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Franco Bernardi

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IL NUOVO CODICE STRADALE


LEGALITÀ E CONVIVENZA CIVILE

E TTA MICROMOBILITÀ ELETTRICA


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Franco Bernardi
internet: deascuola.it
e-mail: info@deascuola.it

Redattore responsabile: Lorena Melchiorre


Redazione e ricerca iconografica: Maria Elena D’Ambrosio
Redazione multimediale: Sergio Raffaele
Tecnico responsabile: Daniela Maieron
Progetto grafico e impaginazione: Virginia Fovi
Disegni: Lorenzo Taucer, Virginia Fovi
Ricerca iconografica per la copertina: Alice Graziotin
Copertina: Matteo Rossi

Art Director: Carla Nadia Maestri

Proprietà letteraria riservata


© 2020 De Agostini Scuola SpA – Novara
1ª edizione: marzo 2020
Printed in Italy

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PRESENTAZIONE

Questo volume propone la fotografia della situazione normativa attuale e riporta


le novità inserite dalla Riforma del Codice della Strada (in particolare la normativa
relativa alla patente AM per la guida del ciclomotore).

Una novità assoluta trattata nel testo riguarda la micromobilità elettrica, con le di-
sposizioni più recenti che regolamentano la circolazione di tali dispositivi.

Questo lavoro è stato pensato e strutturato per contribuire alla conoscenza delle
norme di comportamento e per acquisire consapevolezza dei pericoli e dei moltepli-
ci rischi sempre presenti nella circolazione stradale.
Un incidente non avviene mai per caso e il principio di base è:

SE CONOSCI IL PERICOLO LO EVITI!


Altra caratteristica importante è rappresentata dal taglio prettamente educativo
dato alla trattazione degli argomenti: le norme della circolazione stradale richiama-
no di continuo quelle di Educazione stradale, all’interno di una più generale Educa-
zione civica.

Quindi, non solo conoscenza delle regole ma, soprattutto, rispetto delle stesse,
dell’ambiente e di tutti gli altri utenti della strada.

Tutto questo per sviluppare nei giovani una coscienza civile che li porti a un com-
portamento corretto non per timore della sanzione ma per una interazione sociale
civile, tollerante e, in definitiva, più sicura per tutti.

L’autore

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INDICE
INTRODUZIONE 7 I SEGNALI LUMINOSI E MANUALI 37

Capitolo 3
I SEGNALI LUMINOSI 37
Il semaforo veicolare normale • I semafo-
EDUCAZIONE STRADALE:
Capitolo 1

ri veicolari di corsia • Il semaforo pedonale •


LEGALITÀ E CONVIVENZA CIVILE 8 Il semaforo per velocipedi • I semafori gialli
lampeggianti • I semafori speciali
IL CODICE DELLA STRADA 8
LE SEGNALAZIONI DEGLI AGENTI
LE FORZE DELL’ORDINE E I CONTROLLI DEL TRAFFICO 40
SULLE STRADE 8
Gli obblighi verso funzionari, ufficiali e agenti
IL CORRETTO COMPORTAMENTO I PEDONI 42

Capitolo 4
DEL CONDUCENTE 9
LA CIRCOLAZIONE DEI PEDONI 42
Gli utenti deboli
L’ATTRAVERSAMENTO
LA GUIDA DIFENSIVA 11 DELLA CARREGGIATA 43
EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ 12
L’ATTRAVERSAMENTO NEGLI INCROCI 44
La famiglia: un modello importante • La convi-
venza civile e il rispetto degli altri • Il rispetto L’USO DEI MEZZI PUBBLICI 45
dell’ambiente

I CICLISTI 46
Capitolo 5

LA BICICLETTA: DISPOSITIVI
DI EQUIPAGGIAMENTO 46
LA CIRCOLAZIONE DELLE BICICLETTE 48
La posizione sulla carreggiata • Le svolte e il
cambiamento di direzione
LA SEGNALETICA STRADALE 14
Capitolo 2

GLI INCROCI E LE PRECEDENZE 49


I SEGNALI VERTICALI 16
I segnali di pericolo • I segnali di prescrizione • LA VELOCITÀ E LA DISTANZA
I segnali di precedenza • I segnali di divieto • DI SICUREZZA 49
Divieti di transito particolari • I segnali di ob- IL SORPASSO 49
bligo • I segnali di indicazione • Variazione e
uso delle corsie • Le informazioni utili per la LE NORME SPECIFICHE
guida • I segnali di localizzazione di servizi • DI COMPORTAMENTO 50
I pannelli integrativi
I SEGNALI ORIZZONTALI 33
Le strisce longitudinali • Le corsie di cana-
lizzazione e le frecce direzionali • Le strisce
trasversali • Gli attraversamenti • La pista
ciclabile • La corsia riservata agli autobus • La
fermata autobus • Le strisce di delimitazione
di sosta • La segnalazione del divieto di sosta •
Gli ostacoli rigidi
LA MICROMOBILITÀ ELETTRICA 51
Capitolo 6

L’AMBITO DI APPLICAZIONE
DELLE NORME 51
Condizioni e procedure per l’autorizzazione alla
circolazione • I requisiti degli utenti LA SICUREZZA NELLE STRADE 72

Capitolo 8
I DISPOSITIVI INCLUSI GLI INCIDENTI STRADALI 72
NELLA SPERIMENTAZIONE 52
Le cause più frequenti di incidenti stradali
Le caratteristiche dei dispositivi • Le prescri-
zioni di massima per ciascun dispositivo • Ta- I SISTEMI DI SICUREZZA PASSIVA 73
bella riepilogativa delle novità sui monopattini Le cinture di sicurezza • Il casco • La respon-
LE NORME DI CIRCOLAZIONE 56 sabilità umana

LA SEGNALETICA STRADALE 57 LA CONDIZIONE PSICOFISICA


NELLA GUIDA 75
IL COMPORTAMENTO IN CASO
DI INCIDENTE STRADALE 76

LA PATENTE AM 77
Capitolo 9

CHE COSA C’È DA SAPERE 77


Il conseguimento della patente AM • La durata
• La patente a punti • L’azzeramento dei punti
I CICLOMOTORISTI 58
Capitolo 7

I PROVVEDIMENTI SANZIONATORI
SULLA PATENTE 79
IL CICLOMOTORE 58
Il ritiro • La sospensione • La revisione • La
La copertura assicurativa
revoca
I DISPOSITIVI DI EQUIPAGGIAMENTO 59
L’USO DEI DISPOSITIVI 60
Le luci • Gli indicatori di direzione • Il clacson •
I freni • Gli accorgimenti e la manutenzione • CONSIDERAZIONI FINALI 80
Le formalità per la circolazione dei ciclomotori
LE NORME DI COMPORTAMENTO 63 SCHEDE DI VERIFICA
La posizione sulla carreggiata • Il cambiamento DEI CAPITOLI 81
di direzione o di corsia • Le manovre di svolta •
L’inversione di marcia • Il comportamento agli
incroci • Le norme di precedenza • Il compor- SOLUZIONI DELLE SCHEDE
tamento in presenza di pedoni • La velocità e DI VERIFICA DEI CAPITOLI 105
lo spazio di arresto • La distanza di sicurezza •
Il sorpasso • Suggerimenti per una guida più si-
cura • Il comportamento ai passaggi a livello • SCHEDE DI ESERCITAZIONE
Gli obblighi verso gli agenti del traffico CON AUTOVALUTAZIONE 129

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INTRODUZIONE
La circolazione stradale diventa, purtroppo, sempre più caotica e pericolosa, a causa del
crescente numero di veicoli di vario tipo che si muovono sulle strade.
A questo fattore si aggiunga che queste ultime risultano spesso insufficienti, per condizioni,
struttura e larghezza delle carreggiate.
Tuttavia, è il comportamento degli utenti, siano essi pedoni o conducenti di veicoli, la causa
più frequente di incidenti stradali.
Risulta perciò di fondamentale importanza che tutti conoscano e rispettino le norme della
circolazione stradale, così da evitare situazioni di pericolo che possano dar luogo a incidenti,
spesso con conseguenze disastrose.

Le norme di comportamento sono contenute nel Codice della Strada e nel relativo Regola-
mento di attuazione.

La complessità della circolazione stradale e la necessità di tutelare tutti coloro che, in qual-
siasi modo, utilizzano “l’ambiente strada”, impone al legislatore di apportare continue modi-
fiche al codice stradale, per adeguare le varie disposizioni alle nuove esigenze della mobilità
e garantire, per quanto possibile, una
sempre maggiore sicurezza stradale.

Con Decreto Legislativo del 15 gennaio


2002, n. 9, per esempio, sono state ap-
provate nuove norme, tra cui l’obbligo
per i conducenti dei veicoli a motore a
due ruote (ciclomotori e motocicli) di
circolare sempre, sia di notte che di gior-
no, con le luci accese, su tutti i tipi di
strade. Questo affinché tali veicoli siano
maggiormente visibili e individuabili dagli
altri conducenti, a vantaggio della loro e
dell’altrui sicurezza.

Ulteriori modifiche al Codice stradale


hanno stabilito:
➜ l’introduzione della patente AM per poter guidare ciclomotori, a partire dal 19 gennaio 2013, in
sostituzione del precedente CIGC (Certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori);
➜ l’immatricolazione e la targa personale abbinata a un solo veicolo per i ciclomotori;
➜ la possibilità di poter trasportare un passeggero sul ciclomotore, a condizione che il conducente
abbia compiuto sedici anni e che il ciclomotore sia omologato per il trasporto di due persone.

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CAPITOLO

EDUCAZIONE STRADALE:
LEGALITÀ E CONVIVENZA CIVILE
Il Codice della Strada
Forse vi sarà capitato di sentire parlare del Codice della Strada… Ma vi siete mai chiesti real-
mente che cos’è e a che cosa serve?
Ebbene, il Codice stradale è una delle leggi più importanti che riguarda e disciplina l’intera-
zione dei cittadini nei loro continui spostamenti sulle strade.

Quotidianamente milioni di persone, circolando sui vari tipi di strade, entrano in contatto tra
loro in qualità di pedoni, ciclisti, ciclomotoristi, automobilisti ecc.; è pertanto fondamentale
che ci siano delle norme a regolamentarne i comportamenti.

Il primo articolo del Codice della Strada stabilisce che una finalità primaria perseguita dallo
Stato italiano nella circolazione è la sicurezza delle persone.
Affinché tale finalità possa realizzarsi, occorre che tutti i cittadini conoscano e mettano in
pratica le norme del Codice della Strada e adottino un comportamento basato sul rispetto
dell’educazione stradale, sulla reciproca tolleranza e convivenza civile.

Le Forze dell’ordine e i controlli sulle strade


Il controllo del rispetto delle norme che riguardano la circolazione stradale è affidato prima
di tutto agli organi di Polizia stradale.

Tale compito è esteso anche a:


➜ Carabinieri;

➜ Guardia di finanza;

➜ Polizia municipale (o locale);

➜ e altri ancora.

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Educazione stradale: legalità e convivenza civile

Tra i compiti delle Forze dell’ordine ci sono:


➜ la prevenzione e l’accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale;

➜ la predisposizione e l’esecuzione dei servizi diretti a regolare il traffico;

➜ la tutela e il controllo sull’uso della strada.

Gli organi di Polizia stradale concorrono, altresì, alle operazioni di soccorso automobilistico
e stradale.

GLI OBBLIGHI VERSO FUNZIONARI, UFFICIALI E AGENTI


Circolando sulle strade pubbliche, siete tenu-
ti a fermarvi (Art. 192 C.d.S.) su segnalazione
degli agenti in uniforme o muniti dell’apposi-
to segnale distintivo (paletta bianca e rossa).
Alla guida di un ciclomotore, su richiesta degli
stessi, avete l’obbligo di mostrare la patente, il
certificato di circolazione e il certificato di as-
sicurazione.
In caso di infrazione alle norme del Codice
stradale, le Forze dell’ordine possono mul-
tarvi (imponendovi una sanzione pecuniaria
amministrativa), in proporzione alla gravità
della violazione.
Alla multa, nei casi più gravi, può seguire una
sanzione accessoria come il ritiro, la sospensione, la revisione o la revoca della patente.
Prima di mettervi alla guida del ciclomotore, controllate di avere con voi la documentazione
sopra citata.

RICORDATE!
La presenza delle Forze dell’ordine sulle strade deve infondere tranquillità: deve farvi sentire sicuri
e protetti!
Bisogna maturare un sentimento di rispetto verso chi, quotidianamente, è al servizio di noi cittadini
e svolge con dedizione un compito che, non di rado, può risultare anche rischioso.
Quindi, ragazzi, non considerate gli agenti dei vostri “nemici” pronti solo a multarvi; il loro compito è
ben altro!
Polizia, Carabinieri e altre Forze dell’ordine rappresentano una sicurezza: vigilano e intervengono
affinché le strade siano più tranquille e sicure per tutti, perciò… siate loro grati.

Il corretto comportamento del conducente


La convivenza civile comporta certamente e innanzitutto la conoscenza e l’osservanza delle
regole da parte di tutti ma, oltre a questo, è importante avere rispetto degli altri e improntare
il proprio comportamento sulla tolleranza, l’educazione, il senso civico.
La condotta di ciascuno di noi non deve tener conto esclusivamente delle esigenze, necessi-
tà e aspettative individuali, ma del rispetto delle diversità di tutti gli utenti che utilizzano la
strada. È fondamentale pertanto mantenere sempre comportamenti positivi, a prescindere
dal fatto che questi siano prescritti dalla legge.

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1 Educazione stradale: legalità e convivenza civile

GLI UTENTI DEBOLI


Il Codice stradale individua pedoni e ciclisti tra gli utenti deboli della strada.
In particolare, sono utenti deboli:
➜ i bambini,

➜ gli anziani,

➜ le persone con disabilità.

Alla guida del ciclomotore, pertanto, prestate


attenzione in modo particolare a queste categorie
di utenti.
I BAMBINI
Sappiate che i bambini non hanno il senso
del pericolo e che, quindi, sono imprevedibili: possono
scendere improvvisamente dal marciapiede,
attraversare con il semaforo rosso, giocare in gruppo
sulla carreggiata. Perciò in loro presenza, anche se i bambini
sono sul marciapiede, spetta a voi adottare un comportamento
particolarmente accorto e prudente.
LE PERSONE ANZIANE
Anche le persone anziane richiedono un riguardo peculiare da parte dei conducenti.
L’età avanzata comporta la riduzione di alcune facoltà psicofisiche che limitano le capacità
di attenzione e di valutazione dell’individuo.
La vista, l’udito, la prontezza dei riflessi si abbassano e quindi una persona anziana, sulla
strada, potrebbe:
➜ non prestare la dovuta attenzione al traffico;

➜ non valutare correttamente la posizione, la distanza e la direzione di un veicolo;

➜ fermarsi all’improvviso durante l’attraversamento e tornare indietro;

➜ non reagire con solerzia in situazioni di pericolo.

Per queste e altre ragioni, dovete essere voi ad ade-


guare la vostra condotta di guida alla situazione
contingente, rallentando opportunamente per es-
sere pronti a fermarvi e cercando di non avvicinarvi
eccessivamente alla persona anziana che si attarda
nel procedere. Evitate, altresì, di usare il clacson per
sollecitare l’anziano ad attraversare più rapidamen-
te; predisponetevi, piuttosto, ad arrestare la vostra
marcia per dare la precedenza, anche se questi sta
attraversando fuori dalle strisce pedonali.
Tutto ciò, oltre al rispetto delle regole, denota senso
civico.

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Educazione stradale: legalità e convivenza civile

LE PERSONE CON DISABILITÀ


Un’altra categoria di utenti della strada che necessitano di grande attenzione è costituita dai
non vedenti, dai sordociechi e da tutte le persone che mostrano una qualche disabilità.
I non vedenti sono riconoscibili dall’uso di un bastone bianco e/o dall’essere accompa-
gnati da un cane-guida; mentre i sordociechi si riconoscono dal possesso di un bastone
bianco-rosso.
In loro presenza è necessario adottare uno sti-
le di guida particolarmente attento e pruden-
te, volto al rispetto di utenti molto vulnerabili.
È importante soprattutto:
➜ non avvicinarsi troppo per dare
la precedenza;
➜ non usare il clacson;

➜ frenare per tempo, evitando brusche frenate;

➜ dare sempre e comunque la precedenza.

La guida difensiva
Una guida difensiva è un atteggiamento
alla guida volto a prevenire situazioni
pericolose, così da limitare il più possi-
bile il rischio di incidenti stradali.
È un comportamento positivo basato
sul rispetto delle regole, sul buon sen-
so e, soprattutto, sul rispetto degli altri.
Prevede che ciascuna nostra azione sia
improntata alla sicurezza e alla prote-
zione della propria incolumità e quella di
tutti gli altri utenti.
Chi adotta una guida difensiva impara
a riconoscere in anticipo le situazioni di
rischio, anche solo di un secondo, così
da adeguare la propria condotta di guida
alla situazione contingente ed evitare pericoli e incidenti.
ESEMPI DI GUIDA DIFENSIVA
Alla guida del ciclomotore è bene rispettare semplici regole.
➜ Non avvicinatevi troppo a un veicolo che, davanti a voi, trasporta un carico instabile:
aumentate la distanza di sicurezza o, se potete, sorpassatelo.
➜ Se vi accorgete che il veicolo dietro di voi vi incalza, si avvicina troppo, non mantiene
una giusta distanza di sicurezza, spostatevi il più possibile a destra e fatevi sorpassare;
se necessario, fermatevi e lasciatelo andare.
➜ Evitate di sorpassare veicoli molto lunghi, come autotreni e autoarticolati: una simile
manovra a bordo di un ciclomotore richiede molto tempo e molto spazio e, a meno che
i veicoli non siano fermi al lato della strada, è molto pericolosa.

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1 Educazione stradale: legalità e convivenza civile

➜ Prestate attenzione ai veicoli che, davanti a voi, tengono una guida incerta: possono
frenare o sterzare improvvisamente, svoltare senza segnalare e mettervi in una
situazione di rischio; distanziatevi finché non siete sicuri di cosa voglia fare.
➜ Prestate attenzione agli incroci, specialmente a quelli con poca visibilità.
Rallentate adeguatamente. Se avete la precedenza, prima di immettervi nell’area
di manovra, accertatevi che chi arriva rallenti per farvi passare; se notate che chi arriva
non accenna a fermarsi, siate voi a farlo! È meglio rinunciare a una precedenza
che rischiare un incidente.

Educazione alla legalità


LA FAMIGLIA: UN MODELLO IMPORTANTE
Giovani distratti, imprudenti, sprezzan-
ti delle regole: spesso siamo portati a con-
dannare, senza appello, questi comporta-
menti. Quante volte, vedendo un ragazzo
alla guida di un ciclomotore sfrecciare con
manovre azzardate e pericolose, tendiamo a
giudicarlo negativamente, sia come utente
della strada che come persona. Ma… abbia-
mo mai provato a interrogarci sull’origine di
quel comportamento? Siamo proprio certi
che quel ragazzo abbia avuto, nella propria
formazione, dei modelli di riferimento che
lo abbiano abituato, con le parole e i gesti,
a pensare e ad agire secondo princìpi di ri-
spetto, correttezza, legalità, prudenza? Cer-
tamente, per un individuo in formazione il
primo modello di riferimento è la propria fa-
miglia e in particolare i genitori, seguiti da
fratelli e sorelle maggiori e poi dalla società.
Quale formazione mentale avrà chi è abituato a vedere i propri familiari non allacciare le
cinture di sicurezza, procedere con il semaforo rosso, non rispettare la distanza di sicurezza,
fare uso del cellulare alla guida… e così via?
I giovani hanno bisogno di esempi positivi, modelli di comportamento concreti, a cui potersi
ispirare. Proprio per questo, una cultura della legalità deve partire innanzitutto dagli adul-
ti, dalle persone in cui i ragazzi ripongono la loro fiducia. Chi ha un’esperienza maggiore
deve offrire, con la propria condotta, esempi volti al rispetto delle regole, delle persone e
delle cose.

