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CITT DI LIGNANO SABBIADORO

PROVINCIA DI UDINE
Viale Europa, 26 33054 Lignano Sabbiadoro (UD) codice fiscale 83000710307
_______________________________________

IL CERTIFICATO DI AGIBILIT: RISPOSTE A DOMANDE FREQUENTI


L'ufficio competente alla ricezione L'istanza per il rilascio del certificato di agibilit deve essere
della domanda e al rilascio del presentata, in bollo, al Settore Urbanistica ed Edilizia Privata
del Comune. Successivamente all'avvenuta presentazione
certificato
dell'istanza lufficio Edilizia Privata fornir, a richiesta, le
informazioni che consentano di verificare lo stato della
pratica. Lo stesso ufficio sar infine competente al rilascio
del certificato.
Il certificato assolve alla funzione di attestare "la sussistenza
delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrit, risparmio
energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati,
valutate secondo quanto dispone la vigente normativa" (art.
24, comma 1 del D.P.R. 380/2001 e art. 27 comma 1 L.R.
19/2009). Ai fini del rilascio del certificato assumono
pertanto rilievo tutti gli aspetti (sicurezza, igiene e sanit,
risparmio energetico), che concorrono a rendere
utilizzabile l'opera.

La funzione del certificato

Certificato
abitabilit

di

agibilit

di Il testo unico delledilizia, e successivamente la Legge


Regionale 19/2009, ha posto fine alla distinzione tra
certificato di agibilit e certificato di abitabilit. Il certificato
di agibilit quindi necessario sia per i manufatti destinati
all'abitazione sia per quelli aventi diversa destinazione d'uso.
L'utilizzo al quale le opere sono destinate conserva tuttavia
ancora rilevanza in quanto comporter la necessit di criteri
differenziati per verificarne l'effettiva fruibilit.

Le opere soggette a certificazione Il certificato di agibilit necessario per gli edifici, vale a
e gli immobili soggetti a condono dire per gli organismi edilizi destinati a un utilizzo che
comporta la permanenza dell'uomo. Tale permanenza potr
edilizio
risolversi nella semplice frequentazione, come per l'immobile
destinato a un'attivit produttiva, o nel soggiorno prolungato,
com' per le abitazioni. Ci posto, sono in specifico soggette
all'acquisizione della certificazione: a. le nuove costruzioni,
gli ampliamenti e le sopraelevazioni; b. le ristrutturazioni,
totali o parziali; c. gli interventi sugli edifici esistenti che
possano influire sulle condizioni di sicurezza, igiene,
salubrit, risparmio energetico degli stessi edifici o degli
impianti in essi installati (art. 24, comma 2 del DPR
380/2001 e art. 27 comma 2 della L.R. 19/2009).
Anche l'installazione di nuovi impianti o la modifica
sostanziale di quelli esistenti, in conseguenza della loro
attitudine a influenzare le condizioni di sicurezza e di
risparmio energetico dell'edificio, comporter dunque la
necessit dell'acquisizione della certificazione.
Nel caso di immobili oggetto di condono edilizio, il
certificato di agibilit viene rilasciato a seguito del permesso
di sanatoria, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 35

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della L. 47/85 e ribadito dal punto 9 della Circolare


Ministeriale 30/07/1985, nr .3357/25.
In conformit alle medesime disposizioni, il rilascio del
certificato avviene anche in deroga ai requisiti fissati da
norme regolamentari, sempre che le opere oggetto di
condono non contrastino con le disposizioni legislative e
regolamentari vigenti in materia di sicurezza statica e
prevenzione degli incendi e degli infortuni.
La rispondenza a dette norme inderogabili deve essere
dimostrata da idonea documentazione allegata all'istanza di
condono. Per quanto attiene, in particolare, le norme in
materia di sicurezza statica, la rispondenza attestata dal
certificato di idoneit di cui alla lettera "b" del terzo comma
dello stesso art. 35.
In proposito, vi anche un consolidato orientamento
giurisprudenziale secondo cui il rilascio del certificato di
agibilit di un fabbricato, conseguente al condono edilizio ai
sensi dell'art 35, comma 20, L. n. 47 del 1985, pu
legittimamente avvenire in deroga solo a norme
regolamentari e non anche quando siano carenti le
condizioni di salubrit, richieste invece da fonti normative
di livello primario, in quanto la disciplina del condono
edilizio, per il suo carattere eccezionale e derogatorio, non
suscettibile di interpretazioni estensive e, soprattutto, tali da
incidere sul fondamentale principio della tutela della salute.
Nel caso di interventi (sopraelevazioni, sottotetti,
ampliamenti, ecc.) relativi ad immobili per i quali non risulta
rilasciato il certificato di agibilit, la documentazione relativa
al collaudo statico opere in cemento armato, da presentare ai
sensi dell'art. 67, comma 8, DPR 380/2001, deve essere
riferita anche alle parti comuni dell'immobile, nonch
all'idoneit statica del fabbricato esistente.
Le opere per le quali non occorre Il certificato di agibilit risulta prescritto solamente con
riferimento agli edifici e agli impianti in essi installati (art.
l'acquisizione
24, comma 1 del DPR 380/2001). Non pertanto necessario
per le opere che non siano qualificabili come edifici in
quanto non destinate alla frequentazione dell'uomo (com'
nel caso dei cartelli pubblicitari, degli accessi stradali o delle
diramazioni dalla strada ai fabbricati laterali che pur sono
soggette a una specifica normativa intesa ad assicurarne la
sicurezza). Il certificato non inoltre necessario per gli
interventi che non possiedono l'attitudine a modificare le
condizioni di igiene, salubrit, sicurezza e risparmio degli
edifici esistenti.
I soggetti tenuti alla presentazione Sono tenuti a richiedere il rilascio del certificato, entro trenta
giorni dall'ultimazione dei lavori, il titolare del permesso di
della richiesta
costruire o colui che ha presentato la denuncia di inizio
attivit, i loro successori o aventi causa (art. 24, comma 3 del
DPR 380/2001).

