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Sottotitoli: cosa sono?

 Prima di iniziare il corso, leggi attentamente le seguenti informazioni.


Creare sottotitoli di alta qualità è molto complicato, in quanto è impossibile evitare di
correggere o accorciare alcune frasi. Catturare l'essenza del dialogo per lo spettatore è una
vera e propria arte.

Il compito principale di un sottotitolo è far sì che lo spettatore capisca i contenuti del video
senza comprendere la lingua originale. Come addetto ai sottotitoli, raggiungi il tuo scopo se
lo spettatore, dopo aver visto il video, è convinto che non ci fosse alcun sottotitolo.

Come possiamo fare per far sì che lo spettatore si senta come se non ci fosse alcun
sottotitolo? Non appena un sottotitolo appare sullo schermo, uno spettatore medio impiega
da 1,5 a 2 secondi per leggerlo. Se la lingua originale (che molto spesso è l'inglese) viene
sentita allo stesso tempo, lo spettatore riesce a collegare facilmente le parole scritte a quelle
che vengono pronunciate (per esempio le parole in inglese). Anche gli spettatori con una
conoscenza di medio livello della lingua originale sembrano riuscire a cogliere questi
collegamenti in modo automatico.

Sfortunatamente non esiste alcun documento globale in tutto il mondo che descriva come
dovrebbe essere esattamente un sottotitolo. La maggior parte delle emittenti e delle
associazioni usa le proprie linee guida. Di conseguenza abbiamo stabilito le seguenti linee
guida, per aiutarti il più possibile.

Attenzione: Quando parliamo di didascalie, intendiamo sottotitoli nella STESSA lingua


dell'audio originale, quando parliamo di sottotitoli, intendiamo sottotitoli TRADOTTI.
Ciononostante, in questo documento, quando parliamo di sottotitoli ci riferiamo sia a quelli
nella stessa lingua che a quelli tradotti, in quando il modo di formattarli è il medesimo per
didascalie e sottotitoli.

Qualche concetto importante del mondo dei sottotitoli che va compreso:

o Fotogramma: ogni video è costituito da 25 immagini al secondo, che si chiamano


fotogrammi.
o Pre-ascolto/Individuazione: altre parole che significano inserire il codice
temporale. L'individuazione o pre-ascolto è il processo con cui viene individuata la
comparsa e scomparsa del sottotitolo. La comparsa è il momento esatto in cui il
sottotitolo compare sullo schermo e la scomparsa è il momento esatto in cui il
sottotitolo scompare dallo schermo.
o Caratteri per linea (CPL): la quantità di caratteri che possono essere scritti in una
riga. In base alle nostre linee guida il numero massimo è di 42 caratteri per riga.
o Caratteri al secondo (CPS): è un modo per assicurare la leggibilità del sottotitolo.
Il CPS si ottiene dividendo il tempo per cui un sottotitolo rimane visibile sullo
schermo per il numero di caratteri dello stesso. La cosa migliore è mantenere il CPS
il più basso possibile, in quanto lo spettatore ha più tempo per leggere e comprendere
il sottotitolo/la didascalia. Noi ci impegniamo a mantenere il CPS sotto il 20.
o Open subtitles: Gli open subtitles sono masterizzati (codificati) nel video. Questo
tipo di sottotitoli non può essere disattivato in quanto diventa parte integrante del
video.
o Closed subtitles: i closed subtitles (o CC, closed captions come potreste conoscerli
da YouTube) possono invece essere attivati e disattivati.

Linee guida per sottotitoli: Struttura


 DESIGN

o Un sottotitolo è formato da massimo due righe di testo.


o Il numero massimo di caratteri per linea (CPL) è 42 caratteri (spazi, punteggiatura e
lettere inclusi).
o Mai dividere un sottotitolo con meno di 20 caratteri su due righe. Se vi è una riga
sola, va messa sulla riga superiore, per facilitarne la lettura. Se il sottotitolo ha un
numero di caratteri compreso tra 20 e 30, la decisione di dividere o meno deve tenere
in considerazione la struttura piramidale del sottotitolo e l'unità di senso (fai la scelta
migliore)
o I sottotitoli sono sempre centrati.
o Scrivi il testo in modo semplice, breve e conciso. Quando vi sono frasi molto
lunghe, è meglio creare sottotitoli più brevi.
o La struttura migliore per la lettura è quella piramidale, perciò la prima riga deve
essere più corta della seconda, se possibile.
o Le congiunzioni (e, o) possono essere usate come ultima parola della prima riga, ma
non devono mai essere lasciate come ultima parola di un sottotitolo.
o Se ci sono due interlocutori all'interno dello stesso sottotitolo, ciò che dicono deve
stare su due righe differenti.
o Se ci sono due interlocutori all'interno dello stesso sottotitolo, all'inizio della
seconda riga, prima di ciò che dice il secondo interlocutore, deve esserci un
trattino (“-“). Tra il trattino e la prima parola deve esserci uno spazio.