La cosiddetta “cultura della legalità” è un problema sociale che può trovare soluzione sol-
tanto con il concorso diretto di adulti e adolescenti, di genitori e figli, di scuola e famiglia,
della società intera.

I contenuti dell’esame per il conseguimento della patente AM fanno riferimento anche a


comportamenti che richiamano i princìpi di convivenza civile e di rispetto per l’ambiente.
Esortandovi a rispettarli e a farli diventare vostri princìpi personali, vediamo alcuni precisi
riferimenti.

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Educazione stradale: legalità e convivenza civile

LA CONVIVENZA CIVILE E IL RISPETTO DEGLI ALTRI


➜ Quando, a un incrocio, al segnale di via
libera il veicolo che sta davanti non riparte
subito, attendete pazientemente la ripresa
della marcia, evitando di strombazzare e di
superarlo con manovre errate o improprie.
➜ Se, guidando un ciclomotore, urtate
un veicolo in sosta, lasciate i vostri dati
e rintracciate il proprietario per risarcire
il danno.
➜ Se vi sono feriti a seguito di un incidente
stradale si devono chiamare prontamente
i soccorsi, telefonando al 112, 113 o 118,
e descrivere i danni riportati dalle persone
ferite. Inoltre, occorre rimanere sul posto
dell’incidente fino all’arrivo degli agenti,
segnalando l’incidente nel modo
migliore possibile.

IL RISPETTO DELL’AMBIENTE
Un comportamento corretto e civile tiene conto anche del
rispetto dell’ambiente in cui ci muoviamo, oggi più che mai.
➜ Per ridurre l’inquinamento dell’aria provocato dalla cir-
colazione dei ciclomotori, il conducente deve far regola-
re gli organi di alimentazione, gli organi di accensione e
sostituire il filtro dell’aria nei tempi suggeriti dalla casa
costruttrice del veicolo. Durante la guida, deve limitare i
consumi di carburante tenendo un’andatura quanto più
possibile uniforme e spegnendo il motore in caso di arre-
sto prolungato.
➜ È vietato danneggiare la segnaletica stradale, lasciare ri-
fiuti sulle strade, abbandonare parti del veicolo altamen-
te inquinanti come batterie, marmitte, pneumatici, pasti-
glie dei freni.
➜ Non versate mai l’olio esausto nel terreno o nei tombini:
si causerebbe un gravissimo danno all’ambiente. Conse-
gnatelo sempre a una ditta autorizzata o versatelo negli
appositi contenitori adibiti alla raccolta.
➜ Se uscite da un sentiero con del fango sulle ruote del ci-
clomotore, rischiate di sporcare la carreggiata e creare un
punto pericoloso, in quanto sdrucciolevole, per gli altri
veicoli; perciò è bene pulire le ruote prima di immettervi
sulla strada.

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CAPITOLO

LA SEGNALETICA STRADALE
Le nostre strade abbondano di segnali di tipo diverso e, spesso, nello stesso luogo, capita di
vedere installati cartelli di varie forme e colori, tanto da generare negli utenti momenti di
disorientamento e confusione.
Chi usa la strada, indipendentemente dal veicolo che guida, per riuscire a muoversi con la
necessaria sicurezza, deve acquisire la capacità di leggere e decodificare i molteplici segnali
stradali con immediatezza; solo così può recepire correttamente le varie informazioni che
l’ente proprietario della strada comunica attraverso i segnali e, grazie alle informazioni ac-
quisite, può adeguare il proprio comportamento di guida alla situazione contingente.

In genere, quando si parla di segnali stradali, si è portati subito a pensare ai segnali verticali
(i famosi “cartelli”).
In realtà, la circolazione stradale è regolata anche da altri segnali che, tutti insieme, costitui-
scono la segnaletica stradale.
Ma, allora, cos’è la segnaletica stradale?

SEGNALI VERTICALI SEGNALI MANUALI

SEGNALI ORIZZONTALI
SEGNALI
COMPLEMENTARI

SEGNALI LUMINOSI

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La segnaletica stradale

Essa è, fondamentalmente, l’insieme di cinque gruppi diversi di segnali: verticali, orizzon-


tali, luminosi, manuali, complementari.

1. I SEGNALI VERTICALI
Sono posti, in genere, su un palo di sostegno (ecco perché «verticali») sul lato destro della
strada.
Possono, però, essere ripetuti anche sul lato sinistro, qualora condizioni di visibilità o di
sicurezza lo richiedano.
2. I SEGNALI ORIZZONTALI
Sono strisce di forma e colori diversi, tracciate sulla pavimentazione stradale.
3. I SEGNALI LUMINOSI
Sono costituiti da lanterne semaforiche (semafori) di vario tipo e funzione.
4. I SEGNALI MANUALI
Sono le indicazioni fatte dagli agenti che regolano il traffico.
5. I SEGNALI COMPLEMENTARI
Integrano e completano le informazioni stradali comunicate mediante gli altri tipi di
segnali.

Capita spesso di trovare contempo-


raneamente segnali di diverso tipo
come, per esempio, in un incrocio, un
semaforo in funzione, un segnale di
precedenza e, magari, anche un vigile
che regola la circolazione in una par-
ticolare situazione di traffico intenso.
In casi del genere gli utenti della stra-
da devono sapere che esiste una ge-
rarchia tra i vari tipi di segnali.

I segnali verticali, infatti, prevalgono


su quelli orizzontali; i segnali lumino-
si (cioè i semafori, esclusa la sola luce
gialla lampeggiante) sono più impor-
tanti dei segnali verticali; infine, le se-
gnalazioni fatte dagli agenti che regolano il traffico possono sostituire o anche annullare
tutti gli altri tipi di segnali.

ATTENZIONE!
✔✔ Non sottovalutate l’importanza della segnaletica stradale.
✔✔ Ai fini della sicurezza vostra e degli altri è assolutamente indispensabile che conosciate bene il
significato dei vari tipi di segnali stradali e, soprattutto, che vi abituiate a rispettarli, per non
creare situazioni di pericolo e possibili incidenti stradali.
✔✔ Chi non osserva i comportamenti imposti dalla segnaletica stradale viene punito con una
sanzione amministrativa (multa); inoltre, se dall’inosservanza della segnaletica derivano
conseguenze più gravi, si è soggetti a sanzioni più severe.

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2 La segnaletica stradale

I segnali verticali
I segnali verticali, in base alla specifica funzione da svolgere, si dividono in segnali di: peri-
colo, precedenza, divieto, obbligo, indicazione.

A volte, risulta necessario fornire delle informazioni supplementari rispetto a quanto co-
municato dal segnale e si ricorre all’installazione di alcuni pannelli integrativi posti sotto al
segnale stesso.

I SEGNALI DI PERICOLO
I segnali di pericolo hanno la forma di un triangolo equilatero con un vertice rivolto verso
l’alto. Vengono posti, di norma, 150 metri prima del punto pericoloso; è quindi molto impor-
tante cominciare subito a rallentare per poter far fronte al pericolo segnalato ed, eventual-
mente, avere la possibilità di arrestarsi in condizioni di sicurezza.

ATTENZIONE! In presenza di segnali di pericolo procedete sempre con prudenza.

STRADA DISSESTATA
Presegnala un tratto di strada dissestata, deformata, con pa-
vimentazione irregolare o, comunque, in cattivo stato (buche,
rattoppi ecc.). Può avere un pannello integrativo che indica la
lunghezza del tratto deformato. Dovete rallentare per evitare
sbandamenti e cadute.

DOSSO
Presegnala un tratto di strada in salita seguito da una disce-
sa. Sappiate che il dosso presenta scarsa visibilità in quanto chi
procede in un sensonon ha la possibilità di sapere se un altro
veicolo arriva dal senso contrario. Per questo motivo, dovete
guidare rimanendo rigorosamente sulla destra. Non fate mano-
vre che vi portino a occupare la corsia destinata al senso con-
trario: potreste causare uno scontro frontale con conseguenze
disastrose, per voi e per altri. Sappiate che sul dosso sono vieta-
te la sosta, la fermata e l’inversione di marcia.

CUNETTA
Dopo questo segnale troverete un tratto di strada in discesa se-
guito da una salita. Rallentate adeguatamente per evitare pos-
sibili sbandamenti del veicolo.

ATTENZIONE!
In caso di pioggia la cunetta è particolarmente pericolosa per il deposito di acqua nell’avvallamento;
pertanto, moderate particolarmente la velocità.

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La segnaletica stradale

CURVA PERICOLOSA A DESTRA E A SINISTRA


La curva è un tratto di strada pericoloso, perché la visibilità li-
mitata non permette di individuare i veicoli che provengono dal
senso contrario. Inoltre, l’eccessiva velocità può farvi sbandare
o finire contromano. Rallentate, soprattutto se la strada è ba-
gnata, mantenete rigorosamente la destra e non fate l’inversio-
ne di marcia. In curva è vietato sostare o anche solo fermarsi
per pochi secondi.

DOPPIA CURVA CON LA PRIMA A DESTRA E CON LA PRIMA


A SINISTRA
Questi segnali indicano un pericolo maggiore rispetto ai due
precedenti poiché, dopo una prima curva, ce n’è subito una se-
conda. Siate ancora più prudenti!

PASSAGGIO A LIVELLO CON BARRIERE


Questo cartello può presegnalare un passaggio a livello con
barriere oppure con semibarriere. Il primo ha le barriere che
chiudono l’intera carreggiata, mentre il secondo chiude solo la
parte destinata al proprio senso di marcia. Moderate la velocità
per potervi fermare se il passaggio a livello è chiuso.

ATTENZIONE!
La chiusura del passaggio a livello viene preannunciata da una segnalazione luminosa e una
acustica; se queste sono in funzione fermatevi, anche se vedete le barriere ancora alzate: si
abbasseranno improvvisamente e potreste restare chiusi all’interno del passaggio a livello con
il rischio di essere investiti dal treno in arrivo.

PASSAGGIO A LIVELLO SENZA BARRIERE


Questo passaggio a livello è incustodito e, pertanto, risulta mol-
to pericoloso. Prima di passare sui binari, verificate che non ci
siano treni in arrivo, quindi attraversate rapidamente.

ATTENZIONE!
L’arrivo del treno viene segnalato da due luci rosse che lampeggiano alternativamente: quando
sono in funzione fermatevi e aspettate. Attraversare in questi casi può costarvi la vita.

PANNELLI DISTANZIOMETRICI
Questi segnali si chiamano così perché indicano la distanza, in
metri, che gradualmente vi separa dal passaggio a livello. Di
norma il primo, quello con tre barre rosse, viene posto a 150
metri dall’attraversamento ferroviario, il secondo a 100 metri e
l’ultimo, quello con una barra, a 50 metri.

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2 La segnaletica stradale

CROCE DI SANT’ANDREA SEMPLICE E DOPPIA


Questi segnali si trovano in prossimità dei binari di un passag-
gio a livello senza barriere. La croce di sant’Andrea semplice in-
dica un passaggio a livello incustodito a un solo binario, men-
tre quella doppia segnala la presenza di due o più binari.

ATTENZIONE!
Siate molto prudenti quando attraversate in presenza di una doppia croce: dopo il passaggio
di un primo treno, può sopraggiungerne un altro, proveniente dalla direzione opposta su un altro
binario. Potreste non vedere il secondo treno perché nascosto dal primo, quindi attraversate solo
quando le due luci rosse si spengono.

ATTRAVERSAMENTO PEDONALE
Questo triangolo segnala che, a 150 metri, si trova un attraver-
samento pedonale, contraddistinto da strisce bianche parallele
all’asse stradale, su cui è possibile trovare dei pedoni che attra-
versano la carreggiata. Perciò, se siete alla guida di un ciclo-
motore o di una bicicletta, dovete rallentare ed eventualmente
fermarvi per dare la precedenza.

Il segnale quadrato a fondo blu indica il punto preciso in cui si


trovano le strisce sulle quali avviene il movimento dei pedoni.
Viene posto dove l’attraversamento non è regolato da semaforo.

ATTRAVERSAMENTO CICLABILE
Il triangolo presegnala un attraversamento ciclabile a 150 me-
tri, contraddistinto da appositi segni sulla carreggiata (due stri-
sce bianche tratteggiate parallele).
Rallentate e comportatevi in modo da non costituire pericolo o
intralcio per i ciclisti.
Il segnale quadrato a fondo blu indica il punto preciso in cui si
trova l’attraversamento ciclabile.

ATTRAVERSAMENTO TRAMVIARIO
Avverte che la strada viene attraversata o percorsa dai binari
del tram.
Se, alla guida del vostro veicolo, incrociate un tram dovete sem-
pre dargli la precedenza, anche se arriva da sinistra. Prestate
molta attenzione: la marcia dei tram è vincolata dalle rotaie;
quindi, in caso di emergenza, tali veicoli non hanno la possibi-
lità di sterzare e, durante una frenata, percorrono molto spazio
prima di fermarsi.

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La segnaletica stradale

DISCESA PERICOLOSA
In presenza di questo segnale moderate particolarmente la ve-
locità perché in discesa, durante la fase di frenatura, la distanza
di arresto aumenta e quindi occorre più spazio per potervi fer-
mare.
La pendenza della discesa è indicata all’interno del segnale in
percentuale; in questo caso, 10% significa che per ogni 10 metri
percorsi si scende di 1 metro.

SALITA RIPIDA
Indica un tratto di strada in salita con la pendenza indicata
all’interno; in questo caso, del 10%.

STRETTOIA SIMMETRICA
Presegnala un restringimento della strada su entrambi i lati.
Fate attenzione, perché nella strettoia si possono incrociare
veicoli provenienti dal senso opposto e l’incrocio può risultare
difficoltoso. Dovete rallentare e mantenere la destra.

STRETTOIA ASIMMETRICA A DESTRA E A SINISTRA


Segnalano una strettoia determinata dalla presenza di un mu-
retto o altro tipo di ostacolo fisso, che troverete sulla destra o
sulla sinistra.

PONTE MOBILE
Questo segnale, che indica la presenza di un ponte mobile, può
essere integrato dall’indicazione degli orari di manovra o di
funzionamento del ponte. Inoltre, possono esserci due luci ros-
se lampeggianti alternativamente, che, se in funzione, impon-
gono di fermarsi.

STRADA SDRUCCIOLEVOLE
Indica l’inizio di un tratto di strada che non è sempre sdruccio-
levole, ma lo può diventare per condizioni atmosferiche parti-
colari. Le possibili cause vengono segnalate con pannelli inte-
grativi, come quelli qui mostrati: in alto quello impiegato in caso
di formazione di ghiaccio, in basso quello usato in caso di piog-
gia. In tali condizioni dovete moderare la velocità e procedere
con particolare prudenza, distanziandovi maggiormente dai
veicoli che vi precedono, poiché aumenta, anche considerevol-
mente, lo spazio necessario per arrestare la marcia del veicolo.

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2 La segnaletica stradale

BANCHINA CEDEVOLE
Presegnala un tratto di strada con una banchina cedevole o non
praticabile. Può segnalare anche una cunetta laterale profonda.
Prestate attenzione a non circolare su questa banchina: potreb-
be “mancarvi il terreno sotto i piedi”.

BAMBINI
Questo segnale indica un luogo frequentato da fanciulli: scuole
primarie, giardini pubblici, campi da gioco ecc.
Prestate particolare attenzione in questa zona, poiché i bambi-
ni, spesso imprevedibili, non sono in grado di valutare il peri-
colo e tendono a comportarsi imprudentemente, anche attra-
versando improvvisamente la carreggiata. Spetta quindi a voi
tenere una condotta di guida particolarmente accorta.

ANIMALI DOMESTICI E SELVATICI


Bisogna fare attenzione a eventuali animali che possono tro-
varsi sulla strada o possono attraversarla improvvisamente.

DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE


Indica che, dopo il cartello, una strada a senso unico diventa
a doppio senso di circolazione. Segnala la presenza e quindi il
potenziale pericolo di veicoli in senso contrario, che prima non
c’era. Mantenete la destra e procedete con prudenza.

CIRCOLAZIONE ROTATORIA
Presegnala un incrocio tra due o più strade regolato con circola-
zione rotatoria nel verso indicato dalle frecce. Se volete svoltare
a sinistra, dovete girare intorno al centro dell’incrocio, dando la
precedenza ai veicoli provenienti dalla vostra destra.

ATTENZIONE!
Sempre più spesso vengono realizzate rotatorie cosiddette “all’europea” in cui, insieme al
segnale di circolazione rotatoria, viene posto quello di dare precedenza. In questo caso, bisogna
dare la precedenza non più a destra ma a sinistra.

SBOCCO SU MOLO O SU ARGINE


Presegnala il pericolo di caduta in acqua, poiché la strada che
percorrete sbocca su un molo oppure sull’argine di un fiume o
di un canale. Rallentate.

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La segnaletica stradale

MATERIALE INSTABILE SULLA STRADA


Segnala la presenza di pietrisco, graniglia o altro materiale mi-
nuto sulla carreggiata. In questa situazione diminuisce l’ade-
renza tra le ruote e la strada e quindi il veicolo può sbandare;
inoltre, in caso di frenata, aumenta lo spazio di frenatura ed è
perciò opportuno mantenere un’adeguata distanza dai veicoli
che precedono. Si può intuire che sul pietrisco i veicoli a due
ruote slittano con facilità: rallentate, quindi, e siate prudenti.

CADUTA MASSI
I due segnali indicano rispettivamente che il pericolo di caduta
massi proviene da sinistra e da destra. Rallentate e procede-
te con prudenza per evitare l’impatto con eventuali massi che
possono trovarsi sulla carreggiata.

SEMAFORO
Presegnala la presenza di un impianto semaforico a 150 metri.
Dovete rallentare per potervi fermare se il semaforo è disposto
al rosso.

AEREI A BASSA QUOTA


Si trova vicino agli aeroporti, sia civili che militari, e avverte del
possibile fastidio acustico provocato dal rumore degli aerei in
fase di decollo o di atterraggio.

FORTE VENTO
Presegnala un tratto di strada soggetto a forti e improvvise raf-
fiche di vento laterale che potrebbero far sbandare il veicolo.
Rallentate.

PERICOLO DI INCENDIO
Segnala zone ad alto rischio d’incendio, come, per esempio, un
bosco o una strada fiancheggiata da materiale facilmente in-
fiammabile (sterpaglia, erba secca ecc.).
Dovete evitare qualsiasi comportamento che possa innescare
un principio di incendio, come gettare sigarette accese o ac-
cendere fuochi.

ALTRI PERICOLI
Questo cartello viene usato per indicare dei pericoli diversi da
quelli previsti dai segnali specifici. Un pannello integrativo si-
tuato sotto il segnale, recante un simbolo o una scritta, spiega
le cause del pericolo.

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2 La segnaletica stradale

Gli esempi di pannelli integrativi riportati a fianco sono relativi


al pericolo di code, a una zona soggetta ad allagamento, a mez-
zi di lavoro in azione.

SEGNALI TEMPORANEI DI PERICOLO


Quando è necessario segnalare delle situazioni di pericolo che
hanno carattere provvisorio, come per esempio nel caso di la-
vori stradali, si utilizzano segnali di pericolo a fondo giallo, che
mantengono lo stesso significato dei corrispondenti segnali
a fondo bianco. Questi cartelli vengono rimossi al termine
dei lavori.

I SEGNALI DI PRESCRIZIONE
I segnali di prescrizione hanno la funzione di comunicare agli
utenti della strada degli ordini su precisi comportamenti da te-
nere.
Sono costituiti da:
➜ segnali di precedenza;

➜ segnali di divieto;

➜ segnali di obbligo.

