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Corso di laurea in Comunicazione d’impresa e Relazioni pubbliche

a. a. 2022-2023
Laboratorio di Scrittura professionale
Dott.ssa Manuela Anelli

LA SINTESI.
COERENZA E COESIONE
La sintesi: cos’è e come va fatta

La sintesi è un testo che espone brevemente, cioè


sintetizza, i contenuti di un altro testo di maggiore
lunghezza. Sintetizzare, in sostanza, consiste
nell’interpretare correttamente un testo di partenza
(T1) e nel riscriverlo dopo averne individuato i
contenuti informativi, producendo così un testo di
arrivo (T2). Non è un’operazione semplice ed è
un’azione che rappresenta un buon banco di prova
per verificare la corretta conoscenza della propria
lingua.
Sintesi e riassunto

(Qui li consideriamo sinonimi)


Si tratta di attività ricorrenti nella carriera scolastica
e lavorativa:
Per tutte quelle tipologie testuali per cui è necessaria
la documentazione:
 Recensione
 Abstract
 Memorandum
 Tesi e tesine
 Report
Per la sintesi è necessario:

comprendere correttamente il testo di


partenza  questo è il presupposto essenziale per
ogni lavoro di sintesi (bisogna evitare i
fraintendimenti)
individuare le principali unità informative
eliminare gli elementi superflui (ripetizioni,
ambiguità, eventuale discorso diretto)
far emergere la linea tematica unitaria del testo di
partenza (T1) per conservarne il senso complessivo.
Capire il testo di partenza

il lettore vaglia l'importanza delle singole unità


informative, scartando ciò che gli appare non
essenziale o ridondante e, di conseguenza, ritenendo
e rielaborando quelle che invece ritiene fondamentali
rispetto all'argomento trattato nel testo
Non si tratta però unicamente di riconoscere e
selezionare le informazioni essenziali, ma anche di
collegarle fra loro, di individuare la struttura
logico-semantica del testo e di rilevarne la
coerenza interna.
La sintesi come atto interpretativo

Nel processo di riscrittura dobbiamo comprendere il


testo di partenza, manipolarlo, parafrasarlo e ridurlo
all’essenziale. Per questo si dice che riassumere,
sintetizzare è un atto interpretativo, perché occorre
cogliere il senso di un testo, smontarlo e ricostruirlo
individuandone le strutture portanti. Naturalmente,
nell’operazione riassuntiva siamo noi che dobbiamo
valutare quali parti “salvare” e far confluire nel T2 e quali
invece eliminare: questa è un’operazione che chiama in
causa il nostro giudizio critico.
Come procedere?

Individuare il tema del testo


Individuare la tesi/posizione dell’autore
Individuare le “tappe” del discorso (le idee, gli
esempi, i connettivi che collegano parti di discorso)
 Aggiunta di elementi (e, oltre a ciò, inoltre, in secondo luogo..)
 Riserve o alternative (d’altro canto, in realtà, invece, a meno
che, tuttavia)
 Spiegazioni, riformulazioni (infatti, cioè, ovvero…)
 Confronto (allo stesso modo, parimenti, nel peggiore/migliore
dei casi…)
 Conclusione (dunque, così, di conseguenza, in sintesi...)
Come procedere? Il T2 si scriverà tenendo conto
dei seguenti fattori:

concentrazione informativa (le informazioni


essenziali di T1 vanno riportate in T2)
economia dell’esposizione (i concetti vanno
espressi in modo chiaro evitando perifrasi, inutili
ripetizioni, ecc.)
rigore logico (l’ordine logico degli argomenti
esposti in T1 va mantenuto in T2)
Lessico adeguato (la semplificazione non deve
essere un impoverimento)
Rispetto della coerenza testuale

Rispettare la coerenza testuale


Un testo è coerente se i singoli paragrafi che lo
compongono sono legati tra loro in un ordine
logico. Per stabilire un certo tipo di legame tra i
paragrafi dobbiamo fare ricorso ai connettivi, ossia
a quelle particelle invariabili (avverbi,
preposizioni, congiunzioni), che servono a
connettere, cioè a legare tra loro, le parti del
discorso.
Rispettare la coesione testuale/1

Rispettare la coesione testuale


Il testo – con il quale intendiamo anche un
singolo paragrafo – deve mostrare omogeneità di
contenuto e omogeneità grammaticale e
linguistica: ciò significa dunque che un testo è
coeso se mostra una sua omogeneità interna
determinata da legami grammaticali e linguistici.
A livello concreto, un testo è coeso se presenta
una coesione testuale a livello grammaticale,
ossia:
Rispettare la coesione testuale/2

corrette concordanze grammaticali tra le parti del


discorso (ad esempio, concordanze di genere e numero
tra sostantivi, aggettivi, verbi ed avverbi)
un corretto uso dei modi e dei tempi verbali
ma un testo è coeso anche quando presenta una coesione
testuale a livello sintattico, cioè è scritto con una sintassi
chiara e semplice, che eviti periodi troppo lunghi e
complessi, difficili da organizzare logicamente e
caratterizzati da una prevalenza di
subordinazione/ipotassi.
Concretamente, si deve: /1

Riscrivere il testo con le proprie parole (parafrasi).


Evitare dunque di ripetere le stesse parole o le stesse
frasi o parti di esse che compaiono nel T1

Eliminare il discorso diretto (se all’interno del testo


troviamo il pensiero espresso da un esperto sotto
forma di discorso diretto e lo riteniamo fondamentale,
lo riportiamo sotto forma di discorso indiretto, senza
virgolette e come parte integrante del testo).
Concretamente, si deve: /2

Eliminare le forme personali (se l’autore del testo


scrive in prima persona, dobbiamo obbligatoriamente
utilizzare la terza persona o lo stile impersonale. La
stessa cosa vale se l’autore si rivolge a un tu/voi:
eliminare queste forme, privilegiando quelle
impersonali o in terza persona)
Riportare i dati, ma solo quelli realmente importanti
(nella sintesi non siamo obbligati a sciorinare
numeri; possiamo riportare dati e percentuali ma se
sono davvero importanti ai fini del discorso)
Concretamente, si deve: /3

Evitare le domande retoriche (non ponete la


domanda; date subito la risposta)

Eliminare i titoli di eventuali paragrafi: la sintesi va


scritta come un testo unico, senza divisione in
paragrafi, dove ciascuna nuova frase può
liberamente iniziare sulla stessa riga della
precedente, a meno che non si cambi
discorso/argomento, allora si può andare a capo.
La sintesi progressiva

Quando si opera una sintesi su un testo, il testo


risultante deve essere necessariamente più breve, perciò
il T2 avrà, rispetto al T1, un numero inferiore di caratteri.
È possibile inoltre ridurre ulteriormente l’estensione del
T2, producendo un testo che rappresenta la sintesi del
T2, e che sarà così ancora più breve del nostro testo di
arrivo. Questa operazione di riduzione progressiva
dell’estensione di un testo si chiama sintesi
progressiva.
Come si fa una sintesi progressiva?

La prima operazione da compiere è suddividere il testo


originale (T1) in unità informative e procedere alla sua
sintesi. Il risultato sarà il T2. Per sintetizzare
ulteriormente il T2, si riprendono le unità informative
precedentemente individuate e si scartano quelle che, ai
fini di un’ulteriore riduzione del testo, non sono più
considerabili essenziali. Facciamo un esempio: se per
realizzare il T2 abbiamo identificato 7 unità informative,
ai fini della produzione di un T3 potremmo dover salvare
solo 3 di quelle unità, scartando le altre 4.

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