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La presa di appunti nella

interpretazione consecutiva

SSIT
Scuola Superiore per Interpreti e traduttori
Sede di Pescara
Suggerimenti ed esempi pratici a cui ispirarsi per la presa di
appunti
La presa di appunti non deve essere considerata un fine dagli studenti di traduzione bensì
un mezzo per raggiungere l’obiettivo della trasposizione dalla lingua di partenza (LP) alla
lingua di arrivo (LA).
L’interprete deve assolutamente evitare di concentrare tutta la sua attenzione sulla presa
di note trascurando di concentrarsi sul significato del messaggio. Un’annotazione priva di
adeguata comprensione può portare ad una traduzione ambigua o senza significato.
L’interprete,inoltre, deve considerare la struttura profonda e non la struttura superficiale
del messaggio e ha bisogno di elaborare strategie particolari che non hanno nulla a che
vedere con la stenografia o con l’annotazione tradizionale usata, per esempio, per
sintetizzare una lezione accademica.
L’interprete deve imparare ad utilizzare un sistema di abbreviazioni, formule, sigle e
simboli che sono frutto della sua esperienza e dell’elaborazioni di sistemi già collaudati.
Anzichè creare un elevato numero di simboli sarà più utile usare in modo impeccabile un
numero ristretto di simboli tenuto anche conto del fatto che ogni argomento ha il proprio
lessico ed è impossibile cercare un simbolo per ciascun vocabolo per cui è necessario
puntare su un annotazione di tipo logico schematico che si confaccia al proprio tipo di
memoria anzichè pretendere di annotare tutto.

Di seguito saranno mostrati degli esempi pratici a cui ispirarsi, estratti da un famoso
manuale sulla interpretazione.
LE PAGINE PRECEDENTEMENTE ALLEGATE ALLA PRESENTE DISPENSA SONO STATE
ESTRAPOLATE DAL SEGUENTE LIBRO:

INTERPRETAZIONE SIMULTANEA E CONSECUTIVA


PROBLEMI TEORICI E METODOLOGIE DIDATTICHE
Falbo C. ; Russo M. ; Straniero F. S.;
ED. HOEPLI

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