I SEGNALI DI PRECEDENZA
DARE PRECEDENZA
Viene posto su una strada secondaria e, all’incrocio, impone di
dare la precedenza a tutti i veicoli, provenienti sia da destra che
da sinistra.
In presenza di questo segnale, rallentate adeguatamente e con-
trollate che dalla strada trasversale non sopraggiungano vei-
coli; in tal caso, potete impegnare l’incrocio senza fermarvi,
sgomberandolo rapidamente. Naturalmente, in caso contrario
dovete fermarvi.
In presenza di questo segnale usate la massima prudenza al
fine di evitare incidenti e non impegnate l’incrocio se non siete
assolutamente certi di poterlo attraversare senza pericolo.

PREAVVISO DI DARE PRECEDENZA


Indica la distanza dall’incrocio in cui bisogna dare la preceden-
za agli altri veicoli (in questo caso 320 metri). Cominciate a ral-
lentare.

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La segnaletica stradale

FERMARSI E DARE LA PRECEDENZA (STOP)


È obbligatorio fermarsi e dare la precedenza a tutti i veicoli pro-
venienti da destra e da sinistra. Questo segnale viene utilizzato
negli incroci con visibilità limitata e particolare pericolosità; per
questa ragione siete obbligati a fermarvi anche se l’incrocio vi
appare libero.
È assolutamente necessario prestare molta attenzione e usare
particolare prudenza.

PREAVVISO DI FERMARSI E DARE LA PRECEDENZA


Avverte che alla distanza indicata (in questo caso 320 metri)
troverete il segnale di STOP; iniziate, quindi, a rallentare per
avere la possibilità di fermarvi senza pericolo all’incrocio.

INTERSEZIONE CON PRECEDENZA A DESTRA


Presegnala un’intersezione a 150 metri dove si deve dare la
precedenza solo ai veicoli provenienti da destra.
Avvicinatevi, comunque, all’incrocio rallentando, usando pru-
denza e, soprattutto, prima di impegnare l’area di manovra, ac-
certatevi che i conducenti provenienti da sinistra rallentino per
darvi la precedenza; spesso non lo fanno!

STRADA CON DIRITTO DI PRECEDENZA


Indicano rispettivamente l’inizio e la fine di una strada che gode
del diritto di precedenza.
Avete la precedenza su tutti i veicoli che incrociate, provenienti
sia da destra che da sinistra.
Ricordate, comunque, che approssimandovi a un incrocio, è
sempre obbligatorio rallentare.

INTERSEZIONE CON DIRITTO DI PRECEDENZA


Questo cartello viene usato per segnalare un incrocio con una
strada di minore importanza rispetto a quella che state percor-
rendo: avete perciò la precedenza. Tuttavia, come sempre, pre-
state molta attenzione poiché qualcuno potrebbe non fermarsi.

INTERSEZIONE A «T» CON DIRITTO DI PRECEDENZA


Ancora un incrocio dove avete la precedenza; a seconda del
cartello, troverete veicoli solo sulla vostra destra o sulla vostra
sinistra. Prestate sempre attenzione, perché improvvisamente
potrebbero “tagliarvi” la strada.

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2 La segnaletica stradale

PRECEDENZA NEI SENSI UNICI ALTERNATI


Il segnale di sinistra vi obbliga a dare la precedenza nei sensi
unici alternati. In sua presenza dovete fermarvi e far passa-
re prima chi proviene in senso contrario. Il segnale di destra è
l’opposto del precedente: in questo caso siete voi che passate
per primi, mentre chi viene dal senso contrario deve fermarsi.
Accertatevi sempre, però, prima di impegnare la strettoia, che i
veicoli provenienti dalla parte opposta si siano effettivamente
fermati.

ATTENZIONE!
In presenza di segnali di precedenza è veramente importante che usiate prudenza e intelligenza.
Seguite questi consigli ed eviterete molte situazioni di pericolo.
✔✔ Date sempre la precedenza quando la segnaletica ve lo impone. Non provate a battere gli altri
sul tempo attraversando comunque l’incrocio. Potreste non farcela!
✔✔ Nel caso abbiate voi la precedenza, impegnate comunque l’incrocio con prudenza e cautela,
rallentate adeguatamente e accertatevi che gli altri si ferminoper farvi passare.

RICORDATE!
In caso d’incidente, chi guida una bicicletta o un ciclomotore
subisce i danni più gravi.

I SEGNALI DI DIVIETO
DIVIETO DI TRANSITO NEI DUE SENSI
Nella strada al cui inizio è posto questo segnale è vietato tran-
sitare con qualunque tipo di veicolo; non è permesso circolare
neppure alla guida di un ciclomotore o di una bicicletta. È con-
sentito il transito solo ai pedoni.

SENSO VIETATO
Vieta di entrare nella strada dalla parte in cui è posto; è possi-
bile accedervi dal senso contrario, dove ci sarà un segnale di
«senso unico».

ATTENZIONE!
Non commettete la leggerezza di imboccare una strada dal senso vietato: vi trovereste a circolare
contromano, con tutti gli altri veicoli provenienti dal senso unico, che non si aspettano certo
di trovare un imprudente di fronte. Il rischio di causare uno scontro frontale, con gravi conseguenze,
è davvero elevato.

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La segnaletica stradale

DIVIETI DI TRANSITO PARTICOLARI


Sono dei segnali che vietano il transito solo alle categorie di
utenti indicate all’interno del segnale: tutte le altre possono cir-
colare liberamente.
Esaminiamone alcuni tra i più interessanti per noi.

DIVIETO DI TRANSITO AI PEDONI


È una strada in cui i pedoni non possono circolare. È permessa
la circolazione dei soli veicoli.

DIVIETO DI TRANSITO ALLE BICICLETTE


È un segnale che vieta il transito alle biciclette e ai velocipedi in
genere. Consente il transito alla guida di un ciclomotore o di un
qualsiasi altro veicolo.

DIVIETO DI TRANSITO AI MOTOCICLI


Vieta il transito solo ai motocicli. Potete transitare alla guida di bi-
ciclette o ciclomotori.

DIVIETO DI SORPASSO
Vieta il sorpasso anche se si riuscisse a farlo restando nella pro-
pria corsia. Il segnale di destra indica la fine del divieto di sor-
passo.

ATTENZIONE!
Al contrario di quanto possiate pensare, in presenza di questo segnale anche alla guida
di un ciclomotore è vietato sorpassare un autoveicolo. È possibile, invece, sorpassare una bicicletta,
un altro ciclomotore o una moto.

LIMITE MASSIMO DI VELOCITÀ


Indica che è vietato superare la velocità indicata. Il segnale
di destra indica la fine del limite massimo di velocità.

ATTENZIONE!
Ricordatevi che un ciclomotore non può comunque superare i 45 chilometri orari.

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2 La segnaletica stradale

DIVIETO DI SEGNALAZIONI ACUSTICHE


Vieta l’uso degli avvisatori acustici, tranne in caso di pericolo
immediato.
È comunque sempre vietato usare i segnali acustici per motivi
diversi da quelli riguardanti la circolazione stradale. Pertanto,
non usate il clacson per richiamare l’attenzione dei compagni o
per avvertire l’amico del secondo piano che siete arrivati.

DIVIETO DI SOSTA
Segnala i luoghi dove la sosta è vietata.
Il divieto inizia dal punto in cui è posto il segnale e finisce al
primo incrocio, a meno che non si trovi un successivo cartello
di divieto di sosta integrato da un pannello con due frecce che
lo fa continuare.

DIVIETO DI FERMATA
Questo segnale non solo vieta di lasciare il veicolo in sosta, ma
vieta anche di fermarsi, pur se per pochi secondi. Il divieto vale
anche per moto e ciclomotori.

ATTENZIONE! I divieti di sosta e di fermata valgono anche per i ciclomotori e i motocicli.

VIA LIBERA
Questo segnale annulla tutti i segnali di prescrizione imposti in
precedenza.

I SEGNALI DI OBBLIGO
DIREZIONE OBBLIGATORIA
Sono segnali che obbligano a seguire la dire-
zione indicata vietando, conseguentemente,
tutte le altre direzioni. Pertanto, il segnale a
sinistra impone di proseguire diritto e i due
segnali a destra obbligano rispettivamente a
svoltare a destra e a sinistra.

PREAVVISO DI SVOLTA
Questi segnali si trovano a una certa distanza dal punto di svol-
ta. Avvertono che, al primo incrocio, è obbligatorio svoltare ri-
spettivamente a destra o a sinistra. Bisogna quindi prepararsi
per tempo a effettuare tale manovra, segnalandola opportuna-
mente agli altri utenti.
È possibile che questi segnali siano integrati da un pannello in-
dicante la distanza dall’incrocio successivo.

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La segnaletica stradale

DIREZIONI CONSENTITE
Permettono di scegliere fra le direzioni indi-
cate. Il primo a sinistra indica che è possibile
svoltare a destra oppure a sinistra, ma non è
consentito proseguire diritto. I due segnali a
destra consentono di scegliere se proseguire
diritto o svoltare rispettivamente a destra o a
sinistra.

PASSAGGI OBBLIGATORI
Questi segnali vengono posti davanti a un ostacolo: significano
che occorre superarlo rispettivamente a sinistra (lasciandolo
sulla vostra destra) o a destra (lasciandolo alla vostra sinistra).

PASSAGGI CONSENTITI
Posto davanti a un ostacolo, vi dà la possibilità di superarlo pas-
sando indifferentemente a destra o a sinistra di esso.

ROTATORIA
In presenza di questo segnale, per svoltare a sinistra, dovete
girare intorno al centro dell’incrocio, lasciandolo sulla vostra
sinistra. Effettuate la rotatoria seguendo il senso indicato dalle
frecce.

PERCORSO PEDONALE
Il segnale di sinistra indica l’inizio di un percorso o di un’area
riservata esclusivamente ai pedoni. In tale zona è vietato circo-
lare con qualsiasi veicolo, anche con una bicicletta.
Il segnale di destra indica la fine dell’area o del percorso riser-
vato esclusivamente ai pedoni.

PISTA CICLABILE
Il segnale di sinistra indica una pista o una corsia riservata
esclusivamente alle biciclette: è vietato il transito a tutti gli altri
utenti, pedoni compresi.
Il segnale di destra segna la fine della pista riservata ai veloci-
pedi.

PISTA CICLABILE CONTIGUA AL MARCIAPIEDE


Il segnale di sinistra indica inizio di un percorso o di un viale
pedonale, affiancato a una pista ciclabile. I due percorsi sono
separati, quindi i pedoni hanno uno spazio indipendente da
quello dei ciclisti.
Il segnale di destra ne indica la fine.

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2 La segnaletica stradale

PERCORSO PEDONALE E CICLABILE


Il segnale di sinistra è posto all’inizio di un percorso promiscuo
per pedoni e ciclisti. In questo caso occorre prestare maggiore
attenzione, poiché il movimento imprevedibile di queste due
categorie di utenti potrebbe creare qualche pericolo. Il segnale
di destra indica la fine del percorso pedonale e ciclabile.

LIMITE MINIMO DI VELOCITÀ


Segnalano rispettivamente inizio e fine del limite minimo di
velocità. È necessario procedere a una velocità pari o superiore
a quella indicata.

POSTO DI BLOCCO DELLA POLIZIA


Indica un posto di blocco istituito da organi di Polizia al quale
è obbligatorio fermarsi. Questo cartello viene posto a una certa
distanza dal posto di blocco e viene ripetuto nel punto in cui si
trovano gli agenti, dove bisogna fermarsi.

I SEGNALI DI INDICAZIONE
I segnali di indicazione sono generalmente di forma quadrata
o rettangolare.
Hanno la funzione di fornire agli utenti della strada informa-
zioni necessarie o utili per la guida e per l’individuazione di lo-
calità, itinerari, servizi e impianti. Possono essere di preavviso,
di direzione, di località, turistici ecc.

SEGNALI DI PREAVVISO
Sono segnali che riportano lo schema di un incrocio con frecce
indicanti le direzioni possibili e i nomi delle località raggiungibili.

SEGNALI DI DIREZIONE
Indicano la direzione da seguire per raggiungere la località in-
dicata al loro interno. Spesso riportano il tipo di strada (in que-
sto caso statale) e la distanza da percorrere (48 km).

Avvio a una zona industriale.

SEGNALI DI LOCALITÀ
Inizio e fine di un centro abitato.

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La segnaletica stradale

SEGNALI DI PRESELEZIONE
In prossimità di un incrocio, questi cartelli
permettono di scegliere in anticipo la corsia in
cui incanalarsi per poter procedere nella dire-
zione voluta.

1 2
SEGNALI TURISTICI E DI LOCALIZZAZIONE
Consentono di individuare strutture o servizi.
1. A 150 metri c’è un ufficio dove è possibile
chiedere informazioni turistiche
2. Indica il pronto soccorso
3. Indica la direzione da seguire per raggiun-
3 4 gere l’ospedale
4. Indica la direzione da seguire per raggiun-
gere la stazione ferroviaria

VARIAZIONE E USO DELLE CORSIE


Sono segnali che avvertono sul numero di corsie disponibili o
sul loro utilizzo.

AUMENTO E DIMINUZIONE DI CORSIE


Quello a sinistra indica un aumento da una a due corsie dispo-
nibili, mentre quello a destra una diminuzione da due a una
corsia.

USO DI CORSIE
Indica, in un centro abitato, che la prima corsia a destra è riser-
vata agli autobus in servizio pubblico urbano, mentre le due a
sinistra sono destinate alla circolazione ordinaria.

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2 La segnaletica stradale

LE INFORMAZIONI UTILI PER LA GUIDA


SENSO UNICO
1
1. Strada trasversale con circolazione a senso
unico
2. Senso unico frontale
In particolare questo segnale indica che fini-
2 sce un tratto di strada a doppio senso di circo-
lazione e inizia una strada a senso unico.

ATTENZIONE!
Dopo questi segnali potete effettuare svolte a destra e a sinistra ma non fate l’inversione di marcia:
vi trovereste contromano con il rischio di uno scontro frontale.

1. strada senza uscita


2. sottopassaggio pedonale
3. sovrappasso pedonale

1 2 3

SOS
Localizza un dispositivo per chiamate di soccorso o di assisten-
za stradale.

SCUOLABUS
Se posto dietro a un autobus, indica un veicolo adibito al tra-
sporto di scolari.
Quando viene utilizzato su un palo di sostegno, al lato di una
strada, segnala il punto di fermata di uno scuolabus.

SVOLTA A SINISTRA SEMIDIRETTA


Indica l’itinerario da seguire per poter svoltare a sinistra al pri-
mo incrocio.

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La segnaletica stradale

I SEGNALI DI LOCALIZZAZIONE DI SERVIZI

1. Posto di rifornimento di carburante


2. Ostello della gioventù
3. Fermata autobus

1 2 3

SEGNALI DI IDENTIFICAZIONE DELLE STRADE


1. Strada statale n.2
2. Strada provinciale n. 37
1 2 3 3. Strada comunale n. 19

I PANNELLI INTEGRATIVI
I pannelli integrativi sono di forma rettangolare o quadrata e
possono essere posti sotto
i segnali di pericolo, di prescrizione o di indicazione.
È necessario conoscere il significato di questi pannelli, poiché
contengono simboli o iscrizioni che possono anche modificare
in parte il significato del segnale sotto cui sono posti.
Infatti, possono rendere valido un obbligo o un divieto solo per
alcune categorie di veicoli, possono limitare nel tempo una pre-
scrizione ecc.

DISTANZA
Indica la distanza (in metri o in chilometri) fra
il segnale sotto cui è posto e l’inizio del pun-
to pericoloso o il punto dal quale si applica un
obbligo o un divieto.

ESTENSIONE
Indica la lunghezza (in metri o in chilometri)
del tratto di strada pericoloso o nel quale si ap-
plicano le prescrizioni.

VALIDITÀ
Indica il tempo di validità durante il quale vige
la prescrizione sotto cui è posto.

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2 La segnaletica stradale

INIZIO, CONTINUAZIONE, FINE


Indicano, rispettivamente, il punto di inizio (a sinistra), la con-
tinuazione (al centro) e il punto in cui finisce (a destra) una pre-
scrizione, un pericolo o un’indicazione.

SEGNALETICA ORIZZONTALE IN RIFACIMENTO


Indica la temporanea mancanza della segnaletica orizzontale o
lavori di tracciamento in corso.

INCIDENTE
Segnala l’ingombro della carreggiata da parte di veicoli inci-
dentati.

ZONA SOGGETTA AD ALLAGAMENTO


Indica un tratto di strada che, in caso di pioggia intensa, può
allagarsi.

CODA
Indica la possibilità di trovare traffico in lento movimento o fer-
mo in colonna.

MEZZI DI LAVORO IN AZIONE


Segnala la presenza di macchine operatrici al lavoro sulla stra-
da, che possono costituire un pericolo per il traffico ordinario.

STRADA SDRUCCIOLEVOLE
Indicano la causa e le condizioni atmosferiche che possono
rendere sdrucciolevole la strada: formazione di ghiaccio (a si-
nistra) e pioggia (a destra).

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La segnaletica stradale

I segnali orizzontali
Molto spesso gli utenti della strada tendono a igno-
rare la segnaletica orizzontale, considerandola di
scarso interesse.
In realtà, anche le strisce tracciate sulla pavimenta-
zione stradale hanno grande importanza ai fini del-
la sicurezza, in quanto hanno la funzione di guidare
gli utenti e fornire prescrizioni o utili indicazioni per
particolari comportamenti da seguire.
I segnali orizzontali sono costituiti da strisce di vario
tipo e si dividono in strisce longitudinali, trasversali,
attraversamenti pedonali e ciclabili, frecce direzio-
nali, iscrizioni e simboli e altri tipi di segnali.
Le strisce possono essere continue o discontinue,
semplici o doppie. È bene sapere che non si può mai
procedere rimanendo con il proprio veicolo a cavallo delle strisce; alla guida del vostro ciclo-
motore o della bicicletta tenetevi quindi vicini al margine destro della carreggiata. Nell’im-
magine sotto è riportato uno schema con le più comuni segnalazioni orizzontali e le relative
denominazioni. Analizziamo ora le segnalazioni orizzontali più importanti.

banchina marciapiede
attraversamento
corsia spartitraffico
attraversamento

intersezione a raso
carreggiata

pedonale
corsia
ciclabile

corsia coppa
giratoria
pista ciclabile

LE STRISCE LONGITUDINALI
STRISCIA BIANCA LONGITUDINALE CONTINUA
È vietata qualsiasi manovra che porti a valicare questa striscia. Di conseguenza non è pos-
sibile effettuare la svolta a sinistra e l’inversione di marcia. Il sorpasso è consentito, purché
non si superi la striscia continua e a condizione che non ci siano segnali che vietino di sor-
passare.
DOPPIA STRISCIA BIANCA LONGITUDINALE CONTINUA
Vale quanto detto per la striscia singola.

ATTENZIONE!
Queste strisce dividono i sensi di marcia: è molto pericoloso valicarle in quanto c’è il rischio
di scontrarsi con i veicoli provenienti dal senso contrario.

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2 La segnaletica stradale

STRISCIA BIANCA LONGITUDINALE DISCONTINUA


Delimita le corsie e i sensi di marcia; può essere valicata per la svolta a sinistra, per il sor-
passo e l’inversione di marcia, ma sempre con prudenza e a condizione che tali manovre non
siano vietate da altra segnaletica esistente in loco o da regole generali di comportamento.
DOPPIA STRISCIA BIANCA, UNA CONTINUA E UNA DISCONTINUA
In presenza di questo tipo di segnalazione occorre considerare soltanto la prima delle due
strisce tracciate, quella subito alla propria sinistra: se è continua non valicate la doppia stri-
scia, se è tratteggiata potete effettuare tutte le manovre consentite dalla striscia tratteggiata.


