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Misura il valore della carica elettrica elementare, oggi nota come quella
di un elettrone (o di un protone): e 1.610-19 C
Lo fa con tecnologie disponibili già nel 1913!
Una delle più ingegnose esperienze mai progettate.
Premio Nobel nel 1923.
Mette insieme molti fenomeni diversi per giungere a un risultato non
banalmente insito in alcuno di essi separatamente.
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Moto sfere in fluido
𝑑 4 𝑑
Queste due equazioni – quella per 𝑞 = 6𝜋𝜂𝑟∆v e quella per 𝑞 = π𝑟 3 𝑔 𝜌𝑜𝑙𝑖𝑜 − 𝜌𝑎𝑟𝑖𝑎 –
𝑉 3 𝑉
non sono sufficienti a determinare la carica q in quanto r delle gocce non è noto. Però…
▪ Dopo avere individuato una goccia ferma, per la quale quindi la seconda equazione
vale, basta spegnere l’alimentazione del condensatore!
Il campo elettrico cessa, FE cessa: la goccia si mette in moto nel modo studiato
in precedenza e dopo un breve tempo raggiunge la velocità di caduta limite v0.
v0 viene misurata sperimentalmente, misurando il tempo per percorrere un tratto fissato,
osservando la goccia al microscopio.
Avendo il valore sperimentale di v0 si ha r di quella goccia:
2 gr 2 9v0
v0 = ( olio − aria ) r =
9 2 g ( olio − aria )
4 3 d 4 9v0 2 d
q = r g ( olio − aria ) = g ( olio − aria ) =
3 V 3 2 g ( olio − aria ) V
3 3 5
18 2 v0 2 d
q=
V 2 g ( olio − aria )