Sei sulla pagina 1di 6

Autofattura Per Acquisti Da Soggetti Residenti In Paesi Extra-

UE

Quando un soggetto passivo IVA residente in Italia acquista beni o servizi da parte
di aziende che sono residenti in Paesi Extra-UE o che comunque non hanno nessun
tipo di rappresentanza legale nel nostro Paese, si rende necessaria l’emissione di
un’autofattura. Questo fatta eccezione per quei casi in cui l’Imposta sul valore
aggiunto può essere desunta dalla bolletta doganale che accompagna le merci.
L’autofattura è costituita da un nuovo esemplare di fattura che il cessionario o
committente Italiano è tenuto ad emettere nei confronti di se stesso. Tale
documento deve essere datato e protocollato per l’annotazione nel registro IVA
vendite e nel registri IVA acquisti. Inoltre, deve necessariamente possedere i sotto
indicati requisiti, ai fini della sua corretta validità:

 L’annotazione della dicitura “autofatturazione“;


 I dati del fornitore residente in Stato Extra-UE;
 Natura qualità e quantità dei beni acquistati;
 L’ammontare delle operazioni esenti, non imponibili, e imponibili con
l’indicazione della relativa imposta.
Per approfondire: “Operazioni con l’estero: reverse charge“.

Emissione Autofattura Elettronica Per Acquisti Di Beni E Servizi Da


Soggetti Non Residenti

In caso di emissione di autofattura per acquisti da soggetti non residenti o


stabiliti nel territorio dello Stato (ad esempio per acquisti di servizi extra-UE), per
l’emissione dell’autofattura elettronica è necessario compilare il documento nel
modo seguente.
CAMPO DEL DOCUMENTO COMPILAZIONE

Identificativo Paese estero e identificativo del soggetto non


DATI DEL CEDENTE/PRESTATORE
residente

DATI DEL Dati relativi al soggetto italiano che emette e trasmette


CESSIONARIO/COMMITTENTE Autofattura tramite SdI

SOGGETTO EMITTENTE CODICE “CC” (cessionario/committente)

Per quanto riguarda il tipo di documento per ogni casistica è necessario emettere
autofattura utilizzando i codici tipo documento indicati di seguito:

 Acquisti di servizi dall’estero: sempre necessaria l’autofattura con codice TD17;


 Acquisti di beni: in questo caso vi è differenza in base al paese di provenienza
del fornitore:
o Acquisti di beni da paesi EU: sempre necessaria l’autofattura con codice
TD18
o Acquisti di beni da altri paesi: la modalità di comportamento cambia
secondo l’eventuale emissione di bolletta doganale:
 Bolletta doganale presente: non è necessaria autofattura

 Bolletta doganale assente: necessaria autofattura con codice


TD19

Esempio di compilazione di una autofattura


L’autofattura ha caratteristiche simili a quella di una fattura elettronica. È necessario
però permettere al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate di identificare
la tipologia di documento emesso dal destinatario ai fini di IVA. Andiamo a vedere
quali sono le sue caratteristiche:

 codice documento: non devi indicare il codice TD01 di riferimento per le


fatture elettroniche attive, ma inserire i codici TD17, TD18, TD19, TD20 in
base alla tipologia di prodotto acquisito e della nazionalità del fornitore;
 generalità del fornitore: devono essere presenti i dati del fornitore estero
o quello italiano;
 destinatario: devi inserire la tua Partita IVA e le informazioni personali;
 soggetto emittente: sei sempre tu, dato che emetti un’autofattura
elettronica andando a sostituirti al fornitore;
 contenuto della fattura: devi specificare se l’oggetto è una prestazione di
beni o di servizi;
 imponibile: è l’importo che hai pagato in fattura;
 importo IVA: devi aggiungere l’IVA di riferimento in base alla tipologia di
prodotto;
 totale: sarà necessario il ricalcolo del totale comprensivo d’IVA.

Nella tabella seguente abbiamo riportato un esempio di una fattura emessa


dalla filiale di Amazon in Germania pari a 1.000€ per un acquisto di beni come le
batterie.

Descrizione Fattura Amazon Autofattura elettronica

Tipologia di documento TD01 TD18 (in quanto soggetto UE)

Fornitore Amazon Amazon

Destinatario I tuoi dati I tuoi dati

Emittente Amazon Devi inserire i tuoi dati

Contenuto della fattura Numero 500 pile ricaricabili Dicitura: acquisto di beni

Imponibile 1.000€ 1.000€

Importo IVA Non previsto per reverse charge 220€

Totale 1.000€ 1.220€

Autofattura elettronica e reverse charge


L’autofattura elettronica non sostituisce la fattura del fornitore, ma ha solo valore ai
fini del calcolo dell’imposta dell’IVA senza andare a modificare
l’eventuale imponibile previsto. Ciò è dovuto proprio alla mancanza dell’Imposta
del Valore Aggiunto che si applica in base al principio del reverse charge.