NO!

PASSAGGIO A LIVELLO
È una segnalazione orizzontale che può precedere qualsiasi
tipo di passaggio a livello. Impone di rallentare e non invadere
la corsia di marcia opposta.

LE CORSIE DI CANALIZZAZIONE E FRECCE DIREZIONALI


Le corsie di canalizzazione vengono tracciate in prossimità degli incroci. Consentono ai con-
ducenti di scegliere, in tempo utile, la giusta corsia per poter proseguire secondo l’itinerario
desiderato.
Al loro interno possono essere tracciate delle frecce (frecce direzionali) che indicano le dire-
zioni consentite. Se non ci sono frecce direzionali, per proseguire diritto ci si può incanalare
in una qualunque corsia, mentre per svoltare a destra bisogna tenersi nella sola corsia di
destra e per svoltare a sinistra occorre portarsi nella corsia di sinistra.

ATTENZIONE!
Si può cambiare corsia solo se questa è delimitata da una striscia discontinua; quando diventa
continua è obbligatorio proseguire nella direzione indicata dalla freccia tracciata al suo interno.

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La segnaletica stradale

LE STRISCE TRASVERSALI
STRISCIA BIANCA TRASVERSALE CONTINUA
Viene tracciata sulla pavimentazione stradale per indicare il punto in cui dovete fermarvi in
presenza di un segnale di arresto, come uno STOP, un semaforo rosso, un passaggio a livello
chiuso ecc.
STRISCIA TRASVERSALE DISCONTINUA
È costituita da una serie di triangoli bianchi affiancati e indica il punto in cui dovete fermarvi
per dare la precedenza ai veicoli provenienti sia da destra che da sinistra, in presenza di un
segnale verticale di «dare precedenza».

NO!


STOP
GLI ATTRAVERSAMENTI
ATTRAVERSAMENTO PEDONALE
È costituito da una serie di strisce bianche parallele all’asse
stradale sulle quali i pedoni che attraversano hanno sempre la
precedenza sui veicoli. Per migliorare la visibilità di chi attra-
versa, tali strisce possono essere precedute, sul lato destro, da
una segnalazione orizzontale
gialla a zig-zag, sulla quale è vietata la sosta.

ATTRAVERSAMENTO CICLABILE
L’attraversamento ciclabile è costituito da due strisce bianche
tratteggiate. I ciclisti che attraversano su questa segnalazione
hanno la precedenza rispetto agli altri veicoli.

LA PISTA CICLABILE
Una pista ciclabile è contrassegnata da due strisce longitudina-
li continue, una bianca e un’altra più larga di colore giallo. Tale
pista è riservata alla circolazione dei soli velocipedi, pertanto è
vietato il transito degli altri veicoli, anche dei ciclomotori.

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2 La segnaletica stradale

LA CORSIA RISERVATA AGLI AUTOBUS


Questa corsia è delimitata da una striscia gialla continua e riporta in giallo la scritta «BUS».
In questo spazio sono vietati sia il transito che la sosta degli altri veicoli.

LA FERMATA AUTOBUS
È uno spazio riservato esclusivamente alla
fermata di autobus e filobus. È vietata la sosta
di qualunque veicolo, sia all’interno dello spa-
zio indicato dalla scritta «BUS» che nella
zona della striscia gialla a zig-zag.

LE STRISCE DI DELIMITAZIONE
DI SOSTA
Gli spazi destinati alla sosta dei veicoli pos-
sono essere delimitati da strisce bianche per
il parcheggio non a pagamento, azzurre per
quello a pagamento e gialle per il parcheggio
riservato a talune categorie di veicoli (taxi,
veicoli per invalidi ecc.).

LA SEGNALAZIONE DEL DIVIETO


DI SOSTA
Laddove il ciglio verticale del marciapiede è
dipinto a strisce gialle e nere alternate, è vie-
tata la sosta di qualsiasi veicolo.

GLI OSTACOLI RIGIDI


Gli ostacoli rigidi posti ai margini o dentro la carreggiata vengono segnalati con strisce al-
ternate oblique bianche e nere.

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CAPITOLO
I SEGNALI LUMINOSI E MANUALI
I segnali luminosi
I segnali luminosi sono costituiti dai vari tipi di semafori che, in modo diverso, hanno la fun-
zione di regolare il traffico o comunicare informazioni utili per la guida. In corrispondenza
degli incroci, le segnalazioni luminose effettuate dalle lanterne semaforiche sono importan-
tissime per regolare il movimento dei veicoli provenienti dalle diverse direzioni.

ATTENZIONE!
Il rispetto di tali segnali è fondamentale per la sicurezza vostra e degli altri, poiché passare
con il semaforo che proietta luce rossa può significare mettere a repentaglio la propria vita
e quella altrui.

IL SEMAFORO VEICOLARE NORMALE


Questo semaforo è composto da tre luci colorate disposte verticalmen-
te, con il verde in basso, il giallo al centro e il rosso in alto; quest’ultimo
può avere dimensioni maggiori rispetto agli altri due colori per renderlo
maggiormente visibile a distanza. In alcuni casi, le tre luci sono disposte
orizzontalmente con la luce verde sulla destra, il rosso a sinistra e il giallo
al centro. Il comportamento da tenere è indicato di seguito.

LUCE VERDE ACCESA


Con la luce verde accesa potete impegnare l’incrocio e proseguire in qualunque direzione.
In ogni caso, prima di impegnare l’incrocio accertatevi che gli altri veicoli provenienti dalla
strada trasversale si siano fermati per farvi passare (a volte c’è qualcuno che non si ferma
con il rosso!).
Anche se avete la precedenza, impegnate l’area di manovra con prudenza e cautela.
Ricordatevi inoltre che, se svoltate a destra, dovete dare la precedenza ai pedoni in fase di
attraversamento; se svoltate a sinistra, dovete fermarvi in prossimità del centro dell’incrocio
per dare la precedenza ai veicoli provenienti di fronte.

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3 I segnali luminosi e manuali

LUCE GIALLA ACCESA


Impone di fermarsi in corrispondenza della striscia
trasversale di arresto, se è possibile farlo in condizioni
di sicurezza. Se avete già impegnato l’incrocio, affret-
tatevi ad attraversarlo.

LUCE ROSSA ACCESA


Non ci sono alternative: dovete fermarvi prima della
striscia di arresto. Fare altrimenti metterebbe a serio
rischio la vostra incolumità e quella degli altri.

I SEMAFORI VEICOLARI DI CORSIA


Sono semafori dotati di luci a forma di frecce colorate su fondo nero e disposte con la freccia
verde in basso, gialla al centro, rossa in alto. La sequenza di accensione delle luci è identica a
quella del semaforo veicolare normale.
Nella stessa luce si possono trovare anche due
frecce per dare il comando contemporaneamente
a due direzioni diverse.
Questi semafori vengono utilizzati negli incroci
dotati di corsie di pre-
selezione; pertanto, per
poter procedere nella
direzione voluta, è ne-
cessario incanalarsi nel-
la corsia contraddistinta
da frecce orizzontali che
indicano la stessa di-
rezione delle frecce del
semaforo.

IL SEMAFORO PEDONALE
È un semaforo che serve a regolare l’attraver-
samento della carreggiata da parte dei pedoni.
La disposizione delle luci è verticale: pedone
verde in basso, pedone giallo al centro, pedo-
ne rosso in alto.
Con il pedone verde acceso occorre attraver-
sare rapidamente; la luce gialla consente ai
pedoni che hanno iniziato l’attraversamento
di completarlo, mentre chi si trova ancora sul
marciapiede deve fermarsi; il rosso impone ai
pedoni di fermarsi sul marciapiede e non at-
traversare.

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I segnali luminosi e manuali

IL SEMAFORO PER VELOCIPEDI


È destinato alla regolazione degli attraversamenti ciclabili semaforizzati. Ri-
porta una bicicletta verde, gialla o rossa (rispettivamente in basso, al centro e
in alto) su fondo nero.
I ciclisti sono tenuti a rispettare il significato dei colori che è simile a quello del
semaforo veicolare normale.

I SEMAFORI GIALLI LAMPEGGIANTI


Queste lanterne sono di tre tipi:
➜ a luce gialla lampeggiante;

➜ con un pedone giallo lampeggiante;

➜ con una bicicletta gialla lampeggiante.

Una luce gialla lampeggiante indica punti stradali particolarmente pericolosi:


invita a rallentare e procedere con prudenza e cautela.
Le lanterne con i simboli del pedone e della bicicletta, entrambi gialli lampeg-
gianti, vengono usate negli incroci per avvertire i veicoli in fase di svolta a destra
che è possibile incrociare dei pedoni o dei ciclisti ai quali bisogna dare la prece-
denza.

I SEMAFORI SPECIALI
Sono costituiti da due luci rosse lampeggianti alternativamente, oppure da una sola luce rossa
fissa. Quando queste luci sono in funzione, i veicoli non devono superare la striscia di arresto;
essi possono riprendere la marcia soltanto quando le luci si spengono. Queste segnalazioni si
usano nei passaggi a livello con barriere (una
sola luce rossa), nei passaggi a livello senza
barriere o con semibarriere e agli accessi dei
ponti mobili o dei pontili d’imbarco delle navi
traghetto (due luci rosse lampeggianti).

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3 I segnali luminosi e manuali

Le segnalazioni degli agenti del traffico


Gli agenti che regolano il traffico possono effettuare segnalazioni che tutti gli utenti della
strada, pedoni compresi, sono tenuti a rispettare. Le prescrizioni date dagli agenti annulla-
no ogni altro ordine dato con la segnaletica stradale; quindi, se arrivate a un incrocio dove il
semaforo proietta luce verde ma il vigile vi impone di fermarvi, avete l’obbligo di rispettare la
segnalazione dell’agente e non quella del semaforo.

1
Il vigile con le braccia aperte, distese lungo la vo-
stra direzione di marcia, corrisponde al verde del
semaforo, quindi indica via libera per qualsiasi di-
rezione. In questo caso vedete il vigile di profilo.

2
Il vigile con un braccio alzato verticalmente cor-
risponde al giallo del semaforo: fermatevi se non
avete ancora impegnato l’incrocio, proseguite se
avete superato la striscia di arresto.

3
Il vigile con le braccia aperte e distese perpendi-
colarmente al vostro senso di marcia corrisponde
al rosso del semaforo: fermatevi. In questo caso
vedete il vigile di fronte o di spalle.

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I segnali luminosi e manuali

4
Il vigile con le braccia distese orizzontalmente
e perpendicolari fra di loro, con il braccio destro
proteso in avanti, consente ai veicoli provenienti
dalla sua sinistra di procedere in qualunque di-
rezione; obbliga tutti gli altri a fermarsi.

5
Il suono prolungato del fischietto da parte di un
agente può intimare l’«ALT» al singolo utente,
oppure può bloccare tutta la circolazione per favo-
rire il passaggio ai veicoli in servizio di emergen-
za. Due suoni brevi del fischietto significano «via
libera».

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CAPITOLO

I PEDONI
La circolazione dei pedoni
Il Codice della Strada fissa delle precise regole di comportamento per i pedoni, anche se
molto spesso, purtroppo, vengono ignorate da buona parte di essi.
È necessario convincersi che gli incidenti stradali possono verificarsi non soltanto per colpa
dei conducenti, ma anche per comportamenti scorretti o imprudenti di chi si sposta a piedi
sulla strada.
Un attraversamento improvviso, un modo di camminare distratto o avventato sulla car-
reggiata possono creare situazioni di pericolo che spesso
generano incidenti con conseguenze gravi.
Pertanto, anche se in qualità di semplici pedoni, per la
vostra e l’altrui sicurezza è fondamentale che rispettiate
le regole previste per tali utenti della strada.

I pedoni devono circolare sui marciapiedi, sulle banchine,


sui viali e sugli altri spazi per essi predisposti. Qualora i
marciapiedi manchino, siano ingombri, interrotti o non
percorribili, i pedoni devono circolare sul margine della
carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli (a sini-
stra), così da avere il traffico di fronte. Rispettando questa
regola, nelle strade a doppio senso di circolazione, si ha
la possibilità di controllare meglio le traiettorie veicolari,
evitando di essere investiti alle spalle.

Su strade extraurbane, nelle ore serali e notturne, è ob-


bligatorio per i pedoni marciare su un’unica fila. È inoltre molto importante in questi casi
indossare abiti chiari e, possibilmente, avere una torcia elettrica accesa.
Può essere molto utile usare riporti rifrangenti sulle maniche o su cappelli, zaini ecc. Sono
semplici espedienti che possono risultare determinanti ai fini della sicurezza.

Tutte le volte che vi è possibile, evitate di camminare su strade buie o poco illuminate, so-
prattutto se indossate abiti scuri e non disponete di torcia elettrica. In tali condizioni i con-
ducenti dei veicoli che sopraggiungono, pur avendo i fari accesi, non riusciranno a vedervi.

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I pedoni

ATTENZIONE!
Il fatto che voi vediate bene l’auto con i fari accesi non significa che l’automobilista veda voi; in una
strada non illuminata un pedone si distingue difficilmente e… solo all’ultimo momento.
L’eventualità che vi possano investire è grandissima.

Evitate sempre di camminare in gruppi e addirittura in ordine


sparso. I veicoli sfrecciano vicino e un vostro spostamento im-
provviso potrebbe risultare molto pericoloso.

È vietato impegnare la carreggiata utilizzando pattini a rotelle,


skateboard o altri acceleratori di andatura.
La legge non consente sulla strada giochi, allenamenti o manife-
stazioni sportive non autorizzate.

Non sostate in gruppo sui marciapiedi, sulle banchine o presso


gli attraversamenti pedonali così da causare intralcio agli altri
pedoni: è vietato e incivile.
Il Codice vieta, altresì, di danneggiare i segnali stradali e tutto ciò
che appartiene alla strada, così come gettare rifiuti e imbrattare
le aree a uso pubblico.

L’attraversamento della carreggiata


L’art. 190 del Codice della Strada dispone quanto segue.

I pedoni, per attraversare la carreggiata, devono servirsi degli attraversamenti pedonali, dei
sottopassaggi, dei sovrappassaggi. Quando questi non esistono, o distano più di 100 metri
dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso per-
pendicolare, con l’attenzione necessaria a evitare situazioni di pericolo per sé e per gli altri.

L’analisi della legge suggerisce le seguenti raccomandazioni.


➜ Attraversate la carreggiata servendovi sempre delle
strisce pedonali, dove esistono. In questo modo avete la
precedenza sui veicoli e siete maggiormente “protetti”,
poiché i conducenti sono obbligati a rallentare e, se
necessario, a fermarsi.
➜ Anche se avete la precedenza sulle strisce pedonali,
mantenete l’obbligo (e l’abitudine) di attraversare
rapidamente e senza indugiare. Non costringete i veicoli
a frenare bruscamente per evitarvi.

ATTENZIONE!
Quando attraversate la carreggiata state attenti al traffico
e non usate il cellulare! Anche solo qualche secondo
di distrazione potrebbe esporvi a grossi pericoli. Potreste essere
investiti dai veicoli in transito, con gravi conseguenze.

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4 I pedoni

Usate sovrappassi o sottopassi, laddove presenti: sono ancora più sicuri delle strisce, poiché
non esiste la possibilità di essere investiti dai veicoli.
In assenza di attraversamenti pedonali, sovrappassi o sottopassi, badate ad attraversare la
strada solo quando siete certi che non ci siano veicoli a distanza ravvicinata.
Durante l’attraversamento, seguite una traiettoria perpendicolare alla carreggiata: è il tra-
gitto più breve e richiede un tempo minore.

RICORDATE! Meno tempo rimanete sulla carreggiata, minori rischi correte.

Riepiloghiamo i comportamenti da tenere per attraversare una carreggiata con la massima


sicurezza possibile:
➜ Non attraversate fuori degli attraversamenti
pedonali (strisce).
➜ Se sono presenti, usate sovrappassi o sottopassi.

➜ Attraversate solo quando siete certi che non


sopraggiungano veicoli a distanza ravvicinata.
➜ Attraversate rapidamente, senza indugiare
sulla carreggiata, ed evitando di distrarvi.
➜ Non attraversate nei tratti di strada a visibilità
limitata, come una curva o un dosso. Le auto in
transito potrebbero accorgersi di voi troppo tardi.
➜ Non attraversate in senso obliquo.

L’attraversamento negli incroci


Quando dovete attraversare un incrocio sprovvisto di semafori è possibile che sopraggiunga
un alto numero di veicoli, tanto da tenervi “inchiodati” sul marciapiede. In questo caso non
azzardate un attraversamento: potrebbe essere molto pericoloso.
C’è un piccolo espediente che può aiutarvi: fate un cenno con la mano agli automobilisti in
transito, in modo che essi capiscano chiaramente la vostra necessità di attraversare. Certa-
mente qualche conducente cortese rallenterà per permettervi di passare. Attraversate, però,
solo se egli si arresta e, contemporaneamente, fate un cenno di ringraziamento.

Se l’incrocio è regolato da lanterne semaforiche o da un vigile, avete l’obbligo di rispettare le


segnalazioni luminose o dell’agente come i conducenti dei veicoli (➜✔cap. 3).

ATTENZIONE!
Non attraversate gli incroci in diagonale: potreste essere investiti
dai veicoli provenienti da qualsiasi direzione. L’attraversamento
di un incrocio regolato dal semaforo risulta più sicuro; state però
molto attenti ai conducenti dei veicoli impegnati nelle svolte, i quali
potrebbero non avervi visto o potrebbero tentare di precedervi.

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I pedoni

L’uso dei mezzi pubblici


Quando per i vostri spostamenti usate mezzi pubblici adottate alcuni comportamenti che,
sebbene non contemplati nel Codice, aumenteranno la vostra sicurezza e vi consentiranno
di distinguervi come persone dotate di buona educazione e forte senso civico.

Vediamoli insieme.
➜ Alla fermata aspettate l’autobus rimanendo sul marciapiede o sulla banchina. Al suo
arrivo, non occupate la carreggiata prima che il mezzo sia del tutto fermo, nel tentativo
di salire per primi. La fretta potrebbe essere pericolosa!
➜ Salite sull’autobus in modo ordinato, uno per volta, dando la precedenza a chi deve
scendere.
➜ All’interno del mezzo pubblico comportatevi rispettando le elementari norme di
buona educazione: non create confusione e lasciate il posto agli anziani, agli invalidi e
comunque a quelle persone che, per età o stato fisico, ritenete abbiano più bisogno di
voi di stare seduti.
➜ Giunti a destinazione, uscite con ordine, aiutando eventualmente a scendere chi ne ha
bisogno (invalidi, anziani ecc.).
➜ Una volta scesi dall’autobus, non attraversate mai passando davanti al mezzo. È molto
pericoloso e potreste rimanere investiti dai veicoli che tentano di sorpassarlo. Aspettate
che l’autobus sia partito e poi attraversate.
➜ In alternativa, potete attraversare la strada passando dietro all’autobus, ma sempre
accertandovi di poterlo fare in condizioni di sicurezza, verificando con cautela che non
ci siano veicoli in arrivo.
➜ Non vi fermate a chiacchierare con gli amici dietro l’autobus fermo o dietro qualsiasi
altro veicolo di grosse dimensioni. In una improvvisa manovra di retromarcia, l’autista
potrebbe non vedervi e investirvi senza accorgersene.

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CAPITOLO

I CICLISTI
Nella circolazione stradale, molto spesso, chi guida una bicicletta si ritiene esente dal rispet-
to delle norme e ignora che, come ciclista, non solo è tenuto a rispettare le regole della cir-
colazione su strada al pari di tutti gli altri conducenti, ma che, in caso di incidente, è esposto
a danni maggiori.
Pertanto, alla guida della vostra bicicletta, per spostarvi in tutta sicurezza, dovete seguire
due principi: rispettate le regole del Codice della Strada ed effettuate regolarmente una ma-
nutenzione della vostra bicicletta.