Esempio:
Dove si trova la sede di Amberscript?

- Sulla Keizersgracht ad Amsterdam.

Spezza le frasi in un punto naturale. L'interruzione di riga dovrebbe idealmente


corrispondere alla punteggiatura, come per esempio quando c'è un punto, una virgola o un
trattino. Se è necessario dividere il sottotitolo in un punto diverso della frase, evita di
separare le seguenti parti del discorso:
o articolo e nome (es. il + tavolo, un + libro)
o preposizioni e frasi che le seguono (es. sul + tavolo; in + un certo qual modo; della +
vita)
o congiunzioni e frasi che le seguono (es. e + quei libri; ma + ci sono andato)
o pronome personale e verbo (es. lui + è; essi + arriveranno; il cane + dorme)
o diverse parti di un verbo composto (es. ho + mangiato; dovrebbe + essere + andato)
Se chi parla si perde via, lascia la frase incompleta o se viene interrotto, usa i tre puntini di
sospensione (“…”) alla fine del testo. Se la frase riprende, non sono necessari altri
puntini di continuazione. Esempio: Buongiorno, Sig... Oh, mi scusi! Ho dimenticato il suo
nome.
Attenzione: se la frase incompleta non aggiunge valore al sottotitolo, solitamente puoi
anche ignorarla (in caso di trascrizione clean read). In quel caso non sono necessari i puntini
di sospensione.
o Cerca di concludere la frase nelle due righe del sottotitolo. Se la frase è incompleta,
NON mettere i puntini di sospensione alla fine del sottotitolo (“…”). Non è
neanche necessario iniziare il sottotitolo seguente con i tre puntini di sospensione.
Scrivi come faresti normalmente secondo le regole della grammatica e termina il
sottotitolo o con una virgola (,) se è il caso, o senza nulla (dato che continua).
o La velocità di lettura è impostata a 20 CPS (Caratteri per secondo). In genere un
sottotitolo dovrebbe comparire sullo schermo per almeno un secondo, ma ci
sono eccezioni se il sottotitolo contiene solo una o poche parole.
o Nei sottotitoli non è consentito l'utilizzo di corsivo, grassetto e sottolineato.
o Una voce fuori campo viene sottotitolata come qualunque interlocutore in video.
Non dovrai perciò utilizzare virgolette o corsivo, ma la normale punteggiatura.
Se il testo sullo schermo deve essere sottotitolato, deve essere fatto con lo stile normale,
non in corsivo o con le lettere maiuscole.

Linee guida per sottotitoli: Ortografia



o Per quanto riguarda l'ortografia è essenziale che questa sia corretta per l'italiano
standard, no dialetti, salvo in casi specifici.
o I sottotitoli in genere sono di tipo 'clean read': il testo dovrebbe essere di semplice
lettura, e deve catturare completamente l'essenza di ciò che viene detto. Una
trascrizione clean read non include:
- errori di pronuncia
o parole appartenenti allo slang o ai dialetti dovrebbero essere modificate, per esempio
"andiamo" invece di "annamo", e via dicendo.
o "Se", "siii" dovrebbero essere scritte come "Sì".
o Non scrivere mai "Ok" o "OK". Bisogna sempre scrivere "Okay".
o Attenzione: in alcuni casi, per film e serie TV usiamo la trascrizione Verbatim. In
quel caso sarai informato direttamente.
o La traduzione deve suonare logica e naturale. Le traduzioni letterali spesso non
sono la soluzione migliore e potrebbe essere necessario apportare adattamenti,
localizzare e/o semplificare la lingua target.
o Per migliorare la leggibilità, non sei obbligato a scrivere tutte le parole che
vengono pronunciate. Perciò puoi evitare di tradurre tutti quei suoni quali ah, uhm,
oh, hm-mm, wow, a meno che non siano necessari per la comprensione.
o Attenzione: non eliminare automaticamente parole quali "ma", "quindi" o "anche".
Possono anche essere corte, ma spesso sono essenziali per esprimere il reale
significato.
o Dopo i due punti serve la lettera maiuscola solo se comincia un discorso diretto. In
tutti gli altri casi dopo i due punti si utilizza la lettera minuscola.

