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CREATO DA:

Deperte Maria
Antonietta

Pellegrino Angelica

Raele Leonardo

Raguso Carlo

Soldo Annamaria
L’UGUAGLIANZA DI GENERE:

L'uguaglianza di genere è un concetto che si riferisce all'uguaglianza di


diritti, opportunità e rispetto tra i generi. Il suo raggiungimento è molto
importante e sarebbe un beneficio per tutti. L’agenda
2030 pone questo
obiettivo al punto
numero 5.

A subire maggiormente
questo triste fenomeno
sono sicuramente le
donne. Da sempre gli uomini hanno ricoperto ruoli primari nella storia
infatti erano loro che andavano a caccia e che
proteggevano la famiglia grazie alla loro costituzione
anatomica che di fatto era più adatta a svolgere tali
mansioni. Oggi nonostante i tempi si siano evoluti e
non c’è più bisogno di essere forzuti per sopravvivere,
il pregiudizio che la donna sia inferiore è ancora
fondato in molte menti.

Oggi la disuguaglianza di genere colpisce molti


ambiti:

1. ISTRUZIONE
Per quanto riguarda l'istruzione, secondo l'UNESCO, nel
2020 il tasso di alfabetizzazione delle donne (15 anni e più) era del
87,7%, rispetto al 91,2% degli uomini. Ciò significa che ancora esiste
un divario di genere nell'accesso all'istruzione, anche se il divario si sta
riducendo. Lavoro e retribuzione
2. LAVORO E RETRIBUZIONE
Nel mondo del lavoro, secondo l'Organizzazione
internazionale del lavoro (ILO), nel 2020 la percentuale di
donne che lavorano era del 47,1%, rispetto al 74,2% degli
uomini. Inoltre, le donne tendono ad essere concentrate in
settori a bassa remunerazione e a basso status, come il
lavoro domestico, l'assistenza sanitaria e l'istruzione.

3. POLITICA
In politica, secondo l'Unione interparlamentare, nel 2021 le
donne rappresentavano solo il 25,5% dei parlamentari in
tutto il mondo. Questo significa che le donne sono ancora
sottorappresentate nelle posizioni di potere politico e
hanno meno opportunità di far sentire la loro voce.
LE DONNE NEL MONDO DEL LAVORO:

La lotta alla discriminazione è parte essenziale della promozione del lavoro dignitoso e del
miglioramento di un paese.
Le discriminazioni da parte delle aziende sono dovute principalmente alla maternità delle
donne ed alla loro maggior dedizione nella cura della famiglia. Le donne infatti, si trovano ad
affrontare una molteplicità di compiti che complicano particolarmente l’accesso o lo sviluppo
delle opportunità lavorative, rispetto ai “colleghi” uomini.
Sin dalla seconda metà del XIX secolo le donne sono state largamente presenti nel mercato del
lavoro sia nel settore agricolo che in quello della nascente produzione industriale . Con il primo
conflitto mondiale le stesse furono impiegate massicciamente nei comparti industriali,
soprattutto nell’ industria pesante, riuscendosi, in un certo senso, ad
emancipare.

L’OIL considera
la parità di genere
un
elemento fondamentale per combattere le discriminazioni nel mondo del lavoro e per realizzare i
quattro obiettivi strategici:
•promuovere e realizzare norme internazionali e principi fondamentali sul lavoro;
• creare maggiori e migliori possibilità per uomini e donne di poter accedere ad un lavoro e ad un
reddito sicuro e dignitoso
• rafforzare la copertura e l’effettività della protezione sociale per tutti i lavoratori e le lavoratrici;
•rafforzare il tripartitismo e il dialogo sociale.
CONDIZIONE DELLE DONNE IN MEDIO ORIENTE:

ci sono paesi dove la situazione è peggiore come Afganistan,Iran e Arabia Saudita che si trovano agli
ultimi posti del Global Gender Gap. Qui le donne non godono degli stessi diritti civili e politici come
in Italia infatti le donne:
Non possono uscire di casa senza l'autorizzazione di un tutore
maschile (generalmente il padre, il marito o il fratello);Non
possono guidare motociclette o biciclette in luoghi pubblici;
Devono rispettare il codice di abbigliamento islamico, indossando
l'hijab in pubblico, che copre i capelli;Non possono cantare in pubblico come
soliste e Non possono ballare o recitare in pubblico; Non
possono viaggiare all'estero senza il permesso del loro tutore maschile; Non
possono sposarsi senza il consenso del loro tutore maschile; Non possono
diventare giudici o testimoni in tribunale; Non possono ottenere la custodia
dei figli in caso di divorzio; Non possono giocare a calcio in modo
professionale, né assistere a partite di calcio negli stadi insieme agli
uomini Non hanno diritto alla stessa quota di eredità dei
fratelli maschi; Non possono entrare in alcuni luoghi pubblici,
come alcuni parchi o spiagge, riservati esclusivamente agli
uomini; Non possono avere più di un marito come gli uomini.
LE PUNIZIONI PER CHI NON
RISPETTA QUESTE LEGGI
SONO:
Fustigazione: una punizione
corporale che prevede la
flagellazione del corpo con una
frusta o una bacchetta. Questa
punizione può essere inflitta per reati come l'adulterio o la
violazione dei costumi pubblici.
Lapidazione: una forma di esecuzione in cui la persona condannata
viene seppellita fino al collo e poi lapidata con pietre fino alla
morte. Amputazione: una punizione in cui viene tagliata una parte
del corpo, come la mano, per reati come il furto. Prigione: le
donne possono essere imprigionate per periodi di tempo anche
molto lunghi per reati come l'adulterio, il consumo di alcol o la
violazione dei costumi. Morte: alcune donne possono essere
condannate a morte per reati come l'adulterio o l'omicidio
CONDIZIONI IN AMBITO LAVORATI E SCOLASTICO
In Medio Oriente è IL 42% la percentuale di analfabetismo tra le
ragazze di età superiore ai 15 anni Iraq e Yemen, il tasso si alza
del 77% e 75%. Per via della guerra però limitare l’apprendimento
femminile non sono solo circostanze sociali, ma anche culturali ed
economiche. In passato le donne potevano svolgere solamente due
attività ritenute adeguate e appropriate : il medico o l'insegnante.
Oggi fortunatamente possono teoricamente svolgere qualsiasi
lavoro, ma in pratica ciò non perché dipende dalle possibilità
concesse dalle loro famiglie.

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