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Relazione fisica sulla luce

Lunedi 2 novembre siamo stati nel laboratorio di fisica a fare alcuni esperimenti
riguardanti la luce utilizzando un foglio di carta, una base di sughero, 5 spillette, uno
specchio, una lampada, una lastra di vetro curva un oggetto per direzionare la luce
in punto preciso.

Per il primo esperimento abbiamo utilizzato tre spillette. L’esercizio consisteva


nell’allineare perfettamente le tre spillette in modo tale CHE la prima spilletta
coprisse le due seguenti. In questo caso le tre spillette si trovavano su un’asse
geometrica in quanto la luce si propaga in modo lineare.

Il secondo esperimento richiedeva l’addizione di uno specchietto e di una spilletta al


materiale già utilizzato in precedenza. L’esercizio chiedeva di individuare un punto
reale che corrispondesse a quello virtuale; quando l’immagine virtuale era la
riflessione nello specchio di un punto reale indicato da una spilletta. Per indicare il
punto corrispondente abbiamo collocate la spilletta nella posizione esatta.

Il terzo esperimento era molto simile a quello precedente difatti abbiamo utilizzato
lo stesso procedimento seppur senza spillette in quanto sostituite da delle frecce
con delle diverse direzioni:una verso l’alto, una verso destra e una in senso orario.
Le frecce corrispondenti all’immagine virtuale, quindi il disegno del riflesso delle
frecce vere, erano di direzione opposta poichè corrispondenti al riflesso delle prime
frecce.

Il quarto esperimento, nonchè l’ultimo necessitava di più strumenti: una lampada,


una lastra di vetro curva (utile per creare un fascio di luce dritto), e una superficie
posta in verticale (tale che il fascio di luce si restringesse), un goniometro diesgnato
su un foglio e infine uno specchio.
Prima di tutto abbiamo acceso la lampada e abbiamo posizionato la lastra di vetro
curva in modo che ne uscisse un fascio di luce lineare, successivamente abbiamo
collocato la superficie opaca in verticale cosicchè la luce proiettata si limitasse e
indicasse un punto preciso coincidente con lo zero del goniometro disegnato e con
lo specchio posto a sua volta sulla linea del goniometro. Spostando il foglio insieme
quindi al goniometro e allo specchio, la luce si rifletteva con angoli differenti.
Questo fenomeno è verificabile grazie alla luce che fa un angolo preciso misurato dal
goniometro.

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