Sei sulla pagina 1di 16

- F38S

Realizzazione di una linea urbana elettrica che circoli internamente al quartiere


centro per agevolare gli spostamenti a corto raggio a persone con difficoltà motorie e
residenti.

- Descrizione mirata

Il centro di Torino è uno dei quartieri più rappresentativi e storici, e di conseguenza


tra i più vissuti nella città. Sede di numerosi eventi, monumenti storici, musei ed
attività commerciali il quartiere è molto frequentato tutti i giorni della settimana, ma
con picchi piuttosto importanti soprattutto nel weekend, quando la zona si popola
non solo di torinesi, ma anche di turisti provenienti da luoghi più e meno lontani.
La nostra proposta di intervento prende vita proprio da questo aspetto: il
sovraffollamento del quartiere e le relative complicazioni legate alla mobilità.
Dalla ricerca qualitativa effettuata sul campo, infatti, abbiamo raccolto le opinioni di
molti studenti universitari con residenza in centro, riscontrando diverse lamentele e
difficoltà legate alla circolazione interna al quartiere, in particolar modo nei fine
settimana. Dalle loro interviste è emerso che la maggior parte di loro utilizza un
mezzo ecologico per gli spostamenti brevi, in particolare bici e monopattini, di
proprietà o mediante un servizio di sharing, mentre, per raggiungere luoghi al di fuori
della zona, i mezzi pubblici.
Da osservazioni dirette, nonché dalla mappa soprastante
(file:///C:/Users/hp/Downloads/ZTL.pdf, ricavata dal database) che mostra la
qualificazione delle strade in centro, abbiamo appurato che diverse vie sono
soggette a zone ZTL, o addirittura completamente pedonali. Per quanto concerne le
prime, la circolazione dei mezzi ecologici sopra citati è consentita al loro interno, ma
resta rilevante l’aspetto della sicurezza legata alla loro circolazione, data l’assenza di
corsie ciclabili loro dedicate.
Nelle zone pedonali, invece, non possiamo trascurare lo stress emotivo dei
conducenti di bici e monopattini nel circolare all’interno di una zona così tanto
affollata. Le lamentele più veementi arrivano soprattutto da chi utilizza i servizi di
sharing, in quanto i tempi di percorrenza si amplificano e la tariffa cresce
all’aumentare dei minuti. Dal database è stato possibile ricavare informazioni molto
utili sullo sharing, sia riguardo le tariffe che a livello normativo
(http://comune.torino.it/torinogiovani/vivere-a-torino/sharing-di-monopattini-elettrici-a-
torino#normativa).
Da quando nel 2019 è stato introdotto il servizio dei monopattini elettrici il Comune di
Torino ha provveduto ad emanare delle norme che ne regolano l’utilizzo, ma queste
regole vengono spesso violate per potersi muovere nel modo più rapido possibile,
nonché per ovviare ai numerosi sensi unici e divieti presenti, come possibile
osservare consultando la mappa sopra riportata.
Ad esempio, abbiamo potuto constatare con i nostri occhi diversi monopattini
circolanti sui marciapiedi, nonostante sia vietato da normativa. Ulteriore conferma ci
è arrivata proprio dai ragazzi da noi intervistati, i quali ci hanno confidato di non
essere nemmeno a conoscenza di tutte queste regole riguardanti l’utilizzo dei
monopattini e che, una volta iniziata la corsa, il solo pensiero è quello di portarla a
termine il prima possibile, non prestando troppa attenzione a sensi unici o divieti.
Nella nostra indagine qualitativa, focalizzata sui giovani universitari, ci è capitato di
intervistare un ragazzo con una frattura alla gamba. Il suo punto di vista è stato per
noi illuminante. Infatti, la sua difficoltà nello spostarsi con le stampelle da un punto
all’altro del quartiere, ci ha portato ad analizzare la situazione con uno sguardo
differente, prestando un occhio di riguardo per le persone con difficoltà motorie.
Il centro è ben fornito di mezzi pubblici che arrivano da tutte le zone della città, ma il
loro utilizzo per spostamenti interni da parte di persone con qualsiasi difficoltà a
muoversi non viene sfruttato, in quanto, a detta del ragazzo intervistato, “il gioco non
vale la candela”.
Le motivazioni sono da legare alle attese, per mezzi che spesso raggiungono la
capienza massima. Inoltre, la maggior parte delle linee, come mostrato nel sito della
GTT, azienda fornitrice del trasporto pubblico urbano, tagliano il centro collegando
Piazza Castello a Piazza Vittorio Veneto, punti molto strategici, ma comunque più
turistici e di svago di altri.

