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Università del Salento

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica

Lezioni del corso di

Calcolo e Progetto di Macchine

prof. ing. Riccardo Nobile

Elementi Finiti: il problema dinamico

1
Formulazione del problema dinamico

Principio di D’Alembert
Il metodo seguito per ricavare il metodo degli elementi
finiti, utilizzando la formulazione variazionale e in
particolare il principio di stazionarietà del potenziale,
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permette di affrontare e risolvere un qualsiasi problema di


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tipo statico.
In alcune applicazioni gli effetti dinamici non possono
Elementi finiti: problema dinamico

essere trascurati e quindi si pone il problema di come


estendere il calcolo agli elementi finiti ad un sistema
dinamico.
Si può pensare di ricondurre il problema dinamico ad un
problema statico utilizzando il principio di D’Alembert

𝑭 = 𝒎𝒂 ⇒ 𝑭 + 𝑭𝑰 = 𝟎 𝑭𝑰 = −𝒎𝒂

2
Formulazione del problema dinamico

Principio di D’Alembert
Si può quindi continuare a utilizzare il principio di
stazionarietà del potenziale considerando nel computo del
lavoro virtuale esterno anche quello compiuto dalle forze di
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inerzia, tenendo conto che le forze di inerzia sono a tutti gli


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effetti delle forze di volume.


Elementi finiti: problema dinamico

𝒅𝑳𝒆 + 𝒅𝑳𝒊 = 𝟎

𝑿 𝑻 𝜹 𝒖𝑷 𝒅𝑽 + 𝝍 𝑻 𝜹 𝒖𝑷 𝒅𝑺 + 𝑭 𝑻 𝜹 𝒖 = 𝝈 𝑻 𝜹 𝜺 𝒅𝑽
𝑫 𝑺𝒍 𝑫

𝑭 = 𝑲 𝒖 3
𝑭𝑿𝒆𝒒 𝑭𝝍𝒆𝒒
Formulazione del problema dinamico

Principio di D’Alembert
Considerando le forze d’inerzia come una particolare forza
di volume, il contributo al lavoro virtuale esterno sarà dato
da:
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𝒅𝑳𝒆𝑭𝑰 = 𝑿 𝑻 𝜹 𝒖𝑷 𝒅𝑽 = − 𝝆 𝒖𝑷 𝑻 𝜹 𝒖𝑷 𝒅𝑽
Elementi finiti: problema dinamico

𝑫 𝑫
Avendo posto:

𝑿 = −𝝆 𝒖𝑷
Il vettore che compare nell’espressione delle forze di
volume sono le accelerazioni del generico punto P

4
Formulazione del problema dinamico

Calcolo della matrice delle masse


Poiché dLeFI è un termine energetico, e quindi uno scalare,
esso coinciderà con il suo trasposto

𝝆 𝒖𝑷 𝑻 𝜹 𝒖𝑷 𝒅𝑽 = − 𝑻
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine

𝒅𝑳𝒆𝑭𝑰 = − 𝝆𝜹 𝒖𝑷 𝒖𝑷 𝒅𝑽
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𝑫 𝑫
Considerando l’espressione degli spostamenti del
Elementi finiti: problema dinamico

generico punto P in funzione degli spostamenti nodali e


tenendo conto che le funzioni di forma sono funzione
esclusivamente delle coordinate spaziali si ha:

𝒖𝑷 = 𝑵 𝒖

𝒖𝑷 = 𝑵 𝒖

5
𝒖𝑷 = 𝑵 𝒖
Formulazione del problema dinamico

Calcolo della matrice delle masse


Sostituendo, l’espressione di dLeFI diventa

𝜹 𝒖𝑷 = 𝑵 𝜹 𝒖 𝒖𝑷 = 𝑵 𝒖
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Elementi finiti: problema dinamico

