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La clausola di salvaguardia delle identità costituzionali rappresenta certamente una Fausto Vecchio

delle novità più importanti introdotte dal Trattato di Lisbona. Nonostante il giudizio
positivo generalmente espresso dalla scienza giuridica, la sua applicazione pratica
sta però producendo una serie di decisioni giudiziarie che mettono in discussione
l'uniformità dell'ordinamento giuridico europeo ed in ultima analisi la sua unità.

Primazia del diritto europeo


FAUSTO VECCWO (Catania, 1979) ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in "Profili
della cittadinanza nella costruzione dell'Europa" presso l'Università di Catania. Nel
e salvaguardia delle
2012, nel quadro di accordo di cotutela, ha conseguito anche il titolo di Dottore di Ricerca
in "Derecho constitucional europeo" presso l'Università di Granada e il titolo di Dottore
di Ricerca in ''Ciencias Juridico-Politicas". Attualmente è Assistant professor presso
identità costituzionali
l'Università Kore di Enna e collabora con numerose riviste italiane e straniere.

Effetti asimmetrici dell'europeizzazione dei controlimiti

ISBN/EAN

lllllllllllllllllll Il Il 1111111 G. Giappichelli Editore - Torino


€ 32,00 9 788834 837573
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI URBINO "CARLO BO"
DESP- Dipartimento di Economia, Società, Politica
CRITICA EUROPEA

12
La Collana si propone di aprire una nuova stagione di studi, ricerche, rifles-
sioni sulle straordinarie ed inedite sfide istituzionali ed economiche, storiche e
Fausto Vecchio
culturali alle quali è oggi sottoposto il processo di integrazione europea. Il futuro
dell'idea europea e dell'Unione è a rischio per la forma che stanno prendendo i
processi di globalizzazione, ma anche per i limiti e le contraddizioni del "vecchio"
europeismo politico e giuridico del secondo dopoguerra.

Primazia del diritto europeo


e salvaguardia delle
identità costituzionali
Effetti asimmetrici dell'europeizzazione dei contro limiti

G. Giappichelli Editore - Torino


©Copyright 2012- G. G!APP1CHELLI EDITORE- TORINO
VIA PO. 21 - TEL. 01 I -81.53.111 -FAX 011-81.25.100

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le mie prime università
ISBN/EAN 978-88-348-3757-3

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・Mュ。ゥャオNyqイコッセZ⦅￧ォ、@ orge sito web W_}VW.clearedi.org.
INDICE

pag.

ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI xv

PREFAZIONE XVII

INTRODUZIONE.
L'INTEGRAZIONE EUROPEA DOPO LISBONA XXIII

PARTE PRIMA
IL PRIMATO DEL DIRITTO EUROPEO NEI PARADIGMI DELL'INTE-
GRAZIONE

l. IL PARADIGMA MONISTA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA 3

1.1. Il ruolo della Corte di giustizia nel sistema dei Trattati 3


1.2. Unità di interpretazione ed uniforme applicazione del diritto co-
munitario nella dottrina sull'efficacia diretta 5
1.3. L'uniformità e la progressiva estensione dell'ambito di applica-
zione del primato del diritto comunitario ll
1.4. L'uniformità e le conseguenze procedimentali del primato del di-
ritto comunitario 14
1.5. Il paradigma monista della Corte di giustizia: il primato incondi-
zionato come condizione di garanzia dell'uniforme applicazione
del diritto comunitario 17

2. IL PARADIGMA DUALISTA DELLA CORTE COSTITUZIONALE 20

2.1. Il ruolo dell'art. 11 della Costituzione 20


2.2. La funzione "permissiva" dell'art. 11 della Costituzione 22
VIII PR!MAZIA DEL DIIU1TO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI INDICE IX

pag. pag.

2.3. La teoria dualista dei controlimiti 24 PARTE SECONDA


2.4. Le conseguenze procedimentali della teoria dei controlimiti 27 IL PRIMATO DEL DIRITTO EUROPEO ED IDENTITÀ COSTITUZIO-
2.5. Il paradigma dualista della Corte costituzionale: la teoria dei con-
NALI NEL TRATTATO DI LISBONA
trolimiti come strumento di garanzia dell'identità costituzionale ita-
liana 30
6. GLI ELEMENTI DI COSTITUZIONALITÀ NEL TRATTATO DI LISBONA 71
3. IL PARADIGMA DUALISTA DEL BUNDESVERFASSUNGSGERJCHT 33
71
6.1. La transizione costituzionale
6.2. Il Trattato di Lisbona 74
3 .l. Le analogie tra il sistema tedesco e il sistema italiano 33
6.3. La tensione tra identità europea e identità nazionali e la possibilità
3.2. L'interpretazione "permissiva" dell'art. 24 del Grundgesetz 35
di leggere in chiave costituzionale il Trattato di Lisbona 76
3.3. L'accettazione del primato sulle norme ordinarie 38
3.4. Le garanzie procedimentali della norma costituzionale "identitaria" 42
3.5. Il paradigma dualista del Bundesverfassungsgericht: la rigidità del
Grundgesetz come strumento di garanzia del!' identità costituziona-
7. L'EUROPEIZZAZIONE DEI CONTROUMITI 79
le tedesca 46
7.1. Primato del diritto europeo e sistema delle competenze nel Trattato
costituzionale 79
7.2. Primato del diritto europeo e tutela delle identità costituzionali nel
4. L'ACCETTAZIONE DEL «MONISMO DI FATTO» 48
81
Trattato costituzionale
7.3. Le clausole orizzontali 83
4.1. L'apertura della giurisprudenza italiana alla disapplicazione 48
7.4. L'europeizzazione dei controlimiti 86
4.2. La crisi dell'idea di separazione tra gli ordinamenti 50
4.3. Il nuovo atteggiamento del Bundesverfassungsgericht 53
4.4. Il superamento della dottrina Solange II 56
4.5. L'accettazione del «monismo di fatto»: l'identità costituzionale co- 8. PROFILI PROCEDURALI DEL RICONOSCIMENTO DELL'IDENTITÀ
me controlimite teorico 59 COSTITUZIONALE E DIMENSIONE COSTITUZIONALE DEL PROCES-
SO DI INTEGRAZIONE 88

5. MVLTILEVEL CONSTJTUTIONALISM, PLURALISMO COSTITUZIONA- 8.1. Le letture asimmetriche della clausola di salvaguardia dell'identità
LE E UNITÀ MATERIALE DELL'ORDINAMENTO 62 costituzionale 88
8.2. La lettura centralista 91
5 .l. La prospetti va costituzionale integrata 62 8.3. Le letture cooperative 93
5.2. Dali' unità 'ontologica' ali' unità 'deontologica' 64 8.4. La lettura integrata 95
5.3. La funzione dialettica dell'identità costituzionale: limite ipotetico 8.5. Natura costituzionale dell'ordinamento europeo e funzione dialetti-
al primato e garanzia dell'"unità nella diversità" 66 ca del!' identità costituzionale 98
INDICE Xl
X PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

pag.
pag.

PARTE TERZA PARTE QUARTA

IL PRIMATO DEL DIRITTO EUROPEO ED IDENTITÀ COSTITUZIO· l NUOVI STRUMENTI PER LA TUTELA DELLE IDENTITÀ COSTITU·
NALI NELLA RECENTE GIURISPRUDENZA NAZIONALE ZIO NALI

9. LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI NELLA RECENTE GIURISPRUDENZA EU· 11. l CASI DI APPLICAZIONE "SOSTANZIALE" DEL CONTROLIMITE
103 145
ROPEA SULLE LEGGI DI RATIFICA DEL TRATTATO COSTITUZIONALE IDENTITARIO

9.1. Il limite della laicità e l'accezione nazionale del concetto di mino- A) La saga del mandato di arresto europeo 145
ranza secondo il Conseil Constitutionnel francese 103
11.1. La cooperazione giudiziaria in materia penale e la decisione qua-
9.2. Primazia e supremazia secondo il Tribuna[ Constitucional spagno- 145
107 dro 2002/584/GAI
lo 11.2. Mandato di arresto europeo e tutela dei diritti fondamentali 147
9.3. Le implicazioni della supremazia formale della Costituzione nazio- 11.3. La giurisprudenza costituzionale nazionale in materia di mandato
nale secondo il Trybunal Konstytucyjny polacco 112 150
di arresto europeo
9.4. Primazia e identità costituzionali tra continuità e discontinuità con
la tradizione dei controlimiti 114 156
B) La saga delle quote zucchero
11.4. L'allargamento e i problemi connessi ali' ingresso nella politica
agricola comune 156
10. LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI NELLA GIURISPRUDENZA RELATI-
VA ALLA COSTITUZIONALITÀ DEL TRATTATO DI LISBONA 117 11.5. I problemi della disciplina comunitaria e l'intervento delle istitu-
zioni giudiziarie europee 158
10.1. Il parametro di costituzionalità secondo la sentenza Lisbona 11.6. Il primo annullamento di una legge interna di esecuzione di un re-
golamento comunitario 160
de !l'(;stavn[ Soud ceco 117
10.2. Identità costituzionale e procedure interne di ratifica secondo il Sat-
C) La saga della conservazione dei dati personali 162
versmes Tiesa lettone 121
10.3. I poteri del Parlamento nazionale secondo il Bundesverfassungsge- 11.7. Le difficoltà nel! 'adozione della direttiva 2006/24 e il primo inter-
richt tedesco 125 vento della Corte di giustizia 162
10.4. Il parametro di costituzionalità secondo la sentenza Lisbona II 11.8. I problemi di costituzionalità della disciplina europea e l' interven-
dell' Ustavn( Soud ceco 131 to dei tribunali nazionali 164
10.5. Identità costituzionale e sovranità nazionale secondo il Trybunal 11.9. La protezione dei dati personali come elemento dell'identità co-
Konstytucyjny polacco 135 stituzionale tedesca 167
10.6. Il trionfo delle interpretazioni asimmetriche e il tentativo di rina- 11.10. La protezione dei dati personali come elemento dell'identità co-
zionalizzazione del primato 139 stituzionale ceca 169
11.11. Identità costituzionali e atti interni di esecuzione del diritto comu-
nitario secondario 173
Xli PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI
INDICE Xlll

pag.
pag.

12. LA TECNICA DELL'INVERSIONE DELL'OBBLIGO DI INTERPRETA· PARTE QUINTA


ZIONE CONI<'ORME 177 {L PRIMATO DEL DIRITTO EUROPEO E IDENTITÀ COSTITUZIO·
NALI NELLA RECENTE GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI GlU·
12.1. La sentenza 199/2009 del Tribuna/ Constitucional spagnolo 177
STIZIA EUROPEA
12.2. La tecnica dell'inversione dell'obbligo di interpretazione confor-
me come nuovo strumento per la differenziazione su base nazio-
nale 180 207
15. L'AMBIGUITÀ DEL GIUDICE EUROPEO

207
l 5 .l. La prima linea giurisprudenziale
13. LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI SECONDO LA GIURISPRUDENZA 213
15.2. La seconda linea giurisprudenziale
ORDINARIA 184 l 5.3. La terza linea giurisprudenziale 216
15.4. L'ambiguità della Corte di giustizia c i rischi di disgregazione
13 .l. La procedimentalizzazione della tutela del!' identità costituzionale 184 dell'attuale ordine giuridico europeo 220
13.2. Il caso Federfarma del Consiglio di Stato italiano 188
13.3. L'identità costituzionale e l'applicazione dei controlimiti da parte
della giurisprudenza ordinaria 191 CoNCLUSIONI
L'ASIMMETRIA COSTITUZIONALE COME POSSIBILE CONSEGUENZA
DELL'EUROPEIZZAZIONE DEI CONTROLIMITI: UNITI NELLA DIVER-
14. L'INVERSIONE DELL'ORDINE DEI RINVII PREGIUDIZIALI IN CASO 225
SITÀ O DIVERSI NELL'UNIONE'!
DI DOPPIA PREGIUDIZIALITÀ COME NUOVO STRUMENTO PER LA
DIFFERENZIAZIONE SU BASE NAZIONALE 193 229
BIBLIOGRAFIA

14.1. Le recenti riforme del sistema costituzionale francese e della Cour ELENCO DELLA GIURISPRUDENZA DI RIFERIMENTO
255
d'Arbitrage belga 193
14.2. Le implicazioni europee della guerra dei giudici: il caso Chartry e
il caso Melki 198
14.3. L'inversione dell'ordine dei rinvii pregiudiziali in caso di doppia
pregiudizialità come nuovo strumento per la differenziazione su
base nazionale 20 l
ELENCO DELLE ABBREVIAZIONI

Amer.journ. comp.law American journal of comparative law


Ars Ars interpretandi
Arena Arena report
Ceps Ceps- Policy brief
Col.journ. eur. law. Columbia journal of european law
Com. mark. law rev. Common market law review
Crit.pen. Critica penale
Cuest. const. Cuestiones constitucionales
Dem.dir. Democrazia e diritto
Dir. com. scambi. int. Diritto comunitario e degli scambi interna-
zionali
Dir. cult. Diritto e cultura
Dir. giur. agr. amb. e alim. Diritto e giurisprudenza agraria, alimenta-
re e dell'ambiente
Dir. prat. trib. Diritto e pratica tributaria
Dir.proc. amm. Diritto processuale amministrativo
Dir.pubbl. Diritto pubblico
Dir. pubbl. comp. eur. Diritto pubblico comparato europeo
Dir. scam. int. Diritto degli scambi internazionali
Dir. um. dir. int. Diritti umani e diritto internazionale
Dir. Un. eur. Diritto dell'Unione europea
Eur. const. law rev. European constitutionallaw review
Eur.jour.leg. stud. European journal of lega! studies
Eur. law rew. European law review
Eur. pubi. law European public law
Foro amm. C.d.S. Foro amministrativo Consiglio di Stato
Foro amm. Tar Foro amministrativo TAR
Foro it. Foro italiano
Foropad. Foro padano
Gaceta Gacetajuridica de la Union europea y de la
competencia
Giorn. dir. amm. Giornale di diritto amministrativo
Giur. cost. Giurisprudenza costituzionale
Giur. it. Giurisprudenza italiana
Giust. civ. Giustizia civile
Guida dir. - Dir. com. intern. Guida al diritto -Diritto comunitario e in-
ternazionale
XVI f'RlMAzlA DEL D!Rl1TO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COS'ITIUZIONALI

lnt. and comp. law quarterly lnternational and comparative law quar-
terly
fusi. lustitia
Le reg. Le regioni
Leg. iss. econ. int. Lega! issues of economie integration
Mal. stor. eu/t. giur. Materiali per una storia della cultura giuri-
dica PREFAZIONE
Mich. law rev. Michigan law review
Nomos Nomos- Attualità del diritto
Nonprofit Non profit. Diritto management servizi di
pubblica utilità
Quad. cost. Quaderni costituzionali I
Quad.flor. Quaderni fiorentini
Quad. reg. Quaderni regionali È difficile, anche nei tempi di globalizzazione in cui viviamo, incon-
Quest. giust. Questione giustizia
Rass. dir. pubbl. eur. trare un ricercatore universitario che abbia ottenuto il titolo di Dottore di
Rassegna di diritto pubblico europeo
Rass.parl. Rassegna parlamentare ricerca in tre paesi differenti. Questo è il caso dell'autore di questo volu-
Rev. eur. admin. law Review oj european administrative law me, che quando ha iniziato il Master in Derecho Constitucional Europeo
Rev. der. com. eur. Revista de derecho comunitario europeo presso l'Università di Granada aveva già conseguito il suo primo dottora-
Rev. der. const. eur. Revista de derecho constitucional europeo to in Italia. Il Master, che ho l'onore di coordinare e che vanta la presti-
Re v. du droit Un. eur. Revue du dro i t de l'Un io n europeenne giosa Menciòn de Calidad del Ministeiro de Educaciòn y Ciencia, coin-
Rev. esp. der. adm. Revista espaiiola de derecho administrativo
Rev. esp. der. const. volge un gran numero di professori europei (italiani, tedeschi, spagnoli,
Revista espaiiola de derecho constitucional
Rev. esp. der. eur. Revista espaiiola de derecho europeo francesi e portoghesi) e americani (statunitensi, brasiliani e messicani). In
Re v. est. poi. Re vista de estudios politicos questo Master, che fino ad oggi ha avuto allievi provenienti da venti paesi
Re v. gen. der. pubi. comp. Revista generai de derecho publico compa- diversi, Fausto Vecchio è stato tra i pochi (così pochi che si contano sulle
rado dita di una mano) a cui, nel corso degli anni, è stata conferita la Matricula
Rev. inst. com. Revista de instituciones comunitarias de honor.
Riv. it. dir. lav. Rivista italiana di diritto de/lavoro
Riv. dir. agr. L'opera, che oggi si rivolge al pubblico italiano e che presto si pubbli-
Rivista di diritto agrario
Riv. dir. civ. Rivista di diritto civile cherà anche in Spagna, è il risultato finale di un programma di dottorato
Riv. dir. eur. Rivista di diritto europeo svoltosi tra Granada e Lisbona ed è stata congiuntamente seguita da me e
Riv. dir. int. Rivista di diritto internazionale dal Professor Vasco Pereira da Silva. Merita inoltre di essere segnalato il
Riv. dir. proc. Rivista di diritto processuale fatto che la Tesi di Dottorato che è stata elaborata nel corso di questi anni
Riv. it. dir. pubbl. com. Rivista italiana di diritto pubblico comuni- di lavoro è stata realizzata nel quadro del primo accordo di cotutela mai
tario
Riv. studi poi. intern. sottoscritto dall'Università di Lisbona e, anche per questa ragione, è per
Rivista di studi politici internazionali
Riv. trim. dir. pubbl. Rivista trimestrale di diritto pubblico me motivo particolare di orgoglio. Il risultato di un periodo di ricerca svol-
Studi int. eur. Studi dell'integrazione europea to da un italiano in Portogallo e in Spagna è la Tesi che ha offerto lo spun-
Studi pari. poi. cost. Studi parlamentari e di politica costituzio- to per la pubblicazione di questo libro e che, per decisione unanime di una
nale Commissione internazionale (presieduta dal Professor Gregorio Camara e
Zeit. offent. recht Zeitschrift fur offentliches recht
Zeitschrift
composta dal Professor Antonio Cantaro, dal Professor Vasco Pereira da
Zeitschrift jìir Staats - und Europawissen- Silva, dalla Professoressa Yolanda G6mez e dal Professor José Marfa Por-
schajien
ras), è stata valutata con il massimo dei voti.
Ovviamente, richiamando i riconoscimenti già conseguiti dal libro e dal
XVIII PRlMAzrA DEL DIRTITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI PREFAZIONE XIX

suo autore, non intendo condizionare il giudizio che il lettore si potrà fare so confluiscono il Diritto costituzionale dell'Unione europea, il Diritto co-
leggendo. Piuttosto, intendo collocare il volume all'interno del suo conte- stituzionale degli stati membri e, nei casi in cui esiste, anche il Diritto co-
sto e vorrei evidenziare che esso non è solo- come si può facilmente evin- stituzionale degli enti territoriali infrastatuali). Non vi è, pertanto, la possi-
cere dalla lettura- un'opera autenticamente europea per l'oggetto, per bilità di leggere in chiave europea le norme relative alle procedure di rifor-
l'utilizzo delle fonti bibliografiche e giurisprudenziali, per l'ambito della ma della costituzione perché tali disposizioni sono state pensate in relazio-
ricerca e per l'importanza delle conclusioni. Esso è un'opera di rilevanza ne alle condizioni storiche e culturali di approvazione della Costituzione
europea anche perché il suo autore è riuscito ad essere -con tutti i sacrifi- nazionale. È questa la ragione per la quale ci troviamo di fronte ad un gran
ci che ciò comporta- un ricercatore che non si limita ad analizzare la realtà numero di disposizioni intangibili nel Diritto costituzionale degli Stati
dal comodo punto di osservazione della sua università locale e che si è in- membri (ad esempio in Portogallo o in Romania) che erano state origina-
vece preoccupato di immergersi nelle culture costituzionali di altri paesi riamente pensate per proteggere la Costituzione e, tenendo in considera-
membri dell'Unione, per confrontarsi con tematiche (la primazia e i con- zione le esperienze dittatoriali che avevano preceduto l'instaurazione dei
trolimiti) che sono europee nella loro stessa essenza. regimi democratici, per impedire possibili tendenze involutive. In riferi-
mento all'attuale contesto europeo, queste clausole non hanno senso se
II consideriamo il fatto che proprio il processo di integrazione ha rappresen-
tato la migliore garanzia contro questo tipo di tendenze. Viste in quest'ot-
In considerazione delle tante occasioni in cui abbiamo avuto modo di tica, le clausole di questo tipo non solo sono inutili, ma addirittura disfun-
discutere di diritto costituzionale europeo, non c'è da meravigliarsi del fat- zionali perché ostacolano o addirittura impediscono la riforma di materie
to che io condivida con il Dottor Vecchio gran parte degli sviluppi del libro che non oppongono l'identità costituzionale all'idea di Europa, ma al con-
e le stesse conclusioni. Il rispetto dell'identità costituzionale degli Stati trario oppongono l'identità costituzionale alla possibilità di realizzare sov-
membri, una delle grandi conquiste del Trattato di Lisbona, l'europeizza- vertimenti interni dell'ordine democratico.
zione dei "controlimiti"- secondo l'espressione italiana che tanta fortuna Dall'altro lato abbiamo alcune costituzioni, come la Costituzione spa-
ha avuto in Europa-, presenta alcuni inconvenienti di non secondaria im- gnola, che non prevedono clausole di questo tipo, per cui- da un punto di
portanza. In particolare, esso rischia di inficiare la logica della primazia e vista giuridico - tutto è modificabile senza che siano individuabili limiti
di potenziare un'integrazione asimmetrica che- per questo e per altri mo- predeterminati. In questi casi, risulta assai controverso stabilire un nucleo
tivi - si inizia a percepire ogni giorno più chiaramente. identitaria che limiti l'applicazione del principio di primazia perché qual-
Anche la dimensione operativa di questo principio pone alcune que- siasi collisione costituzionale con il diritto europeo si può risolvere con la
stioni. Da un punto di vista logico-giuridico, potremmo dire che i limiti co- riforma costituzionale. Non si può dire, per esempio, che la Monarchia for-
stituzionali all'applicazione del Diritto europeo e la definizione di un nu- ma parte dell'identità costituzionale spagnola perché nella Costituzione
cleo identitaria specifico possono trovare applicazione solo in relazione a del 1978 esistono specifiche previsioni di riforma che consentono il cam-
quegli ambiti costituzionali che siano soggetti ali' operatività delle cosid- biamento della forma di stato. Altre Costituzioni europee contengono di-
dette "clausole petree" (o "clausole di eternità"), con cui alcune costituzio- sposizioni intangibili che proteggono soltanto aspetti molto concreti del si-
ni vietano la riforma di determinati principi costituzionali. In tutti gli altri stema costituzionale (ad esempio la forma Repubblicana dello Stato) e che
casi, esistendo la possibilità giuridica di riformare la Costituzione, non ci quindi rendono molto complicata l'individuazione di un'identità costitu-
dovrebbero essere limiti per conformare i precetti costituzionali alle esi- zionale che vada al di là dei limiti costituzionali.
genze derivate dal diritto europeo. Come ben ha rilevato Fausto Vecchio, però, si tratta di un'operazione
Il problema, tuttavia, è che le procedure di riforma costituzionale sono complicata ma non impossibile, in quanto i tribunali costituzionali fini-
state storicamente costruite per rispondere alle esigenze di un Diritto co- scono per stabilire una propria concezione di "identità costituzionale" che,
stituzionale "nazionale" che non ha niente a che vedere con le esigenze di in accordo con un'argomentazione abbastanza discutibile e che può finire
un Diritto costituzionale europeo inteso in senso lato (nel senso che in es- per rinazionalizzare il principio della primazia, va al di là delle previsioni
XX PRlMAZIA DEL D!RlTIU EUROPEO E SALVAGUARDlA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONAU PREFAZIONE XXI

costituzionali. Lo stesso può dirsi, in particolare, dei limiti alla possibilità perché ha lasciato il governo della crisi nelle mani del potere economico e
di un 'integrazione federalista che, nella sentenza Lisbona, il Tribunale degli interessi nazionali.
Costituzionale Federale tedesco ha dedotto dalla clausola di eternità con- La "ricostruzione" dell'Europa deve partire da un cambio radicale del
tenuta nel Grundgesetz. Risulta così sorprendente che dall'europeismo di- modello di integrazione. Un nuovo modello che trovi ispirazione nella
chiarato dalla Costituzione tedesca si deducano limiti ali' integrazione grande eredità culturale e filosofica del costituzionalismo europeo. Che
(utilizzando disposizioni che erano pensate in chiave nazionale, per evita- non rompa l'equilibrio tra garanzia dei diritti e organizzazione democrati-
re involuzioni interne) e si predetermini un'incompatibilità giuridica che ca del potere, intese come parti di un unicum in cui l 'una non può soprav-
in realtà nel testo costituzionale è prevista soltanto in termini di semplice vivere senza l'altra. Che non trasformi né travesta il conflitto politico in-
possibilità (cioè limitata all'ipotesi in cui la configurazione concreta di terno in un conflitto nazionale contro l'Europa al solo fine di garantire I' ir-
un'entità federale possa eventualmente risultare contraria alla clausola di responsabilità democratica delle classi politiche nazionali. Che non impe-
eternità). disca la reale emersione di un'autentica cittadinanza europea e di un'iden-
Da un altro punto di vista, i tribunali costituzionali, in virtù della clau- tità europea compatibile con le identità nazionali. Che non distrugga I' idea
sola contenuta nell'art. 53 della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Un io- di Europa mediante la promozione di politiche economiche che favorisco-
ne europea, hanno oggi un poderoso strumento per garantire il livello di no gli speculatori finanziari e i mercati al costo di limitare i diritti costitu-
protezione costituzionale dei diritti fondamentali senza la necessità di ap- zionali della cittadinanza europea.
pellarsi al rispetto dell'identità costituzionale previsto dall'art. 4.2 del La scienza giuridica può fare molto per promuovere questa "ricostru-
Trattato dell'Unione europea. In tal modo, nei casi in cui non sia altrimen- zione" del progetto di integrazione europea. La formulazione di una teoria
ti possibile evitare la tensione tra il Diritto Europeo e il Diritto interno di costituzionale europea, che faccia sentire la voce dei costituzionalisti nel
livello costituzionale, l 'identità costituzionale dovrebbe svolgere una fun- dibattito sull'integrazione, deve essere la sua missione prioritaria. Così,
zione più che altro residuale. Altra cosa, invece, è che il ricorso a questa analisi come quella di Fausto Vecchio, che si iscrivono chiaramente all'in-
generica clausola risulti più facile e ciò conduca, come si evince nel libro terno della metodologia del Diritto Costituzionale Europeo, sono fonda-
di Fausto Vecchio, ad un'applicazione interna del Diritto europeo che pos- mentali per poter avanzare verso un nuovo modello, nel quale un'Europa
sa potenziare un'integrazione asimmetrica. solidale e democratica faccia onore al suo motto di "unita nella diversità".

III FRANCISCO BALAGUER CALLEJON


Catednitico de Derecho Constitucional de
l! lettore di quest'opera noterà sicuramente come, a prescindere dal- la Universidad de Granada y Catedratico
l'obiettività e dal rigore che caratterizzano uno studio in cui si manifesta Jean Monnet "ad personam" de Derecho
una capacità di analisi tipicamente giuridica, l 'autore sia un federalista eu- Constitucional Europeo y Globalizaci6n
ropeo. Nonostante le difficoltà estreme che ultimamente sta vi vendo il pro-
getto di integrazione europea, anche chi scrive questa Prefazione lo è. Si-
no ad oggi, la "costruzione" dell'Europa si è realizzata voltando le spalle
al Diritto costituzionale e pretendendo di offrire formule "originali" che ri-
sultano incompatibili con la nostra cultura costituzionale e democratica.
La neutralizzazione di alcune delle funzioni storiche del Diritto costituzio-
nale (il controllo del potere, la garanzia dei diritti e l'articolazione conflit-
ti sociali e politici di rango fondamentale) ci ha condotto alla situazione
che stiamo vivendo attualmente. Un 'Europa che ha mutato il bel motto che
la orientava, quello di "unita nella diversità", in "divisa nell'avversità",
INTRODUZIONE.
L'INTEGRAZIONE EUROPEA DOPO LISBONA

La genesi del primato rappresenta ancora oggi uno dei misteri più affa-
scinanti e controversi del diritto comunitario (oggi diritto europeo). In par-
ticolare, risulta difficile capire come è stato possibile che, in un contesto
normativo e culturale che predilige gli schemi del dualismo, la semplice
necessità dell'uniforme applicazione del diritto comunitario abbia potuto
determinare un sistema in cui ordinariamente l'applicazione della norma
comunitaria prevale sull'applicazione della norma nazionale.
Per questo motivo, la scienza giuridica ha provato ad offrire diverse (an-
che se complementari) spiegazioni. Così, una parte della letteratura specia-
listica, indagando sul piano degli ideali costituzionali ha evidenziato
l'emersione di un nuovo immaginario "comunitarista" che, con il favore di
condizioni storiche assai più inclini alla cooperazione internazionale e assai
più critiche nei confronti di ogni pretesa di esclusivismo statalista, ha crea-
to le condizioni per un superamento della rigidità del formale dato normati-
vo e ha gettato le basi per una svolta nelle tradizionali logiche regolative dei
rapporti tra gli ordinamenti 1• Altri autori, analizzando gli effetti prodotti sul
piano istituzionale, hanno invece messo in rilievo la silenziosa acquiescen-
za con cui i governi nazionali hanno sfruttato le potenzialità del primato per
adottare in sede comunitaria decisioni politicamente costose o giuridica-
mente impossibili da attuare in sede nazionale e hanno rimarcato l'entusia-
smo con cui i giudici ordinari hanno accolto un principio che permette loro
di uscire dalle logiche gerarchiche degli ordinamenti giudiziari interni e in
una certa misura riserva loro un margine di discrezionalità 2 • Infine, inda-

1 Così J.H.H. WEILER, L'Europa «fin de siècle>>: i vestiti nuovi hanno un imperatore?,

in J.H.H. WEILER, La Costituzione dell'Europa, Bologna 2003,475-510.


2 È questa la tesi sostenuta in K. ALTER, Establishing the supremacy of European law,
New York 2001.
XXIV PRJMAZIA DEL DJRJTIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTlTUZJONAU INTRODUZIONE xxv

ganda gli effetti sociali determinati dal nuovo assetto giuridico proposto D'altra parte, queste divergenze dogmatiche non si sono mai tradotte,
dall'apparato istituzionale europeo, si è sottolineato che, avendo i Trattati almeno fino ad una decina di anni fa, in un pericoloso quanto imbarazzan-
previsto nuove e appetibili libertà economiche, l'avanzamento giuridico te contrasto concreto. I giudici nazionali, preferendo non assumersi i costi
del processo di integrazione ha coinvolto settori importanti delle società di un'eventuale rottura giudiziaria con i dettami del diritto comunitario,
civili nazionali che, attraverso canali più o meno formalizzati, hanno eser- hanno evitato di smentire apertamente una pronuncia dei loro colleghi eu-
citato la loro influenza per il riconoscimento di un principio che nell'im- ropei e non hanno mai dato (per lo meno apertamente) seguito alla minac-
mediato si rivela particolarmente utile per la realizzazione dei loro interes- cia di applicare il controlimite dell'identità costituzionale (a questo propo-
si particolari. sito, però, vedi quanto riportato nel corso della trattazione a proposito di un
Al di là delle ragioni che hanno portato all'affermazione di questo prin- recentissimo caso di applicazione di ultra vires review). Addirittura, fa-
cipio, quello che è comun4ue certo è che il trionfo del primato ha prodotto cendo riferimento alla sostanziale inapplicazione pratica dell'identità co-
risposte di vario tipo da parte dei soggetti che in maniera diretta ne hanno stituzionale e valorizzandone la funzione 'dialogica' e 'monitoria', una au-
subito gli effetti. La più significativa di queste reazioni è sicuramente quel- torevolissima parte della scienza costituzionale è uscita dalla logica della
la prodotta da parte dei tribunali costituzionali degli Stati membri che, contrapposizione tra primato e controlimiti, per abbracciare un 'originale
preoccupati dall'erosione delle proprie competenze (determinata dal- prospettiva secondo cui occorrerebbe considerare il sistema giuridico del-
l 'espansione dell'integrazione giuridica), hanno fatto leva sul rango ordi- l'Unione e i sistemi giuridici nazionali come parti costitutive di un unico
nario della legge di ratifica dei Trattati e hanno elaborato l'idea di identità ordinamento integrato europeo 3 . Caratteristiche fondamentali di questo si-
costituzionale come controlimite al diritto comunitario. Più precisamente, stema integrato sarebbero la natura costituzionale, la pluralità di livelli isti-
sulla base di una concezione materiale della costituzione e sulla base di tuzionali di cui si compone e la capacità di consentire una felice ibridazio-
una gerarchia tra i valori tutelati dalle carte fondamentali, i giudici nazio- ne tra modelli istituzionali federali e modelli istituzionali confederali 4 . In
nali hanno individuato un nucleo di norme che, per la loro capacità di in-
carnare principi irrinunciabili dell'ordinamento costituzionale, sono desti-
nate a prevalere sul "valore" del!' integrazione europea e (quindi resistono -' È il caso di segnalare da subito che quando la letteratura richiamata si riferisce al-
alla forza applicativa del diritto comunitario e restano affidate alla compe- l' unità de li' ordinamento vi si riferisce nel senso di integrazione e quindi in un senso asso-
tenza delle varie consulte). lutamente diverso da quello utilizzato nella scienza giuridica kelseniana. Per maggiori in-
Anche in considerazione delle diverse forze materiali e dei diversi inte- dicazioni sulle differenze tra unità ed integrazione si rinvia a F. BALAGUER CALLEJÒN,
Fuentes del derecho, espacios constituciona/es y ordenamientos juridicos, in Re v. e5p.
ressi che hanno sorretto i due principi, l'antagonismo tra primato e salva-
der. const., 2003,3, 69, 181-213.
guardia delle specifiche identità costituzionali ha raggiunto sul piano teo- 4
A questo proposito J. WEILER, Federalismo e costituzionalismo: il Sonderweg euro-
rico punti di equilibrio differenti in ragione del momento storico e del pun- peo, in J. WEILER, op.cit., 511-535 parla di Sonderweg (letteralmente la via speciale
to di vista adottato: il monismo internazionalista della Corte di giustizia, il dell'integrazione europea). Più precisamente, secondo quanto scrive l'illustre accademico
dualismo della Corte costituzionale italiana e il dualismo del Bundesver- «Per quanto superficialmente- e, secondo alcuni, in modo alquanto ottimistico- si possa
fassungsgericht tedesco trovano differenti punti di composizione tra i due paragonare la Commissione ad un governo federale, il Consiglio ad una sorta di Senato de-
principi divergenti e gli stessi giudici costituzionali, di fronte alle evolu- gli Stati e il Parlamento ad una Camera dei rappresentanti popolari, la realtà di un'Europa
essenzialmente intergovernativa è ancora saldamente in piedi. Per usare un linguaggio or-
zioni dell'ordine giuridico sovranazionale, hanno più volte rivisto i propri mai arcaico di descrizione delle tipologie di Stati, da un punto di vista istituzionale, l 'Eu-
costrutti in relazione al profilo della validità e dell'efficacia del diritto in- ropa è molto più simile ad una confederazione che ad una federazione. Gli assetti costitu-
terno contrastante e in relazione all'individuazione del soggetto competen- zionali hanno invece attirato molta attenzione comparativa a causa della loro apparente
te e delle modalità processuali con cui fare rilevare il contrasto. In qualsia- convergenza con l 'esperienza dello Stato federale. Tradizionalmente le federazioni asse-
si caso, però, resta ferma la considerazione per cui il concetto di identità gnano certe potestà alle istituzioni federali e le nonne che vengono emanate nell'esercizio
di tali poteri diventano legge suprema dello Stato, nel senso che sono diritto applicabile
costituzionale si è storicamente consolidato come limite da eccepire alla senza alcuna intermediazione dei governi locali e che in caso di contrasto con altre norme
teoria del primato incondizionato elaborata dai giudici del Lussemburgo. prevalgono su di esse. [ ... ] Come risultato della combinazione di disposizioni esplicite del
XXVI PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI INTRODUZIONE XXVII

questa ottica, l'identità costituzionale (ed i controlimiti in genere) non rap- derando che il tema dei diritti ha tradizionalmente costituito il nucleo del-
presenterebbe più una sfida credibile al primato. Piuttosto, al di là dell'ori- le rivendicazioni identitarie dei giudici costituzionali, l'introduzione di
gine storica contingente, l'idea di identità costituzionale sarebbe il mezzo una Carta dei diritti fondamentali dell'Unione che aspira a definire un'au-
per consentire quel corretto dialogo tra le istituzioni giudiziarie dei due li- tonoma identità europea pone un concreto problema di coordinamento con
velli del sistema integrato che è imprescindibile per garantire l'unità di un le identità nazionali. Sempre in relazione al tema degli interventi normati-
ordinamento talmente fluido e dinamico da essere stato equiparato al «mo- vi in materia di rapporti tra gli ordinamenti è inoltre necessario segnalare
dello a zolle tettoniche 5 » con cui le scienze geologiche - pur in presenza che anche a livello nazionale (in Francia e in Belgio) si registrano dei prov-
di diverse "linee di faglia" che dividono la superficie della Terra - affer- vedimenti di modifica che, almeno potenzialmente, possono introdurre dei
mano l'unità della crosta terrestre 6 . Insomma, uno strumento che, senza cambiamenti assai rilevanti. Infine, passando dal piano delle modifiche
mettere a repentaglio l'unità e l'uniformità del sistema europeo, consenti- normative a quello delle pronunce giurisprudenziali, occorre anche rileva-
rebbe ai giudici costituzionali di mantenere una voce sugli sviluppi del re che, proprio in considerazione del (o forse sarebbe più corretto dire in
processo di integrazione. reazione al) nuovo contesto giuridico, i tribunali nazionali per un verso
Il tema del rapporto tra primato e identità costituzionali è ritornato di hanno ribadito con forza la loro competenza a pronunciarsi sui contrasti tra
scottante attualità in questa tra vagliata fase di riforma del sistema europeo il diritto europeo e il diritto interno 'identitario', per un altro, superando la
che è culminata con l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Infatti, sia precedente prassi dell' inapplicazione sostanziale dei controlirniti, hanno
il tentativo (fallito in seguito all'abbandono del Trattato costituzionale) di elaborato alcune specifiche tecniche giuridiche di controllo e, in nome del-
positivizzare il primato, sia il formale riconoscimento della clausola di sal- l'identità costituzionale, hanno in alcuni casi privilegiato l'applicazione
vaguardia delle identità nazionali devono essere letti come il tentativo di della norma contrastante con la disposizione comunitaria. È appena il caso
definire in maniera più chiara ed evidente le relazioni tra il sistema giuri- di sottolineare che questa giurisprudenza velatamente ostile al diritto euro-
dico sovranazionale e i sistemi giuridici degli Stati membri. Inoltre, consi- peo ha coinvolto tanto i giudici costituzionali, quanto i giudici ordinari e
che pertanto essa ha già mostrato una discreta capacità di penetrazione.
Per cercare di comprendere in che maniera queste rilevanti novità nor-
trattato [ ... ] e con le interpretazioni della Corte di giustizia europea, si è formato un insie- mative e giurisprudenziali incidono sull'attuale configurazione dei rappor-
me di norme costituzionali che disciplinano il rapporto tra l'Unione e i suoi Stati membri
(o l'inverso), molto simile ad analoghi insiemi di norme in vigore nella maggior parte de-
ti tra primato e identità costituzionali e, più in generale, per cercare di ca-
gli Stati federali.[ ... ] Per esprimersi in termini diversi, la disciplina costituzionale che pire il quadro dogmatico complessivo in cui esse si inseriscono, la presen-
l'Europa richiede ai suoi attori costituzionali[ ... ] è perlopiù indistinguibile da quella che te ricerca, dopo aver ricostruito le declinazioni dei due principi che sono
è in vigore negli Stati federali maturi. Ma rimane comunque un'enorme differenza: [ ... ] state offerte nel corso degli anni, presenterà le interpretazioni che di queste
Detto in modo molto semplice, l'architettura costituzionale europea non è mai stata con- ultime novità hanno offerto i giudici europei e i giudici nazionali. L'obiet-
validata da un procedimento di adozione costituzionale da parte di un demos europeo e,
dunque, da un punto di vista di principi politico normativi e di osservazione empirica so-
tivo è quello di mettere in evidenza che le recenti applicazioni giurispru-
ciale, la disciplina costituzionale europea non gode dello stesso tipo di autorità che si può denziali della clausola sulla salvaguardia delle identità costituzionali si di-
invece ritrovare negli Stati federali dove il federalismo è fondato su un ordinamento costi- scostano dalle interpretazioni tradizionalmente offerte e mirano a ridimen-
tuzionale tipico. Si tratta di una costituzione senza alcuni dei requisiti classici del costitu- sionare in maniera concreta (anche se sempre eccezionale) l'applicazione
zionalismo>>.
5
del primato, mettendo in crisi anche gli schemi dogmatici di più recente
L'immagine delle zolle tettoniche è mutuata da M. CARTABIA, "Unità nella diver- concezione e dando ragione a quanti negli ultimi anni hanno denunciato il
sità": il rapporto tra la costituzione europea e le costituzioni nazionali, in www .giu-
stamm.it. In un senso analogo si esprime anche E. CANNIZZARO, Il pluralismo dell'ordina-
passaggio da un paradigma dell'integrazione multilivello a un paradigma
mento giuridico europeo e la questione della sovranità, in Quad.fior., 2002,31,245-271. dell'integrazione "asimmetrica" 7 . In particolare, ciò che si intende dimo-
6
Per una ricostruzione dell'idea di "dialogo" tra le istituzioni giudiziarie si rinvia a M.
AMos, The dialog between United Kingdom courts and the European Court of Human Ri-
ghts, in lnt. and comp.law quarterly, 2012,3,557-584. 7 A. CANTARO, Il costituzionalismo asimmetrico dell'Unione, Torino 2010, sviluppa un
XXVIII PRL\1AZIA UEL U!RHTO EUROPEO E SALVAGUARDIA UELLE IUENT!T.i. COSTITUZIONALI

strare è che, attraverso il controllo sugli atti normativi interni legati all'at-
tuazione del diritto comunitario, attraverso l'inversione dell'obbligo di in-
terpretazione conforme e attraverso l'in versione dell'ordine dei rinvii pre-
giudiziali, i sistemi giuridici nazionali (non solo i tribunali costituzionali)
stanno lentamente, ma inesorabilmente svuotando la dottrina della pri-
mauté e stanno giungendo ad una tutela (a volte tacita ma comunque) ef- PARTE PRIMA
fettiva del controlimite identitaria.
IL PRIMATO DEL DIRITTO EUROPEO NEI PARADIGMI
DELL'INTEGRAZIONE

vero e proprio paradigma dell'asimmetria. Sull'evoluzione asimmetrica dell'ordinamento


europeo e sulle questioni ad essa connesse vedi anche G. AMATO, Conclusioni del Con-
gresso dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti 2005, in www.associazionedeico-
stituzionalisti.it che è tra i primi a denunciare questa tendenza. Vedi infine G. TIBERI,
"Uniti nella diversità": l'integrazione differenziata e le cooperazioni rafforzate nel-
l'Unione europea, in F. BASSANINI-G. T!BERI, Le nuove istituzioni europee. Commento al
Trattato di Lisbona, Bologna 2008, 287-308; M. KoWALSKY, Comment on Daniel Thym-
United in diversity or diversijìed in the Union?, in P. DANN-M. RYNKOWSKI, The unity of
european Constitution, Berlino 2006, 377-381; F. LEOTTA, Asimmetria e processo di inte-
grazione europea: soluzione transitoria o problema definitivo?, in E. CASTORINA, Profili
attuali e pro,pettive di diritto costiruzionale europeo, Torino 2007, 142-149; A. LoPEZ PI-
NA-R. M1ccu, La cooperazione rafforzata come forma europea di governo. Verso un dirit-
to costituzionale asimmetrico?, in Dir. e cult., 2003, 1-2, 403-417; G. RoLLA, Lo sviluppo
del regionalismo asimmetrico e il principio di autonomia nei nuovi sistemi costituzionali:
un approccio di diritto comparato, in Quad. reg ., 2007, l-2, 387-399 e D. THYM, "United
in Diversity" - The integration of enhanced cooperation into the european constitutional
arder, in P. DANN-M. RYNKOWSKI, op. cii., 357-375 che a vario titolo si occupano delle
prospettive offerte e dei rischi connessi ad un'evoluzione asimmetrica dell'ordinamento
europeo.
l. IL PARADIGMA MONISTA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA
EUROPEA

SoMMARIO: 1.1. Il ruolo della Corte di giustizia nel sistema dei Trattati.- 1.2. Unità di
interpretazione ed uniforme applicazione del diritto comunitario nella dottrina sull'ef-
ficacia diretta.- 1.3. L'uniformità e la progressiva estensione dell'ambito di applica-
zione del primato del diritto comunitario.- 1.4. L'uniformità e le conseguenze proce-
dimentali del primato del diritto comunitario.- 1.5. II paradigma monista della Corte
di giustizia: il primato incondizionato come condizione di garanzia dell'uniforme ap-
plicazione del diritto comunitario.

1.1. Il ruolo della Corte di giustizia nel sistema dei Trattati

Anche se il Trattato istitutivo della Comunità economica europea (d'ora


in poi CEE) ha ampliato i margini di intervento della Corte di giustizia,
l'intento dei redattori del testo probabilmente non è mai stato quello di isti-
tuire un ordinamento giuridico direttamente efficace e capace di prevalere
sul diritto nazionale degli Stati membri, né quello di attribuire ai giudici
comunitari il controllo esclusivo delle relazioni tra il sistema europeo e gli
ordinamenti nazionali 1 .
Infatti, né la previsione con cui si estende il controllo della Corte di giu-
stizia all'operato degli Stati membri, né la previsione con cui si allarga la
competenza pregiudiziale della Corte di giustizia hanno mai avuto l'obiet-
tivo di stravolgere il ruolo che il Trattato istitutivo della Comunità europea
del carbone e dell'acciaio (CECA) aveva inteso attribuire all'istituzione
giudiziaria lussemburghese.
Piuttosto, lungi dal prefigurare le grandi novità che si andranno affer-
mando a partire dagli anni sessanta, il Trattato di Roma, sulla falsariga del

1
Vedi G.ITzcOVICH, Teorie e ideologie del diritto comunitario, Torino 2006. 103-115.
4 PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI IL PARADIGMA MONISTA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA 5

Trattato di Parigi, si è semplicemente limitato a creare un apparato istitu- Malgrado questa base normativa non lasciasse ampi margini di mano-
zionale di natura internazionale, in cui il compito giurisdizionale primario vra, ben presto una parte della dottrina inizia a mettere in dubbio la possi-
della Corte di giustizia avrebbe dovuto essere essenzialmente quello diga- bilità di ricorrere ai tradizionali canoni interpretati vi del diritto internazio-
rantire il rispetto dei trattati da parte delle istituzioni comunitarie 2. Fulcro nale e, sulla base di una lettura costituzionale del sistema sovranazionale,
normativa di questo originale impianto giudiziario è la disposizione conte- afferma la necessità di un'esegesi teleologicamente orientata e che tenga
nuta nell'art. 173 del Trattato CEE (del 1957), secondo cui «la Corte di nella dovuta considerazione la volontà di realizzare un mercato comune e
giustizia esercita un controllo di legittimità sugli atti del Consiglio e della la finalità integrativa contenuta nei trattati 6 • Partendo da questi criteri ese-
Commissione che non siano raccomandazioni o pareri». Invece, il control- getici, questa dottrina si spinge ad affermare la necessità di un'interpreta-
lo del rispetto delle previsioni comunitarie da parte delle istituzioni degli zione che valorizzi la natura ordinamentale del sistema sovranazionale,
Stati membri e la risoluzione delle questioni legate all'interpretazione ed l'effetto utile delle disposizioni comunitarie e la necessità che le norme eu-
alla validità del diritto comunitario sono stati originariamente previsti sol- ropee trovino piena ed uniforme applicazione 7 .
tanto in una misura assai modesta 3 . Infatti, essendo limitato alle ipotesi
portate a conoscenza della Corte dalla Commissione e dagli stessi Stati
membri, il controllo sulle eventuali infrazioni previsto dagli artt. 169 e 1.2. Unità di interpretazione ed uniforme applicazione del diritto
170, ha incontrato limiti politici considerevoli e deve essere considerato comunitario nella dottrina sull'efficacia diretta
più ipotetico che reale 4 . Inoltre, !ungi dall'essere concepito come uno stru-
mento finalizzato a garantire l 'adempimento degli obblighi comunitari, il L'argomento dell'uniformità ha certamente rappresentato uno dei mo-
rinvio pregiudiziale previsto dali' art. 177 viene pensato con l 'intento di of- tori del processo di integrazione e ha presto assunto un valore material-
frire un'interpretazione autentica delle norme comunitarie che potessero mente costituzionale. Infatti, già a partire dalla sentenza Van Gend e n
essere di ausilio per risolvere una controversia pendente davanti ad un giu- Loos 8 con cui, nel 1963, la Corte di giustizia delle Comunità europee ha
dice nazionale e, soprattutto, con l'intento di offrire un'ulteriore possibilità
di revisione de !l'azione delle istituzioni comunitarie 5 .
condo momento con il Trattato CEE, essendosi il Trattato CECA limitato a prevedere sol-
tanto la questione pregiudiziale sulla validità della disposizione europea (poi ripresa dal
2 Trattato di Roma).
Il primo presidente della Corte di giustizia il 10 dicembre 1952, alla riunione inaugu-
rale dell'organo giudiziario europeo affermava che: «Vasta e delicata, la missione affida- 6
G. ITzcOVICH, op.cit., 98, sottolineando l'importanza della dogmatica negli sviluppi
ta alla Corte è di garantire alle parti interessate, siano esse gli Stati medesimi o imprese della giurisprudenza della Corte europea, ci ricorda che secondo una dottrina consolidata
economiche o anche semplici individui, il rispetto dei limiti entro i quali deve essere con- sin dai tempi di Grazio, il diritto internazionale avrebbe dei suoi canoni interpretati vispe-
tenuta l'azione degli organi della Comunità». cifici che, tra l'altro, prevederebbero la necessità di un'interpretazione restrittiva delle pre-
3
Per maggiori ragguagli sul punto vedi K. ALTER, op.cit., 5-11. visioni dei Trattati (perché le limitazioni di sovranità non si possono presumere), la neces-
4
Secondo l'Annua/ report monitoring the application of community la w redatto dalla sità di osservare l'intenzione comune delle parti contraenti e ilfavor debitoris. Per un rife-
Commissione europea nel 1999, dei 1604 casi dì infrazione denunciati tra il 1960 e il 1999 rimento del tempo vedi A. SERENI, Diritto internazionale, Milano 1956, 181 e F. CAPO-
dalla Commissione alla Corte di giustizia solo 27 risalgono al decennio compreso tra il TORTI, Sull'interpretazione uniforme dei trattati europei, in Riv. dir. int., 1960,3-25.
7
1960 e ill969. Nello stesso periodo di tempo gli Stati membri non hanno mai investito la H. KuTSCHER, Alcune tesi sui metodi di interpretazione del diritto comunitario da
Corte di giustizia di una procedura di infrazione. L ·inerzia degli Stati membri e della Com- parte di un giudice, in Riv. dir. eur., 1976,283-314 e ID., Alcune tesi sui metodi di imer-
missione sono spiegabili con una volontà corporativa dei primi e con la prudenza politica prefazione del diritto comunitario da parte di un giudice, in Riv. dir. eur., 1977, 3-24,
della seconda che, preoccupata soprattutto di implementare il diritto comunitario attraver- quando afferma che <<il diritto comunitario non potrebbe sopravvivere senza un'interpre-
so le proposte legislative, non intendeva mettersi in una posizione di aperta contrapposi- tazione e un 'applicazione unifonni in tutti gli Stati membri».
zione con i componenti del Consiglio. x Sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-26/62, Van Gend en
5
È appena il caso di ricordare che la possibilità di sollevare una questione pregiudi- Loos del5 febbraio 1963. Per un commento recente della sentenza si rinvia a G. ITzcovrcH,
ziale relativa all'interpretazione della norma comunitaria era stata prevista solo in un se- op. cii., 117-125. P. Goru, Una pietra miliare nel/'ajfermazione del diritto europeo, in
6 PRIMAZIA DEL DIRITIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI IL PARADIGMA MONISTA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA 7

inaugurato la sua giurisprudenza 'costituente', il richiamo all'uniformità all'interpretazione del diritto comunitario 12 . Il richiamo all'uniformità
(accanto alla allettante 'promessa' di nuovi diritti 9) ha rappresentato una rappresenta uno dei fulcri attorno a cui ruota l'intero impianto della sen-
solida base argomentativa per l'affermazione di due dei principi su cui si tenza: secondo i giudici del Lussemburgo, infatti, la volontà di garantire
fonda la lettura costituzionale dell'integrazione: l'autonomia deli' ordina- l'uniforme applicazione del diritto comunitario espressa dall'art. 177 mo-
mento sovranazionale e la diretta applicabilità delle norme comunitarie. stra l'inequivocabile desiderio di costruire un ordine giuridico distinto dal-
Senza entrare nello specifico dei dettagli di un caso già ampliamente l' ordinamento internazionale 13 , capace di riconoscere diritti ai cittadini e
conosciuto, in questa sede sarà sufficiente ricordare che, chiamata a deci- di produrre decisioni direttamente efficaci nei sistemi interni a prescindere
dere in merito a due questioni pregiudiziali portate alla sua attenzione sul- dal contenuto delle disposizioni nazionali di recepimento 14 .
la base dell'art. 177 del Trattato di Roma, la Corte sfrutta una possibilità
già riconosciuta in alcuni precedenti 10 (prontamente sfruttati dalla giuri-
sprudenza nazionale tedesca, italiana e francese 11 ) e, contro le conclusioni 12 Per la definizione di una controversia sorta tra un importatore e l'amministrazione
de li' Avvocato generale Roemer e dei Governi di Belgio, Olanda e Germa- fiscale olandese, la Tariefcommissie, tribunale amministrativo di ultima istanza, esercita il
nia, afferma l'autonomia dell'ordinamento sovranazionale per dedurre in rinvio previsto dall'art. 177 del Trattato di Roma e chiede alla corte di verificare in via
via di principio l'immediata efficacia delle norme europee self executing e pregiudiziale se l'art. 12 dello stesso Trattato in materia di dazi doganali abbia un effetto
interno e possa essere fatto valere direttamente dai cittadini. Nella controversia principale,
la propria competenza a conoscere in via esclusiva dei problemi legati
infatti, la società Van Gend en Loos aveva sostenuto che, essendo un prodotto di importa-
zione dalla Germania sottoposto ad un dazio del3% al momento dell'entrata in vigore del
Trattato CEE (approvato con legge del 5 dicembre 1957), la decisione di portare il dazio
sullo stesso prodotto all'8% in esecuzione del Protocollo di Bruxelles del25 luglio 1958
Giur. it., 1963, 4, 49-56 mostra di avere inteso la portata storica della decisione, già al- (trasposto all'interno dell'ordinamento olandese con la legge del 16 dicembre 1959) era
l'epoca della sentenza. Vedi anche P. HAY, Federai jurisdiction of the Common Market stata adottata in violazione dell'art. 12 del Trattato di Roma secondo cui agli Stati membri
Court, in Amer.journ. comp. law, 1963, 12,404-408. è vietato l'aumento dei dazi doganali applicati al momento dell'entrata in vigore di detto
9 Nel caso in questione la Corte espressamente afferma che <<il diritto comunitario, in-
Trattato.
dipendentemente dalle norme emananti dagli Stati membri, nello stesso modo in cui im- 11 A questo proposito G. ITZCOVICH, op.cit., 117 parla di <<processo di de-internaziona-
pone ai singoli degli obblighi, attribuisce loro dei diritti soggettivi. Si deve ritenere che lizzazione del diritto comunitario>>. Prima di lui, G. BARILE, Sulla struttura delle Comunità
questi sussistano, non soltanto nei casi in cui il Trattato espressamente li menziona, ma an- europee, in Riv. dir. int., 1964, l, 17-22, descrivendo i rapporti tra diritto internazionale e
che come contro--partita di precisi obblighi imposti dal Trattato ai singoli, agli Stati mem- diritto comunitario aveva affermato che <<i diritti comunitari trovano la loro base nei Trat-
bri o alle Istituzioni comunitarie>>. Sulla relazione tra l'affermazione di nuovi diritti e le di- tati istitutivi>> e che una diversa concezione «importerebbe, data l'attuale struttura delle
namiche di espansione/contrazione delle competenze del giudice comunitario si tornerà in Comunità europee, la loro fine immediata>>.
sede di conclusioni. 14 Per affermare che le disposizioni del Trattato di Roma abbiano efficacia diretta i giu-
10
Sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-20/59, Italia c. Alta Au- dici del Lussemburgo, sulla base di un'interpretazione teleologica, affermano che: <<Lo
torità del 15 luglio 1960; C-25/59, Paesi Bassi c. Alta Autorità del 15 luglio 1960 e C- scopo del Trattato CEE, cioè l'instaurazione di un mercato comune il cui funzionamento
6/60, Humblet del 16 dicembre 1960. incide direttamente sui soggetti della Comunità, implica che esso va al di là di un accordo
11 Commentando la sentenza in questione A. TRABUCCHI, Un nuovo diritto, in Riv. dir. che si limitasse a creare degli obblighi reciproci fra gli Stati contraenti. Ciò è confermato
civ., 1963, l, 259-272 riporta una decisione adottata il26 ottobre 1962 dal Tribunale Am- dal Preambolo del Trattato il quale, oltre a menzionare i Governi, fa richiamo ai popoli e,
ministrativo di Berlino, una decisione adottata il 7 novembre 1962 dal Consiglio di Stato più concretamente ancora, dalla instaurazione di organi investiti istituzionalmente di pote-
italiano e una decisione adottata il 26 gennaio 1963 dalla Corte di Appello di Parigi con cui ri sovrani da esercitarsi, nei confronti sia degli Stati membri sia dei loro cittadini. Va poi
i giudici nazionali avevano riconosciuto la diretta applicabilità delle norme dei Trattati co- rilevato che i cittadini degli Stati membri della Comunità collaborano, attraverso il parla-
munitari. E. STEIN, Toward Supremacy ofTreaty-Constitution by judicialfiat: on the mar- mento europeo e il Comitato economico e sociale, alle attività della comunità stessa. 01-
gin ofthe Costa case, in Mich. law rev., 1965,63,491-518, inoltre, mette in relazione la tracciò, la funzione attribuita alla Corte di giustizia dall'art. 177, funzione il cui scopo è di
pronuncia con la sentenza in cui la Corte permanente di giustizia internazionale, con un garantire l'uniforme interpretazione del Trattato da parte dei giudici nazionali, costituisce
parere consultivo del3 marzo 1928, aveva ammesso la possibilità che l'oggetto di un ac- la riprova del fatto che gli Stati hanno riconosciuto al diritto comunitario un'autorità tale
cordo internazionale potesse essere <<I' adozione da una parte degli Stati di una qualche re- da poter essere fatto valere dai loro cittadini davanti a detti giudici. In considerazione di
gola definitiva che crei diritti e obblighi individuali applicabili dai giudici nazionali>>. tutte queste circostanze si deve concludere che la Comunità costituisce un ordinamento
8 PRIMAZIA DEL DIRI1TO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI IL PARADIGMA MONISTA DELLA CORTE 01 GIUSTIZIA EUROPEA 9

L'aspirazione ad un'effettiva armonizzazione del sistema europeo rap- Non meraviglia, pertanto, che le decisioni successive abbiano ripreso e
presenta un problema assai sentito nella cultura giuridica degli anni della rafforzato questa aspirazione all'uniformità del diritto comunitario in due
pronuncia. A riprova di ciò basti osservare che, sia la Commissione, espri- differenti direzioni. In primo luogo, con la sentenza Da Costa, i giudici ri-
mendosi in favore dell'effetto diretto del Trattato 15, sia anche l'Avvocato spondono ad una domanda pregiudiziale vertente su una questione presso-
generale per difendere la soluzione opposta, prospettano i problemi deter- ché identica 19 , e, a distanza di poco più di un mese dalla Van Gend en Loos,
minati da un'applicazione differenziata del diritto comunitario 16 . Inoltre, ricorrono nuovamente all'argomento del!' unità interpretati va dell'ordina-
nella stessa direzione vanno anche i commenti favorevoli con cui la dottri- mento comunitario 20 . Sempre in questa prima sentenza, i giudici, quasi a
na più autorevole 17 , paventando i rischi di un'applicazione disomogenea voler affermare l'efficacia ultra vires delle pronunce della Corte come ul-
delle norme sovranazionali, ha respinto la possibilità che i giudici nazio- teriore tecnica di garanzia dell'unità interpretativa dell'ordinamento euro-
nali si possano autonomamente fare interpreti del diritto europeo ed in li- peo, ribadiscono l'efficacia diretta delle norme dei Trattati e, precisando
nea con la decisione della Corte di giustizia, ha riservato ai giudici del Lus- che non è stato «ravvisato alcun nuovo elemento» per modificare l' orien-
semburgo l'esclusiva competenza ad interpretare le norme del Trattato 18 • tamento giurisprudenziale statuito con la decisione precedente, sembrano
anticipare le decisioni degli anni settanta e ottanta con cui si afferma espli-
citamente il valore erga omnes delle pronunce lussemburghesi 21 •
giuridico di nuovo genere nel campo del diritto internazionale, a favore del quale gli Stati
hanno rinunziato, anche se in settori limitati, ai loro poteri sovrani, ordinamento che rico-
nosce come soggetti non soltanto gli Stati membri ma anche i loro cittadini». Commen-
7 novembre 1962, N. CATALANO, L'inserimento diretto delle disposizioni contenute nel
tando le possibili ripercussioni della decisione A. MtGLIAZZA, Ordinamento comunitario e
trattato istitutivo della Comunità Economica Europea negli ordinamenti giuridici degli
ordinamenti nazionali, in Riv. dir. proc., 1963, 28, 651-657, sottolinea che questo passag-
Stati membri, in Foro pad., 1963,5, 33-42 segnala i pericoli di un controllo diffuso del di-
gio pone dei problemi di compatibilità costituzionale e, con specifico riferimento al caso
ritto comunitario e censura la scelta dell'organo giudiziario italiano di interpretare il si-
italiano, ripropone, anticipando la Corte costituzionale, la soluzione suggerita da Perassi e
gnificato degli art. 31, 36, 224,226 senza aver preventivamente adito la Corte di giustizia
accolta dal Parlamento italiano in sede di ratifica del Trattato di Roma di ricorrere ali' art.
delle Comunità europee.
Il della Costituzione come base di legittimità del diritto comunitario. La stessa soluzione 19
al problema è proposta da M. BERRI, Sull'efficacia delle sentenze della Corte di giustizia Con le sentenze, C-28-30/62, Da Costa dcl27 marzo 1963, la Corte di giustizia del-
delle Comunità europee in materia di interpretazione giurisprudenziale autentica ai sensi le Comunità europee risponde ad una nuova questione pregiudiziale sollevata dalla Ta-
dell'art. 177 del Trattato CEE, in Giust. civ., 1963, l, 1226-1231. riefcommissie olandese per verificare l'efficacia diretta dell'art. 12 del Trattato di Roma.
15 Come emerge dalla lettura della sentenza, la Commissione, per evitare la disomoge- Per un commento alla decisione in esame vedi P. CJORI, L'efficacia "ultra vires" delle de-
cisioni pregiudiziali nel diritto comunitario, in Giur. it., 1963, 4, 92-96.
neità e l' ineffetti vità del diritto comunitario, propone l'effetto diretto delle norme comuni- 20
tarie e, anticipando la soluzione adottata dalla Corte di giustizia delle Comunità europee Più precisamente, nella decisione in esame, i giudici individuano il legame tra l'aspi-
nel caso Costa c. ENEL, propone una lettura per cui i giudici siano obbligati ad applicare razione ali' uniformità espressa dali' art. 177 e l'autonomia del!' ordinamento comunitario,
il diritto comunitario a preferenza delle leggi nazionali, anche di emanazione posteriore. affermando che «quando, nell'ambito concreto di una controversia venente avanti a un
Concorda con questa interpretazione P. CJoRI, op.cit., 54. giudice nazionale, la Corte dà un 'interpretazione del Trattato, essa si limita a trarre dalla
16 lettera e dallo spirito di questo il significato delle norme comunitarie, mentre l'applicazio-
N. MARSH, Some reflections onlegal integration in Europe, in Int. and comp. law
ne alla fattispecie delle norme così interpretate rimane riservata al giudice nazionale; tale
quarterly, 12, 1411-1416, riferisce che l'Avvocato generale Roemer solleva la questione
concezione corrisponde alla funzione assegnata alla Corte dall'articolo 177, che mira a ga-
della diversità di effetti prodotta, in presenza di ordinamenti differenti, da un'efficacia im-
rantire l 'unità dell'interpretazione del diritto comunitario nei sei Stati membri,.
mediata delle nonne comunitarie.
21
La relazione tra efficacia ultra vires delle decisioni e unità dell'interpretazione è
17 qr.
la lettura parzialmente critica della decisione offerta da N. RoNZrtTI, L'art. 12
sottolineata da M. BERRI, op.cit., 1230-1231 che riportando il dibattito del tempo evi-
del Trattato istitutivo della CEE ed i rapporti tra ordinamento comunitario ed ordina-
denzia come l 'affermazione di una efficacia erga omnes della giurisprudenza della Cor-
mento degli Stati membri, in Foro it., 1964, 4, 98-10 l e la lettura critica offerta da F. Du-
te di giustizia vada al di là della lettera dell'art 177 del Trattato. Un'esplicita afferma-
RANTE, Giurisprudenza pregiudiziale, rapporti tra ordinamenti e principio di effettività
zione del nesso tra uniformità ed efficacia ultra vires delle pronunce europee è contenu-
nella receme giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, in Riv. dir.
ta nella sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-66/80, Spa Imerna-
int., 1963,415-421.
18
tional Chemical Corporation, del 13 maggio 1981 con cui i giudici hanno affermato: «Le
Inoltre, commentando la già richiamata decisione del Consiglio di Stato italiano del competenze attribuite alla corte dall'art. 177 hanno essenzialmente lo scopo di garantire
10 f>RIMAZJA DEL DIRIITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZJONALI IL PARADIGMA MONISTA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA 11

La giurisprudenza successiva estende l'efficacia diretta (e quindi, come 1.3. L'uniformità e la progressiva estensione dell'ambito di applica-
meglio si vedrà nei paragrafi successivi, la prevalenza) del diritto comuni- zione del primato del diritto comunitario
tario anche alle norme del diritto derivato. In particolare, lo spirito unifor-
mizzatore della Corte emerge con chiarezza con l'orientamento giurispru- L'idea di un'applicazione uniforme del diritto comunitario ha rappresen-
denziale inaugurato dalle sentenze Grad, Sace, Van Duyn e Ratti con cui i tato una solida base argomentativa anche per l'affermazione di un altro prin-
giudici europei, riconoscendo l'efficacia diretta del diritto comunitario an- cipio fondamentale nell'evoluzione costituzionale del processo di integra-
che ad alcune disposizioni delle direttive, operano una forzatura della ra- zione 23 : la primazia del diritto europeo sul diritto nazionale contrastante. In-
tio dell'art. 189 del Trattato e, grazie anche ad una prassi politica invasi va fatti, compiendo un ulteriore passo verso la costituzionalizzazione del siste-
delle istituzioni comunitarie, trasformano uno strumento di natura interna- ma dei trattati, la Corte di giustizia, subito dopo aver affermato l'automatica
zionale, pensato per la realizzazione di un'armonizzazione minima in uno efficacia del diritto comunitario 24 , riprende l'argomento dell'applicazione
strumento di disciplina uniforme che, almeno in teoria, in nulla si differen- omogenea e nella sentenza Costa c. ENEL afferma che, in caso di conflitto,
zia dai regolamenti comunitari 22 . il diritto europeo, anche quello secondario, prevale sul diritto nazionale, pre-
scindendo dalla data di emanazione delle norme interne confliggenti 25 •
Limitando ancora una volta il nostro campo di osservazione ai profili ri-
levanti ai fini della nostra indagine 26 , è interessante osservare che, rispon-
dendo ali' eccezione di «inammissibilità assoluta» proposta dal Governo
italiano 27 , i giudici ribaltano una precedente pronuncia della Corte costi tu-

l'applicazione uniforme del diritto comunitario da parte dei giudici nazionali. Quest'ap-
plicazione uniforme è necessaria non solo quando il giudice nazionale sia in presenza di 23
Secondo S. MANGIAMELI, Integrazione europea e diritto costituzionale, in S. PATII,
una norma di diritto comunitario il cui senso e la cui portata abbiano bisogno di essere Annuario di diritto tedesco, Milano 2001,25-98 la supremazia sarebbe addirittura un
precisati, ma del pari quando esso si trovi di fronte ad una contestazione relativa alla va- <<Grundprinzip>> dell'ordinamento europeo. E. STEIN, op.cit., 517 definisce la sentenza
lidità di un atto delle istituzioni. Qualora la Corte sia indotta, nell'ambito dell'art. 177, a Costa c. ENEL una <<milestone>> del diritto europeo.
dichiarare invalido un atto di un'istituzione, alle esigenze relative all'applicazione 24
Per una chiara esposizione delle differenze tra efficacia diretta e primato del diritto
uniforme del diritto comunitario si aggiungono esigenze particolarmente imperiose di
comunitario si rinvia a S. NERI, Sulla natura giuridica delle Comunità europee, in Riv. dir.
certezza del diritto.[ ... ] Ne deriva che la sentenza della Corte che accerti, in forza
int., 1964,2,231-265.
dell'art. 177 [234] del Trattato, l'invalidità di un atto di un 'istituzione, in particolare di
25 Sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-6/64, Costa c. ENEL,
un regolamento del consiglio o della commissione, sebbene abbia come diretto destina-
tario solo il giudice che si è rivolto alla Corte, costituisce per qualsiasi altro giudice un del 15 luglio 1964. Per un commento vedi G. ITZCOVICH, op.cit., 123-133 dove si sostiene
motivo sufficiente per considerare tale atto non valido ai fini di una decisione ch'esso che la sentenza rappresenta un passo decisivo per la <<de-costituzionalizzazione>> degli or-
debba emettere>>. dinamenti statali.
26 In seguito ad una controversa vicenda che aveva portato alla nascita del! 'ENEL,
22 Sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-9/70, Grad, del 6 otto-
bre 1970; C-33/70, Sace, del17 ottobre 1970; C-41/74, Van Duyn, del4 dicembre 1974; l'avvocato Flaminio Costa, lamentando il fatto che il provvedimento legislativo in que-
C-148/78, Ratti, del5 aprile 1979. Per un commento a queste decisioni si rinvia a P. GoRI, stione vulnerava numerose norme comunitarie, aveva adito il giudice conciliatore di Mila-
L' "applicabilità diretta" delle decisioni e delle direttive della Cee nel/' ordinamento degli no per chiedergli di verificare (tra l'altro) la compatibilità tra la legge n. 1643 del 6 di-
Stati membri, in Giur. it., 1971, l, 337-344; F. CAPELLI, L'applicabilità immediata della cembre 1962 (successiva alla legge di ratifica del Trattato di Roma) e !'art. Il della Co-
normativa comunitaria negli ordinamenti interni degli Stati membri, in Foro pad., 5, 25- stituzione. Inoltre, egli chiedeva allo stesso giudice di accertare la compatibilità comunita-
28 e E. CoRTESE RIVA PALAZZI, L'applicabilità immediata delle direttive comunitarie, in ria della legge in questione. Il giudice conciliatore, non avendo riguardo della natura chia-
Foro pad., 1971,4.3-6. Invece, per maggiori considerazioni sull'orientamento giurispru- ramente fittizia della causa, aveva investito delle questioni che gli si richiedeva di accerta-
denziale che individua le condizioni di efficacia diretta del diritto europeo derivato si rin- re prima la Corte costituzionale e poi la Corte di giustizia. Per maggiori dettagli su questa
via all'analisi svolta da G. ScACCIA, L'efficacia del diritto comunitario nella giurispru- controversa vicenda vedi E. STEIN, op.cit., 493-494.
27
denza della Corte di giustizia delle Comunità europee, in www.cortecostituzionale.it. Il Governo italiano aveva eccepito che, essendo il giudice nazionale soggetto alla
12 PRIMAZJA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI IL PARADIGMA MONISTA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA 13

zionale italiana 28 (vedi infra) e statuiscono che se si consentisse agli Stati affermando che detta disposizione è rivolta ad <<evitare che aumentino le
membri di emanare provvedimenti unilaterali ulteriori apponibili all'ordi- divergenze fra le varie legislazioni nazionali per quanto riguarda le finalità
ne comunitario, si metterebbe in pericolo l'attuazione degli scopi previsti del Trattato 31 ».
dall'art. 5 del Trattato di Roma e si determinerebbe una delle discrimina- Peraltro, il legame tra primato ed applicazione uniforme viene primari-
zioni proibite dall'art. 7 dello stesso Trattato 29 . Insomma, secondo il ra- badito e in un secondo momento addirittura rafforzato. Infatti, con la sen-
gionamento dei giudici «Se l'efficacia del diritto comunitario variasse da tenza Walt Wilhelm, i giudici riaffermano che, per evitare che «la forza vin-
uno Stato ali' altro in funzione delle leggi interne posteriori» sarebbe a ri- colante del trattato e degli atti adottati per la sua applicazione» possa va-
schio la stessa esistenza di un ordinamento comunitario 30 . Inoltre, la riare «a seconda degli stati per effetto di atti interni», è necessario che «i
preoccupazione di non accrescere il grado di asimmetria del sistema euro- conflitti tra norma comunitaria e norme nazionali in materia d'intese» ven-
peo, sembra trasparire anche dal passaggio in cui la sentenza, pur non ri- gano «risolti applicando il principio del primato del diritto comunitario 32 >>.
conoscendo l'efficacia diretta de !l'art. 102 del Trattato, opera una ri valu- Inoltre, a partire dalla sentenza lnternationale Handelsgesellshaft 33 , la
tazione della procedura di consultazione preventiva della Commissione, Corte di giustizia delle Comunità europee dispone la prevalenza del diritto
comunitario sui principi fondamentali degli ordinamenti costituzionali na-
zionali, con un'argomentazione che sembra chiaramente ispirata dalla vo-
lontà di omogeneizzare le modalità di tutela dei diritti soggettivi. Infatti, di
legge italiana, egli è tenuto ad applicare la normativa interna e, stante l'impossibilità della fronte ad un delicato problema di relazione tra libertà economiche e libertà
Corte di pronunciarsi in merito alla validità delle disposizioni oggetto della controversia, fondamentali 34 , i giudici escludono la possibilità che il richiamo a disposi-
la questione dovrebbe essere considerata assolutamente inammissibile. Sottolinea la con-
trarietà del governo italiano E. STEIN, op.cit., 496.

