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Segnaletica stradale

Art. 38 CdS:
La segnaletica stradale comprende i seguenti gruppi:
 segnali verticali;
 segnali orizzontali;
 segnali luminosi;
 segnali ed attrezzature complementari.

Segnali verticali
Art. 39 CdS:
I segnali verticali si dividono nelle seguenti categorie:
A. segnali di pericolo;
B. segnali di prescrizione;
C. segnali di indicazione.

Segnali di pericolo
I segnali di pericolo preavvisano l'esistenza di pericoli, ne indicano la natura e impongono ai
conducenti di tenere un comportamento prudente

Art. 84 Reg. CdS:


I segnali di pericolo hanno forma di triangolo equilatero con un vertice diretto verso l'alto.
I segnali di pericolo devono essere installati quando esiste una reale situazione di pericolo sulla
strada, non percepibile con tempestività da un conducente che osservi le normali regole di prudenza.
I segnali di pericolo devono essere posti sul lato destro della strada. Sulle strade con due o più
corsie per ogni senso di marcia, devono adottarsi opportune misure, in relazione alle condizioni
locali, affinché i segnali siano chiaramente percepibili anche dai conducenti dei veicoli che
percorrono le corsie interne, ripetendoli sul lato sinistro o al di sopra della carreggiata.
In caso di abbinamento di un segnale di pericolo con un segnale di prescrizione sullo stesso
sostegno, il primo deve essere sempre al di sopra del secondo.
Segnali di prescrizione
I segnali di prescrizione rendono noti obblighi, divieti e limitazioni cui gli utenti della strada
devono uniformarsi; si suddividono in:
a) segnali di precedenza;
b) segnali di divieto;
c) segnali di obbligo;

Art. 104 Reg. CdS:


Lungo il tratto stradale interessato da una prescrizione i segnali di divieto e di obbligo, nonché
quelli di diritto di precedenza, devono essere ripetuti dopo ogni intersezione. Tale obbligo non
sussiste per i segnali a validità zonale.
I segnali di prescrizione devono essere posti sul lato destro della strada. Sulle strade con due o più
corsie per ogni senso di marcia devono adottarsi opportune misure, in relazione alle condizioni
locali, affinché i segnali siano chiaramente percepibili anche dai conducenti dei veicoli che
percorrono le corsie interne ripetendoli sul lato sinistro o al di sopra della carreggiata.

Segnali di precedenza
In base al primo comma dell'art. 105 Reg. CdS, «i segnali stradali che rendono noto agli utenti di
dover dare o avere la precedenza si dividono in due classi:
1. quelli che impongono ai conducenti l'obbligo di dare la precedenza, che comprendono i
segnali:
a) di dare precedenza,
b) di fermarsi e dare precedenza,
c) di preavviso di dare precedenza,
d) di intersezione con precedenza a destra,
e) di dare precedenza nei sensi unici alternati,
f) di fine di diritto di precedenza;
2. quelli che indicano agli utenti che, nelle intersezioni e confluenze di traiettorie, i conducenti
che provengono da altre strade o in senso opposto hanno l'obbligo di dare la precedenza e
che comprendono i segnali di:
a) intersezione con diritto di precedenza,
b) diritto di precedenza,
c) diritto nei sensi unici alternati.
Segnali di divieto
Art. 115 Reg. CdS:
I segnali di divieto sono di forma circolare e vietano agli utenti il transito o determinate direzioni di
marcia, una particolare manovra, ovvero impongono limitazioni.
I segnali di divieto si dividono in generici o specifici:
• sono generici quelli che si riferiscono a tutti i veicoli;
• sono specifici quelli afferenti solo a categorie di veicoli o a particolari categorie di utenti.

Art. 116 Reg. CdS:


I segnali di divieto relativi alla circolazione di tutti i veicoli sono:
a) il segnale divieto di transito;
b) il segnale senso vietato;
c) il segnale divieto di sorpasso;
d) il segnale distanziamento minimo obbligatorio;
e) il segnale limite massimo di velocità;
f) il segnale divieto di segnalazioni acustiche.

Tra i segnali di divieto rientrano anche i segnali di fermata, di sosta e di parcheggio.


Art. 120 Reg. CdS:
I segnali che regolano la fermata, la sosta ed il parcheggio, o che forniscono indicazioni utili a tal
fine, sono:
a) il segnale divieto di sosta;
b) il segnale divieto di fermata;
c) il segnale parcheggio;
d) il segnale preavviso di parcheggio;
e) il segnale passo carrabile.

Segnali di obbligo
Art. 121 Reg. CdS:
I segnali di obbligo sono di forma circolare ed impongono agli utenti uno specifico
comportamento, ovvero una particolare condizione di circolazione da rispettare.
I segnali di obbligo si dividono in generici o specifici:
• quelli generici hanno fondo blu e simbolo bianco;
• quelli specifici hanno fondo bianco, bordo rosso e simbolo nero.
I segnali di obbligo sono diretti a tutti gli utenti, salvo deroghe indicate mediante pannello
integrativo
Art. 122 Reg. Cds:
I segnali di obbligo generico sono:
a) direzione obbligatoria;
b) direzioni consentite;
c) passaggio obbligatorio o passaggi consentiti;
d) rotatoria;
e) limite minimo di velocità;
f) catene per neve obbligatorie;
g) circolazione riservata a determinate categorie di utenti.

Art. 123 Reg. CdS:


I segnali di obbligo specifico sono:
a) alt - dogana;
b) alt - polizia;
c) alt - stazione.

