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GEOMETRIA NELLO SPAZIO

ASSIOMI DELLO SPAZIO

1. Per tre punti non allineati passa uno e un solo piano.

2. In ogni piano valgono tutti gli assiomi della geometria euclidea

3. Fissati due punti in un piano, la retta passante per essi giace completamente
sul piano.

→ esiste ed è unico il piano passante per una retta r e un punto non


appartenente alla retta

→ esiste ed è unico il piano passante per due rette incidenti

4. Postulato di partizione dello spazio:


un piano divide lo spazio in due regioni dette semispazi tali che:
a) Ogni segmento che congiunge due punti appartenenti alla stessa
regione, giace interamente in tale regione;
b) Ogni segmento che congiunge due punti in regioni diverse, incontra il
piano in un punto.

POSIZIONE DUE RETTE NELLO SPAZIO


Due rette nello spazio sono complanari quando appartengono allo stesso piano.
Due rette complanari possono essere:
-incidenti se si intersecano in un solo punto;
-parallele distinte se non si intersecano;
-parallele coincidenti se hanno in comune tutti i punti.

Due rette sono sghembe se non sono complanari.


Si può dimostrare che due rette sghembe non hanno punti in comune.

POSIZIONE DI UNA RETTA E UN PIANO


Dati una retta e un piano, sono possibili solo tre casi:
-tutti i punti della retta appartengono al piano, ossia essa è giacente sul piano (o appartenente al piano);
-la retta ha un solo punto in comune con il piano, ossia è incidente al piano;
-la retta non ha alcun punto in comune con il piano, una retta non incidente al piano è parallela al piano.
POSIZIONE DI DUE PIANI
Due piani distinti, che si intersecano in un punto, hanno in comune una retta che passa per quel punto.
Due piani si dicono:
incidenti se sono distinti e hanno in comune una retta;
paralleli se sono distinti e non hanno punti in comune;
coincidenti se hanno in comune tutti i punti.

PERPENDICOLARITA’ NELLO SPAZIO


Una retta incidente a un piano in un punto P si dice perpendicolare al piano se è perpendicolare a tutte le rette del
piano che passano per P.
Una retta incidente ma non perpendicolare a un piano si chiama obliqua.
DIMOSTRAZIONE TEOREMA retta-piano
Se la retta r è perpendicolare in un suo punto a due rette di un piano, allora r è perpendicolare al piano.
TEOREMA ESISTENZA E UNICITA’
Dati un piano 𝛂 e un punto P, esiste ed è unica la retta r passante per il punto e perpendicolare al piano.
Dati una retta r e un punto P, esiste ed è unico il piano perpendicolare a r e passante per P.

Perpendicolarità tra due rette dati una retta r e un punto P:


- se P non appartiene ad r esiste un’unica perpendicolare ad r passante per P
- se P appartiene alla retta r esistono infinite perpendicolari alla retta passanti per P

Perpendicolarità tra due piani:


Due piani incidenti sono perpendicolari quando dividono lo spazio in quattro diedri retti.
DIMOSTRAZIONE TEOREMA piano-piano
Se un piano b contiene una retta r perpendicolare al piano a, allora b è perpendicolare ad a.
TEOREMA ESISTENZA E UNICITA’
Dato un piano a e una retta r non perpendicolare ad a, esiste ed è unico il piano passante per r e perpendicolare ad a

PIANO ASSIALE
Dato un segmento, si dice piano assiale del segmento il piano passante per il suo punto medio e perpendicolare alla
retta che contiene il segmento stesso.

TEOREMA DELLE TRE PERPENDICOLARI


Se P è un generico punto non appartenente ad un piano a, H è il piede della perpendicolare condotta da P al piano a
e K è il piede della perpendicolare condotta da H a una retta r di a, allora la retta PK è perpendicolare ad r.

DIEDRO
Dati nello spazio due semipiani aventi la stessa retta origine, chiamiamo diedro ognuna delle due parti (compresi i
semipiani) in cui essi dividono lo spazio.
Una sezione di un diedro è l’angolo che si ottiene come intersezione fra il diedro e un piano che interseca il suo
spigolo.
La sezione normale di un diedro è l’angolo che si ottiene come intersezione fra il diedro e un piano perpendicolare al
suo spigolo.
Un diedro si dice retto, acuto o ottuso a seconda che la sua sezione normale sia un angolo retto, acuto o ottuso.