セ@ La controversia Costa c. ENEL, pochi mesi prima della pronuncia della Corte euro-
31 Sottolinea questa passaggio N. CATALANO, Portata dei Trauati istitutivi delle Comu-
pea, era già stata oggetto di un procedimento deciso dalla Corte costituzionale italiana con
sentenza 14/64 del 7 marzo. lo quella vicenda i giudici nazionali, pur affermandola costi- nità europee e limiti dei poteri sovrani degli Stati membri, in Foro i t., !964, 4, 152-160.
12
tuzionalità del diritto comunitario, avevano esplicitamente escluso la possibilità di una sua Sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-!4/68, Walt Wilhelm,
primazia sul diritto costituzionale nazionale. del 13 febbraio 1969.
29 33
La Corte di giustizia ribadisce il legame tra intervento statale e rischio di applica- Sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-11/70, lnternationale
zione differenziata del diritto comunitario con la sentenza C-30/70, Scheer, del 17 dicem- Handelsgesellshajì, del 17 dicembre 1970. Per un commento recente alla controversa que-
bre 1970. I giudici precisano che, in via di principio, i regolamenti possono limitarsi a de- stione alla base della pronuncia vedi K. ALTER, op.cit., 88-90.
finire i principi regolati vi essenziali di una materia demandando agli Stati membri la pre- 34
La scelta di fondare l'ordine giuridico comunitario sul sistema dei trattati ha storica-
disposizione della disciplina di attuazione e integrazione, ma che l'intervento statale non mente determinato l'impossibilità che, con l'esclusione delle libertà economiche (più o me-
deve in alcun modo compromettere l'uniforme applicazione del diritto europeo. Sia P. Go- no esplicitamente riagganciabili alle disposizioni fondative), il giudice europeo si possa
RI, La preminenza del diritto della Comunità europea sul diritto interno degli Swti mem- pronunciare in materia di situazioni giuridiche soggettive (perché non direttamente ricolle-
bri, in Giur. it., 1964, l, 1073-1086 che M. BERRI, Sulla priorità del diriuo comunitario, gabili alle disposizioni comunitarie e quindi fuori dalla copertura competenziale offerta dai
in Giust. civ., 1964, l, 1894-1898 sottolineano il ruolo giocato nella motivazione dalla re- trattati). Una simile situazione è tradizionalmente problematica e ha determinato il fatto per
lazione tra mancato riconoscimento del primato e discriminazione dei cittadini su base na- cui, in generale, la Corte di giustizia europea si pronuncia sui diritti fondamentali soltanto
zionale. quando questi possano in qualche modo condizionare l 'esercizio delle libertà economiche
30
Sul punto vedi G. ITZCOVICH, op.cit., 132 dove si mette in evidenza che «Nell'ottica riconosciute dai trattati. Un'applicazione acritica (come quella offerta dalla Corte di giusti-
della Corte, la prevalenza del diritto comunitario non si fondava quindi su un principio di zia, nel caso C-l/58, Stork, del4 febbraio 1959) del principio del primato del diritto euro-
diritto costituzionale statale, né tanto meno su un principio di diritto internazionale: era peo determinerebbe in tutte queste ipotesi il primato della dimensione economica (in quan-
piuttosto una caratteristica intrinseca del diritto comunitario- il fatto di essere, o di dover to tutelate da apposite prescrizioni europee) sui principi connessi alla tutela della persona
essere, secondo la propria "natura", diritto comune, uniformemente efficace negli Stati (tutelati "soltanto" a livello costituzionale). Probabilmente consapevole del fatto che la sua
membri- a impotTe la sua prevalenza in caso dt conflitto con il diritto statale». Anche E. legìttimazione sostanziale risiede nella ventilata promessa di un'estensione del l 'area delle
STEIN, op.cit., 511 mette in evidenza il ruolo giocato dalla volontà dr disciplinare unifor- libertà personali (vedi quanto riportato nei paragrafi precedenti), la Corte di giustizia prima
memente l'ordinamento europeo. apre alla possibilità che in giudizio potesse essere riconosciuta la protezione dei diritti fon-
14 PRIMAZIA DEL DIRIITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI IL PARADIGMA MONISTA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA 15

zioni di rango costituzionale possa legittimare disapplicazioni del diritto che «il conseguimento degli scopi della Comunità esige che le norme del
・オイッーセ@ e: per, ・カセエZイ@ ・ィセ@ la ⦅エオ・セ。@ dei diritti fondamentali permetta «me- diritto comunitario, contenute nello stesso trattato o adottate in forza di es-
nomazwnz 。ャセ@ un1ta e ali efficacia dell'ordinamento comunitario», risol- so, si applichino incondizionatamente, nello stesso momento e con identi-
v?no la アセ・ウエキ@ elevando le «tradizioni costituzionali comuni» a princi- ca efficacia nell'intero territorio della Comunità, senza che gli Stati mem-
PI generali del sistema sovranazionale 35. bri possano opporvisi in qualsivoglia modo perché l'attribuzione alla co-
munità, effettuata dagli Stati membri, dei diritti e poteri contemplati dalle
disposizioni del trattato, implica infatti una limitazione definitiva dei loro
1.4. セZオョゥヲッイュエ@ e le conseguenze procedimentali del primato del poteri sovrani, sulla quale non può prevalere il richiamo a disposizioni di
diritto comumtario diritto interno di qualsivoglia natura».
Il nesso tra affermazione procedurale del primato ed uniformità emerge
In linea con _la _sentenza Internationale Handelsgesellshaft, anche la con ancora maggior chiarezza con la sentenza Simmenthal 39 con cui la Cor-
sentenza Commtsswne c. Italia del 1972 dispone il primato del diritto eu- te di giustizia esclude le giurisdizioni costituzionali nazionali dal controllo
セッ・⦅ウャ@ no:rne costituzionali nazionali 36 • Tuttavia, in questa pronuncia sul diritto europeo e, in collaborazione con i giudici ordinari, articola un si-
I セュ、」Q@ n?n SI sono soltanto limitati a confermare l'idea secondo cui l'am- stema diffuso per il controllo della legittimità comunitaria. Con questa sto-
セiエッ@ d1 efficacia del primato si estende anche alle norme costituzionali ma rica decisione, richiamandosi ancora una volta all'argomento dell'unifor-
SI spingono più in là e deducono precise conseguenze procedurali dalÌ'ar- mità, i giudici ribaltano definitivamente un precedente orientamento secon-
gomento dell'applicazione uniforme del diritto comunitario 37. Infatti sul- do cui spetterebbe al sistema nazionale l'individuazione delle modalità
la base 、セ@ Ila considerazione per cui è necessario garantire 1'immediata concrete di garanzia del primato 40 e, spiazzando anche i commentatori più
omogeneità delle disposizioni europee, la Corte di giustizia statuisce la favorevoli ali' avanzata dell'integrazione 41 , statuiscono che occorre ricono-
non necessità dell'abrogazione parlamentare 38 ed esplicitamente afferrria scere che l'effetto diretto del diritto comunitario vincola anche il giudice in-
terno e impone l'immediata disapplicazione delle norme confliggenti 42 . Per

damentali (con il caso C-29/69, Stauder, del12 novembre 1969) e poi finalmente con il ca-
so m esame ・ャセ「ッイ。@ un principio (difficilmente giustificabile dal punto di vista del dato for- 39 Sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-106/77, Simmenthal, del
セ。ャ・@ e 。オエセョャ」・_@ イゥカッャオセョ。I@ con cui cerca di contemperare le esigenze del-
9 marzo 1978. Sul caso vedi A. FRANCHINI, Il diritto comunitario tra Corte di Giustizia e
I umformita con l esigenza di nspettare m maniera onmicomprensiva i diritti fondamenta-
Corte costituzionale, in Giust. civ., 1978,4, 116-125 e J. ULSTER, Lega! arder ofthe Com-
h. Sul tema 、・ャセ@ ーイッ「ャ・セ。エゥ」@ relazione tra libertà economiche e diritti fondamentali vedi
munities, in Eur. law rev., 1978,4,214-217.
la bibhografla nportata m F. VECCHIO, La clausola di salvaguardia delle identità costitu-
40
zwnal!, le occaswm perdute e lo "spettro" di Viking e Lavall, in corso di pubblicazione. Sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-34/67, Liick, del4 apri-
35
S l . T le 1968.
. · u s1gm 1cato costituzionale delle tradizioni costituzionali comuni vedi P. HABER-
LE, Derecho consfltucwnal comun europeo, in Rev. est. poi., 1993, 79, 7-46. 41 Anche M. BERRI, Brevi riflessioni sulla "lezione .. della Corte comunitaria, in Giur.
36
c · · it., 1978, l, 1153-1156 e N. CATALANO, Portata dei Trattati istitutivi delle Comunità eu-
. Sentenza della
. Corte di giustizia delle Comunità europee , C -48/71 , ommzsstone c. ropee e limiti dei poteri sovrani degli Stati membri, in Foro i t., 1964,4, 152-160. tradizio-
ltalza, dell31ugho 1972. Sul punto vedi G. ScACCIA, op.cit.
37 nalmente favorevoli all'applicazione del primato si esprimono in termini fortemente criti-
. Così P. BARILE, Un impatto tra il diritto comunitario e la Costituzione italiana in ci sulla pronuncia. Seppur con toni meno aspri, A. MIGLIAZZA, Il giudizio di legittimità co-
G1ur. cast., 1978, l, 641-653. '
38
stituzionale e la Corte di Giustizia delle Comunità Europee, in Riv. dir. proc ., 1978, 2,
A questo proposito vedi il passaggio dove si afferma che «la tesi secondo la quale si 328-343 e R. MoNACO, Sulla recente giurisprudenza costituzionale e comunitaria in tema
potrebbe porre terrmne alla. カキャ。コョセ@ d1 una norma comunitaria solo adottando provve- di rapporti fra diritto comunitario e diritto interno, in Riv. dir. eur., 1978, l, 287-298
dimenti 1done1 dai punto di VIsta costituzionale, ad abrogare le disposizioni con essa in- esprimono delle perplessità sulla decisione. Critico sull'idea del primato in sé considerata
compatibili, Sig.mficherebbe affermare che l'efficacia delle norme comunitarie è subordi- invece L. CoNDORELLl, Il caso Simmenthal e il primato del diritto comunitario: due corti a
nata al dmtto d1 Ciascuno Stato membro e più precisamente che la sua applicazione è im- confronto, in Giur. cost., 1978, l, 669-676.
possibile fmtanto che una legge nazionale vi si oppone>>. 42 Secondo il testo della sentenza «<'applicabilità diretta va intesa nel senso che le nor-
[L PARADIGMA MONISTA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA 17
[6 PRIMAZIA DEL DIR!TIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

escludere i rischi di un'applicazione disomogenea e differita, insomma, oc- 1.5. Il paradigma monista della Corte di giustizia: il primato incon-
corre impedire che la piena ed immediata applicazione della norma comu- dizionato come condizione di garanzia dell'uniforme applicazio-
nitaria sia subordinata alle procedure farraginose e difformi previste dai si- ne del diritto comunitario
stemi costituzionali nazionali e bisogna riconoscere che il diritto comunita-
rio prevale sul diritto interno e impone, anche dal punto di vista procedura- Da quanto esposto emerge che, facendo ampio utilizzo della tecnica
le, le proprie regole di conflitto 43 • Ispirato dal desiderio di garantire una di- dell'interpretazione sistematica e teleologica 45 , i giudici del Lussemburgo
sciplina uniforme, inoltre, è anche il passaggio della decisione in cui la Cor- riprendono le indicazioni (rectius: gli auspici) di una dottrina di orienta-
te di giustizia, con un equivoco obiter dieta, arriva addirittura ad affermare mento federalista e, sfruttando la collaborazione delle giurisdizioni ordina-
che le norme europee «hanno l'effetto di impedire la valida formazione di rie e la complicità dei governi europei 46 , ricostruiscono l'impianto norma-
nuovi atti legislativi nazionali, nella misura in cui questi fossero incompati- tiva sovranazionale in termini di ordinamento autonomo dal diritto inter-
bili con norme comunitarie 44 ». nazionale e dal diritto degli Stati membri.
Sempre sulla base dell'analisi svolta (che sotto questo profilo avrebbe
47
potuto essere integrata da numerose altre pronunce della Corte ) dovreb-
me di diritto comunitario devono esplicare la pienezza dei loro effetti, in maniera uniforme
in tutti gli Stati membri, a partire dalla loro entrata in vigore e per tutta la durata della loro
validità. Dette norme sono quindi fonte immediata di diritti e di obblighi per tutti coloro che ve nazionali che eventualmente ostino alla piena efficacia delle norme comunitarie». Dal
esse riguardano, siano questi gli Stati membri ovvero i singoli, soggetti di rapporti giuridi- passaggio in cui si parla di <<rango superiore», letto in abbinamento all'idea secondo cui il
ci disciplinati dal diritto comunitario. Questo effetto riguarda anche tutti i giudici che, aditi diritto comunitario preclude la valida formazione di atti interni contrastanti, si potrebbe es-
nell'ambito della loro competenza, hanno il compito, in quanto organi di uno Stato mem- sere indulti a pensare ad una ricostruzione in termini di gerarchia. Una simile impressione
bro, di tutelare i diritti attribuiti ai singoli dal diritto comunitario [ ... ]. Dal complesso delle è destinata ad essere smentita se si tiene in considerazione che la versione inglese del testo
precedenti considerazioni risulta che qualsiasi giudice nazionale, adito nell'ambito della parla invece di <<precedence of community la w» e la stessa decisione in altri punti si preoc-
sua competenza, ha obbligo di applicare integralmente il diritto comunitario e di tutelare i
cupa di statuire l' irrilevanza del destino della norma interna.
diritti che questo attribuisce ai singoli, disapplicando le disposizioni eventualmente contra-
45 Sul significato del!' interpretazione teleologica e del!' interpretazione sistematica ve-
stanti della legge interna, sia anteriore sia successiva alla norma comunitaria>>.
di H. KuTscHER, Alcune tesi sui metodi di interprewzione del dirillo comunitario da parte
43
È questa la lettura proposta da P. GoRI, Preminenza ed immediata applicazione del di un giudice, in Riv. dir. eur., 1977, l, 3-19 e R. LECOURT, L' Europe des Juges, Bruxelles
diritto comunitario per forzu propriu, in Riv. dir. civ., 1978,2,681-696. Sul punto vedi an-
1976,237.
che le considerazioni svolte in chiave critica da S. CARBONE-F. SoRI<ENTINO, Corte di giu-
46 Vedi le considerazioni svolte da J .H .H. WEILER, La tra;jormazione de/I'Europu, ci t.,
stiziu o Corte federale delle Comunità europee1, in Giur. cosi., J 978, J, 654-668 quando
33-173 e K. ALTER, op. ci t., 33-62 e 182-208, dove si mette in evidenza che i giudici ordi-
a proposito della decisione in esame parla di sistema finalizzato a tutelare <<apparenti esi-
nari hanno sfruttato la possibilità prevista dal rinvio pregiudizialc per svincolarsi dalla ge-
genze di uniformità processuale».
44
rarchia dei sistemi giudiziari statali e che i governi hanno trovato comodo il meccanismo
Nella versione italiana della sentenza a questo proposito si legge che: «le disposi- del primato per prendere in sede comunitaria le decisioni che per ragioni politiche o costi-
zioni del trattato e gli atti delle istituzioni, qualora siano direttamente applicabili, hanno
tuzionali non avrebbero potuto prendere in sede nazionale.
l'effetto, nei loro rapporti col diritto interno degli Stati membri, non solo di rendere, ipso
47 Ad esempio con le decisioni C-19/67, Sociaale Verzekeringsbank, del 5 dicembre
jure inapplicabile, per il fatto stesso della loro entrata in vigore, qualsiasi disposizione con-
1967 e C-29/69, Stauder, del 12 novembre 1969 la Corte di giustizia delle Comunità eu-
trastante della legislazione nazionale preesistente, ma anche- in quanto dette disposizioni
e detti <ttti fanno parte integrante, con rango superiore rispetto alle norme interne, dell'or- ropee statuisce che l'obbligo di interpretare uniformemente il diritto comunitario impone
dinamento giuridico vigente nel territorio dei singoli Stati membri- di impedire la valida al giudice nazionale di tenere nella dovuta considerazione le eventuali difformità lingui-
stiche presenti nelle varie versioni ufficiali. Inoltre, nelle sentenze C-9/56, M eremi, del 13
formazione di nuovi atti legislariv_i nazionali, nella misura in cui questi fossero incompati-
bili con norme comunitarie[ ... ]. E quindi incompatibile con le esigenze inerenti alla natu- giugno 1958; C-6/60, Humblet, del 16 dicembre 1960; C-101!63, Wugner, del 12 maggio
1964 e C-108/63, Officine eleuromeccaniche, del 21 gennaio 1965 la Corte afferma che il
ra stessa del dirilto comunitario qualsiasi disposizione facente parte dell'ordinamento giu-
ridico di uno stato membro o qualsiasi prassi, legislativa, amministrativa o giudiziaria, la principio dell'uniformità del diritto comunitario esige l'assenza di contraddizioni nell'am-
quale porti ad una riduzione della concreta efficacia del diritto comunitario per il fatto che bito del complesso comunitario e impone un'interpretazione armonizzatrice dci tre tratta-
sia negato al giudice, competente ad applicare questo diritto, il potere di fare, all'atto stes- ti istituti vi. Il principio dell'uniformità risulta ribadito anche nella pronuncia C-49171, Ha-
so di tale applicazione, tutto quanto è necessario per disapplicare le disposizioni legislati- gen, del [ febbraio 1972.
0
{L PARADIGMA MONISTA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA
19
18 PRIMAZIA DEL DIR!ITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

nitaria sia nel momento in cui afferma l'irrilevanza dei principi fonda-
be essere poi evidente il valore costituzionale acquisito dall'idea di unifor-
mentali degli ordinamenti nazionali, sia ancora nel セッュ・ョエN@ in cui ウセ@ 。イセᆳ
mità nell'affermazione dell'orientamento della Corte di giustizia. In assen-
ga la competenza esclusiva a decidere sulle イ・ァッセ@ di. conflitto エイセ@ gh セイiᆳ
za di un riferimento normativo certo, infatti, è un'interpretazione teleolo-
namenti e impone al giudice l'immediata disapplicaziOne delle disposiZIO-
gica dell'art. 177 del Trattato di Roma (secondo cui la disposizione espri-
merebbe la volontà di regolare omogeneamente il sistema giuridico euro- ni confliggenti 50 .
Alla fine di questo excursus sembra pertanto legittimo concludere che
peo 48 ) che spinge i giudici ad immaginare un sistema in cui le norme dei
la Corte, preoccupata di セ。イNョエゥ・@ la sopravvivenza del 、セイゥエッ@ 」ッュオョNゥエ。イセ@
trattati, le norme del diritto comunitario derivato e persino le sentenze del-
(e dei diritti ivi riconoscmt1) 51 , prova ad affermare un sistema momsta
la cッイセ・@ di giustizia tutelano posizioni giuridiche soggettive e pertanto
che con le sue disposizioni e soprattutto con le sue istituzioni (la stessa
hanno Immediata applicabilità all'interno degli ordinamenti nazionali.
Corte in primis) pretende di primeggiare in maniera incondizionata sugli
Inoltre, il ruolo costituzionale dell'aspirazione all'uniforme applicazio-
ordinamenti costituzionali e che, non riconosce alcun limite esterno.
ne dei nuovi diritti riconosciuti dal diritto comunitario appare ancora più
Come vedremo nel prosieguo della trattazione, la "rivoluzione" opera-
evidente con specifico riferimento alla dottrina della primautè 49 • Infatti, è
ta dai giudici europei, pur non essendo accettata nelle sue implicazioni オセᆳ
per garantire l'uniformità dei nuovi diritti sovranazionali che i giudici eu-
time e pur non riuscendo mai ad affermare la norma europea come condi-
ropei affermano una concezione del primato secondo cui le norme diretta-
zione di validità del diritto nazionale, di fatto riuscirà a determinare un in-
mente applicabili si impongono sul diritto interno e non incontrano alcun
condizionato primato applicativo del diritto europeo e produrrà trasforma-
limite. Da questo punto di vista basti osservare che, direttamente o indiret-
zioni importanti nella prassi giuridica dei singoli sistemi nazionali.
tamente, la Corte di giustizia si richiama alla necessità di applicare omo-
geneamente i nuovi diritti europei sia nel momento in cui afferma e pro-
gressivamente espande il principio della prevalenza della disciplina comu-

4
•. ' Sulla relazione tra art. 177 e uniformità vedi J. MERTENS DE WILMARS, Il potere giu-
、セコキョ@ ョ・ャセ@ cセュオエ¢@ .europea, in Foro pad., 1976, 4, 27-40 che alle pagine 33-34, per
grusuflcare l effrcacra drretta delle previsioni comunitarie afferma che «essendo dunque
dmtto mtemo, mvocabile da chiunque abbia interesse a farlo rispettare, il diritto comuni-
tario deve quindi venire applicato nello stesso modo, da tutte le amministrazioni e da tutte
le magistrature. Un 'applicazione differenziata significherebbe la mmte del diritto comuni-
tario, ウセヲッ」。エ@ dalla mancanza di due elementi essenziali; esso verrebbe meno al princi-
pro del! uguaglianza, fondamentale m un regrme democratico, dinnanzi alla legge, che nel so Commentando la sentenza Van Gend en Loos, B. DE WIITE, Direct Effect, supre-
Trattato è definito con il termine economico-tecnico di non discriminazione e inoltre si macy, and the nature ofthe lega! arder, in P. CRA!G-G. DE BuRCA, The evolution of EU
frazionerebbe in altrettanti diritti quanti sono gli Stati in cui si applica. Esso verrebbe in un [aw Oxford !999 177-213 afferma che «the crucial contnbutwn ofthe judgment was
certo senso assorbito dagli ordinamenti interni, ma questo fenomeno annienterebbe il di- rather that the アオ・セエゥッョ@ of direct effe ct was to be decided centrally by the Court of lustice,
ritto comunitario. Ciò aiuta a comprendere la funzione che l'art. 177 conferisce alla Cor- rather than by various national courts according to their own views on the matter>>.
te>>. Un riferimento analogo anche in H. KuTSCHER, Alcune tesi sui metodi di interpreta-
51 H. KuTsCHER, Alcune tesi sui metodi di interpretazione del diritto comunitario da
zwne del diritto comunitario da parte di un giudice, in Riv. dir. eur., 1976,292-294.
parte di un giudice, in Riv. dir. eur., 1977, l, 8 afferma che «il diritt_D corr_runitario non ーッセ@
49 Sottolineando il ruolo forte che gioca il principio nel sistema europeo M. NEITE-
trebbe sopravvivere senza un'interpretazione e un'applicazione umformr m tutti glr Stati
SHEIM, El significado constitucional de la primacia del Derecho Comunitario de la Union
in Rev. esp. der. eur., 2003, 6, 279-289, ricostruisce la prevalenza del diritto 」ッュオョゥエ。イセ@
membri>>.
52 Seppur in chiave critica G. SPERDUTI, Diritto comunitario e dù·itto ù1terno nella Giu:
in termini di vera e propria supremazia. Sulla relazione che lega uniformità e primato ve-
risprudenza della Corte costituzionale italiana e della Corte dz Gzustzzw delle comumta
dr anche le considerazioni svolte in S. MANGIAMELI, La clausola di omogeneità nel Tratta-
europee, in Giur. cost., 1978,791-819 interpreta la giurisprudenza europea come un srste-
to dell'Unione europea e nella Costituzione europea, in S. MANGIAMELI, L'ordinamento
ma monista. Contra R. MoNACO, op.cit., 291-292.
europeo.! principi dell'Unione, Milano 2006, 1-41.
{L PARADIGMA DUALISTA DELLA CORTE COSTITUZIONALE 21

Malgrado la via individuata dal sistema politico italiano per dare esecu-
zione ai trattati riesca ad aggirare gli ostacoli politici ali' integrazione eu-
ropea, fu però immediatamente chiaro che la scelta di ratificare con legge
ordinaria avrebbe determinato il problema di trovare una copertura costi-
tuzionale per un apparato istituzionale che, con ogni probabilità nell'im-
2. IL PARADIGMA DUALISTA DELLA CORTE mediato futuro avrebbe posto significativi problemi di costituzionalità. Già
COSTITUZIONALE al momento del dibattito parlamentare sulla ratifica del Trattato CECA, il
relatore di maggioranza della legge di esecuzione riprende alcune indica-
zioni proposte da una parte della scienza giuridica 3 e nel!' art. 11 della Co-
SoMMARio: 2.1. Il ruolo dell'art. 11 della Costituzione.- 2.2. La funzione "permissi- stituzione individua la base per la legittimità costituzionale del procedi-
va" dell'art. 11 della Costituzione.- 2.3. La teoria dualista dei controlimiti.- 2.4. Le mento di ratifica 4 .
conseguenze procedimentali della teoria dei controlimiti.- 2.5. Il paradigma dualista Secondo questa interpretazione, l'art. 11, prevedendo che «l'Italia [ ... ]
della Corte costituzionale: la teoria dei controlimiti come strumento di garanzia consente in condizioni di parità con gli altri Stati alle limitazioni di sovra-
del!' identità costituzionale italiana.
nità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le
nazioni», è una disposizione che, oltre ad esprimere gli ideali internazio-
nalistici e pacifisti del costituente italiano, condiziona il sistema delle fon-
ti e, individuando uno specifico (ed alternativo) procedimento di produ-
2.1. Il ruolo dell'art. 11 della Costituzione zione giuridica, autorizza l'esecuzione di trattati che limitano la sovranità
nazionale per mezzo di una semplice legge ordinaria 5 . Nulla viene invece
Al momento della ratifica dei trattati istitutivi delle tre Comunità euro-
pee 1 , il frammentato quadro politico italiano non offre le condizioni per
una modifica della Costituzione che prenda in considerazione il processo
di integrazione europea: ali' originaria opposizione del PCI e del PSI (che 3
Questa soluzione fu originariamente proposta da T. PERASSI, La Costituzione e l'or-
si trasforma in astensione per la ratifica del Trattato CEE e del Trattato Eu- dinamento internazionale, Milano 1952, IO e da C. MoRTATI, Istituzioni di diritto pubbli-
ratom) si aggiunge l'ostilità di una parte conservatrice della dottrina italia- co, Padova 1952,684 e criticata da V. CRISAFULLI, Lezioni di diritto costituzionale, Pado-
va 1971, 128 sulla base della considerazione che sebbene l'art. Il è la sola base di legitti-
na decisamente contraria al ridimensionamento della sovranità nazionale 2 .
mità per le leggi di esecuzione esso sembra riferirsi più ad un ordinamento tendenzial-
Non meraviglia pertanto che, sebbene la soluzione fosse tuttaltro che paci- mente universale che non all'ordinamento parziale rappresentato dalla Comunità europea.
fica, la maggioranza parlamentare abbia optato per perfezionare le ratifi- Per una ricostruzione delle varie posizioni vedi R. MoNACO, Diritto comunitario e diritto
che con una legge ordinaria. interno avanti la Corte costituzionale, in Giur. i t., 1964, l, 1312-1318.
4
Su questo profilo vedi quanto riporta A. MIGL!AZZA, Ordinamento comunitario, cit..
1
Invece M. MAZZIOTTI or CELSO, Appunti sulla sentenza della Corte costituzionale riguar-
Per un lungo periodo il sistema politico italiano ha scelto di non introdurre alcuna dante la legge istituti va dell'ENEL, in Giur. cost., 1964,444-465 riporta le vicende politi-
clausola europea che prendesse specificamente in considerazione il processo di integra- che relative alla pregiudiziale di costituzionalità sollevata dalla minoranza in sede di rati-
zione europea: soltanto in seguito alla riforma del titolo quinto del 200 l è stata inserita al- fica del Trattato CEE e del Trattato Euratom.
l'art. 117 una menzione (dal dubbio significato costituzionale) all'ordinamento europeo. 5
A. LA PERGOLA, Costituzione e adattamento del diritto interno al diritto internazio-
Su questo profilo specifico e sui tentativi di riforma dell'art. Il vedi F. PALERMO, Nuove
nale, Milano 1961, 164 n 28 sottolinea la pluralità di significati della nonna. Invece, seb-
occasioni (mancate) per una clausola europea nella Costituzione italiana. Alcune osser-
bene ritenga che l'art. li consenta che disposizioni di Trattati internazionali impongano
vazioni critiche, in Dir. puhhl. comp. eur., 2003, 3, 1539-!550.
2
lirnirazioni di sovranità nazionale altrimenti impossibili, C. EsPOSITO, Costituzione, leggi
Per una ricostruz.ionc più dettagliata del quadro pa11itico italiano c soprattutto p<:r una di revisione deli<1 Co.wituàone e "ultre" leggi costitu2i<mu/i, in C. EsPosrro, Diriuo costi-
ricostruzione dell'influenza del fattore politico sulla scelta di non ratificare i trattati con tuzionale vivente, Milano 1992,355-392, ritiene imece che questa disposizione non per-
legge costituzionale si rinvia a G. hzcovtc-H, op.cit., l<J2-202. metta simili limitaz.ioni per via ordinaria.
22 f>RIMAZIA DEL DIRITIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI IL PARADIGMA DUALISTA DELLA CoRTE COSTITUZIONALE 23

specificato in relazione ai differenti problemi della natura ordinamentale CEE, la pronuncia non può dunque essere considerata espressiva di un
del sistema giuridico comunitario e dell'efficacia e del rango delle norme orientamento giudiziario che guarda con particolare sfavore all'integrazio-
europee. ne: consapevole delle conseguenze di una dichiarazione di incostituziona-
lità, infatti, la Corte ha espressamente dichiarato la costituzionalità della
procedura con cui sono stati recepiti gli accordi comunitari ali 'interno
2.2. La funzione "permissiva" dell'art. 11 della Costituzione dell'ordinamento interno 10 .
Malgrado questi segnali, però, sotto il profilo delle relazioni sostanzia-
In un primissimo momento l'orientamento interpretativo espresso dal li tra il sistema sovranazionale e l'ordinamento interno la pronuncia è con-
Parlamento italiano in sede di ratifica dei trattati trova l'autorevole confer- notata da una netta chiusura nei confronti del diritto europeo e nei con-
ma della Corte costituzionale italiana 6 . Infatti, nella decisione in cui inau- fronti delle ragioni espresse dalla Corte di giustizia. In primo luogo, la
gurano il loro «costituzionalismo autarchico 7 », i giudici italiani interven- Consulta, preoccupata di difendere le proprie prerogative, specifica l'irri-
gono nello stesso caso Costa che soltanto pochi mesi dopo porterà la Cor- levanza di una ricostruzione della natura del sistema giuridico comunitario
te di giustizia all'affermazione del primato del diritto comunitario e, con- e nega la possibilità di un proprio ricorso ai meccanismi di rinvio pregiu-
fermando l'interpretazione "permissiva" emersa in sede parlamentare 8 , in- diziale previsti dall'art. 177 del Trattato CEE II. Inoltre, allarmata dalle
dividuano nell'art. 11 della Costituzione italiana la base di legittimità del- implicazioni 'eversive' che una parte della scienza giuridica inizia a de-
la legge di ratifica 9 . durre dalla dottrina dell'effetto diretto, la Corte si preoccupa di precisare
Più specificamente, secondo il ragionamento portato avanti dalla Corte che, sebbene lo Stato italiano sia tenuto ad adempiere i propri obblighi in-
costituzionale, la norma in questione consente che si dia esecuzione con ternazionali, il rapporto tra legge di esecuzione e leggi interne rimane sal-
una semplice legge ordinaria anche a quei trattati internazionali con cui si damente vincolato ali' «impero delle leggi posteriori». Questo perché l'art.
assumono limitazioni di sovranità nazionale. Per la sua capacità di salvare 11 non si spinge sino ad alterare l'ordine gerarchico stabilito dal sistema
la validità formale della legge di esecuzione del Trattato istitutivo della delle fonti IZ. Insomma, a prescindere da qualsiasi significato possa essere
attribuito alla disposizione sovranazionale, l'istituzione dell'ENEL, for-
malizzata dopo la ratifica del Trattato, è perfettamente valida perché l'art.
6
È importante segnalare che il relatore della legge alla Camera dei deputati, convinto
sostenitore della tesi secondo cui l'art. Il della Costituzione legittima la ratifica con leg-
ge ordinaria, era nel frattempo stato nominato Presidente della Corte costituzionale. 10 Sottolinea questo punto M. MAZZ!OTTI DI CELso, op.cit., 446-448.
7
Di costituzionalismo autarchico parla A. CANTARO, Europa sovrana: la Costituzione 11
La soluzione del rinvio pregiudiziale è proposta sia da R. MoNACO, Diritto comuni-
dell'Europa tra guerra e diritti, Bari 2003, 19 e 66.
tario. cit. 1318 che da M. MAZZIOTTI DI CELSO, Postilla, in Giur. cast., 1964,465-468. Pe-
8
G. lTZCOVICH, op.cit., 210-214 mette in evidenza come praticamente tutti i commen- raltro, in seguito alle insistenti pressioni della dottrina costituzionalistica più accreditata
ti del!' epoca sottolinearono la funzione "permissiva" che la giurisprudenza costituzionale (in questo senso vedi i contributi AA.VV., Diritto comunitario e diritto interno, Milano
attribuiva all'art. 11. Cfr. A. MIGLIAZZA, La nazionalizzazione dell'energia elettrica e il 2008}, la Cm1e costituzionale, dopo essersi incidentalmente riferita con la sentenza 168/91
diritto delle Comunità europee, in Foro pad., 4, 17-22 che, seppur in un senso non molto de !l' 8 aprile 1991 alla possibilità di sollevare una questione di pregiudizialità, soltanto con
differente, preferisce parlare invece di principio strumentale. l'ordinanza 103 del13 febbraio 2008 si è decisa ad esercitare concretamente il rinvio. Per
9 un commento su questa importantissima decisione vedi S. BARTOLE, Pregiudiziale comu-
Sentenza della Corte costituzionale italiana, 14/64, del 7 marzo 1964. Per un com-
mento vedi la nota dell'avvocato difensore dell'avvocato Costa, 0.0. STENDARDI, La De- nitaria ed "integrazione" tra ordinamenti, in Le reg., 2008,4-5, 897-904; E. CANNIZZARO,
claratoria di illegittimità di una legge nazionale ordinaria contraria alle norme del trat- La Corte costituzionale come giudice nazionale ai sensi dell'art. 234 del Trattato CE:
tato istitutivo della CEE, in Foro pad., 5, 18-22 e la nota di M. BoN VALSASSINA, CollSi- l'ordinanza n. 103 del2008, in Riv. dir. int., 2008,3,789-793 e M. CHITI, La Consulta e il
derazioni sulla sentenza n. 14 della Corte Costituzionale, in Giur. cast., 1964, 133-144. primo rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia: verso il concerto costituzionale euro-
Sui profili estranei al!' interpretazione del!' art. Il vedi invece L. PALADIN, Il sindacato del- peo, in Giorn. dir. amm., 2008,9,961-967.
la Corte costituzionale sull'utilità delle leggi, in Giur. cast., 1964, 144-158 che sottolinea 12
Per maggiori ragguagli sulla possibilità di interpretare l'art. Il in maniera alternati-
l'importanza della parte della pronuncia relativa all'art. 43. va vedi R. MoNACO, Diritto comunitario, cit., 1312-1313.
24 PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI IL PARAD!GMA DUALISTA DELLA CORTE COSTITUZIONALE 25

Il non attribuisce un valore speciale alla legge di ratifica e non autorizza nunciata la Corte di giustizia 16 e nella decisione Acciaierie San Michele
alcuna deroga al criterio della successione delle leggi. esprime una posizione decisamente più aperta alle ragioni dell' integrazio-
Nel caso Costa, dunque, i giudici costituzionali riprendono e convali- ne 17 . In primo luogo, infatti, i giudici costituzionali cercano di ricostruire in
dano l'orientamento interpretativo "permissivo" emerso in sede di ratifica termini generali i rapporti tra diritto interno e diritto europeo e, inaugurando
dei trattati, ma, sulla base di una lettura dogmatica che non preclude allo un orientamento dualista, riconoscono la natura ordinamentale del sistema
Stato italiano la possibilità di mutare il suo atteggiamento nei confronti del giuridico comunitario 18 . Inoltre, la Consulta, pur precisando che l'esigenza
processo di integrazione, escludono ogni forma di primato del diritto co- di proteggere i diritti fondamentali impone la necessità di un controllo co-
munitario e ricostruiscono i rapporti tra sistema comunitario e sistema na- stituzionale che impedisca decisioni comunitarie «pregiudizievoli del diritto
zionale secondo gli schemi del "monismo statalista 13 ".
del singolo alla tutela giurisdizionale» e che verifichi l'azione dell'apparato
istituzionale europeo «secondo regole corrispondenti alle linee fondamenta-
li dell'ordinamento giurisdizionale» italiano, statuisce che il Trattato di Pa-
2.3. La teoria dualista dei controlimiti rigi istituisce «un ordinamento del tutto distinto da quello interno» e, sulla
base della considerazione per cui «gli organi della giurisdizione italiana e
L'immediata risposta della Corte di giustizia e la vibrante reazione del- quelli della giurisdizione comunitaria sono posti[ ... ] in orbite giuridiche se-
la scienza giuridica e della giurisprudenza ordinaria al caso Costa orienta- parate», esclude la possibilità di rilevare un contrasto tra gli artt. 102, 113 e
no i giudici costituzionali italiani ad un pronto cambio di indirizzo 14 •
VI della Costituzione e gli artt. 33,41 e 92 del Trattato CECA 19 .
Già nell'anno successivo alla tanto discussa pronuncia, la Corte costitu-
Questo nuovo orientamento dualista che, pur senza disconoscere l'esi-
zionale, sollecitata da una questione di costituzionalità sollevata dal Tribu-
genza di tutela dei principi fondamentali dell'ordinamento costituzionale,
nale di Torino 15 , interviene in una controversia su cui si era più volte pro-
riconosce la natura ordinamentale del sistema giuridico europeo viene con-
fermata e sviluppata nella decisione Frontini del 1973 20 . Con questo pro v-
13
Per una ricostruzione dei vari paradigmi del!' integrazione vedi G. ITzcoviC!l, op.
cit., 42-49.
14
È interessante osservare che la sentenza della Corte costituzionale con cui è stato 16
Vedi le sentenze C-5-11 e 13-15/62, Acciaierie San Michele, del 14 novembre 1962
inaugurato il nuovo orientamento è stata adottata dopo che il Pretore di Roma con ordi- e C-2-10/63, Acciaierie San Michele, del 16 dicembre 1963, con cui la Corte di giustizia
nanza del!' l l marzo 1964, il Tribunale di Napoli con sentenza del 22 aprile 1964, il Tri- respinge i ricorsi per l 'annullamento di alcuni provvedimenti dell'Alta Autorità.
bunale di Roma con sentenza del 22 settembre 1964, il Tribunale di Milano con sentenza 7
1 Sentenza della Corte costituzionale italiana, 98/1965, del 16 dicembre 1965. Per un
del 2S settembre 1964 e il Tribunale di Mondovì con sentenza del 24 luglio 1964, rite-
commento risalente ai tempi della decisione vedi invece M. BERRJ, Ordinamento comuni-
nendo la questione manifestamente infondata, si erano rifiutati di sollevare l'incidente di
tario e ordinamento interno in Giust. civ., 1966,3-7 e F. DURANTE, Dirillo interno e dirit-
pregiudizialità ed avevano ottenuto il consenso della scienza giuridica. Vedi a questo pro-
to comunitario, in Riv. dir. int., 1966, 53-57.
posito i commenti di M. BERRJ, Esecutività delle decisioni dell'Alta Autorità della CECA
e problemi sull'inserimento del diritto comunitario nell'ordinamento italiano, in Giust. JH N. CATALANO, Compatibilità con la Costituzione italiana della legge di ratifica del

civ., 1964,3, 131-135 e F. BILE, Questioni di legittimità costituzionale e diritto comuni- Trattato Ceca, in Foro i t., !966, l, 9-12 sottolinea il fatto che, pur ribadendo l'interpreta-
tario, in Giust. civ., 1965, l, 1249-1252. Tra i critici dell'orientamento adottato dalla Cor- zione "permissiva", la Corte non si è limitata ad un'analisi dell'art. 11 della Costituzione,
te costituzionale nella decisione Costa vedi anche N. CATALANO, Portata dell'art. 11 del- ma si è sforzata di ricostruire il sistema generale dei rapporti tra diritto comunitario e di-
la Costituzione in relazione ai trauati istitutivi delle Comunità europee, in Foro il., 1964, ritto nazionale.
465-475. 1
9
M. MAZZJO'ITI DI CELSO, Osservazioni alla sentenza del 27 dicembre 1965, in Giur.
15
Vedi l'ordinanza del Tribunale di Torino del l l novembre 1964 e le note di com- cost., 1965, 1329-1342 a pagina 1332 con un'efficace metafora che riprende l'immagine
mento di F. BILE, Orientamenti sulla legillùnità costituzionale delle leggi di ratifica dei offerta dai giudici descrive il sistema di relaz.ioni disegnato dalla Corte affermando che
Tra/lati istitutivi delle Comunità europee, in Giust. civ., 1965,3, 38-45 e di C. RIBOLZI, l'ordinamento europeo e l 'ordinamento italiano rappresentano <<corpi appartenenti a di-
Problemi costituzionali concernenti i Trallati delle Comunità europee, in Foro pad., 1965, versi sistemi planetari>>.
4,41-54. zo Cfr. con quanto sostiene a questo proposito F. SORRENTINO, Regolamenti com unita-
26 PRIMAZIA DEL DIRITIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI IL PARADIGMA DUALISTA DELLA CORTE COSTITUZIONALE 27

vedimento la Consulta risponde a quattro questioni pregiudiziali poste dai fondamentale riconoscimento dei profili sostanziali della dottrina della
Tribunali di Torino e di Genova 21 e, riprendendo una costruzione elabora- primauté26. Peraltro, esattamente come nel caso Acciaierie San Michele, la
ta in materia di diritto ecclesiastico 22 , esclude ogni forma di contrasto tra Corte costituzionale ribadisce l'idea secondo cui il riconoscimento dell'or-
l'art. 2 della legge n. 1203 del14 ottobre 1957 (nel punto in cui dà esecu- dinamento europeo non è incondizionato, ma è subordinato a delle precise
zione all'art. 189 del Trattato CEE) e gli artt. 23, 70,71, 72, 73, 74, 75, 76, «controlimitazioni 27 »: i principi fondamentali dell'ordinamento e i diritti
77 della Costituzione sulla base della considerazione per cui «le disposi- inalienabili della persona umana rappresentano dei limiti invalicabili che il
zioni costituzionali disciplinano unicamente l'attività normativa degli or- nostro sistema costituzionale si riserva di opporre alle limitazioni di sovra-
gani dello Stato italiano» 23 • Infatti, in considerazione del mutato contesto nità consentite dali' art. 11.
politico interno e soprattutto in considerazione dei nuovi orientamenti Le trasformazioni introdotte dalla teoria dei controlimiti diventano così
espressi dalle massime autorità giudiziarie degli altri paesi membri 24 , i quanto mai evidenti: se nel caso Costa la Corte italiana aveva ritenuto l'as-
giudici italiani, oltre a riaffermare la natura autonoma dell'ordinamento soluta inderogabilità delle disposizioni (anche ordinarie) interne, attraver-
europeo, affidano ali' art. 11 della Costituzione la regolazione delle rela- so il nuovo impianto dualista la Corte italiana inizia a considerare l' inte-
zioni tra i due distinti sistemi giuridici 25 e, dichiarando che nelle materie grazione sovranazionale ex art. 11 come un valore e secondo una logica in-
attribuite ali' organizzazione comunitaria le istituzioni sovranazionali han- cline al bilanciamento introduce una distinzione fondamentale tra le norme
no una competenza normativa esclusiva che comprime la potestà della costituzionali "ordinarie" (che sono sottoposte ad un primàto "di fatto"
Consulta e degli altri organi costituzionali nazionali, operano un primo della norma comunitaria) e le norme costituzionali in cui è racchiuso il nu-
cleo identitaria del nostro ordinamento (che per la loro funzione metaco-
stituzionale sono invece insuscettibili di essere in qualsiasi modo limitate
ri e riserva di legge, in Dir. prat. trib., 1974, 2, 245-263 che, oltre a riproporre un'ele- dali' ordinamento sovranazionale e che pertanto mantengono la loro fun-
gante ricostruzione dei rapporti tra gli ordinamenti (basata su una reinterpretazione del
concetto di riserva di legge), sembra riferirsi, seppur incidentalmente, ad una ricostruzio-
zione di parametro delle norme interne che recepiscono il diritto europeo
ne pluralista. primario e derivato) 28 •
21 Vedi l'ordinanza del Tribunale di Torino del 25 maggio 1972 e le tre ordinanze del

Tribunale di Genova del15 maggio 1973. Per un commento vedi F. CAPELLI, Il diritto del-
la CEE e l'unità politica dell'Europa, in Dir. com. scambi int., 1973, 315-318 e A. GRA- 2.4. Le conseguenze procedimentali della teoria dei controlimiti
NELLI, Ancora sulla costituzionalità dei regolamenti comunitari, in Dir. prat. trib., 1974,
3-8.
22 Sentenza della Corte costituzionale italiana, 30/71, del 24 febbraio 1971.
L'individuazione di un nucleo di principi "ultraprimari" che non ven-
23 Sentenza della Corte costituzionale italiana, 183/73, del 27 dicembre 1973. Per un
gono in alcun modo condizionati dali' ordinamento comunitario produce
commento alla decisione vedi G. lTZcovrcH, op.cit., 220-230. Vedi anche le considerazio- effetti anche sotto il profilo procedimentale dell'affermazione del primato.
ni di R. MONACO, La costituzionalità dei regolamenti comunitari, in Foro i t., 1974, l, 314-
324 e A. ToMMASI DI VIGNANO, In margine alla sentenza della Corte costituzionale del 27
dicembre 1973, n. 183, in Riv. dir. eur., 1974, 18-30.
24 P. MENGOZZI, Un orientamento radicalmente nuovo in tema di rapporti tra diritto 26M. BERRI, Legittimità della normativa comunitaria, in Giur. it., 1974, l, 513-518,
italiano e diritto comunitario, in Riv. dir. int., 1974, 708-729 mette in evidenza l'influen- sostiene che la normativa interna adottata in violazione di questa distinzione ratione ma-
za del nuovo atteggiamento europeistico assunto dal PCT delle formule utilizzate dal Pro- teriae deve essere dichiarata incostituziona1e dalla Consulta. Questa interpretazione sem-
curatore Generale della Cassazione belga. bra trovare conferma anche nel riferimento che la sentenza fa «ali 'interpretazione data
25 L'affermazione secondo cui I' art. 11 pur riferendosi all'adesione dell'Italia alleNa-
all'art.189 dalla giurisprudenza comunitaria>>.
zioni Unite <<si ispirava a principi programmatici di valore generale, di cui la Comunità 27 L'espressione «Controlimitazioni>> è utilizzata per la prima volta da P. BARILE, Il
economica e le altre Organizzazioni regionali europee costituiscono concreta attuazione>>, cammino comunitario della Corte, in Giur. cost., 1973,2406-2419 ed è successivamente
valeva a fugare i dubbi della dottrina su li 'utilizzabilità della disposizione per legittimare le stata convertita in controlimiti.
limitazioni di sovranità imposte dalla partecipazione italiana all'integrazione comunitaria. 28 Mette in risalto questa distinzione M. BERRI, Legittimità, cit., 513.
28 PRIMAZIA DEL DIRITrO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI [L PARADIGMA DUALISTA DELLA CORTE COSTITUZIONALE 29

Nel caso Frontini, infatti, la Corte costituzionale, pur avendo salvato la tamente la prevalenza del diritto comunitario 32 . Spinti dal 、・ウゥセッ@ .di ri-
norma comunitaria sulla base di un'accettazione fattuale dell'effetto diret- badire il loro ruolo, i giudici costituzionali sfruttano allora le questiOlll pre-
to e del primato, non ha sentito il bisogno di dare alcuna indicazione sul giudiziali sollevate dalla Corte di Appello di Roma e dalle Sezion.i セョゥ・@
procedimento che il giudice comune avrebbe dovuto seguire nell'ipotesi in della Corte di Cassazione 33 e, richiamandosi alla sentenza Frontznt, dJ-
cui avesse rilevato un contrasto tra la normativa europea e la normativa na- chiarano che le disposizioni legislative interne meramente riproduttive dei
zionale, perché ha dato per scontato che il bilanciamento tra valori costitu- regolamenti 120/67 e 473/67 CEE (nel caso di specie la legge n. セRT@ de! セX@
zionali richiesto dalla sua interpretazione dell'art. 11 imponesse il suo in- marzo 1964 e la legge n. 23 dell' 11 febbraio 1970) sono contrarle al dmt-
tervento: secondo l'impianto dualistico alla base della sentenza Frontini, to comunitario 34 e pertanto determinano una violazione dell'art. 11 della
essendo il contrasto tra ordinamento europeo e ordinamento nazionale un Costituzione 35. Con il caso JC!C, dunque, i giudici costituzionali da una
conflitto tra differenti norme costituzionali, l'unico organo legittimato parte riconoscono le ragioni dell'ordinamento comunitario e censurano
(eventualmente dopo aver imposto che il giudice comune richieda una pro-
una prassi legislativa che produce distorsioni della normativa ・オイッーセ。@
36
. ,.
nuncia della Corte di giustizia) ad accertare le eventuali collisioni non può
Dall'altra, però, esplicitano chiaramente le implicazioni procedurali g1a
che essere la Consulta 29 •
presupposte dalla individuazione di un nucleo duro di 」ッウエゥセオコョ。ャ¢@ e, in
Malgrado questo orientamento abbia una sua intrinseca coerenza e mal-
piena concordia con la momentanea ゥョ、ヲ・イセコ@ ・Nウセイュアオエ。@ ュ。エセᆳ
grado esso sia stato condi viso dalla cultura giuridica dominante 30 , la giu-
ria dalla Corte di giustizia 37 , escludono la legltt1m1ta dell IStituto della dt-
risprudenza ordinaria riprende le indicazioni di un'agguerrita dottrina mi-
noritaria 31 e, bypassando la Corte costituzionale, inizia ad affermare diret-

32 Per una rassegna delle decisioni della giurisprudenza ordinaria che accoglie il prin-
29
Contra F. CAPELLI, Norme nazionali posteriori confliggenti con quelle comunita- cipio del primato si rinvia a G. IrzcovrcH, op.cit., 205 n. 133.
rie, in Dir. com. scambi int., 1975,640-653 secondo cui la sentenza Frontini, autoriz- 33 Vedi l'ordinanza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, 538/74, del 23 di-
zando il giudice comune a disapplicare il diritto interno posteriore, contrastante con il mbre 1974 e le tre ordinanze della Corte di Appello di Roma del lO aprile 1975. Per un
diritto comunitario, avrebbe realizzato una svolta nella giurisprudenza della Corte costi- セイョュ・エッ@ vedi M. BERRI, Legiuimità della normativa comunitaria, in Giur. i t., 1974, l,
tuzionale.
513-518.
30
Tra i giuristi che si erano espressi in favore della prevalenza del diritto comunitario, 34 Contro questa prassi unanimemente criticata dalla dottrina si era pronunciata, su
ma contrari al! 'istituto della disapplicazione vedi M. BERRI, Illegittimità costituzionale di pronta sollecitazione della Commissione europea, la Corte dt giustizta ーョZセ@ con la dect-
norme legislative italiane che trasformano in legge interna regolamenti comunitari diret- sione C-39/72, Commissione c. Italia, del 7 febbrmo 1973 e pOI con la dectstone C-34/73,
tamente applicabili, in Giur. i t., 1975, l, 425-430 e F. SORRENTINO, Brevi osservazioni sul- Commissione c. Italia, dellO ottobre 1973 con cui erano state registrate le mfraziom com-
le leggi contrastanti con norme comunitarie: incostituzionalità e/o disapplicazione?, in messe dallo Stato italiano.
Giur. cast., 1975, 3239-3247 che pur condividendo la soluzione del controllo accentrato di
.Js Sentenza della Corte costituzionale italiana, 232/75, del 30 ottobre 1975. Per un
costituzionalità e l'impianto dei controlimiti ritiene che la sentenza della Corte costituzio-
commento alla decisione vedi C.E. CosTANZA, Regolamenti comunitari e norme naziona-
nale che ci accingiamo ad esaminare non abbia correttamente motivato la decisione.
Li nella sentenza n. 232 del 30 ottobre 1975 della Corre costituzionale, in Riv. dir. eur.,
31
A favore dell'immediata disapplicazione (ritenuta una via più rapida ed efficace per
1976, 132-140.
garantire l'uniforme applicazione del diritto comunitario) vedi P. GoRI, L'"applicahilirà
J6 M. CAPURSO, Le ideologie giuridiche, cit., 261-262 specifica che la riproduzione di
diretta", cit.; M. CAPURSO, Criteri enneneutici in ordine all'applicazione di norme comu-
un regolamento con legge nazionale determinava (o avrebbe potuto determinare) la possi-
nitarie, convenzionali e derivate, conjìggenti con norme di diriuo itllerno, in Riv.trim. dir.
bilità di intervento delle giurisdizioni nazionali in violazione dell'art. 177 CEE c la posst:
pubbl., 1975, 1057-1096: ID., Le ideologie giuridiche dello Stato nazionale moderno e
bilità di indurre il giudice interno a ricorrere al criterio temporale per risolvere t contrasti
l'ordinamento comunitario nella giurisprudenza italiana, in Studi pari. poi. cast., 1970,
tra la norma riproduttiva e la norma posteriore contrastante.
29-30, 247-293 e F. CAPELLI, Norme nazionali, cit. Per un quadro completo sul problema
vedi l'analisi comparativa tra i due metodi processuali di garanzia del primato svolta in R. "Vedi la sentenza della Corre di giustizia delle Comunità europee, C-34/67, Liick, del
MoNACO, Norma comunitaria e norma di legge intema successiva, in Foro i t., 1975, l, 4 aprile 1968, poi smentita dalla storica sentenza C-106/77, Simmenthal, del 9 marzo
2662-2666. 1978.
30 PRJMAZIA DEL DIRJTIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI
IL PARADIGMA DUALISTA DELLA CORTE COSTITUZIONALE 31

38
sapplicazione ed impongono un complicato sistema di controllo accen- Soffermandoci sul momento storico preso in considerazione in questa
trato 39 .
parte e rinviando ai paragrafi successivi tutte le considerazioni relative agli
L' ・ウゥァセコ@ di garantire che la Corte costituzionale possa esercitare il ulteriori sembra possibile sostenere che la suprema Corte elabora un para-
suo セッ@ 、セ@ャ ヲQセエイ_@ tra セャゥ@ ordinamenti è talmente sentita che in un caso suc- digma dualista dell'integrazione che è incentrato su un'interpretazione va-
cessivo, 1 gmd1c1 costituzionali, avendo dei dubbi sull'esistenza di un con- loriale dell'art. 11 della Costituzione e sull'utilizzo di tecniche di bilancia-
trasto tra norma comunitaria e norma interna e rifiutandosi di adire diretta- mento tra l'integrazione sovranazionale e gli altri valori costituzionali 43 •
ュ・ョセ@ ャセ@ {_=orte di giustizia, si spingono addirittura sino ad imporre il rinvio Dovrebbe inoltre essere chiara anche la relazione antagonista che in que-
ーイセァュ、ゥコ。ャ・@ Nセク@ セイエN@ 177 セe@ セャ@ giudice a quo e ad invitare questo ultimo sta fase di graduale apertura filoeuropea lega l'idea di identità costituziona-
a ョーイッセ・@ l Incidente d1 costituzionalità solo dopo la pronuncia dei loro le e l'idea di primato. Infatti, se è certo possibile sostenere che l'interpreta-
colleghi del Lussemburgo 4o.
zione meramente "permissiva" dell'art. 11 e l'originaria impostazione di
monismo statalista sono state prodotte (anche) dalla volontà di salvaguarda-
re il criterio delle successione temporale delle leggi (inteso come principio
2.5. Il ー。イセ、ュ@ dualista della Corte costituzionale: la teoria dei fondamentale dell'ordinamento), è certamente difficile negare che è soltan-
controhmJti . l"Iana
come strumento di garanzia dell'identità cost1"t OZIO
· - to in seguito alla compiuta affermazione del primato e alla storica svolta
nal e Ita dualista che emerge con maggiore urgenza la necessità di tutelare il nucleo
identitaria della Costituzione italiana: è la (prudente) apertura dell'ordina-
Da questa brevissima analisi della giurisprudenza costituzionale italia- mento nazionale che consegue alla scelta di accettare gli effetti della preva-
na. dovrebbe essere emerso con sufficiente chiarezza come, nel corso della lenza delle norme comunitarie, l'elemento che scatena la preoccupazione di
pnma P.arte 、・セ@ «cammino comunitario 41 » che ha portato la Consulta ari- salvaguardare almeno l'essenza normativa della Costituzione e che spinge i
セ、・イ@ ュN。セイ@ quasi integrale il suo atteggiamento nei confronti del- giudici a considerare i principi fondamentali dell'ordinamento e il rispetto
ャュエ・ァイ。コセッョL@ Ii supremo organo costituzionale abbia sopperito all'assen- dei diritti inalienabili della persona umana come dei limiti (rectius: dei con-
コセ@ del legislatore costituzionale e, pur tentando di adeguare la propria vi- trolimiti) al riconoscimento dell'efficacia delle norme europee. Inoltre, è
srone a.quella della Corte del Lussemburgo, abbia operato una propria ri- sempre in nome di questa esigenza che la Consulta, pur non disconoscendo
costruziOne del fenomeno europeo 4z. la validità delle ragioni 'nomofilattiche' addotte dalla Corte di giustizia e
pur accettando che il sistema europeo determini significative limitazioni
38 della sovranità e deroghe anche pesanti alla Costituzione nazionale 44 , si
F. sッrentiLbイ・セゥ@ ッウ・イカ。コゥセL@ cit., 3245-3246 rileva che l'impostazione adotta-
ta dalla Corte determma !Impossibilita logica di un sistema di controllo misto.
39
Praticamente tutti i commentatori dell'epoca prescindendo dal! · · · queste pagine, anche la decisione 18211976, del 22 luglio 1976 con cui i giudici ricono-
· 1 ,. · . • a poSIZIOne assunta m
mento a_ l isエゥオセッ@ della disapplicazione, avevano compreso che il fattore temporale costi- scono per la prima volta l'efficacia diretta delle direttive non attuate (vedi per un com-
エオゥカセ@ Il limite pnncipale dell'impostazione della Corte costituzionale. Per evitare Je lunga _ mento R. MoNACO, L'esecuzione delle direttive comunitarie nell'ordinamento italiano, in
gmiimphcite nel procedimento disegnato dalla Corte A TIZZANO Sull' · t't · 1· セ@ Foro it., 1976, l, 2326-2332) e la decisione 163/77, del29 dicembre 1977 con cui i giudi-
d ll l ·· · . · , «cncos 1 uzwna lfa»
e e eggl !talwne mcompatibili con i regolamenti comunitari, in Foro it., 1976, 2229- ci della Consulta statuiscono 1'incostituzionalità per violazione dell'art. 11 di una norma
2315 n prende una teana di cッセヲイエゥ@ e propone di risolvere i contrasti tra gli ordinamenti per nazionale successivamente dichiarata (con decisione C-70/77, Simmenthal, del28 giugno
l
VIa mterpretat1va facendo nfenmento alla distinzione tra norma speciale e norma generale. 1978) dai giudici del Lussemburgo non contrastante con il diritto comunitario (per un
40
commento a questa vicenda vedi F. CAPELLI, Conseguenze "prevedibili" di una sentenza,
d
:l
Ordinanza della
. . Corte costituzionale italiana , 206/76 , del 28 1ug 1·IO 1976 . p er un
commento a Il a dec!S!one vedi A. TIZZANO, op.cit. in Dir. com. scambi int., 1978, 103-120).
41 L'es · ' 43 È quanto sostiene G. ITZcoviCH, op.cit., 195-196.
presswne e tratta ancora da P. BARILE, Il cammino comunitario cit. 2406
42 . l ' • 44
. Come espressiOne del nuovo atteggiamento filoeuropeo assunto dalla Corte costitu- Non sembra irrilevante che sia nella sentenza Frontini che nella sentenza ICIC la
ZIOnale nel penodo sopra nfento è possibile citare, oltre alle decisioni prese in esame in Corte costituzionale italiana riconosce la necessità che il diritto comunitario abbia appli-
cazione uniforme.
32 PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROP
EO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

ptイ・Qッセ」オー@ di 」、ッセエイオゥ・@ セョ@ sistema accentrato di controllo, in cui ad essa spet-


a a 1unzwne 1 garantrre un pr· t d" . , . '
limiti. Ima o con lZlonato da11 esistenza di contro-

. Dunque ーセ・@ A・」ゥエセ⦅ッョQオ、イ@ che, nel tentativo di trovare un e uili-


セョッ@ tra le イ。ァキセi@ 、セャ@ mtegrazione e le ragioni della Costituzione 1;; i -
nsprudenza costituziOnale, elabora l'idea di un nucleo "ult " d' g u
1 " d· · · · · ra1on amenta- 3.1L PARADIGMA DUALISTA DEL BVNDESVERFASSUNGSGERICHT
e I pnncipi ュ」ッーイセゥ「ャ@ e, sulla base di questo, fonda sia la sua re-
tesa _ad escludere alcum ambiti costituzionali daH 'applicazione del _P -
、 エセL@ sia la sua 」ッュセ・エコ。@
mamento comumtarw.
a giudicare in via esclusiva dei conflitti 」エョイセZ⦅@
SoMMARIO: 3.1. Le analogie tra il sistema tedesco e il sistema italiano.- 3.2. L'inter-
pretazione "permissiva" dell'art. 24 del Grundgesetz.- 3.3. L'accettazione del pri-
mato sulle norme ordinarie.- 3.4. Le garanzie procedimentali della norma costituzio-
nale "identitaria".- 3.5. Il paradigma dualista del Bundesverfassungsgericht: la rigi-
dità del Grundgesetz come strumento di garanzia del! 'identità costituzionale tedesca.

3.1. Le analogie tra il sistema tedesco e il sistema italiano

Anche se non mancano differenze e peculiarità significative 1, le moda-


lità di regolazione dei rapporti con il diritto comunitario originariamente
seguite dal sistema costituzionale tedesco presentano analogie importanti
con quelle seguite negli stessi anni in Italia 2 •
Tale parallelismo emerge con nettezza già sul piano del dato normativa
costituzionale. Con una scelta analoga a quella compiuta dal suo omologo
italiano con gli artt. 10 e 11 3 , il costituente tedesco non ha ritenuto di do-
ver affrontare esplicitamente la questione dell'integrazione europea. Con
gli artt. 24 e 25, infatti, egli si è limitato a prevedere soltanto l'adegua-
mento automatico del diritto interno al diritto internazionale generale e, in

1
Tra le differenze segnaliamo il fatto che mentre in Italia la piena esecutività dei trat-
tati comunitari ha richiesto una semplice legge ordinaria, in Germania il perfezionamento
della procedura di ratifica ha richiesto l'autorizzazione alla ratifica (Vertragsgesetz) e la
legge di adesione (Zustimmungsgesetz).
2 l. FEUSTEL, Diritto comunitario e diritto interno nella giurisprudenza italiana e tede-

sca, in Riv. dir. eur., 1976, 187-226.