Esempio:
Lui disse: "Credo che Amberscript sia eccezionale".
Lui pensò: "Di cosa si occupa Amberscript?"

In poche parole: non è così semplice.

o L'utilizzo del punto e virgola non è permesso nei sottotitoli. A parte queste regole
specifiche, usiamo le regola standard di punteggiatura per creare i sottotitoli e le
didascalie.
o Quando si usano le virgolette in un discorso diretto (“XXX”), o per referenza, ogni
sottotitolo deve avere le virgolette all'inizio e alla fine, anche se la frase continua
nei sottotitoli successivi.
o In caso di una citazione, non usare le virgolette, a meno che questo crei
confusione. Esempio:
Lui disse: "Un sacco di persone credono che Amberscript sia fantastico".
Apparentemente, ciò non vale per tutti.
o Cerchiamo di limitare l'uso dei due punti (:) e delle virgolette (“XXX”) quando
possibile.

Esempio:
NO Ho detto: Credo che Amberscript sia eccezionale.

PIUTTOSTO: Ho detto che credo che Amberscript sia eccezionale.

o Se una frase inizia con un numero, usa le lettere al posto delle cifre.

Esempio:
NO 2 uccelli stavano cinguettando.

PIUTTOSTO: Due uccelli stavano cinguettando.

Linee guida per sottotitoli: Numeri


 Per quanto riguarda i numeri, si applicano le seguenti regole:

o I numeri lunghi devono essere scritti usando le regole convenzionali. Per esempio:
numeri telefonici (XX-XXXXXXXX; XXX-XXXXXXX)
o Scrivi in lettere i numeri da uno a dieci, ma usa le cifre dall’11 in su. Esempio:
"Tom vuole sette palloncini" e "Tom vuole 52 palloncini".
o Usa le cifre quando si tratta di termini atletici o sportivi. Esempio: Ha segnato 3
goal nella partita di oggi!
o Indica gli orari usando solo le cifre. Esempio: "Mi sono svegliato alle 5:17" e "Devi
essere qui entro le 18:25"
o Indica i decenni con l'apostrofo. Esempio: gli anni '80.

Il nostro lavoro in pochi passi


 1. Da (1) Editore di trascrizioni a (2) Editore di sottotitoli

 Passaggio 1: Trascrivere
La creazione dei sottotitoli parte dalla trascrizione del file audio (in modalità clean read).
Fortunatamente, il nostro motore automatico di riconoscimento del linguaggio (ASR) ti darà
una mano, riconoscendo in media l’80%* del discorso. Quando devi creare delle didascalie,
dovrai prima iniziare trascrivendo il testo nel nostro Editor di trascrizione Amberscript.

*Dichiarazione di non responsabilità: Il valore 80% dipende altamente dalla qualità del file
audio, dal dialetto parlato, dal numero di interlocutori, ecc.

Passaggio 2: Converti in sottotitoli


Non appena avrai finito di trascrivere il testo, puoi usare la nostra tecnologia per trasformare
automaticamente la tua trascrizione in sottotitoli semplicemente cliccando sul pulsante:
“Crea Sottotitoli”. Dopo un breve momento di caricamento verrà attivato l’Editor di
Sottotitoli di Amberscript*. La nostra tecnologia ti semplifica la vita nei seguenti modi:

o Pre-ascolto/individuazione: Sincronizzazione audio e testo. Il nostro allineatore


automatico ti aiuta ad esser sicuro che i sottotitoli abbiano il giusto marcatore
temporale e compaiano sullo schermo nello stesso momento in cui si sente l’audio
nel video.
o Formattazione: Il sottotitolo verrà formattato automaticamente in base alle regole di
Netflix e non supererà i 42 caratteri per linea. Allo stesso tempo, la nostra tecnologia
prenderà in considerazione il punto ideale in cui dividere le linee.
Sebbene la nostra tecnologia ti aiuterà sicuramente, non è perfetta (ancora). Di conseguenza
dovrai migliorare manualmente i due aspetti sopra indicati per renderli PERFETTI.
*Oltre al nostro editor di sottotitoli, usiamo anche un software esterno per consegnare ai
nostri clienti i sottotitoli con la miglior qualità possibile.

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