Vediamo insieme i dispositivi di equipaggiamento dei velocipedi e le caratteristiche co-


struttive e funzionali, come previsto dall’articolo 68 del Codice della Strada e dal relativo
Regolamento di esecuzione.

La bicicletta: dispositivi di equipaggiamento


freno posteriore specchietto retrovisore

campanello

fanalino rosso fanale a luce bianca o gialla

freno anteriore

catarinfrangente rosso dinamo

catarinfrangenti
gialli

pneumatico
pneumatico

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I ciclisti

I velocipedi devono essere muniti di pneumatici e di due dispositivi di frenatura indipen-


denti, uno per la ruota anteriore e uno per quella posteriore. Questi dispositivi (freni) devono
sempre agire in maniera pronta ed efficace sulle rispettive ruote.
Per le segnalazioni acustiche, le biciclette devono disporre di campanello che possa essere
sentito ad almeno 30 metri di distanza (art. 224 del Regolamento).
Le segnalazioni visive sono così dislocate:
➜ nella parte anteriore un fanale a luce bianca o gialla, con il fascio luminoso rivolto verso
il basso e alimentato da una dinamo o da una pila;
➜ nella parte posteriore una luce di posizione rossa (fanalino), anch’essa alimentata
elettricamente e un dispositivo a luce riflessa (catarifrangente o catadiottro) di colore
rosso;
➜ sui fianchi dei pedali e tra i raggi delle ruote dei catarifrangenti gialli che aumentano la
visibilità notturna della bici.

Dovete controllare spesso la pressione di gonfiaggio e lo spessore del battistrada degli pneu-
matici. Nel caso fossero consumati, sostituite i copertoni; le ruote “lisce” riducono l’aderenza
con l’asfalto, aumentando il rischio di slittamenti, cadute e forature.
Potrebbe essere utile dotare la bici di una pompa di gonfiaggio e di una borsetta con alcuni
attrezzi per qualche intervento di emergenza.

Controllate spesso anche lo stato e lo spessore dei cosiddetti “tacchetti”, blocchetti di gom-
ma dura azionati dai comandi dei freni che strisciano sui cerchi per far frenare le ruote. Se
presentano segni di usura, conviene sostituirli.
Infine, verificate il funzionamento delle
luci: il fanale anteriore, il fanalino ros-
so e il catarifrangente posteriore. Pulite
RICORDATE!
spesso il vetro del fanale e i catarifran-
È importante vedere ma è molto più importante genti; accertatevi che le lampadine si-
farsi vedere. ano sempre funzionanti ed efficienti,
sostituite subito quelle bruciate. Se vi
capita di uscire di sera con la bici (sareb-
be tuttavia meglio evitarlo, perché i pericoli aumentano considerevolmente), i dispositivi di
segnalazione visiva devono essere assolutamente funzionanti, non solo per vedere la stra-
da ed eventuali ostacoli ma soprattutto perché gli al-
tri possano individuarvi tempestivamente già da una
certa distanza.

Il Codice della Strada dispone quanto segue.

È obbligatorio circolare con i dispositivi luminosi


accesi da mezz’ora dopo il tramonto del sole
fino a mezz’ora prima del suo sorgere,
nelle gallerie e anche di giorno quando,
per condizioni atmosferiche, la visibilità è limitata.

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5 I ciclisti

La circolazione delle biciclette


LA POSIZIONE SULLA CARREGGIATA
Quando siete alla guida della vostra bicicletta ri-
cordate che siete obbligati a circolare quanto più è
possibile vicino al margine destro della carreggiata
(art. 143 C.d.S.). Il rispetto di questa norma aumenta
la vostra sicurezza perché i veicoli più veloci vi sor-
passeranno continuamente e, mantenendovi quan-
to più è possibile a destra, non rischiate di farvi in-
vestire alle spalle. Circolate su una pista ciclabile,
ove presente.
Rispettate le norme e usate prudenza e buon senso:
solo in questo modo la guida della vostra bicicletta
risulterà sicura e divertente.

LE SVOLTE E IL CAMBIAMENTO DI DIREZIONE


Ogni volta che cambiate direzione di marcia state effettuando una manovra che vi porta a
spostarvi dalla normale traiettoria, pertanto usate sempre molta prudenza e, soprattutto,
rispettate le regole dettate dal Codice della Strada.
Vediamo come è corretto e opportuno eseguire le svolte.
SVOLTARE A DESTRA IN UN INCROCIO

➜ Segnalate la manovra sporgendo lateralmente il braccio destro e, mantenendovi vicino


al margine della carreggiata, eseguite la svolta. Immettendovi nella strada trasversale,
prestate attenzione a eventuali pedoni in attraversamento.
SVOLTARE A SINISTRA SU UNA CARREGGIATA A DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE

➜ Accertatevi che nessun veicolo vi stia sorpassando o abbia segnalato di volerlo fare (gi-
rando leggermente la testa all’indietro).
➜ Segnalate con sufficiente anticipo la vostra intenzione di svoltare, sporgendo lateralmen-
te il braccio sinistro (fate capire agli altri con molta chiarezza la vostra intenzione) e co-
minciate a spostarvi gradualmente vicino alla striscia di mezzeria.
➜ Effettuate la svolta a sinistra senza imboccare l’altra strada contromano, badando di dare
prima la precedenza ai veicoli provenienti da destra e di fronte.
SVOLTARE A SINISTRA SU UNA CARREGGIATA A SENSO UNICO

➜ Anche in questo caso dovete accertarvi che nessun veicolo vi stia sorpassando e segna-
lare tempestivamente agli altri utenti la vostra intenzione di svoltare, sporgendo il brac-
cio sinistro. Appena possibile, portatevi vicino al margine sinistro e svoltate.

CONSIGLIO

Dovendo svoltare a sinistra su una carreggiata a doppio senso, con traffico particolarmente intenso
e caotico, invece di eseguire la svolta come spiegato prima, può essere più sicuro fermarsi sul lato
destro della strada e attraversare a piedi sulle strisce pedonali, portando la bicicletta a mano.

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I ciclisti

Gli incroci e le precedenze


Avvicinatevi agli incroci moderando sempre la velocità e usando prudenza.
Se avete la precedenza, prima di impegnare l’incrocio, accertatevi che gli altri mezzi abbiano
rallentato o si siano fermati per farvi passare. Se vi accorgete che qualche veicolo non ac-
cenna a fermarsi, non impegnate l’incrocio: attendere qualche secondo può salvarvi la vita!

Rispettate sempre i segnali dati dal semaforo. Attraversare con il rosso può costarvi caro in
tutti i sensi. Prestate molta attenzione anche alle segnalazioni dei vigili; evitate errori di ma-
novra. Negli incroci sprovvisti di segnalazioni date la precedenza a destra.
Rispettate sempre i segnali di «stop» e «dare precedenza». Contravvenire a quanto prescritto
da questi cartelli può esservi fatale perché gli altri conducenti, sapendo di avere la preceden-
za, impegneranno l’incrocio con molta decisione e a velocità sostenuta.

Date sempre la precedenza:


➜ ai pedoni che attraversano sulle strisce pedonali;

➜ quando uscite da una strada privata, da un vialetto, da


un passo carrabile ecc. e vi immettete in una strada pub-
blica;
➜ quando siete fermi al lato della strada e iniziate la marcia
immettendovi nel flusso di traffico;
➜ ai veicoli circolanti su rotaie (tram, treni).

La velocità e la distanza di sicurezza


Durante la marcia, regolate la velocità della vostra bicicletta in modo da non costituire mai
pericolo o intralcio, soprattutto per i pedoni o in presenza di bambini. Non vi accostate trop-
po al veicolo che vi precede: se quest’ultimo frena improvvisamente e voi non avete mante-
nuto la distanza di sicurezza, è quasi certa una collisione.

Il sorpasso
Anche alla guida di una bicicletta potete trovarvi nella necessità di
sorpassare. In tal caso siate prudenti, rispettate le regole del Codi-
ce e attenetevi alle indicazioni che seguono.

Prima di deviare dalla vostra normale direzione di marcia, accerta-


tevi che nessun veicolo dietro di voi sia già in fase di sorpasso, poi
segnalate l’intenzione di spostarvi con un gesto della mano sini-
stra e quindi, nel più breve tempo possibile, effettuate la manovra.
Dopo aver superato chi vi stava davanti, riportatevi a destra ripren-
dendo la normale posizione di marcia. Segnalate il rientro a destra.

ATTENZIONE!
Quando sorpassate dei veicoli fermi, non accostatevi troppo perché qualcuno potrebbe aprire
improvvisamente uno sportello facendovi cadere rovinosamente.

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5 I ciclisti

Le norme specifiche di comportamento


Dopo aver parlato delle regole che riguardano i veicoli in generale, è opportuno conoscere le
norme specifiche previste per i conducenti di velocipedi.

➜ I ciclisti devono procedere su un’u-


nica fila. Solo nei centri abitati pos-
sono affiancarsi, ma mai in numero
superiore a due.
➜ Alla guida della bicicletta bisogna
sempre avere libero l’uso delle brac-
cia e delle mani. Non dovete mai
lasciare il manubrio. Vi è consenti-
to tenerlo con una sola mano uni-
camente quando dovete segnalare
qualche manovra.
➜ È consentito trasportare oggetti sul-
la bicicletta a condizione che siano
solidamente fermati e non sporgano
oltre 50 centimetri rispetto alla sa-
goma del veicolo.
➜ È vietato, oltre che pericoloso, trai-
nare qualcuno o farsi trainare da
altri veicoli. Sarebbe molto facile
perdere l’equilibrio e cadere con il
rischio di essere investiti dai veicoli
che sopraggiungono.
➜ È vietato trasportare persone sulla
bicicletta. È consentito portare un
bambino fino a 8 anni di età se si
dispone del sellino con braccioli e
schienale e a condizione che a gui-
dare sia una persona maggiorenne.
➜ È vietato fare delle impennate, ga-
reggiare in velocità, effettuare ma-
novre a zig-zag.

RICORDATE!
Sulla strada circolano veicoli di ogni genere e ogni vostro comportamento scorretto o imprudente
può portarvi a una collisione le cui conseguenze potrebbero essere per voi molto gravi.

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CAPITOLO
LA MICROMOBILITÀ ELETTRICA
Da un po’ tempo e in numero sempre crescente, circolano sulle nostre strade (quasi esclusi-
vamente nei centri abitati) piccoli veicoli elettrici che, mescolandosi al movimento di pedo-
ni e veicoli, rischiano di creare pericolo per i conducenti e per gli altri utenti.
Il Codice stradale non contempla i veicoli elettrici tra quelli ammessi a circolare su strade
pubbliche e dunque non riporta una specifica normativa che ne regoli il movimento; pro-
prio per questo, risultano pericolosi.

Tuttavia, poiché questi piccoli veicoli elettrici consentono


una mobilità urbana più veloce e snella ma anche per ra-
gioni ecologiche poiché non sono inquinanti, la diffusione
di questi mezzi si è ampliata al punto che si è reso indispen-
sabile regolamentare il loro uso e dunque colmare la lacuna
legislativa.
Il Ministero dei Trasporti con decreto del 4 giugno 2019 n.
229, ha pertanto stabilito le norme che regolano, in via spe-
rimentale, la circolazione su strada di alcuni dispositivi uti-
lizzati nella cosiddetta micromobilità elettrica.
Il decreto è entrato in vigore il 27 luglio 2019; a partire
da questa data, quei dispositivi che il Codice della Stra-
da considerava illegali nella circolazione stradale, possono
circolare, seppure in via sperimentale e con determinati li-
miti e condizioni. Con la legge 160 del 27 dicembre 2019 per
i monopattini elettrici è terminata la fase sperimentale: tali
dispositivi a due ruote sono equiparati alle biciclette e pos-
sono essere usati in tutte le città italiane.

L’ambito di applicazione delle norme


La micromobilità elettrica è consentita solo in ambito urbano.
Le Amministrazioni comunali, con apposita ordinanza, dovranno autorizzare la sperimen-
tazione e individuare le aree e/o le strutture sulle quali è ammessa la circolazione di tali
dispositivi come, per esempio, piste ciclabili, percorsi promiscui pedonali e ciclabili, aree
pedonali e le cosiddette zone 30 che abbiano caratteristiche tali da garantire la sicurezza

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6 La micromobilità elettrica

degli utenti della strada. La delibera della Giunta comunale, oltre ad approvare il piano del-
la sperimentazione della micromobilità elettrica, dovrà regolamentarne la circolazione e la
sosta. A questo riguardo i Comuni dovranno installare una specifica segnaletica stradale
verticale e orizzontale.

CONDIZIONI E PROCEDURE PER L’AUTORIZZAZIONE ALLA CIRCOLAZIONE


Qualora i Comuni istituiscano o affidino servizi di noleggio dei dispositivi in condivisione,
devono rendere obbligatoria l’attivazione di un’adeguata azione di informazione nei con-
fronti degli utilizzatori, da parte delle società responsabili del servizio.

I REQUISITI DEGLI UTENTI


I dispositivi per la micromobilità elettrica posso-
no essere condotti solo da utilizzatori che abbia-
no compiuto 18 anni, anche se privi di qualsiasi
tipo di patente. Se minorenni, invece, devono es-
sere in possesso almeno della patente di catego-
ria AM.

Le informazioni devono riguardare le regole di


utilizzo, tra cui quelle relative alla sicurezza stra-
dale, la velocità, le modalità consentite di sosta.
Nell’istituzione o nell’affidamento del servizio di
noleggio, i Comuni prevedono inoltre l’obbligo
di coperture assicurative per l’espletamento del
servizio stesso.

I dispositivi inclusi nella sperimentazione


I dispositivi per la micromobilità elettrica ammessi alla sperimentazione sono esclusivamente:
➜ segway;

➜ monowheel;

➜ hoverboard;

➜ monopattino.

LE CARATTERISTICHE DEI DISPOSITIVI


Una prima distinzione può individuarsi in dispositivi auto-bilanciati, quali il segway, il mo-
nowheel e l’hoverboard, e dispositivi non auto-bilanciati, come il monopattino elettrico.
Solo per i monopattini elettrici viene imposta una potenza nominale massima di 500W, non
prevista per gli altri dispositivi.

Tutti i dispositivi non possono essere dotati di posto a sedere per l’utilizzatore e sono desti-
nati a essere utilizzati con postura in piedi.
Gli stessi devono riportare la relativa marcatura CE prevista dalla direttiva 2006/42/CE.
È vietata la circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica difformi dalle tipologie
e dalle caratteristiche stabilite dalla normativa.

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La micromobilità elettrica

LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA PER CIASCUN DISPOSITIVO


SEGWAY
Il segway è un dispositivo auto-bilanciato a due ruote,
montate su un asse trasversale con manubrio, munito di
segnalatore acustico.

Non è previsto un limite di potenza del motore elettrico.

Il limitatore di velocità è obbligatorio a 20 km/h se la ve-


locità, per costruzione del dispositivo, supera tale limite;
è obbligatorio a 6 km/h per l’utilizzo nelle aree pedonali.

I dispositivi di illuminazione o rifrangenti non sono obbli-


gatori; in caso di adozione, però, è prevista una luce an-
teriore bianca o gialla e catarifrangenti posteriori rossi e
luce rossa fissa.

MONOWHEEL
Il monowheel è un dispositivo auto-bilanciato a una
ruota senza manubrio.
La potenza massima del motore elettrico non è prevista,
come non è prevista la velocità massima per costruzione.

Il limitatore di velocità è obbligatorio a 20 km/h se la ve-


locità, per costruzione del dispositivo supera tale limite;
è obbligatorio a 6 km/h per l’utilizzo nelle aree pedonali.

Il segnalatore acustico non è obbligatorio.


I dispositivi di illuminazione o rifrangenti non sono obbligatori; in caso di adozione, però, è
prevista una luce anteriore bianca o gialla e catarifrangenti posteriori rossi e luce rossa fissa.

HOVERBOARD
L’hoverboard è un dispositivo auto-bilanciato a due ruote
trasversali senza manubrio.
Non sono previste né la potenza massima del motore elet-
trico né la velocità massima.

Il limitatore di velocità è obbligatorio a 20 km/h se la ve-


locità, per costruzione del dispositivo, supera tale limite;
è obbligatorio a 6 km/h per l’utilizzo nelle aree pedonali.

Il segnalatore acustico non è obbligatorio.

I dispositivi di illuminazione o rifrangenti non sono obbligatori; in caso di adozione, però, è


prevista una luce anteriore bianca o gialla e catarifrangenti posteriori rossi e luce rossa fissa.

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6 La micromobilità elettrica

MONOPATTINO ELETTRICO
Il monopattino è un dispositivo non auto-bilanciato a
due ruote in linea con manubrio. La potenza massima
del motore elettrico è di 500 W (0,5 kW).

Il limitatore di velocità è obbligatorio a 20 km/h se la


velocità per costruzione del dispositivo
supera tale limite; obbligatorio a 6 km/h per l’utilizzo
nelle aree pedonali.

ATTENZIONE!
La Legge di Bilancio entrata in vigore il 1° gennaio 2020 ha equiparato i monopattini elettrici
ai velocipedi (biciclette).

I monopattini che rientrano nei limiti di potenza e velocità definiti dal decreto del Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti 4 giugno 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 162
del 12 luglio 2019, sono equiparati ai velocipedi di cui al codice della strada, di cui al decreto
legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

A seguito di tale disposizione, la circolazione di questi veicoli è regolata dal Codice della Strada
con le stesse norme previste per le biciclette.

Pertanto, i monopattini elettrici devono essere equipaggiati con:


✔✔ luce anteriore bianca o gialla;
✔✔ luce posteriore rossa;
✔✔ catarifrangente posteriore rosso;
✔✔ campanello per segnalazioni acustiche;
✔✔ freni.

RICORDATE!
I segway, gli hoverboard e i monowheel, dispositivi di tipo auto-bilanciato, rientrano
esclusivamente nelle norme di circolazione previste dal decreto del Ministero dei Trasporti
del 4 giugno 2019, n. 229, con tutti i limiti e le restrizioni già esposti.

Ulteriori precisazioni e novità sull’uso dei monopattini elettrici sono state introdotte nel de-
creto “milleproroghe”, approvato dal Senato il 28 febbraio 2020. La tabella seguente ne sin-
tetizza le principali.

