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ANNOTAZIONI PER LA VERIFICA DEI SOSTEGNI TUBOLARI MONOSTELO (POLIGONALI)

Geometria delle masse - Superfici

Area Momenti d’inerzia assiali principali


Forma sezione
S Ix ;I y
π 4
Cerchio π ∙r
2
∙r
4
2 2 π 4 4
Corona circolare π ∙(r e −r i ) ∙(r −r )
4 e i
2
n ∙r α S 2 2
Poligono regolare di n lati (*)
2
∙ senα=n ∙ a ∙ tan ∙(r +2 ∙ a )
2 2 12

( )
n ∙ t ∙ senα t
Poligono regolare cavo di n lati e spessore ∙ 2∙ r−
180 ° 180 ° I e −I i
t (**) 2∙ cos cos
n n

Note:

(*) Poligono regolare

180 ° 360 °
apotema (raggio sul lato) a=r ∙ cos ; angolo tra i raggi degli spigoli α=
n n
180 °
=2 ∙ √ r −a
2 2
lato l=2 ∙ r ∙ sen
n
(**) Nel poligono regolare cavo l’area e i momenti d’inerzia sono calcolati per differenza tra la aree e i momenti d’inerzia
rispettivamente del poligono esterno e quello interno, tenendo presente che l’apotema del poligono interno è a i=a e−t .

n
I e −I i =
24
[
∙ senα ∙ r e ∙ ( r e −2∙ a e ) −r i ∙ ( r i −2 ∙ ai )
2 2 2 2 2 2
]
Geometria delle masse - Solidi

Volume Baricentri
Forma solido
V xg ; yg ; zg
2 2
Tronco di cono circolare π h r 1 +2∙ r 1 ∙r 2 +3 ∙ r 2
∙ h∙ ( r 1+r 2+ r 1 ∙ r 2 )
2 2
(retto)
zg = ∙
3 4 2 2
r 1 +r 1 ∙r 2+r 2
Tronco di piramide (retta, con h h S + 2∙ √ S inf ∙ S ¿ +3 ∙ S ¿
∙ ( S + S + √ Sinf ∙ S ¿ ) z g = ∙ inf
basi poligoni regolari di n lati) 3 inf ¿ 4 Sinf +S ¿ + √ Sinf ∙ S¿
Differenza di volumi tronco di cono h S + 2∙ √ S inf ∙ S ¿ +3 ∙ S ¿
Tronco di cono circolare cavo z g = ∙ inf
esterno ed interno 4 Sinf +S ¿ + √ Sinf ∙ S¿
Tronco di piramide cavo
Differenza di volumi tronco di piramide h S + 2∙ √ S inf ∙ S ¿ +3 ∙ S ¿
(retta con basi poligoni z g = ∙ inf
regolari di n lati)
esterno ed interno 4 Sinf +S ¿ + √ Sinf ∙ S¿

Altre annotazioni per calcoli ausiliari

Determinazione aperture (diametri spigoli) nodi di verifica su tronchi

d nodo ,i=d base tronco ,i ∙ ptronco , i ∙ ( q base tronco ,i−qnodo ,i )


. .

Calcolo della conicità (pendenza) del tronco


d base inf .tronco , i−d base tronco , i
.

ptronco ,i =
htronco ,i
Calcolo superfici dei tronchi esposte all’azione del vento

Si considera la sezione diametrale del tronco corrispondente ad un trapezio pertanto l’area e baricentro sono dati rispettivamente
dalle formule:

( dinf +d ¿ ) ∙ h h d inf +2 ∙ d¿
S= ; hg = ∙
2 3 d inf + d ¿
Alcune formule ausiliarie per il calcolo di momenti d’inerzia e moduli di resistenza

Momento d’inerzia polare o torsionale:

I p=I t=I x + I y
Modulo di resistenza (assiale o polare):

I I
W = ; W min =
d d max
Sforzo normale (dovuto ai carichi verticali)

Fz
σ 'z=
S
Sforzo di flessione massimo (dovuto ai carichi longitudinali, trasversali e verticali eccentrici)

M x Mx M y My
σ ' 'z= = ; σ ' ' 'z= = ; W =W x =W y
Wx W Wy W
Sforzo massimo di presso-flessione

σ z =σ ' z +σ ' ' z +σ ' ' ' z


Sforzo di taglio massimo (dovuto ai carichi longitudinali e trasversali)

T
; T= √ T x +T y
2 2
τ ' xy =k ∙
S
Forma sezione k
Rettangolo 3/2
Cerchio 4/3
Corona circolare di piccolo spessore 2
Poligono regolare cavo di piccolo spessore Assimilabile alla corona circolare

Per il calcolo delle azioni di taglio medie su una sezione qualsiasi si può applicare la formula approssimata dovuta a Jourawski.

