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INTERVALLI
Negli intervalli dalla settima compresa in su le alterazioni si allineano verticalmente.
Stesso allineamento anche negli intervalli di sesta , quando le alterazioni non collidono.
REGOLA GENERALE
In caso di collisione (intervalli dalla sesta in giù)
bœ
alterazione nota acuta: vicino
&bœ # # œœ b b œœ # # œœ
ACCORDI alterazione nota grave: lontano
REGOLA GENERALE
In linea di massima si applicano le regole viste sopra per gli intervalli.
Se solo una parte dell'accordo contiene alterzioni, le note alterate non vengono prese in considerazione.
# # œœ # œœœ b œœ # œœ
& œœ b œœ n œœ Molte però sono le combinazioni possibili
œ per cui è possibile disattendere la regola
generale e di volta in volta applicare
la grafica più chiara.
Alcuni casi particolari
Accordi di tre note
Se le note estreme sono ad un intervallo di settima o superiore, prima si allineano verticalmente le relative
# œœ
alterazioni, e poi si scrive di fianco la terza alterazione.
œ # œœ #
& œœ & #œ & #œ
es.: tutte e tre prima si alterano poi si aggiunge
le note devono le due note estreme a lato l'alterazione
essere alterate allineando le della nota mediana
# œœ
alterzaioni
Se le note estreme
sono ad un intervallo
#
& #œ b bb œœœ # # # œœœ b b b œœœ nœ
di sesta o inferiore ,
# œœ #œ bœ
b b bb œœœœ n b b b œœœ n nn #b œœœœœ
superiori
& # # œœ # # œœ n n # ## œœœœœ
#œ
I II III IV V VI
Notare in questi esempi l'accordo V:
anziché allineare le alterazioni
nnb œœœ
& # n œœ
se si fossero allineate le
delle note estreme sono stata allineate alterazioni della due note
estreme non ci sarebbe stato
quelle della setttima fa-mi, e poi della settima re-do. spazio per un posizionamento
Se si fossero allineate le alterazioni delle note estreme V
efficace
b b œœœ b b bœœœ
b
& bœ
In questo caso il do dell'intervallo
di seconda si trova a sinistra del & bœ
gambo. Se sovrapponessimo
le alterazioni dell'ottava sol-sol avremmo una collisione fra il do e il bemolle inferiore.
Bisogna perciò alternare le alterazioni, partendo, come da regola, dall'alto.
b n œœœœ
In questo caso, invece, il re dell'intervallo di seconda si trova a sinistra
b b
& nœ
del gambo in una posizione tale da non permettere l'allineamento delle
alterazioni nell'ottava sol-sol. Si comincerà allora dal basso. Le altre
alterazioni si comportano normalmente
Esistono anche eccezioni legate a ragioni musicali. In questo accordo è presente la seconda eccedente
fa-sol#. E' chiaro che l'informazione fondamentale da dare è a quale nota si riferisce l'alterazione, mentre
i due bequadri sono di semplice aiuto. Perciò si partirà dal posizionare l'alterazione vincino alla sua nota
e non dalla nota più acuta (come vorrebbe la regola) alternando poi le altre come al solito.
Un'altra eccezion musicale, frequente negli accordi arpeggiati, si ha quando un accordo è visibilmente
bœ b b b œœœ bœ
composto di due o più agglomerati "indipendenti".
b b œœ b b œœ
& b b b œœœ b b b œœœ b b b œœœ
L'esempio qui sopra mostra un accordo che, come si può vedere nella seconda battuta, è "scomponibile"
in due agglomerati le cui alterazioni, se fossero separate si comporterebbero come da esempio. Nella
prima battuta invece si vede come risulterebbe il posizionamento secondo le regole, ma nella terza
battutra si vede che può funzionare benissimo il posizionamento che si userebbe se i due agglomerati
fossero separati.
I casi proposti, per i quali un minimo di ragionamento che ha a che fare con la leggibilità e con
l'interpretazione dell'armonia, sono generalmente i casi in cui Finale si comporta correttamente e aiuta
molto l'operatore. Solo in qualche circostanza è necessario un ritocco delle posizioni delle alterazioni
utilizzando l'ausilio degli Strumenti speciali.