Solo dopo queste considerazioni, quindi, abbiamo analizzato la situazione per offrire
una fruizione degli spostamenti migliore non solo per i soggetti della nostra ricerca
qualitativa sul campo, ma anche per tutti i residenti e le persone con difficoltà
motorie, con l’idea di offrire loro un sistema di spostamento anche a corto raggio.
Solo successivamente a questa idea, quindi, abbiamo ampliato la nostra analisi
verso queste altre due categorie.
Da interviste ad alcuni residenti abbiamo percepito un animo piuttosto sconsolato al
riguardo. Infatti, tutti hanno riscontrato una certa difficoltà nel circolare in auto
all’interno del quartiere, a causa del traffico automobilistico, ma anche pedonale,
dato che diverse strade tagliano percorsi pedonali con flussi continui di persone che
attraversano, come accade ad esempio in Via Santa Teresa in corrispondenza di
Piazza San Carlo, ma quasi nessuno di loro vede alternative o possibili soluzioni per
una circolazione migliore. Un’osservazione importante ce l’ha fornita un signore di 58
anni con casa in Via Principe Amedeo:

“La circolazione era un po’ più agevole e ben regolamentata su Via Po, grazie
ai semafori, ma ora stanno facendo i lavori e chissà quando torneremo a
circolare correttamente”

Infatti, come abbiamo potuto appurare da alcune testate giornalistiche, in particolare


dal Corriere della Sera (www.torino.corriere.it), i lavori dovrebbero essere portati a
termine entro Novembre 2024, ma molti sono scettici sul rispetto delle tempistiche.
Un altro aspetto rilevante circa la circolazione riguarda le frequenti manifestazioni,
menzionate in un’intervista da una signora di 46 anni:

“Io tendo ad utilizzare l’auto solo nel weekend, dato che libera dal lavoro ho
un po’ di tempo per fare la spesa e varie commissioni, ma oltre al solito
traffico del fine settimana spesso le strade vengono anche bloccate il sabato
pomeriggio, e non solo, per manifestazioni e cortei e rimango spesso
intrappolata”

Sulla base di queste osservazioni, abbiamo ideato una proposta che andasse
incontro alle loro singole esigenze, cercando di agevolare e migliorare la loro
esperienza di mobilità interna al quartiere stesso.
- Rilevanza del tema

Il tema F propone di trovare nuove funzionalità dei servizi di trasporto che


scoraggino l’utilizzo dell’auto privata per gli spostamenti a corto raggio, per lo più
interni al quartiere. Dalle interviste effettuate, ad esempio quella alla signora di 46
anni riportata nel paragrafo “Descrizione mirata”, si evince che l’utilizzo dell’auto per
spostamenti brevi avviene soprattutto per svolgere commissioni varie, che
comportino il trasporto di oggetti, più o meno pesanti.
Questo aspetto interessa i residenti nelle semplici mansioni quotidiane, come ad
esempio andare al supermercato a fare la spesa o fare compere di vario genere,
data la presenza massiccia di attività commerciali nel quartiere.
A tal proposito, dalle nostre indagini, l’utilizzo di una vettura privata viene
ampiamente preferito ai mezzi pubblici, sia per un discorso di trasporto del peso che
per una maggiore comodità.
Un ulteriore impiego del mezzo privato da parte dei residenti è effettuato per
raggiungere il luogo di lavoro. Alcuni intervistati ci hanno spiegato che dispongono di
parcheggi privati o abbonamenti per parcheggi a pagamento coperti dall’azienda e
posti in immediata vicinanza a quest’ultima. In questo modo riescono a raggiungere
il luogo di lavoro senza dover gestire un aspetto rilevante come quello dei parcheggi,
incoraggiandoli a non dover rinunciare alla comodità della vettura di proprietà,
nonostante il traffico caratteristico del centro.
Le motivazioni sono legate soprattutto ad una flessibilità maggiore, che i mezzi
pubblici non riescono ad assicurare, che sia per fermate magari distanti dal luogo di
lavoro, o possibili ritardi, soprattutto negli orari di inizio e fine giornata lavorativa,
dato l’elevato sovraffollamento.
Queste osservazioni, quindi, mostrano come le auto all’interno del quartiere siano
piuttosto utilizzate, rimarcando l’importanza di affrontare il tema F per trovare
soluzioni alternative a tali dispositivi inquinanti negli spostamenti a corto raggio.
- Rilevanza degli obiettivi

