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EUCLIDEA
CONCETTI GEOMETRICI
FONDAMENTALI
La parola GEOMETRIA (dal greco) è
composta da geo (terra) e métron (misura)
Essa nasce come scienza in Grecia tra il VI e il
VII secolo A.C. - ancora oggi molti teoremi
portano i nomi dei matematici greci che in quel
periodo li formularono Apollonio, Archimede,
Pitagora, Eratostene, Diofanto, Platone, Talete, e
il più grande di tutti EUCLIDE di Alessandria.
La sua Opera “gli elementi” è il secondo libro
più stampato di tutti i tempi.
GEOMETRIA
INTUITIVA RAZIONALE
Alle scuole medie hai studiato la geometria
INTUITIVA
Si basa su
OSSERVAZIONI
PROVE
TENTATIVI
Nella scuola superiore si studia la
geometria
RAZIONALE
Parte da
Da cui si deducono
Mediante
Mediante
dimostrazioni
definizioni
Teorema inverso
Si parla di teorema inverso quando si scambia l’ipotesi con la
tesi.
Se un teorema è vero non è detto che sia vero il suo inverso.
Quando ciò è possibile , cioè sono veri entrambi si parla di
C.N.S. (condizione necessaria e sufficiente)
Un lemma è un teorema non importante
in sé ma utilizzato per dimostrare un
teorema più importante
Assiomi o postulati
Affermazioni che esprimono proprietà che
“vengono” accettate come vere e che pertanto non
dimostriamo
Gli assiomi scelti soddisfano la condizione di :
COMPATIBILITA’
(non devono contraddirsi l’uno con l’altro)
INDIPENDENZA
(dalle proprietà affermate dell’uno non si
devono poter dedurre le proprietà affermate
dell’altro)
ENTI GEOMETRICI PRIMITIVI
Gli enti primitivi della Geometria sono:
PUNTI
si indicano con le lettere maiuscole A,B,C,….
RETTE
si indicano con e lettere minuscole a,b,c,…
PIANI
si indicano con le lettere dell’alfabeto greco α , β, χ, …
SPAZIO
Postulati di appartenenza
n.0 – Lo spazio è l’insieme di tutti i punti: rette e piani sono
sottoinsiemi dello spazio. Una retta è l’insieme di infiniti punti,
un piano contiene infinite rette, lo spazio contiene infiniti piani.
n. 1 – Per due punti distinti passa una ed una sola retta che li
contiene
1 punto in
comune
Nessun punto in
comune
Rette parallele
coincidenti
Infiniti punti in
comune
Due punti che appartengono alla stessa retta si dicono allineati
-N.2 – Per tre punti distinti che
non appartengono ad una
medesima retta (non allineati)
determinano un piano ed uno
solo che li contiene (passa uno
e uno solo piano)
Punti che appartengono allo stesso piano si dicono complanari
-N.3– Se due punti di una retta
appartengono a un piano, tutti
i punti della retta
appartengono a quel piano .
Cioè la retta passante per due
punti distinti di un piano giace
completamente sul piano
- Data una retta su un piano, esiste sempre almeno un
punto del piano che non appartiene alla retta
A B
ALCUNE DEFINIZIONI
FONDAMENTALI
Se un punto si muove nello spazio esso occupa una linea geometrica. Le linee
possono essere: aperte, chiuse, limitate e illimitate
aperta
SEGMENTO: la parte di retta compresa tra
due suoi punti
A B
SEGMENTI PARTICOLARI
3 4
2
1
Una spezzata semplice chiusa si dice poligonale. La parte
di piano finita e interna alla poligonale si chiama poligono
Poligono
poligonale
POLIGONI
POLI = MOLTI
GONOS = ANGOLI
POLIGONO