3 È il caso di sottolineare che, diversamente dall'art. 11 della Costituzione italiana,

l'art. 24 della Costituzione tedesca prevede esplicitamente la possibilità di cessione con


legge ordinaria. Peraltro, questa differenza è prontamente sdrammatizzata dall'interpreta-
zione "permissiva" proposta dal Parlamento e dalla Corte costituzionale.
34 PKIMAZJA DlL DlJUITU I'UKOPlU c. SAL\AliUARDIA Dl:LLE IDENTJTÀ l'OSTITUZIONALJ
IL PAKADIUMA DCALJSTA DeL BUNVESVHRI'ASSI SGSGER!CJIT 35

vista di una futura partecipazione della Repubblica federale alla NATO la 3.2. L'interpretazione "permissiva" dell'art. 24 del Grundgesetz
possibilità che il legislatore nazionale ceda diritti di sovranità in favore' di
セイァ。ョゥコッ@ intergovernative 4 . Comunque, al di là del possibile paralle- Sin dal momento in cui la Germania perfeziona la sua partecipazione al
lismo tra le disposizioni specifiche, è la stessa struttura costituzionale com- processo di integrazione europea, in seno alla scienza giuridica emerge una
plessiva che, almeno sotto questo punto di vista, coincide. Anche in Ger- vibrante contrapposizione tra una parte 'federalista' che si richiama alla
イ⦅ャ。セゥ@ ャG・ウゥエセョコ。@ di una Costituzione rigida garantita da un organo giudi- decisione Va n C end e n Loos e, sulla scorta del!' art. 177 e de !l'art. 189, ri-
セj。ョッ@ centralizzato ha avuto un ruolo nella formazione del paradigma dua- conosce l'effetto diretto delle norme europee e una parte 'tradizionalista'
lista elaborato dal Tribunale costituzionale 5 .
che valuta l'impianto comunitario sulla base delle disposizioni del Grund-
Inoltre, anche la scelta di non ricorrere al procedimento di revisione co- gesetz e pertanto arriva a considerare incostituzionale il sistema dei tratta-
stituzionale e di ratificare i Trattati con legge ordinaria ha contribuito ad ti istituti vi 8 •
avvicinare i due modelli e, in abbinamento alla rigida tradizione dualistica L'occasione per portare questo dibattito accademico nelle aule giudi-
セ・ャ@ イゥウセ・エカ@ dottrine nazionali 6 , ha posto analoghi problemi in ordine al ziarie compare quando un giudice finanziario della Renania Palatinato, di
ョN」ッセウゥュ・エ@ delle implicazioni legate alla teoria della primauté comu- fronte ad un problema molto simile a quello che porterà la Corte costitu-
mtana: secondo consolidate tradizioni giuridiche, sia in Italia che in Ger- zionale alla sentenza Frontini 9 , si rifiuta di sollevare il rinvio pregiudizia-
mania la norma di diritto internazionale pattizio acquisisce il valore del- le alla Corte di giustizia e, con un tono quasi provocatorio 10 , si rivolge al
l' atto interno che la recepisce e nel cont1itto con gli altri atti norma ti vi di Tribunale di Karlsruhe per chiarire una controversia relativa ad alcune tas-
origine statale non gode di privilegi specifici.
se di compensazione in materia di importazioni agricole. Nello specifico,
Infine, in analogia a quanto accade nello stesso periodo nella neonata il giudice a quo, lamentando il rischio di una lesione del principio della se-
r・ーオ「ャゥセ。@ i.taliana, l'int1uenza 'autarchica' esercitata da una precisa par- parazione dei poteri, chiede ai giudici costituzionali di verificare se attra-
te della gmnsprudenza e della letteratura giuridica tedesca che - in una verso l'art. 24 della Legge fondamentale sia permesso il trasferimento di
certa continuità con le dottrine giuridiche che avevano caratterizzato potere legislativo alle istituzioni comunitarie e affida loro la soluzione del
l'esperienza degli anni immediatamente precedenti 7 - alimenta miti so- conflitto tra gli art. 20 e 129 (che vietano ali' esecutivo la modifica di nor-
vranisti poco inclini all'apertura internazionale.
me legislative) e l'art. l della legge interna che recepisce il Trattato CEE
4
in combinato disposto con l'art. 189 dello stesso Trattato (che congiunta-
A. ALEN, Le relazioni tra la Corte di giustizia delle comunità europee e le Corti co- mente introducono nell'ordinamento nazionale l'art. 18 del regolamento
stituzionali degli Stati membri, in E. CASTORINA, op.cit., 185-234.
5 CEE 19/62) 11 .
Sottolinea questa analogia e l'importanza delle conseguenze da essa prodotte I. FEu-
STEL, op.cit., 187-188. Sul piano della giustizia costituzionale, il sistema tedesco si diffe-
renzia in maniera significativa da quello italiano perché conosce il ricorso diretto di costi-
tuzionalità e quindi permette al Bundesve1jassugsgericht un controllo che va al di là di 8 K. ALTER, op.cit., 74.
quello esercitato dalla Corte costituzionale. La differenza è rilevante perché i giudici co- 9 È quanto sostiene I. FEUSTEL, op.cit., 198.
Sl!lUZIOnal: エ・セウ」ィQL@ a differenza di quelli italiani, hanno uno strumento per verificare che
10
le loro md1caz10m Siano effettivamente seguite dalla magistratura ordinaria. Si esprime in questi termini K. ALTER, op.cit., 74-76la quale evidenzia come il giu-
6 dice, pur consapevole della relativa rilevanza del giudizio di merito, abbia sottolineato i li-
l. FEUSTEL, op.cit., 188 ricordando che la tradizione dualista era stata elaborata in miti democratici dell'impianto comunitario e, richiamandosi ai problemi aperti dalle inter-
Germania da Triepel e in Italia da Anzillotti, segnala l'inDuenza che questi orientamenti
pretazioni antiforrnalistiche della Costituzione di Weimer, abbia addirittura evocato l'ipo-
dogmatici ebbero nei rispettivi paesi al momento in cui si pose il problema del recepimen-
to del diritto comunitario. tesi di un dittatore comunitario. La stessa autrice inoltre ci ricorda che in una decisione
successiva (Ordinanza del Finanzgericht Rhineland Palatinate del 25 marzo 1965) il ma-
. :G. ITzcovicH: op.cit._, 164 segnala la continuità della magistratura nel passaggio gistrato ha polemizzato con Ipsen che per l'ordinanza che qui si commenta lo aveva apo-
dali espenenza naziOnalsocwhsta a quella liberaldemocratica. Lo stesso autore però preci- strofato definendolo <<Custode della Costituzione>>. Su questa curiosa polemica vedi anche
sa che anche tra 1 parllgwm dell'integrazione europea era possibile riscontrare fìgure com- le considerazioni svolte da G. lTZcOVICH, op.cit., 165.
promesse con Il regime naz1sta.
11
Ordinanza del Finanzgericht Rhine/and Palatinate del 14 novembre 1963.
36 PRIMAZIA DEL DIR1TTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI IL PARADIGMA DUALISTA DEL BUNDESVERFASSL'NGSGERICHT 37

Soltanto nel 1967 (dopo quasi quattro anni dal momento del rinvio), il Già dopo tre mesi, però, il primo Senato del Bundesverfassungsgericht 18 ,
secondo Senato del Bundesverfassungsgericht statuisce I 'inammissibilità rispondendo ad un verfassungsbeschwerde, esprime una posizione decisa-
del ricorso 12 e, con un'ordinanza assai controversa in seno allo stesso Tri- mente più netta in favore del sistema giuridico comunitario 19 . Infatti, i giu-
bunale costituzionale 13 , pone fine ali' accanita dialettica accademica poli- dici approfittano di un ricorso presentato da un gruppo di imprese tedesche
tica e giudiziaria scatenata dalla decisione del giudice finanziario 14 • Pe- che lamentano un contrasto tra i loro diritti fondamentali e alcuni regola-
raltro, quasi a non volersi compromettere, gli alti magistrati per un verso menti comunitari 20 e operano la loro prima compiuta ricostruzione dei rap-
rifiutano di pronunciarsi sul merito della vicenda, ma per un altro lascia- porti tra il diritto comunitario e il diritto nazionale. Secondo il ragiona-
no intendere che nel caso in cui un atto di diritto comunitario dovesse di- mento dei magistrati costituzionali, I' art. 24 del Grundgesetz, prevedendo
mostrarsi lesivo dei diritti fondamentali tutelati nel Grundgesetz essi siri- la possibilità che la Repubblica Federale tedesca ceda alle istituzioni co-
servano di intervenire 15 • Inoltre, i giudici si guardano bene dal prendere munitarie I' «esercizio di diritti di sovranità 21 », ammette I' effetto diretto
una posizione sull'eventualità che attraverso l'art. 24 si sia realizzato un della norma comunitaria ed esclude la possibilità che I' autorità interna
trasferimento di sovranità in favore delle istituzioni comunitarie e moti- possa in alcun modo sindacare o abrogare atti di un ordinamento distinto e
vano la loro decisione sostenendo che l'inammissibilità del rinvio conse- autonomo.
gue alla non rilevanza della questione ai fini del giudizio principale 16 • In- Ai fini del nostro discorso è molto importante segnalare che, sebbene
somma, diversamente da quanto statuito qualche anno prima dai loro col- con questa seconda pronuncia il Tribunale federale chiarisca esplicitamen-
leghi italiani nel caso Costa, i magistrati di Karlsruhe non si sbilanciano te la sua volontà di non interferire con la vita dell'ordinamento europeo e
in un giudizio di merito sulla relazione tra sistema giuridico nazionale e sebbene rigetti le implicazioni più rigide della «teoria della congruenza» in
sistema giuridico comunitario e, in attesa che si definisca meglio il qua- favore di un'interpretazione "permissiva" dell'art. 24 22 , i giudici si preoc-
dro politico comunitario, lasciano la porta aperta a qualsivoglia decisione
futura 17 •
sprudenza (che non attribuiva al Tribunale federale la competenza a sindacare la rilevanza
della decisione ai fini del giudizio di merito) e con la giurisprudenza della Corte di giusti-
12
Ordinanza del Bundesverfassungsgericht tedesco, BVerfGE, 22, 134, Re tax on M alt zia (che rivendica la competenza esclusiva all'interpretazione dei regolamenti e che in un
Barley del51uglio 1967. caso del genere avrebbe imposto la primazia) mette in evidenza che mentre i giudici costi-
13
L'ordinanza giudicata generica e interlocutoria da I. FEUSTEL, op.cit., 199 è stata ap- tuzionali italiani erano rimasti condizionati dal caso Costa i giudici tedeschi, proprio per
provata con il favore di quattro giudici e con l'opposizione di tre giudici. la prudenza manifestata con l'ordinanza in esame rimasero più liberi di muoversi e pote-
14 rono accettare con maggior semplicità l'effetto diretto e la primazia.
Riportando un'opinione di Mann, K. ALTER, op.cit., 75 sostiene che il Tribunale Co-
18 K. ALTER, op.cit., 75 n. 18, spiega il radicale mutamento di orientamento (anche)
stituzionale aveva deliberatamente preso tempo per stimolare il dibattito dottrinale e per
poter usufruire di un parere consolidato da parte del mondo accademico. In effetti, la con la circostanza per cui secondo la ripartizione interna al Bundesverfassungsgericht è
scienza giuridica, quasi in maniera unanime, aveva criticato duramente la decisione an- generalmente il secondo Senato a conoscere le questioni relative al processo di integrazio-
tieuropea del giudice finanziario. Nelle more della pronuncia dei giudici costituzionali, ne europea.
contro la decisione del giudice di merito si pronuncia anche il Governo tedesco, il Bunde- 19 Ordinanza del Bundesverfassungsgericht tedesco, BVerfGE, 22,293, EWG-Verord-

stag e con la decisione Hauptzollamt del25 aprile 1967 anche il Bundesfinanzhof(organo nungen, del 18 ottobre 1967.
di appello del Finanzgericht Rhineland Palatinate). 2° Nel caso concreto il ricorso lamentano il contrasto tra gli artt. 2, 3, 12, e 14 della Co-
15
Per maggiori ragguagli su questo punto si rinvia a C. HERMIDA DEL LLANO, Los de- stituzione e le norme contenute nel regolamento 135/62 e nel regolamento 159/66.
rechosfundamentales en la Union Europea, Barcellona 2005, 167. 21 Questa traduzione italiana dell'ordinanza è ripresa da I. FEUSTEL, op.cit., 200.
16 Èquanto sottolinea C. V mAL, Alemania, in J. DE MIGUEL-J. TAJADURA,Justicia con- 22 Secondo la <<teoria della congruenza>>, una parte importante della dottrina tedesca
stitucional y Union europea, Madrid, Centro de estudios politicos y Constitucionales, aveva sostenuto che il trasferimento dei diritti di sovranità ex art. 24 era legittimo soltan-
2008, 42-94. to a condizione che le istituzioni a cui si cedono queste competenze si adeguino al model-
17
I. FEUSTEL, op.cit., 200, dopo aver sottolineato che per evitare di sbilanciarsi il Bun- lo statale e presentino gli elementi della separazione dei poteri, del controllo giudiziale,
desverfassungsgericht è stato costretto ad andare in contrasto con la sua precedente giuri- della democraticità e della garanzia della tutela dei diritti fondamentali. Per maggiori con-
38 PRIMAZIA DEL IJIRJTI'O EUROPEO E SALVAUUARDIA DELLE IDENTITA COSTJTUZIONALJ IL PARADIUMA DUALISTA DEL 8UNDESVERFASSUNGSGERICHT 39

cupano di precisare che la cessione di sovranità non è incondizionata, ma, zionale il compito di garantire la prevalenza della norma sovranazionale 25 .
secondo un'impostazione tipicamente dualista, resta sempre sottoposta al- Questa decisa presa di posizione arriva a conclusione di un caso giudi-
l 'invalicabile limite del rispetto dei principi fondamentali 23 . ziario assai controverso e fortemente influenzato dai risvolti politici del-
l'intera questione. Per la sua capacità di mostrare la complessità della dia-
lettica politico-giudiziaria e per la sua capacità di mostrare il ruolo gioca-
3.3. L'accettazione del primato sulle norme ordinarie to dai giudici comuni nell'affermazione del principio del primato vale la
pena di ricostruire, seppur in maniera sintetica, I' intricata vicenda proces-
Come abbiamo appena visto, le due ordinanze del 1967 mantengono un suale.
atteggiamento ambiguo nei confronti del diritto europeo e, pur accettando La controversia inizia quando un gruppo di importatori tedeschi conte-
sia la tesi delle limitazioni di sovranità, sia la natura sui generis dell'appa- stano la legittimità di un'imposta sul latte (che a loro avviso sarebbe discri-
rato istituzionale sovranazionale, nella pratica si limitano soltanto a rico- minatoria ai sensi dell'art. 95 del Trattato CEE) davanti al Finanzgericht
noscere un limitato effetto diretto della normativa comunitaria. Per quanto del Saarland. Sollecitato in tal senso, il giudice finanziario invia alla Corte
riguarda la più problematica dottrina della primauté, invece, l 'articolata ri- di giustizia una domanda pregiudiziale con cui sostanzialmente chiede la li-
costruzione dei rapporti tra gli ordinamenti si limita a garantire una pun- ceità dell'imposta sotto il profilo comunitario. Trascurando il fatto che il
tuale e circoscritta prevalenza delle norma comunitarie, ma, pur senza pre- mantenimento della norma è stata oggetto di uno specifico negoziato tra la
cludere la possibilità di un accoglimento futuro, non si spinge sino ad una Commissione europea e la Repubblica federale tedesca 26 , i giudici dichia-
generale accettazione del primato e non impone al giudice ordinario alcu- rano che l'art. 95 ha effetto diretto e, in considerazione dell'avvenuta sca-
na regola per la risoluzione dei conf1itti normativi: la dichiarazione della denza del termine previsto per la sua attuazione, deve essere immediata-
costituzionalità della legge di ratifica non importa di per sé l'accettazione mente applicato 27 .
della subordinazione alle previsioni sovranazionali 24 . Questa pronuncia, abilmente sfruttata dalle associazioni di categoria e
Questa ambiguità di fondo sembra sparire nella decisione con cui, in- dagli avvocati, alimenta la speranza che attraverso un ricorso alla Corte di
tervenendo in una sentitissima controversia inaugurata da una ardita deci- giustizia sia possibile ottenere la disapplicazione della normativa fiscale
sione della Corte di giustizia europea, il Tribunale federale si esprime in discriminatoria e pertanto stimola i privati a presentare un enorme numero
favore del primato del diritto comunitario e, senza fare nessuna espressa di ricorsi contro l'amministrazione finanziaria tedesca. Nel tentativo di ri-
menzione alla possibilità di un suo intervento futuro, affida al giudice na- solvere un problema che inizia ad acquisire proporzioni immani (200.000
ricorsi proposti e 15.000 casi pendenti 28 ), il governo emana un decreto con
cui dichiara che la decisione della Corte di giustizia è invalida e con cui in-
siderazioni su questa teoria vedi C. HERMIDA DEL LLANO, op.cit., 166, che tra l'altro se-
vita i giudici ad ignorare il provvedimento giudiziario e a rigettare tutti i ri-
gnala l'influenza che questa teoria ebbe fino al 1963 su alcune decisioni giudiziarie. corsi che trovano in esso fondamento.
23
A questo proposito il Bundesverjàssungsgericht dichiara: <da decisione si limita alla
dichiarazione che la Corte costituzionale federale non può essere invocata direttamente
[ ... ] contro i regolamenti del Consiglio e della Commissione. Con questo non è decisa la 25 Ordinanza del BundesveJfassungsgericht tedesco, BVerfGE, 31, 145, Milchpulver,
questione, se e in quale misura la Corte costituzionale federale possa nell'ambito di un giu-
del 9 giugno 1971.
dizio in cui l'eccezione sia ammissibile, controllare la conformità del diritto comunitario
ai principi fondamentali della Costituzione». La traduzione di questo passaggio è ripresa 2 6 Alla fine del negoziato, la Commissione europea e la Repubblica federale tedesca

da l. FEUSTEL, op.cit., 214-215. Vedi anche C. HERMIDA DEL LLANO, op.cit., 167 che in- stabiliscono il mantenimento della tassa e la riduzione dell'aliquota dal4% al3%.
tende il riferimento ai principi fondamentali come un richiamo al tema dei diritti fonda- 27 Sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-57/65, Liitticke del 16
mentali. giugno 1966.
24
K. ALTER, op. cit., 80 afferma esplicitamente che le due decisioni commentate nel 2 8 Il dato (ripreso dall'ordinanza di rinvio del Bundesfinanzhofdi cui si parlerà imme-
paragrafo precedente non affermano il primato del diritto comunitario. diatamente) è riportato da G.lTZcovJcH, op.cit., 166.
40 PRIMAZIA DEL DIRITIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI IL PARADIGMA DUALISTA DEL BUNDESVERFASS1'NGSGERICHT 41

L'unico effetto del decreto è quello di irritare i giudici finanziari e di Inoltre, in sede di appello del caso che ha portato alla pronuncia Liit-
spingerli ad iniziare l'esame dei ricorsi e a presentare la domanda pregiu- ticke della Corte di giustizia, il Bunde5finanzhofnega la possibilità di adi-
diziale alla Corte di giustizia. Visto l'insuccesso della strategia politica, il re nuovamente la Corte del Lussemburgo e offre un'interpretazione tal-
governo decide di accettare il confronto giudiziario e di intervenire in uno mente restrittiva della sentenza comunitaria che spinge il ricorrente ad in-
dei casi pendenti davanti al Bundesfinanzhof per sollecitare un cambio di terpellare il Tribunale costituzionale attraverso un ricorso individuale che,
orientamento della Corte di giustizia. Il Tribunale fiscale federale, dopo in virtù della mancata consultazione del giudice europeo, lamenta la viola-
aver aderito all'orientamento giuridico espresso dal governo tedesco, chie- zione del diritto ad un giudice predeterminato per legge, garantito dal!' art
de ai giudici del Lussemburgo di rivedere la posizione espressa nel caso IO l del Grundgesetz 33 . Sulla base di una considerazione non immune da
Liitticke o almeno di escludere che l'art. 97 del Trattato CEE (che, per in- valutazioni di opportunità politica, i giudici di Karlsruhe negano che la de-
tervento di un nuovo decreto governativo, è nel frattempo diventato la ba- cisione del Bunde5finanzhof abbia leso il diritto del ricorrente, ma al con-
se legale della specifica tipologia di imposta contestata nella maggioranza tempo si preoccupano di criticare le argomentazioni addotte nel provvedi-
dei ricorsi 29) abbia effetto diretto. È il caso di precisare che attraverso que- mento impugnato e precisano che ai sensi dell'art. 24 le decisioni della
sta strategia i giudici del Bunde5finanzhof cercavano di escludere i loro Corte di giustizia sono obbligatorie 34 • Inoltre, i magistrati, riprendendo
colleghi dal dialogo con la Corte europea e quindi di escluderli dalla pos- l'idea della cessione di competenze realizzata ex art. 24, chiariscono che
sibilità di intervenire su una materia tanto delicata 30 . «la Corte costituzionale non è competente a decidere se una norma interna
Prudentemente, la Corte di giustizia accetta la strategia di 'normalizza- ordinaria si trovi in contrasto con una disposizione prevalente del diritto
zione' pensata dal governo e avallata dal Tribunale fiscale federale, e quin- comunitario e se per questa ragione alla prima debba essere disconosciuto
di nega che l'art. 97 del Trattato CEE abbia efficacia diretta 31 • Tuttavia, si valore» e che invece «la soluzione di questo conflitto [ ... ] è rimessa alla
rifiuta di modificare l'orientamento precedentemente espresso e soprattut- competenza del giudice ordinario 35 ».
to, avendo compreso l'importanza strategica degli organi giudiziari ordi- Come si evince da questo passaggio della decisione, il Bundesverfas-
nari per l'affermazione delle sue dottrine, risponde alle numerose doman- sungsgericht, pur circoscrivendo l'ambito di applicazione della prevalenza
de pregiudiziali preoccupandosi di coinvolgere i giudici comuni nel dibat- alla legge ordinaria, non individua ambiti materiali sottratti all'applicazio-
tito giudiziario da cui i loro colleghi del Bundesfinanzhof avevano tentato ne del primato del diritto europeo e senza mezzi termini affida al giudice
di escluderli 32 . comune il compito di disapplicare la norma lesiva dell'ordinamento comu-
Sulla base di questo nuovo orientamento, il Tribunale fiscale federale nitario 36 •
limita per via interpretativa i casi che potrebbero essere fatti rientrare sot-
to l'art. 95 del Trattato CEE e attraverso la copertura offerta dall'art. 97
dello stesso Trattato inizia a respingere i ricorsi, in modo da scoraggiare il
proseguimento della via giudiziaria.
33
Per maggiori considerazioni sul profilo della violazione dell'art. 101 vedi C. VJDAL,
op.cit., 47.
29 Per maggiori riferimenti su questo profilo della vicenda si rinvia a K. ALTER, op. 34
Ordinanza del Bundesverfassungsgericht tedesco, BVerfGE, 31, 145, Milchpulver,
cit., 83. del 9 giugno 1971.
30 È quanto sostiene K. ALTER, op.cit., 84. 35
La traduzione di questo passaggio è ripresa da I. FEUSTEL, op.cit., 212. È interessante
31 Sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-28/67, Molkerei-Zen- anche osservaJe che, analogamente a quanto avevano fatto Tizzano e Conforti per il siste-
trale, del 3 aprile 1968. ma italiano (vedi infra nota n. 92), l'autore qui citato ricostruisce il rapporto tra norma or-
32 Vedi a questo proposito le sentenze C-34/67, Liick, del4 aprile 1968; C-13/67, Kurt dinaria tedesca e norma comunitaria sulJa base del rapporto tra legge speciale e legge ge-
A. Becher, del 4 aprile 1968; C-31167, August Stier, del 4 aprile 1968; C-20/67, Kun- nerale.
36
stmiihle Tivoli, del4 aprile 1968; C-25/67, Eierkontor GmbH, del4 aprile 1968 e C-27/67, C. HERMIDA DEL LLANO, op.cit., 167 sottolinea che per la prima volta nella sentenza
Frucht GmbH, del4 aprile 1968. non si fa alcuna menzione del tema dei diritti fondamentali.
42 PRJMAZIA DEL DIRJTro EUROPEO E SAL\AGlARUJA UEI.Llo JDENTJTÀ COSTJTLJZJONALI IL PARADJGMA ULJALJSTA DEL Bt MJESVUIFASSL VGSGERICJIT 43

3.4. Le garanzie procedimentali della norma costituzionale "identi- d amen tali del! 'ordinamento giuridico Yl. Di fronte a questa risposta il giu-
taria"
dice amministrativo tedesco decide di rivolgersi al Tribunale costituziona-
le per acclarare se le interpretazioni della Corte di giustizia siano vinco-
li riconoscimento del primato sulle leggi ordinarie lascia aperta la que- lanti anche quando statuiscono sui rapporti tra diritto comunitario e diritto
stione del rapporto tra disposizione comunitaria e disposizione costituzio- nazionale e per verificare se l'obbligo imposto dalla Corte di giustizia sia
nale e la connessa questione dei margini lasciati dall'art. 24 per il control- compatibile con la Costituzione 40 .
lo di costituzionalità delle norme sovranazionali 37 . Con un atteggiamento processuale nuovo rispetto ai precedenti passa-
Analogamente a quanto era accaduto in occasione del dibattito sul ri- ti 4 1, nella decisione Solange i giudici costituzionali, pur precisando che in-
conoscimento dell'effetto diretto, la scienza giuridica tedesca si divide tendono soltanto chiarire i rapporti tra diritto comunitario derivato e ga-
sulle due questioni: da un lato la parte "federalista" che, ansiosa di por- ranzia costituzionale dei diritti fondamentali, decidono di ammettere la
tare a vanti il processo di integrazione e fiduciosa nella capacità di tutela questione di costituzionalità e di entrare nel merito della vicenda 42 .
offerta dalla Corte di giustizia, opta per la preminenza della norma co- Ai fini del nostro ragionamento è innanzitutto interessante osservare
munitaria sulla norma costituzionale ed esclude la possibilità di un con- che il Tribunale ribadisce sia l'idea secondo cui il fondamento costituzio-
trollo del diritto europeo; dali' altro una parte "tradizionalista" che, nale del processo di integrazione europea riposi nelle cessioni di sovranità
preoccupata per la tutela dei diritti fondamentali e desiderosa di salva- consentite dali' art. 24 della Costituzione nazionale, sia l 'idea della separa-
guardare i dettami della Costituzione nazionale, individua nella norma zione tra gli ordinamenti 43 .
costituzionale un limite all'ordinamento europeo e si premura di garanti- Tuttavia, nel chiaro tentativo di circoscrivere la gravità delle statuizioni
re un controllo di costituzionalità (residuo) sulle disposizioni sovrana- provenienti dal Lussemburgo, i magistrati sostengono che dalla separazio-
zionali 38 . ne degli ordinamenti deriva non soltanto l'incompetenza del Tribunale fe-
Anche in questo caso, l'occasione per portare il dibattito accademico derale a conoscere delle questioni concernenti il diritto comunitario, ma
sui limiti del diritto europeo dentro le aule giudiziarie non tarda ad arriva- anche l'incompetenza della Corte di giustizia europea a pronunciarsi sulla
re. Già nel 1970, infatti, il Verwaltungsgerichtof di Francoforte investe la validità o sull'efficacia della norma nazionale: qualsiasi eventuale riferi-
Corte di giustizia di una questione pregiudiziale con cui chiede se sia te- mento in proposito deve essere considerato come un semplice obiter dic-
nuto a dare applicazione concreta ad alcune norme di un regolamento in tum, irrilevante sul piano giuridico 44 .
materia di importazione che, a suo giudizio, sarebbero lesive di certi dirit-
ti fondamentali tutelati dal Grundgesetz. Con la celebre sentenza lnterna-
tionale Handelsgesellschaft la Corte del Lussemburgo afferma che il ri-
spetto dei diritti fondamentali forma parte integrante dell'ordinamento co- 39 A proposito della sentenza vedi le considerazioni svolte nelle pagine precedenti.
munitario e risponde che l 'esigenza dell'uniformità garantita dal primato •o In particolare il giudice chiedeva se con la sua interpretazione la Corte di giustizia
non può essere subordinata né alle norme costituzionali, né ai principi fon- avesse violato il principio di proporzionalità.
41 I. FEUSTEL, op. ci!., 215, riferisce che in seguito ad una discussione molto dibattuta
si arrivò ad una votazione che vide contrapporsi cinque favorevoli e tre contrari.
42 Sentenza del Bundesverfassungsgerichl tedesco, BVerfGE, 37, 271, Solange, del 29

'° Così K. ALTER, op. ci!., S7. maggio 1974.


;g Sull'inJluenza che la dottrina ebbe negli sviluppi della giurisprudenza vedi K. AL- 43 Analogamente a quanto avevano sostenuto nelle occasioni precedenti, anche in que-

TER, op. ci!., 88 che riferisce come nell'ordinanza del giudice di Francoforte che porta alla sta circostanza i giudici sostengono che <<il diritto comunitario non rappresenta né una par-
decisione Solange l, si trovano riferimenti ad un importante discorso pronunciato solo un te dell'ordinamento giuridico nazionale né un diritto internazionale, bensì un ordinamento
paio di settimane prima da Ropp. Per una ricostruzione delle posizioni emerse in questo giuridico indipendente che emana da una fonte di diritti autonoma». La traduzione di que-
dibattito (ed in particolare per certi riferimenti all'idea di uniformità dell'ordinamento eu- sto passaggio è ripresa da l. FEUSTEL, op.cit., 216.
ropeo) vedi anche I. FEUSTEL, op.cit., 213. 44
A questo proposito i giudici in un passaggio sostengono che «ambedue le sfere giu-
44
.
PRIMAZJA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGL'ARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI lL PARADIGMA DUALISTA DEL BUNDESVERFASSUSGSGERICHT 45

Inoltre, essendo il trasferimento di sovranità consentito da una norma la Repubblica federale tedesca, che rappresenta un limite invalicabile per
costituzionale tedesca, esso deve essere interpretato alla luce delle altre di- qualsiasi modifica del sistema costituzionale. È appena il caso di osserva-
sposizioni costituzionali e, almeno fino a quando l'ordinamento europeo re che secondo i giudici tale limite non si esaurisce nel rispetto dei diritti
non garantisca un livello equivalente di protezione dei diritti fondamentali fondamentali garantiti dall'ordinamento costituzionale, ma aniva fino ad
e un adeguato standard di democraticità delle decisioni 45 , detto trasferi- assicurare il rispetto delle «strutture fondamentali» della Costituzione 46 .
mento non può in alcun modo snaturare l' «identità della Costituzione» del- Peraltro, nel tentativo di dare garanzia all'effettività dei limiti disposti
con la decisione, il secondo Senato, pur sottolineando l'eccezionalità e la
transitorietà del controllo e pur negando che un'ipotesi di accertamento
ridiche sono indipendenti l'una dall'altra e ambedue ugualmente valide, e[ ... ] spetta in possa comportare problemi di funzionamento dell'apparato istituzionale
particolare agli organi comunitari competenti, compresa la Corte di giustizia delle Comu- sovranazionale 47 , definisce un preciso iter processuale per risolvere un
nità europee, giudicare in merito al! 'obbligatorietà, al! 'interpretazione e al rispetto del di-
ritto comunitario e agli organi nazionali competenti sull'interpretazione e sul diritto costi-
tuzionale della Repubblica federale di Germania. Né la Corte di giustizia delle Comunità
46 È importantissimo sottolineare sin da ora che il Tribunale federale, diversamente da
europee può decidere in forma vincolante se una norma del diritto comunitario è compati-
bile con la Legge fondamentale, né la Corte costituzionale federale può decidere se e con quanto fa la Corte costituzionale italiana (che vi si riferisce solo per via implicita), esplici-
quale contenuto una norma del diritto comunitario secondario è compatibile con il diritto tamente costruisce un proprio concetto di identità costituzionale come limite alla cessione
comunitario primario>> e in un altro statuiscono che <<la Corte europea di giustizia, in base di sovranità ex art. 24 al primato incondizionato del diritto comunitario. Nello specifico i
alle disposizioni del trattato è competente a giudicare della validità giuridica delle norme giudici sostengono che <<I' articolo 24 della Legge fondamentale parla di trasferimento di
di diritto comunitario (ivi comprese quelle che essa ritenga vigenti di fatto, anche se non diritti di sovranità ad organizzazioni interstatali. Ciò non può essere preso alla lettera,
scritte), nonché della loro interpretazione. Tuttavia quando si tratta di problemi attinenti al giacché l'art. 24, come tutte le disposizioni costituzionali di principio e di natura simili,
diritto nazionale della Repubblica federale di Germania (o di un altro stato membro) le de- deve essere inteso e interpretato nel contesto dell'intera costituzione. Ciò significa che es-
cisioni della Corte europea di giustizia non hanno carattere vincolante per lo stato interes- so non apre la strada ad una modifica della struttura fondamentale della Costituzione su
sato. Le considerazioni esposte nelle sue sentenze, secondo cui il contenuto di una deter- cui si basa la sua identità, senza modificare la Costituzione stessa, in seguito alla ャ・ァゥセ。ᆳ
minata norma comunitaria sostanzialmente corrisponde od è compatibile con una norma zione dell'organo interstatale. È vero che i competenti organi comunitari possono emana-
costituzionale del diritto nazionale- in questo caso con una garanzia sui diritti fondamen- re un diritto che i competenti organi costituzionali tedeschi non potrebbero emanare in for-
tali - rappresentano obiter dieta e non rivestono carattere vincolante>>. La traduzione di za del diritto loro conferito dalla Legge fondamentale, e che tuttavia è direttamente vigen-
questo passaggio è ripresa da l. FEUSTEL, op.cit., 216-217. te e applicabile nella Repubblica Federale di Germania. Ma l'articolo 24 della Legge fon-
45
damentale limita tale possibilità, giacché esso non prevede una modifica del trattato la
Il Bundesverfassungsgericht sostiene che <<La fase di integrazione cui attualmente è
quale cancellasse l'identità della Costituzione in vigore nella Repubblica federale di Ger-
pervenuta la Comunità è in proposito di importanza decisiva. Essa non ha ancora a dispo-
mania minandone strutture fondamentali. Lo stesso si potrebbe dire di disposizioni del di-
sizione un Parlamento fornito di legittimazione democratica diretta, cioè eletto a suffragio
ritto comunitario secondario, adottate sulla base di una analoga interpretazione del tratta-
universale, provvisto di competenze legislative e al quale debbano rispondere pienamente,
to in vigore che possono allo stesso modo intaccare la costituzione delle sue strutture fon-
in campo politico, tutti gli organi comunitari con funzioni legislative; inoltre ad essa man-
damentali [ ... ].Un elemento inalienabile della costituzione attualmente in vigore nella Re-
ca in particolar modo un elenco codificato dei diritti fondamentali, il cui contenuto resti
pubblica federale di Germania, basilare della struttura costituzionale della Legge fonda-
inequivocabilmente immutato per il presente e per il futuro, come quello della Legge fon-
mentale, è costituito dai diritti fondamentali. L'articolo 24 non consente di !imitarli senza
damentale, e pertanto consenta un confronto e una decisione volta a stabilire quanto il
riserve>>. La traduzione di questo passaggio è ripresa da l. FEUSTEL, op.cit., 225-226.
complesso delle norme giuridiche vincolanti nella Comunità si adegui alla lunga, al com-
47 Secondo il ragionamento della Corte l'eventuale mancato riconoscimento del pri-
plesso di norme giuridiche della Legge fondamentale, fatte salve eventuali modifiche in
modo da non superare i limiti posti dall'art. 24 della Legge fondamentale. Fino a quando mato sulla norma costituzionale non comporta di per se uno strappo perché, <<Come l'arti-
tale certezza del diritto, che non è garantita soltanto dalla Corte europea di giustizia, alla colo 25 della Legge Fondamentale non mette in discussione il diritto internazionale giac-
quale sinora si può riconoscere una concordanza con i diritti fondamentali, non sarà rag- ché esso stabilisce che le regole generali del diritto internazionale sono anteposte alle leg-
giunta a seguito dell'ulteriore integrazione comunitaria, vale la riserva di cui all'art. 24 gi federali, e come non vengono messi in discussione altri ordinamenti giuridici (stranieri)
della Legge fondamentale. Si tratta dunque di una difficoltà di ordine giuridico, originata anche se possono venire rigettati dalla Repubblica federale di Germania per motivi di or-
soltanto dal fatto che il processo di integrazione della Comunità è ancora in atto e termi- dine pubblico, così il diritto comunitario non viene posto in discussione, anche se, in via
nerà con l'attuale fase di transizione>>. La traduzione di questo passaggio è ripresa da I. eccezionale, esso non può essere fatto valere a motivo di norme costituzionali cogenti.
FEUSTEL, op.cit., 218. [ ... ]Un tale conflitto non rappresenta perciò a priori una violazione del trattato, bensì met-
46 PR!MAZ!A DEL IJ!Rl'no EUROPEO E SALVAl;UARDJA DELLE IIJENTJTÀ CUSTJTUZJONALJ
IL PARADIGMA DUALISTA DEL BuNVESVERFASSLcNCSCER!Cf!T 47

・カセエオ。ャ@ contrasto tra norma costituzionale e norma comunitaria: nel ca-


Di fronte a queste similitudini, non meraviglia che, seppur sulla base di
so d1 sospetto conflitto, il giudice ordinario è in prima battuta tenuto a sot-
un iter argomentativo non perfettamente coincidente con quello seguito
toporre la questione alla Corte di giustizia e soltanto nell'ipotesi in cui, an-
dai loro colleghi italiani, anche i giudici del Bundesverfassungsgericht si
che a seguito dell'interpretazione autentica, continui a nutrire dubbi sulla siano preoccupati di individuare dei limiti alle limitazioni di sovranità con-
costituzionalità della disposizione europea deve investire il Tribunale co- sentite dalla clausola europea e, in funzione antagonista al primato del di-
ウエゥオコッョセャ・@ ch_e, セウ・」ッョ、。@ de!le ip_otesi garantirà l'applicazione del prima- ritto europeo, abbiano elaborato un concetto di identità costituzionale na-
to o sanzwnera l eventuale vwlazwne della norma costituzionale "identi- zionale. Peraltro, è opportuno rimarcare che questa accezione tedesca dei
taria" con la disapplicazione 48.
controlimiti, pur non differenziandosi da un punto di vista sostanziale dal-
. Attraverso アオ・ウエセ@ articolato meccanismo di controllo, il Bundesverfas- la versione italiana (che a tal proposito si limita a parlare di tutela dei di-
:;ungsgencht tenta d1 contemperare le ragioni di uniformità del diritto co- ritti della persona umana e dei principi fondamentali deli 'ordinamento giu-
munitario con le ragioni "identitarie" del diritto tedesco per mezzo di un ridico), si riferisce testualmente ali' idea di identità costituzionale per
」ッョ⦅Qー・ウセ@ meccanismo di cooperazione giudiziaria che affida a! giudice esplicitare l'idea che le strutture fondamentali della Costituzione tedesca e
PQZ、セョ。ッ@ 1! compito di individuare il potenziale conflitto, alla Corte di giu- la garanzia dei diritti fondamentali rappresentano l' incomprimibile e irri-
StiZia la competenza di fornire l'interpretazione della norma comunitaria e nunciabile essenza normativa della Costituzione nazionale.
al tイゥセオョ。ャ・@ セ・、イ。ャ@ la funzione di definire l 'applicazione pratica della re- Non meraviglia inoltre, il parallelismo tra le strategie processuali che le
gola d1 conflitto tra gli ordinamenti 4 9.
supreme giurisdizioni di entrambi i paesi propongono per la tutela del-
l' identità costituzionale dei rispettivi ordinamenti. Infatti, fermo restando
che secondo i giudici tedeschi l'ipotesi di un conflitto tra norma comunita-
3.5.11 paradigma dualista del Bundesverfassungsgericht: la rigidità ria e norma interna ordinaria gode indubitabilmente della copertura costi-
del Grundgesetz come strumento di garanzia dell'identità costi- tuzionale offerta dal!' art. 24 e può essere facilmente risolto dal giudice con
tuzionale tedesca lo strumento della disapplicazione, anche secondo la dottrina del Bunde-
sverfassungsgericht la diversa ipotesi di un contrasto tra norma comunita-
In piena analogia con il sistema costituzionale italiano, il Bundesver- ria e norma costituzionale si traduce in un contrasto tra principi costituzio-
fassungsgericht tedesco ricostruisce i rapporti tra l'ordinamento comunita- nali e impone un intervento del Tribunale federale che sulla base di un giu-
rio e l 'ordinamento costituzionale sulla base di un orientamento dualistico dizio di bilanciamento tra il valore deli' integrazione e gli altri valori fon-
che affida alla norma interna il riconoscimento del diritto comunitario. damentali individui la norma da applicare al caso concreto 50 .
Fulcro di エオセ@ il セゥウエ・ョZ。@ è. l'art. 24 del Grungesetz che, in analogia ali' art. Sembra insomma legittimo concludere che, preoccupato dalle implica-
11 、・}セ@ C:ostitUZI_one Italiana, ammette la possibilità che atti provenienti zioni del primato incondizionato che la Corte di giustizia deduce dali' idea
da un d1stmto ordmamento giuridico producano effetti all'interno dell'or- di uniformità, il Tribunale federale tedesco, seguendo le indicazioni di una
dinamento nazionale. certa dottrina di orientamento "tradizionalista", sulla base del!' idea di
identità costituzionale affida a se stesso il compito di custode della Costi-
tuzione nazionale.
te ゥセ@ moto il セ・」。ョゥウュッ@ pr_evisto da] trattato neH'ambito degli organi europei allo scopo
d1 nsolvere 1! 」ッセヲャエ@ sul p1ano poht1co». La traduzione di questo passaggio è ripresa da
L FEUSTEL, op. ca., 219.
48
A proposito della sanzione della disapplicazione della norma comunitaria vedi I
fEUSTEL, op.cit., 226. . so K. ALTER, op. ci t., 92 sottolinea che il Tribunale federale costruisce il sistema di ac-
49 certamento giudiziale dei rapporti tra diritto comunitario e diritto tedesco in maniera tale
Per le critiche della decisione, oltre alle tre opinioni dissenzienti espresse, vedi an-
che C. Y!IJAL, op. eli., 55. da mantenere sempre la possibilità di intervenire dopo la Corte di giustizia e in modo da
riservarsi l'ultima parola sulla regola da applicare al caso concreto.
L'ACCETTAZIONE DEL <<MONISMO DI FATTO>> 49

Corte si richiama esplicitamente alla necessità di garantire in maniera


«ininterrotta» e immediata «l'applicazione eguale ed uniforme» del diritto
comunitario e ritiene di dover mutare il suo precedente orientamento in
materia di relazioni tra norma europea precedente e disposizione statale
successiva. Secondo il ragionamento proposto «non vi è ragione» per con-
4. L'ACCETTAZIONE DEL «MONISMO DI FATTO» tinuare a sanzionare la difformità della legge interna con una dichiarazio-
ne di incostituzionalità che, almeno sotto il profilo dell'efficacia tempora-
le, produce risultati assai differenti dali' abrogazione con cui si risolve
SoMMARIO: 4.1. L'apertura della giurisprudenza italiana alla disapplicazione.- 4.2. La l'opposto contrasto tra previsione interna precedente e norma comunitaria
crisi dell'idea di separazione tra gli ordinamenti.- 4.3. Il nuovo atteggiamento del successiva. Così, la Consulta accetta i profili procedurali imposti dalla dot-
Bundesverfassungsgericht.- 4.4. Il superamento della dottrina Solange 1!.- 4.5. trina Simmenthal e, stravolgendo il meccanismo di controllo proposto con
L'accettazione del <<monismo di fatto»: l'identità costituzionale come controlimite il caso Frontini, riconosce che debba essere la giurisprudenza ordinaria
teorico.
l'istituzione giudiziaria che, sulla base dei criteri individuati dalla Corte
del Lussemburgo, è deputata a risolvere i casi di «irriducibile contrasto»
normati vo 4 •
Peraltro, il riconoscimento della liceità della disapplicazione non av-
4.1. L'apertura della giurisprudenza italiana alla disapplicazione viene a discapito dell'intera costruzione giurisprudenziale relativa alle re-
lazioni tra ordinamenti. I giudici si preoccupano, infatti, di ribadire l'idea
La prima reazione della Corte costituzionale italiana alla sentenza Sim- della separazione e presentano la decisione come una precisazione della
menthal con cui i giudici europei hanno messo in discussione l'intero im- giurisprudenza precedente. Da questa riaffermazione della dottrina duali-
pianto dualista italiano, è assai prudente: senza smentire la giurisprudenza sta, essi in primo luogo deducono che il diritto comunitario e il diritto na-
costituzionale precedente, la Consulta constata l'inammissibilità per difet- zionale non hanno un sistema di fonti integrato e che quindi l'istituto della
to di rilevanza 1. disapplicazione, pur garantendo la prevalenza applicativa della norma co-
Da un atteggiamento di maggior deferenza nei confronti del diritto eu- munitaria, non determina conseguenze in termini di validità della norma
ropeo sembra ispirata invece la successiva pronuncia Granita! con cui i interna contrastante. In secondo luogo, dopo aver escluso l 'ipotesi che il
giudici costituzionali prendono atto che i giudici ordinari hanno già aderi- giudice ordinario possa legittimamente disapplicare la norma europea che
to agli orientamenti della Corte di giustizia e decidono di operare la secon- contrasti con i principi fondamentali dell'ordinamento italiano 5 , i giudici
da storica svolta della loro giurisprudenza 2 • Infatti, dovendo decidere di costituzionali utilizzano le vecchie argomentazioni dualiste e riaffermano
una questione di costituzionalità sollevata dal Tribunale di Genova 3 , la la possibilità di un loro intervento, finalizzato al controllo di costituziona-
lità sul diritto comunitario che superi i limiti della cessione di competenze
ex art. Il 6 .
1
Vedi la sentenza della Corte costituzionale italiana, 176/81 del 6 ottobre 1981 e la
sentenza della Corte costituzionale italiana, 177/81. Per un commento vedi A. TizzANO,
Ancora sui rapporti tra norme comunitarie e norme nazionali: il caso di un conflitto sfu- 4 La Corte, pur riconoscendo l'istituto della disapplicazione, si preoccupa di valorizza-
mato, in Foro i t., 1982, l, 360-362. re la soluzione ermeneutica che consente all'interprete di contemperare per via interpreta-
2
Sentenza della Corte costituzionale italiana, 170/84, del 5 giugno 1984. Per un com- tiva la disposizione comunitaria e la disposizione interna.
mento alla decisione vedi A. TIZZANO, La Corte costituzionale e il diritto comunitario: 5 La proposta era stata avanzata all'indomani della sentenza Frontini, da P. BARILE, Il
venti anni dopo ... , in Foro it., 1984, l, 2063-2074. cammino comunitario, cit. 2416.
3
Ordinanza del Tribunale di Genova del 30 aprile 1979. 6 A. TIZZANO, La Corte costituzionale, cit., 2071 sottolinea che l'intenzione di mante-
L'Accr:rrAZIONE DEL «MONISMo DI FATTO»
51
50 PR!MAZ!A DEL lllR!TfO EUROPEO E SALVAGuARDIA DELLE WENTJTÀ ('OSTJTUZIONAU

Ancora una volta, dunque, l'identità costituzionale è concepita come un nerata 9 reaoisce denunciando alla Corte costituzionale il contrasto tra gli
limite al primato. Tuttavia, in una situazione in cui l 'accettazione di un mo- art. 23, '24 cb41 della Costituzione e gli art. l e 2 della legge di ratifica_ del
dello di controllo sostanzialmente diffuso determina una nuova sconfitta Trattato 10. È il caso di notare che, secondo le indicazioni di un certo onen-
della Corte costituzionale e un rafforzamento significativo delle istanze tamento dottrinario Il, il Tribunale non impugna la legge nella sua interez-
comunitaristiche, l'idea sembra più richiamata al fine di mostrare un'orgo- za ma si limita ad impugnarla <<nella parte in cui» consente ali' art. 177 del
gliosa e indimostrabile continuità con l'esperienza giuridica passata, che tイセエ。ッ@ CEE (come interpretato dalla Corte di giustizia) di produrre l' ef-
per manifestare una reale intenzione di utilizzo 7 : in seguito alla decisione fetto giuridico contestato. . .
Granita!, l'intervento della giurisdizione costituzionale, prima obbligato- I giudici costituzionali sfruttano la ーッウゥ「セエ¢@ _o!fe:ra dal nnv10 e, con
rio, diventa residuale e- in considerazione dell'atteggiamento filoeuropeo una decisione caratterizzata da una certa ambigUita di fondo, entrano an-
dei giudici comuni -con esso diventa praticamente virtuale anche la pos- cora una volta nel merito dei rapporti tra gli ordinamenti. Infatti, per un
sibilità di una concreta prevalenza della norma nazionale verso essi rifiutano la tesi dell'inammissibilità per mancato rispetto dei pa-
。セᆳ
12
rametri imposti dalla giurisprudenza costituzionale precedente e:
mettendo la possibilità di dichiarare l'incostituzionalità della legge di rati-
4.2. La crisi dell'idea di separazione tra gli ordinamenti fica nella «nella parte in cui ... » sia lesiva di un ーイゥョセッ@ セッョ、。ュ・エャL@
ampliano enormemente lo spazio di 。ーャゥ」コッョセ@ エ・ッョ」セ@ de1 セッNョエイ_ィュjZ@
]'apertura alla possibilità di un controllo sulle smgole 、ゥウーセsャzAo@ (anzi-
Per la sua capacità di evidenziare la dimensione teorica che nel model-
ché sull'intero apparato normativa, complessivamente considerato) segn.a
lo italiano di apertura al diritto comunitario ha ormai acquisito la minaccia 13
un'indubbia estensione dei margini di intervento . Sempre nella stessa dJ-
dell'applicazione dei controlimiti, l'analisi del caso Fragd si rivela essen-
ziale 8 .
La controversia sorge quando il Tribunale di Venezia, di fronte ad una
decisione ex art. I 77 con cui la Corte di giustizia limita la possibilità che 9 Con la decisione C-33/84, Fragd, del 22 maggio 1985 la Corte di giustizia ricono-

una propria pronuncia pregiudiziale di invalidità possa retroagire fino ad sceva che ]e norme del regolamento della Commissione n. 2140179 come セッ、ゥヲ」。エ@ dal
regolamento della Commissione n. 1541180 sono effettivamente state dichiarate mvahde
esplicare la sua efficacia per la risoluzione della controversia che la ha bae-
dalla precedente decisione C-145179, Roquette Freres del 15 ottobre QYセPL@ ma allo stesso
tempo si an·ogava il diritto a determinare gli effetti dell'annullamento d1 un regolamento
ex art. 177 TCE e concludeva che ,<]a constatata invalidità delle norme del regolamento
nere in via esclusiva il controllo sul rispetto dei controlimiti si desume dal fatto che la Cor- [ ... l non consente di rimettere in discussione. la riscossione o il pagamento degh Importi
te precisi che il giudice può disapplicare (soltanto) la normativa interna che contrasti con compensativi monetari effettuati dalle autonta ョ。コQセィ@ sulla. base d1 tah norme per Il pe-
la disposizione precedente senza specificare alcunché a proposito della possibilità di di- riodo anteriore alla data della sentenza che accerta l mvahdita>>.
sapplicare la nonna europea lesiva dei principi fondamentali. I0 Ordinanza del Tribunale di Venezia del 13 maggio 1982.
7 Secondo G. ITZCOVICH, op.cit., 237 <da motivazione della sentenza, interamente in- Così A. TIZZANO, La Corte costituzionale, ci t., 2071.
11
centrata sulla separazione tra diritto interno e diritto comunitario, può essere considerata 12L'avvocatura dello Stato aveva chiesto l'inammissibilità del ricorso (fondandola su
come il "canto del cigno" del metodo sistematico». A. TIZZANO, La Corte costituzionale, una presunzione di rispetto dei diritti fondamentali da parte delle istituzioni europee) o m
ci t., 2071, invece segnala come, diversamente dalle passate pronunce, la Corte si sia in
questa circostanza limitata a richiamare i principi fondamentali dell'ordinamento. alternativa l'infondatezza.
11 In tal senso anche G. ZAGREBELSKY, La giustizia costituzionale, Bologna 1988, 118,
8 Sentenza della Corte costituzionale italiana, 232/89, del 21 aprile 1989. Per un com-
quando afferma che ]a sentenza Frontini, ave.ndo scelto di ーイ・」ゥウセ@ che un eventuale セ」ᆳ
mento alla decisione vedi M. CARTABIA, Nuovi sviluppi nelle competenze comunitarie del- coglimento della questione di costituzwnahta avrebbe prodotto l annullamento m te graie
la Corte costituzionale, in Giur. cost., 1989, IO 12-1023; L. DANIELE, Costituzione italiana della legge di esecuzione, portava ad un'alternativa tra tutto e ュセョエ・@ che rendevapura-
ed efficacia nel tempo delle sentenze della Corte di giustizia comunitaria, in Foro it., mente declamatoria ]'affermazione dei controhmlll: «tutto, perche la viOlaziOne dei pnn-
1990, l, 1855-1860 e G. GAlA, La sentenza della Corte costituzionale n. 232 dell989 e i cipi fondamentali costituzionali apre la strada, ma solo ョセャ@ caso estremo, alla (Improbabi-
"contro/imiti" alla superiorità del diritto comunitario, in AA.VV., La Corte costituziona- le) denuncia dei trattati da parte dell'ltaha; mente, perche, nel frattempo d1 smgoh regola-
le tra diritw interno e diritto comunitario, Milano 1991, 81-86.
52 PRIMAZIA DEL DIRJITO EUROPEO E SALVAGUARIJ'iA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI L'ACCEITAZIONE DEL <<MONISMO DI FAITO>> 53

rezione, inoltre, essi puntualizzano che «le esigenze primarie dell'applica- pale dichiara l'illegittimità delle disposizioni contrastanti con il diritto co-
zione uniforme del diritto comunitario» non possono legittimamente esse- munitario 15 , sia con la giurisprudenza sulle cosiddette discriminazioni a
re invocate «di fronte ad una possibile violazione del diritto comunitario». rovescio, la Corte costituzionale integra il parametro di costituzionalità
Per contro, però, pur riconoscendo che il diritto fondamentale alla tutela con la disposizione comunitaria 16 ed arriva ad una concezione integrata
giurisdizionale «verrebbe a svuotarsi dei suoi contenuti sostanziali» se si dei rapporti tra gli ordinamenti che è sempre più difficile da spiegare sulla
ammettesse la possibilità per cui una norma invalida continui a produrre base del principio dualista 17 . Inoltre, la Corte introduce una distinzione tra
effetti anche nello stesso caso che ha prodotto il suo annullamento, i magi- non applicazione e disapplicazione che è mirata a sottolineare la validità
strati costituzionali risolvono la questione con una frettolosa e poco con- della norma interna contrastante e che, supponendo l'esistenza di una plu-
vincente dichiarazione di inammissibilità, basata sulla distinzione formale ralità di norme ugualmente valide, mal si concilia con l'idea dualista che
tra i vari procedimenti della controversia e sulla circostanza che la suppo- invece presuppone l'applicazione dell'unica norma legittimata dall'ordi-
sta violazione non rappresenta un orientamento consolidato della giuri- namento a risolvere il caso pratico 18 •
sprudenza europea.
Insomma, sebbene abbia aperto alla possibilità di dichiarare l'incostitu-
zionalità della legge di ratifica «nella parte in cui» leda un principio fon- 4.3. Il nuovo atteggiamento del Bundesverfassungsgericht
damentale e sebbene abbia inequivocabilmente accertato l'effettiva lesio-
ne, la Consulta ripropone il limite del mancato consolidamento dell'orien- Anche il Bundesverfassungsgericht tra la fine degli anni settanta e la
tamento giurisprudenziale che era stato precedentemente immaginato per metà degli anni ottanta è protagonista di un graduale, ma deciso cambio di
impedire che qualsiasi occasionale difformità tra il diritto comunitario e i
principi fondamentali dell'ordinamento potesse produrre la denuncia dei
trattati: consapevoli della gravità delle conseguenze determinate da una
"rottura" anche solo puntuale con la Corte di giustizia, i giudici italiani 15 A questo proposito vedi le sentenze 117/94, del 31 marzo 1994; 384/94, dellO no-

preferiscono smentire l'essenza e l'originalità del loro ragionamento e, pur vembre 1994 e 94/95, del 30 marzo 1995. Vedi anche la precedente sentenza 399/87, del
inviando un monito ai loro colleghi del Lussemburgo, riconoscono di fatto 19 novembre 1987.
16 Vedi le sentenze 249/95, del 16 giugno 1995; 61/96, del28 febbraio 1996 e 443/97,
il primato della norma comunitaria (rectius: dell'interpretazione della nor-
del 16 dicembre 1997.
ma comunitaria) sulla norma costituzionale anche in materia di diritti fon-
17 A questo proposito T. GROPPI, Le norme comunitarie quale parametro nel giudizio
damentali 14 .
(preventivo) di legittimità costituzionale delle delibere legislative regionali, in Le reg.,
Seppur in maniera non esplicita, l'idea che la giurisprudenza costitu- 1995, 923-935 arriva addirittura a sostenere che diventa <<sempre più difficile sostenere
zionale italiana abbia (solo) di fatto abbandonato le matrici teoriche del l'assunto che tra norme interne e [ ... ] norme comunitarie non esiste una relazione di ge-
modello dualista e l'idea che essa abbia finito con l'accettare, almeno sul rarchia». Sul punto però vedi quanto dice F. BALAGUER CALLEJÒN, Fuentes del derecho.
piano dell'applicazione pratica, le implicazioni della dottrina comunitaria Vol. I, Madrid 139 che afferma che «Lajerarqu(a supone (supuso al menos, en el Estado
lega[ de Derecho) la imposici6n de una norma en base a su propiafuerza, a una carac-
della primauté trovano conferma anche negli sviluppi successivi. Innanzi-
terfstica inmanente que no requiere de una especial regulaci6n en el sistemajur{dico. La
tutto, sia con la giurisprudenza costituzionale che nei giudizi in via princi- competencia por el contrario implica la referencia a una norma sobre la producci6n jur{-
dica habilitante y exige por ello una remisi6n al ordenamiento. Competencia y ordena-
miento san as( conceptos que se implican mutuamente» e che quindi esclude in maniera
menti eventualmente incostituzionali non si potrebbe evitare l'applicazione nel nostro categorica la possibilità che un ordinamento fondato sull'attribuzione delle competenze
paese». possa essere ricostruito in termini di gerarchia.
14 18 Vedi la sentenza, 168/91, del 8 aprile 1991. Sulla distinzione tra non applicazione e
Sembra interpretare la pronuncia come un monito anche U. VILLANI, I "contro/imi-
ti" nei rapporti tra diritto comunitario e diritto italiano, in www.europeanrights.com disapplicazione vedi anche A. CELOITO, Le «modalità» di prevalenza delle norme comu-
quando sottolinea che la decisione della Corte costituzionale italiana ha effettivamente nitarie sulle norme interne: spunti ricostruttivi, in Riv. it. dir. pubbl. com., !999, 6, 1473-
prodotto un cambio di orientamento nella giurisprudenza comunitaria successiva. 1484 che ne sottolinea l'utilizzo discontinuo e disomogeneo.
54 PR!MAZJA DEL DJKJTTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE JDENTJTÀ COSTJTUZJONALJ L' ACCE1TAZJONE DEL «'>10NJSMO DJ rAITO» 55

orientamento: le veementi critiche sollevate dalla sentenza Solange indu- do che il mancato rinvio avrebbe leso il suo diritto al giudice garantito dal-
cono, infatti, il Tribunale federale a prendere in considerazione le idee l'art. 101 della Costituzione tedesca.
espresse nelle opinioni dissenzienti del 197 4 e a stemperare alcune delle Al di là del riconoscimento della Corte di giustizia come giudice garan-
posizioni adottate con il tanto contestato provvedimento. tito dalla Legge fondamentale, è interessante osservare che nel rigettare la
Così, con la decisione Vielleicht, i magistrati di Karlsruhe chiamati in questione di costituzionalità, i magistrati di Karlsruhe, pur riaffermando il
causa per risolvere un contrasto tra alcune disposizioni del Trattato CEE e costrutto teorico della prima decisione Solange, rivedono la teoria della
la Costituzione nazionale 19 , ripropongono la linea argomentativa seguita «congruità» e ridefiniscono la strategia processuale pensata per garantire il
nel caso Solange, ma si arrogano la facoltà di decidere volta per volta qua- loro controllo sul rispetto dell'identità costituzionale. Infatti, per un lato
li controversie ammettere al giudizio di costituzionalità 20 . Nella stessa di- essi, riconoscendo che la pretesa di un'assoluta identità nelle modalità di
rezione 'revisionista' anche la pronuncia relativa al caso Eurocontrol con tutela dei diritti fondamentali finisce con lo svuotare la previsione del!' art.
cui gli stessi giudici statuiscono che ai fini della legittima cessione di com- 24, abbandonano la pretesa di congruità alla base della prima decisione So-
petenze ex art. 24 del Grundgesetz, è sufficiente un sistema di protezione lange e individuano il limite all'ordinamento comunitario nella garanzia di
dei diritti fondamentali che garantisca l'essenza dell'identità costituziona- protezione di standard equivalenti 23 . Dall'altro, riconoscono che dal 1974
le nazionale e non è invece imprescindibile l'esistenza di un catalogo di di- sono sopravvenuti avvenimenti di grande importanza politica e costituzio-
ritti, fondamentali e l 'elezione diretta del Parlamento europeo 21 . nale e rivedono il loro giudizio sul sistema comunitario per escludere la ne-
E però con la decisione Solange l/ che si supera l'orientamento del cessità di un controllo di costituzionalità 24 : fino a quando l'ordinamento
22
1974 . L'occasione per la revisione è fornita da una controversia in mate- europeo mantiene adeguati standard di protezione dei diritti fondamentali,
ria agricola: un importatore di champignon, dopo aver infruttuosamente la- i giudici ordinari non sono più legittimati a sollevare questioni di costitu-
mentato presso la Corte di giustizia l'invalidità di un regolamento comuni- zionalità relative a norme europee e una volta consultata la Corte di giusti-
tario, pretende che il Bundesverwaltungsgericht eserciti un nuovo rinvio zia sono tenuti a dare applicazione al primato.
ex art. 177 CEE o, in alternativa, sottoponga la decisione a lui sfavorevole Sebbene i giudici si preoccupino di non smentire apertamente i propri
al Bundesverfassungsgericht. In seguito al diniego del Tribunale ammini- precedenti e sebbene si preoccupino di riservarsi la competenza a decidere
strativo, l'attore propone un ricorso al Tribunale costituzionale, lamentan- su una nuova riapertura del controllo di costituzionalità 25 , la presunzione
di conformità del diritto europeo riduce la clausola sulla salvaguardia del-
19
l'identità ad un'ipotesi teorica che, a meno di clamorosi revirement, non è
Il caso inizia quando il Wervaltungsgerichtof di Francoforte, di fronte ad un contra- garantita da nessuno strumento processuale. Tenendo nella dovuta consi-
sto tra le disposizioni del Trattato in materia di aiuti di stato e alcune disposizioni tedesche
in materia di sviluppo agrario, solleva questione pregiudiziale ex art. 177 CEE e in rispo-
derazione anche il fatto che con una successiva pronuncia il Bundesverjas-
sta ottiene l'indicazione di disapplicare la nom1a interna in favore della norma costituzio-
nale. Insoddisfatto della risposta ottenuta e speranzoso di creare un contrasto tra le giuri-
sdizioni (a questo proposito vedi K. ALTER, op.cit., 94), il giudice amministrativo tedesco 23
Su questo profilo vedi G.C. RoDRJGUEZ lGLESIAS-U. WoELKER, Derecho comunita-
si rivolge al Bundesverfassungsgericht per chiedere la revisione costituzionale della pro-
nuncia. rio, derechos fundamentales y contro/ de constituciona/idad. La decision del Tribuna/
20 constitucionalfederal a/eman de 22 de octubre de 1986, in Rev. inst. com., 1987,3,667-
Sentenza del Bundesverfassungsgericht tedesco, BVerfGE, 52, 187, Vielleicht, del 681, che per sostenere che il nucleo identitaria della costituzionalità si è essenzialmente ri-
25 luglio 1979. Per un commento alla decisione vedi C. V!DAL, op.cit., 55-58. dotto al rispetto della dignità umana, segnala che tra le due decisioni Solange si è verifica-
21
Sentenza del Bundesverfassungsgericht tedesco, BVerfGE, 58, 1, Eurocontrol, del to il passaggio dalla tutela dei diritti fondamentali affermati nella prima parte della Costi-
23 luglio 1981. Per un commento alla decisione vedi A. EMBID IRUJO, Derechos funda- tuzione, alla tutela dei principi che ispirano i diritti fondamentali.
mentales y protection juridica contra actos de organizzaciones internazionale. El caso 24 Sul punto vedi J.M. BANO LEON, Los derechosfundamenta/es en la Comunidad eu-
Eurocontrol, in Rev. esp. der. adm., 1983,38,421-427. ropea y la competencia deljuez naciona/, in Re v. esp. der. adm., 1987, 54,277-286.
22
Sentenza del BundesverjèLSsungsgericht tedesco, BVerjGE, 73, 339, So/ange JJ, del 2
' È quanto segnala G .C. RoDRJGUEZ lGLESIAs-U. WoELKER, op. ci t., 679-681, pur rico-
22 ottobre 1986.
noscendo l'importanza delle novità introdotte dalla sentenza.
56 PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI L'ACCETTAZIONE DEL «MONISMO DI FATTO>> 57

sungsgericht arriva addirittura a sanzionare il Bundesfinanzhofper il man- mando che «la Repubblica federale di Germania coopera allo sviluppo di
cato rispetto di una decisione pregiudiziale 26 , pare legittimo concludere un'Unione europea» garante «della protezione dei diritti fondamentali» e
che, analogamente a quanto ha significato la sentenza Granita! in Italia, la rispettosa dei «principi dello stato democratico, dello stato federale, dello
decisione Solange II segna una forte (anche se potenzialmente reversibile) stato di diritto e del principio di sussidiarietà», riconosce la legittimità di
affermazione delle ragioni uniformatrici del diritto europeo sulle ragioni quell'orientamento giurisprudenziale secondo cui esistono dei limiti alla
identitarie del diritto costituzionale tedesco 27 . cessione della sovranità nazionale.
Forte di questo esplicito riconoscimento della sua dottrina e timoroso
che un'interpretazione evolutiva del nuovo Trattato possa erodere ulterior-
4.4. Il superamento della dottrina Solange II mente l'ambito delle proprie prerogative 29 , il Bundesverfassungsgericht
coglie l'occasione di un ricorso presentato contro la costituzionalità della
Gli storici cambiamenti legati all'entrata in vigore del Trattato di Maa- legge tedesca di ratifica 30 e, valorizzando l'idea che la nuova Unione rap-
stricht finiscono inevitabilmente con il riflettersi sul sistema di relazioni presenta una «staatenverbund 31 » basata sul principio di attribuzione delle
tra ordinamento tedesco e ordinamento comunitario e, al di là di un'appa- competenze, estende nuovamente i margini del controllo di costituziona-
rente continuità giurisprudenziale, determinano importanti cambiamenti lità 32 . In particolare, il Tribunale costituzionale, rinnegando di fatto il self-
anche nelle decisioni del Bundesverfassungsgericht. restraint operato nel caso Solange II 33 , statuisce che qualsiasi provvedi-
A questo proposito bisogna in primo luogo segnalare che il nuovo art. mento europeo che violi i diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione
23 della Costituzione tedesca modifica la procedura ordinaria previamente sarà sottoposto a revisione e dichiarato inapplicabile. Peraltro, questa for-
richiesta dall'art. 24 e, contenendo una previsione che dispone la ratifica te riaffermazione della competenza a statuire sull'applicabilità del diritto
dei trattati europei con la partecipazione del Bundesrat e con una maggio- europeo non è limitata solo all'ipotesi di vulnerazione dei principi fonda-
ranza parlamentare dei due terzi, coinvolge nel negoziato politico anche i mentali, ma i giudici di Karlsruhe precisano che residua un margine per il
Ldnder e i gruppi partiti ci di minoranza 28 . Inoltre, lo stesso articolo, affer-