I due obiettivi da noi perseguiti sono i numeri 3 e 8.


Il numero 3 riguarda la transizione verso un’economia della condivisione all’interno
del quartiere, per ridimensionare il ruolo del mezzo privato. Dalla nostra Ricerca sul
campo, quasi nessun giovane universitario possiede un’auto propria, in quanto per lo
più fuori sede, mentre tutti gli adulti incontrati ne hanno almeno una, e fino a tre in
famiglia. Questo dato mostra come l’automobile privata giochi un ruolo molto
importante nella società, nonostante le tante linee di trasporto pubblico e le varie
modalità di spostamento disponibili.
Un dato piuttosto rilevante è che tra i tanti intervistati nessun over 30 ha dichiarato di
utilizzare servizi di car sharing, mentre solamente due di loro possiedono
un’automobile in leasing. Tutti gli altri intervistati possiedono un’auto privata,
dimostrando come l’economia della condivisione sia ancora un aspetto a loro
distante.
Il discorso è leggermente differente per i giovani. La maggior parte di loro, infatti, non
possedendo un’auto propria, sfrutta servizi di car sharing per coprire maggiori
distanze quando si trovano in gruppo, ma, con molta sincerità, ci hanno ammesso
che se possedessero un’auto la preferirebbero ai servizi di condivisione.
Il ruolo del mezzo privato, quindi, è ritenuto fondamentale. Non c’è famiglia che non
possieda almeno un’auto propria, confermando il suo ruolo principe negli
spostamenti.
Per quanto concerne l’obiettivo 8, per incrementare le opportunità di mobilità ai
gruppi sociali più svantaggiati l’analisi è stata condotta prestando un occhio di
riguardo ai singoli dettagli. Come spiegato in precedenza, infatti, ci è stato molto utile
parlare con un ragazzo che si era fratturato una gamba e la sua difficoltà nello
spostarsi con le stampelle, se non con servizi di car sharing. Per ovvie ragioni, sono
a loro inaccessibili tutti i vari servizi di sharing mobility a zero emissioni. Le
alternative, quindi, si riducono all’automobile, ed i servizi di trasporto pubblico. Tutti i
mezzi GTT che passano in centro dispongono di posto per disabili e relativa pedana
di ingresso, come appurato dal sito stesso dell’azienda
(https://www.gtt.to.it/cms/percorari/urbano). Dal sito del comune di Torino, invece, è
possibile trovare tutte le informazioni relative ai permessi di circolazione per persone
disabili. In particolare:
“Questo permesso consente:
- il transito e sosta in tutte le ZTL
- il transito nelle aree verdi
- la sosta nei posti per disabili nei parcheggi pubblici e sul sedime stradale
senza limiti di orario e senza esporre il disco orario, se previsto (occorre
comunque pagare la sosta ove previsto)”
(www.comune.torino.it). Il permesso ha una validità di cinque anni.
Se da una parte i trasporti pubblici sono troppo affollati, dato il traffico del centro e la
difficoltà nel reperire i parcheggi il nostro intervento propone loro un’alternativa al
mezzo privato per compiere tragitti interni al quartiere in modo rapido e agevole.