■ Si dice poligono la figura costituita
da una poligonale e dalla parte finita
di piano che essa delimita
ELEMENTI ■ ANGOLI
■ CORDA
■ LATI
■ DIAGONALE
■ VERTICE
CLASSIFICAZIONE IN BASE
AGLI ANGOLI INTERNI
■ CONCAVO
■ SE HA ALMENO UN
ANGOLO INTERNO
MAGGIORE DI 180
GRADI
CONVESSO
■ SE I SUOI ANGOLI
INTERNI SONO DI
MISURA MINORE DI
180 GRADI
CONCAVO – se è attraversato da
almeno un prolungamento dei
suoi lati
Angolo esterno
Angolo interno
Gli angoli esterni sono quelli adiacenti a
quelli interni
DEFINIZIONE DI
POLIGONO REGOLARE
SE GLI ANGOLI HANNO TUTTI LA STESSA
AMPIEZZA ED I LATI LA STESSA MISURA
CIOE’ EQUILATERI ED EQUIANGOLI
CLASSIFICAZIONE IN BASE
AL NUMERO DEI LATI
■ TRIANGOLO
■ TRE LATI
QUADRILATERO
■ HA QUATTRO LATI
PENTAGONO
■ HA CINQUE LATI
ESAGONO
■ HA SEI LATI
EPTAGONO OTTAGONO
■ HA SETTE LATI ■ HA OTTO LATI
ENEAGONO DECAGONO
■ HA 10 LATI
■ HA NOVE LATI
UNDECAGONO DODECAGONO
■ HA 12 LATI
■ HA 11 LATI
PER CHIAMARE I RIMANENTI
POLIGONI SEMPLICEMENTE SI
POLIGONO DI
QUATTORDICI LATI
UNITA’
La congruenza
Congruenza e uguaglianza
Due figure si dicono congruenti se coincidono
sovrapponendole con un movimento rigido (cioè
esisterà una corrispondenza biunivoca tra tutti i loro
punti).
A B O
P
r
AB ≈ OP
CONFRONTO E SOMMA DI SEGMENTI
a a
b<a
b a b
a<b
a b
b
Dati due segmenti se, sovrapponendo il primo segmento al
secondo facendo coincidere un estremo, l’altro estremo è
interno al secondo segmento, allora il primo è minore del
secondo; se è esterno allora è maggiore; se entrambi gli
estremi coincidono sono congruenti.
a
b
C D E
Postulato sulla somma e la
differenza di segmenti (12)
somma di segmenti rispettivamente congruenti
sono congruenti e differenze di segmenti
rispettivamente congruenti sono congruenti
O
Si dice punto medio di un segmento il punto
interno al segmento che lo divide in due segmenti
congruenti
A
M
B
L'ASSE DI UN SEGMENTO
asse
A B
M
SIMMETRIA RISPETTO AD UN PUNTO
Si dice che due punti A e A’ sono simmetrici
rispetto a un punto O se O è il punto medio
del segmento AA’
A O A’
P’ si dirà il simmetrico di
P rispetto ad r;
evidentemente è vero
anche il viceversa
se ciò avviene per tutti i punti di due figure
geometriche le figure si diranno
simmetriche rispetto ad r;
r si chiamerà asse di simmetria
Simmetria assiale e la simmetria centrale
sono delle ISOMETRIE
Le ISOMETRIE sono delle particolari
trasformazioni geometriche nelle quali la
figura trasformata rimane congruente
alla figura iniziale, conservandone sia la
forma e sia la dimensione.
Le trasformazioni isometriche si
ottengono mediante movimenti rigidi
delle figure, che cambiano unicamente la
loro posizione nel piano.
Si chiama trasformazione geometrica una
corrispondenza biunivoca fra i punti di un piano
Le principali caratteristiche che una
trasformazione può lasciare invariate sono:
Ang
olo
Vertice
B Lato C
Pag.41
■ l’angolo A è compreso tra i lati AB e AC ;
■ gli angoli B e C sono adiacenti al lato BC
B C Pag.41
CLASSIFICAZIONE
DEI
TRIANGOLI
SECONDO I LATI
Pag.41
SECONDO I LATI
Pag.41
SECONDO I LATI
Pag.41
•Triangolo EQUILATERO (con 3 lati uguali)
Pag.42
SECONDO GLI ANGOLI
Pag.42
SECONDO GLI ANGOLI
Triangolo Rettangolo: ha un angolo retto, cioè di 90º.