54 © DE AGOSTINI SCUOLA SPA - NOVARA – PAGINA FOTOCOPIABILE E SCARICABILE


La micromobilità elettrica

TABELLA RIEPILOGATIVA DELLE NOVITÀ SUI MONOPATTINI

CARATTERISTICHE REGOLE MONOPATTINI DA MARZO 2020

Equiparazione ai velocipedi Sì

Posti a sedere No

Motore elettrico nominale continua non superiore a



0,50 kW

Possesso patente No per chiunque

Età minima di utilizzo 14 anni

Casco Obbligo solo tra i 14 e i 18 anni

Sì ma solo dove vige 50 km/h e sia consentita circola-


Strade urbane
zione velocipedi

Sì ma solo dove esiste pista ciclabile, che deve essere


Strade extraurbane
utilizzata
Limite di velocità su carreggiata Max 25 km/h

Limite di velocità su aree pedonali Max 6 km/h

Sì da mezz’ora dopo tramonto, oscurità e di giorno per


Luci obbligatorie
condizioni atmosferiche che richiedano l’illuminazione

Targa No

Assicurazione No

➜ Mai affiancati in numero superiore a 2


➜ In unica fila quando richiesto dalla circolazione
Circolazione ➜ Libero uso delle braccia e delle mani
➜ Manubrio retto sempre con entrambe le mani,
salvo per segnalare la svolta

Sì da mezz’ora dopo tramonto, oscurità e di giorno per


Bretelle o giubbotti retroriflettenti
condizioni atmosferiche che richiedano l’illuminazione

Applicazione norme C.d.S. e D.M. MIT 4/06/2019 Mai in aree esclusivamente private

Giunta comunale con apposita delibera:


➜ numero licenze attive
➜ numero massimo monopattini
Servizi di noleggio anche free-floating nelle città ➜ obbligo assicurazione
➜ modalità di sosta monopattini
➜ limitazioni alla circolazione in determinate aree
della città

Fonte: ASAPS – Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale

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6 La micromobilità elettrica

Le norme di circolazione
➜ Nella guida dei dispositivi per la micromobilità elettrica, gli utilizzatori devono attenersi
alle istruzioni d’uso riportate nel manuale di ciascun dispositivo nonché, in caso di noleg-
gio, alle prescrizioni del locatore.
➜ Mezz’ora dopo il tramonto del sole, durante tutto il periodo di oscurità e di giorno qualo-
ra le condizioni atmosferiche richiedano l’illuminazione, tutti i dispositivi compresi nella
sperimentazione per la micromobilità elettrica che siano sprovvisti o mancanti di luce
anteriore bianca o gialla fissa e posteriormente di catadiottri rossi e di luce rossa fissa non
possono essere utilizzati, ma solamente condotti o trasportati a mano.
➜ È in ogni caso vietato il trasporto di passeggeri o cose ed ogni forma di traino.

➜ Gli utilizzatori devono mantenere un andamento regolare e prudente in relazione al con-


testo di circolazione e devono evitare manovre brusche ed acrobazie.
➜ Nelle aree pedonali, gli utilizzatori non possono superare la velocità di 6 km/h e devono
evitare ogni comportamento che causi intralcio o pericolo al transito normale dei pedoni.

Sulle piste ciclabili, sui percorsi promiscui pedonali e ci-


clabili, nelle zone 30 o su strade ove è previsto un limite
di velocità massimo di 30 km/h, gli utilizzatori dei micro-
veicoli elettrici devono conformare il loro comportamento
alle prescrizioni che regolano la circolazione dei velocipe-
di (di cui all’art. 182 C.d.S.).

Pertanto devono:
➜ procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni
della circolazione lo richiedano e, comunque, mai af-
fiancati in numero superiore a due;
➜ avere libero l’uso delle braccia e delle mani e reggere
il manubrio, se il dispositivo ne è dotato, sempre con entrambe le mani, salvo che non si
debba segnalare la manovra di svolta;
➜ essere in grado in ogni momento di vedere liberamente davanti a sé e nell’area circostan-
te, e compiere con la massima libertà, prontezza e facilità le manovre necessarie;
➜ condurre il dispositivo a mano quando, per le condizioni della circolazione, siano di intral-
cio o di pericolo ai pedoni;
➜ segnalare tempestivamente, sporgendo il braccio, le manovre di svolta;

➜ attraversare tenendo il veicolo a mano (come prescritto per i ciclisti) nell’attraversamento


di carreggiate a traffico particolarmente intenso e laddove le circostanze lo richiedano.

Dopo il tramonto del sole fino a mezz’ora prima del suo sorgere, i conducenti di dispositivo
auto-bilanciato del tipo segway o non auto-bilanciato del tipo monopattino elettrico che cir-
coli su strade ricadenti in zona 30, su strade dove è previsto un limite di velocità massimo di
30 km/h o su pista ciclabile, hanno l’obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflet-
tenti ad alta visibilità.

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La micromobilità elettrica

La segnaletica stradale
Laddove sia consentita la circolazione dei dispositivi per la micromobilità elettrica, dev’esse-
re installata un’idonea segnaletica stradale che fornisca agli utenti una corretta e adeguata
informazione. A tal fine è stata introdotta la seguente segnaletica sperimentale.

Segway Monopattino elettrico Monowheel Howerboard

Questi simboli potranno essere apposti in un pannello integrativo relativo al segnale di


«AREA PEDONALE», per identificare i dispositivi ammessi alla circolazione entro l’area ri-
servata ai pedoni.
I Comuni che intendano avviare la sperimentazione, consentendo la circolazione dei disposi-
tivi per la micromobilità elettrica, installeranno sotto il segnale di «INIZIO DEL CENTRO ABI-
TATO» il segnale sperimentale cui sarà abbinato pannello integrativo come sotto mostrato.

micromobilità
elettrica

segnaletica
sperimentale

Segnale sperimentale per la micromobilità elettrica Pannello integrativo

In tal modo l’utente della strada che accede nel centro abitato saprà che è in atto la speri-
mentazione della micromobilità elettrica e che nelle zone 30 o su strade con limite di ve-
locità massimo di 30 km/h, nonché sulle piste ciclabili e sui percorsi pedonali e ciclabili, è
ammessa la circolazione di monopattini elettrici e segway.
Nel caso in cui il Comune intenda riservare specifici percorsi ai soli dispositivi per la micro-
mobilità elettrica, gli stessi devono essere riconoscibili attraverso un’apposita segnaletica
verticale, da apporre, in analogia ai segnali di obbligo, all’inizio di ciascun percorso.
A tale scopo saranno adottati i seguenti segnali sperimentali.

Segway Monopattino elettrico Monowheel Howerboard

La fine dell’obbligo di questi segnali deve essere indicata con analoghi segnali barrati obli-
quamente da una fascia rossa.

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CAPITOLO

I CICLOMOTORISTI
Per molti ragazzi il ciclomotore costituisce la prima tappa verso un maggiore grado di liber-
tà e di indipendenza dagli adulti. Infatti, finalmente, è possibile uscire con gli amici e spo-
starsi liberamente e in autonomia, senza dover chiedere di essere accompagnati.
Lasciare la bicicletta per il “motorino”, però, richiede una maggiore maturità, una consape-
volezza dei rischi e, soprattutto, una conoscenza più approfondita delle norme del Codice
della Strada.
Questo perché il ciclomotore, dotato di un motore termico, sviluppa una potenza e una velo-
cità ben superiori rispetto alla bicicletta. Guidare questo veicolo pertanto, richiede, maggiori
responsabilità, conoscenze e abilità.
Per tali ragioni è stata approvata una legge che, dalla sua entrata in vigore, stabilisce che
per guidare un ciclomotore occorre aver compiuto 14 anni e aver conseguito una patente di
guida di categoria AM.

Il ciclomotore
L’articolo 52 del Codice della Strada dispone quanto segue.

I ciclomotori sono veicoli a motore, a due o tre ruote,


aventi le seguenti caratteristiche:
➜✔✔motore di cilindrata non superiore a 50 c.c., se ter-
mico;
➜✔✔capacità di sviluppare su strada orizzontale una
velocità massima di 45 km/h.

Sono equiparati ai ciclomotori i quadricicli leggeri, le


cosiddette “minicar”, veicoli a motore a quattro ruote,
aventi le stesse caratteristiche tecniche dei ciclomo-
tori (art. 47, c.2, lett.a).
La legge vieta in modo assoluto di apportare qualsiasi
modifica tecnica che alteri queste due caratteristiche.
In altre parole, non dovete “truccare” il motorino, per
aumentare la cilindrata e/o fargli sviluppare una velo-
cità superiore a 45 Km/h.

58 © DE AGOSTINI SCUOLA SPA - NOVARA – PAGINA FOTOCOPIABILE E SCARICABILE


I ciclomotoristi

Effettuare queste operazioni significa trasformare un ciclomotore in un motociclo con due


conseguenze gravi:
➜ la struttura portante di un motorino viene progettata per prestazioni limitate, perciò le
modifiche tecniche che tendono ad aumentarle riducono la sicurezza di guida (minore
stabilità, tenuta di strada ridotta, allungamento degli spazi di frenatura ecc.) e questo
moltiplica il rischio di incidenti stradali;
➜ per la guida di un motociclo è richiesto il compimento di sedici anni e il possesso
della patente di categoria «A1». Pertanto, chi guida un motorino “truccato” commette
un’infrazione per guida senza patente e il veicolo viene sottoposto a fermo
amministrativo oppure a confisca, a seconda dei casi.

LA COPERTURA ASSICURATIVA
La legge dispone che, per poter circolare su strada pub-
blica, i veicoli a motore siano coperti da una polizza di
assicurazione che copra i rischi per la responsabilità
civile verso terzi (obbligo di pagare i danni arrecati).
Ciò significa che prima di poter circolare con il motori-
no bisogna rivolgersi a una compagnia di assicurazione
con la quale si stipulerà una polizza RCA (Responsabi-
lità Civile Auto).
Questo tipo di contratto obbliga la compagnia a pagare i danni che, in caso di incidente, ven-
gono causati ad altri con propria colpa. Quando la polizza RCA è scaduta è vietato circolare
con il ciclomotore su strada pubblica. La violazione di tale norma comporta una multa piut-
tosto alta e, quello che è peggio, la possibile confisca del veicolo (art. 193 C.d.S.).

ATTENZIONE!
In caso di incidente con colpa, la compagnia assicuratrice può esercitare il diritto di rivalsa,
facendosi restituire da voi quanto risarcito al danneggiato. Ciò è possibile guidando un motorino
“truccato” o trasportando un passeggero qualora non consentito.

I dispositivi di equipaggiamento
specchietto retrovisore

fanale bianco o giallo


luce di posizione
e luce di arresto (rosse) indicatori di direzione

dispositivo di segnalazione acustica


catarinfrangente rosso

targa

silenziatore
freno anteriore
freno posteriore
pneumatico
pneumatico

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7 I ciclomotoristi

Di seguito l’elenco dei dispositivi di equipaggiamento di un ciclomotore, visualizzati nel det-


taglio nell’immagine a pagina precedente.
➜ Dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione, e cioè:

• un fanale anteriore che proietti luce anabbagliante di colore bianco o giallo;


• una luce di posizione inglobata nello stesso fanale anteriore;
• un fanalino posteriore rosso (luce di posizione);
• una luce di arresto rossa;
• un catarifrangente posteriore di colore rosso;
• indicatori di direzione;
• se il ciclomotore è fornito di pedali, essi devono essere dotati di catarifrangenti gialli;
➜ dispositivo silenziatore e scarico;

➜ dispositivo di segnalazione acustica;

➜ dispositivo retrovisore;

➜ pneumatici;

➜ dispositivi di frenatura.

L’uso dei dispositivi


LE LUCI
PROIETTORE ANABBAGLIANTE
Il proiettore a luce anabbagliante ha il fascio
di luce diretto verso il basso e illumina la strada solo per un breve tratto.
In compenso non crea fastidio per chi proviene dal senso contrario.

Alla guida del ciclomotore è sempre obbligatorio tenere accesi i proiettori a luce anabba-
gliante, sia fuori che dentro i centri abitati, anche durante il giorno.
PROIETTORE ABBAGLIANTE
Il proiettore abbagliante è detto anche di profondità, poiché illumina la strada per un tratto
più lungo rispetto agli anabbaglianti.

Tale proiettore può essere usato su strade extraurbane mancanti di pubblica illuminazione,
a condizione che di fronte non provengano veicoli e, comunque, non si si produca abbaglia-
mento agli altri utenti della strada.
Nei centri abitati è, di norma, vietato.

Tuttavia è consentito usare il proiettore abbagliante anche nei centri urbani, lampeggiando,
nei casi in cui si voglia:
➜ dare avvertimenti utili al fine di evitare incidenti;

➜ segnalare una manovra di sorpasso.

60 © DE AGOSTINI SCUOLA SPA - NOVARA – PAGINA FOTOCOPIABILE E SCARICABILE


I ciclomotoristi

GLI INDICATORI DI DIREZIONE


Gli indicatori di direzione (frecce), presenti nella mag-
gioranza dei ciclomotori, vanno usati quando si in-
tende effettuare una svolta, un cambio di corsia e,
comunque, in ogni caso in cui si modifichi la propria
normale direzione di marcia.

Ricordate di azionare la freccia con sufficiente anti-


cipo sulla manovra così da far capire in tempo utile
agli altri utenti ciò che avete intenzione di fare. Prima
e meglio comunicate il vostro proposito di spostarvi,
meno pericoli correte.

IL CLACSON
Il dispositivo per le segnalazioni acustiche
(clacson) dev’essere usato solo per segnala-
zioni che riguardano la circolazione stradale
e sempre con la massima moderazione.
È di norma vietato nei centri abitati, salvo in
caso di pericolo immediato, qualora risulti
necessario dare avvertimenti utili per evitare
incidenti.
Sulle strade extraurbane, invece, le segna-
lazioni acustiche sono consentite qualora
le condizioni del traffico le richiedano, per
esempio per segnalare un sorpasso.

I FRENI
Alla guida del ciclomotore è di fondamentale impor-
tanza saper frenare correttamente.

Il conducente deve imparare a frenare correttamente


per cercare di arrestare il veicolo nel più breve spazio
possibile e, soprattutto, per evitare sbandate e rovino-
se cadute a seguito di frenate brusche.

Pertanto, è consigliabile conoscere il proprio veicolo e


sviluppare una certa “confidenza” con il mezzo, impa-
rando a valutare correttamente gli spazi di frenata alle
diverse velocità e sui vari tipi di fondo stradale.

Il ciclomotore è dotato di due freni indipendenti, uno per ciascuna ruota:


➜ la leva di destra sul manubrio aziona il freno della ruota anteriore;

➜ la leva di sinistra aziona il freno della ruota posteriore.

In caso di guasto di uno dei due, ci sarà comunque una frenata sull’altra ruota, anche se di
minore efficacia.

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7 I ciclomotoristi

TECNICA DI FRENATA ALLA GUIDA DEL CICLOMOTORE


Bisogna frenare evitando di bloccare le ruote in modo istantaneo, soprattutto su pavimenta-
zione stradale scivolosa, poiché il bloccaggio delle ruote porterebbe a un allungamento dello
spazio di frenatura e alla perdita di governabilità del veicolo.
Durante un’azione frenante, dei due freni è quello della ruota anteriore che sopporta il carico
maggiore; pertanto, è buona norma esercitare la frenata su tutte e due le ruote per avere una
frenatura il più possibile equilibrata.
Alla guida del ciclomotore il modo più corretto ed efficace di frenare è quello di usare en-
trambe le leve, modulando opportunamente la frenata.

È bene sapere che quando si frena si verifica un trasferimento di carico in avanti quindi, per
ridurre il rischio di ribaltamento e perdita di stabilità, è necessario spostare il peso del corpo
all’indietro, soprattutto nelle frenate di emergenza.

GLI ACCORGIMENTI E LA MANUTENZIONE


Affinché il vostro ciclomotore sia sempre affidabi-
le e pronto ai comandi, così da garantire una mag-
giore sicurezza, è indispensabile effettuare spesso
e abitualmente una serie di controlli.

Di seguito vengono elencati alcuni importanti


consigli in merito.
➜ Tenete sempre puliti fanale, fanalino posterio-
re, catarifrangente. Verificate che le lampadine
siano sempre efficienti. Controllate che il fana-
le abbia una inclinazione corretta, così da per-
mettervi di vedere la carreggiata ed eventuali
ostacoli ad almeno venti metri di distanza.
➜ Il silenziatore ha la funzione di rallentare la velocità di uscita dei gas di scarico per ridur-
ne la rumorosità: non dovete mai modificarlo; se si dovesse deteriorare, avete l’obbligo di
sostituirlo con un altro omologato e approvato per lo stesso tipo di veicolo.
➜ Il dispositivo di segnalazione acustica va usato con la dovuta moderazione e solo per
avvertimenti che riguardano la circolazione: non usatelo per richiamare l’attenzione degli
amici! Nei centri abitati, come detto, la legge ne permette l’uso solo nei casi di pericolo
immediato.
➜ Lo specchietto retrovisore risulta fondamentale per tenere sotto controllo i veicoli che
seguono.
➜ Gli pneumatici devono essere sempre in buono stato. Controllate la pressione di gonfiag-
gio e il grado di usura dei battistrada. Se risultano “lisci” sostituiteli. Per garantire una
buona aderenza alla superficie stradale, per evitare improvvisi scoppi, forature o sban-
damenti è bene che il battistrada abbia uno spessore che superi il millimetro, sebbene la
legge preveda uno spessore minimo di 0,5 mm.
➜ È bene controllare spesso i freni e far sostituire gli elementi che non risultino più affi-
dabili. Fate registrare “la corsa” delle leve nel caso risulti troppo lenta o troppo rigida.
La possibilità di frenare in uno spazio breve è importante e può evitare un incidente.

62 © DE AGOSTINI SCUOLA SPA - NOVARA – PAGINA FOTOCOPIABILE E SCARICABILE


I ciclomotoristi

LE FORMALITÀ PER LA CIRCOLAZIONE DEI CICLOMOTORI


Tutte le volte che vi mettete alla guida del ciclomotore assicuratevi di avere con voi i seguen-
ti documenti:

➜ la patente di guida di categoria AM


o superiore; RICORDATE!
Inoltre, per poter circolare i ciclomotori devono
➜ il certificato di assicurazione con il
essere muniti di un contrassegno di
quale dimostrare che il ciclomotore identificazione (targa) che permetta di risalire
è regolarmente coperto da una all’intestatario responsabile della circolazione.
polizza di assicurazione obbligatoria
RCA;

➜ il certificato di circolazione contenente i dati di identificazione e di costruzione del


motorino, nonché le generalità del proprietario.
Questi documenti devono essere esibiti quando gli agenti li richiedono.

Passiamo ora a esaminare gli articoli del Codice stradale che tutti i conducenti, compresi i
ciclomotoristi, devono rispettare per la propria e l’altrui sicurezza.

Le norme di comportamento
LA POSIZIONE SULLA CARREGGIATA
Circolare sulla carreggiata in una posizione non
corretta è tra le cause più frequenti di incidenti
stradali. Molti conducenti guidano tenendosi vi-
cino alla striscia di mezzeria, affrontano le curve
a velocità elevata così da trovarsi contromano,
effettuano sorpassi invadendo la corsia opposta
an che quando provengono veicoli di fronte.
Il Codice della Strada prescrive, invece, che tutti i
veicoli debbano circolare nella parte destra della
carreggiata e in prossimità del margine destro,
anche quando la strada è libera (art. 143 C.d.S.).

Alla guida del ciclomotore dovete tenervi quan-


to più è possibile vicino al margine destro della
carreggiata così da permettere ai veicoli più ve-
loci di sorpassarvi senza rischiare di essere investiti alle spalle.
Evitate sempre spostamenti improvvisi e manovre a zig-zag. Sono infatti comportamenti
molto pericolosi che possono determinare un incidente stradale.

IL CAMBIAMENTO DI DIREZIONE O DI CORSIA


Cambiare direzione di marcia o corsia vi obbliga a spostarvi dalla normale traiettoria di mar-
cia. Questo significa che, durante l’esecuzione della manovra, potreste facilmente entrare in
conflitto con le manovre degli altri veicoli.
Il Codice della Strada (art. 154) fissa delle precise regole di comportamento da tenere quando
si vuole effettuare una svolta, un’inversione di marcia, un cambio di corsia, oppure ci si vuole

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7 I ciclomotoristi

immettere nel flusso di traffico o si vuole effettuare una fermata con spostamento a destra.
Analizziamo queste norme.
Tutte le volte che volete svoltare, cambiare corsia, invertire la marcia o immettervi nel flusso
della circolazione, dovete assicurarvi di poter effettuare la manovra senza creare pericolo o
intralcio agli altri utenti della strada e tener conto della loro posizione, distanza e direzione.
È molto importante segnalare sempre con sufficiente anticipo le vostre intenzioni, azionan-
do gli indicatori di direzione (frecce), se il vostro veicolo ne è dotato, altrimenti sporgendo
orizzontalmente il braccio destro per la svolta a destra, quello sinistro per la svolta a sinistra.