29 A questo proposito vedi K. ALTER, op.cit., 105.


26 30 L'espressione letteralmente significa associazione di stati e deve essere letta in con-
yedi la sentenza del Bundesverfassungsgericht tedesco, BVerfGE, 75, 223, Klop-
penburg, dell'8 aprile 1987. Vedi anche K. ALTER, op.cit., 98-104. trapposizione con l'idea di stato federale. Per maggiori considerazioni sull'idea di <<staa-
27 tenverbund>> mi sia consentito il richiamo a F. VECCHIO, Competenza e gerarchia nella
Contra questa interpretazione K. ALTER, op.cit., 96-98, la quale, pur riconoscendo
sentenza Lisbona del Tribunale federale tedesco: verso un diritto costituzionale asimme-
che l'opinione sopra riportata è largamente dominante in dottrina sostiene che le due deci-
trico?, in www.diritto.it.
sioni Solange hanno rappresentato una grande vittoria del Tribunale costituzionale perché,
31 Il ricorso che ha generato la pronuncia fu presentato da quattro parlamentari tedeschi
oltre ad imporre un atteggiamento più prudente alle istituzioni politiche comunitarie (ed in
primis al governo tedesco), hanno riportato ali' ordine giudici ordinari riottosi che aveva- contro la legge di ratifica del Trattato di Maastricht. Contro il Trattato era stato inoltre pre-
no intravisto nella Corte di giustizia un'utile sponda per aggirare la gerarchia giudiziaria, sentato un ricorso da parte di un privato che lamentava la compatibilità costituzionale del-
hanno imposto ai giudici del Lussemburgo le prescrizioni della giurisprudenza costituzio- la legge di modifica dell'art. 23 del Grundgesetz. Il Bundesverfassungsgerichtofritiene
nale e, attraverso il controllo sulle condizioni di garanzia dei diritti fondamentali, si sono questo secondo ricorso inammissibile e ammette il primo solo nella parte in cui lamenta
riservati la possibilità di pronunciare l 'ultima parola in materia di relazioni tra ordinamen- una possibile vulnerazione del diritto al suffragio garantito dali' art. 38 della Costituzione.
to europeo. Per quanto interessante, questa tesi non sembra condivisibile perché sottova- 32 Sentenza del Bundesverfassungsgericht tedesco, BVerfGE, 89, 155, Maastricht, del

luta il fatto che prevedendo una sorta di presunzione di conformità del diritto europeo, i 12 ottobre 1993. Per un commento alla decisione, fra i tanti, vedi D. GRIMM, Una Costitu-
giudici costituzionali tedeschi legavano il loro potere di pronunciare legittimamente l'ulti- zione per l'Europa?, in J. LUTHER-P.P. PoRTINARo-G. ZAGREBELSKY, l/futuro della Costi-
ma parola sul diritto comunitario al verificarsi di una situazione altamente improbabile. tuzione, Laterza, Bari 1996,340-368 e J. HABERMAS, Una Costituzione per l'Europa? Os-
28
A questo proposito vedi le interessanti considerazioni di 1. KoKOTT, Report on Ger- servazioni su Dieter Grimm, in J. LUTHER-P.P. PORTINARO-G. ZAGREBELSKY, op.cit., 369-
many, in A.M. SLAUGHTER-A. STONE SWEET-J.H.H. WEILER, The European Court and na- 375.
tional Court, Oxford 1998,77-131. 33 Si esprime così K. ALTER, op.cit., 106.
L' ACCE'nAZJONE DEL «MON!SMO DJ l ATTO>> 59
58 PR!MAZ!A DEL D!Rl'lTO EUROPEO E SAL\A(iUARD!A DELLE JDENTJTÀ COSTJTUZ!ONALJ

c<Jntrollo di costituzionalità anche nel caso in cui le istituzioni europee vio- matrici teoriche della decisione del l 993 - essi o ritengono non ammis-
lino l'attribuzione di competenze prevista nei trattati l 4 . sibile la questione proposta S セL@ o come avviene nel caso con cui si con-
È appena il caso di sottolineare che, analogamente a guanto accaduto in clude la cosiddetta "guerra delle banane" evitano comunque di interve-
Italia con il caso Fragd, il Tribunale costituzionale, pur avendo ammesso nire in concreto dichiarando l'inapplicabilità del diritto comunitario o
che uno svuotamento del diritto di suffragio previsto dal!' art. 38 della Co- l' incostituzionalità della legge tedesca di ratifica 39 . In un caso addirittu-
stituzione tedesca possa astrattamente determinare un 'ipotesi di legittima ra puniscono i giudici ordinari irrispettosi dell'obbligo di adire la Corte
applicazione dei controlimiti 35 , statuisce che il Parlamento tedesco man- di giustizia 40 .
tiene comunque prerogative significative ed esclude che le competenze
concretamente attribuite alle istituzioni comunitarie producano una simile
lesione. Insomma, malgrado il ritorno dei toni forti e malgrado il profondo 4.5. L'accettazione del «monismo di fatto»: l'identità costituzionale
significato politico e simbolico 36 , il Bundesverfassungsgericht si limita a come controlimite teorico
circoscrivere sul piano interpretativo le disposizioni più problematiche del
nuovo Trattato europeo, ma fa salva la legge di ratifica. Questa rassegna della giurisprudenza italiana e tedesca dovrebbe aver
L'ambigua linea giurisprudenziale inaugurata dal caso Maastricht messo in evidenza l'originalità della strategia con cui i giudici costituzio-
trova conferma nelle decisioni successive. Infatti, per un verso i giudici nali proseguono il loro «Cammino comunitario» e gradualmente si piegano
costituzionali proseguono ad estendere e precisare l'ambito dell'identità alle richieste dei giudici del Lussemburgo. Infatti, l'orgogliosa riafferma-
costituzionale tedesca, attraverso l'indi viduazione di ipotesi astratta- zione delle argomentazioni dualiste non nasconde certo le profonde tra-
mente idonee ad integrare la fattispecie dei controlimiti: così, con una sformazioni che nel tempo hanno portato le due supreme giurisdizioni a
ordinanza del 2004 (relativa ai rapporti tra Bundesverfassungsgericht e modificare i loro orientamenti e ad accettare una disciplina dei rapporti tra
Corte europea dei diritti dell'uomo), essi indicano il diritto di famiglia, gli ordinamenti che pare ispirata dalla rinuncia al dogma dell'esclusività
il diritto degli stranieri e i diritti della personalità quali ambiti privile- della norma giuridica nazionale e dalla contestuale accettazione dell'idea
giati per il loro intervento 37 . Per un altro, però, - pur riproponendo le del pluralismo 41 . Così avviene quando la Corte costituzionale italiana ri-

34
Sulla questione della kompetenz-kompetenz nella sentenza Maastricht si rinvia alle
38 Vedi la sentenza del Bundesverfassungsgericht tedesco, BVerjGE, 97,350, Euro, del
considerazioni di J. KoKmT, op. cii., 92-107.
35
31 marzo 1998. Sriferimenti Sul caso vedi C. VJDAL, op.cit., 71.
Sul significato che questa interpretazione dell'art. 38 Grundgesetz ha sugli equilibri
19 Sentenza del Bundesverfassungsgericht tedesco, BVe1jGE, 102, 147, Bananenmark-
complessivi si rinvia a A. ZEJ, Un colpo al cerchio e uno all'Europa: la Germania dopo la
tordnung del 7 giugno 2000. Per una ricostruzione della controversa vicenda e per un com-
sentenza Lisbona, in wwwfedera/ismi.it che sottolinea che a proposito di questa nuova
mento vedi G. lncovJCH, L'integrazione europea tra principi e interessi. Giudici nazio-
concezione del diritto di voto parla di un superamento della contrapposizione tra diritto
oggettivo e diritto soggettivo.
nali e Corte di giustizia nelh1 "guerra delle banane", in Mal. stor. cult. giur., 2004,2,
358-424 e K. ALTER, op. cii., 110-117. Nella stessa direzione anche la sentenza BVerfGE,
36
Secondo quanto riportato da I. PERNICE-F. MAYER, La costituzione integrata dell'Eu-
92, 203, F ernsehrichtlinie, del 22 marzo 1995.
ropa, in G. ZAGREBELSKY, Diritti e Costituzione nell'Unione europea, Bari 2003,43-68 la
40 Ad esempio, con la decisione BVerjG, l BVR 1036/99, Teilzeitarbeit, del 9 gennaio
sentenza del H!/i)esteret danese, I-361/1997, del6 aprile 1998 è chiaramente influenzata
dalla giurisprudenza costituzionale tedesca e dalla decisione Maastricht. 2001 i giudici costituzionali tedeschi annullano una sentenza che il Bundesverwaltungsge-
37 Ordinanza del Bundesverfassungsgericht tedesco, BVe1jGE, 117,307, Gdrgiilii, del
richt aveva pronunciato rifiutandosi di adire la Corte di giustizia. Per maggiori riferimen-
ti su questa controversia e su altri casi analoghi si rinvia a C. VmAL, op.cit., 71.
14 ottobre 2004. Per un commento alla decisione vedi F. PALERMO, Il Bundesverfassungs-
4 1 Sul superamento del principio di esclusività vedi C. PrNELLl, Costituzione e princi-
gericht e la teoria «selettivw' dei contro/imiti, in Quad. cost., 2005, l, 181-188 e A. DJ
MARTJNO, Il Tribunale costituzionale tedesco delimita gli effetti nel dirillo interno delle
pio di esclusività, Milano 1990. Inoltre, secondo G. lTzcovJcH, Teorie, cit., 238 a partire
dalla sentenza Granita/, l'argomentazione dei giudici costituzionali italiani si riavvicina
sentenze della Corte Europea dei diritti del/ 'uomo, in www .associazionedeicostituzionali-
alle dottrine pluralistiche della scienza internazionalista degli anni sessanta (Durante e G.
sti.it.
6Q PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI L'ACCETTAZIONE DEL <<MONJSMO DI FATTO>> 61

conosce l'istituto della disapplicazione/non applicazione della previsione senza impedire il funzionamento unitario del sistema, sostanzialmente la-
interna o quando riconosce la legittimità della convivenza di norme giuri- scia al primato il compito di risolvere le antinomie normative e che nella
diche provenienti da sistemi giuridici diversi e astrattamente idonee a re- pratica affida alla Corte di giustizia il compito di contemperare le esigenze
golare la stessa fattispecie. Così avviene anche quando il Bundesverfas- identitarie dei sistemi costituzionali nazionali e le esigenze di uniformità e
sungsgericht supera la sua ritrosia a riconoscere il primato del diritto euro- di certezza giuridica richieste per il corretto funzionamento del mercato
peo nel contrasto con le norme costituzionali e rifiuta di dichiarare l'inap- comune europeo 44 •
plicabilità della previsione comunitaria o quando interviene per sanziona-
re le decisioni irrispettose delle pronunce della Corte di giustizia. Addirit-
tura, anzi, alcune conclusioni della giurisprudenza costituzionale presa in
considerazione sembrano determinate dali' adesione ad un paradigma mo-
nista «di fatto 42 ».
In questo quadro una parte della dottrina ha concluso che, malgrado i
toni aspramente polemici che hanno caratterizzato alcune pronunce delle
due istituzioni giudiziarie supreme e malgrado l'estensione (virtuale) del
controllo di costituzionalità agli atti comunitari lesivi del principio di attri-
buzione delle competenze, i riferimenti all'identità costituzionale (e più in
generale alla teoria dei controlimiti) debbono essere intesi come richiami
stilistici, espressivi di un potere soltanto teorico di bloccare l'efficacia del
diritto europeo. Insomma, essi diventerebbero un'"arma spuntata 43 " che,

Barile) e alle teorie del pluralismo istituzionale di Santi Romano (per un commento recen-
te vedi P. GROSSI, Lo Stato moderno e la sua crisi (a cento anni dalla profusione pisana di
Santi Romano), in Riv. trim. dir. pubbl., 2011, l, 1-22).
42
Secondo F. PALERMO, Il Bundesveifassungsgericht, cit., 188, «l giudici costituzionali
f... ] sembrano insomma continuare ad affermare un dualismo spietato e a praticare un moni-
smo di fatto: quanto più i controlimiti si ribadiscono a parole, tanto meno se ne traggono con-
seguenze nei fatti>>. L'espressione <<monismo di fatto>> è stata più recentemente riproposta da
G. RAIMONDI, L'esperienza della Corte europea dei diritti del!' uomo, in www .astrid-online .it.
Secondo G. DEMURO, invece, La giurisprudenza della Corte costituzionale in materia
di applicazione dei regolamenti comunitari, in Giur. cast., 1987,2366-2395, la Corte co-
stituzionale italiana sembra <<"dualista" nelle premesse e "monista" nelle conclusioni>>.
Nello stesso senso anche G. GuzzETTA, Annullamento delle leggi regionali "anticomuni-
tarie ":crisi di un modello giurisprudenziale, in Giur. cast., 1994, 4238-4266, quando so-
stiene che le sentenze pronunciate in via principale dalla Consulta destituiscono <<di ogni
utilità pratica l'originalissima ricostruzione del nostro giudice costituzionale, fondata sul-
l'idea di due sistemi di fonti[ ... ] paralleli e coordinati>>.
43
L'espressione, peraltro abbastanza diffusa nel dibattito specialistico, tra gli altri è
utilizzata, da A. RuGGERI, Sistema integrato di fonti, tecniche interpretative, tutela dei di-
ritti fondamentali, in www.associazionedeicostituzionalisti.it e da O. PoLLICINO, Il diffici- 44 Critica questo atteggiamento di <<autoesclusione>> della Corte costituzionale italiana,
le riconoscimento delle implicazioni della supremazia del diritto europeo: una discutibile F. SALMONI, La Corte costituzionale e la Corte di giustizia delle Comunità europee, in Dir.
pronuncia del Consiglio di Stato, in wwwforumcostituzionale.it. pubbl., 2002,2,491-564.
MULTILEVE'L CONST/TU7W.\ALISM, PLURALISMO COSTITUZIONALE E UNI1'À MATERIALE 63

eia diretta, hanno sviluppato un rapporto di reciproca limitazione: per un


verso, l'applicazione delle norme nazionali può incontrare un limite nelle
previsioni europee e viceversa, attraverso i controlimiti, l'applicazione
delle norme europee può essere ostacolata da alcune previsioni nazionali;
per un altro, la presenza di disposizioni di provenienza esterna, quando non
5. MULTILEVEL CONSTITUTIONALISM, PLURALISMO ne impedisce tout court l'applicazione, interferisce sull'interpretazione
COSTITUZIONALE E UNITÀ MATERIALE delle disposizioni interne ali' ordinamento considerato 2 .
DELL'ORDINAMENTO In considerazione della comune funzione fondati va d eli' ordine giuridi-
co sovranazionale ed in considerazione della natura parziale ed aperta dei
due livelli ordinamentali 3 , la letteratura riferita ritiene che una lettura di-
SOMMARio: 5.1. La prospettiva costituzionale integrata _52 DaJJ'un · a· · t 1 · , sgiunta del sistema normativa comunitario e dei singoli sistemi normativi
all'u ·c 'd 1 · , . . · · · 11 ono ogJCa
. DI a eonto ogJca ·- 5.3. La funzwne d1alettica dell'identità costituzionale· Ji- nazionali sia metodologicamente scorretta. Piuttosto, si impone una rico-
InJte lpotetJCo al pnmato e garanzia delJ'"unità nella diversità". . struzione che, tenendo nella dovuta considerazione l 'importanza delle re-
lazioni che intercorrono tra i diversi sistemi giuridici, prenda atto delle
mansioni congiuntamente esercitate dagli apparati normativi nazionali e
dall'apparato normativa comunitario e consideri l'ordine giuridico euro-
S.I. La prospettiva costituzionale integrata peo come un'unione di costituzioni in di venire, basata sulla cooperazione
e sul!' interazione dialettica tra una pluralità di li velli istituzionali non
Nel エ・ョ。ゥセッ@ di sviluppare un quadro concettuale capace di offrire una omogenei 4 : ordinamenti costituzionali nazionali e ordinamento comunita-
copertura teonca alle anomalie del processo europeo la . . rio, fondando e al tempo stesso limitando il potere europeo, rappresentano
zi 1 h , . . . . , scienza costltu-
,.ona e セーイッウエ@ di nvedere m chiave costituzionale il fenomeno del- le due insopprimibili facce di un'unitaria costituzione materiale dell'Euro-
l mtegrazwne. pa ed insieme integrano un innovativo ordinamento giuridico, dotato di
cッウ↓LNーイ・ョ、セ@ ウーオョセ@ da オセ。@ concezione «contrattualistica» del pote- propri criteri ermeneutici 5 .
イセ@ ーセ「_i@ che affida all Idea di costituzione il compito di fondare e defi-
mre I }セi@ ti セ・ャ@ '.apparato !stituzionale l, questo orientamento, diversamen-
te 、。ャゥュセッウエコキョ・@ momsta e dall'impostazione dualista, ritiene che esi-
sta セョ@ ッイ、ュセ・ョエ@ europeo dotato di un fondamento duale che deve esse- 2
re ョ」・セ。エッ@ m una lettura congiunta della norma sovranazionale e della Due opposti orientamenti sugli spinosi problemi determinati dell'interpretazione
conforme nel sistema europeo sono stati recentemente espressi da M. LuciANJ, Le funzio-
norn:a mterna ー・セゥウカ。@ della partecipazione statale al processo di inte- ni sistemiche della Corte costituzionale, oggi, e l'interpretazione "conforme a", in Foro
graziOne. iョッャセイ・L@ l ordinamento europeo e gli ordinamenti nazionali per amm. Tar, 2007,7-8, 87-101 e da A. RuooERI, Dimensione europea della tutela dei dir il! i
lo meno a partire dal momento in cui si è affermato il principio del!'effica- fondamentali e tecniche interpretath•e, in www federalismi.it. Ruggeri ha ribadito una po-
sizione analoga anche in ID., Alla ricerca del fondamento dell'interpretazione conforme,
in www forumcostituzionale .it.
1
1 L'idea della costituzione parziale e dell'ordinamento aperto è sviluppata in P. HÀ-
Secondo l. PERNICE-f MA YER .· .
tere bb!'. .·d' . · 'op. ut., 44 -45, la concezwne contrattualistica del po- BERLE, Dallo Srato nazionale al/ 'Unione europea: evoluzioni dello Stato cosrituzionale, in
ウッエゥセ・@ 」セッャjsエョ│ァオ・@ .dalla concezione naturalistica perché, a differenza di questa che Dir. pubbl. comp. eur., 2002, 2, 455-462.
na orgamzzazwne dotata di f1ni · · 4
Vedi quanto sostenuto da I. PERNICE-F. MAYER, op. cii., 52.
セ[ィゥ@ Q Z」セFゥᄋ@
riiJheneche istituzioni ャセ@ ーオ「jォセZ。イ[・@ Z Q ゥZセ・@ 5
Sul tema dell'interpretazione contestuale e del diritto comparato come quinto meto-
e c e Siano costituite attraverso a ··t' . d' . . . .
esempio costituzioni o accordi internazionali). pposJ I accor l JStJtutJVJ (ad do di interpretazione vedi P. HABERLE, La Costitu<:ione nel contesto, in Nomos, 2002,2,7-
24 e ID., Per una dollrina della costituzione europea, in Quad. cost., 1999, l, 3-30.
64 PR!MAZIA DEL DIRIITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI MULTILEVL"L CONSTITUTIONALISM, PLURALISMO COSTITUZIONALE E UNITÀ MATERIALE 65

5.2. Dall'unità 'ontologica' all'unità 'deontologica' costituzionale dell'età moderna. Infatti, essi, da un lato, rifiutano con deci-
sione la prospettiva di una unità 'antologica' garantita dalla definizione a
Il principale vantaggio di questa rivoluzionaria concezione metodolo- priori di precise regole di conflitto, ma dall'altro si affrettano a precisare
gica - almeno secondo una parte degli autori che vi si ispirano 6 - ripo- che, in presenza della fortissima tensione unitaria che caratterizza le pro-
serebbe nella sua capacità di non drammatizzare la questione dell'unità nunce e in presenza dell'omogeneità (non dell'identità) di vedute che ca-
dell'ordinamento giuridico e di superare in maniera definitiva i pericolo- ratterizza l'ordine giuridico europeo e gli apparati statali, la coesistenza di
si schemi istituzionali dello ius publicum europaeum ed in particolare la diverse norme giuridiche egualmente valide e l'esistenza di un apparato
teoria della sovranità 7 . Secondo questa specifica prospettiva, il valore giudiziario bicefalo non rappresentano un ostacolo insormontabile per una
guida del nuovo metodo costituzionale sarebbe rappresentato da un sin- lettura integrata dell'ordinamento. In primo luogo, perché, i numerosi rife-
cero e dinamico pluralismo istituzionale, basato sull'idea di "tolleranza rimenti alla cooperazione (o al coordinamento) tra gli ordinamenti e le giu-
costituzionale 8".
risdizioni contenuti nelle precedenti pronunce giurisprudenziali mostrano
Sulla base di questa valorazione fortemente negativa dell'esperienza chiaramente sia l'esistenza di uno spirito collaborativo tra i diversi organi
giuridica passata si spiega il perché, di fronte alla questione dell'unità di giudiziari, sia l'assoluta ipoteticità di una situazione di rottura 10 • In secon-
un ordinamento tanto peculiare, i "costituzionalisti multilivello 9", consci do luogo, perché la strutturale assenza di una norma o di un'autorità di
della funzione unificatrice storicamente garantita dalla sovranità e consa- chiusura sarebbe compensata dal dialogo tra le istituzioni giudiziarie na-
pevoli dell'ineluttabilità del legame tra l'unità e l'esistenza stessa dell'or-
zionali, le istituzioni giudiziarie comunitarie e le istituzioni politiche co-
dinamento, elaborino profili teorici assai distanti dalla tradizione politico-
munitarie che impedisce ai conflitti di degenerare in un tanto imbarazzan-
te quanto pericoloso contrasto tra i giudicati. Per di più, al di là della sem-
plice (ma, almeno alle origini, tutt'altro che scontata) unità materiale del-
6 l'ordinamento integrato (intesa come non contraddittorietà tra i giudicati),
Per la distinzione delle varie posizioni assunte dalla scienza costituzionale che si ri-
conosce nell'impianto metodo logico haberliano e in senso lato nella dottrina della costitu- il continuo confronto tra le reciproche, e non sempre coincidenti, 'verità'
zione multilivello, si rinvia a F. BALAGUER CALLEJÒN Derecho constitucional europeo, in ha consentito un progressivo avvicinamento tra le posizioni dei giudici del
F. BALAGUER CALLEJÒN (coord.)-M. BALAGUER CALLEJÒN-G. CAMARA VJLLAR-J. LOPEZ Lussemburgo e le posizioni degli altri giudici supremi europei e, nel lungo
AGUILLAR-J. MoNTILLA MARTOS, Manual de derecho constitucional. Vol. I, Madrid 2009, periodo, ha garantito uno sviluppo giurisprudenziale omogeneo e coeren-
210-219. Inoltre, mi sia consentito il richiamo a F. VECCHIO, Costituzionalismo multilivel-
lo e unità interpretativa dell'ordinamento giuridico, in Rass. parl., 2010, 4, 863-880. te II_ Infine, questo originale sistema giurisdizionale ha mostrato la capa-
7
Per una critica a questo tentativo di superare la teoria della sovranità vedi in genera-
cità di spingere gli attori (non solo giudiziari) del processo europeo verso
le A. CANTARO, op.cit., 36-38. soluzioni accettabili sia per il livello comunitario che per il livello nazio-
8
Sebbene si trovi sviluppata in più punti dell'impianto teorico di Joseph Weiler, l'idea nale e non di rado è accaduto che i compromessi proposti dagli organi giu-
della tolleranza costituzionale trova una compiuta formulazione in J. WEILER, Federalismo risprudenziali siano stati recepiti dagli ordinamenti giuridici e abbiano ri-
e costituzionalismo, cit., 511-535.
9
Sebbene risenta profondamente dell'influsso teorico haberliano e in parte di quello
weileriano (vedi a questo proposito in F. BALAGUER CALLEJÒN, Derecho constitucional eu-
ropeo, in F. BALAGUER CALLEJÒN (coord.)-M. BALAGUER CALLEJÒN-G. CAMARA VILLAR-J. IO In effetti è il caso di ricordare che la sentenza Maastricht parla di cooperazione tra
LoPEZ AGUILLAR-J. MoNTILLA MARTOS, op.cit., 213) la prima esplicita formulazione del le Corti, la sentenza Granita[ parla di ordinamenti coordinati e la sentenza Frontini a pro-
concetto di multilevel constitution viene formulata in I. PERNICE, Multi leve! constitutiona- posito di un 'ipotesi di vulnerazione dei diritti fondamentali da parte delle istituzioni co-
lism and the Treaty of Amsterdam: european Constitution-making revisited?, in Com. munitaria parla addirittura di ipotesi aberrante.
mark. law rev., 1999,4, 703-750 ed è stata sviluppata dapprima in ID., Multilevel consti- Il Sul tema d eli 'unità materiale dell'ordinamento e dei criteri elaborati dall' ordinamen-
tutionalism in the European Union, in Eur.law rew., 2002,5,511-529 e più recentemen- to costituzionale italiano vedi A. RuGGERI, Trattato costituzionale, europeizzazione dei
te in ID., The Treaty of Lisbon: multilevel constitutionalism in action, in Col.journ. eur. "controlimiti", cit., V. ONIDA, «Armonia tra diversi» e problemi aperti, in Quad. cast.,
law., 2009, 3, 349-408.
2002, 3' 549-557.
66 PR!MAZJA DEL DJRJTJ'O ElJJ<OPEO E SALVAUUARDJA DELLE IDEN /'JTÀ COSTJTUZJONALJ
MULTILEVEL COSSTJTLT/0.\AL/SM, PLURALISMO COSTITUZIONALE E uセiG￀@ MATERIALE 67

dotto le diversità originarie, determinando le condizioni per un avanza-


mento normativa del! 'integrazione politica 12 . fermazione dell'identità costituzionale come eccezione all'uniformità del
sistema giuridico europeo e come argine ali 'applicazione del primato del
, pゥオエッウセL@ Lャオョセゥ@ 、。セ@ costituire un problema giuridico, questa forma diritto comunitario.
?eontolog1ca e dmam1ca di unità, che affida il corretto funzionamento del
Piuttosto, essi ritengono che questa giurisprudenza dovrebbe essere in-
SIStema al senso di responsabilità delle istituzioni coinvolte nel processo
quadrata in una prospettiva dinamica che, accanto ai profili relativi al caso
europeo SI conforma alla perfezione con gli schemi istituzionali dello sta-
concretamente esaminato, valorizzi nella giusta misura la logica 'monito-
to costituzionale e - a giudizio dei costituzionalisti che si riconoscono in
ria' delle singole pronunce e che, invece di limitarsi a registrare il «cam-
アオ・ウエセ@ ュ・セッ、_@ セ M ?resenta anche il vantaggio di rappresentare in maniera

mino comunitario» dei tribunali costituzionali nazionali, metta in evidenza


autentica l ongmano ethos di un 'integrazione che ha sempre mirato a rea-
lizzare !'"unità nella diversità 14". anche gli effetti prodotti in termini di interazione dialogica tra i vari livel-
li istituzionali.
In questa ottica, questo particolare settore della scienza giuridica so-
stiene che, a prescindere dalla sua mancata attuazione concreta, la riserva
5.3 .. La funz.ione dialettica dell'identità costituzionale: limite ipote- di giurisdizione nazionale legata alla clausola sull'identità costituzionale è
tico al pnmato e garanzia dell'"unità nella diversità" effettivamente riuscita ad incidere sulle decisioni delle istituzioni comuni-
tarie e, più in generale, sugli sviluppi complessivi dell'integrazione.
In N」セョウゥ、・イ。コッ@ delle peculiarità della prospettiva proposta, gli autori Sotto questo profilo, in primo luogo si afferma che la minaccia di un
che SI nc?1amano al nuovo orizzonte metodologico ritengono riduttivo controllo costituzionale ha determinato una maggior prudenza del Consi-
prendere Isolatamente in considerazione le singole decisioni che contras- glio dei Ministri europei: in considerazione dei controlimiti, i governi na-
segnano la complessa evoluzione giurisprudenziale che ha portato all 'af- zionali - tradizionalmente inclini a sfruttare i meccanismi decisionali co-
munitari per adottare provvedimenti politicamente impopolari o giuridica-
mente vincolati- hanno provato a limitare l'utilizzo degli strumenti nor-
12 mativi comunitari o, per lo meno, hanno cercato rimedi capaci di compen-
, Al di là delle modifiche costituzionali introdotte in materia di clausola europea si
puo fare nfe11mento al caso Kre;l con cui in seguito alla sentenza C-285/98 ""an· K ·1 sare gli squilibri prodotti. Allo stesso modo, è stato rilevato che l'opposi-
d J JJ . 20 . . . . ' l ' ja rei '
zione della giurisprudenza costituzionale nazionale ha condizionato gli
e gennaiO 00. della Corte d1 gmstlZJa delle Comunità europee, il legislatore costitu-
ZIOnale tedesco ha ntenuto opportuno fare una modifica all'art. 12A del Grundgesetz per orientamenti della Corte di giustizia: la vicenda dei diritti fondamentali
。、・ァオイセッ@ al セッョNエ・オ@ della pronuncia. Per un commento vedi E. DI SALVATORE, Forze ar- prima negati dai magistrati del Lussemburgo e poi riconosciuti attraverso
ma;. e hberta d1 lavoro delle donne, tra diritto comunitario e Grundgesetz: il caso Kreil
m lr. pubbl. comp ..eur., 2000, 2,. 767-773. Per una rassegna delle clausole europee vedi,
l'ingegnosa costruzione delle tradizioni costituzionali comuni, rappresen-
mvece A: CELorro-1. GROPPI, Dmtto UE e diritto nazionale: primauté vs. contro/imiti in ta solo il primo e più eclatante esempio dell'influenza esercitata dai giudi-
RlV.lt. d1r.pubbl. com., 2004,6, 1309-1384. ' ci nazionali sui loro colleghi europei e da questo punto di vista potrebbe
13 .
essere accompagnata da altre s1tuazwm . . ana log he 15 .
M. LUCIANI, Costituzionalismo irenico e costituzionalismo polemico in www asso-
.
cwzャッョ・、ゥ」ウエオコセ。NL@ pur riconoscendo la capacità descrittiva dell'impianto .teori- ln questa dimensione di "costituzionalismo processuale 16 " la dottrina
co ァ・セイ。ャュョエ@ attnbuno al costi.tuzionalismo multilivello, critica la costruzione dogma-
IJca ョーッイエ。セ@ e md1v1dua una d1stmzwne tra 1 costituzionalisti polemici che utilizzano il
metodo coslltuzwnale tradiZionale e i costituzionalisti irenici che si richiamano ai dogmi
del neocostituzwnahsmo.
"Si può ad esempio fare riferimento alla vicenda FOGASA. Per un commento a que-
'" Y?!endo ウッエセャゥョ・。イ@ lo spirito pluralista dell'apparato istituzionale comunitario, il sta controversa vicenda si rinvia a C.lZQUIERDO SANS, Conjlictos entre lajurisdicci6n co·
motto ufficiale dell. Umone europea parla di un 'Europa <<unita nella diversità». J. WEILER munitaria y la jurisdicci6n constitucional espafiola (e n materia de derechos fundamenta-
Federalismo e costituzionalismo, cit., 516 mette inoltre in evidenza che il Preambolo deÌ les), in Rev. esp. der. eur., 2010,34, 193-233.
tイセエ。ッ@ dJ Roma è ゥセーイ。エッ@ da una dimensione processuale ([ ... ]porre le fondamenta di 1
6 La categoria della <<costituzione processo>> è utilizzata da A. CANTARO, La di;puta sul-
un Unwne sempre pru stretta[ ... ]) e plurale([ ... ] tra i popoli europei[ ... ]).
la Costituzione europea, in AA .YV ., Verso la Costituzione europea, Milano 2003, 29-87.
68 PRIMAZIA DEL DJRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

della primauté acquisisce una connotazione particolare perché, !ungi dal-


l'essere intesa in maniera completamente incondizionata, si traduce in un
primato applicativo che (nel rispetto delle condizioni a cui è sottoposta)
deve essere inteso come extrema ratio e che non incide sulla validità della
norma disapplicata 17 . Alla stessa maniera, anche l'identità costituzionale
e, più in generale i controlimiti, acquisiscono un significato parzialmente PARTE SECONDA
nuovo, rispetto a quello difensivo che essi avrebbero dovuto svolgere se-
condo le previsioni del «costituzionalismo autarchico» dei tribunali costi- IL PRIMATO DEL DIRITTO EUROPEO ED IDENTITÀ
tuzionali nazionali. Infatti, per un verso, questo nuovo quadro dogmatico,
COSTITUZIONALI NEL TRATTATO DI LISBONA
consapevole delle conseguenze prodotte dalle diffuse e prolungate tensio-
ni tra sistema comunitario e sistemi nazionali, non mette in discussione
l'eccezionalità (o forse addirittura sarebbe meglio dire l'ipoteticità) della
loro concreta applicazione. Per altro verso, però, i costituzionalisti multili-
vello riconoscono che identità costituzionale e controlimiti svolgono una
essenziale funzione di controllo ed indirizzo dell'apparato istituzionale co-
munitario e che la loro presenza è di fondamentale importanza per garanti-
re che la dimensione unitaria dell'ordinamento non si traduca in una mi-
naccia per la pluralità dei valori che lo compongono 18 .

17
A questo proposito, la scienza giuridica ha distinto tra primato e supremazia. Su que-
sta distinzione vedi S. MANGIAMELI, op.cit., 34 e M. FIORAVANTI, Per un nuovo federali-
smo europeo, in www.astrid-online.it.
18 Sul punto vedi ad esempio M. CARTARIA-A. CELoTTo, La giustizia costituzionale in
Italia dopo la Carta di Nizza, in Giur. cast., 2002,6,4477-4508.
6. GLI ELEMENTI DI COSTITUZIONALITÀ NEL TRATTATO DI
LISBONA

SOMMARIO: 6.1. La transizione costituzionale.- 6.2.11 Trattato di Lisbona.- 6.3. La


tensione tra identità europea e identità nazionali e la possibilità di leggere in chiave
costituzionale il Trattato di Lisbona.

6.1. La transizione costituzionale

La generale percezione dei limiti del Trattato di Maastricht e dei suoi


successivi emendamenti hanno indotto i vertici istituzionali europei ad una
riflessione sul futuro dell'Europa. Sotto l'evidente influenza del dibattito
sulla natura costituzionale d eli' ordinamento comunitario, la questione di
una nuova riforma del sistema è stata concretamente inserita nell'agenda
politica dal Consiglio europeo di Laeken. Più specificamente, preso atto
che in vista dell'allargamento del 2004 la necessità di migliorare l'assetto
istituzionale comunitario diventa una priorità assoluta e preso atto del ge-
nerale apprezzamento riconosciuto alla Convenzione che aveva realizzato
la Carta di Nizza, i capi di stato e di governo decidono di convocare un'al-
tra Convenzione. Compito della nuova istituzione è quello di studiare le
riforme necessarie per garantire al vecchio continente un ruolo da protago-
nista nel nuovo scenario globale 1•
Già la semplice scelta della denominazione Convenzione, richiamando
alla memoria le mitiche figure dei convenzionali di Filadelfia, ha evocato
l'immagine di uno stato federale europeo e ha indotto i rappresentanti del-
le istituzioni di tutta Europa 2 a interpretare il loro mandato in chiave co-

1
Vedi la cosiddetta Dichiarazione di Laeken approvato il 15 dicembre 2001 dai 15 ca-
pi di stato e di governo che allora componevano l'Unione.
2
Oltre che dal Presidente Valery Giscard D'Estaing e dai due Vicepresidenti, la Con-
72 PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI GLI ELEMENTI DI COSTITUZIONALITÀ NEL TRATTATO DI LISBONA 73

stituzionale 3 • Per di più, nel corso del dibattito che ha accompagnato la re- rivendicazioni del federalismo spinelliano degli anni cinquanta 7 , le forche
dazione della bozza di riforma, la presenza di alcuni elementi tipicamente caudine della Conferenza intergovernativa chiamata ad approvare il pro-
costituzionali ha ulteriormente rafforzato le aspettative di quanti hanno au- getto di riforma e il timore delle procedure nazionali di ratifica 8 orientano
spicato il superamento della natura intemazionalistica dell'Unione e l'im- i convenzionali europei a scelte complessive di basso profilo politico e li
minente costituzionalizzazione dell'apparato istituzionale europeo 4 : l' at- determinano a licenziare un testo dalla natura chiaramente compromisso-
tribuzione di un pieno valore giuridico della Carta dei diritti fondamentali; ria che ben presto delude ogni entusiasmo rivoluzionario di stampo fede-
l'elevazione della codecisione a procedura decisionale ordinaria; l'intro- ralista 9 .
duzione di strumenti normativi di natura formalmente legislativa; la defi- Nonostante tutto però, questo atteggiamento di prudente realismo poli-
nizione di un autentico sistema di ripartizione delle competenze; la previ- tico tenuto dalla Convenzione non smentisce l'idea di un rafforzamento
sione dei simboli dell'Unione; la riunificazione delle disposizioni in un della dimensione costituzionale europea e le ricostruzioni ispirate dai det-
unico trattato; la previsione di una futura adesione alla Convenzione euro- tami del costituzionalismo multilivello continuano a riscuotere un succes-
pea dei diritti dell'Uomo; il superamento della struttura a "tempio greco 5 "; so sempre crescente. Infatti, come è stato autorevolmente sostenuto, il mo-
l'esplicita positivizzazione del primato del diritto comunitario; il ricono- dello istituzionale seguito dai convenzionali, essendo sostanzialmente
scimento della personalità giuridica deli 'Unione; la contestuale soppres- ispirato dall'idea di realizzare una federazione di stati nazione che trova il
sione della Comunità europea; la creazione di un presidente del Consiglio suo fondamento (anche) nelle sovranità dei paesi membri 10 , ha cercato di
stabile e l'istituzione di una politica estera e di sicurezza comune affidata «conciliare sviluppi in senso federale e difesa delle identità nazionali 11 » e
ad un corpo diplomatico sovranazionale e ad ministro europeo sono ele- può quindi essere considerato perfettamente in linea con il progetto di
menti caratteristici dell'esperienza statale e condividono una natura mate- quella parte di costituzionalisti multilivello che auspicano il mantenimen-
rialmente costituzionale. to della tensione tra i diversi livelli istituzionali di cui si compone l' ordi-
Sebbene queste innovazioni intendano segnare il definitivo superamen- namento integrato 12 •
to del "confederalismo decisionale" che ha a lungo caratterizzato l 'inte-
grazione europea 6 e sebbene esse esplicitamente richiamino alcune delle
ropeo e il Trattato di Maastricht si inserivano nella logica dell'ibridazione tra modello giu-
ridico federale e modello politico confederale (o intergovemativo) e solo con il dibattito
venzione è stata composta da 15 rappresentanti dei Capi di Stato o di Governo degli Stati costituzionale degli ultimi anni si è tentato di abbandonare <<il sentiero alternativo dell'Eu-
membri (l per Stato membro), 30 membri dei Parlamenti nazionali (2 per Stato membro), ropa».
7
16 membri del Parlamento europeo e due rappresentanti della Commissione. I paesi can- Su questo parallelismo vedi A. CANTARO-F. LosURDO, op.cit., 57-62.
didati all'adesione hanno parteciperato appieno ai lavori della Convenzione. 8
Non sarà superfluo sottolineare che la Conferenza Intergovemativa di Bruxelles, in-
3 caricata di valutare le riforme presentate dalla Convenzione, il 12 e 13 dicembre dichiara-
A questo proposito A. CANTARO-F. LosURDO, L'integrazione europea dopo il Tratta-
to di Lisbona, in A. LucARELLI-A. PATRONI GRIFFI, Dal Trattato costituzionale al Trattato va il fallimento del progetto e che soltanto il 17-18 giugno 2004 si giungeva al consenso
di Lisbona. Nuovi studi sulla Costituzione europea, Napoli 2010, 53-82, includendo pure necessario per sottoporre il progetto di trattato alle ratifiche nazionali.
la fase di formazione della Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea di Nizza 9
In questo senso G. AMATO, op.cit., quando definisce il Trattato costituzionale un <<er-
parla di <<quinqnennio costituzionale>>. mafrodita» a meta strada tra un maschio (un trattato) e una femmina (una costituzione).
4 Sottolineando l'ambiguità del titolo ufficiale (Trattato che istituisce una Costituzione per
A questo proposito vedi il celebre discorso tenuto alla Humboldt University da J. Fl-
SCHER, Dall'Unione di Stati alla federazione. Riflessioni sulle finalità dell'integrazione l'Europa) del progetto di riforma A. CANTARO, Costituzione europea e partito americano,
europea, in Riv. studi pol. intern., 2000,4, 603-612. in Dem. e dir., 2003,2,61-79, osserva che <<in nomina sunt consequentia rerum».
5 10
Sul modello dell'Unione a tempio greco vedi A. TIZZANO, Introduzione, in A. TIZZA- Per maggiori considerazioni sul punto si rinvia di nuovo alle considerazioni svolte in
NO, Codice dell'Unione europea: il Trattato di Maastricht, il Trattato C.E. e i testi colle- A. CANTARo-F. LosuRDO, op.cit., 60-62.
gati, Padova 1995, III, XXXVII. I1 A. BARBERA-C. FusARO, Corso di diritto pubblico, Bologna 2001,77.
6 Secondo J. WEILER, Federalismo e costituzionalismo, cit., 516, pur introducendo il IZ Come ho segnalato in F. VECCHIO, Costituzionalismo multilivello, cit., contraria-
principio del voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio, anche l'Atto Unico Eu- mente a quanto comunemente si ritiene, non tutti i costituzionalisti che si richiamano al
74 PRIMAZIA DEL DIRITro EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI Gu ELEMENTI DI COSTITUZIONALITÀ NEL TRATrATO DI LISBONA 75

6.2. Il Trattato di Lisbona la sostanza delle innovazioni proposte dal Trattato costituzionale resta gros-
somodo inalterata 17 .
Il realismo politico adoperato dai convenzionali non hanno impedito il Per contro, con l'intento di sottolineare la continuità con l'esperienza
fallimento del Trattato costituzionale: il no referendario espresso dai citta- precedente e ridurre l'impatto costituzionale della riforma, sul piano della
dini francesi e dai cittadini olandesi ha bloccato il perfezionamento della tecnica norma ti va si sceglie di proseguire con l'opzione già adoperata ad
fase di ratifica e ha aperto in Europa una lunga fase di riflessione. Malgra- Amsterdam e a Nizza: al posto di un trattato nuovo e unitario si preferisce
do il rallentamento però, l'esigenza di evitare la paralisi istituzionale ha ricorrere alla più rassicurante tecnica degli emendamenti e il binomio
spinto il Consiglio europeo tenutosi a Bruxelles nel giugno del 2007 a li- Trattato sull'Unione europea- Trattato sulla Comunità europea viene so-
cenziare un nuovo progetto di riforma che riprende in maniera significati- stituito dal binomio Trattato sull'Unione europea- Trattato sul funziona-
va i contenuti essenziale del Trattato costituzionale 13 . mento dell'Unione europea 18 • Infine, si prevede che, al fine di ridimen-
Sotto lo stimolo pressante della presidenza tedesca 14 , la bozza viene sionare la dimensione costituzionale della Carta dei diritti fondamentali
prima approvata a Lisbona (il 13 dicembre 2007) e quindi viene sottoposta dell'Unione europea, le previsioni contenute nel documento, dopo essere
alla fase di ratifica nazionale. L'esito fallimentare del primo referendum ir- state sottoposte ad un intervento di restyling che (con la rilevante eccezio-
landese, l'atteggiamento ostile del presidente ceco e le difficoltà costitu- ne della Carta dei diritti fondamentali) ha escluso ogni riferimento ai ter-
zionali incontrate dal testo in Germania impongono di allegare nuove Di- mini legge e Costituzione, non sono state incorporate nei trattati, ma ac-
chiarazioni finali e ritardano fino al l o dicembre 2009 l'entrata in vigore quisiscono valore giuridico primario attraverso una disposizione contenu-
del Trattato. ta nel primo comma dell'art. 6 della nuova formulazione del Trattato sul-
La strategia seguita dalle istituzioni europee per rilanciare il processo di l'Unione europea 19 .
integrazione è quella di dichiarare esplicitamente l'abbandono del progetto
costituzionale e di modificare alcune delle previsioni più problematiche del-
la vecchia proposta 15 . Così, per un verso, con l'esclusione di ogni conces-
sione alla retorica costituzionale e federale e con l'esclusione delle previsio-
17
ni sui simboli dell'Unione e sul primato del diritto comunitario, si sfruttano In questo senso le osservazioni di J. Zll.LER, !/nuovo trattato europeo: w> viaggio a
Lilliput?, in F. BASSANINI-G. TmERI, op.cit., 489-494 quando ci ricorda che <<quasi tutte le
in maniera intensiva i Protocolli e le Dichiarazioni finali per concedere innovazioni rispetto ai trattati vigenti contenute nel Trattato costituzionale vengono ripre-
esenzioni personalizzate dalle previsioni più scomode e impegnative 16 , ma se nel trattato modificativo, con piccole aggiunte: alcuni articoli nuovi rendono più diffi-
cile l'applicazione dell'una o dell'altra modificazione, o rimandano di qualche anno in più
la loro entrata in vigore. Però vi sono anche delle clausole che compensano queste perdite
con qualche innovazione supplementare utile per l'Unione europea».
nuovo orizzonte dogmatico auspicano l'indefinito mantenimento della tensione tra i vari
18
A. MANZELLA, Un Trattato necessitato, in F. BASSANINI-G. TIBERI, op.cit., 431-450
livelli del sistema.
a questo proposito ci ricorda che <<Ora, come può da un tale continuismo dei Trattati; da
· 13 Per maggiori considerazioni sulla transizione tra il Consiglio di Bruxelles e il Trat-
una tale tecnica meramente emendati va, da tali revisioni puntuali di testi tralatici, attuarsi
tato di Lisbona si rinvia a F. BALAOUER CALLEJÒN, La Constituci6n europea tras el Con-
il passaggio-slogan del 2004: "dal Trattato alla Costituzione"? Si è mai vista una costitu-
sejo Europeo de Bruselas y el Tratado de Lisboa, in Re v. der. const. eur., 2007, 8, 11-41. zione che nasce per emendamenti? No. E così il premier britannico ha potuto, da un lato,
14 Sull'influenza della presidenza tedesca e sugli effetti asimmetrici che essa ha deter-
smarcarsi dalla cerimonia di Lisbona e firmare dopo, in ritardo, come per una formalità
minato nel testo del nuovo Trattato vedi le considerazioni di N. VEROLA, Convenzione, senza importanza (come narrano i giornali dell4 dicembre 2007) e, dall'altro lato, avvia-
Conferenze intergovernative tradizionali e Conferenze intergovernative "asimmetriche": re, tra i primissimi dell'Unione, la procedura di ratifica parlamentare (contro l'opposizio-
i tre volti del processo di riforma delle istituzioni europee, in www.astrid-online .it. ne conservatrice che invocava il referendum). E così è andata, ancora più rapidamente, in
15 Su questo punto vedi le Conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles. Francia>>.
19
Sul significato di questo massiccio uso (o forse abuso) dei Protocolli e delle Dichia-
16 A questo proposito J. ZILLER, op. ci t., 491 sostiene che il Trattato «nasconde, o per
razioni finali vedi ancora una volta A. CANTARO-F. LosuRDO, op.cit., 75-80 che ne dedu- lo meno non mette in evidenza, il carattere vincolante della Carta dei diritti fondamentali
cono un nuovo paradigma di costituzionalismo asimmetrico. dell'Unione europea>>.
GLI ELEMENTI DI COSTITUZIONALITÀ NEL TRAITATO DI LISBONA 77
76 PRIMAZIA DEL DIRIITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

Malgrado, ritengano assai discutibile la scelta di abbandonare definiti-


6.3. La tensione tra identità europea e identità nazionali e la possi-
vamente la (per la verità assai debole) retorica costituzionale usata dal vec-
bilità di leggere in chiave costituzionale il Trattato di Lisbona
chio progetto di riforma 24 , i costituzionalisti multilivello ribadiscono la
possibilità di leggere in chiave costituzionale il sistema integrato. Anzi,
L'approccio con cui l'orizzonte dogmatico riportato nel capitolo prece-
pur essendo consapevoli del ridimensionamento occorso in seguito al Con-
dente ha interpretato il passaggio dal Trattato costituzionale al Trattato di
siglio europeo di Bruxelles, essi leggono un deciso rafforzamento della di-
Lisbona è in massima parte critico. Così, è stato sostenuto che la scelta di
mensione "processual-costituzionale" dell'Unione europea. In primo luo-
eliminare ogni riferimento al costituzionalismo è stata dettata da una con-
go, rispetto al sistema disegnato dal Trattato di Nizza, la scelta di mante-
cezione equivoca della teoria costituzionale che, non essendo capace di an-
nere la parte più significativa delle disposizioni proposte dai convenziona-
dare al di là del tradizionale binomio stato-costituzione, attraverso l'ab-
li segna significativi avanzamenti nella strada dell'integrazione politica e
bandono della retorica costituzionale ha espresso il suo rifiuto per l 'idea di
costituzionale 25 . In secondo luogo, con riferimento al progetto costituzio-
uno stato federale europeo, fraintendendo la reale natura del processo di
nale naufragato, la stessa depurazione degli elementi di costituzionalità è
integrazione e sminuendo la forza simbolica e la dimensione «multifun-
soltanto nominale 26 .
zionale» della costituzione europea 20 . Inoltre,- sempre secondo questa
Insomma, secondo il punto di vista di questo orientamento dogmatico,
prospettiva- il tentativo di "epurare" completamente gli elementi formali
la sostanziale identità di contenuto tra il vecchio progetto di riforma e il
di costituzionalità previsti dal Trattato costituzionale, oltre a riprodurre al-
nuovo Trattato di Lisbona e la inalterata vocazione a costituire e al con-
cune pericolose contraddizioni contenute nella vecchia versione 21 , ha pro-
tempo a disciplinare un potere pubblico sovrastatuale non consentono di
dotto un testo che trova il suo fondamento in tre (o, considerando la futura
interpretare l'attuale momento storico come una fase di 'decostituziona-
adesione alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo ormai esplicita-
lizzazione': il passaggio da un atto giuridico con forma di trattato e nome
mente prevista dall'art. 6, addirittura quattro 22 ) basi giuridiche primarie e
di costituzione ad un atto giuridico con forma e nome di trattato resta sem-
in un numero mai registrato prima di protocolli e di dichiarazioni finali al-
pre inquadrabile tra i fenomeni costituzionali 27 • Piuttosto, lungi dal morti-
legati, difficilmente comprensibile per il cittadino medio e caratterizzato
ficare la dimensione costituzionale del processo di integrazione europea, il
da una scarsa capacità sistematica 23 .
testo approvato a Lisbona, per la sua continuità con il fallito tentativo di
esplicitare la natura costituzionale dell'Unione 28 , rappresenterebbe un
trattato «crisalide» da cui è inevitabilmente destinata a venir fuori una co-
20
Il giudizio complessivo è tratto da P. HABERLE, El Tratado de reforma de Lisboa de
stituzione «farfalla 29 » che, pur non riuscendo ancora a sciogliere l 'inestri-
2007, in Rev. der. const. eur., 2008, 9, 11-22.
21 Riprendendo una critica che era già stata avanzata ai tempi del Trattato costituzio-

nale, P. HABERLE, El Tratado de reforma, cit., 16 sottolinea che la decisione di non diffe-
24 P. HABERLE, El Tratado de reforma, cit., 13 afferma che nel passaggio dal Trattato
renziare il valore giuridico tra le disposizioni dei due trattati ha aumentato significativa-
mente la difficoltà di esegesi e la complessità del sistema giuridico europeo. costituzionale al Trattato di Lisbona <<gli aspetti negativi predominano sopra gli aspetti po-
22 P. HABERLE, El Tratado de reforma, cit., 15 prevede che, pur essendo auspicabile, la sitivi>>. Cfr., però con quanto sostenuto da L PERNICE, The Treaty of Lisbon, ci t., 351-371.
25 Per indicazioni più estese sui contenuti materialmente costituzionali del nuovo Trat-
partecipazione europea al sistema sovranazionale della Convenzione europea dei diritti
dell'uomo produrrà grossi problemi giuridici. Sulle questioni tecniche connessi all'ade- tato P. HABERLE, El Tratado de reforma, cit., 16-19.
sione dell'DE alla CEDU vedi anche G. GuARINO, Per una Costituente europea. Riflessio- 26 F. BALAGUER CALLEJÒN, La Constituci6n europea, cit., 20.

ni sulla costruzione europea dopo la sentenza tedesca sul Trattato di Lisbona, in 27 Sottolinea questo passaggio F. BALAGUER CALLEJÒN, La Constituci6n europea, cit.,
www.astrid-online.it; C. PINELLI, The agreement between the Council of Europe and the 20-21.
European Union and the future accession of the European Union to the ECHR, in 28 A questo proposito P. HABERLE, El Tratado de reforma, cit., 13 parla del nuovo trat-
www .europeanrights .eu e V. ONIDA, I diritti fondamentali nel Trattato di Lisbona, in
www .astrid-online .it. tato come una <<costituzione parziale>>.
23
29 L'immagine è mutuata da J. ZILLER, Il nuovo Trattato europeo, cit., 27.
P. HABERLE, El Tratado de reforma, cit., 14 definisce il Trattato «appena leggibile>>.
78
PRlMAZlA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

cabile エ・セウゥッョ@ tra identità costituzionali nazionali e identità euro ea 30


segi:a u1_1 mdubbw avanzamento nella direzione deli' in te orazione pofi ti
costJtuzwnal 11 d· · o
co:
, . . セ@ e ne a Irezwne del definitivo superamento del "confede-
イ。ャAウュセ@ decisiOnale" che per lunghi anni ha caratterizzato il processo eu-
ropeo .

7. L'EUROPEIZZAZIONE DEI CONTROLIMITI

SoMMARio: 7.1. Primato del diritto europeo e sistema delle competenze nel Trattato
costituzionale.- 7.2. Primato del diritto europeo e tutela delle identità costituzionali
nel Trattato costituzionale.- 7.3. Le clausole orizzontali.- 7.4. L'europeizzazione dei
controlimiti.

7 .1. Primato del diritto europeo e sistema delle competenze nel


Trattato costituzionale

L'idea di una positivizzazione del principio del primato emerge già du-
rante i lavori della Convenzione. Originariamente prevista nel quadro del
sistema delle disposizioni sulle competenze dell'Unione, nel progetto de-
finitivo presentato dai convenzionali, la clausola sul primato è stata trasfe-
rita nella parte relativa ai principi fondamentali. Tale trasferimento ha
spinto la scienza giuridica a sottolineare il significato sistemico della for-
malizzazione della primauté 1• Inoltre, lo spostamento della clausola sul
primato al di fuori del Titolo della parte I dedicato alle competenze del-
l'Unione ha suscitato il timore che attraverso l'esplicitazione del primato
si sia inteso ricostruire in senso gerarchico il rapporto tra ordinamento eu-
ropeo e ordinamenti nazionali: mentre in virtù dell'originaria localizzazio-
ne assegnata dalla Convenzione europea all'art. I-6 è di assoluta evidenza
che il primato sarebbe sottostato alla corretta applicazione delle regole sul-
la competenza, la collocazione finale della clausola, ponendo la previsione
fuori dal contesto dedicato alle competenze, ha allentato il nesso tra pri-

30
Sul tema vedi F MA YER E .d ..
peoples ofEurope, in セキNゥZ「・ᄋ[Lエ@
1
entlttes and the EU- The ties thal bind 1he 1
L.M. DIEZ PICAZO, Treacy or Conslitution? The Status ofthe Constitutionfor Europe,
31 in wwwjeanmonnetprogram.org ha messo in evidenza le analogie tra i sistemi federali (e
Ritiene inopportuna una simile opera· · W. , . .
smo, cit., 534-535. zwne 1 · ElLER, federaltsmo e cos!ituzionali- il sistema americano) e l 'apparato istituzionale europeo che si sarebbe realizzato in caso di
effettiva entrata in vigore della clausola sul primato.
L'EUROPEIZZAZIONE DEI CONTROLIMITI 81
80 PRJMAZIA DEL DIRITIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

7
mato e regole competenziali e ha lasciato qualche margine di incertezza e virtù 'antisovrane' e 'antigerarchiche' della sussidiarietà , si sono s.pinti
di ambiguità 2 . sino a sostenere che la disposizione in esame avrebbe inteso subordmare
Peraltro, anche di fronte alla nuova collocazione, la dottrina più autore- ]'applicabilità del primato e la connessa. 、ゥウ。ーNャ」セコッョ@ anch.e セiャZ@ 。セ」イエᆳ
vole si è preoccupata immediatamente di circoscrivere gli effetti del pri- mento sul rispetto dei parametri imposti dal pnncipio dJ sussidJaneta .
mato e, sulla base di un'interpretazione letterale e sistematica deli' art. I -6
del progetto di riforma e sulla base degli effetti interpretativi determinati
dalla Dichiarazione finale n. 1 3 , ha concluso che l'eventuale entrata in vi- 7 .2. Primato del diritto europeo e tutela delle identità costituziona-
gore della disposizione non avrebbe determinato alcuna modifica nel rap- li nel Trattato costituzionale
porto tra gli ordinamenti 4 . In primo luogo, valorizzando la natura ricogni-
tiva del mandato della Convenzione istituita a Laeken, è stato precisato n limite del rispetto delle competenze non potrebbe カ。セ・イ@ da solo ad
che, fin dove possibile, i principi già in vigore prima deli' entrata del Trat- impedire che le norme del Trattato costituzionale godano dJ una prevalen-
tato costituzionale avrebbero dovuto essere interpretati alla luce dell' ac- za incondizionata sulle norme costituzionali nazionali. Infatti, premesso
quis communitaire consolidato e che quindi la previsione dell'art. I-6 non che è stato proprio il Trattato l'atto con cui gli Stati セ・ュ_イNゥ@ ィセョッ@ confe-
avrebbe prodotto alterazioni in merito al rapporto tra primato e sistema rito le competenze all'Unione, con riferimento alle disposlziom del Tratta-
delle competenze 5 . In secondo luogo, con esplicito riferimento a questo to stesso non ha senso porsi la questione del rispetto delle regole sulle
stesso problema è stato messo in rilievo che, al di là de li' ambiguo posizio- competenze: come è stato autorevolmente ッウ・イカ。エセ@ \セャG。イエN@ iセV@ chiaramen=
namento, la formulazione della norma, avvicinandosi alla concezione del te riferisce la tematica delle competenze al solo dmtto denvato» perche
primato elaborata dal Bundesverfassungsgericht in occasione del caso «per definizione il Trattato agisce セ・ャZ@ 。セ「ゥエッ@ de!le セッュー・エョコ@ del-
Maastricht, si ha puntualizzato che «il diritto adottato dalle istituzioni del- l'Unione 9», in quanto fonte delle attnbuzwm 」ッュオエ。イQセN@ . . .
l'Unione nell'esercizio delle competenze a questa attribuite preval[ e] sul via
Tutta , ciò non deve indurre a pensare che i convenzwnah abbiano m-
diritto degli Stati membri». Da questa formula si è dedotto che la stessa di- • IO 'f .
teso ricostruire su base gerarchica i rapporti tra gli ordinamenti . DI atti,
sposizione sarebbe valsa a fugare ogni dubbio sul genere di relazione tra
gerarchia e competenza che il Trattato costituzionale avrebbe inteso isti-
tuire 6 . Addirittura, sotto questo profilo, alcuni autori, facendo leva sulle
petenza. [ ... ]n primato del diritto europeo セ・イゥカ。エッ@ opera solo all'interno セ・ャ@ principio di
attribuzione di competenze. Meno evidente e mvece Il rapporto tra CostituziOne europea e
diritto nazionale>>.
2
Sul punto si rinvia di nuovo alle considerazioni fatte in merito al rapporto tra gerar- 7 Vedi c. MILLON DELSOL, Il principio di sussidiarietà, Milano 2003; F. GEN:ILE, Che

chia e competenza da F. BALAGUER CALLEJÒN, Fuentes del derecho. Vol./, cit., 201. cosa si intende per sussidiarietà, in Non profit: QYセL@ 4: ?39:648;ID., Sovramta e sussz-
3 Secondo il testo che il governo inglese ha preteso che venisse allegato al Trattato co- diarietà nella prospettiva della riforma delle zsfl.tuzwm コエ。ャキセ・L@ I.n Non p1ojit, 2001,' 3,
me Dichiarazione finale, <da Conferenza constata che l'art. I-6 rispecchia la giurispru- 309-320; ID., 11 principio di sussidiarietà nell'ordmamento del! Umane ・オセッー。@ e :zeli or-
denza esistente della Corte di giustizia delle Comunità europee e del Tribunale di primo dinamento italiano, in Crit.pen., 2004,3-4, 235-260; A. D'ATENA, La susszdzarzeta tra va-
grado>>.
lori e regole, in Dir. giur. agr. amb. e alim., 2004,2,69-71 e N. MAcCORMICK, La sovra-
4 nità in discussione, Bologna 2003. .
Così M. CARTABIA, "Unità nella diversità", ci t.
5
sIn tal senso A. MoRRONE, Il principio di sussidiarietà e ャGゥョエ・ァイ。コセN@ ・オイセー。@ Pfu-
Così M. CARTABIA, "Unità nella diversità", cit. ralistica, in E. CASTORINA, op. cit., 150-169 e H. briセosaL@ Subszdzante et repartztwn
6 Vedi M. CARTABIA, "Unità nella diversità", cit., che precisa che «Nessun dubbio che des competences entre t'Union et sus étates membres, m Rev. du drozt Un. eur., 2005, l,
il diritto derivato possa godere della qualità della supremazia solo se e nella misura in cui 25-64.
rispetti la delimitazione di competenze tracciata dal Trattato costituzionale europeo. Con-
9Così M. CARTABIA, "Unità nella diversità", cit..
dizione di validità della legislazione derivata dell'Unione europea è che essa possa esibire
una specifica base giuridica nel testo del Trattato, cosicché il problema della sua preva-
10second o M . CARTABIA , "Unità nella diversità", cit., il Trattato costituzionale
. . . non
dispone comunque la prevalenza incondizionata delle sue norme perché altnmentJ «SI pro-
lenza sul diritto nazionale non si pone nemmeno se a priori si rinviene un vizio di incom-
L' europizaセ@ DEI CONTROLIMITI 83
82 PRIMAZIA DEL OIR!Tl'O EUROPEO E SALVAGt;AROIA DELLE WENTITÀ COSTITUZIONALI

il Trattato costituzionale ha rafforzato la clausola sulla salvaguardia delle be cercato una formula più rispettosa dell"'unità nella diversità" che carat-
identità nazionali degli Stati membri prevista dali' art. 6 della precedente terizza l'ordinamento europeo. Più precisamente, europeizzando i contro-
formulazione del Trattato sull'Unione europea. Più specificamente, mentre limiti, si sarebbe inteso codificare un primato condizionato (o, secondo
una formula divenuta celebre «primato invertito 13 >>) che, in aperto contra-
la vecchia formula si è limita a disporre che «l'Unione rispetta l'identità
sto con alcune contraddittorie pretese della Corte di giustizia, riconosce il
nazionale dei suoi Stati membri>>, l'art. I-5 del Trattato costituzionale ha
limite dei principi fondamentali e che, senza predetermi_nare aprio_ristic_he
rafforzato l'impegno a rispettare le peculiarità degli ordinamenti nazionali
soluzioni per i conflitti ordinamentali, affida alle tecmche del 「ゥャ。ョ」セᆳ
e, con un enunciato più pregnante, ha previsto che «l'Unione rispetta
mento (e quindi ali' attività del! 'interprete) l' individuazione delle soluziO-
l'eguaglianza degli Stati membri davanti alla Costituzione e la loro identità 14
nazionale, insita nella loro struttura fondamentale, politica e costituziona- ni adeguate al caso concreto •

le, compreso il sistema delle autonomie regionali e locali>>. Questa varia-


zione testuale è decisiva perché, attraverso il rimando alla struttura costi-
tuzionale, l'ordinamento europeo ha riconosciuto per la prima volta la teo- 7 .3. Le clausole orizzontali
ria dei controlimiti. Insomma, da un generico riferimento al rispetto delle
diversità degli Stati membri si passa a richiamare un principio assai conso- L'idea di un primato condizionato non è stata codificata soltanto nel-
lidato e pieno di suggestioni ed implicazioni pratiche: diversamente da l'art. I-5. Al di là di alcune disposizioni che almeno implicitamente po-
quanto è avvenuto in passato <<l'identità nazionale cui fa riferimento l'art. trebbero essere ricollegate a questa stessa concezione dei rapporti tra gli
I-5 ha ora un suo nucleo giuridicamente afferrabile ed è costituito dalle ordinamenti 15, il riconoscimento europeo dei contro! imiti ha trovato una
scelte di valore espresse dalle Costituzioni nazionali 11 ». importante conferma nelle clausole orizzontali con cui si chiude la secon-
. . l 16
Secondo la lettura dominante, attraverso il combinato disposto tra l'art. da parte del Trattato costltuzwna e .
l -6 e l'art. I -5, il Trattato costituzionale avrebbe inteso impedire una rico-
struzione "puramente monista 12 " dei rapporti tra gli ordinamenti e avreb-
l J L'idea di primato invertito è espressa da M. CARTABIA, .. Unità nella diversità", ci t..

