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Statica grafica
Docenti:
Prof. Dr-Ing. Ezio Cadoni
Dr-Ing. Daniele Forni
Statica grafica
Nel piano delle forze siano date tre forze complanari non concorrenti in un punto. Si riportino queste forze
rispettando la loro intensità, direzione e verso, una di seguito all’altra. La spezzata che così si ottiene
viene chiamata poligono delle forze.
F1
F1 F2 F3
b
r R
F
2
Poligono delle forze
Piano delle forze
c
F3 d
osservando il poligono delle forze si deduce che:
1. Le due forze F1 e F2 prese nel poligono delle forze, rappresentano due lati del parallelogramma delle forze e quindi r è la risultante di F1 e F2
(diagonale del parallelogramma)
2. r e F3 costituiscono a loro volta i lati di un altro parallelogramma di cui R è la risultante per la stessa ragione.
3. In un poligono delle forze la congiungente dei suoi due estremi è, come direzione e come intensità, la risultante di tutte le forze che
compongono il poligono stesso.
4. Se il poligono è chiuso (a≡d) il sistema è in equilibrio alla traslazione poiché la risultante è nulla.
5. Il poligono delle forze è detto aperto o chiuso a seconda che i suoi vertici non coincidano o coincidano.
Statica grafica 3
Poligono funicolare
Statica grafica
Poligono funicolare
Si consideri un poligono delle forze e scelto un punto qualsiasi “m” del piano da questo si congiungano gli
estremi di ciascuna forza. m è detto polo del poligono.
F2 1
F1
F1
a
2 b
R
-b
F2 m
c
3
Piano delle forze Poligono delle forze
Le forze F1 e F2 sono state sostituite, nel poligono delle forze dalle componenti a e b una e dalle b e c l’altra in modo che
queste componenti concorrano nel punto m.
Si noti nel poligono delle forze, che F1, ha la componente a nella direzione 1-m e la componente b nella direzione m-2. F2 ha la
componente b nella direzione 2-m e la componente c nella direzione m-3. le due componenti b di F1 e F2 hanno uguale
intensità e direzione ma verso opposto, quindi si equilibrano.
Se trasportiamo sul poligono delle forze a, b, c dobbiamo avere l’avvertenza di riportare a e b con un punto d’incontro su F1
essendo esse componenti. Lo stesso vale per F2 (b e c).
Con la costruzione I, II, III si ottiene una spezzata. Prolungando I e III per il loro punto d’incontro deve passare R.
Statica grafica
Poligono funicolare
Questa costruzione prende il nome di poligono funicolare perché può essere paragonata ad una fune, senza
peso, con andamento I, II, III vincolata in A e B sulla quale agiscono le forze date.
A
B
F1
F2
Statica grafica
Statica grafica
Statica grafica
Statica grafica
a
d
F1
c
b
a R P
b
F2
c
F1 F3
F2
d
F3
R Poligono delle forze
Se consideriamo un sistema di vettori v1, v2, v3, v4, è facile verificare che la risultante del sistema è nulla. Infatti
il poligono delle forze risulta chiuso.
Ogni poligono funicolare costruito con un polo scelto arbitrariamente avrà primo ed ultimo lato paralleli
(essendo entrambi paralleli al raggio 4P≡OP). Il sistema di vettori è riducibile alla coppia costituita dai vettori P-
O e 4-P applicati alle rette parallele O’1’ e 4’5’. Tutte le coppie che si ottengono hanno lo stesso valore di
coppia.
Statica grafica
0=4
3
3’ 1 . P
1’ 4’
2’
2
Statica grafica
Se consideriamo un altro sistema di vettori v1, v2, v3, v4, è facile verificare che anche in questo caso la
risultante del sistema è nulla (il poligono delle forze è chiuso).
In questo sistema si può facilmente verificare che anche il momento risultante del sistema rispetto a qualsiasi
punto è nullo. Lo si riconosce facilmente perché anche il poligono funicolare è chiuso cioè il primo e l’ultimo
lato appartengono alla stessa retta. Il sistema di vettori rappresentato è un sistema equilibrato (R = 0 e M = 0).
Statica grafica
. 2’
3’
.
3
1’ 4’
0=4 . P
1
Statica grafica
A .
Fa
.B 1
a
Fb Fa
3
b
P
c
Fb
F
Si disegna la sola F nel poligono dai suoi estremi congiungiamo con P (scelto a caso).