Sforzo di torsione massimo (dovuto generalmente ai carichi longitudinali)

Mt
τ ' ' xy = ∙r
I t max
Il calcolo delle tensioni medie dovute a torsione nel caso di sezioni cave di piccolo spessore t può farsi con la relazione
approssimata dovuta a Bredt:

Mt
τ ' ' xy ≈
2 ∙ Sm∙ t
dove Sm è l’area sottesa dalla linea media.

Nel caso di figure cave aventi piccolo spessore è possibile anche calcolare il valore medio del momento d’inerzia e del modulo di
resistenza a torsione rispettivamente con le seguenti relazioni:
3
I t=I p=2∙ π ∙ r m ∙t ; W t =W p=2∙ S m ∙t
dove rm è il raggio medio.

Sforzo di taglio massimo complessivo

τ xy =τ ' xy + τ ' ' xy


Calcolo sollecitazione ideale piana equivalente mediante il criterio di von Mises

σ =√ σ 2z +3 ∙ τ 2xy ≤ σ amm

Dove σ amm è la sollecitazione massima ammissibile (per una snellezza minore o uguale a 15) dipendente dal tipo di acciaio,
precisamente pari a 137.3 N/mmq per il tipo Fe360 e Fe430, e pari a 215.8 N/mmq per il tipo Fe510.

In condizioni di carico eccezionali (accidentali o di rottura dei conduttori e funi di guardia) sono ammesse sollecitazioni maggiorate
del 60% rispetto i valori precedentemente indicati.

Determinazione freccia elastica

Si applica il principio di sovrapposizione degli effetti applicando per ciascun caso una delle formule sottostanti, dove per il momento
d’inerzia assiale ci si riferisce a quello della sezione del fusto del sostegno in corrispondenza del baricentro di massa ( I g).

Caso Formula
2
Q∙ hQ ∙ ( 3 ∙ htot −hQ )
Carico concentrato Q ad una quota hQ dall’incastro f=
6∙ E ∙Ig
Momento concentrato M ad una quota h M M ∙ ( 2 ∙ hM ∙ htot −h3M )
dall’incastro
f=
2∙ E ∙ I g
4
dinf +d ¿ q ∙ d m ∙ htot
Carico distribuito q , essendo d m = f=
2 8∙ E ∙ I g

Verifica stabilità del sostegno al carico di punta

Si applica la nota formula di Eulero (caso di trave libera ad un estremo e vincolata all’altro) per il calcolo del carico verticale critico
2
π ∙ E∙I
euleriano Pcr = 2
, opportunamente modificata secondo il metodo di Gere and Carter (1962):
4∙l

( )
2 2.7
π ∙ E ∙I0 Dbase
Pcr = 2

k ∙ 4 ∙ htot D0
dove:

k =2 ÷3 è il fattore di sicurezza consigliato (valori più basso per le condizioni eccezionali), I0 e D0 sono rispettivamente il
momento d’inerzia della sezione del fusto del poligonale in corrispondenza della quota di attacco del conduttore più basso e il
diametro dello spigolo corrispondente.

Pertanto la somma di tutti i carichi verticali applicati deve soddisfare la condizione ∑ P ≤ Pcr.
Inserire commento sul rapporto spessore lamiere/diametro tronchi.

Dimensionamento/verifica dei giunti ad innesto (“slip joint connection”) dei tronchi


Questo sistema di giunzione solidale è possibile solo tra due tronchi di forma tronco-conica che si innestano perfettamente tra di
loro e si basa esclusivamente sull’attrito tra le facce di contatto tra i due tronchi.

Per tale tipo di connessione dei vari tronchi del fusto è consigliabile che la lunghezza/altezza di sovrapposizione h sia pari a 1.5
volte il diametro medio d m dello spigolo su cui insiste il giunto.

Qui di seguito si riporta schematicamente il tipo di connessione in esame con le diverse azioni esterne applicate ( F p forza
peso/gravitazionale, F s forza di taglio, M f momento flettente o ribaltante, M t , momento torcente.

