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XXI secolo: l’influenza della società

Qual è il significato dell’acronimo STEM?


-L'acronimo STEM significa letteralmente Science, Technology, Engineering e Mathematics.
Questa sigla, in italiano anche nella versione STIM (dove “I” è l'abbreviazione di Ingegneria)
vuole indicare l'insieme delle discipline scientifico-tecnologiche, e i relativi campi di studio.

Quali sono i dati relativi all’istruzione femminile in Italia?


-Fino al diciannovesimo secolo inoltrato le donne sono sempre state escluse da accademie
e università,perché il pensiero comune della società di allora era che “così per le
fanciulle,anche per la donna,non deve affatto ritenersi naturale e adeguato lo studio della
matematica”.La situazione iniziò a evolvere nel corso dell'Ottocento e del Novecento,infatti
gli Stati Uniti per primi fecero accedere le donne ai più alti livelli di istruzione. Nel secolo
successivo, in tutti i paesi industrializzati, le donne hanno progressivamente diminuito il
divario con gli uomini, accumulato in secoli di esclusione. In particolare in Italia, dove nel
1902 l'analfabetismo femminile si aggirava intorno al 50%, nel 1992 le laureate hanno
superato i laureati e nel 2004 le donne sono state complessivamente il 51,5% dei dottori di
ricerca che hanno conseguito il titolo.

Qual è la situazione attuale nella carriera universitaria?


-Sebbene la situazione sia radicalmente cambiata, lo stereotipo che vede le ragazze meno
inclini agli studi scientifici,perché più portate allo studio umanistico, permane.
Elisa molinari,ordinaria di Fisica e della Materia all’università di Modena e di Reggio Emilia
paragona la situazione attuale delle donne nella scienza ad una conduttura che perde;
Infatti sebbene a livelli accademici più bassi, fino al dottorato e anche al post-dottorato, in
Italia vi è una sostanziale parità nelle percentuali di uomini e donne",man mano che si
procede verso posizioni più strutturate e avanzate nella carriera, la percentuali di donne
decresce, fino ad arrivare completo sbilanciamento a favore degli uomini ai livelli più alti.

Quali sono le motivazioni secondo l’autrice dell’articolo?


-Secondo l’autrice dell’articolo i pregiudizi ,che da sempre esistono e che vedono le donne
meno inclini agli studi scientifici, le ha condizionate e tutt’ora le condiziona;
Le donne sono più critiche e autocritiche e meno propense a presentare progetti individuali e
candidarsi per posizioni di “potere”.

Quali sono i vantaggi di una maggiore presenza femminile nel mondo scientifico
secondo l’autrice dell’articolo?
-Una maggior presenza delle donne nelle scienze è vantaggiosa per vari motivi: le donne
hanno capacità, attitudini e competenze diverse dagli uomini, un ambiente di lavoro in cui
donne e uomini siano ugualmente rappresentati funzionerebbe meglio. Le donne hanno
dinamiche di interazione diverse, una maggiore attenzione a percorsi laterali.

Sei d’accordo? Secondo il tuo parere ci sono altri vantaggi?


Sono d’accordo,inoltre a mio parere avere più donne nella ricerca dunque è importante per
la società in generale. E poi è certamente meglio per le donne avere più ampie possibilità di
scelta, accedere ad ambiti che diano nuovi spazi e capacità di influire sul mondo.
Raggiungere posizioni importanti, in settori determinanti che hanno un impatto sulla società,
non solo per gratificazione personale ma anche per rendere la società più a misura di
donna. Infine, quando la ricerca è solo maschile si possono trascurare aspetti importanti. La
medicina è il caso più evidente, le donne oggi sono determinanti nello studio di fenomeni
che dipendono dal genere e che sono stati trascurati per decenni.

Quali sono gli aspetti che ti hanno colpito o interessato maggiormente in questo
articolo?
-L’aspetto che mi ha maggiormente colpito è come l’autrice dell’articolo cerca di motivare noi
donne,perchè se non siamo noi le prime a credere in noi stesse nessuno lo farà al posto
nostro.
Sono sincera,alle volte anche io ho creduto di non essere portata per le materie scientifiche;
Sono sempre andata bene sia in matematica e fisica,senza però mai eccellere.
Grazie a questo articolo ora mi chiedo:”Forse non ho sfruttato al meglio le mie potenzialità?”

PREGIUDIZI: ANCORA OGGI ESISTONO

Quali sono le percentuali della presenza femminile nel campo della ricerca in Italia? In
Europa?
-Nel campo della ricerca scientifica il numero delle donne impiegate minore rispetto a quello
degli uomini. Questo non accade solo in Italia ma anche in numerosi altri paesi dell'Europa e
del mondo. Se si prende in esame la situazione italiana nel ricerca le donne rappresentano il
30% e le loro retribuzioni sono tra le più basse in Europa e inferiori rispetto a quelle dei loro
colleghi uomini. La maggiore presenza delle donne si rileva nel campo delle scienze
biologiche (> 50%) seguono le scienze fisiche, la matematica e la statistica, e per ultimi i
campi dell'informatica e nell'ingegneria. In Europa i dati non cambiano di molto, le ricercatrici
donne costituiscono il 33% dei campo della ricercatori.

Quali le percentuali nel campo delle pubblicazioni scientifiche?


-Nel campo delle pubblicazioni scientifiche risulta che il 70% vengono stilate dal sesso
maschile e solo il 30% da quello femminile.

Quali, secondo l’autrice dell’articolo, le ragioni di tale squilibrio?


-Sicuramente sono ancora presenti molti pregiudizi. Basti pensare che fino alla seconda
metà del 1800 lo stereotipo della donna-tipo era quello di una moglie e madre occupata in
casa a servizio della famiglia.

Sei d’accordo? A tuo avviso ci sono altre ragioni?


-Concordo in pieno e altre ragioni,a mio parere, ruotano sempre intorno alla figura della
donna in quanto madre e moglie.

Cosa dimostrano i sondaggi relativamente alla percezione delle attitudini femminili


nella scienza?
Per quanto riguarda i sondaggi più della metà degli intervistati ritiene che le donne non siano
adatte per studi scientifici di alto livello,in generale si evidenzia la tendenza a credere che le
scoperte scientifiche più importanti,come la scoperta del virus HIV, siano da attribuire a
uomini.
La cosa sorprendente è che questo tipo di risposte è condiviso sia da uomini che da donne a
dimostrazione del fatto che i pregiudizi sono radicati nelle nostre menti e influenzano anche
le donne.

Cosa si intende per gender gap?


Con "Gender gap" si indica il divario esistente tra uomini e donne in tanti ambiti diversi, ma
che impattano profondamente sulla vita quotidiana e il suo svolgimento, come la salute,
l’educazione, il lavoro, l’accesso alle attività economiche e così via.
E proprio all'interno della scuola che si formano le prime discriminazioni.

Quali sono gli aspetti che ti hanno colpito o interessato maggiormente in questo
articolo?
-La cosa che più mi ha colpito è che nella maggior parte dei sondaggi sono le donne in
primis a non ritenersi adatte nel campo della scienza.
I sondaggi dimostrano di come la fiducia in se stesse quando si tratta di materie scientifiche,
si incrini perchè le donne non si ritengono all'altezza di materie come queste, considerate
prettamente “per maschi",a causa del forte condizionamento culturale.
Ma le cose devono cambiare,e il cambiamento può avvenire solo quando noi donne
inizieremo a smettere di credere di non essere “abbastanza”.

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