PARALLELISMO NELLO SPAZIO


Due rette sono parallele quando sono complanari e non hanno punti di intersezione oppure quando coincidono.
TEOREMA
Siano t, r ed s tre rette nello spazio tali che r è parallela ad s ed s è parallela a t. Allora r è parallela a t.

Una retta e un piano sono paralleli quando non hanno punti in comune o quando la retta appartiene al piano.
DIMOSTRAZIONE TEOREMA retta-piano
- Se una retta r è parallela ad una retta s contenuta nel piano a, allora la retta r è parallela ad a.
- Sia r una retta parallela al piano a. Allora ogni piano b contenente r e incidente a, ha in comune con a una
retta parallela ad r.
Due piani sono paralleli quando coincidono o non hanno punti di intersezione.
DIMOSTRAZIONE TEOREMA piano-piano
Siano a e b due piani distinti. se due rette secanti r ed s di un piano a sono parallele al piano b allora a e b sono
paralleli.
TEOREMI:
-Se un piano c interseca due piani paralleli e distinti a e b, le due rette di intersezione con a e b sono parallele.
-dato un piano e un punto P non appartenente ad esso, esiste sempre un unico piano passante per P e parallelo a
quello dato.

TEOREMI CHE LEGANO PERPENDICOLARITA’ E PARALLELISMO


1. se due rette sono perpendicolari allo stesso piano, le due rette sono parallele
2. se due rette sono parallele ogni piano che è perpendicolare ad una lo è anche all’altra
3. se due piani sono perpendicolari alla stessa retta sono paralleli
4. se due piani sono paralleli ogni retta perpendicolare ad uno lo è anche all’altro

TEOREMA DI TALETE NELLO SPAZIO


Un fascio di piani paralleli determina su due trasversali due classi di segmenti proporzionali.

DISTANZE NELLO SPAZIO


1- Dati un piano e un punto, definiamo la distanza del punto dal piano come la lunghezza del segmento che ha per
estremi il punto e il piede della perpendicolare al piano passante per P il punto.
(la distanza di un punto P a un piano è sempre minore della distanza dal punto a un qualsiasi punto del piano diverso
dalla proiezione di P)
2- Data una retta parallela a un piano la distanza tra i due è la distanza tra un qualsiasi punto della retta alla sua
proiezione sul piano.
3- La distanza fra due piani paralleli è la lunghezza del segmento intercettato dai due piani su una qualunque retta
a essi perpendicolare.
4-Date due rette sghembe esiste sempre un’unica retta perpendicolare a entrambe. La distanza tra i due punti di
intersezione della perpendicolare è la distanza fra le due rette sghembe.

ANGOLI
Data una retta r incidente e non perpendicolare a un piano α, l’angolo della retta con il piano è l’angolo acuto formato
da r e dalla sua proiezione r’ su α.
L’angolo formato da due rette sghembe r e s è l’angolo formato dalle rette incidenti r’ e s’, parallele rispettivamente a
r e s.

POLIEDRO
Un poliedro è una figura solida, delimitata da un numero finito di poligoni appartenenti a piani
diversi e tali che il piano di ogni poligono non attraversi il solido.
I poligoni sono detti facce del poliedro, i lati dei poligoni spigoli del poliedro, i vertici dei
poligoni vertici del poliedro.
TEOREMA
Relazione di Eulero
Detti F, S e V, rispettivamente, il numero delle facce, quello degli spigoli e quello dei vertici di un poliedro, allora:
F + V − S = 2.