𝒅𝑳𝒆𝑭𝑰 = − 𝝆𝜹 𝒖𝑷 𝑻 𝒖𝑷 𝒅𝑽 = − 𝝆𝜹 𝒖 𝑻 𝑵 𝑻 [𝑵] 𝒖 𝒅𝑽
𝑫 𝑫

𝒅𝑳𝒆𝑭𝑰 = −𝜹 𝒖 𝑻 𝝆 𝑵 𝑻 [𝑵] 𝒅𝑽 𝒖
𝑫 6
Formulazione del problema dinamico

Calcolo della matrice delle masse


Si ottiene quindi la definizione della matrice delle masse

𝑻
𝒅𝑳𝒆𝑭𝑰 = −𝜹 𝒖 𝝆 𝑵 𝑻 [𝑵] 𝒅𝑽 𝒖
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𝑫
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Elementi finiti: problema dinamico

𝑴 𝒖

𝑴 = 𝝆 𝑵 𝑻 [𝑵] 𝒅𝑽
𝑫

7
Formulazione del problema dinamico

Equazione di equilibrio dinamico


L’equazione di equilibrio dinamico, che tiene conto di tutti i
termini. diventa quindi:
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𝒅𝑳𝒆 + 𝒅𝑳𝒊 = 𝟎
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Elementi finiti: problema dinamico

− 𝝆 𝒖𝑷 𝑻 𝜹 𝒖𝑷 𝒅𝑽 + 𝑿 𝑻 𝜹 𝒖𝑷 𝒅𝑽 + 𝝍 𝑻 𝜹 𝒖𝑷 𝒅𝑺 + 𝑭 𝑻 𝜹 𝒖 = 𝝈 𝑻 𝜹 𝜺 𝒅𝑽
𝑫 𝑫 𝑺𝒍 𝑫

−𝑴 𝒖 + 𝑭𝑿𝒆𝒒 + 𝑭𝝍𝒆𝒒 + 𝑭 = 𝑲 𝒖

8
Formulazione del problema dinamico

Equazione di equilibrio dinamico


L’equazione di equilibrio dinamico, che tiene conto di tutti i
termini, diventa quindi:
𝑴 𝒖 + 𝑲 𝒖 = 𝑭𝑿𝒆𝒒 + 𝑭𝝍𝒆𝒒 + 𝑭
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In cui:
Elementi finiti: problema dinamico

𝑻
𝑴 = 𝝆 𝑵 𝑻 [𝑵] 𝒅𝑽 𝑭𝝍𝒆𝒒 = 𝑵 𝝍 𝒅𝑺
𝑫 𝑺𝒍

𝑻
𝑲 = 𝑻
𝑩 [𝑪] 𝑩 𝒅𝑽 𝑭𝑿𝒆𝒒 = 𝑵 𝑿 𝒅𝑺
𝑫 𝑺𝒍

9
La matrice delle masse

Caratteristiche della matrice delle masse


La matrice delle masse calcolata con l’espressione appena
ricavata deriva da una equivalenza di tipo energetico ed è
detta «consistent»:
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𝑴 = 𝝆 𝑵 𝑻 [𝑵] 𝒅𝑽
Elementi finiti: problema dinamico

La matrice delle masse [M] è anch’essa simmetrica ma non


è semidefinita positiva

10
La matrice delle masse

Elemento asta trazione-compressione


Consideriamo un elemento asta e fissiamo un riferimento
locale coincidente con la direzione della congiungente i due
nodi i e j. Utilizzando la definizione di coordinata
generalizzata, si possono ricavare le funzioni di forma
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Elementi finiti: problema dinamico

Coordinata generalizzata
𝒙
𝝃=
𝒍

𝒖𝒊 𝒖𝒊
𝒖 𝒙 = 𝑵𝒊 𝑵𝒋 𝒖𝒋 = 𝟏 − 𝝃 𝝃 𝒖𝒋 11
La matrice delle masse

Elemento asta trazione-compressione


Nello spazio ogni nodo sarà caratterizzato da tre gradi di
libertà, corrispondenti agli spostamenti secondo i tre assi
del riferimento.
Lo spostamento del generico punto dell’asta sarà
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analogamente
𝒖𝟏
Elementi finiti: problema dinamico

𝒖𝟐
𝒖(𝒙) 𝟏−𝝃 𝟎 𝟎 𝝃 𝟎 𝟎
𝒖𝟑
𝒖 𝒙 = 𝒗(𝒙) = 𝟎 𝟏−𝝃 𝟎 𝟎 𝝃 𝟎 𝒖𝟒
𝒘(𝒙) 𝟎 𝟎 𝟏−𝝃 𝟎 𝟎 𝝃 𝒖𝟓
𝒖𝟔
Coordinata generalizzata
[𝑵]
𝒙
𝝃=
𝒍 12
La matrice delle masse