Di primato invet1ito si parla anche in A. CELOTTO, Primato del diritto セオイッー・@ nel proget·
10
dì cッウエ↓オセゥョ・L@ in www .gìustamm.ìt; lo., Primato del diritto comumtarw e funzwne le-
durrebbero conseguenze inaccettabili: il primato del diritto costituzionale europeo si at· gislativa, in E. CASTORINA, op.cit., 321-333 e lo., Una nuova ottica dei "controlimiti"nel
leggerebbe proprio a quella supremazia assoluta e senza limiti della Costituzione europea Trattato costituzionale europeo, in wwwforumcostituziona/e.it. Per alcune nflcsswm su
sulle Costituzioni nazionali che i primi commentatori speravano di poter scongiurare. Se il questo tema sia consentito anche il richiamo a F. VECCHIO, Primato condizionato e asim-
principio delle competenze non fosse in grado di contenere in nessun modo la supremazia metria, in A. CANTARO, Il costituzionalismo asimmetrico, cit., 7-078.
della Costituzione europea ciò significherebbe che i valori, i principi, le libertà fondamen-
14 A questo proposito A. RuooERI, Trattato costituzionale, europeizzazione dei "con·
tali, i diritti fondamentali dell'Unione europea avrebbero sempre la meglio sui loro corri-
trolimìti" ci t. osserva che <<in un contesto connotato dalla coesistenza d t due CostituziOni,
spondenti iscritti nelle Costituzioni nazionali. All'orizzonte si affaccerebbe lo spettro del-
che カ。ョエゥセッ@ la pretesa di essere simultaneamente applicate ai medesimi イ。ーッセエゥL・ャNカ@
la"tirannia della Costituzione europea"- parafrasando la celebre espressione di Carl Sch-
sociale, l'arena in cui prendono corpo i conflitti in parola e se ne tentano le_ p tu miti , so-
rrutt». Nello stesso senso anche A. RuooERI, Trattalo costituzionale, europeizzazione dei
luzioni possibili si allarga, distendendosi all'intera area coperta dai due ordmamentJ, SI da
"contro/imiti" e tecniche di risoluzione delle antinomie tra diritto comunitario e diritto in-
doversi appunto mettere in conto l'eventualità di un "bilanciamento" tra principi-valori
terno (profili problematici), in wwwforumcostituzionale.it.
11 degli ordinamenti stessi».
Per una interpretazione in questa direzione si rinvia ancora una volta a M. CARTABIA,
15 M. CARTABIA, .. Unità nella diversità .. , ci t. si riferisce all'art. i-2 relativo ai valori
"Unità nella diversità", ci t.
e all'art. J-9 relativo alla protezione dei diritti fondamentali. Vedi anche la clausola sul-
12 L'idea di europeizzazione dei controlimiti è espressa da A. RUGGERJ, Trauato costitu-
la salvaguardia delle funzioni essenziali dello stato di cui si parla in A. CANTARO, Il rì·
zionale, europeizzazione dei "contro/imiti", cit. Di europeizzazione dei controlimiti si parla spetto delle funzioni essenziali dello Stato, in S. MANGIAMELI, L'ordinamento europeo.,
anche m T. GROPPI, La primauté del dirillo europeo sul dirillo costituzionale nazionale: un
cit., 507-565.
punto di vista comparato, in www.astrid-online.it e F. BALAGUER CALLEJ6N, Le Corti costi·
Io Interpretano in funzione antigerarchica le clausole orizzontali contenute nella Cana
tuzionali e il processo di integrazione europea, in www.associazìonedeicostituzionalistì.it.
L'EUROPE=AZIONE DEl CONTROLIM!TI 85
84 PRIMAZL\ DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

Pertanto, con l'intenzione di salvaguardare una competenza nazionale In secondo luogo, con una formulazione ambigua e discutibile 21 , l'art.
ritenuta ancora oggi di fondamentale importanza, è stato innanzi tutto l'art. II-113 ha previsto un'altra garanzia in favore delle costituzioni nazionali.
Il-111 che si è preoccupato di circoscrivere l'ambito di applicazione del si- Per essere più precisi, la previsione ha limitato l' operatività delle norme
stema europeo di tutela. Così, con l'unica (ed importante 17 ) eccezione de- europee, statuendo che «nessuna disposizione della presente Carta deve
gli atti statali adottati in esecuzione di un adempimento comunitario, la essere interpretata come limitativa o lesiva dei diritti dell'uomo e delle li-
norma ha mantenuto inalterato l'ambito di operatività dei sistemi naziona- bertà fondamentali riconosciuti, nel rispettivo ambito di applicazione, dal
li di tutela 18 , prevedendo che «le disposizioni della presente Carta si ap- diritto dell'Unione, dal diritto internazionale, dalle convenzioni interna-
plicano alle istituzioni, organi e organismi dell'Unione nel rispetto del zionali delle quali l'Unione o tutti gli Stati membri sono parti, in particola-
principio di sussidiarietà, come pure agli Stati membri esclusivamente nel- re la Convenzione europea di salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle li-
l'attuazione del diritto dell'Unione. Pertanto, i suddetti soggetti rispettano beltà fondamentali, e dalle costituzioni degli Stati membri». Insomma, in
i diritti, osservano i principi e ne promuovono l'applicazione secondo le ri- ogni circostanza in cui ci sia una disposizione capace di garantire un mi-
spettive competenze e nel rispetto dei limiti delle competenze conferite glior livello di tutela, a prescindere dall'ambito di provenienza, questa pre-
all'Unione nelle altre parti della Costituzione 19 » e che «la[ ... ] Carta non vale sull'applicazione della disposizione europea.
estende l'ambito di applicazione del diritto dell'Unione al di là delle com- La ragione di questi ulteriori ostacoli alla primauté è evidente: nel mo-
petenze dell'Unione, né introduce competenze nuove o compiti nuovi per mento in cui si è attribuito pieno valore giuridico alla Carta dei diritti fon-
l'Unione, né modifica le competenze e i compiti definiti nelle altre parti damentali dell'Unione europea, si è pensato di adottare specifiche cautele
della Costituzione 20 ». per evitare che le norme sovranazionali svuotassero di valore le disposi-
zioni fondamentali interne 22 .

dei diritti fondamentali dell'Unione adottata a Nizza (da cui, fatte salve alcune modifiche,
sostanzialmente deriva la seconda parte del Trattato costituzionale) M. CARTABIA-A. CE-
LOTTO, op. cit., 4482-4483 che, preoccupati dalle conseguenze gerarchiche che può deter-
21 Criticando duramente la filosofia che sta dietro questa norma M. LuciANI, Costitu-
minare una carta europea dei diritti, sottolineano la natura essenzialmente ricognitiva del
zione, integrazione europea, globalizzazione, in Quest. giust., 2008, 6, 65-79 scrive: <<Non
testo e auspicano un nuovo atteggiamento da parte del giudice costituzionale italiano. Per
si considera che l 'idea deIl' esistenza di un livello più elevato di protezione dei diritti è so-
maggiori riferimenti sulle clausole orizzontali vedi anche R. ALONSO GARdA, Le clausole
vente fallace[ ... ]. Né il problema si può risolvere immaginando che quello dei diritti sia
orizzontali della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, in Riv. i t. dir. pubbl.
un supermercato, nel quale si può prendere qualcosa dallo scaffale di un livello di tutela e
com., 2002, l, 1-30 e W. WEIJJ, Human rights in the EU: rethinking the role of the Euro-
qualcosa da un altro, perché (senza considerare gli ostacoli teorici che precludono una si-
pean convention ofhuman rights after Lisbon, in Eur. const.law rew., 2011, l, 64-95.
mile operazione) il regime di un diritto ha una sua coerenza, che verrebbe distrutta da una
17
Nello stesso senso anche M. CARTABIA, "Unità nella diversità", ci t., quando sostie- simile disarticolazione. Non solo. Se al "supermercato dei diritti" si va anche per trovare
ne la rilevanza del!' eccezione prevista attraverso la dottrina del!' incorporation. dei diritti nuovi, che magari non sono conosciuti dall'ordinamento di primo riferimento
18 A questo proposito cfr. M. CARTABIA-A. CELOTTO, op. cit, 4483 che si preoccupa di [ ... ],si finisce per dimenticare che la quantità dei diritti e la pluralità degli strumenti di tu-
precisare che <<tutto questo è vero se ci si arresta a considerazioni basate su un punto di vi- tela non sono in rapporto diretto con la qualità della protezione della persona. Ogni rico-
sta giuridico-formale, incentrato sull'efficacia della Carta e sul suo ambito di applicazione noscimento della protezione di un nuovo diritto, infatti, si risolve in una più ridotta prote-
così come sono definiti testualmente dalle clausole finali. Questa interpretazione testuale zione per i diritti con esso concorrenti[ ... ], sicché, ogni volta che un nuovo diritto si ag-
non tiene però in adeguata considerazione alcuni fattori che potrebbero portare, da un la- giunge al catalogo, i titolari dei diritti "vecchi" sono in qualche modo pregiudicati dall'ar-
to, seguendo le linee del diritto interno, ad una incidenza della Carta sull'attività della Cor- rivo dei diritti "nuovi". Parimenti, ogni nuovo diritto si contrappone agli interessi della co-
te costituzionale; dali' altro, seguendo le linee del diritto comunitario, ad una valorizzazio- munità politica che ne definiscono il limite, ma poiché (in una forma di governo democra-
ne del ruolo della Corte di giustizia e dei giudici comuni nazionali, a scapito della Corte tica) quegli interessi comuni altro non sono che l'epitome degli interessi di ciascuno degli
costituzionale>>. appartenenti alla comunità, l'avvento di un nuovo diritto non comporta sempre, e per tut-
19
Art. II-III par. l Trattato costituzionale europeo. ti, un saldo positivo>>.
20 22 Così M. CARTABIA, "Unità nella diversità", cit.
Art. II-111 par. 2 Trattato costituzionale europeo.
86 PRIMAZIA Dl:L DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI L'EUROPEIZZAZIONE DEI CONTROL!MITI 87

7.4. L'europeizzazione dei controlimiti mativo del primato che si sarebbe prodotto in caso di ratifica del Trattato
costituzionale, altro è invece il mero valore interpretativo che viene rico-
Le vicissitudini che hanno impedito l'entrata in vigore del Trattato co- nosciuto alle Dichiarazioni finali.
stituzionale non sembrano incidere sugli equilibri normativi determinati Piuttosto, al di là delle formule di compromesso utilizzate per 'com-
dall'europeizzazione dei controlimiti 23 . Da questo punto di vista, nemme- pensare' la perdita di quella che è stata celebrata come una delle più signi-
no Io spostamento del primato dalla parte del Trattato relativa ai principi ficative novità costituzionali che avrebbe dovuto essere introdotta in que-
fondamentali alla Dichiarazione finale n. 17 sembra destinato a modifica- sta fase di riforma del sistema dei trattati, ciò che sembra invece veramen-
re significativamente la situazione normativa relativa al limite dell'identità te determinante è la riproposizione della clausola di salvaguardia delle
costituzionale. Pertanto, pare che a proposito del Trattato di Lisbona si identità costituzionali degli Stati membri. Riprendendo in maniera lettera-
possano tranquillamente riproporre le stesse considerazioni fatte relativa- le la previsione contenuta nell'art.l-5, il Trattato di Lisbona introduce una
mente al Trattato costituzionale. nuova versione dell'art. 4 del Trattato sull'Unione europea che a questo
Da questo punto di vista, non sembrano decisive le affermazioni con cui proposito statuisce che «L'Unione rispetta l 'uguaglianza degli Stati mem-
la scienza costituzionale, facendo leva sul fatto che la Dichiarazione siri- bri davanti alla Costituzione e la loro identità nazionale insita nella loro
chiama alla giurisprudenza della Corte di giustizia e facendo leva sul fatto struttura fondamentale, politica e costituzionale[ ... ]».Inoltre, attraverso il
che essa almeno indirettamente precisa I'irrilevanza giuridica della man- riferimento alla Carta dei diritti fondamentali contenuto nell'art. 6 del
cata positivizzazione del principio 24 , ha minimizzato il passaggio, soste- Trattato sull'Unione, il Trattato di Lisbona richiama tre disposizioni che
nendo che «la codificazione della regola del primato [ ... ] fatta uscire dalla hanno contenuto materiale identico a quello previsto dali' art. II -111, ll-
porta [ ... ] viene tuttavia fatta rientrare "dalla finestra" 25 ». Una simile con- 112 e II-113 del Trattato costituzionale 27 .
clusione, infatti, trascura le conseguenze determinate sia livello formale, Almeno apparentemente, la riproposizione di queste disposizioni con-
sia a livello simbolico dal declassamento del primato e pertanto appare un ferma la volontà normativa di formalizzare un sistema di relazioni tra gli
po' troppo forzata ed ottimistica 26 : una cosa è il pieno riconoscimento nor- ordinamenti che fa salvi i principi nazionali in cui si incarna l'identità co-
stituzionale del!' ordinamento e che, rifiutando la logica formale, pare ispi-
rato da un'idea dinamica del controlimite identitaria secondo cui in caso di
23 È guanto profetizza A. RuoGERJ, Trattato costituzionale, europeizzazione dei "con-
contrasto tra sistemi di protezione dei diritti fondamentali prevale la norma
tro/imiti", ci t.
che meglio garantisce gli interessi individuali.
24
Secondo la Dichiarazione n. 17 <<La conferenza ricorda che, per giurisprudenza co-
stante della Corte di giustizia dell'Unione europea, i trattati e il diritto adottato dall'Unio-
ne sulla base dei trattati prevalgono sul diritto degli Stati membri alle condizioni stabilite
dalla summenzionata giurisprudenza».lnoltre secondo il parere del servizio giuridico del
Consiglio allegato alla Dichiarazione n. 17 <<Dalla giurisprudenza della Corte di giustizia
si evince che la preminenza del dirilto comunitario è un principio fondamentale del diritto
comunitario stesso. Secondo la Corte, tale principio è insito nella natura specifica della
Comunità europea. All'epoca della prima sentenza di questa giurisprudenza consolidata
[Costa c. ENEL, 15 luglio 1964, causa 6/64] non esisteva alcuna menzione di preminenza primauté nel Trattato di Lisbona, in www.giustamm.it si preoccupa di sottolineare che
nel trattato. La situazione è a tutt'oggi immutata. Il fatto che il principio della preminenza <<Constatare che la tanto acclamata positivizzazione della primazia nel Trattato costituzio-
non sarà incluso nel futuro trattato non altera in alcun modo l'esistenza del principio stes- nale viene degradata a mera enunciazione contenuta in una Dichiarazione non è di poco
so e la giurisprudenza esistente della Corte di giustizia». conto, guantomeno a livello formale, tenuto presente che le disposizioni contenute nei pro-
25
Si esprime in tal senso O. PoLLJCINo-V. SciARABBA, La Carta di Nizza oggi, tra tocolli hanno lo stesso valore giuridico delle disposizioni dei Trattati, non ugualmente le
"sdoganamento giurisprudenziale" e TrattQfo di Lisbona, in Dir. pubhl. comp. eur., 2008, dichiarazioni».
101-124. 27 Si tratta degli arlt. 51, 52 e 53 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione euro-

26 Dopo aver constatato il valore politico della Dichiarazione n. 17, A. CELorro, La pea adottata a Nizza il 7 dicembre 2000 e rivista il 12 dicembre 2007 a Strasburgo.
PROFILI PROCEDURALI DEL RICONOSCIMENTO DELL'IDENTITÀ COSTITUZIONALE 89

accetta la prospettiva secondo cui la norma non fornisce aprioristiche so-


luzioni basate sulla predeterminata prevalenza di uno dei due ordinamenti,
ma piuttosto affida la soluzione normativa alle tecniche del bilanciamento
tra le disposizioni in gioco, si capisce l'importanza strategica dell'indivi-
duazione del soggetto legittimato ad eseguire tale bilanciamento.
8. PROFILI PROCEDURALI DEL RICONOSCIMENTO Da questo punto di vista, la scienza costituzionale ha prospettato solu-
zioni differenti e, per lo meno in alcuni casi, tra loro inconciliabili.
DELL'IDENTITÀ COSTITUZIONALE E DIMENSIONE
In prima battuta, facendo leva sul fatto che il richiamo all'identità co-
COSTITUZIONALE DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE stituzionale è stato storicamente utilizzato dai giudici nazionali per legitti-
mare le loro rivendicazioni a conoscere delle questioni legate al diritto eu-
ropeo, si potrebbe sfruttare il riferimento per affermare, almeno in astratto,
SoMMARIO: 8.1. Le letture asimmetriche della clausola di salvaguardia dell'identità la competenza dei tribunali costituzionali a giudicare, in via esclusiva, sul
costituzionale.- 8.2. La lettura centralista.- 8.3. Le letture cooperative.- 8.4. La let-
rispetto dell'art. 4 del Trattato sull'Unione europea, delle clausole oriz-
tura integrata.- 8.5. Natura costituzionale dell'ordinamento europeo e funzione dia-
lettica dell'identità costituzionale. zontali della Carta dei diritti fondamentali e anche del sistema delle com-
petenze 4 . Secondo una simile interpretazione la nuova previsione rialli-
neerebbe il quadro normativa comunitario al quadro normativa dei sistemi
nazionali, perché - esattamente in linea con la giurisprudenza autarchica
degli anni sessanta e settanta - riconoscerebbe il primato del diritto euro-
8.1. Le letture asimmetriche della clausola di salvaguardia
peo a condizione di riservare un margine di intervento che consenta ai giu-
dell'identità costituzionale dici costituzionali di non applicare le disposizioni sovranazionali contrarie
alle norme che incarnano l'identità dell'ordinamento interno 5 . Insomma,
La rottura con l'esperienza passata prodotta da queste innovazioni nor-
mative è di tutta evidenza: oltre alle tradizioni costituzionali comuni anche
i principi fondamentali di singoli ordinamenti costituzionali vengono rico-
nosciuti come limiti all'azione dell'Europa 1 • Peraltro, le novità determina- 4 Come meglio vedremo nel prossimo capitolo, pur non avendo incontrato il favore

te dali' europeizzazione dei controlimiti producono effetti anche sul piano della dottrina, è questo l'orientamento che si è affermato nella pratica. Contra un'inter-
procedurale delle relazioni tra gli ordinamenti 2 • pretazione di questo tipo L. M. Dmz PICAZO, Observaciones sobre la cldusula de identidad
nacional, in M. CARTABIA-B. DE WITIE-1. GOMEZ FERNANDEZ-P. PEREZ TREMPS, Constitu-
Particolarmente rilevanti sembrano le conseguenze che la norma può cion europea y constituciones naciona/es, Valencia 2005,437-448 che esclude la possibi-
produrre sotto il profilo delle relazioni tra la Corte di giustizia europea e i lità che la clausola sulla salvaguardia delle identità costituzionali possa essere interpretata
tribunali costituzionali nazionali 3 • Infatti, malgrado a questo proposito il come una legittimazione dei controlimiti.
nuovo Trattato non dia indicazioni specifiche, diventa di cruciale impor- 5 Per quel che riguarda il profilo delle sanzioni A. RUGGERI, Trattato costituzionale, eu-

tanza l' individuazione del soggetto giudiziario chiamato a pronunciarsi ropeizzazione dei "contro/imiti", ci t., distingue solo sul piano teorico tra l'annullamento
(che dovrebbe investire le norme derivate) e la sospensione dell'efficacia (che invece do-
sull'eventuale violazione della clausola sull'identità costituzionale: se si
vrebbe investire le norme primarie). A questo proposito egli afferma che «Poiché, infatti,
l'annullamento stesso si converte, in forza della relatività soggettiva del giudicato costitu-
zionale, nella "non applicazione" delle norme in parola in seno all'ordinamento i cui prin-
1 cipi fondamentali ne siano intaccati, ecco che le due forme di sanzione (e di effetti) fini-
Sul tema delle tradizioni costituzionali comuni vedi G. DE VERGOTIINI, Tradizioni
scono col confluire l'una nell'altra, rendendosi a conti fatti praticamente e giuridicamente
costituzionali comuni e Costituzione europea, in wwwforumcostituzionale.it.
indistinguibili.
2
Così, A. RuGGERI, Trattato costituzionale, europeizzazione dei "contro/imiti", cit. Si potrebbe, invero, ragionare diversamente, assumendo che l'annullamento, sia pure
3
È quanto sostenuto esplicitamente da M. CARTABIA, "Unità nella diversità", ci t. limitatamente ad un ordinamento dato, acquisti carattere definitivo e dunque valga per
90 PRIMAZIA DEL LliRITro EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE ILJENT!TÀ COSTITUZIONALI PROFILI PROCEDURALI DEL RICONOSCIMENTO DELL'!DENTJTÀ COSTITUZIONALE 91

secondo questa lettura, nel momento in cui anche l'ordinamento europeo Per il momento può bastare mettere in evidenza che entrambe le inter-
riconosce le rivendicazioni delle consulte nazionali è logico che siano que- pretazioni proposte condividono l'idea di un «primato culturale 8 » dell'or-
ste a valutare la conformità costituzionale delle disposizioni europee. dinamento e dei giudici (costituzionali o ordinari poco importa da questo
Su questa stessa falsariga è prospettabile anche una seconda ricostru- punto di vista) nazionali sull'ordinamento e sui giudici europei e che, pre-
zione dei rapporti tra gli ordinamenti che coinvolga i giudici comuni. In- vedendo un controllo nazionale sul meccanismo del primato ed escluden-
fatti- secondo questa interpretazione- se il giudice ordinario è tenuto a di- do (o relativizzando) la funzione nomofilattica della Corte di giustizia, in-
sapplicare la norma interna contraria al diritto comunitario e se, per il tra- troducono la possibilità di interpretazioni differenziate e asimmetriche del-
mite dell'art. 4 del Trattato sull'Unione, la violazione di un principio fon- la norma europea.
damentale si traduce in una violazione dei trattati, bisogna concludere in
favore dell'esistenza di un obbligo di disapplicazione immediata della leg-
ge nazionale di ratifica nella parte in cui dispone un comportamento che, 8.2. La lettura centralista
in quanto contrario ai fondamenti dell'ordinamento nazionale, è per ciò
stesso contrario ai principi europei 6 . È il caso di segnalare che, almeno Preoccupata dagli effetti connessi ad un modello di relazioni tra gli or-
astrattamente, si potrebbe immaginare un discorso dello stesso genere an- dinamenti che sostanzialmente affida l'ultima parola ai giudici nazionali 9 ,
che in materia di mancato rispetto delle competenze e si potrebbe pertanto la scienza giuridica ha messo in evidenza l'obsolescenza della teoria dei
concludere che, seguendo l'orientamento in questione, il giudice ordinario "controlimiti" e i rischi di una sua perpetuazione 10 .
sia tenuto a disapplicare anche il diritto europeo «ultra vires» 7 .

munitari secondo il principio di sussidiarietà. Il test di sussidiarietà condiziona il giudizio


relativo alla primauté del diritto comunitario: quest'ultimo deve seguire, non precedere,
quello come per ogni altro caso, a differenza della "non applicazione", circoscritta appun-
l'esperimento positivo del primo. Detto altrimenti: non poiché c'è diritto comunitario c'è
to al solo caso in relazione al quale è dichiarata. E, tuttavia, ugualmente, a mio modo di ve-
diritto primario; ma c'è diritto primario in quanto sia rispettato il principio di sussidia-
dere, la distanza tra le due ipotesi ora fatte si accorcia, fino a ridursi del tutto, ove si con-
rictà». Inoltre alla nota 44 si legge che in conseguenza di questa ricostruzione «gli atti ul-
sideri che i "casi", riprendendo un'indicazione teorica altrove data con specifico riguardo
tra vires non hanno primazia sugli atti del diritto statale». Nello stesso senso anche le con-
ai giudizi di costituzionalità di diritto interno e qui pure ritenuta estensibile ai giudizi in
ambito europeo, sono intesi in senso oggeuivo e, perciò, nella loro strutturale attitudine ad siderazioni di H. BRJBOSIA, op.cit., 58-59.
"universalizzarsi", vale a dire ad essere rivisti lungo il corso del tempo nei loro comples- M La metafora è di A. RuGGERI, Trattato costituzionale, europeizzazione dei "contro/i-

sivi connotati (fattuali e normativi). Di modo che al ripetersi delle medesime circostanze miti", cit.
(della medesima "situazione normativa", piace a me dire) che già una prima volta hanno 9 Commentando una sentenza del Tribunale costituzionale tedesco con cui i giudici di
portato alla "non applicazione" di norma costituzionale europea in violazione dei contro- Karlsruhe interpretano la clausola sull'identità nazionale nel senso riportato al paragrafo
limiti, nuovamente può (e deve) assistersi al medesimo trattamento, quale esito linear- precedente, S. CASSESE, Intervento al seminario de/19 ottobre 2009 su "La sentenza del
mente conseguente di un'ordinazione assiologica precedentemente fissata. La qual cosa, Bundesverfassungsgericht de/30 giugno 2009 sul Trattato di Lisbona", in www.corteco-
poi, per la sua parte conferma che il rilievo interno- nel bene come nel male- delle norme stituzionale.it, si domanda <<Che cosa succede se questa sentenza viene seguita da tutte le
comunitarie non differisce a seconda della fonte (rispettivamente, costituzionale e non) Corti nazionali? Se ognuno si mette a fare un controllo dell'identità nazionale e dei diver-
che le produce, il vincolo dalle stesse discendente (ove compatibili coi principi di base si suoi elementi costitutivi (cultura, mass media, norme fondamentali del Codice Penale,
dell'ordinamento interno) ovvero insussistente (se incompatibili) non presentando forme eccetera) può accadere che ciascuna Corte individui criteri diversi di identificazione del-
diverse a seconda appunto del "posto" da esse detenuto nel sistema di appartenenza». l'identità nazionale. Si è così aperta la strada alla reinterpretazione di ciascuna identità na-
6
Prospetta la possibilità di una soluzione di questo tipo A. RuGGERI, Trattato costitu- zionale e dei relativi criteri identificativi. Ciò può portare ad una frammentazione del-
zionale, europeizzazione dei "contro/imiti", ci t. l'Unione europea tanto più che, come osservato di recente da un professore israeliano e da
7 un professore americano, l'assenza o la debolezza delle corti sovranazionali fa sì che le
A. MoRRONE, op.cit., 167-168 sostiene che: «Se il principio di sussidiarietà determi-
corti nazionali svolgano anche un ruolo di controllo de! livello sopranazionale, con il ri-
na l'ordine delle competenze, esso diventa il criterio per stabilire la validità del diritto co-
munitario e di conseguenza l'effettività del principio della primauté comunitaria. schio di una "rinazionalizzazione" del diritto comunitario>>.
Quest'ultima, infatti, può predicarsi se e solo se sussista la competenza degli organi co- IO In questo senso vedi G. STROZZJ, Limiti e contro/imiti nell'applicazione del diritto
92 PRIMAZIA DEL DIRITIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI PROFILI PROCEDURALI DEL RICONOSCIMENTO DELL'IDENTITÀ COSTITUZIONALE 93

Più specificamente, secondo l'orientamento in questione, questa teoria della sovranità imposte dali' ordinamento europeo, essi sarebbero 、ゥカ⦅・ョセ。ᆳ
ha avuto le sue giustificazioni in un momento in cui i rapporti tra le istitu- ti degli 'autolimiti' con cui il sistema giuridico sovranazionale hmita
. . • . . 13
zioni giudiziarie sono stati caratterizzati da una certa confusione di fondo 1' azione e i poteri delle propne IStltuzwm . .
che ha messo in pericolo i principi fondamentali della tutela dei diritti La distanza dalla lettura asimmetrica è quanto mai evidente. Infatti, ro-
dell'uomo. Una volta che il riconoscimento delle tradizioni costituzionali vesciando il primato culturale dei Tribunali costituzionali sulla Corte di
comuni e le ulteriori garanzie affermate dalla Corte di giustizia hanno giustizia, questa ricostruzione paventa i rischi di 、ゥウッャセコョ・@ ⦅ャセァ。エゥ@ alla
chiuso questo capitolo specifico della storia dell'integrazione, la difesa au- possibilità che ciascun giudice interno セッウ。⦅ゥョエ・イー@ Il ウゥァュセi」。エッ@ del-
tarchica dei controlimiti ha perduto ogni sua legittimazione. Ciò è tanto più l 'identità costituzionale e come alternatlva disegna un sistema di controllo
vero in un momento in cui l'art. 6 del Trattato sull'Unione europea richia- accentrato.
ma esplicitamente le tradizioni costituzionali comuni, prevede la possibi-
lità di una futura adesione alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo
e introduce un richiamo alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione 11 • 8.3. Le letture cooperative
Così, per evitare che attraverso una legalizzazione europea della teoria
dei controlimiti si svilisca il principio del primato e si mettano in moto for- Pur condividendo le preoccupazioni per gli esiti asimmetrici del con-
ze disgregative dell'ordinamento europeo, la scienza giuridica ha immagi- trollo diffuso, la scienza giuridica ha presto rilevato che l'affidamento alla
nato altri percorsi interpretativi. Secondo queste letture, la clausola di sal- Corte di giustizia della competenza esclusiva a controllare il rispetto セ・ャ。@
vaguardia delle identità costituzionali non dovrebbe essere intesa nel sen- clausola di salvaguardia dell'identità costituzionale potrebbe determmare
so di consentire una riserva di giurisdizione che consenta ai giudici nazio- uno svuotamento giudiziario di una norma preposta a garantire la soprav-
nali di pronunciarsi sulle questioni relative al rispetto dei principi fonda- vivenza delle costituzioni nazionali 14 • Nel tentativo di trovare una proce-
mentali degli Stati membri e, eventualmente, sul rispetto delle regole sulla dura che valga a comporre in maniera equilibrata la tensione tra l 'unifor-
competenza. Piuttosto, essa dovrebbe essere interpretata semplicemente mità dell'ordinamento europeo e il mantenimento delle specificità nazio-
come un'estensione della teoria delle tradizioni costituzionali comuni che, nali, la dottrina ha proposto soluzioni che prevedono il ウオー・イ。ュセエッ@ 、・セᆳ
in presenza di determinate circostanze, consente alla Corte di giustizia di !' attribuzione di una competenza esclusiva e il contemporaneo comvolgi-
impedire l'applicazione di atti di diritto comunitario che possano ledere mento dei giudici europei e dei giudici nazionali.
principi fondamentali di un solo ordinamento nazionale 12 . Insomma, se-
condo questa ricostruzione la previsione in questione, lungi dal legittima-
re l'intervento dei tribunali nazionali, avrebbe determinato uno svuota-
mento dei controlimiti: da controlimiti interni da opporre alle limitazioni I3 Intervenendo ad un seminario sui "Problemi per le Corti nazionali a seguito degli ul-
teriori sviluppi d eli 'Unione europea ed in relazione alla giurisprudenza della cセイエ・@ euro-
pea dei Diritti dell'Uomo" S. CASSESE, Ordine giuridi_co ・オイッーセ@ _e ordine ョ。コキセャ・L@ m
www.cortecostituzionale.it afferma che <<sono svuotati 1 contro-hmiti, che vengono euro-
comunitario, in Studi int. eur., 2009, l, 23-41 quando definisce <<"datata"» la teoria dei peizzati": non sono le Corti ョ。コゥッセャL@ ma la セ_イエ・@ ・セイッー。@ di_ giustizia a dover 。」・イエセ@ e
controlimiti. far valere i limiti. E, quindi, non vi saranno pm tanti contro-limiti quante sono le cortina-
11 Già al momento dell'approvazione del Trattato costituzionale, la presenza di questi
zionali, ma un sistema uniforme di limiti>>.
elementi ha indotto A. CELOTIO-T. GROPPI, op.cit., 1384 a segnalare che <<In questo qua- 14 Pur differenziandosi dalle posizioni precedentemente riportate, esprime questa
dro, la problematica primauté vs. controlimiti acquisisce un'impostazione del tutto diver- preoccupazione M. CARTABIA, "Unità nella 、ゥカ・イセエ@ BLセゥN@ セ。ョ、ッ@ sostiene che <<S_e 、。セ_@
sa: primauté e controlimiti>>. lato sembra contraddittorio affidare alla Corte dJ gmstlzia l mterpretazwne delle Identita
12 In questo senso G. STROZZI, op.cit., 29-30. Pur mostrando una certa sfiducia nei con- costituzionale nazionali, d'altra parte se si concedesse ai giudici nazionali il diritto all'ul-
fronti del giudice europeo anche T. GROPPI, I diritti fondamentali in Europa e la giuri- tima parola sui valori imprescindibili del proprio ordinamento 」ッウエゥオコョ。セ・@ da ッーセZイ・@ al
sprudenza multilivel/o, in www.astrid-online.it parla di una trasformazione dei controlimi- primato del diritto europeo si esporrebbe l'ordinamento comunitario ad un msostembile n-
ti in 'autolimiti'. schio di disgregazione>>.
PROFILI PROCEDURALI DEL RICUNOSC!MENTO JJELL' 11JENTITA CUSTITUZJUNALE
95
94 PI<!MAZIA D"L DJI<J'HO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE 11JENTITÀ COST!TUZJONALJ

In primo luogo, si propone un'interpretazione della norma che favori- 8.4. La lettura integrata
sca una ripartizione netta della giurisdizione. Così, per un verso si ripropo-
L'idea per cui attraverso la collaborazione tra le corti si possa trovare un
セ@ la セッNウゥ「ャAエ¢@ セィ・@ siano i giudici nazionali a statuire sul rispetto del-
punto di ・アオゥャ「イセ@ エイセ@ uniformità e 、ゥヲセ・イョコ。_@ ha セーョエッ@ una parte
セ@ Q、・ョセャエ@ N」ッウエャセコキョ。・L@ ma per un altro, con il chiaro intento di impedire
della scienza costituziOnale a sfruttare l opportumta prop1z1ata dal nuovo
I possibili abusi connessi ad uno schema processuale di questo tipo, si li-
art. 4 del Trattato sull'Unione europea per proporre un'ulteriore ricostru-
セゥ。@ tale possi?ilità alle ipotesi di contrasto con regole costituzionali spe-
cifiche ed esplicite e si lasciano le altre fattispecie alla cognizione dei giu- zione dei rapporti tra gli ordinamenti. . , .
Questa lettura condivide con le altre ャセ@ spunto セ・イ@ cui l セイエ@ ..4 non ID-
dici europei 15 •
tende stabilire alcuna aprioristica gerarclua normativa e aff1da mvece al-
Inoltre, sempre secondo una logica di cooperazione giudiziaria, la dot-
l'attività ermeneutica ex post il delicato compito di stabilire quale norma
セイゥ。@ ha sottolineato la necessità di superare i pregiudizi che hanno portato
prevalga nel caso concreto: solo attraverso una prudente attività di 「ゥャ。セᆳ
I セョ「オ。ャゥ@ セッウエゥオコョ。ャ@ nazionali a precludersi la via del ricorso pregiudi-
ciamento si pUÒ giungere alla soluzione COITetta . qカZゥ。セョエ・L@ セョ」ィ・@
18
Ill
Ziale 16 . Infatti -secondo i fautori di questa ricostruzione - se i giudici na-
questo caso diventa di capitale importanza la corretta mdividuazJOne del
セゥッョ。ャ@ ut.ilizzassero il metodo che l'ordinamento europeo propone loro per
soggetto legittimato ad eseguire tale operazione di 「ゥャ。ョ」セュ・エッN
QY

unerloqUire con i loro colleghi del Lussemburgo, sui problemi connessi al-
@ ,
Diversamente dalla lettura centralista e dalla lettura as1mmetnca, pero,
l'identità costituzionale si potrebbe assistere ad un costruttivo confronto
questa ricostruzione ritiene che l' inestricab.ile. ゥョエイ・」セッ@ エイセ@ le. 」ッュセ・エコ@
tra i ーオョセゥ@ di セゥウエ。@ delle due istituzioni giudiziarie e si potrebbe riuscire per
della Corte di giustizia e le competenze dei tnbunah costituziOnali nazl?-
questa VIa a n comporre un 'unità autenticamente rispettosa della diversità,
nali rende assai inopportuna l'individuazione di un soggetto competente m
senza correre i rischi di dissoluzione legati ad una risoluzione solo nazio-
via esclusiva a statuire sull'avvenuto rispetto della clausola di salvaguar-
nale del conflitto normativo 17 •
dia 20. Infatti si determina una situazione di contrasto che potrebbe essere
risolta solo d'a un giudizio in cui il parametro di costituzionalità è costitui-
to da una norma costituzionale di competenza dei giudici interni e l'ogget-
to del giudizio è costituito da una norma europea di competenza dei giudi-
ci del Lussemburgo 21. Secondo questa lettura, diversamente dalla situa-

l)'
. E quanto sostenuto da V. COMELLA fERRARES-M. KUMM, The Future ofConstitutio-
na/ Conjl1ct m the European Union: Constitutional Supremacy after the Constitutional IH Anche a questo proposito si rinvia a quanto sostiene A. RUGGERI, Trattato costitu-
Treaty, in wwwjeanmonnetprogram.org zionale, europeizzazione dei "contro/imiti", ci t.
16 È guanto sostenuto da M. CARTABIA, "Unità nella diversità", ci t. e M. CARTABJA-A.
I9 Espressamente in tal senso A. RuGGERI, Tra/lato costituzionale, europeizzazione dei
CELurro, op. cit:, 4504-4505. V. CoMELLA FERRAREs-M. KUMM, op.cit., oltre a propone il
"contro/imiti", ci t.
nnvw pregiudiziale alla Corte di giustizia propone la consultazione della Commissione. 20 Scrive A. RuGGERJ, Trattato costituzionale, europeizzazione dei "contro/imiti", cit.
11 A questoproposJto· osserva M. CARTABIA, "Unità nella diversità", ci t. «Il volto fu- «nessun potere esclusivo, d'interpretazione "autentica"; sarebbe イセ」ッウゥ「ャ・@ a beneficio
turo della Cosutuzi.one europea dipenderà a questo punto dalle Corti supreme. Tanto più degli uni degli altri giudici, piuttosto ammettendosi l eventuahta d1 un libero confronto
0
esse sapranno espnmere fieramente la tradizione costituzionale del proprio ordinamento tra opzioni ricostruttive operate in seno ai due ordinamenti, nel corso dJ una partita appa-
ー・セ」ッウエイuゥ@ un bene comune, tanto più l'ordinamento costituzionale europeo somiglierà rentemente aperta ad ogni possibile esito>>.
al11mmagme che ambiZiosamente ritrae il volto dell'Europa: unita nelle diversità. Tanto 21 Scrive A. RucGERl, Trattato costituzionale, europeizzazione dei "contro/imiti": cit.,
meno le, tradizioni 」ッウエゥオコセョ。ャ@ nazionali troveranno una voce autorevole che le esprima, «Si vede bene però così come i conflitti tra le Corti rimangano pur sempre ーッウセi「ゥL@ dal
tanto piU velocemente SI disperderà la ricchezza del pluralismo culturale e costituzionale momento che se, per un verso, il riconoscimento del parametro m temo viセャ。エッ@ e n messo
della ヲセエイ。@ Europa, lasciando spazio o ad una omologazione culturale determinata dalle ai giudici nazionali, con immediati riflessi quindi nell'ordine comumtano, e panmentJ ve:
voci PIU Jort1, oppure a ウエ・セi@ battaglie di retroguardia, anoccate sulla contrapposizione tra ro però che, per un altro verso, l'interpretazione della disposizione sovranazwnale che SI
Cosutuzwni nazwnali ed Europa, degne di ingloriose epoche, ormai superate».
96 PRJMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI PROFILI PROCEDURALI DEL RlCONOSCIMENTO DELL'IDENTITÀ COSTITUZIONALE 97

zione ordinaria in cui la norma europea costituisce il parametro di legitti- gurazione dei rapporti tra le corti si possono immaginare contesti proces-
mità della norma interna e pertanto il "diritto ali 'ultima parola" spetta al suali in cui le consulte sono concretamente tagliate fuori dal giudizio: ad
giudice europeo, in un'eventualità di questo tipo dovrebbe essere il giudi- esempio, nelle ipotesi in cui il giudice ordinario eserciti il rinvio in Lus-
ce costituzionale (proprio in quanto giudice della norma-parametro) a pro- semburgo, i tribunali costituzionali, pur mantenendo un teorico diritto al-
nunciarsi in via definitiva sul conflitto, dopo che la Corte di giustizia abbia l 'ultima parola, non vengono di fatto investiti delle questioni di conflitto
eventualmente espresso la propria interpretazione sul significato della di- tra ordinamento comunitario e ordinamento nazionale.
sposizione europea. Piuttosto- secondo i fautori di questa ricostruzione- per riequilibra-
In una situazione del genere non meraviglia che anche la strategia coo- re la posizione tra le Corti, occorrerebbe una sorta di 'inversione del rin-
perativa che propone il rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia, pur ri- vio pregiudiziale' che, in uno spirito di leale collaborazione tra le istitu-
conosciuta utile per la risoluzione di alcune fattispecie 22 , sia stata ritenuta zioni giudiziarie del sistema integrato, permetta ai giudici europei di
poco fruttuosa o insufficiente 23 • Infatti, in primo luogo, la dimensione uni- coinvolgere i loro colleghi nazionali nelle questioni in cui la presenza di
laterale del rinvio (dal giudice interno al giudice europeo) pone gli organi un conflitto tra una norma identitaria e una norma europea impone diga-
giudiziari interni in una posizione di mera esecuzione della decisione eu- rantire alle consulte la possibilità effettiva di pronunciarsi in via defini-
24
ropea • In secondo luogo, la possibilità di un ricorso per inadempimento tiva 26 .
contro le decisioni degli organi giudiziari interni, pone i giudici europei in
una posizione per certi versi equiparabile a quella di una corte di appello
delle decisioni dei giudici costituzionali 25 . Inoltre, stante l'attuale confi-

assuma essere in contrasto con quel parametro non può essere sottratta alla Corte europea;
tanto più, ove si consideri che l'istituto della rimessione di questioni in via pregiudiziale
alla Corte stessa è, ovviamente, confermato dal Trattato. Volendosi schematizzare al mas- que); e l'inadempienza potrebbe qui esser data da un'erronea percezione circa la sussi-
simo (e sia pure col costo di un'evidente, forzosa semplificazione), si potrebbe riassume- stenza dei presupposti per l'attivazione della clausola di salvaguardia dell'identità costitu-
re quanto sin qui detto rilevando come dei termini normativi in campo quello assunto a pa- zionale nazionale stabilita nell'art. I-5>>.
rametro sarebbe in ultima istanza affidato all'interpretazione dei giudici nazionali, quello 26 Esplicitamente in tal senso A. RuGGERI, Trattato costituzionale, europeizzazione dei

costi_tu_tivo_ de li' ッァ・エセ@ ali 'interpretazione dei giudici europei: con evidentemente sempre "contro/imiti", ci t., secondo cui <<il riconoscimento della violazione dei "controlimiti"
possibili divergenze d1 ordine ricostruttivo tra gli stessi>>. compete esclusivamente o, quanto meno, prioritariamente (in senso cronologico) ai giudi-
22
Vedi ad esempio come A. RUGGERI, Trattato costituzionale, europeizzazione dei ci nazionali. Stavolta potrebbe dunque esser la Corte di Lussemburgo a rimandare ai giu-
"contro/imiti", ci t. risolve l'ipotesi di contrasto tra un principio fondamentale de li' ordina- dici nazionali (e, segnatamente, ai giudici costituzionali) perché si pronunzino "in via pre-
mento europeo e un principio fondamentale dell'ordinamento nazionale. giudiziale" sulla questione: perché dicano cioè, innanzi tutto, se la norma di diritto interno
23
È quanto sostiene A. RuGGERI, Trattato costituzionale, europeizzazione dei "con- assurga o no al rango di principio fondamentale e, poi, se sia o no violata dalla norma eu-
tro/imiti", ci t. ropea (si faccia caso come, per l 'ipotesi ora ragionata, verrebbe ad essere rimarcata la cen-
24 tralità di "posto" del tribunale costituzionale di diritto interno rispetto ai tribunali comuni,
Cfr. M. CARTABIA, "Unità nella diversità", ci t. che a questo riguardo propone l'in- proprio grazie al fatto che delle questioni in parola sia in un primo tempo investita la Cor-
dividuazione di modalità speciali di rinvio.
te di Lussemburgo, che a sua volta passi la palla nelle mani appunto del giudice nazionale
25
A. R_UGGERI,_Trattato costituzionale, europeizzazione dei "contro/imiti", ci t., a que- delle leggi). Una "pregiudizialità" siffatta, tuttavia, come si sa, non esiste o, diciamo me-
sto proposito precisa che <<una volta che si dia modo alla Corte dell'Unione di determi- glio, non è ad oggi codificata. Diciamo allora che la Corte di giustizia potrebbe (o dovreb-
narsi circa il contrasto di norma della stessa Unione con l'art. I-5, sia pure mediato attra- be?) dichiarare le propria incompetenza a pronunziarsi sulla questione stessa o, meglio, a
verso il riferimento al tertium nazionale, parrebbe inevitabile l'abbraccio soffocante da pronunziarsi "a prima battuta" su di essa, rigettando di conseguenza per inammissibilità il
parte della _Corte stessa, naturalmente portata a porsi come una sorta di giudice d'appello ricorso davanti ad essa presentato e non preceduto da altro, identico (per oggetto) ricorso
nei nguard1 delle pronunzie dei giudici (anche costituzionali!) di diritto interno. Non si di- avanzato davanti al giudice nazionale e quindi da quest'ultimo deciso, in un senso o
mentichi, d'altro canto, che le inadempienze nei confronti del diritto comunitario possono nell'altro>>. Un coordinamento del genere sembra invece implicitamente proposto da V.
aversi da parte di qualunque operatore di diritto interno (Corti costituzionali incluse, dun- ONIDA, <<Armonia tra i diversi>>, cit., 556-557.
PROrlLI PROCEDURALI DEL RICONOSCIMENTO DELL'IDENTITÀ COSTITUZIONALE
99
98 PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGL'ARDIA DELLE JDENTJT.i, COSTITUZIONALI

una conferma della dimensione multilivello che contraddistingue l'ordina-


8.5 . .Natu.ra costituzionale dell'ordinamento europeo e funzione mento europeo. Come abbiamo visto, condizione necessaria sia per poter
dialettica deli 'identità costituzionale definire il sistema europeo in termini di ordinamento, sia per poterlo defi-
nire in termini di costituzione multilivello è il suo funzionamento mate-
Malgrado la lor? diversità セ・ウオョ。@ di queste interpretazioni, almeno ap- rialmente unitario. Da questo punto di vista è ben possibile che, con l'ec-
セ。イ・エュョL@ aspira a smentire la natura costituzionale e composita del- cezione della lettura centralista, ognuna delle ricostruzioni prospettate, per
l ordmamento europeo disegnato dal nuovo Trattato di Lisbona. Infatti sia quanto teoricamente in linea con una qualificazione costituzionale, risve-
il イゥョセッ@ ーイ・セゥオ、コ。ャ@ proposto dalla lettura cooperativa, sia anche l'o;igi- gli i sopiti istinti autarchici delle corti costituzionali e, mettendo in crisi i
nale. イッカ・ウ」セ。ュョ@ della questione di pregiudizialità' proposto dalla let- delicatissimi processi di 'osmosi giurisprudenziale', fallisca in concreto
tura ュエ・ァイセ⦅。L@ 。ャセ@ là delle divergenze di ordine processuale, prendono lo nel tentativo di assicurare il consolidamento giurisprudenziale necessario
spunto dali 1dea セ@ ウセー・イ。@ la retorica dualistica che ancora permea la giu- per garantire un'unità dell'ordinamento che vada oltre la semplice coeren-
nsprudenza costituziOnale e entrambe condividono l'intento di far dialo- za delle decisioni giudiziarie. Alla stessa maniera, almeno da un punto di
gare le istituzioni giudiziarie europee al fine di favorire la circolazione e il vista teorico è perfettamente possibile che a livello giudiziale si affermino
」ッ⦅ョヲイセエ@ degli argomenti costituzionali 27 . Da questo punto di vista anche prassi che mettano in crisi la stessa idea di coerenza giudiziaria e che rom-
g!1 ッ⦅ョセエ。・ゥ@ che affidano in via esclusiva alla Corte di giustizia o ai pano l'originale «monismo di fatto>> su cui si fonda la lettura costituziona-
ァセオ、ゥ」j@ naziOnali la competenza a statuire sul rispetto del!' identità costitu-
le dell'ordine giuridico europeo.
コキセ。ャ・@ partono dall'assunto della dimensione costituzionale e composita Pe11anto, con l'intento di verificare le implicazioni dogmatiche connes-
del! ordmamento europeo e provano a valorizzare al massimo la soluzione so al modello di relazioni tra le corti che si sta concretamente affermando
mterpretativa che riesca a contemperare l'istanza unitaria e l'istanza alla in questa fase, nei prossimi capitoli si cercherà di analizzare la giurispru-
、Aヲ・イセョコゥ。ッ@ zg: se in una prospetti va monista è concepibile l'idea di un denza europea che si è recentemente confrontata con i problemi dell'iden-
bilanciamento tra norme appartenenti a livelli ordinamentali differenti ciò
è ・カゥ、ョエセュ⦅」ッー「ャ@ per un sistema che continui ad オエゥャコ。イセ@
tità costituzionale e del primato.
gli
argomenti propn della tradizione dualista.
Ciononostante, questi argomenti non sembrano ancora decisivi per so-
stenere che l'europeizzazione dei controlimiti vale a dare definitivamente
ragione a quanti hanno descritto le recenti evoluzioni d eli' Unione come

. 27 Secondo A. RuooERI: Trattato costituzionale, europeizzazione dei "contro/imiti",


CII. <<SI tratta: w altn termmi, d1 agevolare la formazione di vere e proprie consuetudini in-
terpretauv_e,_Idonee a cons?lidarsi dunque in "indirizzi" stabili di produzione-interpreta-
ziOne gwndica, w forza dei quah gli enunciati costituzionali, in ambito europeo come pu-
re m ambJto ョセコキ。ャ・L@ SI volgano naturalmente gli uni verso gli altri, alimentandosi e rin-
ョセカ。、ッウゥNイ・」ーュエ@ di senso (in modo circolare, appunto), e tendendo alla più am-
pw ・セー。ョウキ@ e realizzaziOne, al servizio dei diritti di singoli e gruppi ed al fine del ]oro
massimo, alle condiZIOni storicamente date, appagamento». In modo analogo anche M
CARTABIA, "Unità nella diversità", ci t. .
28
A questo p:oposito sarà il caso di rilevare come G. STROZZI, op.cit., 31 sostenga
apertamente che w segmto ali' entrata in vigore del nuovo art. 4 del Trattato su li' Unione
europea <<La Corte di giustizia viene a configurarsi sempre più come investita di funzioni
tlpiche dJ una Corte costituzionale dell'Europa unita».
PARTE TERZA

IL PRIMATO DEL DIRITTO EUROPEO ED


IDENTITÀ COSTITUZIONALI NELLA RECENTE
GIURISPRUDENZA NAZIONALE
9. LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI NELLA RECENTE
GIURISPRUDENZA EUROPEA SULLE LEGGI DI RATIFICA
DEL TRATTATO COSTITUZIONALE

SoMMARio: 9.1. Il limite della laicità e l'accezione nazionale del concetto di minoran-
za secondo il Conseil Constitutionnel francese.- 9.2. Primazia e supremazia secondo
il Tribuna! Constitucionai spagnolo.- 9.3. Le implicazioni della supremazia forma-
le della Costituzione nazionale secondo il Trybunal Konstytucyjny polacco.- 9.4. Pri-
mazia e identità costituzionali tra continuità e discontinuità con la tradizione dei con-
trolimiti.

9.1. Il limite della laicità e l'accezione nazionale del concetto di mi-


noranza secondo il Conseil Constitutionnel francese

Sfruttando la tradizionale celerità del suo controllo a priori di costitu-


zionalità 1, il Conseil Constitutionnel è stato il primo organo interno a con-
trollare la conformità tra la propria carta costituzionale e la legge di ratifi-
ca del secondo Trattato di Roma ed è stato anche il primo organo interno
che si pronuncia in favore dell'esistenza di un conflitto tra il progetto di
riforma delle istituzioni europee e la Costituzione nazionale 2 .

1
Come riporta F. DURANTI, Il Conseil constitutionnel e la nuova Costituzione europea,
in wwwforumcostituzionale.it, il Presidente della Repubblica ha sottoposto la questione di
costituzionalità lo stesso giorno della firma del nuovo Trattato. Ora, se si tiene presente
che ai sensi dell'art. 61 della Costituzione francese <<il Consiglio costituzionale deve deli-
berare entro il termine di un mese. Tuttavia, a richiesta del Governo, in caso di urgenza, il
termine è ridotto a otto giorni», si capisce come non desti meraviglia la circostanza che
l'istituzione francese sia stata la prima a pronunciarsi.
2 Decisione del Conseil èonstitutionnel, 2004-505 DC, del 19 novembre 2004. Per un

commento vedi A. ScHILLACI, Il Conseil constitutionnel si pronuncia sul Trattato che isti-
tuisce una Costituzione per l'Europa, in www.associazionedeicostituzionalisti.it.
104 PR.IMAziA DEL DIRJITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI NELLA RECENTE GIURISPRUDENZA EUROPEA 105

Punto di partenza della decisione è l'esclusione della natura costituzio- Questa attenzione che anche l'ordinamento europeo manifesta per il
nale del nuovo Trattato. A questo fine vengono richiamate le disposizioni profilo identitaria produce una serie di conseguenze di non poco conto. In
in materia di entrata in vigore, revisione e di denuncia e, al di là della no- primo luogo, in tutte le ipotesi di contrasto esplicito con una norma costi-
menclatura ufficiale, si ribadisce l'essenza internazionalistica del progetto tuzionale, i giudici dichiarano la necessità di perfezionare l'iter della rati-
di riforma. Una volta inquadrata la nuova tappa dell'integrazione nell'am- fica nazionale con apposite riforme della Costituzione che valgano a sana-
bito dei fenomeni internazionalistici e una volta affermato il fondamento re le difformità tra il testo del progetto di riforma e il testo costituzionale
interno del processo europeo, in linea con la precedente giurisprudenza del vigente 8 .
Conseil 3 , viene escluso che la primazia sancita dali' art. I-6 del Trattato co- In secondo luogo, la preoccupazione di salvaguardare l'identità costitu-
stituzionale abbia qualsivoglia pretesa gerarchica o possa in qualsiasi ma- zionale francese spinge l'istituzione costituzionale a reinterpretare (o forse
niera mettere in discussione la posizione di vertice che nell'ordinamento a forzare 9) in chiave nazionale alcune previsioni della Carta dei diritti fon-
interno spetta alla Costituzione francese 4 . I componenti del! 'istituzione damentali ritenute potenzialmente lesive di principi incomprimibili. Così,
costituzionale transalpina sottolineano che, oltre all'art. 54 e all'art. 88-1 una volta elevati il principio di laicità e il divieto del riconoscimento di di-
del testo costituzionale 5 , è lo stesso Trattato di Roma che si oppone ad una ritti ai gruppi collettivi a norme ultraprimarie dell'ordinamento statale, i
ricostruzione che sottometta gli ordinamenti costituzionali nazionali al si- giudici francesi procedono nella ricerca di una soluzione interpretativa che
stema giuridico europeo. Difatti secondo i giudici, al di là della (ambigua) concili le previsioni europee con i principi identitari francesi. Richiaman-
dichiarazione finale riguardante l'art. 1-6 6 , la necessità di tutelare l'iden- dosi alle clausole orizzontali della Carta europea, essi statuiscono che l'or-
tità costituzionale degli Stati membri, esplicitamente riconosciuta dal testo dinamento europeo, pur prevedendo all'art. 11-70 il diritto a manifestare
del Trattato, impone che di fronte ad un contrasto tra una disposizione che pubblicamente il proprio credo religioso 10 , essendo obbligato a tenere nel-
esprime l'identità costituzionale e una disposizione europea, venga ricono-
sciuta la prevalenza applicativa della norma interna 7 .
né la portata del principio della primazia del diritto dell'Unione che deriva, come è stato
sostenuto dal Conseil constitutionnel nelle decisioni sopra citate, dall'articolo 88-1 della
Costituzione; che pertanto l'articolo 1-6 sottoposto all'esame del Conseil non rende neces-
3 Si fa riferimento in particolare alle decisioni del Conseil constitutionnel 2004-496
saria una revisione costituzionale>>.
DC dellO giugno 2004; 2004-497 DC del l o luglio 2004; 2004-498 DC del29luglio 2004
8 Nello specifico, in quanto «nuove materie>> che influiscono «sulle condizioni essen-
e 2004-499 DC del 29 luglio 2004, esplicitamente richiamate dalla pronuncia in esame.
ziali di esercizio della sovranità>>, gli artt. III-265 (controllo alle frontiere), III-269 (coo-
Per un commento alle prime due decisioni vedi A. ScHILLACI, Il Conseil Constitutionnel
perazione giudiziaria in materia civile), III-270, 111-271 (cooperazione giudiziaria in ma-
interviene sui rapporti tra diritto comunitario e diritto interno, in www.associazionedei-
teria penale) e III-274 (istituzione della Procura europea) richiedono una modifica costitu-
costituzionalisti.it. Per una ricostruzione complessiva della precedente giurisprudenza
zionale. Invece, in quanto modificative delle modalità di esercizio di competenze già attri-
francese vedi invece O. DUTHEILLET DE LAMOTHE, Il Conseil constitutionnel ed il processo
buite dall'ordinamento costituzionale francese, gli artt. III- 273, III-276 e III-300 (a causa
di integrazione comunitaria, in www .associazionedeicostituzionalisti .it e A. ALEN, op. cit.,
del passaggio al criterio della maggioranza qualificata); gli artt. III-191 e III-419 (per il
200-203.
conferimento della funzione decisionale al Parlamento europeo); gli artt. III-264, III-275
4
In tal senso i giudici affermano esplicitamente che la Costituzione mantiene <<la sua e III-277 (per la sostituzione del potere d'iniziativa autonoma- in precedenza concesso a
posizione di vertice dell'ordinamento giuridico interno». ciascuno Stato membro- con la procedura dell'iniziativa congiunta conferita ad un quar-
5 Sarà utile ricordare che <<La Repubblica partecipa alle Comunità europee e all'Unio- to degli Stati) e l'art. 1-11 e tutto il Protocollo n. 2 (in materia di poteri dei Parlamenti na-
ne europea, costituite da Stati che hanno scelto liberamente, in virtù dei trattati che le han- zionali e di controllo sul principio di sussidiarietà) richiedono una modifica costituziona-
no istituite, di esercitare in comune alcune delle loro competenze>>. le. Infine secondo il giudice costituzionale francese richiedono una modifica costituziona-
6 Tale Dichiarazione, voluta dai rappresentanti del Regno Unito, afferma che <<La con- le tutte le cosiddette clausole passerella.
ferenza constata che l'articolo 1-6 rispecchia la giurisprudenza attuale della Corte di giu- 9 È la tesi sostenuta da M. CARTABIA, "Unità nella diversità", ci t., che pur giudicando
stizia delle Comunità Europee e del Tribunale di primo grado>>. con favore l'operazione ermeneutica compiuta dal Conseil rileva come alcuni passaggi
7 In tal senso i giudici francesi affermano che <<principalmente dal combinato disposto della decisione siano stati forzati.
degli articoli I-5 e I-6, risulta che il trattato non modifica né la natura dell'Unione europea, 10 Ai sensi della norma in questione è prevista <<la libertà di manifestare la propria re-
LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI NELLA RECENTE GIURISPRUDENZA EUROPEA 107
J 06 PRIMAZJA DEL DIRITJ'O EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

la dovuta considerazione la giurisprudenza della Corte europea dei diritti Rinviando alla fine di questo capitolo, considerazioni di ordine più
dell'uomo, lascia agli Stati membri un margine di valutazione entro cui generale, per il momento vale la pena di sottolineare, come, al di là del-
rientra la tradizione costituzionale francese in materia di laicità dello sta- le differenze che sono spiegabili con la diversità dei sistemi di giustizia
to 11 ; allo stesso modo, i magistrati francesi, sempre richiamandosi alle costituzionale, la pronuncia in questione valga ad allontanare il Conseil
clausole finali della Carta europea, affermano che l'art. 11-82 (e l'art. I- Constitutionnel dalla giurisprudenza costituzionale italiana e tedesca in
2) 12 , pur riconoscendo che la tutela delle persone appartenenti alle mino- materia di controlimiti perché tende a considerare ogni violazione di
ranze è un obiettivo dell'Unione europea, non impone una tutela collettiva una disposizione costituzionale espressa (e non solo i principi fonda-
ai gruppi minoritari (esplicitamente esclusa dali' art. l della Costituzione mentali del!' ordinamento nazionale) come una lesione del!' identità
francese). francese.
Infine, il Cunseil Constitutionnel, richiamandosi ad una decisione di
pochi mesi precedente, deduce da questa ricostruzione dei rapporti tra gli
ordinamenti una riserva di giurisdizione in proprio favore: al fine di tutela- 9.2. Primazia e supremazia secondo il Tribuna/ Constitucional spa-
re l 'identità costituzionale francese esso riafierma il proprio potere di con- gnolo
trollare la conformità costituzionale delle leggi interne che danno attuazio-
ne alle direttive. È evidente che la ristrettezza di questa riserva è da ricol- A distanza di poche settimane dalla decisione francese è il Tribuna/
14
legare alle peculiarità (vedi infra) che sino ad allora avevano caratterizza- Cunstitucional spagnolo che, con una pronuncia molto controversa , in-
to (e che per lo meno per quanto riguarda l 'applicazione del primato del di- terviene in via preventiva per controllare la conformità del progetto di
ritto europeo continuano a caratterizzare) il sistema francese di costituzio- rifonna delle istituzioni comunitarie con l'ordinamento costituzionale na-
nalità 13 : in linea con la consolidata esperienza giudiziaria francese, la pro- zionale 15 .
nuncia certamente non osta ad un controllo ad opera del giudice ordinario Seguendo un orientamento già affermato con il pronunciamento sulla
che valga a garantire l'applicazione della norma identitaria contrastante conformità costituzionale del Trattato di Maastricht 16 , i giudici costituzio-
con una norma europea differente dalla direttiva. nali traggono nuovamente lo spunto dall'idea del fondamento interno del
processo di integrazione e ribadiscono che è l'art. 93 della Costituzione
spagnola a legittimare l'esercizio di competenze nazionali, da parte delle
ligione o la propria convinzione individualmente o collettivamente, in pubblico o in priva-
to, mediante il culto, l 'insegnamento, le pratiche e l 'osservanza dei riti».
11
A questo proposito vedi le sentenze, Ley/a Sahin c. Turchia e Zeynep Tekin c. Tur-
14 È il caso di segnalare che la decisione è adottata con tre opinioni dissenzienti. Per
chia, entrambe pronunciate il 29 giugno 2004 dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.
12
un'analisi degli altri punti di vista dei magistrati si !invia a A. ScHILLACI, Il Tribunale costi-
Ai sensi dell'art. 1-2 del Trattato costituzionale l'Unione deve tutelare i <<diritti del- tuzionale spagnolo e la Costituzione europea, in www.associazionedeicostituzionalisti.it.
le persone appartenenti ad una minoranza». Ai sensi dell'art. 11-82, invece, l'Unione si im-
IS Dichiarazione del Tribuna/ Constitucional spagnolo, 1/2004, del 13 dicembre 2004.
pegna a rispettare <da diversità culturale, religiosa e linguistica».
13
Per un commento alla decisione vedi R. ALONSO GARdA, The spanish Constitution and the
È il caso di segnalare che fino al mese di marzo 2010, la Francia non aveva un siste- european Constitution: the script fora virtual collision and other observations on the
ma di controllo successivo di costituzionalità e questo, con l'eccezione del controllo pre- principle of primacy, in www.germanlawjournal.com; F. DuRANTI, Il Tribuna! Constitu-
ventivo sulle leggi di attuazione delle direttive e sulle leggi di ratifica dei Trattati, impedi- cional e la nuova Costituzione europea, in wwwforumcostituzionale.it. Vedi anche la de-
va al giudice costituzionale francese ogni possibilità di controllo di conformità tra Costi- cisione 2544/2004 con cui, il 21 di ottobre, il Consejo de Estado si è pronunciato sulla
tuzione e norma europea e tra norma europea e norma interna ordinaria. Questi controlli
compatibilità del Trattato costituzionale con la Costituzione spagnola. Per un commento a
venivano pertanto affidati al giudice ordinario. Con la legge di revisione costituzionale n. questo provvedimento vedi F. BALAGUER CALLEJÒN, Soluciones ap6crifas a problemasfic-
2008-724 del231uglio 2008 e con la legge organica n. 2009-1523 dellO dicembre 2009 è ticios. Un comentario al Dictamen del Consejo de Estado sobre el Tratado por el que se
stato introdotto un meccanismo incidentale di controllo di costituzionalità che ha posto
estab/ece una Constituci6n para Europa, in www.laley.es.
problemi di coordinamento tra le varie corti coinvolte in questo tipo di accertamenti. Per
J6 Dichiarazione del Tribuna! Constitucional spagnolo, 111991, del 7 febbraio 1991.
maggiori riferimenti su questa questione vedi il tredicesimo capitolo di questo lavoro.
LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI NELLA RECENTE GfiJRISPRUDENZA EUROPEA 109
I 08 PRiMAzrA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTII1JZIONALI

Sulla base di questo quadro generale di riferimento i giudici escludono


istituzioni europee 17 • Secondo il ragionamento giuridico alla base della de- che l'art. 1-6 del Trattato costituzionale possa aver tra valicato i limiti ma-
cisione, questa disposizione costituzionale funziona come una sorta di cer- teriali previsti dalla Costituzione spagnola. Infatti, per un verso, l'introdu-
niera tra gli ordinamenti e consente l'integrazione del diritto comunitario zione di clausole di salvaguardia dell'identità costituzionale e la dichiara-
nel quadro costituzionale 18 • zione finale sul primato, abbinate ai limiti imposti dal principio di attribu-
Tuttavia, diversamente da quanto hanno sostenuto nella pronuncia zione e al diritto di denunciare il Trattato 21 , valgono a smentire qualsiasi
Maastricht, in questo caso i giudici si affrettano a precisare che la norma idea di subordinazione degli ordinamenti nazionali ali' ordinamento euro-
in questione, pur mostrando un atteggiamento complessivo di favore nei peo e confermano, anche dal punto di vista sovranazionale, l'intangibilità
confronti del processo europeo e pur permettendo l'autonomia dell'ordi- del nucleo duro delle costituzioni nazionali 22 . Per altro verso, il Tribuna[
namento sovranazionale, pone dei limiti materiali ali' avanzamento dell'in- conferma la propria tesi sulla compatibilità costituzionale dell'art. 1-6 e,
tegrazione e non può consentire un'indiscriminata prevalenza applicativa facendo ricorso ad argomentazioni di ordine logico-teorico, distingue tra il
del diritto comunitario 19 • Insomma, nell'interpretazione proposta, l'art. primato applicativo che entro i limiti costituzionalmente previsti spetta al
93, oltre ai requisiti formali richiesti per il riconoscimento degli effetti pro- diritto europeo e la supremazia che spetta alla Costituzione nazionale in
dotti in ambito interno dal diritto comunitario, richiamerebbe implicita-
mente una clausola di salvaguardia dell'identità costituzionale spagnola
che dovrebbe valere ad escludere l'applicazione di norme europee contra-
tes inevitables a las facultades soberanas del Estado, aceptables unicamente en tanto el
stanti con i principi e i valori fondamentali tutelati dalla Costituzione spa-
Derecho europeo sea compatible con los principios fundamentales del Estado social y de-
gnola 20 . mocratico de Derecho establecido por la Constituci6n nacional. Por ello la cesi6n consti-
tucional que el art. 93 CE posibilita tiene a su vez lfmites materiales que se imponen a la
propia cesi6n. Esos lfmites materia/es, no recogidos expresamente en el precepto consti-
tucional, pero que implicitamente se derivan de la Constituci6n y del sentido esencial del
17
_ セゥ@ ウー・」ゥヲセュョエL@ l'art. 93 della Costituzione spagnola prevede che <<Mediante Ley propio precepto, se traducen en el respeto de la soberanfa del Estado, de nuestras estruc-
orgamca se podra autonzar la celebraci6n de Tratados por los que se atribuya a una or- turas constitucionales basicas y del sistema valores y principiosfundamentales consagra-
ganizaci6n o instituci6n internacional el ejercicio de competencias derivadas de la Con- dos en nuestra Constituci6n, en el que los derechos fundamentales adquieren sustantivi-
stituci6n. C:o:responde a las Cortes Generales o al Gobierno, segun los casos, la garantfa dad propia».
del cumplzmwnto de estos Tratados y de las resoluciones emanadas de los organismos in- 21 A proposito del principio di attribuzione e alla ritirata volontaria dall'Unione i giu-
ternacionales o supranacionales titulares de la cesi6m>. dici affermano che «La primacfa opera, por tanto, respecto de competencias cedidas a la
18 I giudici affermano che «El art. 93 CE es sin duda soporte constitucional basico de Uni6n por voluntad soberana del Estado y también soberanamente recuperables a través
la ゥョエ・ァイ。」セV@ de セエイッウ@ ordenamientos con el nuestro, a través de la cesi6n del ejercicio de del procedimiento de "retirada voluntaria" previsto en el artfculo /-60 del Tratado».
competencws denvadas de la Constituci6n, ordenamientos llamados a coexistir con el 22 Riferendosi agli artt. I-2, I-6 e II-I 13, i giudici costituzionali statuiscono che «Di-
Ordenamiento interno, en tanto que ordenamientos aut6nomos por su origen. En términos chos preceptos, entre otros, vienen a consagrar la garantfa de la existencia de las Esta-
metaf6ricos padria decirse que el art. 93 CE opera como bisagra mediante la cualla Con- dos y sus estructuras basicas, asf como sus valores, principios y derechos fundamentales,
stituci6n misma da entrada en nuestro sistema constitucional a otros ordenamientos jurf- que en ningun caso podrfan !legar a hacerse irreconocibles tras el fenomeno de la cesi6n
dicos a través de la cesi6n del ejercicio de competencias». del ejercicio de competencias a la organizaci6n supraestatal, garantfa cuya ausencia o
19 In questo senso il Tribuna! Constitucional riconosce che «Producida la integraci6n cuyafalta de una proclamaci6n explfcitajustific6 en etapas anteriores las reservas opue-
debe destacarse que la Constituci6n no es ya el marco de validez de las normas comuni- stas a la primacfa del Derecho comunitario frente a las distintas Constituciones por co-
tarias, sino el propio Tratado cuya celebraci6n instrumenta la operaci6n soberana de ce- nocidas decisiones de las jurisdicciones constitucionales de algunos Estados, en lo que
si6n del ejercicio de competencias derivadas de aquélla. aquélla, si bien la Constituci6n ha dado en llamarse en la doctrina el dialogo entre los tribunales constitucionales y el
exige que el Ordenamiento aceptado como consecuencia de la cesi6n sea compatible con Tribuna! de Justicia de las Comunidades Europeas. En otros términos, los lfmites a que
sus principios y valores basicos». se referfan las reservas de dichas jurisdicciones constitucionales aparecen ahora pro-
clamados de modo inequfvoco por el propio Tratado sometido a nuestra consideraci6n,
. セッ@ In questo senso i giudici affermano che «Esa interpretaci6n de be partir del recono-
que ha venido a acomodar sus disposiciones a las exigencias de las Constituciones de las
」コュセョエッ@ de セオ・@ la op⦅・イセ」ゥVョ@ de cesi6n del ejercicio de competencias a la Uni6n europea
Y la mtegracz6n conszgwente del Derecho comunitario en el nuestro propio imponen lfmi- Estados miembros».
JJQ J>KJJvlAL'JA DEL DlRITIU eャjkoiGセu@ E SALVAUUAiilllA llEl.Lb lDENTJTA COSTJTUZJONALJ
LE IDENTJTA COSTJTUZJONALI NELLA KECENTE GJUKJSPKCDENZA EUKOPEA III

quanto espressiva della sovranità del popolo spagnolo 23 . Da questa artico- Utilizzando una tecnica analoga, la pronuncia esclude, per lo meno in
lata costruzione dogmatica, i giudici costituzionali deducono una riserva di via astratta, la possibilità di un contrasto tra le norme costituzionali e gli
giurisdizione in loro favore: in virtù della supremazia della Costituzione e urtt. II -111 e II -112 del Trattato. Infatti, dopo aver rilevato che le disposi-
della natura delegata del primato, la risoluzione di un'eventuale conflitto zioni europee che disciplinano la convivenza tra diversi sistemi di tutela
tra gli ordinamenti, traducendosi nel conflitto tra due norme costituziona- dei diritti fondamentali prevedono meccanismi di risoluzione dei conflitti
li, sarà di competenza del tribunale di Madrid 24 . complementari con quello disposto dal secondo comma del!' art. lO della
Costituzione 25 , i giudici statuiscono la centralità del proprio ruolo di riso-
luzione delle eventuali controversie che potrebbero sorgere in seguito al-
23 l' entrata in vigore della Carta dei diritti fondamentali 26 .
In questo senso nella pronuncia in questione si afferma <<Prima day supremada so n
categorfas que se desenvue/ven en 6rdenes diferenciados. Aquélla, en el de la aplicaci6n
Per adesso è soltanto il caso di osservare che diversamente dal Conseil
de normas vdlidas; ésta, en el de los procedimientos de normaci6n. La supremacfa se su- Constitutionnel francese, il Tribuna! Constitucional spagnolo esclude i
stenta en el caracter jerarquico superior de una norma y, por ello, es fuente de validez de giudici ordinari e riserva a sé il controllo sul rispetto dell'identità costitu-
las que le estan infraordenadas, con la consecuencia, pues, de la invalidez de éstas si con- zionale. Tuttavia, per il resto esso si pone in piena linea con la decisione
travienen/o dispuesto imperativameflle en aquélla. La primacfa, en cambio, no se susten- statuita dal suo omologo transalpino è, oltre che dali 'ordinamento interno,
ta necesariamente en lajerarqufa, sino en la distinci6n entre ambitos de aplicaci6n de di-
jerentes normas, en principio validas, de las cuales, sin embargo, una 0 unas de e/las tie- si sforza di dedurre la sua giurisdizione in materia di cont1itti tra gli ordi-
ョセ@ n 」。ーセゥ、@ de desp/azar a otras en virtud de su aplicaci6n preferente o prevalente de- namenti richiamandosi anche alle norme europee.
btda セM diferentes. razones. Toda supremacfa implica, en principio, primacfa (de ahi su uti-
lizacwn en ocaswnes equivalente, asf en nuestra Dec/aracidn 111992, FJ 1), salvo que la
mt.sma セッイュ。@ suprema haya previsto, en algun ambito, su propio desplazamiento o ina-
ーャゥ」セ⦅キョN@ La supremacfa de la Constituci6n es, pues, compatible con regfmenes de apli-
cacwn que_ otorguen preferencia aplicativa a normas de otro Ordenamiento diferente del
nacwnal stempre que la propia Constituci6n lo haya asf dispuesto, que es lo que ocurre
exactamente con la previsi6n conlenida en su art. 93, mediante el cual es posible la cesidn
de comperencias derivadas de la Constitucidn afavor de una instituci6n internacional asf
habilitada constitucionalmente para la disposici6n normativa de materias hasta entonces zs Ai sensi d eli' art. 10.2 della Costituzione spagnola <<Las normas re lati vas a los
reservadas a los poderes internos constituidos y para su aplicaci6n a éstos. En suma la derechos fundamentales y a las libertades que la Constituci6n reconoce se interpre-
Constituci6n ha aceptado, ella misma, en virtud de su art. 93, la primacfa del Derecho' de tardn de conformidad con la Declaraci6n Universal de Derechos Humanos y los Tra-
la Uni6n en el ambito que a ese Derecho le es propio, segun se reconoce ahora expresa- tados y acuerdos internacionales sobre las mismas materias ratificados por Espafia».
mente en el art./-6 del Tratado». Per un commento su questo punto si rinvia a G.C. Ro- Sfruttando l'interpretazione tradizionale di questa norma i giudici arrivano a conclude-
DRJGUEZ IGLESIAS, No existe contradiccion entre la Constitucion espanola y la Constitu-
re che <<nO son de advertir nuevas n i mayores dificultades para la articulaci6n ordena-
Clon europea: la Declaracion del Tribuna/ Constituciona/, in Rev. der. com. eur. 2005 da de nuestro sistema de derechos. Y las que resulten, segun se ha dicho, solo podran
20,5-17. , ,
24
aprehenderse y solventarse con ocasi6n de los procesos constitucionales de que poda-
A questo proposito vedi il passaggio dove si afferma che <<En e/ caso dificilmente mos conocer».
concebtble 、セ@ que en la ulterior dinamica del Derecho de la Uni6n Europea 1/egase a re- 26 A questo proposito viene statuito che <<Los concretos problemas de articulaci6n que
su/tar mconctlwble este Derecho con la Constituci6n espafiola, sin que los hipotéticos ex- pudieran suscitarse con la integraci6n del Tratado no pueden ser objeto de un pronuncia-
cesos del Derecho europeo respecto de la propia Constituci6n europeafueran remediados miento anticipado y abstracto. Como sucede con los que desde el primer momento viene
por los ordinarios cauces previstos en ésta, en ultima instancia la conservaci6n de la so- planteando la integraci6n del Convenio de Roma, su so/uci6n s6lo puede perseguirse en
「・セ。ョヲ@ del pueblo ・セー。ヲゥッャ@ y de la supremacfa de la Constituci6n que éste se ha dado po- el marco de los procedimientos constitucionales atribuidos al conocimiento de este Tribu-
dnan !levar a este Tn buna/ a a bordar los problemas que en tal caso se suscitaran, que de- na/, esto es, ponderando para cada concreto derecho y en sus especificas circunstancias
sde ャセ@ perspec/lva actual se consideran inexistemes, a través de los procedimientos con- lasf6rmulas de articulaci6n y definici6n mds pertinente s. en dialogo constante con las in-
sll/uctonales pertmentes, ello aparre de que la salvaguarda de la refe rida soberanfa siem- stancias jurisdiccionales autorizadas, en su caso, para la interpretaci6n auténtica de los
pre resulta a la postre asegurada por el art. 1-60 del Tratado, verdadero contrapunto de convenios internacionales que contienen enunciados de derechos coincidentes con los
su art.l-6».
proclamados por la Constituci6n espaiiola».
1]2 PRIMAziA DEL DIRliTO EUROPEO E SAL V AGUARD!A DELLE IDENTITÀ COST!TlJZIONALI LE IDENTITÀ COSTITL:ZIONALI NELLA RECENTE GIURISPRUDENZA EUROPEA 113