I lati che formano l’angolo di 90º si chiamano CATETI
il lato opposto all’angolo retto si chiama IPOTENUSA
ed è il lato più lungo del triangolo
ipotenusa
Cateto
Cateto Pag.42
poligoni poligoni
triangoli triangoli
rettangoli
isoceli
ELEMENTI
SECONDARI
DEL
TRIANGOLO
ALTEZZA (collegamento a elementi dei triangoli)
Pag.42
MEDIANA (collegamento a elementi dei triangoli)
Pag.42
ASSE g. (collegamento a elementi dei triangoli)
Pag.42
Bisettrice g. (collegamento a elementi dei triangoli)
A Pag.42
In un triangolo si possono tracciare alcune corde di
particolare importanza a cui si danno dei nomi
speciali. Precisamente:
♈ Si chiama BISETTRICE di un angolo di un triangolo il
segmento costituito dai punti della bisettrice di
quell’ angolo che appartengono al triangolo;
♈ Si chiama MEDIANA il segmento che congiunge un
vertice del triangolo col punto medio del lato
opposto;
♈ Si chiama ALTEZZA relativa a un lato il segmento che,
partendo dal vertice opposto a quel lato, incontra il
lato stesso o il suo prolungamento formando due
angoli retti.
⦿ Definizione: due triangoli si dicono
congruenti quando hanno i tre lati
congruenti e tre angoli congruenti
AB ≈ A’ B’
Primo criterio di congruenza fra triangoli
Due triangoli sono congruenti se hanno
ordinatamente congruenti due lati e l'angolo
compreso
Scriviamolo in modo geometrico: ipotesi, tesi e
figura corrispondente
AB=A'B'
Ipotesi BC=B'C'
^ ^
tesi ABC=A'B'C'
A B C = A' B' C'
Dimostrazione:
Trasporto (facendolo scivolare) l'angolo B sopra
l'angolo B' (posso farlo perchè sono congruenti
per ipotesi) in modo che il lato AB vada sopra il
lato A'B' ed il lato BC vada sopra B'C'; in questo
modo i due triangoli hanno A su A', B su B' e C
su C' quindi sono sovrapposti e coincidono
punto per punto C.V.D.
Teorema (diretto): In ogni triangolo
isoscele gli angoli alla base sono
congruenti
Scriviamolo in modo geometrico:
ipotesi, tesi e figura corrispondente
Ipotesi Tesi
AB=AC ^ ^
AB C = B C A
Pag.46
Dimostrazione:
Prolungo i lati AB ed AC
oltre B e C di due segmenti
congruenti BD e CE.
Ora considero i triangoli
ADC ed ABE
Pag.46
Ora considero i triangoli ADC ed ABE (per
comodità te li estraggo nella figura a fianco);
Pag.46
i triangoli ADC ed ABE
hanno:
AB = AC per ipotesi
AD = AE perchè somma di
segmenti uguali
L'angolo in A uguale
perchè in comune
Quindi i due triangoli sono
congruenti per il primo
criterio ed in particolare
avranno congruenti l'altro
lato e gli altri angoli
DC=BE ACD=ABE
ADC=AEB
Pag.46
Considero ora i triangoli BDC e BEC; (per
comodità te li estraggo nella figura a fianco)
Pag.46
i triangoli BDC e BEC hanno: BD = CE per
costruzione (li ho costruiti congruenti)
DC = BE perchè appena dimostrato, gli angoli
BDC = BEC perchè appena dimostrato
(corrispondono a ADC = AEB). Quindi i due
triangoli sono congruenti per il primo criterio di
congruenza ed in
particolare
avranno gli
angoli
BCD e BCE
congruenti.
Pag.46
Ora consideriamo gli angoli
ABC ed ACB: essi sono
congruenti perchè differenza
degli angoli congruenti ACD
e ABE con gli angoli
congruenti BCD e CBE
ACD - BCD = ACB Pag.46
ABE - CBE = ABC C.v.d.
Secondo criterio di congruenza fra triangoli
Ipotesi
BC=B'C'
^ ^
B C A = B' C' A'
^ ^
A B C = A' B' C'
tesi ABC=A'B'C'
Teorema (inverso): Se un triangolo ha
due angoli congruenti allora ha anche
due lati congruenti (è isoscele)
Scriviamolo in modo geometrico:
ipotesi, tesi e figura corrispondente
Ipotesi Tesi
^ ^
AB C = B C A AB=AC
Dimostrazione:
Prolungo i lati AB ed AC
oltre B e C di due segmenti
congruenti BD e CE.