LE MANOVRE DI SVOLTA
Per effettuare la svolta a destra
avete l’obbligo di mantenervi
vicino al margine destro della
carreggiata; fate attenzione a
eventuali pedoni in fase di attra-
versamento ai quali dovete dare
la precedenza.
La svolta a sinistra richiede mol-
ta più attenzione e prudenza, in
quanto è necessario allontanarsi
dal margine destro e spostarsi
verso il centro della carreggia-
ta. Questo comporta molti rischi
di collisione sia con i veicoli che
provengono dalle vostre spalle
che con quelli che sopraggiun-
gono di fronte. Ecco, quindi,
perché dovete eseguire questa
manovra sempre con molta at-
tenzione e rispettare le regole che seguono.
Prima di cominciare a spostarvi verso il centro della carreggiata, nelle strade a doppio senso
di circolazione, accertatevi che dietro di voi nessun veicolo stia sorpassando o abbia azio-
nato la freccia per farlo. In caso affermativo, fatevi prima sorpassare e solo dopo cominciate
la manovra. Segnalate con sufficiente anticipo l’intenzione di svoltare; portatevi vicino alla
striscia di mezzeria e non la superate nel caso provenissero veicoli dal senso contrario, ai
quali dovete dare la precedenza.
Quando di fronte non avete più veicoli, svoltate a sinistra passando davanti al centro dell’in-
crocio, lasciandolo sulla vostra destra, senza imboccare l’altra strada contromano (salvo la
presenza di una diversa segnalazione: rotatoria o passaggio obbligatorio a destra).
Nella circolazione su strade a senso unico, per svoltare a sinistra, non dovete più portarvi
vicino alla striscia di mezzeria ma spostarvi vicino al margine sinistro della carreggiata ed
effettuare la svolta senza imboccare l’altra strada contromano.

L’INVERSIONE DI MARCIA
Prima di effettuare questa manovra accertatevi che non ci siano veicoli a distanza ravvicina-
ta, sia di fronte che dietro di voi; qualora ci fossero, dovete dar loro la precedenza.
Non invertite la marcia (inversione a «U») nelle curve, negli incroci, sui dossi e nelle gallerie.
Oltre che vietata è una manovra azzardata e molto pericolosa.

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I ciclomotoristi

IL COMPORTAMENTO AGLI INCROCI


Un incrocio (intersezione a raso) è, per definizione, un’area comune a più strade in cui con-
fluiscono correnti di traffico provenienti da direzioni diverse. Capite bene, perciò, che quan-
do impegnate un incrocio il rischio è quello di trovarvi nello stesso momento e nello stesso
posto, contemporaneamente ad altri veicoli provenienti da più direzioni.
Tutto ciò richiede cautela, buon senso e, come sempre, il rispetto delle norme, se si vogliono
evitare situazioni di pericolo che possano determinare incidenti stradali.
Avvicinandovi a una intersezione:
➜ rallentate e usate la massima prudenza, anche se avete la precedenza;

➜ osservate tutte le norme di precedenza e rispettate scrupolosamente la segnaletica (ver-


ticale, orizzontale, luminosa ecc.);
➜ segnalate sempre in tempo l’intenzione di svoltare o cambiare corsia;

➜ se il traffico è fermo, incolonnatevi disciplinatamente con gli altri veicoli e non effettuate
lo slalom tra le macchine in attesa.

LE NORME DI PRECEDENZA
PRECEDENZA A DESTRA CONSIGLIO
Sono due le situazioni che prevedono l’obbligo Anche se in questi casi i veicoli
di dare la precedenza ai soli veicoli provenienti che provengono dalla vostra sinistra
da destra: devono darvi la precedenza, prima
di impegnare l’incrocio accertatevi che
➜ negli incroci sprovvisti di segnalazioni;
si siano predisposti per farvi passare:
➜ in presenza del segnale di «intersezione con spesso attraversano ad alta velocità
precedenza a destra». senza fermarsi.

PRECEDENZA A DESTRA E A SINISTRA


Dovete dare precedenza assoluta a tutti i veicoli provenienti sia da destra che da sinistra nei
seguenti casi.
➜ In presenza del segnale di «dare precedenza».

➜ In presenza del segnale di «fermarsi e dare


precedenza» (STOP).
➜ Uscendo da un luogo privato.

➜ Quando vi immettete nel flusso della circola-


zione.
➜ Quando fate una manovra di inversione di
marcia.

E inoltre dovete dare la precedenza ai veicoli:


➜ circolanti su rotaie;

➜ adibiti ai servizi di emergenza, quando hanno la sirena di allarme in funzione.

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7 I ciclomotoristi

IL COMPORTAMENTO IN PRESENZA DI PEDONI


Il Codice della Strada (art. 191) stabilisce delle precise norme di comportamento per i condu-
centi dei veicoli in presenza di pedoni.
➜ Quando vi trovate alla guida del vostro ciclomotore,
usate molta prudenza e cautela perché, spesso, si
incrociano persone che attraversano in modo avventato,
creando situazioni pericolose.
➜ Date sempre la precedenza ai pedoni quando
attraversano sulle apposite strisce pedonali.
➜ Rallentate e, se occorre, fermatevi quando i pedoni
sulla carreggiata tardano a scansarsi o mostrano
segni d’incertezza. I conducenti hanno l’obbligo di
dare la precedenza ai pedoni quando questi hanno già
impegnato la carreggiata e iniziato l’attraversamento,
anche se fuori dalle strisce pedonali.
➜ Fermatevi quando un cieco, riconoscibile dal bastone bianco e dal cane-guida, accenna
ad attraversare, anche in assenza di attraversamenti pedonali.
➜ Usate sempre molta prudenza e cautela in presenza di bambini, il cui comportamento
imprevedibile, talvolta, genera situazioni di pericolo, per esempio a seguito di un
improvviso attraversamento.

LA VELOCITÀ E LO SPAZIO DI ARRESTO


Gli articoli 140 e 141 del Codice della Strada dispongono quanto segue.

Gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo e intralcio per
la circolazione [...].
È obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo, in modo che sia evitato ogni peri-
colo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circo-
lazione.

L’eccessiva velocità è una delle cause più frequenti di incidenti stradali, forse perché la mag-
gior parte dei conducenti ritiene di poter comunque, in ogni momento e circostanza inter-
venire sui comandi e arrestare il proprio veicolo in uno spazio ridotto. Non è sempre così e
non è sempre possibile!
Infatti, lo spazio percorso da un veicolo, compreso un ciclomotore, durante una frenata è di-
rettamente proporzionale al quadrato della velocità; ciò significa che anche piccoli aumenti
di velocità comportano notevoli aumenti degli spazi di frenata.
In caso di frenata di emergenza il vostro veicolo, a 40 chilometri orari su strada asciutta,
percorre oltre 20 metri prima di fermarsi. Su fondo stradale bagnato si ferma in uno spazio
di gran lunga maggiore.
A questo proposito è necessario introdurre tre particolari concetti:
➜ lo spazio di reazione;
➜ lo spazio di frenatura;
➜ lo spazio di arresto.

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I ciclomotoristi

SPAZIO DI REAZIONE
Immaginate di essere alla guida del vostro ciclomotore: improvvisamente un ciclista attra-
versa la strada. Voi state guidando alla velocità di 40 chilometri orari mentre egli si trova a
circa 15 metri di distanza. Riuscireste a evitarlo frenando immediatamente?
Certamente no, a meno che non vi buttiate fuori strada o su qualche auto, sterzando tutto a
sinistra. Infatti, dal momento in cui percepite il pericolo fino a quando cominciate a frenare
intercorre un tempo, chiamato di «reazione», generalmente pari a un secondo.
In tale tempo voi percorrete uno spazio in metri (ancora senza frenare) dato dalla formula:
Sr = V/3,6 dove V è la vostra velocità in chilometri orari.
SPAZIO DI FRENATURA
Dopo aver reagito al pericolo comincerete effettivamente a frenare.
Il veicolo, però, non si “blocca” all’istante ma percorre un certo spazio che viene detto di
«frenatura». Tale spazio, in metri, si calcola con la formula: Sf = V2 / 250 f dove V è sempre la
vostra velocità in chilometri orari ed f è il coefficiente di attrito, che per una strada asfaltata,
asciutta e liscia vale circa 0,6 mentre se è bagnata scende a 0,4.
SPAZIO DI ARRESTO
Da quanto detto, capite che lo spazio totale che percorrerete con il vostro ciclomotore, dal
momento in cui vedete il pericolo a quando effettivamente vi fermate, è dato dalla somma
dello spazio di reazione e dello spazio di frenatura.
Possiamo quindi calcolare quanti metri percorrerete con il vostro veicolo a 40 chilometri
orari prima di fermarvi.
➜ Calcoliamo lo spazio di reazione, in metri: Sr = V/3,6 = 40 / 3,6 = 11,11 metri

➜ Calcoliamo lo spazio di frenatura in metri: Sf = V2/ 250 f= 402/250 x 0,6 = 1600/150 =


10,66 metri
➜ Calcoliamo lo spazio totale di arresto: Sa = Sr + Sf = 11,11m + 10,66m = 21,77 metri

Abbiamo dimostrato con le formule di fisica e i calcoli


matematici che a 40 chilometri orari, in caso di pericolo,
occorrono oltre 20 metri per fermarsi.
Sr = Sf =
Regolate quindi la velocità del vostro veicolo in modo da 11,11 m 10,66 m
potervi arrestare, anche di fronte a imprevisti, in condi-
Sa = 21,77 m
zioni di sicurezza ed entro lo spazio visibile.
La velocità deve essere particolarmente moderata nelle
momento momento arresto
curve, sui dossi, in prossimità degli incroci, nelle ore not- in cui viene in cui si del
turne, nelle strettoie, in prossimità delle scuole, nei cen- percepito il inizia a veicolo
tri abitati e nei tratti di strada fiancheggiati da abitazioni. pericolo frenare

RICORDATE!
È vietato gareggiare in velocità. Mettervi in
competizione vi porta a effettuare manovre
azzardate e pericolose che possono avere
conseguenze tragiche.

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7 I ciclomotoristi

LA DISTANZA DI SICUREZZA
L’articolo 149 del Codice della Strada definisce quanto segue.

La distanza di sicurezza è lo spazio che bisogna lasciare tra il proprio veicolo e quello che
precede e che consente di fermarsi in ogni evenienza senza entrare in collisione.

Quante volte capita di vedere conducenti frenare im-


provvisamente senza un apparente motivo? Purtrop-
po, sempre più frequentemente si verificano incidenti
stradali per tamponamento. In casi del genere, anche
se talvolta la situazione di pericolo viene generata dal
conducente del veicolo che precede, la legge attribui-
sce praticamente sempre la responsabilità al condu-
cente del veicolo che segue e che ha tamponato, per-
ché non ha rispettato la distanza di sicurezza. Quando
siete alla guida del vostro ciclomotore state molto at-
tenti: un arresto improvviso della circolazione, un fre-
nata brusca da parte del veicolo che vi sta davanti e… il
danno è fatto.
Mantenete sempre un’adeguata distanza perché, in caso di tamponamento, oltre a dover ri-
sarcire i danni causati, dovete provvedere a vostre spese alla riparazione del vostro motorino
e siete passibili di una multa… senza contare che potreste riportare danni fisici.
Tenete comunque conto che la distanza di sicurezza va valutata, di volta in volta, in base alla
velocità del vostro veicolo, alla vostra prontezza di riflessi (che è bene non sopravvalutare),
alle condizioni del traffico, del fondo stradale, al veicolo che state guidando (freni, pneuma-
tici ecc.) e, non da ultimo, al vostro stato psicofisico.

ATTENZIONE!
Se la strada è bagnata, ghiacciata o comunque sdrucciolevole, si verifica una forte perdita di
aderenza tra le ruote e l’asfalto, quindi la distanza di sicurezza dev’essere maggiore perché in caso
di frenata avete bisogno di molto più spazio per fermarvi.

IL SORPASSO
Il sorpasso (art. 148 C.d.S.) è una manovra che richiede molta attenzione e prudenza poiché i
momenti di pericolo sono diversi e le possibilità di entrare in collisione con altri veicoli molte.
Prima di effettuare un sorpasso, assicuratevi che non ci siano segnali che lo vietino, che esi-
stano spazio e visibilità sufficienti per compiere l’intera manovra. Nessun veicolo che segue
deve aver iniziato il sorpasso e nessun veicolo che precede deve aver segnalato di volerlo fare.
Dopo aver accertato tutto ciò, segnalate la vostra intenzione di sorpassare mediante gli indi-
catori di direzione o con il braccio sinistro per i veicoli che seguono e per quelli che precedo-
no con un breve colpo di clacson, se consentito.
Affiancando il veicolo da sorpassare, lasciate un adeguato spazio laterale, per evitare che
uno sbandamento o uno spostamento brusco possano determinare una collisione.
Attenti ai veicoli fermi al lato della strada: è possibile che qualcuno apra improvvisamente
uno sportello e… le conseguenze sono facilmente immaginabili. In questi casi, avvicinan-
dovi, lanciate uno sguardo all’abitacolo: se ci sono persone, affiancatevi lasciando uno
spazio maggiore.

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I ciclomotoristi

Una volta superato il veicolo, rientrate


a destra quando siete certi di poterlo
fare senza “tagliargli” la strada; segna-
late la manovra con la freccia a destra.
Il conducente che viene sorpassato ha
l’obbligo di mantenersi a destra, di non
accelerare e non ostacolare la vostra
manovra. La manovra di sorpasso si
effettua, di norma, a sinistra.
Il sorpasso a destra è vietato e perico-
loso. È consentito sorpassare a destra
i veicoli che hanno segnalato di voler
svoltare a sinistra e hanno cominciato
a spostarsi verso il centro della carreg-
giata. È inoltre possibile sorpassare a
destra un tram in movimento quando
c’è spazio sufficiente. Se il tram circola
al centro di una carreggiata a senso unico, potete sorpassarlo indifferentemente a destra o a
sinistra.
Si può sorpassare sulla destra il tram fermo per la salita o la discesa dei passeggeri a condi-
zione che, in corrispondenza della fermata, ci sia la pedana salvagente.
Come avete visto, prima di effettuare la manovra di sorpasso dovete prestare attenzione a
più elementi e rispettare molteplici norme. Ciò perché questa manovra è considerata parti-
colarmente pericolosa, in quanto i momenti di una possibile collisione sono tanti.
Non lasciatevi, comunque, influenzare negativamente da tutte queste precisazioni poiché
con l’esperienza di guida e, soprattutto, il rispetto delle regole, riuscirete a muovervi nel traf-
fico con consapevolezza e sicurezza. A ogni modo, proprio per la sua pericolosità, il sorpasso
è vietato nei casi di seguito elencati.
➜ Quando c’è l’apposito segnale.

➜ Nelle curve e sui dossi, su strade a due corsie e a doppio senso.

➜ Negli incroci non regolati da agenti o semafori.

➜ Nei passaggi a livello senza barriere, sprovvisti di segnalazione luminosa.

➜ In mancanza di spazio e di visibilità.

➜ Quando un veicolo che segue abbia già iniziato la stessa manovra.

➜ Quando il veicolo che segue o quello che precede abbia già segnalato di voler sorpassare.

➜ Quando per sorpassare si supera la striscia longitudinale continua di mezzeria (semplice


o doppia).
➜ Quando un veicolo si è fermato per dare la precedenza ai pedoni.

CONSIGLIO

Effettuate una manovra di sorpasso solo con la certezza di poterlo fare nella massima sicurezza.
Se avete qualche dubbio, rinunciate!

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7 I ciclomotoristi

SUGGERIMENTI PER UNA GUIDA PIÙ SICURA


➜ Guidate tenendovi il più possibile vicino al margine destro della carreggiata. Evitate di
occupare tutta la corsia, in gruppo, quando vi trovate insieme ad altri ciclomotoristi.
È più sicuro circolare in fila indiana.
➜ Affrontate le curve a velocità moderata.
Entrare in curva troppo velocemente può
portarvi contromano, con il rischio di uno
scontro frontale.
➜ Durante la guida controllate le luci di ar-
resto (STOP) dei veicoli che vi precedono.
Come sapete, la loro accensione vi avverte
che i conducenti stanno frenando: regolate
la vostra velocità per non correre il rischio
di tamponare.
➜ Quando circolate insieme a degli amici può
accadere che vi mettiate in competizione
e cominciate a gareggiare in velocità. Non
fatelo! In tali situazioni potreste perdere il
senso della realtà e aumentare i rischi di un
incidente stradale.
➜ Attenti alla guida su strade sdrucciolevoli. Con un veicolo a due ruote su una strada ba-
gnata è molto facile slittare e subire uno sbandamento. In casi del genere occorre ridurre
la velocità, evitare brusche frenate e sterzate improvvise.
➜ È sempre bene assumere una corretta posizione di guida, manovrare il ciclomotore tenen-
do il manubrio con entrambe le mani ed evitare di esibirsi in spericolatezze. Impennare o
“sgommare” non vi fa apparire più bravi: vi mette solo in situazioni di rischio.
➜ Non trainate e non fatevi trainare. In questi casi è facile perdere l’equilibrio e assaggiare
l’asfalto.
➜ Indossate sempre il casco in modo corretto
e regolarmente allacciato. In caso di caduta
può evitarvi un trauma cranico e salvarvi la
vita.
➜ È vietato guidare ascoltando musica con
cuffie nelle orecchie. Questo vi impedisce di
sentire segnali acustici, come il clacson di
un veicolo, il fischietto di un vigile o una si-
rena d’allarme. Potreste correre dei pericoli.
➜ Abbiate cura del vostro ciclomotore: con-
trollate periodicamente le varie parti, so-
prattutto pneumatici, freni, luci. Un ciclo-
motore in ordine in ogni sua parte vi garan-
tisce una maggiore sicurezza di guida.

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I ciclomotoristi

IL COMPORTAMENTO AI PASSAGGI A LIVELLO


Un attraversamento ferroviario si presenta come un punto stra-
dale particolarmente pericoloso per gli utenti che lo attraver-
sano in modo incauto e irresponsabile. Pertanto, avvicinandovi
a un passaggio a livello rallentate, in modo da potervi fermare
prima dei binari, se trovate le barriere o le semibarriere chiuse.
Dovete fermarvi anche nel caso in cui le segnalazioni luminose
(una o due luci rosse) siano accese, pur a barriere ancora alzate
(si abbasseranno entro pochi secondi).
Quando vi approssimate a un passaggio a livello senza barriere
prestate ancora più attenzione.
Non attraversate se non siete assolutamente certi di poterlo fare
in tutta sicurezza. Se trovate la segnalazione luminosa accesa,
costituita da due luci rosse lampeggianti alternativamente, fer-
matevi: il treno si trova nelle immediate vicinanze.

GLI OBBLIGHI VERSO GLI AGENTI DEL TRAFFICO


Tutti gli utenti della strada hanno l’obbligo di
fermarsi al segnale degli agenti del traffico e,
se invitati a farlo, devono esibire tutti i docu-
menti previsti per il tipo di veicolo che stanno
guidando. Gli ufficiali e gli agenti sono rico-
noscibili dall’uniforme o dal segnale distinti-
vo, costituito da una paletta circolare a bordo
bianco, fondo rosso, con lo stemma della Re-
pubblica italiana e l’indicazione dell’Istituzio-
ne o Corpo di appartenenza. Ricordate che gli
agenti del traffico possono annullare tutte le
altre segnalazioni (cartelli, semafori ecc.) e voi
avete l’obbligo di rispettare le loro disposizioni.
Sappiate che, tra gli altri compiti, agli agenti
spetta di:
➜ effettuare controlli sui veicoli, per verificare
che gli elementi costruttivi e di equipaggiamento siano conformi a quelli stabiliti dalla
legge (che non abbiate “truccato” il motorino);
➜ bloccare la marcia al conducente di un veicolo, qualora i dispositivi di segnalazione visi-
va e di illuminazione o gli pneumatici presentino difetti o irregolarità tali da determinare
grave pericolo per la sicurezza della circolazione.