9.3. Le implicazioni deiJa supremazia formale deiJa Costituzione ne nazionale, secondo cui la Polonia, «in virtù di un accordo internaziona-
nazionale secondo il Trybunal Konstytucyjny polacco le può, in certe materie, delegare ad un'organizzazione internazionale o a
un'istituzione internazionale competenze statali». Sebbene questa disposi-
L_a 、セウエゥョコッ@ _tra supremazia della Costituzione nazionale e primato zione (in combinato disposto con l'art. 9 29 ) permetta di garantire la preva-
applicativo del dmtto europeo che caratterizza le decisioni appena analiz- lenza applicativa delle norme europee sulle disposizioni ordinarie, un si-
コセエ・L@ viene statuita anche da un'altra giurisdizione costituzionale. Più pre- mile riconoscimento dell'efficacia giuridica del diritto comunitario non
Cisamente, chiamato a pronunciarsi sulla compatibilità costituzionale del- giunge però fino mettere in discussione la supremazia della Costituzione.
l'accordo di adesione del 2004, il Trybunal Konstytucyjny polacco ripren- In una ipotesi di questo tipo, infatti, una prevalenza applicativa della disci-
de ed esaspera i toni e le argomentazioni giuridiche della sentenza Maa- plina europea sarebbe da escludere assolutamente perché entrerebbe in
stricht del Bundesverfassungsgericht e, pur salvando la partecipazione po- gioco l'art. 8 secondo cui la Costituzione, in quanto espressione dell'iden-
lacca all'Unione europea 27 , si preoccupa di circoscrivere per via interpre- tità e della ritrovata sovranità della nazione polacca, «è la legge suprema
tativa i margini del diritto comunitario 28 . della Repubblica polacca» 30 •
Secondo i giudici costituzionali di Varsavia il fondamento giuridico È appena il caso di notare che, in analogia con quanto fa il Conseil Con-
dell'integrazione europea andrebbe ricercato nell'art. 90 della Costituzio- stitucionnel francese, il Trybunal Konstytucyjny legge in chiave formale le
proprie previsioni nazionali in materia di fonti e implicitamente afferma
che tutte le disposizioni costituzionali hanno un irrinunciabile valore iden-
27
titaria che ne determina la prevalenza sul diritto europeo. Tuttavia, il na-
Il ricorso, presentato da alcuni gruppi parlamentari ostili all'ingresso polacco nel- zionalismo che pervade la pronuncia spinge i giudici polacchi ben oltre i
l'Unione, lamentava la violazione delle norme costituzionali da parte dell'art. 1 del Trat- loro omologhi parigini 31 • Infatti, se per un verso essi si allineano ai loro
エ。セッ@ di Accesso; dell'art. 2 dell'atto concernente le condizioni di accesso della Repub-
blica polacca; dell'art. 8 del Trattato sulla Comunità europea sul sistema europeo delle colleghi di tutta Europa e dal fondamento interno del diritto comunitario
b。ョ」⦅ィ・セイャゥ[@ dell'art. 12 del Trattato sulla Comunità europea sulla proibizione delle deducono la loro competenza "sussidiaria" ad intervenire sulle relazioni
d1scnmmazwm basate sulla cittadinanza; dell'art. 13 del Trattato sulla Comunità euro- tra gli ordinamenti 32 , per contro manifestano un atteggiamento di preven-
pe_a sul divieto di discriminazioni per sesso, etnia, religione, opinione, disabilità, età o zione nei confronti dell'interpretazione conforme 33 e, sulla base di argo-
onentamento sessuale; dell'art. 19 del Trattato sulla Comunità europea sul diritto divo-
mentazioni meramente formalistiche, (pur riconoscendo la natura sui ge-
to dei cittadini europei; del!' art. 33 del Trattato sulla Comunità europea sulla politica
agncola comumtana; dell'art. 190 del Trattato sulla Comunità europea sull'elezione del neris dell'ordine giuridico europeo) si spingono addirittura sino ad esclu-
Parlam_ento europeo; deli' art. 191 del Trattato sulla Comunità europea sui partiti politici dere esplicitamente la natura sovranazionale del processo di integrazione
europei; dell'art. 202 del Trattato sulla Comunità europea sul Consiglio dell'Unione eu- europea 34 •
ropea; dell'art. 203 del Trattato sulla Comunità europea sulla composizione del Consi-
glio,; dell'art. 234 del Trattato sulla Comunità europea sulla questione preliminare;
del! art. 249 del Trattato sulla Comunità europea sul diritto secondario dell'Unione· 29
Ai sensi del!' art. 9 <<The Republic of Poland shall respect internationallaw binding
de Il' art. 308 del Trattato sulla Comunità europea sulla cosiddetta clausola passerella; upon it>>. Vedi anche il riferimento alla appartenenza alla <<Human Family» contenuto nel
dell'art. 6 del Trattato sull'Unione e dell'art. 17 della Carta dei diritti fondamentali Preambolo.
dell'Unione.
30 Nello stesso senso andrebbe anche il combinato disposto degli artt. 87 e 91.
28
Sentenza del Trybunal Konstytucyjny polacco, K 18/04, del l! maggio 2005. Per un 31
Vedi il giudizio di K. KowALJK BANCZYK, op.cit.
commento vedi K. KoWALIK BANCZYK, Should we polish it up? The polish constitutional
tribuna! and the idea of supremacy of EU law, in www.germanlawjournal.com. Per una 32 Nota che, sempre in linea con la decisione Maastricht del Bundesverfassungsgeri-

analisi generale dell'ordinamento costituzionale polacco si rinvia invece a B.B. BANA- cht, dal fondamento interno del diritto comunitario viene dedotta anche la possibilità di un
SZAK, lmpact of european integration on the law and constitutional sistem in Poland Var- ultra vires review ad opera del giudice costituzionale nazionale.
ウ。カゥセ@ 2009, P. PoLICASTRO, Costituzione della Repubblica Polacca del 2 aprile 1997, in 33 I giudici esplicitano che in nessun caso l'influenza dei principi europei può determi-

Studt pari. poi. cost., 1998, 121-122, 123-219 e a F. VECCHIO, Los ordenamientos consti- nare la sostanziale inapplicazione di una norma costituzionale.
tucionales de Hungria, Polonia y Eslovenia, in Rev. der. const. eur., 2010, 14, 175-223. 34 A questo proposito i giudici si limitano a constatare che né gli atti relativi alla parte-
114 PR!MAZ!A DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE !DENTffÀ COSTITUZlONALI LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI NELLA RECENTE GIURISPRUDENZA EUROPEA 115

9.4. Primazia e identità costituzionali tra continuità e discontinuità diche contemporaneamente valide, che si misurano soltanto sul piano del-
con la tradizione dei controlimiti l' applicazione.
Accanto a questi profili di continuità, sembra però che la normativiz-
Al di là della evidente diversità di toni complessivi che certamente ca- zazione della clausola sulla salvaguardia delle identità costituzionali ab-
ratterizza le pronunce esaminate in questo capitolo, dalle decisioni in bia introdotto alcuni elementi di innovazione che sembrano destinati ari-
questione emergono alcuni elementi comuni, utili alla riflessione sul rap- mettere in discussione l'equilibrio tra la giurisprudenza comunitaria e la
porto tra primato ed identità costituzionale. Da questo punto di vista giurisprudenza costituzionale italiana e tedesca faticosamente raggiunto
sembra possibile affermare che, almeno sul piano orizzontale, il tema nel corso dei decenni passati. In primo luogo, già la semplice comparsa
dell'identità costituzionale rappresenta un'importante conferma della di nuovi attori che si allineano alla linea tradizionalmente seguita dal
エ・ッセゥ。@ della セMゥイ」ッャ。コョ・@ degli argomenti giuridici e sta producendo un Bundesverfassungsgericht e dalla Corte costituzionale italiana indica
reciproco rafforzamento delle argomentazioni costituzionali e un' omolo- uno scenario differente rispetto al passato e rafforza significativamente
gazione delle costruzioni dogmatiche elaborate dai vari tribunali costitu- la possibilità di un concreto intervento di censura dei giudici costituzio-
zionali.
nali: al di là del semplice ragionamento probabilistico, la presenza di una
Tutto ciò non deve però indurre a facili entusiasmi in relazione al- pluralità di tribunali astrattamente disposti ad intervenire per garantire la
l' avanzata del processo di integrazione. Innanzi tutto sarà opportuno nota- salvaguardia dell'identità costituzionale, specie ne Il' ipotesi in cui questi
re che in linea con gli ultimi esiti della teoria dei controlimiti, tutte e tre le si premurino di sdrammatizzare l'eventualità di un mancato adempimen-
decisioni analizzate sono accomunate dalla difficoltà dei Tribunali costitu- to delle prescrizioni comunitarie, rafforza la posizione di ciascuno di es-
zionali nazionali ad abbandonare il concetto di sovranità: malgrado il co- si e può incoraggiare un uso effettivo (seppur circoscritto) del controli-
mune riconoscimento del diritto comunitario come ordine giuridico sui ge- mite.
neris, i giudici costituzionali continuano a rappresentare l'ordinamento eu- Inoltre, l'utilizzo della formula dell'identità costituzionale, tradizional-
ropeo come un sistema di norme fondato sul diritto interno e in conse- mente utilizzata dai giudici costituzionali, ha spinto le consulte ad inter-
guenza di questa operazione ermeneutica, pur riconoscendo il ruolo della pretare l'art. I-5 del Trattato costituzionale come un riconoscimento delle
Corte di giustizia, continuano a difendere il loro diritto ali 'ultima parola loro rivendicazioni di competenza e più in generale come una conferma
sulle questioni che riguardino l 'identità costituzionale. Sempre in una linea delle loro dottrine "nazional-sovraniste": diversamente da quanto faceva-
di 」ッョエセオゥ¢@ con la passata tradizione dei controlimiti va la precisazione no in passato, i giudici costituzionali non ancorano più le loro costruzioni
della differenze tra prevalenza applicativa della norma comunitaria e su- solo all'ordine giuridico interno, ma individuano precisi appigli anche nel-
premazia delle disposizioni in cui si incarna l 'identità costituzionale na- l' ordinamento comunitario.
コゥセョ。ャ⦅・Z@ esattamente come è avvenuto con la giurisprudenza costituziona- Infine, come ulteriore elemento di erosione degli equilibri giurispru-
le Italiana e tedesca degli anni passati, anche queste nuove pronunce svi- denziali consolidati, l'europeizzazione dei contro limiti sta determinando
luppano l'idea della legittima convivenza di una pluralità di norme giuri- uno strisciante ritorno della ricostruzione formalistica del sistema delle
fonti: sia il Conseil Constitucionnel francese, sia il Trybunal Konstytucyjny
polacco, allontanandosi sensibilmente dalla giurisprudenza Solange II e
cipazione polacca all'Unione, né i Trattati qualificano mai l'Unione come un'organizza- Granita/, precisano che la Costituzione nazionale è il testo giuridico in cui
コキョセ@ sovranazwnale. Nonostante conretamente non intervenga per annullare una decisio- è consacrata l'identità della nazione e pertanto operano un'estensione si-
ne gJUdlZiana basata su una nonna europea, il giudice costituzionale polacco ha più re-
gnificativa del parametro per il controllo di costituzionalità del diritto co-
centemente nbadJto considerazioni di questo tipo anche con la decisione SK 45/09 del 16
Novembre 201 l. Per maggiori considerazioni su que;.to interessante caso rinvio a F. VEc- munitario. Tale operazione, almeno nel caso francese, si accompagna con
CHIO, Costituzione nazionale e diritto derivato europeo secondo la decisione SK 45!09 del una precisazione degli ambiti più sensibili all'applicazione dellaprimautè:
giudice 」ッウエゥオコョNセャ@ polacco: ritorno a Solange Il o nuova ridefinizione degli equilibri superando la concezione per cui l 'unico limite definito viene individuato
tra gli ordmamenll?, m Quad. cost., 2012,2,441-443.
nella cessione della kompetenz-konzpetenz, i giudici parigini precisano i
116 PRlMAziA DEL DIRliTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COS1ITUZIONALI

settori su cui intendono concentrare la loro attenzione. Evidentemente sia


l'estensione delle fattispecie in cui almeno astrattamente si イゥカ・ョ、」セ@ la
ーセ・カャョコ。@ della セッイュ@ ゥ⦅ョエ・セ。@ sulla norma comunitaria, sia la miglior pre-
cisaziOne delle disposiZiom nazionali considerate irrinunciabili lasciano
presagire un diverso atteggiamento neli 'utilizzo del controlimite:
10. LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI NELLA GIURISPRUDENZA
RELATIVA ALLA COSTITUZIONALITÀ
DEL TRATTATO DI LISBONA

SoMMARIO: 10.1. Il parametro di costituzionalità secondo la sentenza Lisbona


dell' Ustavni Soud ceco.- 10.2. Identità costituzionale e procedure interne di ratifica
secondo il Satversmes Tiesa lettone.- 10.3.I poteri del Parlamento nazionale secon-
do il Bundesverfassungsgericht tedesco.- 10.4. II parametro di costituzionalità se-
condo la sentenza Lisbona II dell' Ustavni Soud ceco.- 10.5. Identità costituzionale e
sovranità nazionale secondo il Trybunal Konstytucyjny polacco.- 10.6.ll trionfo del-
le interpretazioni asimmetriche e il tentativo di rinazionalizzazione del primato.

10.1. II parametro di costituzionalità secondo la sentenza Lisbona


dell'Ustavnf Soud ceco

L'abbandono del Trattato costituzionale e l'innegabile ridimensionamento


conseguito al Trattato di Lisbona non impediscono la presentazione di altre
domande aventi ad oggetto il controllo di costituzionalità del nuovo progetto
di riforma delle istituzioni europee 1 • Anzi, per quanto ciò possa sembrare pa-

1 Oltre le sentenze commentate nelle prossime pagine vedi anche la decisione del Con-

sei! Constitutionnel francese 2007-560 DC, del 20 dicembre 2007 (per un commento vedi
G. ALLEGRI, Il Consiglio costituzionale francese, il Trattato di Lisbona e le modifiche alla
Costituzione francese, in www .europeanrights .com), la decisione del Verfassungsgericht-
shofaustriaco del 30 settembre 2008 e la decisione 143/2010 (VII. 14), Lisszabon, pro-
nunciata il12luglio 2010 dall'Alkotmdnyblr6sdg ungherese. Al momento in cui si scrive,
inoltre, il Tribunale supremo danese ha accettato il ricorso di un gruppo di cittadini dane-
si che denunciano l'incostituzionalità della procedura interna seguita per la ratifica del
Trattato (per maggiori informazioni su questo caso si rinvia a J. HARTIG DANIELSEN, One
of Many National Constraints on European lntegration: Section 20 ofthe Danish Consti-
tution, in Eur. publ.law, 2010,2, 181-192).
]] S f>RIMAZIA DEL DIRJ1TO EUf(OPEO E SALVAGUARDJA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI GIL'f(ISPf(UDENZA f(ELATIVA ALLA COSTJ'!"l:ZJONAUTÀ DEL TRATIXIO DI LISBONA ]]9

radossale, in alcuni casi (ad esempio vedi inji-a la decisione Lisbona del Bun- to in connessione con l'art. l 7 e l'art. 9 8 della Costituzione nazionale. Se-
desverjàssungsgerichr tedesco) sembra addirittura che in questo passaggio si condo i ricorrenti, il combinato disposto di queste norme autorizza una li-
sia prodotto un inasprimento dei toni - tutto sommato abbastanza pacifici mitata (e unilateralmente revocabile) cessione di competenze in favore di
(conia significativa eccezione del giudice polacco)- che hanno caratterizza- organizzazioni internazionali e prevede il mantenimento della sovranità
to le pronunce che abbiamo appena analizzato nei paragrafi precedenti. nazionale come limite invalicabile. Invece, a giudizio dei ricorrenti l'elen-
Nel quadro di queste nuove decisioni è senz'altro meritevole di menzio- cazione delle competenze esclusive e la previsione di competenze compar-
ne la sentenza 19/08 del26 novembre 2008 de li' Ustavn{ Soud ceco, con cui tite contenute nell'art. 2 par. l TFUE e nell'art. 4 par. 2 TFUE, l'introdu-
il Tribunale costituzionale, dando per la prima volta attuazione alla proce- zione di valori ad opera dell'art 2 TUE (specie in connessione al meccani-
dura prevista dali' art. 87.2 della Costituzione nazionale 2 , si è pronunciato smo sanzionatorio ex art. 7 TUE), l'ampliamento degli obiettivi del-
in via preventiva sulla compatibilità costituzionale di un accordo interna- l'Unione in relazione al meccanismo previsto dall'art. 352 TFUE, la giuri-
zionale e, riaffermando la sua visione condizionata del primato del diritto dificazione della Carta dei diritti fondamentali di Nizza (e la contestuale
europeo 3 , ha dichiarato la costituzionalità del nuovo Trattato di Lisbona 4 • previsione della futura partecipazione alla Convenzione europea dei diritti
Nello specifico, il Senato ceco, supportato dal ricorso del Presidente dell'uomo) realizzata attraverso l'art. 6 TUE, la formalizzazione ex art.
della Repubblica Vacl a v Klaus 5 , lamenta la violazione dell'art. l OA 6 , le t- 216 TFUE del potere delle istituzioni europee di stipulare accordi interna-
zionali che vincolano i paesi membri e la creazione ex art. 48.6 e 48.7 TUE
di meccanismi di revisione semplificata dei Trattati, sono da interpretare
2
L'art. 87.2 prevede che: «<n vista della ratifica di uno dei trattati previsti dall'an. !Oa
come segni evidenti dell'avvenuta trasformazione dell'Unione in uno sta-
o dall'art. 49, la Corte è inoltre competente a decidere sulla conformità del trattato con il to federale europeo e, pertanto, legittimano la conclusione che la legge na-
sistema costituzionale. Un trattato non può essere ratificato prima che la Corte si pronun- zionale di ratifica del Trattato di Lisbona superi i precisi limiti individuati
ci sulla sua conformità costituzionale». dalla Costituzione ceca.
3
Vedi infra la decisione sul mandato di aJTesto europeo e la decisione sulle quote del- Dopo aver risolto alcune questioni procedurali relative agli effetti della
lo zucchero adottate dallo stesso tribunale costituzionale. pronuncia, all'oggetto e ai parametri del giudizio, la Corte, pur ricono-
4
Per un commento a questa decisione vedi P. NEMECKOVA, La sentencia del Tribuna/ scendo la correttezza del complesso sistema teorico proposto dai ricorren-
constitucional checo de 26.11.2008 sobre la compatibilidad del Tratado de Lisboa con la
ti 9 , ritiene che, in via astratta, i limiti costituzionali non siano stati travali-
Constitucion de la Republica Checa, in Rev. der. com. eur., 2009,32,239-257 e P. BRIZA,
The Czech Republic: The Constitutional Court an the Lisbon Treaty Decision of 26 No-
vember 2008, in Eur. const.law rev., 2009,5, 143-164. Riferimenti alla decisione anche in
l. SLOSARCIK, The Treaty of Lisbon & the Czech Constitutional Court: Acl Il, in Ceps,
internazionali è possibile trasferire alcuni poteri della Repubblica ceca ad un'istituzione o
2009, 197, 1-4 e O. HAMULAK, Some remark an the Czech Constitutionaf Court allitude
towards application of EU law, in hllp:l/papers.ssrn.com. ad una organizzazione internazionale».
5 7 Ai sensi d eli' art. 1.1 della Costituzione ceca si prevede che: <<La Repubblica ceca è
Secondo l'art. 71C dello Statuto della Corte costituzionale ceca (richiamato al punto
uno Stato di diritto sovrano, unitario e democratico, fondato sul rispetto dei diritti e delle
13 della decisone in esame) nei giudizi di cui all'art. セWNRZ@ <<Oltre al ricorrente, il Parla-
mento, il Presidente della Repubblica e il governo sono in ogni caso parti del procedimen- libertà dell'uomo e dei cittadini».
to». Su questa base il Presidente della Repubblica è intervenuto in supporto del ricorso del s Ai sensi dell'art. 9 della Costituzione ceca si prevede che: <<La Costituzione può es-
Senato. Parlamento e Governo hanno invece contrastato le motivazioni addotte dal ricor- sere modificata o emendata solo da leggi costituzionali. È vietata qualunque modifica re-
rente. Le ragioni contenute nel memoriale del presidente sono riportate tra il quattordice- lativa alla struttura essenziale dello Stato democratico di diritto. Le norme giuridiche non
simo e il ventinovesimo paragrafo della decisione. Il trentesimo paragrafo riassume il me- possono essere interpretate in modo da distruggere o mettere in pericolo i fondamenti de-
moriale presentato dalla Camera dei Deputati. Le ragioni contenute nel memoriale del go- mocratici dello Stato».
verno sono invece riportate dal trentunesimo al cinquantatreesimo punto. Sulle ragioni dei 9 Secondo il paragrafo 97 <<Art.JOa par. l ofthe Constitution indicates that not àll, but
vari soggetti istituzionali vedi anche il contenuto dei paragrafi 54-64 dove è riportato l'esi- only certain powers can be transferred by treaty to an international organization. This Ar-
to delle udienze orali previste dal procedimento. ticle must be interpreted in connection with Art. l par.] and Art. 9 par. 2 ofthe Constitu-
6
Ai sensi dell'art. IOA.I della Costituzione ceca si prevede che: <<Attraverso accordi tion. Thus the transfer of powers of Czech Republic bodies can not go so far as to violate
120 PRlMAzrA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTIT1!ZIONALI GIURISPRUDENZA RELATIVA ALLA COSTITUZIONALITÀ DEL TRATTATO DI LISBONA 121

cati da nessuna delle norme denunciate perché, anche dopo Lisbona, tendo un precedente del 2004 14 , si allinea agli orientamenti del giudice co-
l 'Unione continua ad essere un soggetto istituzionale che persegue finalità stituzionale francese e del giudice costituzionale polacco e rifiuta la tesi
compatibili con l'ordine costituzionale ceco: fondamento interno, princi- prospettata dal governo secondo cui i trattati europei, una volta ratificati,
pio di attribuzione e assenza della kompetenz-komptenz relativizzano gli entrerebbero a far parte dell'ordine costituzionale 15 . In conseguenza di
effetti del primato e garantiscono la costituzionalità dell'ordine europeo. questa operazione ermeneutica i giudici sono costretti ad estendere il para-
Pertanto, essa dichiara infondati i motivi del ricorso, riservandosi tuttavia metro del controllo di costituzionalità (preventivo e soprattutto successi-
la possibilità di intervenire ex post nei casi (definiti eccezionali, ma sem- vo) dai principi identitari della Costituzione nazionale all'intero ordine co-
pre possibili) di applicazioni del diritto comunitario, concretamente lesivi stituzionale. Se si tiene a mente la complessità del sistema costituzionale
dell'ordine costituzionale interno 10 . ceco, articolato su una pluralità di atti, ci rende con facilità dell'ampiezza
Analogamente ai colleghi tedeschi e italiani, i giudici di Brno offrono del margine di intervento che la Corte si è ritagliata con questa operazione.
una loro lettura della teoria dei controlimiti e deducono l'esistenza di limi- Come vedremo meglio negli sviluppi di questo capitolo, malgrado i
ti materiali al processo di integrazione (e la loro competenza a statuire sul giudici costituzionali cerchino di superare i profili di ambiguità di questa
rispetto di tali limiti) dal fondamento interno del diritto europeo e dall'esi- decisione, le stesse contraddizioni emergeranno anche nella successiva
stenza di una gerarchia interna alla Costituzione nazionale 11 . pronuncia Lisbona II con cui l'istituzione giudiziaria ceca darà il definiti-
Al di là delle similitudini, è però opportuno rilevare che rispetto alla tra- vo via libera alla ratifica (e alla quasi contestuale entrata in vigore) del
dizionale concezione della teoria dei controlimiti, dalla pronuncia emergo- Trattato di Lisbona.
no due differenze rilevanti ed in netta controtendenza tra loro. Infatti, da
una parte la Corte costituzionale ceca, con un atteggiamento di apertura al
diritto comunitario, adotta una teoria 'in divenire' della sovranità 12 e, mo- 10.2. Identità costituzionale e procedure interne di ratifica secondo
strando un ampia fiducia nelle interpretazioni euroconformi 13 , rifiuta di in-
il Satversmes Tiesa Iettone
dividuare specificamente ambiti 'costituzionalmente' sensibili da sottrarre
preventivamente al raggio di azione dei giudici europei. Dall'altro, smen-
11 tema dell'identità costituzionale, implicitamente richiamato nell'ope-
razione di estensione del parametro di costituzionalità operata dai giudici
cechi, ritorna ad essere l'elemento centrale di una riflessione con cui il Tri-
the very essence ofthe republic as a sovereign and democratic state governed by the rule
of law,founded on respect for the rights and freedoms of the human being an d of citizens
bunale costituzionale lettone ha verificato la costituzionalità della legge in-
or to establish a change in the essential requirements fora democratic state governed by tema di ratifica del Trattato di Lisbona 16 .
the rule of law>>. L'idea di un limite alla possibilità di trasferire competenze è ripetuta in
vari passaggi della sentenza.
10
Vedi il paragrafo 120 della decisione.
11 È interessante osservare che i giudici cechi richiamano al paragrafo 117 (e al 139) la 14 Vedi quanto statuito dai giudici costituzionali cechi nella sentenza 50/04.
sentenza Solange Il, al paragrafo 118 (e al 139) la sentenza Maastricht e al paragrafo 139 15 Vedi il paragrafo 90 della decisione.
una sentenza del Tribunale costituzionale polacco e una sentenza della Corte di giustizia
16 Sentenza del Satversmes Tiesa lettone, 2008-35-0 I, del 7 aprile 2009. Per un
europea. Il paragrafo I I I, invece, contiene un riconoscimento esplicito del fatto che la giu-
commento alla decisione vedi l. BERZINA-ANDERSONE, Case note on the judgement of
risprudenza costituzionale degli altri paesi membri ed in particolare la giurisprudenza co-
the latvian Constitutional court in the case concerning the Treaty of Lisbon, in www.
stituzionale tedesca ha funzionato come fonte di ispirazione della decisione in esame. In
sorensen.com. Riferimenti alla decisione anche in K. KRuMA, Constitutional courts and
questo passaggi può essere letta un'autorevole conferma dell'idea di costituzione aperta e
the Lisbon Treaty. The future based on mutua/ trust, in E. Gmw-S. CARRERA-A. EGGEN-
dell'idea del diritto comparato come quinto criterio di interpretazione giuridica elaborate
scHWILER, The area of Freedom, Security and Justice. Ten years on successes andfuture
da Peter Haberle.
challenges under the Stockholm programme, Bruxelles 2010,38-48. Sull'ordinamento co-
12
Vedi il paragrafo 107 della decisione. stituzionale lettone vedi A. RoMANO, Los ordenamientos constitucionales de Letonia,
13 Estonia e Lituania, in Rev. der. const. eur., 2010, I4, 263-317. Riferimenti sul sistema Jet-
Vedi il paragrafo 85 della decisione.
122 PRJMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI GIURISPRUDENZA RELATIVA ALLA COSTITUZIONALITÀ DEL TRATfATO DI LISBONA 123

Nell'analisi della decisione occorre mettere subito in evidenza le pe- Secondo uno schema ormai consolidato nelle prassi di varie giurisdi-
culiarità del ricorso preso in considerazione dai giudici baltici. Più spe- zioni costituzionali nazionali, i giudici riconoscono che, per lo meno in via
cificamente, alcuni cittadini, facendo leva su un argomento spesso uti- di principio, è certamente possibile che una trasformazione dell'Unione in
lizzato dal Bundesverfassungsgericht (vedi anche le considerazioni stato federale (di per se stessa non illegittima) travalichi i limiti costituzio-
svolte infra), lamentano che la procedura parlamentare con cui è stato nali previsti per la ratifica parlamentare e pertanto ammettono il giudizio:
ratificato l'ultimo Trattato europeo sarebbe contraria alle prescrizioni se un trattato internazionale potesse comportare una modificazione sostan-
della Costituzione nazionale perché la mancanza di una consultazione ziale dell'art. 2, esso, ai sensi dell'art. 77 avrebbe dovuto essere ratificato
popolare determinerebbe la lesione del diritto alla partecipazione demo- per via referendaria 20 •
cratica garantito dali' art. IO l del Satversrnes 17 • È il caso di rimarcare Una volta statuita l'ammissibilità del ricorso, il Satversmes Tiesa per
che, secondo il ragionamento proposto dai ricorrenti, la necessità costi- un verso afferma la supremazia delle norme costituzionali e, anche se
tuzionale della ratifica per via referendaria e la connessa richiesta di in- questo non è ancora entrato in vigore 21 , ribadisce ex art. 85 della Costi-
validare la ratifica parlamentare sarebbero dettate dal fatto che il nuovo tuzione la sua competenza a giudicare sulla conformità costituzionale del
Trattato europeo è orientato a determinare una compressione della so- Trattato di Lisbona 22 . Per contro però, facendo ricorso ad una lettura ri-
23
vranità nazionale ed è orientato ad apportare modifiche sostanziali alla gidamente internazionalistica del fenomeno comunitario , respingono
partecipazione lettone all'Unione: la disciplina sul regresso, la previsio- ogni sospetto di incostituzionalità e, tutt'al più, si limitano soltanto a cir-
ne di una Carta dei diritti fondamentali, la possibilità di aderire alla Con- coscrivere per via interpretati va (in maniera per la verità abbastanza pru-
24
venzione europea e altre rilevanti novità darebbero vita ad uno stato fe- dente) gli effetti più problematici del nuovo diritto primario europeo .
derale di dimensioni continentali, eversivo dell'ordine costituzionale co-
stituito ai sensi dall'art. 2 del Satversrnes Q セ@ e quindi (ai sensi dell'art. 77
della stessa Costituzione nazionale) bisognoso di una legittimazione po-
2o Vedi il paragrafo 13 e il paragrafo 15 della decisione.
polare diretta 19 •
21 Sotto il profilo degli effetti connessi alla pendenza delle altre ratifiche internaziona-
li (sollevate dall'intervento del Parlamento nazionale) vedi il punto Il della decisione in
esame.
tone di recezione del diritto europeo e su alcuni precedenti del Satversmes Tiesa, anche in 22 Vedi il paragrafo l O della decisione. Al paragrafo Il viene invece sostenuta la com-
K. KRUMA, Constitutional Courts in the Europeanisation ofNational Constitutions, in petenza a operare il controllo sulle norme del Trattato di Lisbona, a prescindere dalla cir-
Arena, 2009,3, 143-167. costanza che questo sia effettivamente entrato in vigore.
17 23 In questa esaltazione della natura internazionale del processo di integrazione euro:
In questo senso sarà utile precisare che l'art. IO! della Costituzione Iettane statuisce
che: <<Every citizen of La tv i a has the right, as provided for by law, to participate in the pea, nel paragrafo !6 i giudici costituzionali lettoni si spingono sino a sostenere che 1
work of the State and of foca! government, and to ho/d a position in the ci vi! service. Lo- trattati istituti vi sono lex specialis rispetto alla Convenzione di Vienna. I riferimenti al-
ca! governments shall be e!ected by Latvian citizens and citizens of the European Union la Convenzione si trovano in vari punti del testo e addirittura in questa esaltazione della
who permanently reside in Latvia. Every citizen ofthe European Union who permanently natura internazionalistica dell'Unione, i giudici arrivano a richiamarsi ad alcuni prece-
resides in Latvia has the right, as provided by law, to participate in the work oflocal go- denti della Corte permanente di Giustizia internazionale, per dimostrare che la sovranità
vernments. The working language of !oca! governments is the Latvian language>>. nazionale non è incompatibile con le restrizioni determinate dall'appartenenza ad orga-
18 Secondo quanto previsto dali' art. 2 della Costituzione Iettane <<The sovereign power nizzazioni internazionali. In un confronto tra la sentenza Lisbona del!' Ustavnf Soud, la
ofthe State of Latvia is vested in the people ofLatvia>>. sentenza Lisbona del Satversmes Ti esa e la sentenza Lisbona del Bundesverfassungsge-
19
richt, sottolinea la grande enfasi con cui i giudici baltici ricorrono alla qualificazione in-
Secondo quanto previsto dall'art. 77 della Costituzione Iettane <<lfthe Saeima has
ternazionalistica T. EVAS-U. LIEBERT, Enhancing democrucy 1hrough constitutional plu-
amended the jirst, second, third, fourth, sixth or seventy-seventh Arti cle of the Constitu-
ra/ism?The Czech, German, and Lalvian Lisbon rulings in dialogue, in wwwjhubc.itl
tiotl. such amendments, in arder to come into force as la w, shall be submitted ro a natio-
nal referendum». In subordine i ricorrenti avevano richiesto al giudice costituzionale di ecpr-portol.
24 Vedi ad esempio l'operazione ermeneutica realizzata nel punto 15 della decisione,
verificare la compatibilità con la procedura di ratifica del diritto europeo prevista dali' art.
6!ì della Costituzione. relativamente alla disciplina del diritto di regresso dall'Unione.
124 PRlMAZIA DEL DIRTITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZJONAU GIURISPRUDENZA RELATIVA ALLA COSTITUZIONALITÀ DEL TRATTATO DI LISBONA 125

Sebbene i giudici di Riga individuino il fondamento del loro potere di re- 10.3. I poteri del Parlamento nazionale secondo il Bundesverfas-
visione del diritto europeo nell'ordine giuridico interno, il perno della sungsgericht tedesco
qualificazione internazionalistica che salva la legittimità della procedura
di ratifica è ancora una volta l'art. 4 della nuova formulazione del Trat- Dopo l' Ostavni Soud e il Satversmes Tiesa è il Bundesverfassungsgeri-
tato sull'Unione europea 25 . Infatti, al di là del fatto che l 'Unione non ha cht che torna sul controverso tema del Trattato di Lisbona e prova ad espli-
in alcun modo rivendicato la sua statualità, la circostanza per cui l' ordi- citare le conseguenze giuridiche connesse alla teoria dei controlimiti e al
namento europeo riconosce sia le identità costituzionali nazionali che le riconoscimento dell'identità costituzionale 29 •
(connesse) funzioni essenziali degli Stati membri trancia ogni questione
sulla natura giuridica del sistema comunitario e, garantendo che compe-
tenze come la salvaguardia della sicurezza nazionale o il monopolio del- mitano ad affermare al paragrafo Il che il loro compito è quello di garantire la suprema-
zia delle norme costituzionali e il rispetto degli accordi internazionali. Da notare inoltre
la produzione giuridica e dell'utilizzo della forza possano essere attratte
che la pronuncia non contiene nemmeno un riferimento alla primazia del diritto comuni-
nell'orbita europea, vale ad escludere ogni supposto profilo di incostitu-
tario.
zionalità 26 . Insomma, secondo la costruzione argomentativa proposta del 29 Sentenza del Bundesverfassungsgericht tedesco, BVerfGE, 123,267, Lissabon, del
Satversmes Tiesa, se nelle fasi di riforma degli ultimi anni l'Unione non 30 giugno 2009. Per un primo commento alla pronuncia vedi M. BoTHE, Integrazione eu-
si è trasformata in uno stato federale, ma anzi si è preoccupata di garan- ropea e patriottismo parlamentare, in www.astrid-online.it; A. CANTARO, Democracia e
tire alcuni spazi di sovranità nazionale non c'è necessità costituzionale di identidad constitucional después de la "Lissabon Urteil". La integraci6n "protegida",
ratifica referendaria 27 . in Rev. der. const. eur., 2010, 13, 121-164; S. CASSESE, L'Unione europea e il guinzaglio
tedesco, in Giorn. dir. amm., 2009,9, 1003-1007; L. CASSETTI, Il "Si, ma" del Tribunale
Rinviando alla conclusione di questo capitolo considerazioni di ordine federale tedesco sulla ratifica del Trattato di Lisbona tra passato e futuro del/ 'integra-
più generale, per il momento sembra possibile sostenere che, malgrado la zione europea, in wwwfederalismi.it; M. CHITI, Am Deutschen Volke. Prime note sulla
predominanza della questione procedurale interna escluda la possibilità di sentenza del BundesVerfassungsGericht del 30 giugno 2009 sul Trattato di Lisbona e la
una ricostruzione complessiva dei rapporti tra gli ordinamenti, dall'avve- sua attuazione in Germania, in www.astrid-online.it; E. DI SALVATORE-S. MANGIAMELI,
Il nuovo assetto dell'Unione europea e l'impatto sulla forma di governo italiana, in
nuta europeizzazione del controlimite identitaria i giudici di Riga deduco-
www.astrid-online.it; A. GROSSER, The Federai Constitutional Court's Lisbon Case:
no la natura intemazionalistica dell'ordine giuridico europeo e, sulla base Germany's "Sonderweg"-An Outsider's Perspective, in www.germanlawjournal.com;
di questa ricostruzione, individuano gli ambiti che senza alcun dubbio ri- D. HALBERSTAM-C. M6LLERS, The German Constitutional Court says "la zu Deutsch-
mangono nella competenza degli Stati membri, ma allo stesso tempo sem- land!", in www.germanlawjournal.com; P. KIIVER, German Participation in EU Deci-
brano dare per scontata la prevalenza applicativa di tutte le norme costitu- sion-Making after the Lisbon Case: A Comparative View on Domestic Parliamentary
Clearance Procedures, in www.germanlawjournal.com; S. LEIBFRIED-K. VAN ELDEREN,
zionali interne sulle norme europee contrastanti 28 .
"An d they shall Beat their Swords into Plowshares". The Dutch Genesis of a European
Icon and the German Fate ofthe Treaty of Lisbon, in www.germanlawjournal.com; J.
LuTHER, Il Trattato di Lisbona trattato a Karlsruhe: lust law in the Book?, in
25
Nota che al paragrafo 16, dopo aver preso in considerazione gli effetti giuridici www.astrid-online.it; A. MANZELLA, 80 giorni dopo, in www.astrid-online.it; M. NIEDO-
connessi alla clausola sulla salvaguardia delle identità costituzionali, i giudici baltici par- BITEK, The Lisbon Case of 30 lune 2009- A Comment from the European Law Perspec-
lano dell'Unione europea come ordine giuridico di nuovo tipo. Alla luce di tutti i nume- tive, in www.germanlawjournal.com; F. PALERMO-J. WoELK, "Maastricht reloaded": il
rosi riferimenti all'ordinamento internazionale, questo richiamo non può essere soprav- Tribunale costituzionale federale tedesco e la ratifica condizionata del Trattato di Lisbo-
valutato e tutt'al più può condurre alla conclusione che secondo i giudici baltici l'Unio- na, in Dir.pubbl. comp. eur., 2009,3, 1027-1037; C. ScH6NBERGER, Lisbon in Karlsruhe:
ne europea è un ordine giuridico di nuovo tipo che non sfugge all'inquadramento inter- Maastricht's Epigones At Sea, in www.germanlawjournal.com; F. ScHORKOPF, The Euro-
nazionalistico. pean Union as An Association of Sovereign States: Karlsruhe's Ruling on the Treaty of
26 Lisbon, in www.germanlawjournal.com; C. TOMUSCHAT, The Ruling ofthe German Con-
Vedi il paragrafo 16 della decisione.
stitutional Court on the Treaty of Lisbon, in www.germanlawjournal.com; G.L. TosATO,
27
Vedi però anche il punto 18 della decisione dove i giudici intervengono per esclude- L'integrazione europea è arrivata al capolinea? A proposito del recente "Lissabon Ur-
re gli altri profili di incostituzionalità denunciati. teil", in www.astrid-online .it; N. VEROLA, Volk, patriottismo parlamentare e sovranità
28
È interessante osservare che i giudici non esplicitano i parametri del giudizio e si li- Osservazioni sulla "Lissabon-Entscheidung" della Corte Costituzionale tedesca, in
GIURISPRUDENZA RELATIVA ALLA COSTITUZIONALITÀ DEL TRATI'ATO DI LISBONl' J27
J26 PRIMAZIA DEL DIRITro EUROPEO E salvgurdセ@ DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

34
Visti i precedenti e soprattutto vista l 'autorevolezza dei soggetti chia- to politico affetto da uno strutturale deficit eli democraticità possa 'svuo-
mati a pronunciarsi vale la pena di riperconere più dettagliatamente l'iter tare' il diritto di voto 35 .
argomentativo seguito dal Tribunale. Può innanzitutto essere utile segnala- Malgrado questa lettura forte del principio democratico e malgrado il
re che, dopo un lungo excursus storico volto a ricostruire le origini del si- Bundesverfassungsgericht si preoccupi di specificare che le attribuzioni in
stema europeo e dopo aver analizzato le disposizioni del nuovo Trattato e materia di diritto penale, di difesa e sicurezza, di fiscalità, di politiche so-
le relative disposizioni di adeguamento dell'ordinamento tedesco, la Corte ciali, di diritto di famiglia, di libertà di religione e di istruzione possano in-
inizia ad esaminare le argomentazioni giuridiche prodotte dalle parti in cidere in ambiti che, in quanto espressivi dell'identità costituzionale, de-
36
causa e prende atto che i ricorsi condividono l'idea secondo cui l'ulteriore vono restare di stretta competenza delle istituzioni nazionali , il Tribuna-
avanzamento del processo di integrazione tra valica i limiti previsti dali 'or- le non si spinge sino a dichiarare l' incostituzionalità della legge di ratifica
dinamento tedesco per la legittima cessione delle competenze, istituisce del Trattato eli Lisbona 37 e della connessa legge di emendamento della Co-
una inedita statualità continentale, lede il principio di democraticità e si stituzione tedesca 38 . I giudici piuttosto preferiscono intervenire riaffer-
traduce in una violazione del diritto individuale alla partecipazione demo- mando in maniera forte l'impostazione internazionalistica del processo di
cratica, garantito dali' art. 38 Grundgesetz. integrazione europea e limitando sul piano interpretativo la possibilità che
Tale diritto in quanto espressivo dell'identità costituzionale 30 tedesca l'Unione possa espandere le sue competenze nelle materie di tradizionale
viene considerato incomprimibile 31 e non può essere compromesso nean- competenza degli Stati nazionali 39 .
In questo tentativo di arginare i possibili sviluppi del processo europeo,
che dalle esigenze legate alla cooperazione europea.
il Tribunale, ripescando e rinvigorendo l'idea di staatenverbund alla base
Finita questa fase di ricostruzione preliminare, i giudici entrano nel me-
rito delle questioni e, riproponendo la logica complessiva che ha ispirato il
caso Maastricht 32 , affermano la compatibilità costituzionale tra le previ-
34 Nei paragrafi 284-297 è possibile rinvenire una critica generalizzata alla democrati-
sioni contenute nel Trattato di Lisbona e la Costituzione tedesca, a condi-
cità delle istituzioni europee basata sulla considerazione che le istituzioni comunitarie so-
zione di sottopone le norme più problematiche contenute nel nuovo testo
no legate al principio della nazionalità. Pertanto, il Parlamento europeo è un rappresentan-
ad una interpretazione fortemente restrittiva. Infatti secondo il ragiona- te dei popoli europei, la Commissione non è un vero governo e il Consiglio non è un vero
mento proposto, il trasferimento di competenze alle istituzioni europee, senato federale. Per un punto di vista critico su questa ricostruzione si rinvia a D. HALBER-
per quanto legittimo ai sensi de li' art. 23 della Costituzione è, almeno po- STAM-C. MoLLERS, op.cit., 1247-1249 dove si mette in evidenza che paradossalmente
tenzialmente, capace di determinare una lesione dell'incomprimibile dirit- neanche il sistema costituzionale tedesco risponde in maniera integrale ai requisiti richie-
to alla partecipazione democratica costituzionalmente garantita dal!' art. sti dal Bundesverfassungsgericht.

38 33 • Infatti per i giudici, vista la rilevanza dei poteri già ceduti all'Unio-
35Vedi il paragrafo 177.
36Vedi il paragrafo 252. Not anche che i paragrafi 253-260 contengono specificazioni
ne, c'è il rischio che un'ulteriore attribuzione di competenze ad un sogget- ulteriori. Per un punto di vista critico su questa ricostruzione si rinvia a D. HALBERSTAM-
C. MoLLERS, op. ci t., 1249-1252 dove si evidenzia che il riferimento alla teoria delle fun-
zioni necessarie dello Stato sembra operato in maniera funzionale all'affermazione di un
www.astrid-online.it e C. WoHLFAHRT, The Lisbon Case: A Criticai Summary, in risultato preordinato.
www .germanlawjourna/ .com. 37 Vedi il paragrafo 274 della decisione. I paragrafi successivi sono dedicati all'ade-

30
Vedi il paragrafo 208 della decisione. guamento interpretativo alla Costituzione tedesca delle disposizioni contenute nell'atto di
31 ratifica e nel paragrafo 420 i giudici sostengono che<<[ .. . ]the Act Approving 1he Trea1y of
Vedi il riferimento alla sentenza relativa al Trattato di Maastricht contenuto nel pa-
Lisbon is compatible with the Basic Law only taking into account the provisons !hat are
ragrafo 128.
32 Sostiene l'analogia tra la pronuncia Maastricht e la pronuncia Lisbona P. HABERLE,
specified in this decision [ ... ]>>.
La regresiva "Sentencia Lisboa" como "Maastricht-11" anqui/osada, in Rev. der. const.
38 Vedi il paragrafo 401.
eur., 2009, 12, 398-428. 39 Secondo M. CHJTI, op.cit., il Bundesverfassungsgericht si impegna «ad evirare le
33
Vedi il paragrafo 175 della decisione. competenze europee».
128 PR1MAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI GIURISPRUDENZA RELATJV.•\ ALLA COSTITCZIONALITÀ DEL TRATTATO DI LISBONA 129

della sentenza Maastricht, ribadisce il fondamento interno del diritto co- di un provvedimento interno legato alla norma sovranazionale al fine di
munitario e riafferma che l 'Unione è soltanto una semplice associazione impedire l'immediata efficacia di questa ultima sul territorio tedesco. Co-
tra enti sovrani, basata sull'attribuzione delle competenze, priva della kom- sì, il provvedimento che estende i poteri del Parlamento tedesco viene di-
P_etenz-kompetenz e caratterizzata da natura reversibile 40 • Inoltre sempre in chiarato incostituzionale 46 nella misura in cui si richiama ali' Atto sulla
lmea con la sentenza Maastricht, i giudici individuano nel rispetto del nu- Cooperazione tra Bund e Liinder per le questioni relative all'Unione euro-
cleo duro della sovranità nazionale, nel rispetto dell'identità costituziona- pea 47 , e nella misura in cui prevede un intervento tacito, in bianco e (al-
le tedesca, nel rispetto delle condizioni di autonomia dello Stato 41 e nel ri- meno nelle materie di competenza concorrente) congiunto 48 del Bundesrat
spetto delle regole sulla competenza (ed in primo luogo del principio di e del Bundestag per dare attuazione alle previsioni dell'art. 48.6 49 (proce-
sussidiarietà), le condizioni imposte dal Grundgesetz per il trasferimento dura di revisione semplificata della parte III) e dell'art. 48.7 50 (clausola
di poteri sovrani. passerella) del Trattato di Lisbona .
. Questa imponente opera di 'nazionalizzazione' 42 del sistema europeo Questo impianto decisionale non viene smentito neanche dalla succes-
evidentemente non poteva fare a meno di riguardare anche il primato ed i siva pronuncia Honeywell con cui il giudice costituzionale tedesco è chia-
corollari procedurali del principio che pretendono di affidare al controllo mato ad una prima applicazione di questo ultimo aggiornamento della sua
della Corte di giustizia la regolazione dei rapporti tra gli ordinamenti 43. La dottrina 51 . Infatti, al di là del fatto che il Bundesverfassungsgericht si
primazia, infatti, troverebbe il suo fondamento ultimo nella legge di ese- preoccupa di ribadire tutti gli elementi tradizionali della sua dogmatica, la
」セゥ_ョ・@ dei trattati e .sarebbe pertanto soggetta ad una verifica di applica- decisione non sembra incidere sul profilo dell'identità costituzionale: sia
bilita da parte del Tnbunale federale tedesco che, in via eccezionale, po- l'idea di un controllo costituzionale europarechtsfreundlich che l'idea di
trebbe portare la Germania a disattendere gli obblighi comunitari 44 • Addi- un margine di tolleranza, pur avendo indubbi riflessi sul piano dell'elabo-
イゥエセ。L@ il Tribunale si spinge sino a chiedere che il legislatore intervenga
per mtrodurre un'apposita disciplina relativa all'identity review e all'ultra
vires review 45 . 46
Vedi il paragrafo 406.
Peraltro, il tentativo di limitare i possibili sviluppi futuri del sistema eu- 47
Vedi il paragrafo 410.
ropeo non si ferma al piano interpretativo. Infatti, seppur nell'ambito di un 48
Vedi il paragrafo 415.
giudizio preventivo, i giudici di Karlsruhe dichiarano l'incostituzionalità 49
Vedi il paragrafo 412.
50
Vedi il paragrafo 414.
51 Con la decisione BVerfG., 2 BvR 2661!06 del 6 luglio 2010 (per un commento alla de-
40 cisione vedi R. CAPONI, Karlsruhe europeista (appunti a prima lettura del Mangold-Besch-
Vedi il paragrafo l della sentenza.
4
Juss della Corte costituzionale tedesca), in www .astrid-online .it, P. FARAGUNA, Il Mangold-
I Vedi il paragrafo 226. Urteil del BverfG. Controllo ultra-vires si, ma da maneggiare europarechtsfreundlich, in
42
Così M. CHITI, op.cit., dove si sostiene che <<la sentenza "nazionalizza" il principio>>. wwwforumcostituzionale.it e F. VECCHIO, Il caso Honeywell del Bundesverfassungsgeri-
.
43
Vedi il P,arag.rafo 339 e il paragrafo 341 e nota che questo proposito M. CHITI, op.
cht: un'occasione persa per far chiarezza sui rapporti tra gli ordinamenti?, in corso di pub-
clf., ウッセャA・ョ@ <<E evidente che la primazia del diritto comunitario diviene, in tal modo, un blicazione) il tribunale federale tedesco risponde a quell'orientamento giurisprudenziale
mero Simulacro; dato che il principio viene letto in una prospettiva di diritto nazionale ed europeo in materia di discriminazione per ragioni di età, inaugurato dalla sentenza C-
internazionale, del tutto diversa da quella assunta dalla Corte di giustizia dai primi anni 144/04, Mango/d, del 22 novembre 2005 (per un commento vedi R. MASTROIANNI, Effica-
sessanta dello scorso secolo. Viene altresì meno la lettura "monista" dell'integrazione eu- cia "orizzontale" del principio di eguaglianza e mancata attuazione nazionale delle diret-
tive comunitarie, in Dir.lav. merc., 2006,2,442-458 e R. CALVANO, Il caso "Mango/d": la
イッーセ。L@ m 」セゥL@ sec_ondo. i giudic! セッュオョゥエ。イL@ l'ordinamento comunitario si integra con gli
セイ、ュ。・ョャA@ degh Stati membn; m modi che sono garantiti dai giudici europei e naziona- Corte di giustizia afferma (senza dirlo) l'efficacia orizzontale di una direttiva comunitaria
h, secondo le rispettive competenze». non scaduta?, in www.associazionedeicostituzionalisti.it) e ribadito dalla pronuncia C-
44 555/07, Kiiciikdeveci, del 19 gennaio 2010 (per un commento alla decisione vedi V. SciA-
Vedi il paragrafo 340.
RABBA, La sentenza Kiiciikdeveci e le prospettive della giustizia costituzionale europea, in
45
Vedi il paragrafo 241 della decisione. www .astrid-online .it).
GIURISPRUDENZA RELATIVA ALLA COSTITUZIONALITÀ DEL TRATTATO DI LISBONA J31
130 PRIMA7..IA DEL D!RJITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

razione dei rapporti tra gli ordinamenti, paiono almeno per adesso circo- 10.4. Il parametro di costituzionalità secondo la sentenza Lisbona II
scritti ali' ultra vires review 52. dell' Ustavni Soud ceco
In qualsiasi caso, in attesa di verificare gli ulteriori sviluppi della dot-
trina del margine di tolleranza sull'identità costituzionale, ai fini della no- La prima sentenza Lisbona dell' Ustavnf Soud non ha condotto alla rati-
stra rif1essionc interessa evidenziare che, esattamente come aveva fatto fica ceca del Trattato. Infatti, alla fine di settembre 2009 un gruppo di se-
qualche anno prima il Conseil Constitutiomzel, nel caso Lisbona il Bunde- natori, rappresentato dal Senatore Jiri Oberfalzer e supportato ancora una
sverfassungsgericht dichiara la non conformità costituzionale di provvedi- volta dal Presidente della Repubblica, presenta un nuovo ricorso, con cui
menti interni legati alla ratifica, ma, allo stesso tempo salva il principio del (anche alla luce della pronuncia del Bundesverfassungsgericht) chiede al-
primato e la Carta dei diritti fondamentali 53 . Tuttavia, diversamente la Corte di Brno di pronunciarsi nuovamente sulla conformità costituzio-
dall'organo di controllo francese, il Tribunale di Karlsruhe individua un nale del Trattato di Lisbona e degli emendamenti da questo introdotti al
elemento dell'identità costituzionale nazionale nella propria concezione di Trattato di Maastricht (oggi Trattato sull'Unione europea) e al Trattato di
4
democrazia rappresentativa e, pur continuando a riferirsi ai principi fonda- Roma (oggi Trattato sul funzionamento dell'Unione europea) 5 .
mentali dell'ordinamento, si sforza di specificare un'elencazione (peraltro Approfittando delle argomentazioni addotte dalla Corte per giustificare
55
non tassativa) di materie che ritiene costituzionalmente sensibili. l'elevazione a parametro dell'intero ordine costituzionale , i ricorrenti,
nel tentativo di aggirare l'efficacia del precedente giudicato, chiedono in-
nanzitutto la verifica dell'impianto complessivo dei trattati, come modifi-
cati dal Trattato di Lisbona. In particolare essi chiedono di verificare se il
nuovo Trattato, conformemente alle condizioni poste dal combinato dispo-
52 Al di là del fatto che i giudici costituzionali tedeschi si sono preoccupati di elabora- sto dell'art. lOA e dell'art. l per la cessione delle competenze, disegni un
re un artificio giuridico che gli permettesse di non dare seguito alle minacce della senten- sistema istituzionale complessivamente ispirato ai principi dello «stato di
za Lisbona occorre segnalare che la pronuncia in questione, !ungi dall'essere innocua, in diritto», dello «Stato democratico di diritto», dello «stato democratico» e
ragione dell'autorevolezza tradizionalmente riconosciuta alla giurisprudenza del Bunde- dello «stato di diritto sovrano e democratico».
sverfassungsgericht, pare aver prodotto effetti al di là dei confini nazionali. Infatti, con
L'intervento richiesto non si esaurisce peraltro in questo generico con-
l'intento di porre fine ad una controversia avente ad oggetto le cosiddette "pensioni slo-
vacche", la decisione PL US 5/12, Slovak pension, del 31 gennaio 2012 si è richiamata al- trollo di costituzionalità e i ricorrenti denunciano in sede di ricorso la vio-
la giurisprudenza costituzionale tedesca in materia di ultra vires review e, senza nessuna lazione dell'ordine costituzionale prodotta dali' art. 7 TUE, dall'art. 8 .l
preoccupazione, ha statuito che <<based on the principles explicitly stated by the Constitu- TUE, dall'art. 10.1 TUE, dall'art. 17 .l e 17.3 TUE, dall'art. 20 TUE, dal-
tional Court injudgmentfile no. PL. US 18/09, we cannot do otherwise than state, in con- l'art. 21.2/ett. H TUE, dall'art. 42.2 TUE, dall'art. 50.2 e 50.4 TUE, e il
nection with the effects of ECJ judgment of 22 lune 2011, C-399/09 on analogous cases,
that in that case there were excesses on the part of a European Union body, that a situa-
combinato disposto dell'art. 78.3 e dell'art. 79.1 TFUE e richiedono alla
tion occurred in which an act by a European body exceeded the powers thatthe Czech Re- Corte l 'autorizzazione ad integrare in un secondo momento la petizione.
public transferred to the European Union under Art. 10a ofthe Constitutiom>. Per mag- Attraverso questa integrazione i senatori ricorrenti estendono il loro ricor-
giori indicazioni su questo importante precedente si veda R. ZBIRAL, Czech Constitutional so anche all'art. 2.4 TFUE, all'art. 3 TFUE, all'art. 4 TFUE, all'art. 83
Court,judgment of 31 January 2012, P l. US 5112.- A Legal revolution or negligible epi-
sode? Court oflustice decisi on proclaimed ultra vires, in Comm.mark. law re v., 2012, 4,
TFUE e all'art. 216 TFUE.
1475-1491 e F. VECCHIO, Oltre il Lissabon urteil: la saga delle "pensioni slovacche" e
l'applicazione dell'ultra vires review secondo il giudice costituzionale ceco in corso di
54 Vedi la sentenza del Ustavn[ Soud ceco, Pf. US 29109, Lisbon Il, del 3 novembre
pubblicazione.
2009. Per un commento alla decisione vedi O. HAMULAK,. Doble "yes" to Lisbon Treaty-
53 Per un confronto con la decisione Lisbona dell' Ustavnf Soud ceco vedi invece R.U.
Doble "yes" to the pooled sovereignity concept. Few remarks on two decision ofthe Czech
KRAMER, Looking through Different Glasses atthe Lisbon Treaty: The German Constitu- Constitutional Court, in http:!lpapers .ssrn .com.
tional Court and the Czech Constitutional Court, in A. FJsCHER-LESCANo-C. JoERGES-A.
55 A questo proposito vedi il ragionamento utilizzato dai giudici cechi nella sentenza
WoNKA, The German Constitutional Court's Lisbon Ru/ing: L<'gal and Politica/-Science
Perspectives, Brema 2010. 19/08.
イセ@
l 132 I'ruMAziA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI GIURISPRUDENZA RELATIVA ALLA COSTITUZIONALITÀ DEL TRATTATO DI LISBONA 133

l
Nonostante fossero perfettamente consapevoli degli obiettivi politici Significativo è anche il fatto che i giudici ritornino sulla questione del-
che hanno animato i ricorrenti e della natura ostruzionistica del ricorso, i l'estensione del parametro di costituzionalità. A giudizio dei magistrati ce-
giudici costituzionali entrano parzialmente nel merito della questione e ap- chi, l'ipotetico contrasto oggetto dei due controlli preventivi di costituzio-
profittano dell'occasione per ribadire il proprio punto di vista sul processo nalità, diversamente da quanto accaduto nella sentenza 50/04, sarebbe
di integrazione. Infatti, attraverso la risoluzione di tre importanti questioni (eventualmente) prodotto da norme di diritto primario dell'Unione che en-
preliminari la Corte dapprima definisce l'oggetto del proprio giudizio e trerebbero in vigore solo in una fase successiva alla pronuncia giudiziale.
stabilisce che i motivi di ricorso con cui si richiede di verificare la costitu- Per cui, l'elevazione dell'intero ordine costituzionale nazionale a parame-
zionalità degli art 2., 4 e 216 TFUE sono infondati perché tali questioni so- tro del giudizio, non contrasta con l'affermazione del primato perché non
no state già oggetto del giudizio conclusosi con la sentenza 19/08. In se- si può garantire la prevalenza a norme, come quelle del nuovo Trattato, che
condo luogo statuisce che è ben possibile richiedere un giudizio sulla com- non sono ancora entrate formalmente in vigore 58 . Secondo i giudici anzi,
plessiva conformità costituzionale dei trattati. Infine, sempre in questa fa- l'ampliamento del parametro, in considerazione della natura preventiva
se preliminare, i giudici accettano la richiesta con cui le parti richiedono di del giudizio, offre, attraverso la revisione costituzionale, la possibilità di
integrare il ricorso. adeguare il sistema nazionale in maniera chiara e non traumatica 59 .
Esaurite queste prime operazioni, nel merito, la Corte riprende l'im- Come testimoniano anche i puntuali riferimenti alla decisione dell'an-
pianto teorico collaudato con la prima decisione sul Trattato di Lisbona e no precedente, da questi passaggi emerge nuovamente la peculiare conce-
statuisce che nemmeno nelle nuove ipotesi denunciate dai ricorrenti è pos- zione ceca del rapporto tra ordinamento europeo e ordinamento nazionale.
sibile riscontrare una violazione dei limiti e delle condizioni previste dalla Difatti, per un verso la Corte ripropone l'originale visione della sovranità
Costituzione ceca. che nella decisione precedente l'ha spinta a non precludere preventiva-
Al di là delle varie risposte offerte dalla Corte, quel che qui interessa os- mente le porte ad una disciplina europea e ad allargare al massimo lo spa-
servare è il ragionamento seguito per sostenere che l'art. 42 TUE, l'art. zio per un'interpretazione euroconforme della Costituzione nazionale. Per
78.3 TFUE, l'art. 79.1 TFUE e l'art. 83 TFUE rispettano il parametro im- contro, i giudici di Brno riaffermano l'importanza di un controllo ex post
posto dali' art. l della Costituzione ceca. In questa circostanza, infatti, i sulle applicazioni concrete del diritto europeo e, seppur con alcune pun-
giudici, riferendosi esplicitamente alla concezione della sovranità espressa tualizzazioni, sembrano confermare l'idea per cui ogni norma costituzio-
nel precedente 19/08, danno una lettura funzionale dell'art. l e sostengo- nale (e non solo il cd. nucleo duro di costituzionalità) esprima l'identità co-
no che la sovranità non è di per se stessa un fine, ma è piuttosto un mezzo stituzionale ceca e l 'idea per cui l'intero ordine costituzionale sia stato ele-
per raggiungere gli scopi fissati nella Costituzione 56 . Per cui, ciò che rile- vato a parametro per un futuro controllo di conformità costituzionale dei
va nel giudizio di costituzionalità non è tanto l'ambito di competenza ce- trattati.
duto all'Unione, quanto le modalità concrete di esercizio della competen- Ovviamente questa nuova linea adottata dalla giurisprudenza costitu-
za da parte delle istituzioni comunitarie. Vale a dire che per quanto possa- zionale ceca apre il campo a molteplici considerazioni. Difatti, se si espri-
no essere significative le cessioni in materia penale e in materia di difesa, me una valutazione sulla base degli effetti materiali prodotti dalle pronun-
esse non sono di per se stesse decisive, ciò che invece è decisivo e l'appli- cia, sembra perfettamente legittimo sostenere che i giudici di Brno, diver-
cazione concreta a cui quelle previsioni daranno vita. Pertanto, la Corte, samente da quanto hanno fatto i loro colleghi di Karlsruhe 60 , non hanno in-
fermo restando la possibilità di risolvere in via interpretativa un eventuale
contrasto concreto tra la norma costituzionale e il diritto europeo, si riser-
va la possibilità di intervenire ex post 57 . 58 Vedi il paragrafo 173.
59 Vedi il paragrafo 122.
60 È interessante osservare un profilo di diversità tra la sentenza tedesca e la seconda
56
Vedi il paragrafo 147. sentenza ceca sul Trattato di Lisbona, relativo al ruolo dei rispettivi parlamenti nazionali.
57
Vedi il paragrafo 150. Mentre i giudici di Karlsruhe 'congelano' il procedimento nazionale di ratifica, richieden-
J34 PRIMAZIA DEL DlRllTO EUROPEO E SALYACiUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI GIURISPRUDENZA RELATIVA ALLA COSTITUZIONALITÀ DEL TRATri\TO DJ LISBONe\ 135

dividuato profili di incostituzionalità nel procedimento di ratifica e, attra- cessario utilizzare un parametro differente nei diversi tipi di giudizio e so-
verso due sentenze interpretati ve di rigetto, hanno spianato la strada per prattutto senza dare indicazioni precise sui criteri che intende utilizzare
l'immediata ratifica del Trattato 61 • Su questa base si può legittimamente per un futuro controllo, si limita ad affermare che, a suo giudizio, la pri-
concludere, secondo il celebre paradigma dell' «armonia tra i diversi», che, mazia è una delle vie per risolvere i contrasti tra ordinamento nazionale ed
malgrado la distanza teorica tra Corte europea e corti nazionali, la diversità ordinamento europeo e che pertanto, nel caso in cui in sede di sindacato
non ha prodotto strappi all'unità materiale dell'ordinamento. preventivo emerga una contraddizione tra norma comunitaria e una qual-
Se però, al di là degli effetti materiali, si tiene in considerazione il com- siasi norma costituzionale, imporrà un procedimento di modifica costitu-
plesso costrutto teorico che ha portato alle decisioni analizzate, occorre ri- zionale.
levare che l'estensione del parametro di costituzionalità nell'ambito del
controllo preventivo, indica una svolta decisa, anche se forse non (ancora)
decisiva, nell'atteggiamento di apertura sin qui mostrato dai giudici ce- 10.5. Identità costituzionale e sovranità nazionale secondo il Trybu-
chi 62 . Da questo punto di vista, nemmeno le puntualizzazioni contenute in nal Konstytucyjny polacco
questo secondo intervento valgono ad attenuare queste conclusioni. Infat-
ti, è appena il caso di osservare che, alla luce della considerazione che la L'idea dell'identità costituzionale come limite forte del diritto europeo
maggioranza parlamentare necessaria per la ratifica coincide con quella ri- ritorna anche nella decisione con cui il Trybunal Konstytucyjny polacco si
chiesta per apportare un emendamento costituzionale e alla luce del fatto pronuncia sulla costituzionalità del Trattato di Lisbona e sostanzialmente
che (nel caso 50/04) il Tribunale ha già utilizzato il diritto europeo come riconferma la sua concezione del rapporto tra gli ordinamenti 64 . Come ve-
elemento di integrazione del parametro di costituzionalità, la potenziale dremo immediatamente, malgrado la pronuncia eviti di dichiarare l'inco-
duplicazione di passaggi connessa al rifiuto deli' implicita costituzionaliz- stituzionalità della legge interna che regola la partecipazione delle due ca-
zazione delle previsioni del Trattato, per quanto formalmente inoppugna- mere parlamentari al processo di integrazione 65 , nel suo impianto com-
bile, è assolutamente inspiegabile da un punto di vista sostanziale e mette
i giudici in condizione di aggravare seriamente il processo di ratifica. Inol-
tre, a prescindere dagli effetti che questa teoria produce sulla ratifica, non
rischio di contrasti futuri. Infatti, secondo la ricostruzione operata nelle due sentenze ana-
si può escludere a priori una sua applicazione anche al controllo di costi-
lizzate, un conflitto tra una norma europea vagliata in via preventiva e una norma costitu-
tuzionalità ex post. A questo proposito, infatti, la Corte, senza spiegare (se zionale non rientrante nel nucleo duro della Costituzione potrebbe essere proposto anche
non di sfuggita e in maniera poco convincente 63 ) le ragioni per cui è ne- ben oltre la data di perfezionamento della fase di ratifica. Una volta esaurita la fase ex an-
te del controllo, le esigenze di certezza che, secondo il ragionamento proposto dalla Cor-
te, richiederebbero di rimuovere in via preventiva i contrasti attraverso un emendamento
costituzionale, rimarrebbero immutate. Per cui o si ammette (cosa assai improbabile) che,
do una nuova legge che disciplini, secondo i dettami del Bundesve1jassungsgericht, i po- una volta accertato il conflitto in sede di controllo ex post, la norma europea, in virtù del
teri del Parlamento tedesco nel quadro del processo di integrazione, i loro colleghi di Br- primato, produca l'annullamento (e non la semplice disapplicazione) della norma costitu-
no statuiscono l' auspicabilità, ma al tempo stesso la non necessità di un provvedimento zionale estranea al nucleo duro di sovranità, oppure occorrerà sostenere che, ai sensi della
analogo. A questo proposito vedi quanto statuito al paragrafo 134. Costituzione ceca, la stessa identica questione costituzionale produce effetti giuridici di-
61
Nonostante la Repubblica ceca sia stato l 'ultimo paese a ratificare il Trattato di Li- versi. È da notare, inoltre, che l'assenza di profili applicativi concreti, pure richiamata dai
sbona deve essere rilevato che la firma del Presidente è arrivata il3 novembre 2009, stes- giudici costituzionali non sembra essere rilevante ai fini della proposta alternativa.
so giorno della pronuncia della Corte. 64 Anche attraverso i numerosi richiami alla decisione K 18104, la sentenza del Trybu-
62
A sostegno dell'atteggiamento ostile che, malgrado le apparenze, ha assunto il giu- nal Konstytucyjny polacco, K 32/09, del 24 novembre 2010 sembra confermare l'idea di
dice costituzionale ceco si può riferire sia della decisione Data retention (diffusamente una ricostruzione formale delle relazioni tra gli ordinamenti. Cfr. questa conclusione con
commentato nelle pagine successive), sia, in maniera ancora più esplicita, della decisione il passaggio della decisione in cui i giudici sembrano fare riferimento ad una ricostruzione
Slovak pensi an (vedi i riferimenti contenuti nella nota 393). pluralista delle relazioni tra gli ordinamenti.
63 Per come è stato costruito dai giudici il controllo preventivo previene assai poco il 65 A questo fine i giudici si sforzano di valorizzare le differenze costituzionali tra l'or-
136 PRlMAZIA DEL D!RlTIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI GIURISPRUDENZA RELATIVA ALLA COSTITUZIONALJTÀ DEL TRATTATO DJ LISBONA 137