PRISMA
Dati un poligono e una retta r non appartenente al piano del poligono, la figura costituita
dall’insieme delle rette parallele a r e passanti per i punti del poligono si chiama prisma
indefinito.
Un prisma definito, o prisma, è un poliedro costituito dalla parte di prisma indefinito compresa
fra due piani paralleli che lo intersecano.
Un prisma è retto se gli spigoli laterali sono perpendicolari alle basi ed è regolare quando le
basi sono poligoni regolari.
Può essere triangolare, quadrangolare…

PARALLELEPIPEDO
Un parallelepipedo è un prisma le cui basi sono parallelogrammi.
Un parallelepipedo rettangolo è un parallelepipedo retto in cui le basi sono rettangoli.
Un cubo è un parallelepipedo rettangolo con le dimensioni congruenti.
d2 = a2+b2+c
Proprietà: in un parallelepipedo le diagonali si incontrano nel loro punto medio.
Le diagonali di un parallelepipedo rettangolo sono congruenti.
ANGOLOIDE
Dato un poligono convesso e un punto V non appartenente al piano del poligono, si
chiama angoloide di vertice V la figura formata da tutte le semirette di origine V che
passano per i punti del poligono dato, inclusi quelli del contorno.
In ogni angoloide ogni faccia è minore della somma delle altre.
In ogni angoloide la somma degli angoli delle facce è minore di un angolo giro.

PIRAMIDE
Una piramide è la parte di angoloide compresa fra il suo vertice e un piano che interseca tutti gli
spigoli dell’angoloide.
Una piramide è retta quando nella sua base si può inscrivere una circonferenza, il cui centro è la
proiezione ortogonale del vertice della piramide sul piano di base.
Una piramide retta si dice regolare quando la sua base è un poligono regolare.
In una piramide retta le altezze delle facce laterali sono chiamate apotemi e sono conguenti.
In una piramide regolare gli spigoli laterali sono tutti congruenti e le facce laterali sono triangoli
isosceli congruenti.

POLIEDRI REGOLARI
Un poliedro è regolare quando è convesso (qualunque faccia si scelga è interamente contenuto in
uno dei due semispazi aventi come origine il piano che contiene la faccia) e:
- tutte le facce sono poligoni regolari congruenti
- gli angoloidi e i diedri sono congruenti
- in ogni vertice concorrono lo stesso numero di facce
Tutti i poliedri regolari sono inscrivibili e circoscrivibili a due sfere che hanno stesso centro (centro
del poliedro)

SOLIDI DI ROTAZIONE
Un solido di rotazione è un solido generato dalla rotazione di una figura piana intorno a una retta r,
secondo un angolo 𝛂. Se 𝛂 è un angolo giro, allora la rotazione si dice completa.
Un cilindro è un solido generato dalla rotazione completa di un rettangolo attorno a uno dei suoi
lati.
Un cilindro è equilatero quando l’altezza è congruente al diametro della base.
Un cono è un solido generato dalla rotazione completa di un triangolo rettangolo attorno a uno dei
cateti.
Un cono è equilatero quando l’apotema è congruente al diametro di base.
Una sfera è un solido generato dalla rotazione completa di un semicerchio attorno al suo diametro
PARTI DELLA SFERA
EQUIVALENZA DI SOLIDI
Due solidi si dicono equivalenti quando hanno la stessa estensione spaziale la cui misura si chiama
volume. L’equivalenza tra solidi gode delle proprietà riflessiva, simmetrica e transitiva.
Principi di equivalenza:
1- Solidi equiscomponibili sono equivalenti (condizione sufficiente e non necessaria)
2- Principio di cavalieri
Se due solidi possono essere disposti, rispetto ad un piano a, in modo che ogni piano parallelo ad a
che interseca uno dei due solidi intersechi anche l’altro e individui su di essi sezioni equivalenti,
allora i solidi sono equivalenti

EQUIVALENZA TRA DUE PRISMI


Due prismi aventi basi equivalenti e altezze congruenti sono equivalenti.

EQUIVALENZA PRISMA E CILINDRO


Unq cilindro è un prisma aventi basi equivalenti e altezze congruenti sono equivalenti.

EQUIVALENZA TRA DUE PIRAMIDI


Due piramidi aventi base equivalenti e altezze congruenti sono equivalenti.

EQUIVALENZA TRA PIRAMIDE E PRISMA


Ogni piramide è equivalente a un terzo del prisma avente la stessa base e la stessa altezza della
piramide.

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