Elemento asta trazione-compressione


La corrispondente matrice delle masse «consistent» sarà
data da:

𝑴 = 𝝆 𝑵 𝑻 [𝑵] 𝒅𝑽
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𝑫
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Supponendo che l’asta sia omogenea, di lunghezza l e a


Elementi finiti: problema dinamico

sezione costante si avrà:

𝟏
𝑻
𝒅𝑽 = 𝑨𝒍𝒅𝝃 ⇒ 𝑴 = 𝝆𝑨𝒍 𝑵 𝑵 𝒅𝝃
𝟎

13
La matrice delle masse

Elemento asta trazione-compressione


Calcoliamo il prodotto tra le matrici di forma:
𝟏−𝝃 𝟎 𝟎
𝟎 𝟏−𝝃 𝟎
𝟏−𝝃 𝟎 𝟎 𝝃 𝟎 𝟎
𝟎 𝟎 𝟏 − 𝝃
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𝑵𝑻𝑵 = 𝟎 𝟏−𝝃 𝟎 𝟎 𝝃 𝟎
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𝝃 𝟎 𝟎
𝟎 𝟎 𝟏−𝝃 𝟎 𝟎 𝝃
𝟎 𝝃 𝟎
Elementi finiti: problema dinamico

𝟎 𝟎 𝝃

𝟏−𝝃 𝟐 𝟎 𝟎 𝝃(𝟏 − 𝝃) 𝟎 𝟎
𝟎 𝟏−𝝃 𝟐 𝟎 𝟎 𝝃(𝟏 − 𝝃) 𝟎
𝑻 𝟎 𝟎 𝟏−𝝃 𝟐 𝟎 𝟎 𝝃(𝟏 − 𝝃)
𝑵 𝑵 =
𝝃(𝟏 − 𝝃) 𝟎 𝟎 𝝃𝟐 𝟎 𝟎
𝟎 𝝃(𝟏 − 𝝃) 𝟎 𝟎 𝝃𝟐 𝟎
𝟎 𝟎 𝝃(𝟏 − 𝝃) 𝟎 𝟎 𝝃𝟐 14
La matrice delle masse

Elemento asta trazione-compressione


Calcoliamo ora gli integrali dei tre termini non nulli
𝟏 𝟑 𝟏
𝟐 𝒅𝝃
𝟏−𝝃 𝟏
𝟏−𝝃 = =
𝟑 𝟑
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𝟎 𝟎
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𝟏 𝟑 𝟏
𝝃𝟐 𝝃 𝟏
𝝃 𝟏 − 𝝃 𝒅𝝃 = − =
Elementi finiti: problema dinamico

𝟎 𝟐 𝟑 𝟎
𝟔
𝟏 𝟑 𝟏
𝝃 𝟏
𝝃𝟐 𝒅𝝃 = =
𝟎 𝟑 𝟎
𝟑

15
La matrice delle masse

Elemento asta trazione-compressione


Sostituendo i termini si ottiene:
𝟏
𝑴 = 𝝆𝑨𝒍 𝑵 𝑻 𝑵 𝒅𝝃
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine

𝟎
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Elementi finiti: problema dinamico

𝟐 𝟎 𝟎 𝟏 𝟎 𝟎
𝟎 𝟐 𝟎 𝟎 𝟏 𝟎
𝝆𝑨𝒍 𝟎 𝟎 𝟐 𝟎 𝟎 𝟏
[𝑴] =
𝟔 𝟏 𝟎 𝟎 𝟐 𝟎 𝟎
𝟎 𝟏 𝟎 𝟎 𝟐 𝟎
𝟎 𝟎 𝟏 𝟎 𝟎 𝟐

16
La matrice delle masse

Elemento asta trazione-compressione


In maniera più sbrigativa, ma anche più approssimata, si
può ricavare la matrice delle masse semplicemente
suddividendo la massa di ciascun elemento tra i vari gradi
di libertà. Si ottiene in questo modo una matrice delle
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masse diagonale, detta «lumped».