Per ottenere le massime tensioni, il trasferimento dei carichi è modellato senza tenere conto dell’azione dell’attrito, infatti, se fosse
considerato, l’entità delle tensioni sarebbe minore (come verrà in seguito dimostrato).

La componente normale della forza peso è pari a:

Fp
F n=
sinα
a cui corrisponde uno stato tensionale nel piano (applicando le formule relative ai recipienti in pressione, in particolare di forma
cilindrica):

Fn dm Fp
p= → τ =p ∙ =
π ∙d m ∙ h 2∙ t 2 ∙ π ∙ h∙ t ∙ sinα
dove p è la pressione superficiale, t lo spessore dei tronchi e τ la tensione circonferenziale corrispondente.

Se si considera il contributo dovuto all’attrito, indicando con μ il coefficiente di attrito o di frizione (che vale circa 0.1-0.3 per il
contatto tra due superfici di acciaio in condizioni normali), il diagramma delle forze precedente si modifica in quello sottostante, da
cui si deducono le seguenti relazioni:

F p=F n ∙ sinα + F w ∙ cosα ; F w =μ ∙ F n → F p=F n ∙ ( sinα + μ ∙ cosα )

Dove F n è la forza normale alla superficie e F w è la forza di attrito laterale, che agisce tra le due superfici a contatto.
Pertanto la tensione risulta:

Fn dm Fp
p= → τ =p ∙ =
π ∙d m ∙ h 2∙ t 2 ∙ π ∙ h∙ t ∙ ( sinα + μ ∙ cosα )
Da quest’ultima relazione si evince che l’effetto dell’attrito diminuisce la tensione totale nel giunto, infatti, il coefficiente d’attrito μ
si trova a denominatore, quindi anche un minimo valore non nullo determina la diminuzione della tensione totale.

Per le tensioni dovute al momento flettente il metodo di calcolo assume una distribuzione con crescita lineare delle tensioni di
contatto (pressioni) agenti sulla superficie del giunto. Anche se agisce la forza di attrito, nel calcolo essa non viene considerata e ciò
a favore della stabilità.

h pmax ∙ π ∙d m ∙ h 6∙ Mf d m 3∙ M f
M f =F ∙ ; F= → pmax = 2
→ τ =p ∙ =
3 2 π ∙ dm∙ h 2∙ t π ∙h 2 ∙ t
Se invece si tiene conto della forza di attrito si ha la seguente configurazione delle forze

Da cui:

h 6∙ Mf 3∙ Mf
M f =F ∙ + F w ∙ d m ; F w =μ ∙ F → pmax = → τ=
3 π ∙ d m ∙ ( h + 3∙ μ ∙ h∙ d m ) π ∙ h ∙t ∙ ( h+3 ∙ μ ∙ d m )
2

La tensione totale, escluso l’effetto dell’attrito, si ottiene sommando i diversi contributi precedentemente ottenuti (peso e
momento flettente):

Fp 3∙Mf
τ= +
2 ∙ π ∙ h ∙t ∙ sinα π ∙h 2 ∙ t
Occorre precisare che, laddove la pressione da una forza di taglio Fs non sia di entità trascurabile, gli effetti di quest’ultima
devono essere inclusi nella verifica del collegamento. A tal proposito, la pressione e la corrispondente sollecitazione da taglio
possono essere stimate come segue:

Fs dm Fs
p= → τ =p ∙ =
2 ∙ dm∙ h 2∙ t 4 ∙ h∙ t
La pressione di contatto permanente tra le superfici in acciaio in una connessione conica, dovuta alla forza di attrito e quindi al peso
gravante superiormente, si traduce in una capacità di momento torcente teorico che può essere stimata come segue:
2π 2π 2
dm dm dm π ∙ d m ∙ h∙ pmax
M t =∫ ∙ F w dθ=∫ ∙ pmax ∙ h ∙ dθ=
0 2 0 2 2 2

Se si considerano solo i carichi verticali Fp dovuti al peso del sostegno sovrastante la sezione d’innesto e alle eventuali forze di
innesto dei tronchi, si ottiene:

Fn Fp Fp ∙ dm
p= = → Mt=
π ∙d m ∙ h π ∙ h ∙ d m ∙ sinα 2 ∙ sinα
Dimensioni minime e prescrizioni progettuali

Art. 2.4.13 norma CEI 11/4 ed. 1998

Spessore membrature metalliche non inferiore a 4 mm, spessori inferiori fino a 3 mm sono ammessi solo per elementi zincati a
caldo.

I bulloni non devono avere un diametro inferiore a 12 mm.

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