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z1 + z2 ⌘ (x1 + x2 , y1 + y2 ) , (1.1)
e il prodotto da
3
4. per ogni z 2 C esiste l’elemento inverso rispetto alla somma chiamato z tale
che z + ( z) = 0
5. per ogni z 2 C, z 6= 0, esiste l’elemento inverso rispetto al prodotto chiamato
1/z tale che z · (1/z) = 1.
Dato un numero z = (x, y) 2 C definiamo il complesso coniugato z̄ = (x, y). Si
noti che z · z̄ = (x2 + y 2 , 0) ⌘ x2 + y 2 2 R.
p
Definiamo modulo di z il numero reale |z| ⌘ x2 + y 2 .
y= (z)
z = (x, y)
x= (z)
5
Da quest’identità seguono banalmente le seguenti formule: siano za = ra ei✓a , a = 1, 2
due numeri complessi arbitrari. Segue che
z1 r1
= ei(✓1 ✓2 )
.
z2 r2
Inoltre, per ogni z 2 C
z = r ei✓ , z̄ = r e i✓
. (1.10)
Supponiamo ora che z = ei✓ . Segue che |z| = 1, che è la stessa cosa di 1 = cos2 ✓ +
sin2 ✓. Dalla formula di Eulero si ricava immediatamente che
quindi la quantità ei✓ ha periodicità 2⇡, ovvero ei✓ = ei(✓+2k⇡) per ogni ✓ e ogni k
intero relativo.
Sempre dalla formula di Eulero si ricavano formule molto utili:
1 i✓ i i✓
cos ✓ = e +e i✓
, sin ✓ = e e i✓
, (1.12)
2 2
1 1
cosh ✓ = (e✓ + e ✓ ) , sinh ✓ = (e✓ e ✓) ,
2 2
cos(2✓) + i sin(2✓) = (cos ✓ + i sin ✓)2 = cos2 ✓ sin2 ✓ + 2i cos ✓ cos ✓ . (1.14)
Ad esempio, se n = 2, abbiamo
p p
z= r ei✓/2+im⇡ , (1.18)
p
e se poniamo z = x + iy allora
✓ ◆ ✓ ◆
p ✓ p ✓
x= r cos + m⇡ , y= r sin + m⇡ , (1.19)
2 2
da cui
✓ ◆ ✓ ◆
p ✓ p ✓
x= r cos , y = r sin , m pari (1.20)
2 2
✓ ◆ ✓ ◆
p ✓ p ✓
x= r cos , y= r sin , m dispari .
2 2
mentre
p ✓
arg( z) = + m⇡ . (1.21)
2
p
Dunque la funzione f (z) = z ha sempre due valori distinti per ogni ✓ ed è, di
conseguenza, una funzione polidroma, su cui torneremo più avanti. In generale,
f (z) = z 1/n è una funzione polidroma a n valori.
7
Esercizio risolto: si calcolino le soluzioni dell’equazione z = 11/3 in campo com-
plesso.
Ricordiamo che
1 = e2ik⇡ (1.22)
dove k = 0, ±1, ±2 . . .
Dunque l’equazione si può scrivere come
✓ ◆ ✓ ◆
2k⇡ 2k⇡
z=e 2ik⇡/3
= cos + i sin . (1.23)
3 3
Il modulo è |z| = 1 mentre l’argomento è arg z = 2k⇡/3. Otteniamo quindi solo tre
soluzioni distinte, ovvero
k=0 ) z1 = 1 , (1.24)
p
1 i 3
k=1 ) z2 = + ,
2 2
p
1 i 3
k= 1 ) z3 = = z̄2 .
2 2
Sul diagramma di Argand le tre soluzioni formano un triangolo equilatero con il
primo vertice in (1, 0)
ef (z) = z . (1.25)
e quindi
ovvero
Notiamo che =(ln z) = arg z, che sappiamo essere determinato a meno di un multiplo
di 2⇡. La funzione logaritmo è dunque una funzione polidroma.
Per ragioni che saranno più chiare in seguito, conviene definire anche il “logaritmo
principale”
definito sul piano complesso tranne che sul semiasse reale negativo1 . L’esclusione
del semiasse reale negativo serve a rendere la funzione Ln(z) ben definita in tutto
il resto del piano. Il logaritmo principale presenta infatti una discontinuità lungo
(<(z) < 0, =(z) = 0). Per dimostrarlo poniamo z = r ei(⇡ ✏) e z 0 = r ei( ⇡+✏) (v.
figura 1.2). Allora
⇥ i
lim Ln(z) Ln(z 0 ) = 2i⇡ . (1.30)
✏!0
1
La scelta del semiasse negativo è solo una convenzione, in realtà qualsiasi curva uscente dal-
l’origine e terminante all’infinito senza nodi è ugualmente adatta. Questa curva prende il nome di
“branch cut”.
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(z)
discontinuità
z
(z)
z
1.6 Esercizi
Esercizio 1: dati i numeri complessi z1 = x1 + iy1 e z2 = x2 + iy2 si calcolino
l’argomento e il modulo di z1 z2 e z1 + z2 .
Esercizio 2: si calcolino le soluzioni dell’equazione z = 11/6 in campo complesso.
Esercizio 3: si calcolino le soluzioni dell’equazione z = ( i)1/4 in campo complesso.
Esercizio 4: si dimostri che anche la funzione f (z) = z 1/2 presenta una discontinuità
lungo l’asse reale negativo.