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Scrivere correttamente inShare17 On line la partita della ricercabilit dei testi la giocano correttezza e usabilit. Perci, dopo il prontuario per evitare le sviste ortograf iche pi comuni, vogliamo ripassare le regole base della punteggiatura. I segni di interpunzione scandiscono il ritmo dei periodi e li armonizzano. Imparare a usarli con consapevolezza il risultato di un continuo allenamento, a partire dalla lettura critica. Anche in questo caso, comunque, non vogliamo impartire lezioni di grammatica, ma solo f issare dei paletti per chi lavora con le parole tutti i giorni.
Un punto e basta
Il punto il segno dinterpunzione per eccellenza e indica sempre la f ine di un concetto. Lo troviamo: alla f ine di una f rase o di un periodo; alla f ine delle abbreviazioni (ing., dott.); al centro di parole contratte (f.lli, gent.mo) Graf icamente il punto sempre attaccato alla parola che lo precede e staccato da quella che lo segue.
La virgola
La virgola indica una pausa breve ed il segno dinterpunzione pi dif f icile da usare, a mio avviso. Serve a ritmare la preposizione, di cui scandisce le pause e gli incisi. Sostituisce persino una congiunzione, se usata con consapevolezza. Possiamo utilizzare la virgola: negli elenchi di nomi o aggettivi; negli incisi (va sia prima sia dopo linciso); dopo unapposizione; dopo un vocativo e anche prima se non in apertura di f rase (Napoli, citt di mare); nel corpo del periodo per coordinare le preposizioni; nel corpo del periodo per separare f rasi coordinate introdotte da anzi, ma, per, tuttavia e diverse subordinate (relative esplicative, temporali, concessive, ipotetiche, non le completive e le interrogative indirette) dalla principale. A scuola ci hanno insegnato che due preposizioni coordinate da e non richiedono mai la virgola. In realt si tratta solo di una f issa scolastica: il redattore a scandire le pause e a scegliere se usare la virgola dopo la congiunzione. Esempio : Pereira ridiscese tre scalini, sostiene, e la guard in viso (da Sostiene Pereira di Tabucchi). Tra i maggiori rompicapi, di certo, primeggia luso della virgola in presenza di una preposizione relativa.
Se, inf atti, la virgola precede il pronome relativo indica inequivocabilmente un cambio di soggetto. Esempio : Il cortile della casa che af f accia sul lago E il cortile ad affacciare sul lago. Se invece scrivo: Il cortile della casa, che af f accia sul lago E la casa ad affacciare sul lago . Ci sono, poi, delle ipotesi tassative in cui non dovremmo mai apporre la virgola: tra soggetto e verbo; tra verbo e complemento oggetto; tra il verbo essere e laggettivo o il nome che lo accompagna nel predicato nominale; tra un nome e il suo aggettivo. Graf icamente la virgola segue sempre la parola che la precede e richiede uno spazio rispetto alla parola che segue.
Punto e virgola
Luso del punto e virgola di solito sconsigliato on line. Il web predilige la semplicit e luso del punto f ermo. Il punto e virgola segna una pausa f orte, ma non legata necessariamente allespressione di un nuovo concetto. In letteratura molto usato, ma su Internet pi f requente trovarlo per indicare elenchi complessi. Esempio : sono intervenuti Tizio, addetto alla sicurezza; Caio, addetto stampa; ecc ecc. Rispetta le stesse regole graf iche del punto e della virgola.
I due punti
un segno dinterpunzione esplicativo, che pu sostituire le congiunzioni cio, ovvero e simili. In generale anticipano sempre: una spiegazione; una descrizione; un discorso diretto; un elenco Uniremo sempre i due punti alla parola che li precede e li separeremo con uno spazio da quella che segue.
Il punto interrogativo
Segna la f ine delle interrogative dirette e contraddistingue una domanda. Va sempre attaccato alla parola che lo precede e staccato da quella che segue.
Il punto esclamativo
Lo troviamo in genere alla f ine di f rasi che esprimono stupore, meraviglia o sorpresa. Segue le stesse regole graf iche degli altri segni dinterpunzione. L esclamativo e linterrogativo possono essere usati anche insieme, per lo pi nei f umetti o nella pubblicit.
I puntini sospensivi
Diciamo una volta per tutte: i puntini sospensivi sono tre , n quattro, n due. Indicano una sospensione, una reticenza e sono sempre uniti alla parola che li precede e staccati dalla parola che segue. Si usano anche per indicare unomissione in una citazione: in questo caso li troveremo racchiusi tra due parentesi, tonde o quadre.
Il trattino lungo
Indica un inciso e dovremo sempre separarlo con uno spazio sia dalla parola che lo precede sia da quella che segue.