Congiungo
D con C e
B con E
Considero ora i triangoli BDC e BEC; (per
comodità te li estraggo nella figura a fianco)
essi hanno: BD = CE per costruzione BC = BC perché in
comune .Gli angoli DBC e BCE congruenti perché supplementari
di angoli congruenti (sommati agli angoli di partenza congruenti
per ipotesi danno un angolo piatto)
Quindi i due triangoli sono congruenti per il primo criterio ed in
particolare avranno congruenti l'altro lato e gli altri angoli;
DC=BE
BDC=BEC
BCD=BCE
Considero ora i triangoli ADC e ABE; essi hanno
CD = BE perché appena dimostrato ;
gli angoli ADC = BEA perché appena dimostrato
(corrispondono a BDC=BEC)
gli angoli ACD = ABE congruenti perché somma di angoli
congruenti
Infatti ACD = ACB + BCD ed anche ABE = ABC + CBE
i primi dopo l'uguale sono congruenti per ipotesi e gli altri sono
congruenti perché appena dimostrato
Quindi i due triangoli sono
congruenti per il secondo
criterio di congruenza ed in
particolare avranno i lati
AB e AC congruenti come
volevamo dimostrare.
Terzo criterio di congruenza fra triangoli
Due triangoli sono congruenti se hanno tutti e
tre i lati congruenti. Ma se gli angoli (α≅α’ β≅β’
γ≅γ’)sono congruenti i triangoli non lo sono
Scriviamolo in modo geometrico: ipotesi, tesi e
figura corrispondente
Ipotesi
AB = A'B'
BC = B'C'
CA = C'A' tesi
ABC=A'B'C'
Dimostrazione:
Trasporto il triangolo ABC da
banda opposta rispetto al triangolo
A'B'C' in modo che il lato BC vada
sopra il lato B'C'; allora il punto A
va in A''. Considero il triangolo
A'B'A'': esso ha due lati uguali
(A'B'=A''B') quindi ha anche due
angoli uguali cioè B'A'H=B'A''H
(quelli indicati in azzurro)
Considero ora il triangolo A'C'A'':
esso ha due lati uguali (A'C'=A''C')
quindi ha anche due angoli uguali
cioè C'A'H=C'A''H (quelli indicati in
viola)
Considero ora i triangoli A'B'C' ed
A''B'C' essi hanno:
A'B' = A''B' per ipotesi (ho fatto
fare un movimento rigido a
due lati uguali per ipotesi)
A'C' = A''C' sempre per ipotesi
(come sopra)
Gli angoli B'A'C'=B'A''C' sono
uguali perche' somme di
angoli uguali (quelli colorati)
Quindi i due triangoli sono
uguali per il primo criterio
come volevamo dimostrare.
In un triangolo ABC un angolo esterno è
maggiore di ciascun angolo interno ad
esso non adiacente.
ε>α
ed
ε>β
Pag.51
Consideriamo il punto
medio M del lato AC.
Quindi AM = MC.
Tracciamo il segmento
MB e lo prolunghiamo
dalla parte di M di MD
uguale ad MB.
Pag.51
Unendo D con C AMB
vengono a formarsi i CMD
c.v.d.
Pag.51
L'enunciato stavolta e' già nel titolo. Consideriamo
un triangolo che abbia il lato AB più corto ed il
lato AC più lungo; dovremo dimostrare che
l'angolo BCA è minore dell'angolo ABC
ipotesi AC > AB
tesi ^ ^
BCA< ABC
Prendiamo sul lato maggiore
AC un punto D in modo tale
da avere due segmenti
congruenti AB = AD
questo ci permette di
costruire un triangolo
isoscele congiungendo i
punti B e D Infatti il
triangolo ABD e' isoscele
e quindi ha gli angoli
^ ^
ABD e BDA congruenti
^
Se ora consideriamo il triangolo BCD l'angolo BDA
^
e' esterno mentre l'angolo BCD e' interno e non
^ ^
adiacente quindi BDA > BCD. Raccogliendo
^ ^ ^ ^
ABC > ABD = BDA> BCA
Per la proprietà
^ ^
transitiva
segue ABC> BCA
o, leggendo alla rovescia
^ ^
BCA< ABC
cvd g.