- Descrizione dell’intervento

Dalle nostre osservazioni legate alla mobilità in centro, abbiamo pensato di


realizzare una tratta di servizio pubblico interna al quartiere. Questa soluzione
prevede la circolazione di un autobus a propulsione integralmente elettrica anche in
alcune zone pedonali, normalmente escluse al traffico. Da una voce presente nel
database, infatti, abbiamo constatato che il Comune di Torino si sta adoperando per
rendere pedonale anche la metà di Via Roma che precede Piazza San Carlo, misura
già attuata nella parte che si affaccia su Piazza Castello.
L’idea è quella di ricavare una corsia preferenziale dedicata al servizio lungo tutta
Via Roma, strada regina dello shopping in centro, dato l’elevato numero di attività
commerciali presenti, ma anche punto strategico per raggiungere luoghi di grande
interesse come i monumenti e i palazzi che si affacciano sulle piazze sopra
nominate, il Museo Egizio e le altre innumerevoli attrazioni, dai rinomati locali di
ristorazione, ai musei e a tutto ciò che offre la zona.
L’autobus, circolando, quindi, in alcune ZTL e su una strada pedonale che copre
così tanta superficie come Via Roma, avrà tempi di percorrenza molto ridotti,
consentendo ai passeggeri di raggiungere la propria meta molto rapidamente, in
quanto svincolata dal traffico tipico del centro, se non per alcuni tratti piuttosto brevi.
Questa soluzione, inoltre, non andrebbe ad intaccare pesantemente la circolazione
dei pedoni in quanto essa avviene principalmente sotto i portici della suddetta via.
Abbiamo realizzato una mappa della tratta da noi proposta:

L’immagine mostra la tratta coperta dall’autobus, presentando lungo essa fermate


(rappresentate con pallini azzurri) piuttosto ravvicinate tra loro (circa 400 metri), oltre
che un percorso totale alquanto breve, di circa 6 km, come stimato attraverso
Google Maps, consentendo una circolazione molto rapida dell’intera linea, con una
tratta completa che stimiamo di coprire in circa 30/40 minuti.
Come è possibile evincere dalla foto, la tratta riesce a coprire in modo piuttosto
ampio tutta la zona, con capolinea (riportato in giallo) a Porta Nuova e con fermate
strategiche vicine ai luoghi di maggiore interesse, quali possono essere ad esempio
la Mole, Piazza San Carlo o Piazza Vittorio Veneto, ma anche luoghi meno turistici,
quali, appunto, negozi e supermercati.
Lo scopo, quindi, è quello di andare incontro a tutte le esigenze, sia dei residenti,
che delle persone esterne al quartiere.
Il servizio dispone di pedana livellatrice per la salita a bordo da parte di persone in
carrozzina, e di diversi posti all’interno dedicati loro. Uno degli scopi principali, infatti,
è quello di agevolare il loro spostamento all’interno del quartiere, consentendo loro di
visitare e circolare liberamente da un punto all’altro nonostante i vincoli legati alle
loro difficoltà motorie. In questo modo, oltre lo stress fisico, vogliamo ridurre anche lo
stress emotivo e mentale di queste persone nel circolare nelle giornate più affollate.
Un altro scopo importante è quello di agevolare gli spostamenti interni dei residenti.
Partendo dai ragazzi universitari residenti in centro, come affrontato nella ricerca
qualitativa sul campo, abbiamo poi esteso la nostra visione a tutti i residenti del
quartiere, pensando ad un modo per far compiere loro le più semplici mansioni
quotidiane, come raggiungere il lavoro o fare la spesa, in modo rapido e senza
l’ausilio di un mezzo privato.
Il nostro auspicio, infatti, è quello di disincentivare l’utilizzo dell’auto almeno per
quanto concerne gli spostamenti interni al quartiere.
Per perseguire il nostro scopo, quindi, oltre alla rapidità e comodità del servizio,
abbiamo pensato ad un pacchetto prezzi molto agevole per le categorie cui ci
rivolgiamo, nonché appena citate. Per i residenti è previsto un abbonamento dal
prezzo agevolato, in modo da renderlo accessibile a tutti, nonché per incentivare il
suo utilizzo a scapito dei mezzi privati; tra loro, un’ulteriore scontistica è prevista per
i giovani con un’età inferiore ai ventisei anni. Per quanto riguarda le persone con
difficoltà motorie, invece, il servizio viene proposto completamente gratuito, sia per
loro che per un singolo accompagnatore.
Per evitare truffe e finti infortuni, però, è necessario disporre di una certificazione
rilasciata da un medico convenzionato con l’azienda che offre il servizio.
In questo modo, quindi, puntiamo a ridurre l’utilizzo di mezzi inquinanti dei residenti,
consentire spostamenti rapidi e sicuri ai giovani, nonché spostamenti agevoli alle
persone con difficoltà motorie.
Per tutte le persone che non rientrano in queste categorie, il servizio proposto è a
pagamento, così come tutto il resto del trasporto pubblico urbano.
Inoltre, per ovviare alle problematiche precedentemente descritte concernenti ritardi
e sovraffollamenti dei mezzi di trasporto, si è scelto di adottare, a ogni fermata,
schermi che segnalino le linee in arrivo e l’ora di passaggio in tempo reale, oltre al
rispettivo grado di affollamento e ai posti per disabili liberi. Questa funzione
avverrebbe in modo computerizzato: l’autista avrà il compito di segnalare con
opportuno comando (un semplice pulsante) l’occupazione dei posti per disabili,
mentre tutto il resto verrà gestito tramite sensore GPS, come già disponibile su
diversi mezzi con orari forniti in tempo reale.
Questa proposta serve principalmente a coprire lacune evidenziate anche da un
articolo de Il Sole 24 Ore disponibile sul database condiviso
(https://www.ilsole24ore.com/art/due-persone-3-sceglierebbero-trasporto-pubblico-
rivela-studio-hitachi-AEuHe1qC?refresh_ce=1), nel quale viene specificato e
sostenuto anche tramite dati statistici come l’utilizzo dei mezzi pubblici sarebbe
generalmente preferito all’uso dell’auto privata in presenza di un servizio
maggiormente integrato e che disponga di queste accortezze appena descritte.
Sempre per perseguire questi obiettivi la tratta sarà coperta da un numero sufficiente
di autobus in modo da garantire un servizio efficiente e continuo, con passaggi ogni
10/15 minuti massimo, evitando lunghe attese a coloro che ne vogliono usufruire.
- Congruenza intervento-tema e obiettivi