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CAPITOLO

LA SICUREZZA NELLE STRADE


Gli incidenti stradali
LE CAUSE PIÙ FREQUENTI DI INCIDENTI STRADALI
Purtroppo, ogni anno le statistiche riportano dati sempre più tragici e preoccupanti circa
gli incidenti stradali. Aumentano gli incidenti e il numero di morti e di feriti ha raggiunto
livelli molto allarmanti. Perché tanti incidenti? Le cause sono molteplici, ma possono essere
ricondotte fondamentalmente a tre ambiti: la strada, il veicolo, l’irresponsabilità di chi guida.
È bene sottolineare che un incidente stradale quasi mai avviene per una sola causa ma per il
concorso contemporaneo di più cause di tipo diverso. Esaminiamole singolarmente.
LA STRADA
Le condizioni e la struttura della strada possono con-
tribuire, in una certa misura, al verificarsi di un in-
cidente stradale. Una carreggiata con una pavimen-
tazione irregolare, deformata o dissestata rende la
guida più pericolosa. Strettoie o incroci non segnala-
ti, la mancanza di segnaletica o una segnaletica non
adeguata, possono creare situazioni pericolose che,
spesso, portano a un incidente stradale. Altri elementi
di rischio sono la presenza di alberi ai fianchi di strade
strette e l’insufficienza o l’assenza di illuminazione.
Altri fattori che riguardano la strada e che bisogna as-
solutamente tenere presenti sono le condizioni atmo-
sferiche. Guidare su una strada quando piove, nevica o
in presenza di nebbia o ghiaccio, non è proprio la stes-
sa cosa che circolare sulla medesima strada asciutta,
in una giornata di sole.
IL VEICOLO
In questo testo è stata sottolineata già in precedenza l’importanza, ai fini della sicurezza, di
un veicolo sempre in ordine in tutte le sue parti. Se trascurate il vostro mezzo e non effet-
tuate i controlli e gli interventi necessari, potreste trovarvi in situazioni difficili durante la
guida.

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La sicurezza nelle strade

Immaginate un ragazzo in motorino costretto a una frenata di emergenza perché il veicolo


che gli sta davanti si arresta improvvisamente; agisce sui comandi e… i freni non funzionano.
Il tamponamento con tutte le sue conseguenze è assicurato.
Una situazione difficile può crearsi anche quando, mentre guidate il vostro motorino di not-
te, improvvisamente le luci non funzionano o, peggio, se usate il ciclomotore sapendo che
i dispositivi di illuminazione non sono efficienti. Altro elemento di rischio è costituito dalla
cattiva condizione degli pneumatici che, se troppo lisci o non gonfiati alla giusta pressione,
sicuramente portano a una guida rischiosa.

I sistemi di sicurezza passiva


Le conseguenze di un incidente stradale possono essere limitate mediante l’utilizzo di par-
ticolari sistemi di sicurezza passiva. Tra questi, i più comuni sono le cinture di sicurezza e il
casco.

LE CINTURE DI SICUREZZA
La funzione delle cinture di sicurezza è
quella di trattenere il corpo al sedile in caso
di urto, evitando che vada a sbattere contro
il cruscotto della vettura o, peggio, contro
il parabrezza, oppure di essere proiettato
fuori dal veicolo. Allacciare regolarmente le
cinture di sicurezza è un modo intelligente
di salvarsi la vita.

L’uso delle cinture di sicurezza è obbligato-


rio per tutti gli occupanti del veicolo per il
quale sono previste, sia quelli che si trova-
no sui sedili anteriori che posteriori. Inoltre,
è obbligatorio allacciare le cinture in ogni
condizione di marcia, sia nei centri abitati
che su strade extraurbane.

IL CASCO
Per i conducenti dei veicoli a due ruote un
importante sistema di sicurezza passiva è
il casco. Purtroppo, molti ragazzi si ostinano
ancora oggi a non usarlo o a usarlo in modo
improprio.
Il casco serve a proteggere la testa in caso di
urti contro corpi rigidi, quindi la sua impor-
tanza è evidente. Sono obbligati a usare il ca-
sco i conducenti e i passeggeri di motocicli e
ciclomotori.

Quando acquistate un casco, badate che sia regolarmente omologato e sia della vostra taglia,
né troppo largo, né troppo stretto.
Allacciatelo regolarmente in modo che non possa essere scalzato in caso d’urto.

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8 La sicurezza nelle strade

ATTENZIONE!
In caso di incidente stradale chi occupa un autoveicolo è, in una certa misura, protetto
dalla carrozzeria. Al contrario, il conducente di un ciclomotore subisce direttamente sul proprio
corpo le conseguenze di un impatto con il suolo, l’altro veicolo o qualsiasi corpo rigido.
Il casco è l’unico elemento di protezione che avete a disposizione: usate… la testa!

LA RESPONSABILITÀ UMANA
Abbiamo detto che le condizioni della strada e del veicolo gio-
cano un certo ruolo in un incidente stradale ma, in definitiva,
è certamente il comportamento del conducente il fattore de-
terminante. Se state guidando un ciclomotore su una strada
dissestata, la cosa più logica (e giusta!) da fare è rallentare
adeguatamente, tenere correttamente il manubrio e prestare
molta attenzione alla presenza di buche, rattoppi o altro. Gui-
dare, invece, in modo spericolato, distratto, senza rallentare
opportunamente, in tali condizioni può portare facilmente a
sbandare e cadere. Così pure per lo stato del veicolo: se il mo-
torino ha i freni poco efficienti, le luci che non funzionano o
gli pneumatici in cattivo stato, le probabilità di un incidente
aumentano e la responsabilità è comunque del conducente.
Purtroppo, la quasi totalità di incidenti stradali avviene per
imprudenza, distrazione, inesperienza, inosservanza delle re-
gole della circolazione, ignoranza delle leggi fisiche che pre-
siedono al movimento dei veicoli.
Tra i comportamenti scorretti che più frequentemente porta-
no al verificarsi di incidenti stradali troviamo:
➜ la distrazione;
➜ l’alta velocità;
➜ il mancato rispetto della distanza di sicurezza;
➜ la guida sotto l’effetto di alcol;

➜ l’inosservanza della segnaletica e degli obblighi di precedenza;


➜ i sorpassi azzardati;
➜ la guida contromano.

È assolutamente necessario che tutti gli utenti acquisiscano una coscienza sociale che porti
al rispetto delle norme del Codice della Strada, che prevalga il senso della comune prudenza
e che ciascuno rispetti i diritti degli altri.
Per una maggiore sicurezza stradale, per esempio, regolate la velocità del vostro ciclomotore
in modo che sia sempre adeguata alle condizioni della strada, del traffico e della visibilità.
Rispettate sempre la distanza di sicurezza, tenendo conto che a velocità più alte corrispon-
dono spazi di arresto più lunghi. Inoltre, considerate l’eventualità che i veicoli che vi pre-
cedono si arrestino improvvisamente e senza una ragione apparente. Insomma, il rispetto
delle regole, insieme a un elevato senso civico e un comportamento intelligente, certamente
vi porterà a una guida più sicura e, perché no, piacevole e divertente.

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La sicurezza nelle strade

La condizione psicofisica nella guida


È necessario evidenziare un altro aspetto circa la responsabilità del comportamento umano
negli incidenti stradali: la condizione psicofisica dei conducenti.
Guidare un qualsiasi veicolo comporta una serie di attività per le quali è sempre necessario
il pieno possesso di tutte le facoltà psicofisiche per far fronte a qualsiasi evenienza, anche
la più improvvisa e imprevista. È necessario
poter intervenire sui comandi in brevissimo
tempo per arrestare il veicolo ed evitare gli
eventuali ostacoli; ma la capacità più im-
portante richiesta a chi guida un veicolo è
quella di saper prevedere e, quindi, preveni-
re i rischi derivanti dalla circolazione stra-
dale. (➜✔La guida difensiva, pag. 11)
Queste facoltà riguardano principalmente
la concentrazione, l’attenzione, la prontezza
dei riflessi, unitamente a buona efficienza
della vista, dell’udito e della coordinazione
dei movimenti. Tali facoltà possono essere
ridotte da fattori come l’assunzione di alcol,
sostanze stupefacenti, farmaci ad azione
sedativa o eccitante, ma anche da uno sta-
to emotivo alterato. Guidare in uno stato di
particolare ansia, rabbia, fretta o preoccu-
pazione porta certamente a manovre azzar-
date e pericolose che durante una guida tranquilla e prudente nessuno farebbe mai.
La legge vieta la guida dei veicoli quando si assumono farmaci ad azione psicotropa, quando
si è sotto l’effetto di alcol o di sostanze stupefacenti. In tali circostanze i riflessi rallentano,
si allungano i tempi di reazione, non si ha la capacità di valutare correttamente le distanze
e la velocità degli altri veicoli, i movimenti risultano scoordinati. Tutto ciò aumenta notevol-
mente la probabilità di causare un incidente stradale con conseguenze spesso drammatiche
per tutti coloro che vi si trovano coinvolti. La legge
vieta in modo assoluto la guida dei veicoli quando
si è sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacen-
ti. Gli agenti possono controllare l’eventuale alte-
razione psicofisica di un conducente portandolo
presso strutture pubbliche competenti (ospedali o
ASL) dove vengono effettuati prelievi di campioni
liquidi biologici.
Il controllo del tasso alcolemico viene eseguito di-
rettamente dagli agenti mediante l’uso dell’etilo-
metro.

Chi guida un veicolo sotto l’influenza di sostan-


ze alcoliche o stupefacenti, oppure rifiuta di sot-
toporsi all’accertamento disposto dagli agenti, è
punito con l’arresto, una sanzione amministrativa
elevata, il ritiro immediato della patente di guida e
la sospensione della stessa.

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8 La sicurezza nelle strade

Il comportamento in caso di incidente stradale


L’articolo 189 del Codice stradale stabilisce le norme di comportamento da osservare in caso
di incidente. Fondamentalmente si possono riassumere come segue.
➜ Quando a seguito di incidente stradale si sono verifi-
cati solo danni a cose, è necessario ripristinare al più
presto la circolazione, spostando appena possibile i
veicoli coinvolti. Nell’impossibilità di spostarli, biso-
gna restare sul posto in attesa delle autorità e del soc-
corso stradale, tempestivamente avvertiti. In tal caso,
occorre segnalare il punto dell’incidente mettendo
l’apposito triangolo almeno 50 metri dietro i veicoli
incidentati e in modo che sia visibile dai veicoli che
sopraggiungono da una distanza di almeno 100 metri.
A volte, per esempio quando i veicoli si trovano in una
curva o in qualsiasi tratto di strada a visuale non libe-
ra, può essere anche necessario effettuare segnalazioni manuali per avvertire i veicoli in
transito. Bisogna ricordare, inoltre, che sulle strade extraurbane è obbligatorio indossare
giubbino o bretelle catarifrangenti prima di uscire dall’auto.
➜ Nel caso in cui ci siano dei feriti il Codice della Strada dispone quanto segue.

L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento,


ha l’obbligo di fermarsi e di prestare l’assistenza occorrente a coloro che, eventualmente,
abbiano subito danno alla persona.

È anche vero, però, che non bisogna effettuare alcuna prestazione di carattere medico se non
si è qualificati a farlo: agire direttamente su un ferito in modo scorretto può risultare danno-
so e controproducente, con il rischio di aggravare ulteriormente le condizioni della persona.
Prestare assistenza ai feriti vuol dire quindi chiamare tempestivamente i soccorsi, telefo-
nando ai numeri 112, 113 o 118, e rimanere sul posto per proteggere gli infortunati da ulte-
riori lesioni o nuovi possibili pericoli.
Confortare un ferito in attesa dell’ambulanza può essere già considerata una forma di soc-
corso.
Evitate di spostare un infortunato: lo spostamento di
un ferito è un’operazione molto delicata e, in molti casi,
rischiosa: può determinare lesioni molto più gravi di
quelle già in atto.

RICORDATE!
Soccorrere un infortunato è un obbligo stabilito
dal Codice penale. Se le lesioni derivano da incidente
stradale anche il Codice della Strada sancisce tale
obbligo. Visto, comunque, il carattere umanitario insito
in un’operazione di soccorso, ne deduciamo che
soccorrere un infortunato è un obbligo giuridico e morale.

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CAPITOLO
LA PATENTE AM
A partire dal 19 gennaio 2013 sono entrate in vigore nuove norme che hanno rivoluzionato
completamente le categorie di patenti necessarie per la guida dei veicoli a motore, portan-
dole da cinque a quindici.
Tra queste troviamo la patente AM che abilita alla guida di ciclomotori e quadricicli leggeri.
Pertanto, da tale data, il precedente CIGC (Certificato di idoneità per la guida del ciclomoto-
re) è stato sostituito da una vera e propria patente di guida.
I CIGC già rilasciati continuano a essere validi fino alla loro prima scadenza, quando saranno
sostituiti dalla patente AM.

Che cosa c’è da sapere


IL CONSEGUIMENTO DELLA PATENTE AM
Per poter conseguire la patente AM è necessa-
rio aver compiuto 14 anni ed essere in possesso
dei requisiti fisici e psichici previsti dalla legge.
Occorre superare un esame di teoria e uno di
guida, sostenuti alla presenza di un funzionario
del DTT (Dipartimento trasporti terrestri).

Chi è in possesso della patente AM può guida-


re ciclomotori a due o tre ruote con le seguenti
caratteristiche:
➜ cilindrata massima 50 c.c. se con motore
termico ad accensione comandata;
➜ potenza massima fino a 4 kW se con motore
elettrico o diesel;
➜ velocità raggiungibile su strada in piano non superiore a 45 km/h.

La patente AM consente di guidare anche quadricicli leggeri (le cosiddette minicar) con le
stesse caratteristiche dei ciclomotori, purché la massa a vuoto non superi 350 kg.

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9 La patente AM

LA DURATA
La patente AM è valida 10 anni fino al compimento del cinquantesimo anno di età.
Per chi ha più di 50 anni e meno di 70 anni è valida per 5 anni; 3 anni per chi ha più di 70 anni
e meno di 80 anni; 2 anni per chi ha più di 80 anni.
Viene confermata a ogni scadenza a seguito di visita medica presso un’ASL o un medico au-
torizzato. La visita medica verifica la persistenza dei requisiti fisici e psichici richiesti per la
guida dei veicoli a motore.

LA PATENTE A PUNTI
ROSSI
Il sistema della patente a punti
MARIO R
prevede l’attribuzione di 20 punti NOOS(MSI I)
05/12/77 MILAMAR MIT-UCO
a partire dal rilascio della patente. 07/10/2016 05
IO
/12/7 U1U621879Y
I conducenti, compresi i posses- 05/12/2026 07 7 MI
LANO
/10/2 (MI)
sori della patente AM, che com- 05/12
016
/2026 MIT-
mettono determinate infrazio- UCO
ni, avranno una decurtazione di U1U6
AM 2187
9Y
punti che, a seconda della gravità AM
dell’infrazione stessa, vanno da 1
a 10.
Se si commettono più infrazioni
contemporaneamente i punti da
decurtare si sommano. 05/12/2026
07/10/2016
Non si possono togliere, però,
più di 15 punti in una sola volta a 07/10
/2016
05/12
meno che ci sia, tra quelle com- /2026

messe, un’infrazione che preveda


la sospensione o la revoca della
patente di guida; in tal caso i pun-
ti vengono tutti decurtati.

L’AZZERAMENTO DEI PUNTI 71 U1 AG 4268900


8781 W
Il conducente che perde tutti i 7106 W781065
U518
punti disponibili deve sottoporsi
AG 4
a un esame di revisione che con- 2689
00
siste nel rifare sia la prova di teo-
ria che quella di guida.
Chi supera l’esame riottiene la patente con l’attribuzione di 20 punti; chi viene
respinto perde definitivamente la patente, che sarà revocata.
D’altra parte, i conducenti che rispettano le regole e non commettono infrazio-
ni con decurtazione di punti, si vedranno attribuire 2 punti ogni due anni, fino
a raggiungere un massimo di 30 punti.

ATTENZIONE!
Le infrazioni commesse nei primi tre anni dal conseguimento della patente di guida prevedono
il raddoppio dei punti da decurtare.

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La patente AM

ALCUNI ESEMPI DI INFRAZIONI CON DECURTAZIONE DI PUNTI

➜ Non usare le luci o usarle in modo improprio 1 punto

➜ Non rispettare la segnaletica stradale 2 punti

➜ Non rispettare la distanza di sicurezza da 3 a 8 punti

➜ Circolare contromano 4 punti

➜ Circolare senza casco o casco non allacciato 5 punti

➜ Non rispettare il semaforo rosso o l’alt degli agenti 6 punti

➜ Non dare la precedenza ai pedoni che attraversano sulle strisce 8 punti

Vengono decurtati 10 punti se:

➜ si circola contromano in curva e sui dossi;

➜ si sorpassa in curva o sui dossi;

➜ si guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti.

I provvedimenti sanzionatori sulla patente


Il Codice della Strada preve-
de una serie di sanzioni per
chi commette infrazioni che,
oltre alla semplice multa,
possono arrivare a provvedi-
menti severi che penalizzano
il possesso della patente di
guida.
Infatti, a seconda della gra-
vità dell’infrazione commes-
sa, si può avere il ritiro, la
sospensione, la revisione o la
revoca della patente.

IL RITIRO
La patente può essere ritira-
ta direttamente dagli agenti
che accertano l’infrazione
quando il conducente:

➜ guida con la patente con validità scaduta;

➜ commette un’infrazione per la quale è prevista la sospensione (per esempio, un sorpasso


in curva);

➜ guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti.

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9 La patente AM

LA SOSPENSIONE
Questo provvedimento, di fatto, vieta al conducente di gui-
dare per un determinato periodo di tempo.
La patente viene sospesa, tra l’altro, quando il conducente:
➜ circola contromano;
➜ guida sotto l’effetto di alcol o droghe;
➜ fugge in caso di investimento di persona;
➜ circola con un veicolo sottoposto a sequestro.

LA REVISIONE
La revisione consiste nel sottoporsi a visita medica o nella ripetizione degli esami, a seconda
dei casi.
Viene disposta qualora sorgano dubbi sulla persistenza nel conducente dei requisiti psico-
fisici prescritti o dell’idoneità alla guida.

ATTENZIONE!
La revisione è sempre disposta a seguito di incidente stradale che abbia provocato lesioni gravi
a persone, e nei confronti di conducenti minorenni che commettano infrazioni che presuppongono
la sospensione della patente.

LA REVOCA
La revoca è senza dubbio il provvedimento più severo che possa colpire il possesso della
patente di guida.
La patente viene revocata e, quindi, definitivamente persa, quando, tra l’altro, il conducente:
➜ non supera l’esame di revisione;
➜ perde definitivamente i requisiti fisici o psichici richiesti per la guida dei veicoli a motore;
➜ guida nel periodo di sospensione della patente.

CONSIDERAZIONI FINALI
Ebbene, cari ragazzi, ora tocca a voi: è il momento di passare dalla teoria alla pratica!
Seguite le regole, i princìpi e le norme dettate dalla legge; siate tolleranti verso chi manifesta com-
portamenti sbagliati, inclini a essere d’esempio con la vostra condotta positiva. Predisponetevi alla
comprensione e al senso civico sempre e, nella circolazione stradale, fate prevalere l’attenzione, la
prudenza, la prevenzione e il buon senso.
Tutto questo contribuirà a realizzare rapporti sociali più sereni e collaborativi ma, soprattutto, ga-
rantirà una mobilità più sicura per tutti.
L’autore

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