Elementi finiti: problema dinamico

𝟏 𝟎 𝟎 𝟎 𝟎 𝟎
𝟎 𝟏 𝟎 𝟎 𝟎 𝟎
𝝆𝑨𝒍 𝟎 𝟎 𝟏 𝟎 𝟎 𝟎
[𝑴] =
𝟐 𝟎 𝟎 𝟎 𝟏 𝟎 𝟎
𝟎 𝟎 𝟎 𝟎 𝟏 𝟎
𝟎 𝟎 𝟎 𝟎 𝟎 𝟏

17
La matrice delle masse

Elemento asta trazione-compressione


«consistent» «lumped»
𝟐 𝟎 𝟎 𝟏 𝟎 𝟎 𝟏 𝟎 𝟎 𝟎 𝟎 𝟎
𝟎 𝟐 𝟎 𝟎 𝟏 𝟎 𝟎 𝟏 𝟎 𝟎 𝟎 𝟎
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𝝆𝑨𝒍 𝟎 𝟎 𝟐 𝟎 𝟎 𝟏 𝝆𝑨𝒍 𝟎 𝟎 𝟏 𝟎 𝟎 𝟎
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[𝑴] = [𝑴] =
𝟔 𝟏 𝟎 𝟎 𝟐 𝟎 𝟎 𝟐 𝟎 𝟎 𝟎 𝟏 𝟎 𝟎
𝟎 𝟏 𝟎 𝟎 𝟐 𝟎 𝟎 𝟎 𝟎 𝟎 𝟏 𝟎
Elementi finiti: problema dinamico

𝟎 𝟎 𝟏 𝟎 𝟎 𝟐 𝟎 𝟎 𝟎 𝟎 𝟎 𝟏

Nella matrice «lumped» gli unici termini non nulli sono


localizzati sulla diagonale principale.
Fisicamente una accelerazione che coinvolge uno specifico
grado di libertà non determina alcuna ripercussione sugli
altri.
Nella matrice «consistent» invece una accelerazione di uno
dei nodi coinvolge anche l’altro nodo 18
Assemblaggio della matrice delle masse

Orientazione e congruenza del problema dinamico


Anche nel caso della matrice delle masse occorrerà tenere
conto dell’orientazione di ogni elemento e delle
interconnessioni tra gli elementi, in modo da assicurare la
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congruenza tra elementi adiacenti


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Queste operazioni vengono effettuate attraverso le medesime


matrici di orientamento e congruenza definite per le matrici di
Elementi finiti: problema dinamico

rigidezza

𝒖(𝒊) = 𝑻(𝒊) 𝒖(𝒊)


𝑴(𝒊) = 𝑻 𝒊 𝑻 𝑴(𝒊) 𝑻(𝒊)
𝒖(𝒊) = 𝑻(𝒊) 𝒖(𝒊)

𝒖(𝒊) = 𝑨(𝒊) 𝒖 𝒊 𝑻
𝑴 = 𝑨 𝑴(𝒊) 𝑨(𝒊)
𝒖(𝒊) = 𝑨(𝒊) 𝒖
19
Problemi dinamici

Determinazione delle frequenze proprie


I problemi dinamici possono essere in definitiva affrontati
risolvendo l’equazione di equilibrio dinamico appena
ricavata:
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𝑴 𝒖 + 𝑲 𝒖 = 𝑭𝑿𝒆𝒒 + 𝑭𝝍𝒆𝒒 + 𝑭
Elementi finiti: problema dinamico

Il problema dinamico più comune è quello della


determinazione delle frequenze naturali del sistema e dei
corrispondenti modi di vibrare

20
Problemi dinamici

Determinazione delle frequenze proprie


La determinazione delle frequenze proprie si ottiene
imponendo tutti i carichi esterni pari a zero e assumendo
una soluzione armonica per gli spostamenti:
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𝒖(𝒕) = 𝒖 𝒔𝒊𝒏𝝎𝒕
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𝒖(𝒕) = 𝝎 𝒖 𝒄𝒐𝒔𝝎𝒕
Elementi finiti: problema dinamico

𝒖(𝒕) = −𝝎𝟐 𝒖 𝒔𝒊𝒏𝝎𝒕 = −𝝎𝟐 𝒖(𝒕)


