL utilizzare SPID, CNS o CIE.


Gli utenti già registrati potranno usare le vecchie credenziali sino al 30.9.2021.

ENTRARE IN “PRATICHE EDILIZIE” E ALL'INTERNO DI “RICHIESTE, CERTIFICAZIONI E DEPOSITI” SELEZIONARE


ISTANZE DI ACCESSO AGLI ATTI.

Nella prima parte occorre inserire I DATI PRATICA che sono:


Pratica: numero interno pratiche inserite dal professionista
Titolo abilitativo: “Richiesta di accesso agli atti”
Tipo di intervento: “Richiesta di accesso agli atti”
Descrizione: inserire gli atti che si richiedono ed ogni altra informazione utile all'identificazione del documento richiesto
Destinazione d'uso: inserire la destinazione d'uso dell'immobile di cui si chiede l'accesso agli atti
NOTE: inserire LA MOTIVAZIONE DELL'ISTANZA E, SE VI SONO CONTROINTERESSATI, inserire i nominativa ed
indirizzi
Nei campi successivi
IL RICHIEDENTE
N.B. IL RICHIEDENTE E' SOLO IL PROPRIETARIO DELL'IMMOBILE SE TRATTASI DI PERSONA FISICA O IL NOME DELLA
SOCIETA' SE TRATTASI DI PERSONA GIURIDICA, O IL CONDOMINIO (non l'Amministratore) o ALTRI AVENTI TITOLO
(conduttore, erede, comodatario, CTU...).

CLICCANDO “AGGIUNGI” INSERIRE TUTTI I DATI anagrafici DEL PROPRIETARIO, IL NOME


DELLA SOCIETA' SE TRATTASI DI PERSONA GIURIDICA, IL NOME DEL CONDOMINIO (non
DELL'Amministratore) o il nome di ALTRI soggetti AVENTI TITOLO (conduttore, erede,
comodatario, NOME DEL CTU...).
N.B.: NON INSERIRE IN QUESTA PARTE IL NOME DEL PROFESSIONISTA INCARICATO
nella sezione recapiti inserire sempre il numero di telefono, la mail o la pec sulla quale si chiede di
ricevere comunicazioni

N.B.: NELLA SEZIONE “TITOLO PER LA RICHIESTA” INSERIRE SE SI E' PROPRIETARI O ALTRI AVENTI
TITOLO COME SOPRA INDICATO.
NELLA SEZIONE “IL SOGGETTO è DELEGATO” NON INSERIRE NULLA ANCHE SE SI HA DELEGATO UN
PROFESSIONISTA IN QUANTO LA PARTE RELATIVA AL PROFESSIONISTA VA INSERITA NEGLI
ALLEGATI.
NELLA SEZIONE “DELEGATO DA PARTE DI” NON INSERIRE NULLA IN QUANTO I DATI DEL
PROFESSIONISTA INCARICATO E DELEGA VANNO INSERITI NELLA SEZIONE ALLEGA DOCUMENTI
(VEDI PARTE SUCCESSIVA)
DATI TERRITORIALI inserire i dati richiesti

ASSEVERAZIONI Costituisce la fase di riepilogo dell'istanza di accesso agli atti e consente di poter generare il documento e
visionarlo completo

DOCUMENTAZIONE da allegare:
ALLEGARE SEMPRE COPIA CARTA DI INDENTITA' DEL RICHIEDENTE/I (TUTTI I COMPROPRIETARI) O
ALTRO AVENTE TITOLO E DEL PROFESSIONISTA EVENTUALMENTE INCARICATO.

INOLTRE CARICARE:
A) LA PROCURA SPECIALE (LA SI TROVA NELLA MODULISTICA IN CPORTAL) CON LA QUALE IL
RICHIEDENTE DELEGA IL TECNICO DI FIDUCIA ALLA PRESENTAZIONE TELEMATICA DELL'ISTANZA DI
ACCESSO;
B) L'AUTOCERTIFICAZIONE (LA SI TROVA NELLA MODULISTICA IN CPORTAL) QUALORA LA
RICHIESTA VENGA FATTO DIRETTAMENTE DAL PROPRIETARIO.

Ove LA RICHIESTA VENGA ELABORATA DA:


A) PROMISSARIO ACQUIRENTE: COPIA DEL PRELIMINARE E AUTORIZZAZIONE DEL PRIMISSARIO
VENDITORE;
B) CONDUTTORE/COMODATARIO: COPIA DEL CONTRATTO: COPIA DEL CONTRATTO DI
LOCAZIONE/COMODATO E AUTORIZZAZIONE DEL PROPRIETARIO;
C) CHIAMATI ALL'EREDITA'/EREDI: COPIA SUCCESSIONE
D) AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO: COPIA DELIBERA ASSEMBLEA
Se trattasi di Amministratori condominiali per istanze di accesso ai titoli edilizi di immobili
amministrati, occorrerà allegare sempre copia del Verbale di nomina dell'Assemblea condominiale e
se trattasi di titoli edilizi di parti anche private delle singole unità abitative facenti parte
dell'immobile amministrato occorrerà compilare per ciascuna unità abitativa una separata richiesta
di accesso con autorizzazione e delega del singolo proprietario, trattandosi di numerosi e separati
fascicoli edilizi rispetto al fascicolo edilizio unico di costruzione dell'immobile.
E) CTU O POLIZIA GIUDIZIARIA: COPIA DECRETO TRIBUNALE DI NOMINA
F) PERITI BANCHE: COPIA INCARICO BANCA
G) SOGGETTI PORTATORI DI INTERESSI DIFFUSI O PUBBLICI O ALTRI ORGANISMI PRIVATI: COPIA STATUTO.

Il richiedente dovrà attendere la ricezione di una comunicazione formale di assenso/diniego/comunicazione


ai controinteressati alla mail/pec registrata nell'istanza.
Il pagamento sarà eseguito presso lo Sportello ove non si tratti di documentazione solo digitale che è
gratuita.

N.B.: EVENTUALI INTEGRAZIONI DOCUMENTALI DEBBONO ESSERE INSERITE SEMPRE


DA CPORTAL ENTRANDO NELLA PRATICA GIA' INSERITA, NON MANDANDO PEC O
MAIL.

SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE

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