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Il termine per la presentazione

La richiesta, corredata di tutta la documentazione prescritta,


deve essere inoltrata entro 30 giorni dall'ultimazione dei
lavori (art. 28, comma 1 della L.R.19/2009).

Le sanzioni in caso di mancata La mancata presentazione della domanda nel termine stabilito
comporta attualmente l'applicazione della sanzione
presentazione dell'istanza
amministrativa pecuniaria da 77 euro a 464 euro (art. 24,
comma 3 del DPR 380/2001).
La
finalit
amministrative

delle

sanzioni Le sanzioni previste per l'ipotesi di mancata richiesta del


certificato sono intese a impedire l'esistenza di edifici non
conformi alla normativa in materia di igiene, sanit,
risparmio energetico e di sicurezza, indipendentemente dal
loro effettivo utilizzo. Si intende cos evitare l'esistenza di
strutture che possano rappresentare un generico pericolo per
la collettivit. Non costituisce pertanto causa esimente
dall'applicazione delle sanzioni la dimostrazione che il
fabbricato non stato in realt utilizzato.

I documenti da allegare alla La domanda intesa al rilascio del certificato deve essere
sempre corredata della seguente documentazione: a. copia
richiesta
della dichiarazione presentata per l'iscrizione in catasto, se
necessaria a seguito delle opere realizzate ovvero
dichiarazione che le stesse non hanno comportato
modificazioni del classamento; b. dichiarazione, debitamente
sottoscritta, con la quale il privato e il direttore dei lavori
attestano che l'opera conforme a quella prevista nel progetto
approvato o presentato con la denuncia di inizio attivit, che i
muri si sono prosciugati e che gli ambienti sono salubri; c.
dichiarazione dell'impresa installatrice che attesta la
conformit degli impianti installati negli edifici a uso civile
alle prescrizioni in materia di sicurezza degli impianti ovvero
certificato di collaudo degli stessi, ove richiesto dalla
normativa, ovvero ancora certificazione di conformit degli
impianti; d. dichiarazione dell'impresa installatrice che attesta
la conformit degli edifici a uso civile alla normativa in
materia di contenimento di consumo di energia negli edifici a
uso civile ovvero certificato di collaudo degli stessi, ove
richiesto dalla normativa, ovvero ancora certificazione di
conformit degli impianti; e. nel caso della realizzazione
delle opere in cemento armato, normale e precompresso e a
struttura metallica, il richiedente dovr altres allegare alla
richiesta una copia del certificato di collaudo statico.
Le verifiche che il comune tenuto Il testo unico delledilizia richiede espressamente che prima
a compiere prima del rilascio del del rilascio del certificato, lufficio edilizia privata verifichi la
regolarit della seguente documentazione (art. 25, comma 3):
certificato
a. accatastamento dell'edificio (art. 25, comma 3, lett. c);
b. dichiarazione, debitamente sottoscritta, con la quale si
attesta che l'opera conforme a quella prevista nel progetto
approvato o presentato con la denuncia di inizio attivit,
che i muri si sono prosciugati e che gli ambienti sono
salubri (art. 25, comma 3, lett. c);

