Questa guida ha lo scopo di portare soluzioni applicative ai casi pratici riguardanti operazioni
triangolari c.d. Intracomunitarie ed Entracomunitarie. Per ogni caso affrontato la soluzione
possibile per l’operatore economico italiano. Soluzioni pratiche per le triangolazioni IVA.
Se hai a che fare con una operazione triangolare, questo articolo scioglierà i tuoi dubbi.
Uno degli aspetti più critici, ma anche di maggiore interesse nell’ambito dell’Imposta sul valore
aggiunto riguarda le c.d. triangolazioni IVA.
Si tratta di operazioni che hanno a che vedere con tre soggetti diversi. Uno dei quali può essere un
soggetto residente in un Paese UE (triangolazioni Iva comunitarie), o in un Paese Extra-UE
(triangolazioni Iva Extracomunitarie).
Le particolarità che scaturiscono da queste operazioni possono non essere sempre di semplice ed
immediata risoluzione.
Per questo motivo ho pensato di realizzare un report, non esaustivo, delle principali casistiche, in
ambito di triangolazioni IVA, che si possono riscontrare nella pratica quotidiana.
Vediamo quindi cosa sono e come affrontare le triangolazioni IVA.
Nel caso proposto IT2 è il promotore della triangolazione. Questi acquista la merce da IT1 e la
vende ad UE1.
La prima cessione da IT1 ad IT2 è una operazione Non Imponibile IVA, ex articolo 58, comma
1, DL n 331/93. La non imponibilità dell’operazione è legata al fatto che IT1 effettui il trasporto
della merce (a sua cura o spese).
A sua volta, IT2 emette fattura Non Imponibile IVA, ex articolo 41, comma 1 del DL n 331/93.
Questa procedura anche nel caso in cui IT1, per conto di IT2 o UE1, fa fare una lavorazione alla
merce.
Se UE1 fosse un privato è necessario, in ogni caso, applicare l’IVA italiana in fattura.
Operazione Triangolare e Plafond IVA
In questo caso IT1 dispone di plafond IVA pari all’importo della sua cessione.
IT2, invece, dispone di un plafond solo per la differenza tra l’importo della sua fattura e quello della
fattura ricevuta da IT1.
In realtà, IT1 può disporre anche di un particolare plafond vincolato, pari all’importo della fattura
ricevuta da IT1. Plafond usufruibile unicamente per poter acquistare beni da esportare nello stato
originario entro 6 mesi.
UE1 deve emettere fattura non imponibile ex articolo 41 DL n 331/93 ad IT1. Trattasi di cessione
intracomunitaria di beni.
IT1 integra la fattura ricevuta da UE1 e la registra in acquisto ed in vendita. E’ necessaria la
compilazione del modello Intrastat.
IT1 emette fattura ad IT2 applicando IVA italiana ordinaria.
La prima cessione da FR1 ad FR2 è una operazione Non Imponibile IVA, ex articolo 58, comma
1, DL n 331/93. La non imponibilità dell’operazione è legata al fatto che FR1 effettui il trasporto
della merce (a sua cura o spese).
A sua volta, FR2 emette fattura Non Imponibile IVA, ex articolo 41, comma 1 del DL n 331/93.
La merce viaggia da FR1 a IT1.
IT1 fa un acquisto Intracomunitario ex articolo 38 DL n 331/93. Per questo riceve fattura da FR1
che integra e registra sia in acquisti che in vendite. IT1 compila il modello Intrastat acquisti.
L’ipotesi di questa triangolazione prevede che IT1 acquista un bene da un Paese UE (Germania),
incaricando il fornitore di consegnare il bene al cliente UE (Francia).
Questo è uno schema tipico di triangolazione IVA comunitaria. La merce viaggia da GER1 a FR1.
L’operazione ha come promotore IT1.
GER1 emette fattura non imponibile ex articolo 41 DL n 331/93, specificando che la merce va
con destinazione Francia. Compila Intrastat indicando come destinazione non Italia ma Francia.
IT1 riceve la fattura da GER1, la integra senza IVA ai sensi dell’articolo 40, comma 2, DL n
331/93. Compila Intrastat acquisti indicando come codice ISO la Germania. In colonna 6 (natura
della transazione) indicazione A (operazione triangolare).
IT1 emette fattura a FR1 non imponibile ex articolo 41 DL n 331/93. Compila Intrastat vendite
indicando in colonna 2 e 3 la Francia e la Partita IVA di FR1. In colonna 5 si indica il codice A.
Non si compila mai la parte statistica del modello (colonne da 7 a 13 per le cessioni e da 8 a 15 per
gli acquisti).
FR1 riceve la fattura da IT1, la integra con IVA francese e compila il modello Intrastat indicando
come Paese la Germania (e non l’Italia).
Plafond IVA
IT1 dispone di un plafond IVA solo per la differenza tra l’importo della sua fattura e quello
della fattura ricevuta da GER1.