Portiamo nel piano delle forze a partire da c (punto di F) una parallela a P-1 e P-2. Intercettiamo a
e b lungo le parallele da A e B. Congiungiamo a e b a partire da P mandiamo una parallela ad ab
nel poligono. Si individuano così le componenti Fa e Fb.
Statica grafica
Decomposizione di forze
Si voglia decomporre un sistema di forze complanari con due forze di cui si conosca la retta d’azione (“s”) di una ed un
punto dell’altra (N).
1
F4
F1
F1
2
F2 P1
F2
F3 . P
3
R
N
. R
s
F3
4 Poligono delle
F4 forze
Piano delle forze 5
Determinata la risultante R attraverso il poligono funicolare si prolunghi la retta s sino ad incrociare la retta d’azione di R. In
questo punto dovrà passare la componente per N.
Dal piano delle forze si riporti nel poligono delle forze a partire dai punti 1 e 5 due parallele alle rette passanti per N e parallela
ad s.
Le due rette si incontrano in P1. I segmenti 5P1 e 1P1 sono le componenti di R passanti per il punto N e per la retta s.
Statica grafica 27
Statica grafica 28
Statica grafica
Decomposizione di forze
Si voglia decomporre un sistema di forze complanari con una
forza applicata in un punto e in una coppia.
Teorema di Varignon
Enunciato del teorema di Varignon:
Il momento della risultante di un sistema di forze rispetto ad un punto del piano è uguale alla somma algebrica dei momenti
delle componenti.
d4
d3
dR
A
• 1
d1 d2 F4
F1
F1
2
F2
F2
F3 P
3
R
R
F3
4
F4
5
Il momento delle forze rispetto al punto A sarà dato dalla somma di ciascuna forza per il relativo braccio, cioè:
Una volta costruito il poligono funicolare per il punto C si tracci una retta parallela a R. Il primo e l’ultimo lato del
poligono funicolare intercettano su questa retta un segmento y. Confrontando il triangolo rst del piano delle forze
con il triangolo 15P del poligono delle forze si vede che sono simili, pertanto:
y:d=R:H
e cioè
y*H=R*d
Il prodotto dell’entità misurata dal segmento y per la distanza H di R da P (ortogonale a R), misurati uno nella
scala delle forze e l’altro in quella della lunghezza dà il momento risultante di tutte le forze date rispetto a C. H è
detta base di riduzione dei momenti.
Statica grafica
1 d F1 a
y1 a
2
c
b
y2 b
3 F2
F1 F2 F3 c P
yR
F3 d
y3
R H
4
La costruzione grafica del momento di forze parallele è di pratica utilizzo perché consente di determinare i momenti parziali delle singole
forze.
Una volta costruito il poligono delle forze e scelto un punto P alla distanza H si proiettano gli estremi con i raggi a, b, c, d. Nel piano delle
forze si disegnano le parallele ad a, b, c, d formando il poligono funicolare. Si proietti dal punto C una parallela alla risultante R e si
prolunghino i lati del poligono funicolare sino ad intercettare la retta per C. SI sono ottenuti i punti 1, 2, 3, 4.
Il primo e l’ultimo raggio individuano il segmento 1-4 che moltiplicato per H dà il momento risultante. Si noti inoltre che i lati a e b della forza
F1, il lati b e c della forza F2, il lati c e d della forza F3, intercettano sulla retta passante per C i segmenti y1, y2, y3, che ciascuno moltiplicato
per la base H dà il momento rispettivamente F1, F2, F3,
H·y1 + H·y2 + H·y3 = H· yR
Si può notare come il moltiplicatore H sia presente in tutti i termini dei singoli prodotti.
Si noti inoltre come questa costruzione possa essere utilizzata per la dimostrazione del teorema di Varignon.
Statica grafica 39
Statica grafica
.C 1
c
y R
Si abbiano nel piano due forze parallele
ma di verso opposto F2 2
H
d
dR
Calcoliamo il momento di R rispetto a C sito nella retta d’azione di F1. È dato dal prodotto y*H. Calcoliamo la somma dei
momenti di F1 e F2 rispetto a C.
M F1 = 0.
Il momento di F2 è dato dal prodotto del segmento intercettato sull’allineamento di C dei lati b e c del poligono funicolare per
la base H.