Segnali di indicazione
I segnali di indicazione hanno la funzione di fornire agli utenti della strada informazioni necessarie
o utili per la guida e per la individuazione di località, itinerari, servizi ed impianti; si suddividono
in:
a) segnali di preavviso;
b) segnali di direzione;
c) segnali di conferma;
d) segnali di identificazione strade;
e) segnali di itinerario;
f) segnali di località e centro abitato;
g) segnali di nome strada;
h) segnali turistici e di territorio;
i) altri segnali che danno informazioni necessarie per la guida dei veicoli;
j) altri segnali che indicano installazioni o servizi.

Segnali orizzontali
Art. 40 CdS:
I segnali orizzontali, tracciati sulla strada, servono per regolare la circolazione, per guidare gli
utenti e per fornire prescrizioni od utili indicazioni per particolari comportamenti da seguire.
I segnali orizzontali si dividono in:
a) strisce longitudinali;
b) strisce trasversali (o di arresto);
c) attraversamenti pedonali o ciclabili;
d) frecce direzionali;
e) iscrizioni e simboli;
f) strisce di delimitazione degli stalli di sosta o per la sosta riservata;
g) isole di traffico o di presegnalamento di ostacoli entro la carreggiata;
h) strisce di delimitazione della fermata dei veicoli in servizio di trasporto pubblico di linea;
i) altri segnali stabiliti dal regolamento.

Art. 138 Reg. CdS:


Le strisce longitudinali servono per separare i sensi di marcia o le corsie di marcia, per delimitare
la carreggiata ovvero per incanalare i veicoli verso determinate direzioni.
Le strisce longitudinali si suddividono in:
a) strisce di separazione dei sensi di marcia;
b) strisce di corsia;
c) strisce di margine della carreggiata;
d) strisce di raccordo;
e) strisce di guida sulle intersezioni.
Le strisce longitudinali possono essere continue o discontinue.

Art. 145 CdS:


Gli attraversamenti pedonali sono evidenziati sulla carreggiata mediante zebrature con strisce
bianche parallele alla direzione di marcia dei veicoli, di lunghezza non inferiore a 2,50 m, sulle
strade locali e su quelle urbane di quartiere, e a 4 m, sulle altre strade; la larghezza delle strisce e
degli intervalli è di 50 cm.

Segnali luminosi
Art. 41 CdS:
I segnali luminosi si suddividono nelle seguenti categorie:
a) segnali luminosi di pericolo e di prescrizione;
b) segnali luminosi di indicazione;
c) tabelloni luminosi rilevatori della velocità in tempo reale dei veicoli in transito;
d) lanterne semaforiche veicolari normali;
e) lanterne semaforiche veicolari di corsia;
f) semaforiche per i veicoli di trasporto pubblico;
g) lanterne semaforiche pedonali;
h) lanterne semaforiche per velocipedi;
i) lanterne semaforiche veicolari per corsie reversibili;
j) lanterna semaforica gialla lampeggiante;
k) segnali luminosi particolari.

Art. 158 Reg. CdS:


Le lanterne semaforiche, escluse le lanterne semaforiche gialle lampeggianti, servono per regolare,
nel tempo, l'avanzamento delle correnti di traffico in una intersezione o in un tronco stradale.

Art. 159 Reg. CdS:


Le lanterne semaforiche veicolari normali sono a tre luci colorate di forma circolare, disposte
verticalmente nel seguente modo: luce rossa in alto, luce gialla al centro e luce verde in basso.
Nei casi in cui le lanterne semaforiche veicolari sono incorporate nella segnaletica di indicazione
posta al di sopra della carreggiata, la disposizione delle luci può essere orizzontale con luce rossa a
sinistra, luce gialla al centro e luce verde a destra.
3. La sequenza di accensione delle luci è la seguente:
a) luce verde,
b) luce gialla,
c) luce rossa.
Art. 161 CdS:
Le lanterne semaforiche per i veicoli di trasporto pubblico sono destinate esclusivamente a tale
tipo di veicoli e possono essere a tre o più luci con i seguenti simboli:
a) barra bianca orizzontale su fondo nero;
b) triangolo giallo, con la punta rivolta verso l'alto, su fondo nero;
c) barra bianca verticale su fondo nero;
d) barra bianca inclinata a destra su fondo nero;
e) barra bianca inclinata a sinistra su fondo nero.
La disposizione delle luci è verticale: barra bianca orizzontale in alto, triangolo giallo al centro e
barra bianca verticale in basso.
La sequenza di accensione delle luci è la seguente:
a) barra bianca verticale o inclinata a destra o inclinata a sinistra;
b) triangolo giallo;
c) barra bianca orizzontale.

Art. 162 Reg. CdS:


Le lanterne semaforiche pedonali sono destinate esclusivamente alla regolazione degli
attraversamenti pedonali semaforizzati; esse sono a tre luci con i seguenti simboli:
a) pedone rosso su fondo circolare nero (la sagoma del pedone è in atteggiamento di attesa);
b) pedone giallo su fondo circolare nero (la sagoma del pedone è in atteggiamento di attesa);
c) pedone verde su fondo circolare nero (la sagoma del pedone è in atteggiamento di
movimento).
La disposizione delle luci è verticale: pedone rosso in alto, pedone giallo al centro e pedone verde in
basso.
La sequenza di accensione delle luci è la seguente:
a) pedone verde,
b) pedone giallo,
c) pedone rosso.

Segnali complementari
Art. 42 CdS:
I segnali complementari sono destinati ad evidenziare o rendere noto:
a) il tracciato stradale;
b) particolari curve e punti critici;
c) ostacoli posti sulla carreggiata o ad essa adiacenti.
Sono, altresì, segnali complementari i dispositivi destinati ad impedire la sosta o a rallentare la
velocità.

Art. 172 Reg. CdS:


I segnali complementari si suddividono in:
a) delineatori normali di margine;
b) delineatori speciali;
c) mezzi e dispositivi per segnalare gli ostacoli;
d) isole di traffico.

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