Cos’è esattamente? Questo termine può essere tradotto come inversione contabile e
si determina quando l’IVA non viene pagata dal fornitore, ma dal soggetto che
acquista un bene o un servizio, ovvero l’acquirente. Per identificare l’applicazione del
reverse charge, troverai all’interno della fattura la voce operazione soggetta al
reverse charge. Questo particolare sistema si suddivide in:

1. reverse charge esterno;


2. reverse charge interno.
Nel primo caso si fa riferimento a tutte quelle operazioni che avvengono da parte
di fornitori che si trovano in UE oppure all’estero. In questo caso, devi considerare
che per effettuare scambi Business to Business (B2B) con un fornitore europeo devi
avere l’iscrizione al VIES. Leggi anche la nostra guida sulla Partita IVA
intracomunitaria.

Invece, l’autofattura elettronica con reverse charge interno è obbligatoria quando il


fornitore si trova in Italia ed emette un documento fiscale elettronico o cartaceo, in
casi particolari, senza però l’addebito IVA. Ciò comporta che il committente sarà
comunque tenuto a emettere l’autofattura.

Autofattura per fatture estere: reverse charge esterno


Per emettere in modo corretto un’autofattura sarà importante identificare due
aspetti:

 nazionalità della Partita IVA del fornitore;


 tipologia di acquisto che effettui.
Questa distinzione è importante, dato che in base alla tipologia di fornitore e di
prodotto devi adempiere alla compilazione dell’autofattura elettronica in modo
diverso. La procedura rimane identica, quello che andrà a variare è il documento
contabile che devi emettere, identificato da un particolare codice.

Per valutare se un soggetto si trova in Italia, in Europa o all’estero ti viene in aiuto


la Partita IVA, la quale prevedrà all’inizio due lettere che andranno a identificare la
tipologia di nazione. Ad esempio, per quelle comunitarie sarà presente:

 IT: per l’Italia;


 DE: per la Germania;
 FR: Francia;
 ES: Spagna.
L’altro aspetto da considerare è la tipologia di acquisto che hai effettuato. In questo
caso dovrai valutare l’oggetto della fattura. Quindi se all’interno è presente la voce di
un prodotto, ad esempio “vendita di batterie“, allora devi realizzare un’autofattura
per beni, viceversa dovrai utilizzare i codici per i servizi.

In base a questi due parametri andiamo a vedere come si compila la fattura nel caso
di un acquisto di beni e quello di servizi in UE o all’estero:

 acquisto di beni da un fornitore UE: devi inserire il codice TD18


all’interno dell’autofattura se il fornitore ha Partita IVA europea e
l’oggetto della fattura fa riferimento ad articoli;
 acquisto di beni da un fornitore fuori UE: in linea generale, per le merci
provenienti dall’estero basterà la bolla doganale e non dovrai emettere
autofattura elettronica. Tuttavia vi sono dei casi particolari in cui è
comunque richiesta, ad esempio quando i beni che hai comprato si
trovano già in Italia e ti verranno consegnati attraverso un fornitore
presente sul territorio. In questo caso devi aggiungere il codice TD19;
 sottoscrizione di servizi da un fornitore UE ed estero: non si fa la
distinzione se le prestazioni di servizi avvengono dalla UE o dall’estero.
In ambedue i casi dovrai compilare un’autofattura con il codice TD17.
Autofatture elettroniche e reverse charge interno
Vediamo quali sono i casi più comuni in cui si deve emettere autofattura per reverse
charge interno:

 omaggi;
 autofattura per autoconsumo;
 mancata ricezione di fattura;
 errore in una fattura non corretto dal fornitore;
 autofattura agricola.
Autofattura per omaggi
In base alla direttive dell’Agenzia delle Entrate il rilascio di un omaggio, da parte di
un fornitore a un cliente con Partita IVA, deve essere collegato all’emissione di una
fattura. Quindi verrà emesso un documento contabile senza IVA.

Ciò comporta che chi riceve l’omaggio come impresa, sarà obbligato a creare
un’autofattura elettronica inserendo il codice TD27. Ciò dovrà avvenire solo se
l’importo previsto supera la somma di 25,82€.
Autofattura per autoconsumo
Una situazione in cui viene emessa una fattura con franchigia d’IVA,
riguarda l’autoconsumo di un bene o di un servizio. Questo evento si verifica nelle
seguenti circostanze:

 utilizzo interno da parte dell’azienda di un prodotto o di un’attività


professionale;
 alienazione dei beni all’imprenditore per cessazione attività.
In questo caso dovrà essere emessa una fattura ordinaria elettronica con codice TD01
e un’autofattura con indicazione TD27.

Mancata ricezione ed errore della fattura elettronica


Altro esempio in cui si applica l’autofattura elettronica è nel caso in cui non si è
ricevuta la fattura da parte del fornitore. Infatti, una volta trascorsi 4 mesi, il
compratore dovrà regolarizzare la posizione IVA e quindi emettere autofattura
elettronica per mancato ricevimento.

Il codice di riferimento è TD20. Sarà necessario provvedere anche se si ottiene una


fattura errata e nei 30 giorni successivi non vi è l’invio di una nota di debito o
di credito oppure comunicazione di annullamento della vecchia fattura e l’emissione
della nuova.

Potrebbero piacerti anche