Il nostro intervento propone la realizzazione di un nuovo servizio di trasporto


pubblico locale che si dedichi esclusivamente agli spostamenti a corto raggio che
interessano un quartiere così tanto frequentato. L’utilizzo di una vettura
completamente elettrica non solo non contribuisce all’aumento di smog nell’aria, ma
vuole ridurre le emissioni inquinanti prodotte dai residenti, proponendo loro un
sistema di trasporto alternativo all’autovettura privata. Se, infatti, il trasporto pubblico
della GTT riesce a coprire in generale gli spostamenti a lungo raggio in tutta la città,
il nostro servizio va ad implementare questa proposta, offrendo un’alternativa più
ecologica, comoda e facilmente accessibile economicamente rispetto all’auto. È,
quindi, interamente ripreso il tema F.

Per quanto concerne gli obiettivi 3 e 8, sono stati anch’essi affrontati nello specifico.
Il primo, nel ridimensionare il ruolo dell’autovettura privata, implementando una
nuova tratta di servizio di trasporto pubblico rapida ed efficiente, ed utile anche per
mansioni per cui di norma si utilizza l’auto, come ad esempio nel fare la spesa a
causa di eventuali buste pesanti. La capillarità del servizio, infatti, consente agli
utenti di trovare fermate anche in corrispondenza di supermercati e attività
commerciali, come ad esempio lungo Via Roma. Anche in riferimento all’economia
della condivisione, con la nostra iniziativa i residenti del quartiere non necessitano di
un’auto privata per i loro spostamenti a corto raggio, e quindi per la vita quotidiana;
per quanto riguarda gli spostamenti più lunghi, invece, possono sfruttare, oltre che il
servizio pubblico cittadino, i vari servizi di sharing mobility, oppure prendere un’auto
in noleggio o leasing per periodi limitati di tempo. In questo modo riuscirebbero a
trarne vantaggio dal punto di vista economico, senza tutte le spese legate al
mantenimento di un’auto di proprietà, ma anche dell’ambiente per quanto concerne
le emissioni inquinanti.
In riferimento all’obiettivo 8, invece, il nostro intervento andrebbe ad agevolare
notevolmente la circolazione interna al quartiere per le persone con difficoltà
motorie: disabili, anziani e infortunati. Lo scopo, infatti, è quello di consentire loro di
circolare liberamente, senza dover compiere sforzi fisici importanti o avere limitazioni
nella libertà di raggiungere punti del quartiere distanti tra loro. Oltre che a livello
fisico, però, le agevolazioni riguardano anche l’aspetto economico, in quanto, come
illustrato nella descrizione del servizio, ne hanno accesso gratuito, ma vi sono
scontistiche e riduzioni importanti anche per i residenti, con tariffe ancora più agevoli
per i giovani con età inferiore ai ventisei anni.