plessivo essa non si discosta dalla decisione Lissabon del Bundesverfas- ti giuridici connessi all'integrazione europea sono comunque sottoposti al
sungsgericht. controllo previsto dali' art. 188 della Costituzione nazionale 69 . Tale com-
La controversia giuridica è inaugurata da un articolato ricorso proposto petenza deriva direttamente dalle modalità con cui, attraverso il combina-
da alcuni gruppi parlamentari insoddisfatti dell'avvenuta ratifica del nuo- to disposto dell'art. 90, dell'art. 4 e dell'art. 5 70 , il costituente polacco ha
vo Trattato europeo e dell'approvazione della legge interna che, in linea configurato i rapporti tra l'ordinamento nazionale e l'ordinamento euro-
con il nuovo diritto primario dell'Unione, disciplina i poteri delle due ca- peo. In particolare essa è finalizzata a garantire che la sovranità nazionale
mere in relazione ai processi decisionali comunitari. I giudici polacchi en- (seppur declinata in un'accezione realisticamente evolutiva 71 ) non venga
trano parzialmente nel merito della questione e, riprendendo lo schema ar- messa in discussione attraverso indebite cessioni di competenze alle istitu-
gomentativo che per lungo tempo ha caratterizzato la giurisprudenza tede- zioni europee 72 .
sca in materia di relazioni con l'ordinamento europeo 66 , statuiscono Peraltro, analogamente a quanto hanno fatto recentemente i loro colle-
l 'infondatezza delle questioni proposte solo dopo aver fatto le proprie va- ghi tedeschi (ma anche quelli di altri paesi), i giudici costituzionali polac-
lutazioni sulla natura giuridica dell'Unione 67 • Ancora una volta, il punto di chi ritengono che una simile lettura sarebbe confermata anche da un'anali-
partenza della pronuncia è una decisa affermazione della competenza del si dei testi giuridici che fungono da riferimento per il processo di integra-
Trybunal a giudicare sulla conformità costituzionale degli atti giuridici eu- zione. Infatti, l'Unione, !ungi dall'aver ceduto alle tentazioni federaliste
ropei e dei provvedimenti nazionali ad essi connessi: sebbene venga pun- sarebbe soltanto un'associazione internazionale di stati sovrani, priva del-
tualizzato che i trattati europei godono (in ragione del controllo esercitato
dal Presidente della Repubblica e in ragione della speciale procedura di ra-
tifica disposta dali' art. 90) di una presunzione di costituzionalità 68 , gli at- presunzione di conformità non ha alcun senso) o non incide sul piano della forza formale
dell'atto adottato che mantiene il suo valore di legge di recepimento di un trattato interna-
zionale; alla stessa maniera il mancato intervento del Presidente della Repubblica non è in-
dinamento polacco e l'ordinamento tedesco e statuiscono i limiti relativi ad un loro inter- dicativo perché, essendo previsto lo stesso potere di investire preventivamente i giudici co-
vento finalizzato a dichiarare l'omissione costituzionale del legislatore, precisando che stituzionali anche in relazione alle leggi ordinarie, applicando lo stesso ragionamento an-
l'individuazione delle corrette modalità di partecipazione delle camere è una responsabi- che all'ordinaria attività legislativa, bisognerebbe concludere nel senso di un'inaccettabi-
lità del legislatore. Inoltre, essi valorizzano il fatto che entro un breve margine di tempo, le presunzione di conformità di tutti i provvedimenti parlamentari.
69
in questa complessa materia, entrerà in vigore una nuova e più stringente disciplina. In questo senso è chiarissimo il punto 1.1.1. della terza parte della decisione in que-
66 La decisione Lissabon (assieme a tutte le altre decisioni che sono intervenute a sta- stione.
70
tuire sulla costituzionalità del Trattato di Lisbona) è esplicitamente richiamata al paragrafo L'art. 90 contiene la cosiddetta clausola europea, mentre il primo comma de]]' art. 4
3 della terza parte della sentenza. statuisce chiaramente che <<Supreme power in the Republic of Poland shall be vested in the
67
Il punto 1.2. e 1.3. della terza parte della decisione sono dedicati alla ricostruzione Natiom>. L'art. 5, invece, dispone che «The Republic of Poland shall safeguard the inde-
dell'oggetto del giudizio di costituzionalità. Nello specifico i giudici, escludendo qualsia- pendence and integrity ofits territory and ensure thefreedoms and rights ofpersons and
si possibilità di contrasto, concentrano la loro attenzione sulla compatibilità costituziona- citizens, the security of the citizens, safeguard the national heritage and shall ensure the
le delle varie procedure di emendamento dei Trattati e dell'art. 352 del Trattato sul fun- protection of the natura/ environment pursuant to the principles of sustainable develop-
zionamento dell'Unione europea. ment>>.
71
68 Nel punto 1.1.2. della terza parte della decisione i giudici polacchi deducono una Nel punto 2.1. della terza parte della decisione i giudici prendono lo spunto dalle ul-
presunzione di conformità costituzionale del diritto europeo dal fatto che la procedura di time analisi offerte dalla scienza politica in materia di sovranità e, riconoscendo i profon-
ratifica prevista dall'art. 90 della Costituzione è addirittura più grave di quella disposta per di cambiamenti connessi alle trasformazioni politiche e sociali, ammettono che la parteci-
gli emendamenti costituzionali e dal fatto che il Presidente della Repubblica (che ha il do- pazione all'Unione europea rafforza le istituzioni nazionali, perché l'attenuazione dell'as-
vere, qualora sospetti l'incostituzionalità del provvedimento di ratifica, di sollevare in via solutezza del loro potere decisionale è compensata da una più efficiente capacità di proie-
preventiva questione di costituzionalità) non abbia richiesto l'intervento dei giudici. Come zione internazionale e da un rafforzamento dell'efficacia dei loro provvedimenti.
72
osserva l'opinione dissenziente del giudice Granat, queste argomentazioni sono, da un Nel paragrafo 2.1. della terza parte della decisione i giudici identificano il manteni-
punto di vista strettamente giuridico, abbastanza deboli: l'aggravamento della procedura mento della sovranità nazionale come limite insuperabile delle attribuzioni in favore
di ratifica o implica una costituzionalizzazione implicita del diritto europeo (e allora la dell'ordinamento europeo.
!38 PRIMAZ!A DEL D!R!Tro EUROPEO E SALVAGUARDiA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI GIURISPRUDENZA RELATIVA ALLA COSTITUZIONALITÀ DEL TRAITATO DI LISBONA J39

la competenza a decidere sulla ripartizione dei poteri e fondata invece sul- ficare (ancora una volta in maniera non tassativa) gli ambiti coperti dalla
le competenze attribuite dagli ordinamenti nazionali in conformità con le clausola di salvaguardia delle identità costituzionali セ Q L@ questa operazione
rispettive costituzioni di riferimento 73 . Una simile interpretazione de]] 'or- ermeneutica di delimitazione degli ambiti di ciascun ordinamento sembra
dinamento europeo troverebbe una conferma anche nel Trattato di Lisbona riguardare il momento delle cessione delle competenze statali, ma (diver-
in cui, oltre ad essere ribadito il principio di attribuzione, sono state prese samente da quanto statuito dai magistrati di Karlsruhe) non pare destinata
tutte le precauzioni per impedire l 'emersione di una statualità europea e so- a produiTe alcuna conseguenza sulla regolazione di un eventuale cont1itto
prattutto sono state esplicitate una clausola di salvaguardia dell'identità tra disposizione europea e disposizione costituzionale セ R N@
nazionale e una clausola di salvaguardia delle funzioni essenziali dello sta- Alla luce di queste considerazioni, né l 'affermazione della sostanziale
to 74 che farebbero da contraltare alle varie previsioni nazionali limitative affinità assiologica tra i due ordinamenti f: 3 , né la prudenza che ha impedi-
della cessione di competenze in favore delle istituzioni europee 75 . to una nuova dichiarazione di incostituzionalità di un provvedimento con-
Gli ideali "autarchici" che ispirano la ricostruzione del concetto di iden- nesso con il processo di integrazione 84 valgono ad adombrare la conclu-
tità costituzionale trovano un'ulteriore conferma anche nelle modalità con sione per cui l'europeizzazione dei controlimiti è stata sfruttata anche dal
cui la decisione approccia la questione del primato. Infatti, pur ricono- Tribunale costituzionale polacco per cercare nuovi equilibri tra identità co-
scendo l'applicabilità diretta delle disposizioni europee e il primato di que- stituzionale e primautè, più favorevoli per le norme e per le istituzioni (in
ste ultime sulle norme interne di rango ordinario 76 , il Trybunal si discosta primis lo stesso Trybunal) nazionali.
dalla tradizionale teoria dei controlimiti e, avendo statuito che la conserva-
zione della sovranità nazionale (intesa come valore identitaria insopprimi-
bile 77 ) impone la salvaguardia dell'intero ordine costituzionale 78 , si spin- 10.6. Il trionfo delle interpretazioni asimmetriche e il tentativo di
ge sino a dichiarare che (fatte salve le ipotesi in cui è possibile superare i rinazionalizzazione del primato
conflitti per via interpretativa 79 ) i contrasti tra previsione costituzionale e
previsione europea vanno risolti escludendo il ricorso alle tecniche del bi- Dall'analisi delle decisioni con cui i tribunali costituzionali nazionali si
lanciamento e garantendo in qualunque caso il primato applicativo della sono pronunciati sulla costituzionalità del Trattato di Lisbona è possibile
prima sulla seconda 80 • Infatti, malgrado i giudici si premurino di esempli- osservare alcune tendenze che confermano quanto espresso a proposito
delle pronunce sulla costituzionalità del Trattato costituzionale.

73
Vedi il paragrafo 2.1. della terza parte della decisione.
74 81
Vedi il riferimento alle funzioni essenziali contenuto verso la fine del punto 2.2. del- Vedi il paragrafo 2.1. della terza parte della decisione.
la terza parte della decisione. 82 A questo proposito i giudici sono chiarissimi nello statuire che <<Therefore, constitu-
75
Vedi il paragrafo 2.1. della terza parte della decisione. tional identity is a concept which determines the scope of "excluding - from the compe-
76
Vedi il paragrafo 2.6. della terza parte della decisione. tence lo confà competences- the malters which consti tute ( ... ) «the heart of the maller»,
77 i.e. are fundamentalto the basis of the politica! system of a given state" (cfr. K. DZIALO-
Per essere più precisi nel paragrafo 2.2. della terza parte della decisione si parla di
CHA, op.cit., s. 14), the conferral ofwhich would not be possible pursuant to Article 90 of
<<va tue of sovereign and democratic determination of our Homeland's fate».
the Constitutiom>.
7
x Vedi il paragrafo 1.3. della terza pa11e della decisione. 83 l riferimenti all'omogeneità assiologica tra l'identità europea e l'identità nazionale
79
A questo proposito, anche alla luce delle considerazioni sull'inversione dell'inter- polacca sono Iipetuti svariate svolte.
pretazione conforme svolte nelle prossime pagine, può essere utile segnalare che i giudici 84
A ben vedere, diversamente dai loro colleghi tedeschi (che sono intervenuti nell'am-
(al paragrafo 2.3. della terza parte della decisione), pur manifestando alcune riserve sulla
bito di un giudizio preventivo), i giudici polacchi sono stati chiamati in causa successiva-
possibilità di risolvere i potenziali conflitti per via interpretati va, parlano di <<principle of
mente al perfezionamento della ratifica e con il Trattato già in vigore. In ragione di queste
mutually jì-iendly interpretmion and cooperative coexisfence».
considerazioni, un'eventuale dichiarazione di incostituzionalità avrebbe determinato con-
go Vedi il paragrafo 2.5. della terza pane della decisione. seguenze assai più gravi di quelle che non ha provocato la decisione tedesca.
GIURISPRUDENZA RELATIVA ALLA COSTITUZIONALITÀ DEL TRATI"ATO DJ LISBONA 141
J4Q PRIMAziA DEL D!RlTIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDEN1TfÀ COSTITUZIONALI

In primo luogo, si manifesta evidente la tendenza dei giudici interni ad In secondo luogo, sempre in linea con l 'idea di un rafforzamento del
affermare la lettura asimmetrica dell'identità costituzionale e a rimettere in controllo nazionale sul diritto europeo, la presenza di un fondamento nor-
discussione gli equilibri ordinamentali e giurisdizionali che si sono deter- mativa comunitario all'identità costituzionale coinvolge nuovi tribunali
minati tra la fine degli anni settanta (Simmenthal) e la metà degli anni ot- nella querelle teorica con la Corte di giustizia e spinge le consulte verso
tanta (Grani tal e Solange Il) 85 • Infatti, sulla base della giurisprudenza esa- una ridefinizione dei rapporti tra gli ordinamenti e dei rapporti tra le istitu-
minata, appare difficile negare che, nel momento in cui l'ordinamento so- zioni giudiziarie che trascende la stessa teoria dei controlimiti. Così, da un
vranazionale riconosce normativamente la clausola sulla salvaguardia del- lato alcuni giudici costituzionali (nello specifico i tedeschi e i polacchi) si
le identità costituzionali, esso stesso finisce per alimentare le rivendicazio- sono preoccupati di fornire elencazioni puntuali ma non esaustive degli
ni di competenza delle Consulte e apre la via alla legittimazione di mecca- ambiti sottratti alla primauté e alla conoscenza del giudice comunitario;
nismi procedurali che hanno come obiettivo ultimo il controllo nazionale dall'altro altri giudici costituzionali (i polacchi, i lettoni e, almeno per cer-
sull'applicazione del diritto comunitario 86 • ti versi, i cechi) hanno ripreso le indicazioni offerte dal Conseil Constitu-
tionnel e, con un diverso grado di fiducia nelle possibilità di soluzioni in-
terpretative dei conflitti normativi, hanno ricostruito su base sostanzial-
mente formale i rapporti tra l'intero ordine costituzionale interno e lepre-
85 In questo senso F. PALERMo-J. WoELK, op.cit., 1032-1033 afferma che <<il Tribuna- visioni europee.
le arriva a ventilare al legislatore una proposta interessante. Forse consapevole dell'inaffi- Entrambe queste operazioni ermeneutiche, in abbinamento con una sor-
dabilità del Parlamento (che ha votato a larghissima maggioranza per la ratifica del Trat- ta di sdrammatizzazione delle ipotesi di rottura dell'armonia ordinamenta-
tato) come controllore dell'inalienabilità della sovranità nazionale, il BVerfG suggerisce la
le 87 , riattualizzano la minaccia di un possibile uso del controlimite identi-
possibilità di introdurre una nuova, specifica forma di controllo di costituzionalità, limita-
ta al rispetto da parte degli atti comunitari (rectius: della loro traduzione interna) del prin- taria e mostrano i sottili profili ideologici sottesi a quella lettura pacifican-
cipio di attribuzione e dell'identità nazionale (controllo ultra vires): l'atto che violasse te che continua a ricostruire le relazioni tra gli ordinamenti secondo il pa-
questi principi, potrebbe semplicemente non essere applicato in Germania, senza che per radigma dell'armonia 88 . Piuttosto, se si tiene presente la (non casuale) va-
questo debba essere posta in discussione la partecipazione complessiva della Germania al ghezza del parametro normativa offerto dall'identità costituzionale e la di-
processo di integrazione. Il "suggerimento" sembra valorizzare sul versante procedurale le
versità di contenuti che (come abbiamo appena visto) gli sono stati attri-
potenzialità di differenziazione che il diritto comunitario già conosce e che, negli ultimi
anni, sono utilizzate in modo crescente, sia dal legislatore comunitario, sia nella giurispru- buiti dai diversi giudici costituzionali 89 , dovrebbe essere invece semplice
denza della Corte di Giustizia». Anche A. CANTARO, Democracia e identidad constitucio-
nal, ci t. legge la decisione Lisbona del Bundesverfassungsgericht come segnale dell'emer-
sione di un paradigma dell'asimmetria. Addirittura lo stesso autore interpreta alcuni pas- they make the effectiveness of the Union conditional on interna! constitutional procedures
saggi della sentenza come volti a prevenire l'occasionalismo giuridico che si determine- ofits Member States. European constitutional courts confirm the significance ofthe prin-
rebbe nel caso in cui i giudici ordinari si ergessero ad arbitri delle relazioni tra gli ordina- ciple of sovereignty reflected in the provisions of the state' s constitution, due to which the
menti. Cfr., questa prospettiva con quella proposta da J. LuTHER, op.cit. assessment of the Treaty of Lisbon is carried out in the regard indicated by the appli-
86 Questa interpretazione sembra confermata anche dal passaggio della sentenza Li- cants>>.
sbona del Tribunale costituzionale polacco in cui i giudici concludono la loro analisi com- 87 Da questo punto di vista è emblematico il passaggio della sentenza Lisbona del Bun-

parata delle pronunce che li hanno preceduti statuendo che <<A common characteristic of desverfassungsgericht riportato alla nota 384 del presente lavoro. Passaggi analoghi pos-
those adjudications is the emphasis on the openness of the constitutional order with re- sono essere rinvenuti anche nelle altre decisioni citate.
gard to European integration, and the focus on the significance of constitutional and sy- 88 Pur professando ottimismo è cosciente di un rischio di questo tipo anche M. CARTA-
stemic identity- and thus sovereignty- of the Member States, the respect for which ex- EIA, "Unità nella diversità", cit.
cludes the possibility of any presumed amendment to a national constitution and, in parti- 89 Soltanto a titolo di esempio si può mettere in evidenza come secondo il giudice co-
cular, as regards the rules of conferral of competences which arise from a given constitu-
stituzionale polacco l'identità costituzionale nazionale risiederebbe nelle attribuzioni mi-
tion. On the basis ofthose Treaty provisions which regard the Union as an international
nime connesse al principio di sovranità, mentre secondo il giudice costituzionale tedesco
organization, and no t as a federai state, they stress the significance of the principle of con-
essa risiederebbe nelle attribuzioni in materia di diritto penale, di difesa e sicurezza, di fi-
ferra!, and the principle of subsidiarity; they referto granting the Parliaments of the Mem-
scalità, di politiche sociali, di diritto di famiglia, di libertà di religione e di istruzione. Si
ber States the fina/ word, the absence ofwhich hinders the EU activities; and moreover,
142 PRIMAZJA DEL DIRJTTO EUROPEO E SALVAliUARDIA DELLE JDENT!TÀ COSTJTUZJONALJ

capire quanto forte sia il rischio che attraverso la nazionalizzazione del-


l' identità costituzionale si assista ad una rinazionalizzazione del primato
e (come conseguenza) ad una rinazionalizzazione del fenomeno comuni-
tario 90 .
Peraltro, in questi ultimi anni i sistemi costituzionali nazionali (e non
soltanto attraverso i loro tribunali costituzionali) non si sono limitati sol- PARTE QUARTA
tanto ad una rivendicazione teorica delle proprie competenze, ma proprio
in nome della salvaguardia dei! 'identità costituzionale hanno elaborato al- lNUOVI STRUMENTI PER LA TUTELA
cune specifiche tecniche di intervento che hanno permesso loro azioni con-
DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI
crete su provvedimenti relazionati con I' ordinamento europeo e che hanno
aperto margini importanti per interventi futuri. Al fine di dar conto del!' in-
cidenza dell'europeizzazione del controlimite identitaria su questi nuovi
sviluppi costituzionali, l'ultima parte del presente lavoro analizzerà alcune
recenti decisioni in materia di controllo nazionale degli atti di attuazione
del diritto europeo e prenderà in considerazione alcune recenti riforme co-
stituzionali che hanno riscritto importanti corollari della dottrina della pri-
mauté.lnfine, si mostrerà la posizione recentemente assunta dalla Corte di
giustizia in materia di rapporto tra primato e identità costituzionali.

può inoltre ricordare che il giudice costituzionale francese aveva ritenuto il principio di lai-
cità e la tutela individuale dei diritti delle minoranze come espressione dell'identità costi-
tuzionale nazionale.
90
Di rinazionalizzazione del primato si parla nel passaggio di Chi ti riportato alla nota
380. In un senso analogo A. CANTARO, Democracia e identidad constitucional, cit. parla di
<<rinazionalizzazione dell'identità costituzionale>>. Anche N. VEROLA, Volk, patriottismo
parlamentare, cit., seppur indirettamente, si riferisce all'idea di rinazionalizzazione.
11. l CASI DI APPLICAZIONE "SOSTANZIALE" DEL
CONTROLIMITE IDENTITARIO

SoMMARio: 11.1. La cooperazione giudiziaria in materia penale e la decisione quadro


2002/584/GAI.- 11.2. Mandato di arresto europeo e tutela dei diritti fondamentali.-
11.3. La giurisprudenza costituzionale nazionale in materia di mandato di arresto eu-
ropeo.- 11.4. L'allargamento e i problemi connessi all'ingresso nella politica agrico-
la comune.- 11.5. I problemi della disciplina europea e l'intervento delle istituzioni
giudiziarie europee.- 11.6. II primo annullamento di una legge interna di esecuzione
di un regolamento comunitario.- 11.7. Le difficoltà nell'adozione della direttiva
2006/24 e il primo intervento della Corte di giustizia.- 11.8. I problemi di costituzio-
nalità della disciplina comunitaria e I' intervento dei tribunali nazionali. - 11.9. La
protezione dei dati personali come elemento dell'identità costituzionale tedesca.-
11.10. La protezione dei dati personali come elemento dell'identità costituzionale ce-
ca.- I 1.11. Identità costituzionali e atti interni di esecuzione del diritto comunitario
secondario.

A) La saga del mandato di arresto europeo

11.1. La cooperazione giudiziaria in materia penale e la decisione


quadro 2002/584/GAI

La nostra analisi sui provvedimenti adottati dai sistemi costituzionali


per resistere ali' avanzata dell'ordinamento comunitario, inizia con l'esame
di quella giurisprudenza con cui le istituzioni giudiziarie nazionali sono in-
tervenute per decretare l'incostituzionalità di provvedimenti di esecuzione
del diritto europeo. In particolare, si prenderanno in considerazione i pro-
blemi sorti per dare attuazione al mandato di arresto europeo, ad un mec-
canismo sanzionatorio relazionato alla politica agricola comunitaria e ad
un sistema massivo di conservazione preventiva dei dati personali. Al fine
147
l CASI DI APPLICAZIONE "soSTANZIALE" DEL l'UN'IIWLIMII'E IDENTIIARIO
146 f'IZ!MAL'JA DEL D!KlTfO EUIWPEU L SAL\ AGUARD!A DELLE W ENTITÀ CUSTITULJONALI

Le novità introdotte da questa decisione sono notevoli e rilevanti. Così,


di イN・ョ、セーゥ@ a?evole la comprensione di questioni che presentano nume-
vengono in primo luogo in rilievo l'art. 1.1 che definisce il mandato di ar-
rosi profili tec mci, ciascun caso sarà preso in considerazione secondo uno
resto europeo come «Una decisione giudiziaria emessa da uno stato mem-
ウ」セ・ュ。@ predefinito. Così, dopo aver presentato il quadro normativa di ri-
bro in vista del!' arresto e della consegna da parte di un altro stato membro
ヲ・ョュセエッL@ si riporteranno quelli che sembrano i principali punti di frizione
di una persona ricercata ai fini dell'esercizio dell'azione penale o dell'ese-
tra _セ、Q。・ョNエ@ ・セイッー@ e ordinamenti nazionali e si ripercorreranno le cuzione di una pena o una misura di sicurezza privative della libertà» e
セ・」jウNodi@ gi.udiziane che si sono pronunciate sul tema. L'intento è quello di
1'art. 2 .2 che, statuendo che la nuova procedura trova applicazione con ri-
ョオウセQZ・@ a dimostrare che in queste vicende così diverse tra loro i giudici,
ferimento «ai fatti puniti dalle leggi dello stato membro emittente con una
mamfestando una certa insofferenza all'ingombranza delle istituzioni del-
pena o con una misura di sicurezza privative della libertà della durata mas-
l' Unione, hanno più o meno esplicitamente fatto ricorso ali' idea di identità
sima non inferiore a 12 mesi oppure, se è stata disposta la condanna a una
costituzionale per codificare una tecnica che permettesse loro di t1essibi-
pena 0 è stata int1itta una misura di sicurezza, per condanne ーイセョオゥ。エ・@ セゥ@
lizzare. la disciplina europea e di riappropriarsi degli spazi di competenza
durata non inferiore a quattro mesi», disegna una procedura pnva d1 profi-
perduti.
li di valutazione politica e assai lontana dalla concezione tradizionale del-
Entrando nel merito delle vicende legate all'attuazione del mandato di
arresto europeo si può iniziare ricordando che il Trattato di Amsterdam ha l' estradizione.
In secondo luogo, prevedendo un elenco di 32 reati (essenzialmente
introdotto .un セゥ@ t? lo VI finalizzato a rafforzare la cooperazione penale, do-
reati associativi transnazionali come il terrorismo internazionale, la tratta
ganale e d1 polizia e contenente misure atte a promuovere il ravvicinamen-
degli esseri umani e l'associazione a delinquere) che a condizione di セウ・ᆳ
to delle ョセイュ。エゥカ・@ statali in materia penale e la lotta al crimine organizza-
re puniti con una limitazione della libertà personale di almeno tre anm (se-
t?. In セ。イエjN」ッャ・@ occorre segnalare che, fra le varie disposizioni pensate al
condo la legge dello Stato emittente) sono sottratti ali' applicazione del
fme d1 assicurare un'autentica cooperazione, è stato previsto che l'Unione
principio della doppia incriminazione, l'art. 2.2 segna un ulteriore e signi-
possa adottare provvedimenti finalizzati alla «facilitazione dell' estradizio- 3
ficativo distacco dalla procedura di estradizione •
ne fra gli Stati membri 1».
Infine, la presenza di un termine di novanta giorni per il perfeziona-
. In questo quadro normativa, preso atto dei fallimenti delle Convenzio-
mento della procedura, l'applicazione ridimensionata del principio di spe-
m dell995 e del1996 2 , si è progressivamente fatta strada l'idea di sosti-
cialità e la previsione della possibilità di estradare il cittadino completano
エセゥイ・@ la procedu:a di estradizione con una generale procedura semplificata
il quadro delle novità introdotte dall'istituto.
dJ consegna e, m seguito ai tragici episodi dell'Il settembre si è final-
mente. arrivati alla decisione quadro 2002/584/GAI con cui, a セ。イエゥ・@ dal 1
gennaiO 2004, si è istituito il mandato di arresto europeo.
11.2. Mandato di arresto europeo e tutela dei diritti fondamentali

La questione dei problemi causati da questa ウ・ューNャゥヲ」。コッセ@ ョッイセ。エゥカ@


'Così l'art. 31/eu. b) del TUE. in termini di possibile lesione dei diritti fondamentali è presa m considera-
セ@ La Convenzione sulla procedura semplificata di estradizione tra gli Stati membri zione già dalla stessa decisione quadro. In questa direzione, innanzitutto,
de!I Umone europea, adottata 」ッセ@ atto del Consiglio del IO marzo 1995, limitava l'appli- deve essere tenuto in conto il decimo considerando del Preambolo quando
caziOne del pnnc1p10 d1 specwhta e prevedeva un apposito procedimento per il caso in cui dispone che l'attuazione di un mandato di arresto europeo «può essere so-
Sia lo stato estradando, s1a lo stato nchiesto fossero d'accordo sul ricorso alla Convenzio-
ne. La Convenzwne sull'estradizione fra gli Stati membri dell'Unione europea, adottata
con atto dei.Consigho del 27 settembre 1996, ampliava i fatti rispetto ai quali una richie-
sta dJ estradiZIOne poteva essere presentata e limitava i motivi in base ai quali essa poteva 'Vedi anche 1'art. 2.3 della decisione commentata dove è previsto che il Consiglio eu-
essere nfmtata, abolendo la possibilità di invocare la natura politica del reato e limitando ropeo, all'unanimità e previa consultazione del Parlamento europeo, può decidere l'am-
l'apphcaz1one del principio di doppia incriminazione. I due strumenti normativi non sono pliamento dell'elenco di reali sottoposti al regime ;peciale della nuova procedura.
mm entrati m VIgore perché non sono stati ratificati dalle parti contraenti.
148 PRIMAZIA DEL DlRITIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTI11JZIONALI ] CASI DI APPLICAZIONE "SOSTANZIALE" DEL CONTROLIMITE IDENTITARIO 149

spesa solo in caso di grave e persistente violazione da parte di uno stato questione dell 'incomprensibilità di una norma di diritto secondario che fa
membro dei principi sanciti dali' art. 6 par. l, del Trattato sull'Unione eu- salva l'applicazione delle disposizioni dei Trattati istitutivi, è stato preci-
ropea, constatata dal Consiglio in applicazione dell'art. 7 par. l, dello sato che almeno secondo il tenore letterale delle due previsioni, diversa-
stesso Trattato e con le conseguenze previste dallo stesso articolo». mente dalla mancata osservanza del decimo considerando, il loro mancato
Accanto a questa disposizione viene in considerazione anche il dodice- rispetto non integra una causa di non esecuzione del mandato di arresto 6 .
simo considerando. Infatti, parzialmente anticipando una previsione conte- Per di più, nel tredicesimo considerando, la situazione è ulteriormente ag-
nuta nell'art. 1.3 4 , esso afferma esplicitamente che la decisione quadro gravata dali 'utilizzo del condizionale «dovrebbe» (che di per sé stesso non
«rispetta i diritti fondamentali ed osserva i principi sanciti dall'art. 6 del renderebbe vincolante la disposizione) e dalla previsione di una fattispecie
Trattato sull'Unione europea e contenuti nella Carta dei diritti fondamen- ostativa alla consegna significativamente più ristretta rispetto ali' omologa
tali dell'Unione europea» e precisa che essa «non osta a che gli Stati mem- disciplina prevista nell'ambito della CEDU 7 •
bri applichino le loro norme costituzionali relative al giusto processo, al ri- Per quanto riguarda, invece, le altre parti del testo normativa, fermo re-
spetto della libertà di associazione, alla libertà di stampa e alla libertà di stando che l'art. 3, l'art. 4 e l'art. 5 confermano la scelta di escludere la
espressione negli altri mezzi di comunicazione». Sempre la stessa disposi- violazione dei diritti fondamentali dalle cause di non esecuzione del man-
zione fa salvo il principio della non discriminazione. dato 8 , viene qui in considerazione essenzialmente l'art. 14 che, riferendo-
In aggiunta, il tredicesimo considerando afferma che «nessuna persona
dovrebbe essere allontanata espulsa o estradata verso uno stato allorquan-
do sussista un serio rischio che essa venga sottoposta alla pena di morte, al-
la tortura o ad altri trattamenti o pene inumani e degradanti». 6 Con l'esclusione del profilo della non discriminazione in quanto è esplicitamente pre-

Peraltro, malgrado le disposizioni in questione, la tutela dei diritti fon- visto che la decisione quadro non comporta che <<non sia consentito rifiutare l'esecuzione
damentali assicurata dalle norme del Preambolo pare particolarmente de- del mandato di arresto europeo qualora risulti che esso è stato emesso al fine di persegui-
re penalmente o punire una persona a causa del suo sesso, della sua razza, religione, origi-
bole e, in quanto priva di garanzie concrete, sembra affidata alla 'buona
ne etnica, nazionalità, lingua, opinione politica o delle sue tendenze sessuali oppure che la
volontà' delle istituzioni giudiziarie coinvolte nel procedimento estradito- posizione di una persona possa risultare pregiudicata per uno di tali motivi>>.
5
tio . Infatti, per un verso, 1'eccezionalità del meccanismo sanzionatorio ex 7 Commentando la decisione quadro segnala il primo profilo V. BAZzoccHI, Il manda-
art. 7 e la considerazione che in qualsiasi caso il decimo considerando di- to di arresto europeo e le Corti supreme nazionali, in Dir. Un. eur., 2007,3,661-690. Inol-
spone una causa di non esecuzione generalizzata, mostrano la scarsa ido- tre, la giurisprudenza CEDU, ha individuato tra le cause che impediscono la consegna il ri-
neità di questa ultima previsione a garantire situazioni individuali che, pur schio di violazione dei diritti di libertà, dei diritti processuali, del diritto al rispetto della vi-
ta privata e familiare.
non integrando il requisito della persistenza, sono comunque meritevoli di
tutela. sTra le cause di non esecuzione obbligatoria del mandato l'art. 3 prevede: il provve-
dimento di amnistia emanato dallo stato di esecuzione per il reato a cui il.mandato si rife-
Inoltre, la scienza giuridica ha segnalato che la dubbia valenza giuridi- risce; il fatto che la persona sia stata già giudicata per gli stessi fatti con sentenza definiti-
ca del dodicesimo e del tredicesimo considerando. Difatti, al di là della va da uno stato membro e la pena eventualmente comminata sia già stata scontata, sia in
corso di esecuzione o, sulla base delle leggi dello stato che l'ha inflitta, sia ineseguibile; il
fatto che per la sua età, la persona non possa essere considerata penalmente responsabile
4 dei fatti all'origine del mandato, in base alla legge dello stato di esecuzione. Tra le cause
L'art. 1.3 della decisione commentata afferma che <<l'obbligo di rispettare i diritti
di non esecuzione facoltativa del mandato, invece, l'art. 4 prevede: la mancanza della dop-
fondamentali e i fondamentali principi giuridici sanciti dall'art. 6 del Trattato sull'Unione
pia incriminazione (fatto salvo l'elenco di cui all'art. 2); la pendenza, nello stato di esecu-
europea non può essere modificato per effetto della presente decisione quadro>>. La diffe-
zione, di un'azione giudiziaria contro la stessa persona e per gli stessi fatti contestati nel
renza con il dodicesimo considerando si spiega probabilmente con l'ambigua posizione
mandato di arresto; la decisione dell'autorità giudiziaria; la decisione dell'autorità giudi-
giuridica della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione al momento dell'entrata in vigo-
ziaria dello stato membro di esecuzione di non esercitare l'azione penale per il reato og-
re della decisione quadro sul mandato di arresto europeo.
5
getto del mandato di arresto o di cessarla; l'esistenza, in uno stato membro, di una senten-
Per un approccio generale ai problemi connessi alla tutela dei diritti fondamentali si za definitiva che osti all'esercizio di ulteriori azioni; l'avvenuta prescrizione nello stato di
rinvia alle osservazioni proposte da G. BARONE, Diritti fondamentali, Acireale 2008. esecuzione; il fatto che la persona sia stata già giudicata per gli stessi fatti con sentenza de-
]50 f>IUMA/.JA DEL UIRITfO EUROPEO E SALVAGLIARDlA DELLE !DLNTITÀ COSTITUZIONALI ] CASI DI APPLICAZIONE "SOSTANZIALE" DEL CONTROLIMITE JDENTITARIO 151

si ali 'ipotesi che il ricercato non dia il proprio consenso alla consegna, pre- sufficiente per mettere in risalto l'attinenza di questa controversa questio-
vede che questo debba essere ascoltato dali' autorità di esecuzione. Tale ne processual-penalistica con il tema dell'identità costituzionale. Peraltro,
previsione è particolarmente debole perché non specifica né la natura, né la Corte di giustizia, statuendo che pur in vigenza del sistema dei pilastri
la funzione, ne le modalità di tale audizione e perché, almeno dal tenore (ormai superato dali' entrata in vigore del Trattato di Lisbona), le decisioni
letterale del testo, non sembra che essa sia finalizzata a verificare la lega- quadro adottate nell'ambito della cooperazione giudiziaria in materia pe-
lità dello stato di detenzione. Ad analoghe critiche si espongono anche nale possono indirettamente produrre effetti e in qualsiasi caso obbligano
l'art. Il (rubricato «diritti del ricercato») e l'art. 12 che impongono il ri- l'interprete ad una interpretazione confom1e, ha determinato le condizioni
conoscimento di alcune garanzie processuali come il diritto di essere infor- per un immediato e prolungato confronto con le giurisprudenze costituzio-
mato del procedimento e il diritto di essere assistito da un consulente lega- nali nazionali 9 .
le e da un interprete. Tali previsioni confermano la debolezza dell'impian- A questo proposito torna in primo luogo utile segnalare le decisioni con
to garantista della disciplina sul mandato di arresto europeo, perché, al di cui la Corte costituzionale della Repubblica ceca e la Corte costituzionale
là della garanzia di uno standard processuale minimo, affidano alla disci- belga, chiamate ad esercitare il loro controllo sul mandato di arresto, han-
plina dello stato di esecuzione l'eventuale riconoscimento di ulteriori dirit- no manifestato un atteggiamento di fiducia nei confronti del diritto euro-
ti del ricercato. peo. Elemento comune alle due pronunce è l'apertura all'utilizzo dello
strumento del rinvio pregiudiziale. Peraltro, pur riaffermando la possibilità
di investire la Corte di giustizia di una questione pregiudiziale, l' Ustavni
11.3. La giurisprudenza costituzionale nazionale in materia di man- Soud ceco ha preferito risolvere direttamente il presunto contrasto tra la
dato di arresto europeo legge nazionale di recepimento della normativa europea e l'art. 14 della
propria Costituzione che esplicitamente impedisce l'estradizione del citta-
L'analisi dei problemi che la disciplina del mandato di arresto europeo dino. Così, con la decisione Pl66/04 del 3 maggio 2006, i giudici di Brno
pone in relazione alla protezione dei diritti fondamentali dovrebbe essere si pronunciano sulla costituzionalità della normativa sul mandato di arre-
sto europeo sostenendo che, in conformità con una interpretazione storica
e soprattutto in confmmità con l'obbligo di interpretazione euroconforme
congiuntamente disposto dall'art. l della Costituzione nazionale e dal-
finiti va da uno stato non membro e la pena eventualmente comminata sia già stata sconta- l' art. IO del Trattato sull'Unione europea, l'art. 14 della Carta dei diritti
ta, sia in corso di esecuzione o, sulla base delle leggi dello stato che l'ha inf1itta, sia inese- fondamentali della Repubblica Ceca deve essere interpretato in senso ami-
guibile; la garanzia da parte deJJo stato di esecuzione dell'impegno ad eseguire, in confor- letterale come permissivo dell'esecuzione di un mandato di arresto euro-
mità con il proprio diritto interno, la pena o la misura di sicurezza inflitte dallo stato emit-
peo 10 • Invece sulla base della sua tradizionale apertura al diritto europeo,
tente; la circostanza che i reati oggetto del mandato di arresto siano considerati dalla leg-
ge dello stato di esecuzione commessi in tutto o in parte nel proprio territorio o in luoghi la Cour d'Arbitrage belga, con la decisione 124 del 13 luglio 2005, ha ef-
ad essi assimilati; la circostanza che, per i fatti oggetto del mandato di arresto, la legge del-
lo stato di esecuzione non consenta l'azione penale fuori dal proprio territorio. Infine,
l'art. 5 (oggi abrogato) prevede che gli Stati membri possano con legge prevedere come
Sentenza C-105/03, Pupino, del 16 giugno 2005. Per un commento vedi V. BAzzoc-
9
condizione per l'esecuzione del mandato di arresto: in caso di condanna in absentia è pre-
visto che la consegna possa essere subordinata alla condizione che lo stato emittente ga- CHI, Il caso Pupino e il principio di interpretazione conforme delle decisioni-quadro, in
rantisca la possibilità di richiedere un nuovo processo; nel caso in cui i reati oggetto del Quad. cast., 2005,4, 884-886.
mandato siano punibili con una privazione vitalizia della libertà, l'esecuzione del manda- to Per un commento più articolato della decisione in esame si rinvia a M. MAZZA, li
to di arresto può essere subordinata alla condizione che l'ordinamento dello stato emitten- mandato di arresto europeo davanti alla Corte costituzionale della Repubblica Ceca, in
te preveda una revisione della pena comminata o comunque l'applicazione di misure di Dir. pubbl. comp. eur., 2007,4, 1955-1967 e O. PoLLJCtNO, Incontri e scontri tra ordina-
clemenza; in caso di mandato di arresto finalizzato all'esercizio dell'azione penale la con- mel1fi e internzioni tra giudici nella nuova stagione del costituzionalismo europeo: la sa-
segna può essere subordinata alla condizione che l'eventuale pena inf1itta sia scontata nel- ga del mandato d'arresto europeo come modello di analisi, in Eur.jour.leg. stud., 2008,
lo stato membro di esecuzione. l' 220-268.
152 PRlMAziA DEL DJRIITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COS'T]TI;ZJONALI J CASI DI APPLICAZIONE "soSTANZIALE" DEL CONTROLIMITE IDENTITARIO 153

fettivamente investito la Corte di giustizia di due questioni pregiudiziali di geranno dalla giurisprudenza della Corte di giustizia e nella sostanza sta-
validità. Con la prima questione è stato chiesto ai giudici del Lussemburgo tuisce che, essendo il caso concreto sottopostole relativo allo statuto della
se per disciplinare il mandato di arresto europeo si potesse utilizzare lo cittadinanza (e quindi relativo ad un profilo costitutivo dell'identità costi-
strumento della decisione quadro (formalmente previsto per il ravvicina- tuzionale), non è possibile addivenire ad una soluzione interpretativa ca-
mento delle disposizioni legislative e regolamentari) o se invece fosse ne- pace di conciliare la previsione interna tacciata di incostituzionalità con le
cessario l'utilizzo dello strumento della convenzione tra gli Stati membri. previsioni della Costituzione 14 • Nel concreto, il Trybunal, pur avendo a di-
Con la seconda questione, i giudici costituzionali del Belgio hanno chiesto sposizione ampi margini interpretativi per un'operazione ermeneutica di
se la mancata riproposizione del meccanismo della doppia incriminazione riconciliazione 15 , rifiuta di distinguere il mandato di arresto europeo dal-
potesse violare la disposizione dell'art. 6 del Trattato sull'Unione europea. l'istituto dell'estradizione e, in virtù dell'art. 55 della propria costituzione
Sulla base della risposta ottenuta con la sentenza C-303/05 pronunciata il nazionale (che esplicitamente vieta la possibilità di estradare un cittadino
3 maggio 2007 dalla Corte di giustizia, la Consulta belga (con la sentenza polacco), dichiara incostituzionale l'intera normativa di recepimento della
128/2007 del 10 ottobre 2007) statuisce che spetta ad una valutazione di- decisione quadro 16 • In questo contesto, per quanto significativa, nemmeno
screzionale del Consiglio la scelta dello strumento normativa adeguato e la considerazione per cui i giudici di Varsavia hanno sfruttato la possibilità
che non sussiste la pretesa violazione deli' art. 6 del Trattato sull'Unione offerta dall'art. 190 della Costituzione polacca e hanno deciso di sospen-
europea 11 • dere per un anno e mezzo l'efficacia della loro pronuncia può essere ec-
Malgrado Io spirito di collaborazione mostrato da questi due giudici co- cessivamente sopravvalutata 17 . Per quanto utile ad evitare il concretizzar-
stituzionali non sono però mancate ipotesi di conflitto. Infatti, già imme- si di un inadempimento comunitario, il margine di tempo disposto per con-
diatamente dopo le conclusioni dell'avvocato generale che hanno spianato
sentire alle istituzioni politiche nazionali di emendare l'art. 55 della Costi-
la strada alla decisione Pupino della Corte di giustizia, il Trybunal Konsty-
tuzione non cancella la declinazione forte dell'idea di supremazia delle di-
tucyjny polacco infrange un tabù e inaugura la serie di pronunce costitu-
sposizioni costituzionali che anima il provvedimento e non oscura la con-
zionali relative ali' annullamento delle disposizioni adottate in attuazione
siderazione per cui, oltre ad imporre l'annullamento di un atto di attuazio-
della decisione quadro sul mandato di arresto europeo 12 • Più specifica-
ne di una disposizione europea 18 , il coinvolgimento di una norma identita-
mente, con la sentenza Pl/05 del 27 aprile 2005, il tribunale polacco, ri-
ria interna arriva ad escludere anche la possibilità di un 'interpretazione
spondendo ai dubbi di costituzionalità sollevati dalla IV sezione penale
adeguatrice.
della Corte regionale di Gdansk 13 , si discosta dalle indicazioni che emer-
A distanza di poco più di due mesi, pure il Bundesverfassungsgericht,
con la sentenza BVerfGE 113, 273 del 18 luglio 2005, si pronuncia sulla

11 Per una ricostruzione della complessa vicenda processuale che ha coinvolto la Cor-

te di giustizia europea e la Cour d'Arbitrage belga vedi M. CASTELLANETA, La Consulta damentali certamente rientra nell'ambito dell'identità costituzionale), il favor per gli atti
belga assolve il mandato d'arresto: non esiste un contrasto con l'equo processo, in Guida relazionati ali' ordine giuridico comunitario possa valere a salvare la procedura di conse-
dir.-Dir. com. intern., 2007, 6, 94-95. Per una rassegna delle questioni pregiudiziali solle- gna prevista dali' art. 607 del Codice di procedura penale nazionale.
vate dal Tribunale costituzionale belga vedi invece A. ALEN, op.cit., 185-234 dove si met-
14 Vedi il punto 4.3. della terza parte della sentenza.
te in evidenza come, con la decisione n. 125 del 13 luglio 2005 (sulla legge interna di re-
cepimento della decisione-quadro sulla lotta al terrorismo), la stessa Corte ha ritenuto su- 15 Vedi il punto 3.2. della terza parte della sentenza.
perflua la presentazione di una questione pregiudiziale alla Corte di giustizia europea. 16 Alla distinzione concettuale tra la procedura della consegna e la procedura
12 Per un commento più articolato alla decisione in esame si rinvia a J. SAWICKI, lnco- de li' estradizione è dedicato il 3 paragrafo della terza parte della decisione.
stituzionale, ma efficace: il mandato di arresto europeo e la Costituzione polacca, in 17
Per evitare la responsabilità connessa ad un inadempimento comunitario, i giudici ri-
www federalismi .it. chiamano gli obblighi contenuti nell'art. 9 della Costituzione e nel punto 5 della decisio-
13 Nello specifico i giudici si chiedevano se, malgrado i sospetti di violazione dell'art. ne decidono di avvalersi dello speciale potere di sospensione previsto dall'art. 190.
55 della Costituzione (cioè di una norma che in quanto relativa alla materia dei diritti fon- 18 Cfr.le conclusioni a cui arriva su questo caso K. KowALJK BANCZYK, op.cit.
l 54 PRIMAZJA DEL DIRITfU EUIWPEO E SALVAULJAJ{])lA DELLE iDENTITÀ COSTITLJL.IONALJ ] CASI DI APPLICAZIONE "sOSTANZIALE" DEL contkiNmセ@ IDENTITARIO 155

spinosa questione della compatibilità costituzionale del mandato di arresto nerici riferimenti agli obblighi comunitari e al di là di alcune stilettate po-
europeo 19 . Diversamente dai loro colleghi polacchi, i giudici tedeschi si lemiche alle istituzioni europee, infatti, il Tribunale costituzionale confi-
confrontano con un contesto normativa in cui, per prevenire possibili con- gura la controversia come un caso essenzialmente di diritto interno e, ridi-
troversie, si è provveduto ad emendare l'art. 16 del Grundgesetz (che nel- mensionando la natura sovranazionale della questione giuridica esaminata,
la sua formulazione anteriore vietava in maniera inequivoca l'estradizione statuisce che il legislatore tedesco avrebbe potuto e dovuto sfruttare il mar-
del cittadino) prima di adottare il provvedimento di attuazione. Malgrado gine di discrezionalità concesso dallo strumento normativa europeo per
queste specificità costituzionali, la traiettoria argomentati va seguita dai adeguarsi alle condizioni imposte dalla nuova versione dell'art. 16 e dal-
magistrati di Karlsruhe non si discosta da quella percorsa dai loro omolo- l' art. 19 della Costituzione nazionale. Pertanto, escludendo la possibilità
ghi di Varsavia. Come nel precedente polacco, il legame tra l'oggetto del di un annullamento parziale o di una soluzione interpretativa, il Bundes-
ricorso e l 'ambito dei diritti fondamentali (in particolare il diritto a non es- verfassungsgericht dichiara l' incostituzionalità del!' intera legge di attua-
sere consegnato e il diritto ad un ricorso contro i provvedimenti del potere zione e, in nome della Costituzione, impone a! legislatore i criteri che do-
pubblico) sembra avere un ruolo decisivo 20 : come anche riconosciuto sia vranno essere seguiti in futuro per una corretta attuazione.
dal diritto europeo vigente al momento della riforma, sia dai correlativi Rinviando al prossimo capitolo l'analisi di un altro caso in cui i giudici
progetti di riforma, l'identità costituzionale degli Stati membri non può es- costituzionali rilevano problemi di costituzionalità della disciplina sul
sere messa in discussione dal progetto di costruzione di uno spazio di li- mandato di arresto europeo, per il momento si può completare questo ex-
bertà, sicurezza e giustizia. Con specifico riferimento ali' ordinamento te- cursus facendo menzione ad un provvedimento adottato del Tribunale su-
desco, ciò si traduce nel! 'impossibilità (anche per il legislatore costituzio- premo di Cipro. Più precisamente, seguendo uno schema già noto, con la
nale) di superare i precisi limiti individuati dal combinato disposto del- sentenza 294 del 7 novembre 2005 i giudici di Nicosia si conformano alla
l' art. 79, dell'art. l e dell'art. 20 del Grundgesetz. Seppur con le differen- linea dura seguita dalle decisioni dei giudici di Warsavia e di Karlsruhe 22 .
ze relazionate al differente contesto costituzionale, anche la tecnica deci- Infatti, dichiarando l'incostituzionalità della legge interna di recepimento
sionale utilizzata dal Bundesverfassungsgericht si avvicina a quella a cui per violazione dell'art. 11 (anche esso relativo al divieto di estradizione
ha fatto ricorso il Trybunal Konstytucyjny polacco 21 • Al di là di alcuni ge- del cittadino) della propria Costituzione, il tribunale cipriota censura il le-
gislatore nazionale che non ha sfruttato appieno i margini di discreziona-
lità concessi dalla normativa europea, e segue l'approccio con cui il prece-
19
Per un commento più articolato della decisione in esame si rinvia a F. PALERMO, La dente polacco e il precedente tedesco hanno valorizzato (e sopravvalutato)
sentenza del Bundesverfassungsgericht sul mandato di arresto europeo, in Quad. cast., la dimensione puramente interna della controversia. In particolare, esatta-
2005,4, 897-904; J. WoELK, Parlare a nuora perché suocera intenda: il BVerJG dichiara mente come i loro colleghi continentali, i giudici ciprioti, pur riconoscen-
incostituzionale la legge di attuazione del mandato d'arresto europeo, in Dir. pubbl. do esplicitamente il primato del diritto comunitario 23 , si spingono sino ad
comp. eur., 2006, l, 160-168 e G. RANALDI, Il caso Darkanzali: "a margine" della sen-
tenza del tribunale costituzionale tedesco in tema di mandato di arresto europeo e dirilli annullare integralmente la legge interna di attuazione e sino ad escludere la
fondamentali, in wwwfederalismi.it.
20 In tal senso pare da segnalare la forte relazione che in particolare lega il concetto di

cittadinanza e la decisione in questione.


22 Per un commento alla decisione in questione vedi N. K YRJAKOU, National judges and
21
Ancor più dura invece l 'opinione concorrente alla decisione espressa dal giudice
supranationallaws an the effective applicatimi ofthe EC law and the ECHR: THE CASE
Bro13. In questo caso, infatti, si ritiene che la legge d'attuazione deve essere dichiarata nul-
OF CYPRUS, in http://papers.ssrn.com e S. LAULIIÉ SHAELOU, The EU and Cyprus: Prin-
la per violazione del principio di sussidiarietà previsto come condizione di legittimità dal-
ciples and Strategies of Full !ntegration, Leiden 2010, 134-140.
la nuova formulazione dell'art. 16 della Costituzione. La conseguenza di questa imposta-
23 Segnalando che il caso in questione rappresenta la prima opportunità del Tribunale
zione sarebbe stata quella di precludere la copertura costituzionale che spetta ai provvedi-
menti europei (che ai sensi dell'art. 23 del Grundgsetz è subordinata al rispetto del princi- supremo di Cipro di confrontarsi con la dottrina della primautè del diritto dell'Unione, an-
pio di sussidiarietà) e di rendere assai più complicata (se non costituzionalmente impossi- che N. KYRIAKOU, op.cit., evidenzia la contraddizione tra il riconoscimento teorico e la
bile) la riproposizione di una nuova legge di attuazione. mancata applicazione pratica della primazia.
156 PRlMAZ!A DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI l CASI DI APPLICAZIONE "soSTANZIALE'' DEL CONTROLIMITE IDENTITARIO 157

possibilità dell'interpretazione conforme esplicitamente disposta dalla tuzionali (soprattutto quello ungherese) per cercare di evidenziare I'esiten-
Corte di giustizia 24 • za di un nesso che lega il richiamo all'identità costituzionale con l'annul-
lamento di una norma nazionale adottata per dare attuazione a disposizio-
ni europee. . .
Entrando nello specifico è opportuno iniziare l'analisi di questa sene di
B) La saga delle quote zucchero controversie precisando che l'oggetto della nuova contesa tra le istituzioni
giudiziarie in questo caso riguarda essenzialmente la materia della politica
agricola comunitaria e i poteri della Commissione per gestire la fase del-
11.4. L'allargamento e i problemi connessi all'ingresso nella politi- l'allargamento. In particolare, i problemi sorgono quando, al fine di ーイ・カセ@
ca agricola comune nire possibili speculazioni finanziarie e distorsioni del mercato comune dei
prodotti agricoli, la Commissione sfrutta lo speciale potere previsto dal-
Come preannunciato nell'apertura di questo capitolo, il tema del man- l' art. 2 del Trattato sull'allargamento e adotta due regolamenti (il regola-
dato di arresto europeo non è l'unica arena in cui si sono confrontate (rec- mento 1972/2003 dellO novembre 2003 in materia di prodotti agricoli e il
tius: scontrate) le istituzioni giudiziarie nazionali e quelle europee. Gli an- regolamento 60/2004 del 14 gennaio 2004 sulla regolazione del comparto
ni in cui si decide di sviluppare la cooperazione in materia di giustizia pe- zucchero) che, tra le altre cose, obbligano i nuovi Stati membri, in vista
nale sono gli stessi in cui, in reazione ad una serie di provvedimenti nor- dell'ormai prossima entrata nell'Unione, ad assicurare che rispetto agli an-
mativi collegati al processo di allargamento ai paesi dell'Europa centro ni precedenti non vi sia incremento negli stocks di zucchero 25 . Tale con-
orientale, prende corpo un'altra dura presa di posizione dei tribunali costi- tingentamento del mercato dello zucchero è inoltre accompagnato da un
tuzionali nazionali. Seguendo l'ordine espositivo utilizzato per descrivere problematico meccanismo sanzionatorio per cui le scorte in eccesso devo-
la "saga del mandato di arresto europeo", nelle prossime pagine, dopo aver no essere eliminate a pena del pagamento di un'ingente sanzione econo-
brevemente descritto i provvedimenti al centro della contesa e dopo aver mica da parte degli stati inadempienti. Questi ultimi, in conformità con il
cercato di mettere in evidenza i vari problemi di costituzionalità che essi sistema disegnato dai regolamenti citati, adottano provvedimenti di attua-
possono determinare, si analizzeranno le reazioni di alcuni tribunali costi- zione interna che obbligano le imprese a disfarsi dei quantitativi di zuc-
chero in eccesso e che li legittimano a rifarsi sugli operatori nazionali del
settore che non si siano attenuti alle prescrizioni europee. Ai fini della no-
24
stra discussione è importante segnalare che il regolamento della Commisi-
Ai fini del ragionamento che si intende sviluppare con il presente lavoro può essere
sione 232/2005 del31 maggio 2005 (adottato per dare attuazione ai due re-
utile segnalare che, per prevenire nuovi conflitti con l'ordinamento europeo, le istituzioni
politiche cipriote hanno dimostrato una particolare sensibilità ai problemi dell'integrazio- golamenti precedenti), n eli' individuare concretamente gli stoccaggi di
ne e con la legge di riforma costituzionale 127/06 hanno emendato il testo della Costitu- zucchero in esubero, si discosta dalla prassi utilizzata nelle precedenti ipo-
zione, prevedendo al nuovo art. lA che <<No provision ofthe Constitution is deemed to in-
validate laws which are promulgated, acts effected or measures taken by the Republic whi-
ch are rendered necessary due to its obligations as a member state ofthe European Union,
nor does it prevent Regulations, Directives or other acts or binding measures of legislati- zs È il caso di segnalare che secondo l'art. 2 del Trattato sull'allargamento la Com-
ve character promulgated by the European Union or by the European Communities or by missione ha il potere di adottare misure transnazionali per facilitare la transizione dal si-
their institutions or competent bodies on the basis of the treaties founding the European stema di regolazione nazionale al sistema della politica agricola comune. Come spiega il
Communities or the European Unionfrom having legalforce in the Republic». L'art. 179 preambolo del regolamento 1972/2003. tale speciale potere, che in un certo senso anticipa
(prima relative alla supremazia delle norme costituzionali) invece in seguito all'emenda- gli effetti del!' allargamento ad una data 。ョエ・イゥッセ@ a quella 、セ@ !l'entrata in vigore del, Tratta-
mento prevede che <<Provided the dispositions of Article lA are abided by, the Constitu- to (l o maggio 2004), è stato pensato per prevemre una precisa prassi speculai! va: e possi-
tion is the supreme law ofthe Republic>>. Sull'interpretazione di questi e degli altri due bile beneficiare due volte dei sussididi europei per esportare prodotti fuori dal mercato co-
emendamenti costituzionali adottati dalle istituzioni politiche cipriote in questa occasione mune facendo fare ai prodotti agricoli una 'tappa' in un paese pronto per accedere
si rinvia a S. LAULHÉ SHAELOU, op.cit., 138-140. all'Unione, e spostandoli alla destinazione finale solo dopo che l'ingresso si sia realizzato.
QUセ@ PRJM'\ZlA DEL D!RJTT'O EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE JDENTJTÀ COSTlTUZlONALJ l CASI Di APPLICAZIONE "sOSTANZIALE" DEL CONTRO LIMITE IDENTJTARJO 159

tesi di allargamento e dalla lettera del regolamento 60/2004 (che in propo- gore alla data del!' ingresso dei nuovi membri (l maggio 2004) si pretende
sito fa solo riferimento ai quantitativi detenuti dagli operatori economici disciplinare la situazione giuridica di stoccaggi di zucchero costituiti, in
del settore) e tiene in considerazione anche i quantitativi di zucchero in maniera assolutamente legale, nel corso degli anni precedenti all'accesso.
possesso delle famiglie e dei singoli privati. Il risultato pratico di questa Anche la validità del regolamento 832/2005 viene questionata davanti
operazione è quello di fare lievitare in maniera significativa le somme da al Tribunale di prima istanza. Tra i tanti motivi di doglianza, in questo ca-
pagare per i cinque nuovi Stati membri (Estonia, Lettonia, Slovacchia, Ci- so il governo cipriota e il governo estone (ancora con due ricorsi distin-
pro e Malta) ritenuti inadempienti dalla decisione della Commissione ti 28), alle lamentele sulle violazioni del principio di proporzionalità e di ir-
20061776 del 20 marzo 2006 26_
retroattività delle sanzioni 29 , aggiungono quelle relative al mancato rispet-
to del diritto di proprietà: forzare a liberarsi delle scorte private di zucche-
ro quei cittadini che (in vista di una prevista triplicazione del prezzo) han-
11.5. l problemi della disciplina comunitaria e l'intervento delle no fatto provvigioni, significa agire in spregio al diritto di proprietà ed
istituzioni giudiziarie europee esporre la cittadinanza ad un'espropriazione forzata, contraria ad ogni idea
di proporzionalità. Secondo il ragionamento giuridico alla base dei ricorsi,
La durezza delle sanzioni previste ha determinato l'immediata reazione con il regolamento in questione la Commissione europea sarebbe inoltre
giudiziaria dei soggetti istituzionali coinvolti, i quali si sono innanzitutto andata al di là dei poteri previsti dal sistema dei trattati 30 e, allontandosi
rivolti al giudice comunitario per chiedere l'annullamento dei provvedi- dalla prassi seguita in occasione degli allargamenti del 1986 e del 1995 per
menti europei. Così, in primo luogo, con due ricorsi distinti il governo po- circostanze analoghe, nel calcolo dei contingenti eccedenti avrebbe illegit-
lacco e il governo cipriota, lamentando l'impossibilità pratica di ottempe- timamente, discriminatoriamente e imprevedibilmente incluso anche i
rare alle prescrizioni previste, l'eccesso di poteri della Commissione euro- quantitativi di zucchero posseduti dagli operatori non economici.
pea e la violazione del principio di proporzionalità, adiscono il Tribunale Malgrado la gravità delle questioni denunciate dai governi, il Tribunale
di prima istanza e chiedono l 'annullamento del regolamento 60/2004 27. In
di prima istanza, seguendo alcuni precedenti giudiziari 31 , non ha peraltro
particolare è interessante osservare che il governo cipriota lamenta la le-
riscontrato violazioni del diritto comunitario e, in attesa che la Corte di
sione del principio di proporzionalità perché, a suo giudizio, la Commis-
sione avrebbe potuto ottenere Io stesso risultato prefigurato dal regola-
mento contestato attraverso l'adozione di misure meno restrittive: essendo
lo zucchero posseduto dai ciprioti il risultato di importazioni da altri paesi Tribunale di prima istanza delle Comunità europee, T-324/05, Estonia c. Commis-
dell'Unione sovvenzionate dalle istituzioni europee, il modo meno invasi- sione, del2 ottobre 2009 e T-300 e 316/05, Cipro c. Commissione, del 2 ottobre 2009.
va per impedire l 'accumulo di scorte eccedenti i quantitativi prefissati sa- 29 A giudizio del governo estone, afronte di un'eccesso stimabile attorno allo 0,32%

rebbe stato quello di non sussidiare l'export verso Cipro. Proseguendo nel- dello zucchero in eccesso presente sul mercato europeo le istituzioni statali si sono trova-
te a dover fronteggiare una sanzione pari ali' l ,34% del loro badget annuale.
le loro doglianze i ricorrenti lamentano pure la sostanziale retroattività del-
.'Al In particolare i ricorrenti contestano l'assenza di una base testuale per l'inclusione
Ia sanzione loro irrogata: con un regolamento formalmente entrato in vi-
dei soggetti diversi dagli operatori economici nel conteggio del surplus e la violazione del
principio di collegialità: delegando al Commissario all'agricoltura la redazione del regola-
mento in questione, la Commissione avrebbe violato la regola che subordina la delega al-
26 la circostanza per cui l'atto delegato non produca gravi conseguenze o cambi rilevanti sul
S econ d o quanto n'fensce
. A . ALBI, From the Banana saga to a sugar saga and
piano giuridico.
beyond: could the post-communist constitutional courts teach the EU a lesson in the rule
31 In casi venenti sugli stessi problemi, la Corte di giustizia (con le decisioni C-30/00,
oflaw?, in Com. mark.law rev., 2010,47,791-829, la multa comminata all'Estonia rap-
presenta addirittura l'l ,34% del badget statale annuale. William Hinton & Sons, del Il ottobre 2001 e C-179/00, Gera/d Weldacher, 15 gennaio
27 2002), interpellata con rinvio pregiudiziale, aveva escluso sia la violazione delle regole di
Tribunale di prima istanza delle Comunità europee, T-258/04, Polonia c. Commis- competenza sia la lesione del principio di proporzionalità, sia la retroattività del provvedi-
sione, del IO giugno 2009 e T-300 e 316/05, Cipro c. Commissione, del 2 ottobre 2009. mento contestato.
j 60 PRlMAZIA DEL DIRJITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI l CASI DI APPLICAZIONE "soSTANZIALE" DEL CONTROL!MITE IDENTITARIO 161

giustizia si pronunci sui ricorsi di appello pendenti, le normative impugna- ceità costituzionale di un provvedimento tributario adottato con un termi-
セ・@
e il sistema sanzionatorio da esse disegnato continuano ad essere parte ne di vacatio legis di pochi giorni 34 , infatti, i giudici ungheresi effettuano
mte gran te dell'ordinamento comunitario 32 . un controllo preventivo su una serie di provvedimenti interni meramente
riproduttivi delle disposizioni emanate dalla Commissione e, senza tenere
nella dovuta considerazione né l'origine sovranazionale, né tanto meno la
11.6. II primo annullamento di una legge interna di esecuzione di un consolidata giurisprudenza comunitaria in materia di efficacia degli atti
regolamento comunitario normativi adottati in vista dell'ingresso di nuovi paesi membri, ne dichia-
rano l'incostituzionalità per violazione del principio costituzionale della
Accanto all'iniziativa che si svolge presso le sedi giudiziarie europee, certezza giuridica. Secondo il ragionamento alla base della decisione, l'as-
vengono attivate anche le vie giudiziali interne e si interpellano i giudici senza di efficacia diretta delle disposizioni normative predisposte dalla
nazionali per controllare se le disposizioni di attuazione dei regolamenti Commissione in vista dell'allargamento 35 , esclude la possibilità che il
europei siano conformi alle Costituzioni dei vari paesi coinvolti nella vi- provvedimento interno possa godere di un regime giuridico privilegiato
cenda. per il suo essere relazionato con l'ordine giuridico comunitario e Io sotto-
Ai fini del nostro ragionamento sull'utilizzo dell'identità costituziona- pone alla regola costituzionale fondamentale secondo cui gli atti tributari
le, tra le varie pronunce che si sono susseguite su questa vicenda è di par- entrano in vigore solo dopo quarantacinque giorni dalla loro pubblicazio-
ticolare interesse quella con cui il Tribunale costituzionale ungherese, a ne. Insomma, pur senza prendere una posizione apertamente contraria al
pochi giorni di distanza dalla decisione polacca sul mandato di arresto eu- primato del diritto comunitario 36 , i giudici ungheresi valorizzano la spe-
ropeo, è intervenuto e ha riproposto lo stesso schema argomentativo osser- cialità del caso in questione e, nascondendosi dietro argomentazioni for-
vato nei paragrafi precedenti 33 • Chiamati in causa da una questione di co- malistiche (e non immuni da un atteggiamento di protezione della sovra-
stituzionalità con la quale il Presidente della Repubblica si domanda la li- nità nazionale) 37 , configurano la quaestio iuris come una questione di rile-
vanza puramente interna al fine di dare prevalenza all'applicazione del
principio fondamentale ungherese. Risultato finale di questa operazione
32
Per una ricostruzione fortemente critica delle argomentazioni giurdiche utilizzate dal
Tribunale di prima istanza si rinvia ad A. ALBI, op.cit., 797-809.
34
33 È da segnalare il fatto che in Ungheria, per consolidata giurisprudenza costituziona-
Sentenza del Alkotm6.nybfr6sag ungherese, AB 17/04, del 25 maggio 2005. Per un
le (determinata da ragioni essenzialmente storico-politiche), i provvedimenti fiscali pos-
commento sulla decisione vedi anche R. UITZ, Eu Law and the Hungarian Constitutional
sono entrare in vigore solo dopo un periodo di quarantacinque giorni di vacatio legis.
Court: Lessons ofthe First Post-accession Encounter, in W. SADURSKI-1. ZILLER-K. Zu-
35 In un precedente (sentenza del Alkotmanybfr6s6.g ungherese, AB 30104, (VI. 25) del
REK, Après Enlargement: Lega! and Politica! Responses in Centra! and Eastern Europe,
Firenze 2006,41-63 e A. SAJO, Learning Co-operative Constitutionalism the Hard Way: 22 giugno 1998) assai discusso, il Tribunale costituzionale ungherese, in nome di un'im-
the Hungarian Constitutional Court Shying Away from EU Supremacy, in Zeitschrift, postazione rigorosamente dualista, si era pronunciato dichiarando l'assenza di efficacia di-
2004, 3, 351-371. Riferimenti anche in A. HARMATHY, The Presentation of Hungarian ex- retta delle nonnative predisposte dalle istituzioni europee in vista dell'ingresso in Europa
perience, in Zeit. offent. recht, 2005, 3, 517-524. Per riferimenti generali all'ordinamento e imponendo l'obbligo di recezione del diritto comunitario di secondo grado. Seguendo
」ッウエゥオコョ。ャセ@ ungherese vigente all'epoca della pronuncia, si rinvia a A. SAJO, Republic questa stessa linea, al quinto paragrafo del punto III, la decisione del 2004 ani va a soste-
of Hungary, m C. KoRTMANN-1. FLEUREN-W. VOERMANS, Constitutionallaw of IO EU nere la tesi per cui i regolamenti sulla politica agricola comune <<specify obligations for the
member states, Alphen aan den Rjin 2006, IV1-IV54, a M. DEzso, Hungary, Kluwer 1999 new Member States rather thanfor their citizens>>.
e a F. VECCHIO, Los ordenamientos, cit.. Per riferimenti ai problemi determinati (anche in 36
A questo proposito vedi il quinto paragrafo del punto III della decisione in questio-
relazione alla partecipazione dell'Ungheria sistema europeo) dal nuovo testo costituzio- ne dove i giudici costituzionali si premurano a precisare che <<In view ofthe above, the que-
nale entrato in vigore nel 2012 si rinvia a F. VECCHIO, Lo strano caso del costituzionali- stion about the provisions challenged in the petition concerns the constitutionality of the
smo ungherese e la necessità di ripensare l'architettura istituzionale europea, in B. Hungarian legislation applied for the implementation of the EU regulations rather than
ANDò-F. VECCHIO, Costituzione, globalizzazione e tradizione giuridica europea, Milano the validity or the interpretation of these rules>>.
2012, 161-183. 37 In questo senso anche R. Urrz, op.cit., 48.
] CASI DI APPLICAZIONE "soSTANZIALE" DèL CONTROLIMITE IDENTITARIO 163
]62 PR!MAZ!A DEL D!RIT!'O t,UROPEO E SAL V AC;UARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUL'JONAI J

sono state registrate come conseguenza dell'attuazione di alcuni provvedi-


ermeneutica è quello di impedire il corretto funzionamento di un meccani-
menti europei in materia di controllo sui dati personali. Nello specifico è
smo comunitario pensato per impedire turpi pratiche speculative e di rea-
soprattutto il sistema introdotto dalla direttiva 2006/24 del 15 marzo 2006
lizzare la prima dichiarazione di incostituzionalità (seppur preventiva) di
ad aver innescato un nuovo confronto tra le istituzioni giudiziarie europee
un atto connesso all'esecuzione di un regolamento comunitario. I motivi
e le istituzioni giudiziarie di vari paesi membri.
per cui questa decisione deve essere considerata più allarmante di quelle
Con questo atto normativa, le istituzioni comunitarie, desiderose di pre-
sul mandato di arresto europeo sono del tutto evidenti: essa, estendendo al-
venire il ripetersi degli attentati di matrice islarnica che hanno insanguina-
l'ambito comunitario un meccanismo originariamente pensato in relazio-
to Londra e Madrid, hanno predisposto per i provider informatici l'obbli-
ne al pilastro della cooperazione giudiziaria in materia penale, preclude la
go di conservare e di rendere eventualmente disponibili per l'attività ゥョカセᆳ
via al primato applicativo (e non meramente interpretativo) della norma
stigativa i dati relativi alle comunicazioni per via informatica (ad esempio
europea.
email, telefonate, attività di comunicazione connesse ai cd. social
Per quanto grave, la decisione ungherese peraltro non chiude definiti-
network). È il caso di segnalare che tra i dati soggetti all'obbligo di con-
vamente la "saga dello zucchero", perché non è da escludere che i ricorsi
servazione sono incluse le informazioni relative al mittente e al destinata-
attualmente pendenti presso vari tribunali costituzionali nazionali possano
rio della comunicazione e quelle relative al tempo e alla durata del traffico,
riservare ulteriori sorprese e possano finire con il realizzare nuove viola-
ma sono invece escluse le informazioni contenutistiche come il contenuto
zioni concrete del diritto comunitario 38 . 39
di una mail o di una conversazione telefonica •
In ragione della delicatezza dei profili trattati la direttiva è stata ogget-
to di aspre contese già presso le istituzioni europee. Infatti, al di là dei tem-
C) La saga della conservazione dei dati personali pi rapidissimi di approvazione 40 , essa è stata oggetto di una dura mozione
di censura del Parlamento europeo che ne ha contestato le lesioni del prin-
cipio di proporzionalità, la violazione del!' art. 8 della Convenzione euro-
pea dei diritti del! 'uomo e la scelta della base legale per l'adozione del!' a t-
11.7. Le difficoltà nell'adozione della direttiva 2006/24 e il primo in-
to 4 '. In particolare il riferimento a questo ultimo profilo ha indotto le isti-
tervento della Corte di giustizia
tuzioni europee ad approvare l'atto nel quadro del procedimento decisio-
nale previsto per il pilastro comunitario (procedura di codecisione) e a ri-
Il quadro dei punti di attrito tra ordinamento comunitario e ordinamen-
nunciare al!' idea originaria di fare ricorso al procedimento decisionale pre-
to europeo deve essere completato facendo riferimento alle questioni che