𝑴 𝒖 + 𝑲 𝒖 = 𝟎

−𝝎𝟐 𝑴 𝒖(𝒕) + 𝑲 𝒖(𝒕) = 𝟎

Si tratta di un classico 𝑲 − 𝝎𝟐 𝑴 𝒖(𝒕) = 𝟎


problema di ricerca degli
autovalori e corrispondenti 21
autovettori
Problemi dinamici

Determinazione delle frequenze proprie


Le soluzioni non banali del sistema si otterranno
imponendo:

𝒅𝒆𝒕 𝑲 − 𝝎𝟐 𝑴
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=𝟎
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Se M è il numero dei gradi di libertà complessivi della


Elementi finiti: problema dinamico

struttura si avranno M frequenze proprie così suddivise:


 N0 frequenze proprie infinite corrispondenti al numero di masse
nulle presenti nella struttura
 Nimm frequenze proprie immaginarie corrispondenti al numero
di masse negative presenti nella struttura
 Nreali = (p + r) frequenze proprie reali di cui:
 r frequenze proprie nulle corrispondenti ai moti di corpo
rigido
 p frequenze proprie reali corrispondenti al numero di 22
masse positive
Problemi dinamici

Determinazione delle frequenze proprie


I valori degli autovettori ω2 costituiranno le frequenze
proprie del sistema
I corrispondenti autovettori, che potranno essere
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determinati solo a meno di una costante arbitraria,


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costituiranno i modi di vibrare della struttura


Elementi finiti: problema dinamico

𝝎𝒊
𝒅𝒆𝒕 𝑲 − 𝝎𝟐 𝑴 =𝟎
𝒖𝒊

23
Problemi dinamici

Determinazione delle frequenze proprie


Si dimostra che i modi di vibrare sono tra loro ortogonali:
𝑻 𝑻
𝑲 𝒖𝒊 = 𝝎𝟐𝒊 𝑴 𝒖𝒊 𝒖𝒋 𝑲 𝒖𝒊 = 𝝎𝟐𝒊 𝒖𝒋 𝑴 𝒖𝒊
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𝑲 𝒖𝒋 = 𝝎𝟐𝒋 𝑴 𝒖𝒋 𝒖𝒊 𝑻 𝑲 𝒖𝒋 = 𝝎𝟐𝒋 𝒖𝒊 𝑻 𝑴 𝒖𝒋
Elementi finiti: problema dinamico

Calcolando la trasposta della seconda equazione e


sottraendo membro a membro si ha:
𝑻
𝟎= 𝝎𝟐𝒊 − 𝝎𝟐𝒋 𝒖𝒋 𝑴 𝒖𝒊 ⟹ 𝒖𝒊 ⊥ 𝒖𝒋

I modi di vibrare costituiscono una base del sistema,


ovvero è possibile esprimere un qualsiasi vettore {u} come
una loro combinazione lineare
24
Problemi dinamici

La condensazione delle matrici


Le analisi dinamiche richiedono un impegno notevole in
termini di tempo di calcolo e di impiego di CPU, specie se
comparate ad analoghe analisi statiche
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E’ quindi fortemente avvertita l’esigenza di ridurre il


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numero dei gradi di libertà


Elementi finiti: problema dinamico

Una possibilità è quella di utilizzare le tecniche di


condensazione delle matrici di rigidezza e delle masse

 [K] Condensazione statica

 [K] e [M] Condensazione cinematica

25
Problemi dinamici

Condensazione statica
Supponiamo di aver scelto una numerazione opportuna dei
gradi di libertà del sistema in modo da poter partizionare
opportunamente i vettori e la matrice di rigidezza
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Ad esempio in una struttura costituita da elementi trave la


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matrice di rigidezza può essere partizionata con riferimento


ai gradi di libertà di traslazione {uT} e di rotazione {uR}
Elementi finiti: problema dinamico

𝑭 = 𝑲 𝒖

𝑭𝑻 𝑲𝑻𝑻 𝑲𝑻𝑹 𝒖𝑻
=
𝑭𝑹 𝑲𝑹𝑻 𝑲𝑹𝑹 𝒖𝑹
26
Problemi dinamici

Condensazione statica
Supponiamo di poter trascurare le forze {FR}
Dalla corrispondente equazione matriciale si ottiene:
𝑲𝑹𝑻 𝒖𝑻 + 𝑲𝑹𝑹 𝒖𝑹 = 𝟎
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𝑭𝑹 = 𝟎
−𝟏
Elementi finiti: problema dinamico