Il servizio, inoltre, si propone di perseguire diversi obiettivi di sviluppo sostenibile: la


vettura 100% elettrica consente di usufruire di mezzi a zero emissioni di CO2. La
proposta, inoltre, rientra perfettamente nel tema “Città e trasporti intelligenti”,
affrontato con il professor Sachs, proponendo una modalità di trasporto sostenibile,
con una gestione informatica del servizio tramite comunicazioni in tempo reale
riguardo orari di transito e capacità dei mezzi. Tutto ciò contribuisce al
perseguimento del SDG 11 (intitolato “Città e comunità sostenibili”), il cui obiettivo è
"Rendere le città inclusive, sicure, resilienti e sostenibili", perfettamente in linea con
un servizio accessibile a tutti che propone spostamenti sostenibili all’interno della
città.
- Interventi alternativi

Nella Ricerca sul Campo Qualitativa ci eravamo concentrati maggiormente sugli


studenti universitari, riscontrando diverse problematiche legate alla circolazione dei
mezzi ecologici, quali bici e monopattini. In particolare si riscontrano, in parallelo,
una mancanza di sicurezza per la loro circolazione in strada, ma anche diverse
lamentele per non riuscire a circolare comodamente nelle aree pedonali a causa del
sovraffollamento.
Una possibile soluzione poteva consistere nella realizzazione di corsie ciclabili
dedicate loro, ma, in seguito ad un’osservazione critica delle strade del centro, tale
realizzazione avrebbe modificato dal punto di vista architettonico le strade, causando
una restrizione dei marciapiedi. Dato che la maggior parte delle persone in centro si
sposta a piedi o si reca in zona appositamente per fare passeggiate, abbiamo deciso
di scartare questa soluzione, ed allargare la nostra visione anche verso altre
persone cui ci rivolgiamo col servizio proposto: i residenti del quartiere e le persone
con difficoltà motorie.
Per quanto riguarda l’intervento proposto, un’ulteriore alternativa era quella di
renderlo accessibile a tutti in modo gratuito. Questa idea prende spunto da un
articolo de La Repubblica riguardante il modello di Genova, che nel 2021 ha iniziato
la transizione verso il trasporto pubblico gratuito, per ora limitata in alcune giornate e
fasce orarie definite, ma che punta a raggiungere l’obiettivo entro il 2024 (Genova,
un futuro di trasporto pubblico gratis - la Repubblica). I risultati ottenuti finora hanno
portato ad un considerevole aumento delle persone che ne usufruiscono, riuscendo
a limitare l’utilizzo di mezzi inquinanti come auto e motorini.
Tuttavia, abbiamo deciso di non proseguire sulla base di tale esempio in quanto,
dato il problema del sovraffollamento da affrontare, anche gli autobus di questo
servizio ne sarebbero stati travolti, a discapito delle persone cui ci vogliamo rivolgere
principalmente. Infatti, questo avrebbe comportato maggiori difficoltà nel trovare
posto per i disabili, in quanto le carrozzine sono piuttosto ingombranti, ma anche
malcontento per i residenti, portandoli poi a preferire l’utilizzo di mezzi privati.
- Voci database utilizzate
➢ Studio sulla scelta del trasporto pubblico:
si tratta di un articolo basato su uno studio dal quale emerge che le persone
sono propense ad abbandonare gli spostamenti con mezzi individuali se è
presente una rete di trasporto pubblico maggiormente integrata,
coerentemente al tema F scelto.