In ogni triangolo ad angolo maggiore sta
opposto il lato maggiore teorema inverso del
precedente;
^
Consideriamo un triangolo che abbia l'angolo ABC
^
più grande ed l'angolo ACB più piccolo; dovremo
dimostrare che, allora, il lato AC e'maggiore del
lato AB
^ ^
ipotesi ABC > ACB
tesi AC > AB
■ Qui usiamo la dimostrazione per assurdo
Neghiamo la tesi, se riusciamo a negare anche l'ipotesi
allora il teorema e' vero
La tesi dice AC > AB Se non e' vera abbiamo due
possibilità: o e' uguale o e' minore
■ Non può essere AC = AB perchè il triangolo avendo due
lati uguali sarebbe isoscele ed avrebbe anche i due
angoli uguali
^ ^
cioè ABC = ACB contro l'ipotesi
C B
In ogni triangolo la somma
di due lati e' maggiore del
terzo lato
■ ipotesi : ABC triangolo tesi AB + AC > BC
Costruiamo un triangolo che abbia come lato la
somma dei due lati minori del triangolo:
ஜ Due rette di dicono parallele se non hanno punti di intersezione oppure se coincidono
ANGOLI TRA PARALLELE L // M
1 2
3 4 L
<3 e <5
< 4 e <6
5 6
7 8 M
ANGOLI TRA PARALLELE L // M
1 2
3 4
<1 e <7
5 6
< 2 e <8
7 8
ANGOLI TRA PARALLELE L // M
Angoli Corrispondenti
<1 e <5
1 2
<2 e <6 3 4 L
<3 e <7
<4 e <8 L // M
5 6
7 8 M
ANGOLI TRA PARALLELE L // M
<3 e <6 1 2
<4 e <5 3 4 L
L // M
5 6
7 8 M
ANGOLI TRA PARALLELE L // M
<1 e <8 1 2
<2 e <7 3 4 L
L // M
5 6
7 8 M
Coppie di angoli alterni interni t
(3;5) e (4;6)
Coppie di angoli alterni esterni
(1;7) e (2;8)
2
Coppie di angoli corrispondenti
(1;5) (2;6) (3;7) e (4;8)
3 . 1
Coppie di angoli coniugati 6
interni
(3;6) e (4;5) 4
Coppie di angoli coniugati 7 .
esterni 5 s
(1;8) e (2;7)
8
r
۵ Asse di un segmento: dato un segmento AB, si chiama asse di AB la
retta passante per il punto medio di AB e perpendicolare ad AB
A B
ω Per un punto P non appartenente a una retta r si può tracciare un’unica retta
parallela a r
.
r P
Due rette, tagliate da una
trasversale, sono parallele
se e solo se: r
s
1. formano una coppia di
angoli alterni congruenti B
-. formano una coppia di
angoli corrispondenti α
congruenti; β A
*. formano una coppia di
angoli coniugati
supplementari
⦿ Teorema dell’ angolo esterno:
Ciascuno angolo esterno di un triangolo è congruente alla
somma degli angoli interni a esso non adiacenti.
Ipotesi: ABC è un triangolo, ACD è l’angolo esterno di vertice
C del triangolo ABC
Tesi: ACD = α+β
C
B D
⦿ La somma delle ampiezze degli angoli interni
di un triangolo è 180°. Si tratta di un
teorema che afferma che la somma delle
ampiezze degli angoli di un triangoli è
un’invariante, cioè qualcosa che non cambia
mai, indipendentemente dal tipo di
triangolo, dalla sua forma, dalle lunghezze
dei lati ecc.
⦿ In un triangolo rettangolo gli angoli acuti
sono complementari
⦿ In un triangolo equilatero ciascuno dei tre
interni ha ampiezza uguale a 60°
⦿ Se due triangoli hanno ordinatamente
congruenti due angoli, allora hanno
congruente anche il terzo angolo.
⦿ I segmenti di perpendicolare condotti da
due punti di una retta r a una retta s,
parallela a r, sono congruenti.
⦿ La somma delle ampiezze degli angoli
interni a un poligono convesso di n lati è:
(n-2)x 180°
⦿ La somma delle ampiezze degli
angoli esterni di un poligono
convesso è sempre uguale a 360°
Anno scolastico
2009/2010
Q= quadrilateri
T= trapezi
Q P= parallelogramma
Re= rettangoli
T
Ro= rombo
p Qd= quadrato
Re Qd Ro
Trapezio
2 lati //
Parallelogramma
o Romboide
4 Lati // e = a 2 a 2
Rettangolo
4 Lati // e = a 2 a 2
4^ retti
Rombo
4 lati // 2 a 2
4 lati =
Quadrato
4 lati // 2
a2
4 lati =
4^ retti