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anche l’uso del grassetto agevola molto la lettura e deve essere usato per
evidenziare le parole chiave del testo. non ci sono regole precise su come
sceglierle, ma in linea di massima le si potrebbe pensare come delle parole
che lette in sequenza diano il senso generale dell’articolo, evitando di mettere
in grassetto intere frasi.
ruolo importante è svolto anche dalle liste verticali che vanno inserite solo
quando l’argomento lo consente. gli elenchi devono essere coesi e «leggendo
in sequenza la frase introduttiva e una qualunque delle voci che ne
costituiscono il completamento, si dovrebbe ottenere un’unica frase,
grammaticalmente corretta». una precisazione interessante l’autore la fa sui
simboli utilizzati per gli elenchi: ad esempio la scelta di elenchi numerati deve
essere ragionata e scelta laddove le voci seguano proprio una sequenza logica
o numerata oppure quando nel corso del discorso è necessario ricorrere a uno
dei punti elencati e quindi è più semplice farlo identificandolo con un numero.
in alcuni contesti possono essere utili anche le tabelle, come nel caso della
presentazione di una gamma di prodotti o servizi, per comparare le
caratteristiche dei vari oggetti.
altri consigli sono dati dall’autore nel sesto capitolo, dove di parla di ‘legibility‘,
ovvero di ‘leggibilità materiale’, che dipende dall’aspetto grafico,
dall’impaginazione del testo, e che si distingue dalla ‘readability‘, che indica
invece la ‘leggibilità linguistica’. la legibility è favorita, ad esempio,
dall’allineamento del testo a sinistra, da una scelta ponderata degli spazi nel
testo, da scelte grafiche coerenti in tutte le varie pagine di testo del sito –
come scelta dei font e colore attribuito a porzioni di testo con specifiche
funzioni, tipo quelli che rappresentano un collegamento ipertestuale e che
solitamente sono riportati in testo blu sottolineato –, dal colore di sfondo dei
testi, nonché dall’inserimento appropriato di immagini.
Un intero capitolo, il terzo, è poi dedicato alla struttura dei link, alle
convenzioni da usare graficamente, ma non solo. L’autore consiglia,
ad esempio, di far sì che i link già visitati dagli utenti cambino
colore, in modo da non dimenticare di aver già cliccato se non si
intende rifarlo, e specifica che non sempre la scelta migliore è far
aprire il link in nuove finestre, precisando che lo è soprattutto
quando si tratta di link a PDF o file di altro formato e non a pagine
web. In questi casi sarebbe meglio specificare in modo esplicito
all’utente che si tratta di link che rimandano a file in un determinato
formato, così da non infastidire gli utenti.