➢ Genova: un futuro di trasporti pubblici gratuiti:


il modello di trasporto pubblico gratuito presentato nell’articolo ci ha fornito
un’importante riflessione. Infatti, inizialmente volevamo che il servizio da noi
proposto fosse gratuito per tutti, salvo poi decidere diversamente per le
motivazioni riportate in “Descrizione dell’intervento”

➢ Mappe dei trasporti e ZTL:


mappa utile per la consultazione della viabilità in centro. Utilizzata soprattutto
per appurare la presenza di ZTL e zone pedonali, in modo da elaborare il
nostro servizio in modo coerente alle regole già presenti.

➢ Cantiere di via Po:


articolo molto utile per la descrizione del quartiere nello stato attuale e dei
prossimi mesi. Inoltre, ci ha consentito di esserne già informati al riguardo
quando è stato menzionato nell’intervista riportata in “Descrizione mirata”.

➢ Normative e prezzi monopattini elettrici:


articolo completo ed esauriente su tutte le offerte di sharing di monopattini.
Utile per informarci sulle normative vigenti, in modo da strutturare le nostre
interviste per comprendere se le persone ne sono a conoscenza.

➢ Pedonalizzazione via Roma:


Informazione molto utile, che ci ha portato all’idea di sfruttare una delle corsie
già esistenti per il transito esclusivo del nostro servizio. In questo modo la
tratta di bus da noi proposta sarà caratterizzata da un’alta capillarità del
servizio, nonché da una maggiore rapidità di circolazione.

➢ Libera circolazione per disabili:


ricerca che ci ha consentito di informarci sulla gratuità dei trasporti per disabili
e un accompagnatore (in caso di invalidità del 100%). Nel sito vengono
riportate delle categorie di disabilità che ne hanno accesso. Noi, invece,
vorremmo estendere loro la gratuità del servizio senza distinzioni.

➢ Trasporto urbano: accessibilità:


informazioni reperite dal sito della GTT utile a comprendere il procedimento di
accesso ai mezzi per persone in carrozzina.
- Voci database create
Titoli risorse inseriti nel database:

➢ Torino 2030 | Sostenibile


➢ Bike sharing a Torino: tutto quello che devi sapere sul noleggio delle bici
elettriche
➢ Genova: un futuro di trasporti pubblici gratuiti
➢ The ReVeAL approach
➢ Green urban mobility
➢ La mobilità veicolare in Piemonte

- Commenti a voci di altri gruppi


Titolo Creato da Autore Commento
commento

“Car sharing” F38t Di Fonzo “Molto esaustivo e utile per comprendere a


Matteo pieno lo scenario del Car Sharing nella città
di Torino”

Riqualificazione Aurora e F38t Vico “Articolo che descrive un progetto molto


Valdocco Alessandro interessante e che porterà sicuramente
benefici al quartiere. Trovo però che non sia
del tutto pertinente ai temi e agli obiettivi
indicati.”

Elettrificazione dei trasporti A57s Vico “Articolo molto utile e pertinente ai temi
Torino Alessandro indicati. L'elettrificazione dei mezzi pubblici
può infatti essere un'ottima soluzione per
abbattere le emissioni derivanti dalla
mobilità a Torino.”

Ecosistema Mobilità: A18s Araldo “Il documento presenta un’analisi dettagliata


mobilità urbana, criticità e Alberto della situazione del trasporto pubblico a
prospettive Niccolò Torino in confronto anche ad altre città
italiane, evidenziandone i problemi e
proponendo possibili situazioni con l’ausilio
di dati e statistiche. Inerente anche la
rilevanza dei temi scelti.”

Network Autonomy F38t Di Fonzo “Articolo molto interessante, che mi ha


Matteo permesso di scoprire il network di Autonomy
e ricordare di non trascurare un ambito
sociale delicato come quello delle disabilità
nel nostro progetto di una mobilità
sostenibile ed accessibile a tutti. A nostro
avviso può essere rilevante anche per
l'obiettivo 8.”

Veicolo per trasporto merci A57s Vico “Idea molto originale quella di introdurre il
Alessandro "punto di vista" fornito da un'intelligenza
artificiale in questa tema complesso”

Potrebbero piacerti anche