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c. dichiarazione dell'impresa installatrice che attesta la


conformit degli impianti installati negli edifici a uso civile
alle prescrizioni in materia di sicurezza degli impianti
ovvero certificato di collaudo degli stessi, ove richiesto
dalla normativa, ovvero ancora certificazione di conformit
degli impianti (art. 25, comma 3, lett. c);
d. dichiarazione dell'impresa installatrice che attesta la
conformit degli edifici a uso civile alla normativa in
materia di contenimento di consumo di energia negli
edifici a uso civile ovvero certificato di collaudo degli
stessi, ove richiesto dalla normativa, ovvero ancora
certificazione di conformit degli impianti (art. 25, comma
3, lett. c);
e. dichiarazione, resa dal tecnico abilitato, di conformit delle
opere realizzate alla normativa vigente in materia di
accessibilit e superamento delle barriere architettoniche
(art. 25, comma 3, lett. d);
f. nel caso della realizzazione delle opere in cemento armato,
normale e precompresso e a struttura metallica, il
certificato di collaudo statico (art. 25, comma 3, lett. a);
g. il parere dell'ASL riferito al progetto o l'autocertificazione
sostitutiva resa dall'interessato, sempre con riferimento al
progetto, attestante la conformit igienico-sanitaria e gi in
possesso del Comune (art. 5, comma 3, lett. a);
h. il parere dei vigili del fuoco, ove necessario, in ordine al
rispetto della normativa antincendio, anch'esso gi in
possesso del Comune in quanto riferito al progetto (art. 5,
comma 3, lett. b).
Qualora non vi sia obbligatoriet al deposito della
dichiarazione di conformit degli impianti deve essere
allegata una dichiarazione sottoscritta da un tecnico
abilitato attestante la non obbligatoriet al deposito degli
atti di conformit degli impianti.
Gli effetti della richiesta
integrazione documentale

Il
carattere
dell'ispezione delle
certificare

di La richiesta di integrazione dei documenti produce


l'interruzione del termine di 30 giorni stabilito dallart 28
della L.R. 19/2009 per il rilascio del certificato di agibilit.
Tale termine ricomincer dunque a decorrere di nuovo per
intero dal momento della ricezione della documentazione
integrativa.

eventuale Prima del rilascio del certificato il comune pu ispezionare


opere da l'edificio. L'effettuazione dell'ispezione ha carattere
meramente eventuale e risulta pertanto rimessa
all'apprezzamento del responsabile (art. 25, comma 3 del
DPR 380/2001). Il compimento dell'ispezione non
necessita di specifica motivazione.

Il termine per il rilascio del Il comune provvede al rilascio del certificato entro 30 giorni
dalla ricezione della domanda (art. 25, comma 3 del DPR
certificato
380/2001 e art. 28 comma 3 della L.R. 19/2009). Ci a meno
che il responsabile del procedimento non abbia richiesto

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documentazione integrativa, interrompendo cos il termine.


La formazione del silenzio-assenso Il responsabile del Settore deve rilasciare il certificato di
agibilit nel termine di 30 giorni dalla ricezione della relativa
istanza. Qualora ci non avvenga il silenzio
dell'amministrazione assume significato di assenso. Il
silenzio- assenso sull'istanza matura con il decorso di 30 o di
60 giorni, in relazione alla documentazione a corredo del
titolo edilizio utilizzato per la realizzazione dell'intervento. In
particolare:
a. il silenzio-assenso matura con il decorso di 30 giorni
quando il progetto a base del permesso di costruire o della
denuncia di inizio attivit risulti corredato dal parere ASL
che ne attesti la corrispondenza alle norme igienicosanitarie;
b. il silenzio-assenso matura invece con il decorso di 60
giorni dalla presentazione dell'istanza quando la conformit
del progetto alle norme igienico-sanitarie risulti attestata
dallo
stesso
interessato
mediante
apposita
autocertificazione.
Le condizioni necessarie per la Il silenzio dell'amministrazione sull'istanza del privato intesa
all'ottenimento del certificato di agibilit assume significato
maturazione del silenzio-assenso
di assenso solamente quando le dichiarazioni rese risultino
veritiere e la domanda sia completa di tutta la
documentazione prescritta (art. 20, comma 1, della legge
241/1990 e art. 3 del D.P.R. 300/1992).
Gli
effetti
derivanti L'incompletezza della documentazione allegata alla richiesta
dall'incompletezza
della del certificato di agibilit pu produrre effetti di duplice
ordine:
documentazione allegata
a. la mancata allegazione della richiesta di accatastamento
rende l'istanza improcedibile (art. 25, comma 5 del DPR
380/2001). L'adempimento risulta infatti "collegato" al
procedimento per il rilascio del certificato di agibilit allo
scopo di assicurarne l'assolvimento, senza che sussista
un'attinenza diretta con l'oggetto proprio di tale
procedimento. Attraverso l'improcedibilit, la normativa
intende garantire l'osservanza dell'obbligo "collegato". Il
privato non potr neppure beneficiare della formazione del
silenzio-assenso con il decorso dei termini prescritti;
b. l'assenza della restante documentazione, in quanto relativa
a profili effettivamente correlati all'agibilit dell'edificio,
non impedir la procedibilit dell'istanza ma il decorso del
tempo prescritto non potr acquisire significato di assenso
(art. 20, comma 1, legge 241/1990 e art. 3 del D.P.R.
300/1992).
IL RESPONSABILE DEL SETTORE
URBANISCTICA ED EDILIZIA PRIVATA
F.to arch. Marco Marmotti

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