𝒖𝑹 = − 𝑲𝑹𝑹 𝑲𝑹𝑻 𝒖𝑻
Possiamo sostituire nella seconda equazione matriciale
𝑭𝑻 = 𝑲𝑻𝑻 𝒖𝑻 + 𝑲𝑻𝑹 𝒖𝑹 = 𝑲𝑻𝑻 𝒖𝑻 − 𝑲𝑻𝑹 𝑲𝑹𝑹 −𝟏 𝑲𝑹𝑻 𝒖𝑻

𝑭𝑻 = ( 𝑲𝑻𝑻 − 𝑲𝑻𝑹 𝑲𝑹𝑹 −𝟏 𝑲𝑹𝑻 ) 𝒖𝑻

[𝑲𝑪 ] 27
Problemi dinamici

Condensazione statica
La condensazione statica consente in definitiva di
considerare i soli gradi di libertà {uT}

𝑭𝑻 = [𝑲𝑪 ] 𝒖𝑻
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[𝑲𝑪 ] = 𝑲𝑻𝑻 − 𝑲𝑻𝑹 𝑲𝑹𝑹 −𝟏 𝑲𝑹𝑻


Elementi finiti: problema dinamico

Se i gradi di libertà sono disaccoppiati [KTR] = [KRT] = [0]


allora [KC] = [KTT]
In un’analisi dinamica la matrice delle masse viene ridotta
semplicemente eliminando le righe e le colonne dei gradi di
libertà soppressi

28
Problemi dinamici

Condensazione cinematica
Se oltre alla condensazione della matrice di rigidezza, con
il metodo visto prima, si condensa anche la matrice delle
masse, si parla di condensazione cinematica
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La matrice condensata si ottiene imponendo l’uguaglianza


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dei lavori virtuali delle forze di inerzie associate alle due


matrici
Elementi finiti: problema dinamico

𝑻 𝑻 𝑻 𝒖𝑻
𝜹 𝒖𝑻 𝑴𝑪 𝒖𝑻 = 𝜹 𝒖 𝑴 𝒖 = 𝜹 𝒖𝑻 𝜹 𝒖𝑹 [𝑴]
𝒖𝑹
Dalla condensazione statica si è ottenuto:
𝒖𝑹 = − 𝑲𝑹𝑹 −𝟏 𝑲𝑹𝑻 𝒖𝑻

−𝟏 𝒖𝑹 = − 𝑲𝑹𝑹 −𝟏 𝑲𝑹𝑻 𝒖𝑻
𝜹 𝒖𝑹 = − 𝑲𝑹𝑹 𝑲𝑹𝑻 𝜹 𝒖𝑻
29
Problemi dinamici

Condensazione cinematica
Sostituendo nell’uguaglianza dei lavori virtuali si ottiene
𝑻
𝜹 𝒖𝑻 𝑴𝑪 𝒖𝑻 =
𝑻 𝒖𝑻
R. Nobile – Calcolo e Progetto di Macchine

= 𝜹 𝒖𝑻 𝑻 −𝜹 𝒖𝑻 𝑻 𝑲𝑹𝑹 −𝟏 𝑲𝑹𝑻 [𝑴]


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− 𝑲𝑹𝑹 −𝟏 𝑲
𝑹𝑻 𝒖𝑻
𝑻
𝑻 [𝑰]
Elementi finiti: problema dinamico

= 𝜹 𝒖𝑻 [𝑰] − 𝑲𝑹𝑹 −𝟏 𝑲𝑹𝑻 [𝑴] 𝒖𝑻


− 𝑲𝑹𝑹 −𝟏 𝑲𝑹𝑻

Da cui:

−𝟏
𝑻 [𝑰]
𝑴𝑪 = [𝑰] − 𝑲𝑹𝑹 𝑲𝑹𝑻 [𝑴] −𝟏
− 𝑲𝑹𝑹 𝑲𝑹𝑻

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