MF2 = y * H F2 * d = R * dR
Si consideri un sistema di punti giacenti in un piano P1, P2, P3, …, Pn. In ciascuno di questi punti sia concentrata
una entità qualsiasi (es. lunghezze, superfici, volumi, pesi, momenti, ecc.), anche di diversa dimensione
quantitativa ma omogenee fra loro, cioè della stessa qualità (tutte linee, tutte superfici, volumi, ecc.).
Se immaginiamo di applicare in tali punti un sistema di forze parallele, aventi modulo proporzionale alla
grandezza presa in considerazione, possiamo applicare tutte le considerazioni fatte per le forze
parallele.
Statica grafica
Applicando due volte, in due direzioni diverse, la somma delle forze si ricavano due risultanti il cui
punto d’incontro è detto centro delle forze parallele. Esso è il BARICENTRO del sistema.
y
Statica grafica
x
Statica grafica
Statica grafica
Statica grafica
Statica grafica
1 F1
2 F3 F1
F2
3
F3
F2
R
F1 F2 F3
si scelga la direzione verticale per i vettori applicati ai tre punti, i vettori avranno ovviamente modulo
proporzionale all’entità della massa nei rispettivi punti. Si ricavi la risultante del sistema di forze parallele così
realizzato. A questo punto si ruotino i vettori in direzione orizzontale. Si determini la nuova risultante.
L’intersezione delle rette d’azione delle due risultanti individuano la posizione del baricentro del sistema.
Statica grafica
L’individuazione del baricentro di un corpo o di una superficie riveste un ruolo fondamentale nello
studio della statica e delle sue applicazioni. Si consideri ad esempio il muro di sostegno che ha il
compito di tenere un terrapieno, per applicazioni varie (il passaggio di una strada o la creazione di
un piano in una zona scoscesa).
S
G1
G2
G3
Sul muro agiranno la spinta della terra S e il peso proprio. Per verificare il grado di stabilità del muro
occorre conoscere la posizione della risultante di tutte le forze rispetto alla sezione della fondazione.
Evidentemente i pesi devono essere applicati nei rispettivi baricentri. Per individuare il baricentro del
muro converrà scomporre la sezione che è sufficientemente complessa nella somma di figure
semplici. La verifica si farà sommando i rispettivi contributi alla stabilità dati dalle singole figure.
Statica grafica
Simmetria
Se una superficie possiede un asse di simmetria, questi è anche baricentrico. L’asse può essere di
simmetria retta o obliqua. La simmetria può anche essere di tipo polare. La simmetria vuol dire che se si
considera un punto P è possibile trovare sempre un punto P’ in posizione speculare rispetto all’asse di
simmetria, cioè le distanze CP e CP’ sono uguali.
P
•
C P’
P• • • • C
P C P’
• • •
• P’
In un rettangolo il baricentro si trova esattamente nella intersezione delle due diagonali, si tenga presente che
anche le mediane sono assi di simmetria quindi anche la loro intersezione identifica il baricentro.
x G x
y
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Baricentro di un parallelogramma
Nel parallelogramma le mediane sono assi di simmetria quindi la posizione del baricentro è la loro intersezione
che corrisponde anche alla intersezione delle diagonali.
x G x
y
Statica grafica
Baricentro di un triangolo
Nel triangolo le mediane sono assi di simmetria quindi la posizione del baricentro è la loro intersezione. È
noto dalla geometria che esso si trova ad ⅓ della rispettiva altezza.
⅔h
⅓h
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Baricentro di un trapezio
Nel trapezio la mediana che unisce i punti medi delle basi
parallele è un asse di simmetria obliqua e quindi è un asse ½b ½b
baricentrico.
bh 2 Bb h
h+
yG = 2 3 2 3 = h B + 2b
B+b 3 B+b ½b ½b
h B B
2
Graficamente si può determinare il baricentro di un trapezio con la
seguente costruzione: determinati i punti mediani della base
maggiore e della base minore del trapezio si traccia la mediana, G
•
infine si prolunga la base maggiore con un segmento pari alla base
minore, dalla parte opposta si prolunga la base minore con un
segmento pari alla base maggiore: la retta che congiunge i due
prolungamenti interseca la mediana nel baricentro. b ½B ½B b
Statica grafica
G
nel semicerchio e nel quarto di cerchio il baricentro è G
•
•
posizionato come in figura: 0.424r
0.424r
0.424r
r r
a Area = ⅔·f·c
c
nel settore circolare e nella parabola di corda c e di G
freccia f il baricentro è posizionato come in figura: •
2 c
G
f
r r •
3 a 2f/5