.
38
A questo proposito occorre segnalare che davanti alle istituzioni giudiziarie estoni e J9 Per un'analisi più dettagliata della direttiva si rinvia a L. FEILER, The Legality of Da-

c1pnote sono ancora pendenti una serie di ricorsi e che il giudice estone di primo grado ta Relention Directive in Light ofthe Fundamental Rights to Privacy and Data Prolection,
(dop? aver consultato la Corte di giustizia nella causa C-560, Balbiino, del4 giugno 2009) in www.lawswnford.edu.
ha g1a bloccato il meccanismo disegnato dai regolamenti. Il Tribunale supremo estone, in- 40 L'atto adottato infine con la procedura di codecisione ha avuto un iter procedurale
vece, nel caso Hadlen n. 3-3-1-33-06 del 5 ottobre 2006 ha dato ragione agli operatori complessivo di due mesi e mezzo dalla presentazione della proposta di iniziativa legislati-
economiCI che avevano presentato ricorso, ma senza statuire sulla costituzionalità dei va. Sui tempi ordinariamente impiegati dalla procedura di codecisione per la produzwne
provvedimenti impugnati.]] quadro delle decisioni nazionali sui problemi connessi al mer- di un atto normativa rinvio ali 'analisi effettuata in F. VECCHIO, Codecisione e principio di
cato dello zucchero è completato dalla decisione P/. US 50!04, Sugar quale, dell' 8 marzo sussidiarietà: un 'cortocircuito' democrmico?, in www.giustamm.it.
2006 (per un commento vedi O. POLL!C!NO, Dall'Esi una lezione sui rapporti tra diriuo co- 41 Per un commento ai pareri delle istituzioni consultate nel corso del procedimento de-
StlfUZ/Onale e dmuo comunitario (a proposito di una receme senlenza della Corte costitu- cisionale si rinvia a C. DE S!MONE, Pitting Karlsruhe Against Lu.xembourg? German Dma
zionale ceca), in Dir. Un. eur., 2006,4, 819-852) con cui il Tribunale costituizionale ceco Prolection and the Conlested lmplementation of 1he EU Dala Retention Directive, in
ha annullato il provvedimento normativa nazionale perché contrario alla nonnativa comu-
nitaria. www .germanlawjourna/.com.
J64 PRlMAziA DEL DIR11TO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSITTUZIONALI l CASI DI APPLICAZIONE "SOSTANZIALE" DEL CONTROLIMITE IDENTITARIO 165

visto per la cooperazione investigativa (procedura di consultazione). La la «alla protezione dei dati di carattere personale») e sull'art. 52 (che
posizione di codecisore del Parlamento europeo ha indotto il Consiglio a espressamente richiama il principio di proporzionalità). In secondo luogo,
rivedere alcune delle posizioni assunte e a ridurre i termini per l'obbligo di sia l'art. 8 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (relativo alla
conservazione dei dati e a delimitare meglio la possibilità di utilizzo dei protezione della privacy) che la ricca giurisprudenza della Corte di Stra-
dati raccolti 42 • sburgo sono stati chiamati in causa contro il sistema europeo di raccolta di
La scelta della procedura ha a sua volta suscitato ulteriori polemiche e dati personali 45 . Non meraviglia, dunque, che a fronte di questa mobilita-
ha già portato ad una prima pronucia della Corte di giustizia 43 : risponden- zione il Tribunale supremo irlandese abbia deciso di investire la Corte di
do ad un ricorso con cui il governo irlandese ha lamentato la scelta della giustizia di una questione pregiudiziale essenzialmente mirata a verificare
base legale per l'adozione del provvedimento, i giudici del Lussemburgo nuovamente la conformità delle prescrizioni con il sistema europeo di pro-
hanno confermato la legalità dell'atto sulla base della considerazione per tezione dei diritti 46 .
cui esso, essendo attinente alla realizzazione del mercato interno, è stato Peraltro, ancora una volta, le lagnanze sul sistema disegnato dalle isti-
correttamente adottato sul fondamento giuridico garantito dali' art. 95 del tuzioni europee non si sono limitate a coinvolgere le istituzioni europee,
Trattato sulla Comunità europea. ma, attraverso i ricorsi presentati contro i provvedimenti interni collegati al
diritto comunitario, hanno chiamato in causa anche diversi giudici nazio-
nali. Così, alla fine del2008, il supremo Tribunale amministrativo bulgaro
11.8. I problemi di costituzionalità deJJa disciplina europea e l'in- ha deciso di dichiarare l 'incostituzionalità parziale di un regolamento na-
tervento dei tribunali nazionali zionale di trasposizione della direttiva 2006/24, contestando l'accessibilità
dei dati da parte del Ministro dell'interno e rilevando l'assenza di un pro-
Né le modificazioni subite nel corso della fase di conciliazione del pro- cedimento giurisdizionale di controllo sull'utilizzo delle informazioni rac-
cesso di codecisione, né il primo controllo sulla conformità della direttiva colte47.
2006/24 con il sistema disegnato dai trattati istitutivi sono stati sufficienti A distanza di meno di un anno è stata invece la Curtea Constitutionala
per placare le polemiche legate ali' introduzione d eli' atto normativo. Infat- rumena a dichiarare l'in costituzionalità del provvedimento di esecuzione
ti, la scienza giuridica e le associazioni della società civile hanno denun- della direttiva e a bloccare l'applicazione delle disposizioni europee 48 . Ri-
ciato a gran voce i limiti del provvedimento 44 . In primo luogo si è sottoli-
neato il contrasto tra le nuove disposizioni e alcuni articoli della Carta dei
45 In particolare vedi a questo proposito le decisioni della Corte europea dei diritti
diritti fondamentali dell'Unione: così si è fatto leva sull'art. 7 (in cui si tu-
dell'uomo, Malone c. United Kingdom, del2 agosto 1984 e Cop/and c. United Kingdom,
tela il «rispetto della[ ... ] vita privata e familiare, del[ ... ] domicilio e del-
del 3 aprile 2007.
le [ ... ] comunicazioni»), sull'art. 8 (in cui si tutela il diritto individuale al- 46 Il 5 maggio 2010, nell'ambito del caso 2006/3785P, i giudici irlandesi hanno chia-

mato in causa i giudici del Lussemburgo.


47 Nel caso 13627 dell1 dicembre 2008, il supremo Tribunale amministrativo bulgaro
42
In particolare in seguito alla fase di consultazione, la direttiva oggi dispone che gli annulla l'art. 5 del regolamento 40 che parzialmente recepisce le indicazioni della diretti-
Stati membri devono introdurre un termine obbligatorio di conservazione che va dai sei ai va contestata. Riferimenti al caso in questione in R. BELLANOVA-P. DE HERT-K. DE VRIES-
ventiquattro mesi. Inoltre, la possibilità di consultazione dei dati raccolti, originariamente S. GUTWIRTH, The German Constitutional Court Judgement ondata retention: proportio-
prevista per la prevenzione e la persecuzione di qualsiasi crimine, è stata limitata alla per- nality overrides unlimited survei!lance (doesn 't i t?), in P. DE HERT-S. GuTWIRTH-R. LEE-
secuzione dei crimini più gravi. NES- Y. PouLLET, Computers, Privacy and Data Protection: an Element ofChoice, Berlino
43
Sentenza della Corte di giustizia della Comunità europea, C-301/06, Irlanda c. Par- 2011. Per una descrizione del sistema costituzionale bulgaro vedi A. CELOTTO, Lezioni di
lamento europeo e Consiglio, del 25 febbraio 2009. diritto costituzionale comparato, Torino 2010,47-55.
44 48 Sentenza della Curtea Constitutionala rumena, 1.258/2009 del 8 ottobre 2009. Per
Sia C. DE SIMONE, op.cit., che L. FEJLER, op.cit., condividono parecchie perplessità
sui meccanismi di controllo istituiti dalla direttiva 2006/24. Sull'incidenza della direttiva un commento vedi C. MuRPHY, Romanian Constitutional Court, Decision No. 1258 of 8
sulla società civile si rinvia invece alle considerazioni svolte nel prossimo paragrafo. October 2009, in Com. mark.law rev., 2010,3,933-941 e G. MARcoccio, La direttiva eu-
J66 PRIMAZ!A DEL DIRITfO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI j CASI DI APPLICAZIONE '"SOSTANZIALE" DEL CONTROLIMITE IDENTITARIO 167

spandendo ad una questione di costituzionalità segnalata da una organiz- 11.9. La protezione dei dati personali come elemento dell'identità
zazione non governativa, i giudici rumeni stabiliscono che la conservazio- costituzionale tedesca
ne dei dati viola sia la Costituzione nazionale che la Convenzione europea
dei diritti de !l 'uomo e censurano la legge 298/2008: per il suo stabilire Nel quadro delle decisioni nazionali che annullano provvedimenti rela-
l'accesso anche ai «dati connessi» a quelli previsti dalla direttiva 2006/24, zionati con l'ordinamento europeo, una menzione speciale spetta certa-
per il suo finalizzare la possibilità di utilizzo delle informazioni alla «sal- mente alla decisione del Bundesverfassungsgericht tedesco sulla costitu-
vaguardia della sicurezza nazionale», per l'assenza di «adeguate misure di zionalità della legge che dispone le modalità di conservazione e accesso
garanzia» 49 e per la sua genericità la normativa impugnata lede in manie- dei dati personali registrati dai provider informatici 53 . Infatti, diversamen-
ra insanabile il diritto costituzionale alla libertà di espressione e il diritto te dalle altre decisioni in cui la relazione tra le modalità di intervento del
costituzionale alla privacy. Come hanno osservato i commentatori della giudice nazionale e l'identità costituzionale resta per certi versi indefinita,
decisione 50 , malgrado lo sforzo di configuare la questione come un caso con questa sentenza i giudici di Karlsruhe esplicitano chiaramente il nesso
interno e malgrado il maldestro tentativo di imputare le lesioni costituzio- tra il contrasto con un principio identitaria dell'ordinamento statale e l'an-
nali alla legislazione nazionale, la sentenza, diversamente dall'omologa nullamento di un atto interno correlato al diritto de li 'Unione europea.
decisione bulgara e diversamente dalle altre decisioni esaminate in questo L'intrigata vicenda giudiziaria prende il via quando, in seguito ad una
capitolo 51 , contiene una critica implicita alle disposizioni della stessa di- fortissima mobilitazione della società civile tedesca, 34.000 cittadini pre-
rettiva e mette apertamente in questione il primato del diritto europeo: so- sentano ricorsi individuali contro la legge con cui, per dare attuazione al-
stenendo che il sistema di conservazione dei dati di traffico crea una pre- la disposizione europea, si introducono due nuove previsioni nel Te-
sunzione di colpevolezza che colpisce tutti gli utilizzatori dei sistemi elet- lekommunikationgesetz e si modifica il codice di procedura penale 54 . Ai
tronici di comunicazione, i giudici rumeni hanno chiaramente spostato fini del nostro ragionamento è essenziale segnalare le ragioni dei ricorsi.
l'oggetto delle loro censure dalla legge nazionale al provvedimento euro- Nello specifico, pur contestando le violazioni costituzionali prodotte
peo da cui essa trae origine. È il caso di segnalare che, diversamente da dall'esecuzione della direttiva 2006/24, i ricorrenti, consapevoli del lega-
quanto avevano statuito i giudici polacchi e i giudici ciprioti, il rilevato me intercorrente tra l'atto interno e l'atto europeo, ritengono che al fine di
contrasto con la Convenzione europea sembra essenzialmente finalizzato a poter annullare il provvedimento tedesco sia necessario che il Tribunale
precludere la possibilità che un futuro emendamento costituzionale possa costituzionale interpelli la Corte di giustizia e faccia per questa via annul-
reintrodurre la disciplina annullata 52 . lare il provvedimento europeo. In sostanza essi reputano che solo dopo
aver eliminato la copertura offerta dalla norma europea diventi possibile
sanzionare le violazioni costituzionali con l'annullamento della norma in-
ropea per la conservazione dei dati di traffico telefonico e te/ematico per finalità di giu- terna. Una simile soluzione, oltre ad essere in linea con quanto preceden-
stizia e le attuali perplessità sui recepimenti nei paesi UE, in www.diritto.it. Per una de- temente statuito della giurisprudenza costituzionale tedesca 55 , avrebbe
scrizione del sistema costituzionale bulgaro vedi A. CELOTTO, op.cit., 329-341.
49
È interessante osservare che, per rafforzare la loro decisione su questo specifico pun-
to, i giudici rumeni si richiamano alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti del-
l'uomo e in particolare alla decisione Klass c. Germania del 6 settembre 1978 e alla deci- 53 Sentenza BVerfG l BvR 256/08, Data retention, del2 marzo del 2010. Per un com-
sione Popescu c. Romania del 26!uglio 2007. mento al caso vedi A.B. KAISER, German Federai Constitutional Court. German Data Re-
50
A questo proposito C. MuRPHY, op.cit., 939 afferma apertamente che <<the Roma- tention Provisions Uncostitutionalln Their Present Form: Decision of 2 Mare h 2010,
nian Constitutional Court judgement goes beyond criticizing Romanian implementation NJW 2010, p. 833, in Eur. const.law re v., 2010, 6, 503-517.
and instead undermines the validity ofthe sistem as a whole». 54 Per una valutazione dei problemi di costituzionalità prodotti dalla legge di esecuzio-
51
Per un conciso, ma illuminante paragone sulla decisione bulgara e la decisione ru- ne vedi C. DE SIMONE, op. ci t.
mena vedi R. BELLANOVA-P. DE HERT-K. DE VRJES-S. GuTWIRTH, op.cit. ' 5 Sentenza del Bundesverfassungsgericht tedesco, BVerjGE, 118, 79, Treibhausgas-
52 In questo senso C. MuRPHY, op.cit., 940.
Emissionsberechtigungen, del 13 marzo 2007.
168 PRlMAziA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COS1ITUZIONALI l CASI DI APPLICAZIONE "SOSTANZIALE" DEL CONTROLIMITE IDENTITARIO 169

avuto il merito di affidare alla Corte del Lussemburgo il compito di risol- diata distruzione dei dati cautelarmente raccolti per ordine degli stessi ma-
vere la questione e di garantire una disciplina uniforme per tutto il territo- gistrati 59 .
rio dell'Unione 56 . Malgrado i giudici costituzionali si sforzino ancora una volta di dimo-
Probabilmente scoraggiato dal precedente giudizio del tribunale euro- strare la rilevanza solo nazionale della loro azione di controllo, l'origina-
peo, il Bundesverfassungsgericht non segue la via suggerita nel ricorso e lità di questo percorso argomentativo è di assoluta evidenza. Infatti, in pri-
sceglie invece di intraprendere un percorso assai più discutibile. I giudici mo luogo sia disponendo l'annullamento totale della legislazione impu-
costituzionali, infatti, iniziano con il puntualizzare che un rinvio alla Cor- gnata, sia (soprattutto) disponendo la distruzione dei dati raccolti, la deci-
te di giustizia non è necessario sia perché le disposizioni invocate come pa- sione impedisce il perseguimento degli obiettivi fissati dalla direttiva e
rametro del giudizio attengono all'identità costituzionale nazionale e quin- quindi, perfezionando un chiaro inadempimento del diritto dell'Unione,
di (secondo il consolidato orientamento della giurisprudenza Solange) di realizza una (ulteriore) breccia nell'uniformità della disciplina europea. In
per se stesse escludono ogni margine di valutazione del giudice comunita- secondo luogo - ed è ciò che in questa sede ci interessa maggiormente ri-
rio 57 , sia perché nel caso concreto essi sono intenzionati a limitarsi a veri- levare- nonostante un'apparente continuità essa si discosta pure dalla con-
ficare solo se il legislatore abbia sfruttato i margini di discrezionalità con- solidata giurisprudenza Solange per il ruolo nuovo che in essa gioca il te-
cessi dall'ordinamento europeo per conformarsi al Grundgesetz. Una vol- ma dell'identità costituzionale 60 : una volta accertato che la decisione non
ta definito il quadro di riferimento della questione, essi entrano nel merito riesce concretamente a mantenere la sua promessa di limitare i suoi effetti
della vicenda e, richiamandosi alla loro consolidata tradizione giurispru- al pieno interno, l'identità costituzionale, lungi dall'essere un richiamo
denziale in materia di protezione dei dati personali 58 , cercano ancora una meramente stilistico, resta l'unico fondamento giuridico su cui effettiva-
volta di configurare la quaestio come un caso di rilevanza esclusivamente mente si basa la decisione di bypassare i giudici europei e sostanzialmente
interna. In particolare, il tribunale federale statuisce che la raccolta dei da- diventa il concetto su cui si regge tutta la costruzione dei giudici tedeschi.
ti ad opera dei provider informati ci non sia a priori incostituzionale, ma al-
lo stesso tempo, rifacendosi al test di proporzionalità, ritiene che l'assenza
di specifiche istituzioni di garanzia dei dati, l'assenza di un adeguato siste- 11.10. La protezione dei dati personali come elemento dell'identità
ma che sanzioni l'accesso abusivo ai dati, la mancata previsione di un con- costituzionale ceca
trollo dell'autorità giudiziaria sull'utilizzo dei dati e la mancata predeter-
minazione delle finalità per cui si prevede l'accesso delle istituzioni stata- Dichiarando l 'incostituzionalità dei provvedimenti normativi interni
li integrino altrettante lesioni costituzionali. Sulla base di questo ragiona- che davano attuazione alle previsioni contenute nella direttiva 2006/
mento il Bundesverfassungsgericht giunge alla dichiarazione di incostitu- 24/CE, l' Ustavni soud della Repubblica Ceca ha aumentato il numero di
zionalità dell'intera legislazione impugnata e ordina ai provider l'imme- giurisdizioni costituzionali che hanno rilevato i problemi di costituziona-
lità nel dare attuazione alle disposizioni europee in materia di data reten-
tion 61 : dopo le pronunce dei loro colleghi bulgari, romeni e tedeschi, an-
56
È questo il giudizio espresso da A.B. KAISER, op.cit., 511-512.
57
A questo proposito i giudici, richiamandosi alla loro passata giurisprudenza sui con-
tro limiti, statuiscono che la conclusione per cui <<exercise of civil freedoms cannot be to-
59
tally recorded belongs to the German constitutional identity, which Germany must seek to Sulla raccolta cautelare dei dati si rinvia a BVerfGE 121, l del l l marzo 2008; BVerf-
preserve in European and international contexts>>. La traduzione inglese di questo pas- GE 121, 391 del l settembre 2008; BVerfGE 122, 120 del28 ottobre 2008; BVerfGE 123,
saggio della decisione è riportata da C. DE SIMONE, op.cit. 89 del22 aprile 2009; BVerfGE 124,299 dell5 ottobre 2009 con cui il Tribunale nelle mo-
58
Per la giurisprudenza costituzionale tedesca in materia di protezione dei dati perso- re del giudizio ha ripetutamente disposto la conservazione cautelare dei dati personali.
60
nali vedi la sentenza BVerfGE, 65, l, Population census, del 25 marzo 1982 e la sentenza È questo il giudizio espresso da A.B. KAISER, op.cit., 510-511.
BVerfGE, Preventive telephonic surveillance, del27luglio 2005. Per un commento a que- 61
Vedi la decisione P/. US 24110, Data retention, pronunciata il 22 marzo 2011
ste due importanti decisioni vedi C. DE SIMONE, op.cit. dall' Ustavnf Soud ceco.
J7Q PRIMAZIA DEL D!Rl1TO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI I CASI DI APPLICAZIONE "SOSTANZIALE" DEL CONTROLIMITE IDENTITARIO 171

che i giudici di Brno hanno accolto le ragioni di 4uanti si sono lamenta- l'accertamento pregiudiziale del giudice europeo, devono essere dichiara-
ti dei pericoli connessi ad un sistema massivo di raccolta preventiva dei te incostituzionali.
dati informatici ed elettronici. La pronuncia ceca appare di grande inte- Questa posizione viene contestata in maniera abbastanza tiepida dai
resse perché, offrendo una nuova riconferrna delle argomentazioni pro- rappresentanti istituzionali della Camera dei Deputati e del Senato che in-
poste dal Bundesverfassungsgericht, mostra il grado di consolidamento tervengono nel procedimento ai sensi dell'art. 42 e dell'art. 69 del regola-
che sta acquisendo una specifica concezione delle relazioni tra gli ordi- mento della Corte. In particolare, lo speaker del Senato, dopo aver ribadi-
namenti 62 . to la correttezza formale de li' iter normativo seguito dai due provvedimen-
Nel ricostruire i fatti che hanno portato alla pronuncia dei giudici cechi ti si esprime in favore della costituzionalità delle norme impugnate perché
può essere utile mettere in evidenza che la vicenda si svolge nel quadro di ritiene che le violazioni denunciate non sussistano: la registrazione dei da-
una procedura di controllo inaugurata da un gruppo di cinquantuno depu- ti relativi alle comunicazioni (orario, durata, interlocutore etc.) è da tenere
tati che lamentano l'incostituzionalità della legge 125/2005 (Legge sulle concettualmente distinta dali 'intercettazione dei contenuti delle comunica-
comunicazioni elettroniche) e del connesso decreto 485/2005. I ricorrenti zioni e non rientra neli' ambito delle norme invocate.
sostengono che imporre ai gestori dei network di telecomunicazioni l'ob- A fronte di una controversia che si incentra essenzialmente sul conte-
bligo di registrare tutti i dati relativi alle comunicazioni effettuate con i si- nuto dell'obbligo costituzionale di non interferire con la vita privata dei
stemi di nuova generazione e l'obbligo di mettere queste informazioni a di- cittadini, la Corte costituzionale mostra una grande sensibilità nei confron-
sposizione delle autorità investigative vale ad allontanare la Repubblica ti della comparazione giuridica e, oltre a richiamare la propria giurispru-
Ceca dagli schemi istituzionali propri dello stato di diritto: il sistema rea- denza costituzionale, richiama i riferimenti normativi e i precedenti giuri-
lizzato dalle norme impugnate integra una chiara violazione dell'art. 8 del- sprudenziali della Corte europea dei diritti cieli 'uomo e di altri sistemi co-
la Convenzione europea dei diritti dell'uomo e, senza rientrare nell'ambi- stituzionali (principalmente Germania e Stati Uniti). Risultato di questa
to delle limitazioni consentite dali' art. 4 della Carta dei diritti e delle li- analisi comparata è la conclusione secondo cui «apart j'rom the traditional
bertà fondamentali (che nel sistema ceco ha rango costituzionale), viola gli definition ofprivacy in its space dimension (protection of the home in a
artt. 2, 3, 7 e 13 della Carta ceca (da cui la giurisprudenza nazionale gene- broader sense) and, in connection with the autonomous existence and pu-
ralmente desume l'obbligo costituzionale di non interferire con la vita pri- blic authority, undisturbed creation of social relationships (in a marriage,
vata). Inoltre, mostrandosi consapevoli del legame che corre tra le disposi- family or society), the right to respecting private !ife also includes the gua-
zioni oggetto del pronunciamento e la direttiva 2006/24/CE, i ricorrenti rantee ofself-determination in the sense ofprimary decision-making ofan
chiedono al giudice costituzionale di sospendere il loro giudizio e di solle- individua! about themselves». Partendo da 4uesto concetto tanto ampio, i
citare un cambio di orientamento interpretativo da parte della Corte di giu- giudici costituzionali riconoscono che, a prescindere dalla mancanza di
stizia: denunciando possibili violazioni dei Trattati, essi chiedono ai magi- una norma che esplicitamente riconosca la possibilità di determinare le
strati del Lussemburgo di rivedere il giudizio secondo cui la pratica del da- informazioni sensibili che sono accessibili ai terzi, il costituente ceco non
ta retention sarebbe conforme al diritto comunitario. Secondo il ragiona- si è limito a riconoscere soltanto i classici diritti all'integrità psicofisica e
mento giuridico alla base del ricorso, insomma, le norme impugnate, al di ali 'inviolabilità delle comunicazioni private, ma secondo uno schema con-
fuori della copertura offerta dal principio di proporzionalità, ledono alcuni solidato nelle esperienze democratiche ha riconosciuto un diritto al-
diritti fondamentali riconosciuti dall'ordinamento costituzionale, dall'or- l' «informa tiana! self-determination» e ha garantito la possibilità di dispor-
dinamento convenzionale e dall'ordinamento comunitario e pertanto, dopo re delle informazioni relative alle proprie comunicazioni.
Una volta smentita la ricostruzione proposta dallo speaker del Senato e
una volta chiarito che la Carta ceca dei diritti fondamentali non si limita a
62 Nota che anche il giudice costituzionale ungherese e il giudice costituzionale ciprio- garantire soltanto il contenuto delle comunicazioni, la Corte sceglie una
ta si sono recentemente pronunciati contro il provvedimento di recepimento della tanto via procedurale diversa da quella suggerita dai ricorrenti e preferisce inve-
contestata direttiva. Inoltre, in vari paesi europei sono ancora pendenti alcuni ricorsi. ce imboccare la strada indicata dalla giurisprudenza costituzionale tedesca.
172 I'ruMAziA DEL DIRIITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI l CASI DI APPLICAZIONE "SOSTANZIALE" DEL CONTROLIMITE IDENTITARIO 173

Così, per risolvere la questione relativa alle modalità di intervento su prov- utilizzare lo strumento del rinvio pregiudiziale: seguendo le orme della de-
vedimenti che hanno origine da una previsione europea, i giudici di Brno cisione del Bundesverfassungsgericht, l' Ustavn( soud smentisce lo spirito
statuiscono (senza addurre ulteriori argomenti) che la vicenda ha rilevanza collaborativo che, a detta di molti commentatori, ha fin qui caratterizzato
esclusivamente interna perché la direttiva europea lascia al legislatore na- la sua giurisprudenza "europea" e si espone alle stesse critiche che la dot-
zionale i margini di spazio necessari per adempiere gli obblighi costituzio- trina ha riservato al Tribunale federale.
nali. In effetti, diversamente da quanto avevano fatto i loro colleghi rume- Alla luce di questa rapida disamina pare infatti possibile concludere
ni, i giudici cechi non si spingono sino a censurare apertamente la diretti- che, pur essendo dettata da un sincero desiderio di garantismo, la soluzio-
va e, confinando le loro critiche in una parte significativamente intitolata ne individuata per il caso in questione non appare complessivamente sod-
obiter dictum, giustificano il loro intervento in relazione a previsioni la- disfacente. Innanzitutto, dichiarando l'incostituzionalità totale degli atti
sciate alla disponibilità del legislatore nazionale: i provvedimenti di attua- impugnati, i giudici di Brno impediscono l'attuazione di una normativa
zione sono incostituzionali soltanto nella misura in cui non definiscono comunitaria che per quanto problematica resta ancora formalmente vigen-
chiaramente le modalità di intervento da parte del potere pubblico, non te e, almeno teoricamente, espongono il loro paese al rischio di una proce-
contemplano l'obbligo di informare l'interessato dell'avvenuto accesso al- dura di infrazione. Inoltre, mostrando sfiducia nei confronti della giurisdi-
le sue informazioni sensibili, non specificano in maniera univoca i termini zione del Lussemburgo, essi spezzano l'obbligo di leale collaborazione
entro cui i provider sono obbligati a cancellare i dati raccolti, non limitano che dovrebbe ispirare le relazioni tra i giudici e contravvengono agli ob-
l'utilizzano dei dati alla prevenzione di determinate tipologie (particolar- blighi imposti dalla giurisprudenza europea sulla base dell'art. 267 TFUE.
mente gravi) di crimini e non prevedono specifiche misure di prevenzione Infine, ed è probabilmente il punto più rilevante, essi falliscono nell'obiet-
degli abusi. Insomma, come dire che, malgrado i dubbi e le perplessità tivo di riuscire a garantire adeguati standard di protezione dei diritti per-
espresse attraverso gli obiter dieta, l'incostituzionalità non deriva dalla ché, per limitare le loro censure all'attività legislativa interna, essi hanno
astratta previsione di un meccanismo di data retention, ma piuttosto è la finito comunque per aprire la via ad una pratica che resta comunque assai
conseguenza delle modalità concrete con cui il legislatore ha trasposto l'at- discutibile. Preferibile sarebbe invece stato incalzare la Corte di giustizia
to normativo europeo. affinché si decida a dichiarare l'invalidità di una direttiva che presenta
Malgrado l'attenzione riposta dal giudice ceco e malgrado la pronuncia evidenti problemi di costituzionalità e affinché finalmente scriva l 'ultimo
sia ispirata da una genuina (e da questo punto di vista apprezzabile) vo- capitolo di una vicenda giurisprudenziale che ha già prodotto fin troppa
lontà di evitare che l'origine europea delle norme impugnate si trasformi in confusione.
un pretesto per abbassare gli standard nazionali di protezione dei diritti
fondamentali, la decisione offre spunti per una riflessione critica sulla con-
figurazione delle relazioni degli ordinamenti. Infatti, per un verso è vero 11.11. Identità costituzionali e atti interni di esecuzione del diritto
che in ragione della delicatezza delle prescrizioni della direttiva e in ragio- comunitario secondario
ne dell'atteggiamento troppo indulgente della Corte del Lussemburgo, la
dichiarazione di incostituzionalità si rivela utile per bloccare (almeno Come mostra in maniera esemplare la sentenza tedesca sulla raccolta
provvisoriamente) e rivedere l'applicazione di una normativa che oggetti- dei dati personali, il controllo di costituzionalità sulle modalità con cui il
vamente presenta alcuni profili abbastanza inquietanti. Per contro, però, al legislatore nazionale ha dato esecuzione ad un atto europeo, al di là delle
di là del fatto che la motivazione insiste su un profilo formale (la rilevanza promesse dei giudici costituzionali, può facilmente integrare lesioni sulle
esclusivamente interna delle previsioni impugnate) che mal si concilia con regole prestabilite dall'ordinamento comunitario e pertanto, a prescindere
l'idea di costituzione materiale e con la concezione evolutiva di sovranità dal richiamo esplicito ai paradigmi della vecchia giurisprudenza, può esse-
precedentemente usate dallo stesso giudice costituzionale per giustificare re configurato come un'applicazione sostanziale della teoria dei controli-
la costruzione europea, appare assai discutibile la scelta di mutuare l'im- miti: richiamandosi (solo) alla necessità di garantire l'identità costituzio-
pianto argomentativo della decisione tedesca sul data retention e di non nale, i giudici di Karlsruhe escludono la competenza delle istituzioni giu-
174 PRJMAZJA DEL IJlRJTfO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI J CASI DI APPLICAZIONE "SOSTANZIALE" JJEL CONTROL!MITE IDENTITARIO 175

diziarie europee e determinano la prevalenza applicativa della norma in- sprudenza passata: sforzandosi di restare fedeli alla costruzione dogmatica
terna sulla norma comunitaria.
elaborata dal Bundesverfassungsgericht e dalla Corte costituzionale italia-
Inoltre, ai fini del nostro ragionamento, questa decisione è molto im- na a partire dalla metà degli anni ottanta, le istituzioni giudiziarie naziona-
portante anche perché in essa si evidenzia il ruolo centrale giocato dali' i- li configurano come questioni meramente interne i controlli di costituzio-
dentità costituzionale nazionale neli' aprire la via ad una differenziazione nalità delle leggi di esecuzione di obblighi comunitari e si impegnano a
su base nazionale dello statuto della cittadinanza: pur in presenza di un non interferire con le finalità imposte dalla norma europea. Tuttavia- ed è
provvedimento europeo che aspira a disciplinare in maniera tendenzial- questo il secondo punto che lega le sentenze analizzate in questo capitolo
mente uniforme una determinata situazione, i cittadini tedeschi, semplice- -anche a voler tacere sulla compatibilità di un simile controllo con la dot-
mente in quanto soggetti alla legge costituzionale tedesca, saranno sottrat- trina Simmenthal e con le nuove clausole orizzontali della Carta dei diritti
ti ad un rischio che invece grava sui cittadini di quegli Stati membri che fondamentali dell'Unione, esse si rivelano concretamente incapaci di man-
hanno recepito la direttiva senza opporre obiezioni. tenere tale impegno alla prudenza 64 : attraverso la dichiarazione dell'inco-
A ben vedere, però, lo stesso ragionamento può essere applicato con stituzionalità dell'intero provvedimento di esecuzione, finiscono inevita-
una certa facilità a quasi tutte le decisioni prese in considerazione in que- bilmente con il perfezionare l'applicazione sostanziale di un controlimite
63
sto capitolo • Senza bisogno di arrivare agli estremi raggiunti dalla Cur- e, giustificando (più o meno esplicitamente) una simile operazione erme-
lea Constilulionala rumena, sia quando il Tribunale supremo di Cipro ri- neutica sulla base dcii' alto valore costituzionale della norma invocata co-
fiuta di ottemperare ad un mandato di arresto europeo, sia quando il giudi- me parametro di giudizio, si discostano in maniera significativa dalla linea
ce costituzionale ungherese boccia il meccanismo sanzionatorio predispo- giurisprudenziale elaborata con Granita! e Solange II.
sto dalla Commisione per prevenire pratiche speculative connesse al mer- Ovviamente anche per questi casi vale la considerazione per cui l'ap-
cato dello zucchero essi applicano lo stesso schema decisionale seguito dai plicazione del controlimite ha aperto la via ad una differenziazione su ba-
giudici tedeschi. In primo luogo, infatti, tutte le decisioni in questione so- se nazionale della disciplina di riferimento.
no accomunate dalla loro volontà di collocarsi in continuità con la giuri- Malgrado la loro preoccupante frequenza, questi 'strappi' realizzati dal-
le giurisdizioni nazionali possono ancora essere interpretati come transito-
ri passaggi di assestamento dovuti alle rilevanti modifiche che ha subito
63
Non possono essere considerate come applicazioni di controlimiti né la decisione del l'ordinamento comunitario in questi ultimi anni. È cioè ben possibile, se
supremo Tribunale amministrativo bulgaro, né la decisione della Corte costituzionale ita- non addirittura probabile, che le istituzioni politiche nazionali ed europee
liana 227/2010 del 29 giugno 2010 (per un commento a questa ulteriore pronuncia sul
mandato di arresto europeo vedi C. AMALFITANO, Il mandato d'arresto europeo nuova-
o le stesse istituzioni giudiziarie proporranno per il futuro soluzioni di
mente al vaglio della Consulta, in wwwforumcostituzionale.it e R. CALVANO, Una nuova compromesso condivisibili per tutti i soggetti istituzionali 65 • Tuttavia,
(ed ottima) decisione in tema di mandato d'arresto europeo ed un vecchia obiezione, no-
ta a sentenza n. 227 del 2010, in www.associazionedeicostituzionalisti.it). La scelta, co-
mune alle due sentenze, di procedere ad un annullamento parziale (nel caso italiano addi-
rittura richiamandosi alla sentenza della Corte di giustizia C-123/08, Wolzenburg, del 6 64 Commentando la sentenza del Tribunale federale tedesco sul mandato di arresto eu-
ottobre 2009) non censura l'intera norma di attuazione e, senza impedire l'esecuzione del ropeo F. PALERMO, La sentenza del Bundesverfassungsgericht, ci t., 90 l, dando per sconta-
provvedimento europeo, si limita a riformularne le modalità. Tuttavia, è da rimarcare il to che il caso integri l 'applicazione di un contro limite, afferma che <<i controlimiti sono in-
fatto che le due istituzioni giudiziarie, dimenticando la dimensione europea delle questio- somma applicati con estrema prudenza e delicatezza per non minare il processo di inte-
ni esammate, SI sono nfiutate di adire in via pregiudiziale i giudici europei e, invece, han- grazione. Se nelle precedenti pronunce sul punto il BVerjG aveva usato parole forti nell'af-
no prefento risolvere il giudizio di costituzionalità senza il conforto del! 'istituzione giudi- fermare i controlimiti per poi non darvi seguito nella concreta decisione, stavolta fa l'op-
Ziaria lussemburghese. Inoltre entrambe le decisioni in questione non si sottraggono al- posto: applica la teoria usando toni assai più concilianti».
l'obiezione secondo cui qualsiasi intervento del giudice costituzionale su un atto di esecu- 65 A questo proposito occorre rilevare che le diverse vicende riportate si prestano a
zione di una prescrizione comunitaria potrebbe essere considerato di per se stesso lesi vo giudizi differenti. Così, mentre per quanto riguarda la vicenda della conservazione dei
dell'ordine giuridico comunitario (vedi a questo proposito le considerazioni sviluppate dati personali, la Commissione europea ha già manifestato la sua disponibilità a rivede-
nella nota 504 del presente lavoro).
re la direttiva 2006/26, per quanto riguarda la vicenda del mandato di arresto europeo i
176 PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

sembra difficile negare che la giurisprudenza in esame conferma la voglia


di differenziazione e di flessibilità registrata nell'analisi delle decisioni
sulla costituzionalità dei progetti di riforma dell'ordinamento europeo 66 •
Anzi, sembra corretto affermare che, proprio negli anni in cui gli attori del
processo di integrazione introducono a livello europeo una clausola di ri-
conoscimento della teoria dei controlimiti, i giudici nazionali, smentendo
l'idea di una funzione essenzialmente monitoria dell'identità costituziona-
12. LA TECNICA DELL'INVERSIONE DELL'OBBLIGO
le, iniziano a dare concreta attuazione al controlimite identitaria e attraver- DI INTERPRETAZIONE CONFORME
so negazioni puntuali del primato aprono delle brecce nell'idea di un'af-
fermazione uniforme del diritto comunitario.
SoMMARIO: 12.1. La sentenza 199/2009 del Tribuna! Constitucional spagnolo.- l 2.2.
La tecnica dell'inversione dell'obbligo di interpretazione conforme come nuovo stru-
mento per la differenziazione su base nazionale.

12.1. La sentenza 199/2009 del Tribuna[ Constitucional spagnolo

Come già anticipato nel capitolo precedente, il variegato quadro giuri-


sprudenziale in materia di mandato di arresto europeo deve essere com-
pletato con la recente sentenza 199/2009 pronunciata il 28 settembre
2009 dal Tribuna! Constitucional spagnolo. Conviene subito iniziare col
dire che, diversamente dalle altre pronunce sul mandato di arresto euro-
peo, con questa decisione i giudici di Madrid, non hanno ritenuto di do-
ver dichiarare l'incostituzionalità della legge di recepimento della deci-
sione quadro 2002/584/GAI I. Essi, tuttavia, facendo ricorso ad una di-
versa tecnica costituzionale, sono comunque riusciti ad ostacolare l'ap-
plicazione della norma europea e attraverso una via differente hanno co-
munque conseguito lo stesso risultato prodotto dagli altri giudici costitu-
zionali 2 . In particolare, il Tribuna! Constitucional ha statuito in favore

1
Legge 3, del 14 marzo 2003.
vincoli per gli Stati membri sono stati ribaditi e addirittura rafforzati dalla decisione qua- 2 Come riporta la stessa decisione, la sentenza in esame non ha impedito la consegna
dro 2009/299/GAI. dell'imputato per il semplice fatto che questa era già stata perfezionata al momento della
66 pronuncia. Sebbene questa circostanza valga ad escludere che ci si trovi di fronte ali 'ap-
A ben vedere tutte le decisioni prese in considerazione in questo capitolo investono plicazione di un controlimite essa non sminuisce la portata dell'assunto in questione. In
questioni legate alla tutela di diritti fondamentali e pertanto anche sotto questo profilo pos- primo luogo perché essa non esclude che lo stesso intervento del giudice costituzionale
sono essere considerate come applicazioni di quella riserva di controllo dell'identità costi- spagnolo, in quanto intervento successivo su un atto connesso al diritto comunitario possa
tuzionale elaborata in via astratta con le decisioni analizzate nel capitolo precedente di già di per se stesso essere contrario alle prescrizioni della dottrina Simmenthal. Inoltre, ol-
questo lavoro.
tre ad esprimere un'ostilità al sistema istituzionale europeo, esso crea comunque un prece-
178 PR!MAZJA DEL lJIRITro EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE llJENTITÀ COSTITUZIONALI
LA TECNICA DELL'INVERSIONE DELL'OBllLIGO DI INTERPRETAZIONE CONFORME 179

del ricorso di amparu presentato da un cittadino britannico contro l'ese- che, conformemente alla propria giurisprudenza, l'obbligo di sottopone la
cuzione di un mandato di arresto europeo richiesto dalle autorità rumene consegna alla condizione che il riconente condannato in contumacia pos-
e, forzando l'intepretazione della legge, ha annullato la decisione con cui sa richiedere la revisione della sentenza, pur in assenza di una specifica
la Secciun Terc·era de la Sala de lo Penai della Audiencia Nacional ave- menzione nella legge di recepimento o nella disciplina europea, deve esse-
va disposto la consegna 3.
re dedotto da un'interpretazione costituzionalmente orientata dei due atti
Denunciando la decisione del]' autorità giudiziaria spagnola, il riconen- normativi. Tra l'altro, i giudici costituzionali ritengono che un'interpreta-
te si richiama alle pronunce precedenti dei giudici costituzionali e sostiene zione del genere sia perfettamente compatibile con la normativa europea
che, avendo rigettato il ricorso in cui egli lamentava il rischio di essere sot- perché il n. l del primo comma dell'art. 5 della decisione quadro dispone
toposto ad un trattamento carcerario inumano e degradante a seguito di una che, in caso di mandato relativo ad una condanna in contumacia, lo stato di
condanna in contumacia pronunciata da parte delle autorità giudiziarie ru- esecuzione possa subordinare la consegna alla condizione che l'autorità
mene, l'atto contenente l'ordine di consegna avrebbe violato il suo diritto giudiziaria emittente fornisca sufficienti garanzie in ordine ad una revisio-
costituzionale alla tutela giudiziale effettiva e il suo diritto costituzionale ne della sentenza. Pertanto, essendosi limitata a verificare (soltanto) che il
al giusto processo, rispettivamente garantiti dal primo e dal secondo com- ricorrente aveva in effetti nominato un proprio rappresentante legale nel
ma dell'art. 24 della Costituzione spagnola 4 . processo rumeno che lo ha visto coinvolto, senza invece rispettare l' obbli-
Relativamente alla pretesa violazione dell'art. 24.1, la Corte riconosce go costituzionale di subordinare la consegna alla possibilità di una revisio-
che la mancata incorporazione di una norma che vieti la consegna nelle ne della sentenza di condanna, l'Audiencia Nacional ha effettivamente
ipotesi in cui vi sia il rischio di trattamenti inumani e degradanti non im- violato il diritto al giusto processo e di conseguenza l'atto impugnato deve
pedisce che un simile divieto, previsto dalla stessa disciplina dettata dalla essere dichiarato nullo 6 .
decisione quadro, possa essere direttamente dedotto dalla disposizione co- È il caso di osservare da subito che l'iter argomentativo è tortuoso e po-
stituzionale. Tuttavia, seguendo l'indicazione del Ministeriu Fiscal, i giu- co persuasivo. Infatti, la deduzione interpretati va dell'obbligo di sottopor-
dici di Madrid non ritengono che, sotto il profilo in questione, la decisione re la consegna del condannato in contumacia alla condizione di una revi-
dell'Audiencia Naciunal abbia violato la Costituzione perché le lagnanze sione del processo non attribuisce il giusto valore al fatto, certamente non
allegate dal ricorrente sono generiche e insufficienti a dimostrare un pre- secondario, che l'art. 5 della decisione quadro non è indirizzato a tutte le
giudizio effettivo 5 . istituzioni statali, ma si limita ad istituire alcune riserve di legge che il le-
Relativamente alla violazione dell'art. 24.2, invece, il Tribuna! ritiene gislatore spagnolo non ha ritenuto di dover sfruttare 7 . Insomma, diversa-
mente da quanto avevano fatto i loro colleghi tedeschi, i giudici costitu-
zionali spagnoli non si limitano ad invalidare la decisione lesiva del diritto
dente passibile di future applicazioni da parte delle autorità amministrative dell'autorità
giurisdizionale ordinaria e dello stesso giudice costituzionale. '
1
Auto 46 del 27 aprile 2007.
6
4 In questo passaggio il Tribuna/ Constitucional, diversamente da quanto aveva affer-
A fondamento delle sue ragioni il ricorrente richiama la sentenza 91 del 30 di marzo
mato l'Audiencia Naciona/, sostiene che la semplice presenza di un difensore non è una
del 2000 con cui la stessa Corte aveva sostenuto che l'accoglimento di una richiesta di
garanzia sufficiente essendo invece richiesta, ai fini di un giusto processo la presenza fisi-
estradiZIOne concessa senza l 'assicurazione che il convenuto potesse impugnare la con-
ca dell'imputato. È interessante notare che a supporto della sua decisione il Tribunale ri-
danna pronunciata m contumacw costituisce una violazione del diritto al giusto processo
chiama l'art. 6.3 /et/. c) della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo ai sensi del qua-
garantito dal!' art. 24.2 e la sentenza 177 del 5 di luglio 2006 con cui la Corte ha stabilito
le <<ogni accusato ha il diritto a difendersi personalmente o ad avere l'assistenza di un di-
che anche nel caso di mandato di arresto europeo il decreto di consegna debba prevedere
fensore di sua scelta>>.
come conduto sme qua non la possibilità di richit'dere la revisione della sentenza nel pae- 7
se emittente. La lettura proposta è confermata dali 'opinione dissenziente espressa dal giudice co-
5 stituzionale Pablo Pérez Tremps. Per il contenuto dell'art. 5 della decisione quadro vedi il
Il ricorrente si era limitato a lamentare che la sua condizione di omosessualità era in-
capitolo precedente di questo lavoro e osserva che esso oggi è stato abrogato dalla succes-
compatibile con la detenzione carceraria in Romania.
siva decisione quadro 2009/299/GAI.
180 PluMAziA DEL DJRITIO EUROPEO E SALVAGl'ARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI LA TECNICA DELL'INVERSIONE DELL'OBBLIGO DI INTERPRETAZIONE CONFORME 181

fondamentale e ad investire delle conseguenti decisione le istituzioni poli- In questa ottica, la decisione materialmente adottata dai giudici spagnoli
tiche, ma, con una chiara invasione delle attribuzioni del legislatore, deci- non scandalizzerebbe più di tanto e la pluralità di tecniche interpretati ve, di
dono di spingersi sino a riscrivere materialmente la normativa. Inoltre, la reasoning e di soluzioni materiali prospettate dalle diverse corti potrebbe
deduzione interpretati va che ha portato ali' accoglimento del ricorso di am- essere inquadrata nell'ordinario meccanismo processual-comparativo di
paro snatura l'essenza stessa della decisione quadro perché prende lo formazione della soluzione "giusta" e nella connessa dialettica giudiziaria
spunto proprio da quel sentimento di sfiducia nei sistemi di tutela degli al- che da sempre ha caratterizzato il processo di integrazione. Ancora una
tri paesi membri che la disciplina europea aveva inteso superare 8 e finisce volta essa potrebbe essere interpretata come una semplice fase di transi-
con il sostituire il margine di valutazione che nei procedimenti di estradi- zione in attesa dell'emersione di una soluzione condivisa dai due livelli or-
zione spetta al potere esecutivo con un'altrettanto ampia discrezionalità dinamentali di cui si compone il sistema europeo. Al più, la dottrina mul-
del potere giurisdizionale 9 . tilivello più sensibile alle ragioni del processo di integrazione potrebbe
contestare come censurabile la scelta di non ricorrere ai meccanismi del
rinvio pregiudiziale e di sottrarsi così al confronto con la Corte del Lus-
12.2. La tecnica dell'inversione dell'obbligo di interpretazione semburgo e al fecondo dialogo giurisprudenziale I 2 .
conforme come nuovo strumento per la differenziazione su base Se però si guarda alle motivazioni della decisione, ci si rende conto che
nazionale la pronuncia non è un semplice esempio della dialettica giudiziaria, ma si
inserisce a pieno titolo nell'alveo di quel fermento giurisprudenziale asim-
Un approccio maturo di multilevel constitutionalism che non nega la di- metrico che, sulla base di un'interpretazione- in molti casi forzata- del
mensione del conflitto e non rimuove i problemi connessi all'approccio mul- diritto europeo, pretende di ancorare la prevalenza del diritto costituziona-
tilivello IO, potrebbe essere tentato di sminuire il significato della sentenza le nazionale alle norme e agli istituti dell'ordinamento comunitario. A ben
199/2009. La decisione in questione potrebbe essere letta come l'ennesimo vedere, infatti, se i giudici costituzionali avessero voluto semplicemente
capitolo dell'avvincente saga che ha visto la Corte di giustizia e le corti costi- imporre la propria soluzione al caso concreto, avrebbero potuto esprimere
tuzionali nazionali confrontarsi, e a volte scontrarsi, alla ricerca di un equili- il loro dissenso agli indirizzi giurisprudenziali europei riproponendo la
brio sul delicatissimo tema della cooperazione giudiziaria in materia penale I I. (comoda) soluzione della dichiarazione di incostituzionalità delle norme di
recepimento utilizzata dal Bundesverfassungsgericht tedesco. Oppure, sul
modello del Trybunal Konstytucyjny polacco, avrebbero potuto invitare il
8
legislatore costituzionale spagnolo a operare una qualche modifica costitu-
Sia il magistrato Jorge Rodrfguez Zapata Pérez sia il magistrato Pablo Pérez Tremps
zionale. In qualsiasi caso, senza compromettere il loro scopo polemico, i
nelle loro opinioni dissenzienti mettono in evidenza che la decisione della maggioranza
dei giudici costituzionali mette in discussione la fiducia reciproca tra autorità giudiziarie giudici avrebbero potuto sfruttare una pluralità di tecniche costituzionali
di Stati differenti che rappresenta invece uno degli elementi fondamentali della decisione che gli avrebbero certamente consentito di essere più rispettosi del dato
quadro 2002/584/GAI. normativo europeo e del ruolo giudiziario della Corte di giustizia.
9
Nell'opinione dissenziente espressa, il giudice costituzionale Pablo Pérez Tremps
sottolinea la necessità di ricorrere al rinvio pregiudiziale. Nel senso di uno snaturamento
dell'essenza della decisione quadro anche le considerazioni svolte da F. FoNTANELLI, La
12
decisione quadro sul mandato di arresto europeo e la tutela dei diritti fondamentali, in È questa l'idea proposta dall'opinione dissenziente del giudice Pablo Pérez Tremps.
Giorn. dir. amm., 20!0, 2, 194-200. A questo proposito è molto importante segnalare che, con l'Auto, 86/2011 del 9 giugno
10 2011, il giudice costituzionale spagnolo ha finalmente modificato il suo orientamento di
Ad esempio sia A. RuGGERI, Dimensione europea, cit., che M. CARTABIA, Gli stru-
preclusione nei confronti del giudice europeo e ha concretamente operato il rinvio pregiu-
menti di tutela dei diritti fondamentali, in Iust., 2008,4,399-409 riconoscono che l'approc-
diziale.Per un commento a questa importante decisione che apre il sistema spagnolo al dia-
cio multilivello lascia spazio alla possibilità che il conflitto concreto non trovi soluzione.
logo con il giudice europeo vedi A. AGUILAR CALAHORRO, La primera cuestion prejudicial
ll È questa la conclusione a cui sembra giungere, prima della pronuncia spagnola, O. planteada por el Tribuna! Constitucional al Tribuna! de Justicia de la Uni6n Europea-
PoLLICINO, Incontri e scontri tra ordinamenti, cit. Auto del Tribuna/ Constitucional 86/2011, de 9 de junio, in corso di pubblicazione.
182 PRIMAZIA DEL DIRJTIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI LA TECNICA DELL'INVERSIONE DELL'OBBLIGO DI INTERPRETAZIONE CONFORME 183

Secondo un modello già sperimentato in occasione della Declaracion sibilità di una revisione del processo deve essere dedotta dal «ser la misma
1/2004, il Tribuna/ Constitucional preferisce invece imporre la prevalenza inherente al conte nido esencial de un de ree ho jimdamental reconocido en
dei valori costituzionali spagnoli, sviluppando un'inedita supremazia in- nuestra Constituci6m> 14 • Per di più, proseguendo a rilevare le analogie con
terpretativa della Costituzione nazionale e declinando in chiave asimme- le decisioni analizzate nel capitolo precedente, occorre rilevare che, mal-
trica un altro dei principi che la Corte di giustizia aveva elaborato per ga- grado la differente tecnica costituzionale utilizzata dal Tribuna! Constitu-
rantire l 'applicazione uniforme delle norme comunitarie prive di efficacia cional in questo caso, la pronuncia in questione produce le stesse differen-
diretta. Si tratta di un'affermazione forte che rende difficile una lettura ziazioni prodotte dalle altre decisioni sul mandato di arresto europeo: non
multilivello della pronuncia e che manifesta in maniera inequivocabile la diversamente da quanto hanno fatto i loro colleghi tedeschi o ciprioti, i
volontà di trasformare il principio del!' interpretazione conforme in un giudici spagnoli conseguono il risultato pratico di sottrarre i residenti sul
principio interpretativo astrattamente idoneo a valorizzare le diflerenze co- territorio nazionale dall'applicazione di una norma a cui sono sottoposti gli
stituzionali: esattamente all'opposto di quanto hanno fatto i giudici costi- altri cittadini europei.
tuzionali cechi per salvare la normativa di attuazione del mandato di arre- In attesa di una decisione della Corte di giustizia che confermi o smen-
sto europeo, in questo caso i giudici di Madrid leggono la norma europea tisca il costrutto elaborato dai giudici costituzionali spagnoli 15 , dalle con-
alla luce del diritto costituzionale interno e sostanzialmente ribaltano la lo- siderazioni fin qui svolte sembra possibile sostenere che, per questa sua ac-
gica uniformatrice sottesa all'idea di intepretazione conforme. Peraltro, la certata volontà di costruire uno strumento interpretati va che dispone la pri-
scelta di non definire limiti precisi all'ambito di applicazione di questa mazia interpretativa della norma costituzionale sulla norma europea, la
nuova declinazione del principio, tradisce il desiderio di creare uno stru- sentenza 199/2009 del Tribuna! Constitucional, !ungi dal rappresentare un
semplice episodio di "guena" tra le corti, costituisce una prova importan-
mento di tlessibilizzazione potenzialmente universale e, almeno in teoria,
te del fermento giurisprudenziale che, in seguito alle recenti evoluzioni
capace di affermare la soluzione costituzionale nazionale anche in casi di-
dell'ordinamento europeo, sta attraversando l'Europa e segna un ulteriore
versi da quelli relativi al mandato di arresto europeo o, più in generale, al-
passo in avanti verso l'affermazione di un diritto costituzionale europeo
la cooperazione giudiziaria in materia penale 13 •
segnato da profonde differenziazioni negli statuti norma ti vi e nel!' applica-
Ai fini del nostro ragionamento non sarà superfluo segnalare che, seb-
bene la pronuncia in questione segua una tecnica costituzionale diversa da zione giurisprudenziale 16 .
quella seguita dalle decisioni analizzate nel capitolo precedente, è signifi-
cativo il fatto che anche essa trovi la sua giusitificazione fondamentale nel-
l'idea di identità costituzionale: in proposito, la sentenza, senza specifica-
re l'ambito materiale di applicazione del principio, si limita a specificare 14 È innanzi tutto interessante osservare che le due formule non sono coincidenti e che
che il divieto di effettuare la consegna in favore di paesi in cui il condan- quindi è ben possibile un utilizzo estensivo dei due concetti. Inoltre, per quanto le formu-
nato rischia di subire trattamenti disumani o degradanti deve il suo tacito le utilizzate riecheggino un linguaggio in un certo senso classico delle giurisprudenze co-
riconoscimento all'essere uno dei «valoresfundamentales de las socieda- stituzionali nazionali, l'apertura ai valori fondamentali delle società democratiche (al plu-
rale) è qualcosa che già di per se stessa va oltre l'idea di principi fondamentali dell'ordi-
des democraticas» e che la condizione che subordina la consegna alla pos-
namento costituzionale (al singolare) e per l'indeterminatezza del suo contenuto si avvici-
na più alle tradizioni costituzionali comuni che alla tradizionale teoria dei controlimiti.
15 Nella sua opinione dissenziente, il magistrato Pablo Pérez Tremps esprime il timore

che, in seguito alle novità introdotte in materia di cooperazione giudiziaria dal Trattato di
H Se non fossero stati animati dall'intento di affermare un principio interpretativo ca-
Lisbona, la decisione della maggioranza possa essere oggetto del procedimento di infra-
pace di valorizzare le differenze i giudici avrebbero potuto sfruttare le peculiarità del caso
concreto (non più riproponibile negli stessi termini in seguito alla comunitarizzazione del- zione.
16 Peraltro bisogna aggiungere che la querelle sulla conservazione dei dati personali
la cooperazione penale e della nuova disciplina sul mandato di arresto europeo) e limitare
l'ambito di applicazione del principio all'ambito del mandato di arresto europeo o all'am- non si è ancora conclusa perché in Ungheria è ancora pendente un giudizio davanti al giu-
bito della cooperazione giudiziaria in materia penale. dice costituzionale.
LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI SECONDO LA GIURISPRUDENZA ORDINARIA 185

Nello specifico, il caso viene originato dal ricorso di un gruppo di im-


prese siderurgiche (capitanate dali' impresa Arce l or) che lamentano il fatto
per cui alcuni atti regolamentari di esecuzione di una direttiva comunitaria
sarebbero contrari alle previsioni della Costituzione francese in materia di
eguaglianza e di libertà economica 2 • A giudizio dei ricorrenti, la regola-
13. LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI SECONDO mentazione delle emissioni inquinanti sarebbe lesiva del diritto di pro-
LA GIURISPRUDENZA ORDINARIA prietà e della libertà di impresa e, nella misura in cui non interviene per li-
mitare le emissioni di altri settori ugualmente inquinanti e in concorrenza
con il settore siderurgico (ad esempio l'industria delle sostanze plastiche),
SoMMARIO: 13 .l. La procedimentalizzazione della tutela dell'identità costituzionale.- sarebbe ingiustamente discriminatoria 3 . È necessario precisare da subito
13.2. Il caso Federfarma del Consiglio di Stato italiano.- 13.3. L'identità costituzio- che, diversamente dai casi relativi al mandato di arresto europeo o alla
nale e l'applicazione dei controlimiti da parte della giurisprudenza ordinaria. conservazione dei dati personali, in questo caso il ricorso si rivolge contro
atti regolamentari che traspongono in maniera letterale il provvedimento
europeo e che quindi non contengono alcuna valutazione discrezionale de-
gli organi interni.
13.1. La procedimentalizzazione della tutela dell'identità costitu- Posto di fronte ad un contrasto tra alcuni principi costituzionali fonda-
zionale mentali e norme interne meramente riproduttive del diritto dell'Unione, il
massimo organo della giurisprudenza amministrativa francese elabora
I giudici costituzionali non sono stati gli unici soggetti istituzionali na- un'articolata ricostruzione dei rapporti tra l'ordinamento europeo e l'or-
zionali che hanno tentato di utilizzare l'idea di identità costituzionale per dinamento nazionale e statuisce che esso ha competenza ad intervenire
elaborare delle tecniche argomentative limitative del primato del diritto soltanto nel caso in cui il sistema di protezione comunitario non fornisca
europeo. Facendo ricorso a tecniche analoghe, anche i giudici ordinari si una protezione equivalente a quella riconosciuta dalle norme costituzio-
sono richiamati al concetto di identità costituzionale per garantire l'appli-
cazione della norma interna contrastante con la norma europea.
Da questo punto di vista sembra in primo luogo rilevante quella ambi- los "contralfmites" en la decisi6n «Sociéte arce/or atlantique et lorraine» del «Conseil
gua decisione con cui il Conseil d'Etat francese per un verso ha superato d'État», in Rev. der. const. eur., 2007, 8, 323-352.
una sua tradizionale ostilità al diritto comunitario e per un altro ha rivendi- 2 I ricorrenti si riferiscono alla Direttiva 2003/87/CE adottata il l3 ottobre 2003 dal

cato la propria competenza a sanzionare le violazioni dell'identità costitu- Parlamento europeo e dal Consiglio per dare attuazione al Protocollo di Kyoto sul cambio
zionale 1• climatico. L'atto norrnativo in questione mira a raggiungere entro il 2012 una riduzione
dell'So/o delle emissioni ad effetto serra registrate nel 1990 e a questo fine crea all'interno
dello spazio giuridico europeo un sistema per lo scambio di quote d'emissione dei gas. Sul
piano interno questa disposizione europea è stata recepita dall'Ordinance del 15 aprile
2002 e dal Decret n. 2004-832 del Presidente della Repubblica dell9 agosto 2004. Questi
1
Sentenza del Conseil d'Etat francese, 287110, del 8 febbraio 2007. Per un commen- atti regolamentari hanno determinato la modifica del Codice dell'Ambiente e l'introdu-
to alla decisione vedi R. ALONSO GARCIA, El Conseil d'Etat ante la encrucijada constitu- zione al IX Capitolo del Titolo II del secondo libro degli articoli che vanno da L. 229-5 a
cional.· c:Waterloo para la soberaniafrancesa o triunfo de la confianza reciproca euro- L. 229-19. Il piano nazionale di assegnazione delle quote per il periodo 2005-2007 (previ-
pea? (asuntoArcelor, 8 defebrero de 2007), in Gaceta, 2007,247, 3-8; O. PoLLICINO, Tan- sto dall'art. 9 della Direttiva) è stato approvato dal Decret n. 2005-190 del 25 febbraio
to rumore per (quasi) nulla? Sulla decisione Arce! or del Conseil d'Etat in tema di rapporti 2005.
tra diritto interno e diritto comunitario, in Dir. Un. eur., 2007,4, 895-916; X. GRoussoT, 3 Per maggiori riferimenti al caso in questione vedi O. PoLLICINo, Tanto rumore per

EU Law Principles in French Public Law: Un Accueil Réservé, in Rev. eur. admin. law, (quasi) nulla?, cit., 895-897 e A. ScHILLACI, Caminos de la integraci6n materia!, cit.,
2007, 9-49; A. ScHILLACI, Caminos de la integraci6n materia!: la "comunitarizaci6n" de 325-326.
186 PRIMAZIA DEL DIRITIO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI SECONDO LA GIL'RISPRlJDENZA ORDINARIA 187

nali che si assumono violate. Peraltro, al fine di dar sostanza alla sua pre- mento e di affidare al giudice del Lussemburgo la decisione concreta sul
visione, il giudice francese traccia l'iter procedimentale che a suo giudi- caso 5 .
zio deve essere seguito per addivenire ad una decisione che, senza vulne- Malgrado i commenti della scienza costituzionale si siano incentrati es-
rare le previsioni del testo costituzionale, sia rispettosa degli impegni as- senzialmente sullo spirito collaborati vo che caratterizzerebbe la decisione
sunti dalla Francia in sede comunitaria. Così, operando una sorta di tra- e sulla volontà del giudice amministrativo francese di cessare il suo atteg-
slazione del parametro di costituzionalità interno sul piano sovranaziona- giamento di ostilità nei confronti del processo di integrazione 6 , ai fini del
le4, il Com·eil statuisce che, per verificare le relazioni tra gli ordinamenti, nostro ragionamento occorre osservare che il ragionamento dei giudici
il giudice ordinario è chiamato in primo luogo a verificare se a livello eu- francesi non sembra esente da profili di criticità e che pertanto è ben pos-
ropeo sia prestata (normativamente o giurisprudenzialmente) una prote- sibile annoverare la decisione nell'ambito di quelle pronuncie che mirano
zione equivalente a quella prestata dai principi costituzionali di cui si in- a relativizzare il primato e a conservare margini per la differenziazione na-
voca la violazione ad opera della legge di trasposizione della direttiva. Ta- zionale. In primo luogo, infatti, la decisione, pur non integrando una rea-
le convergenza trasforma la violazione della Costituzione francese in una lizzazione concreta di un controlimite, parte sempre dal presupposto per
violazione dell'ordine giuridico comunitario, sicchè il giudice nazionale, cui (tutta) la Costituzione francese, in quanto espressiva dell'identità co-
sulla base delle regole europee, dovrà verificare se il provvedimento nor- stituzionale nazionale, gode di un 'indiscutibile primazia sulle previsioni
mativa nazionale è conforme ai principi fondamentali dell'ordinamento europee: se si tiene nella giusta considerazione il fatto che sia la valutazio-
dell'Unione: se la conformità è evidente potrà rigettare senza alcun ulte- ne sulla equivalenza della tutela offerta, sia l'applicazione delle decisioni
riore indugio la questione di costituzionalità; se la conformità è dubbia provenienti dal Lussemburgo sono sempre rimesse alle valutazioni del giu-
dovra adire la Corte di giustizia e conformarsi alle sue previsioni. Nel ca- dice nazionale, si capisce come l'affermazione per cui l'ordinamento co-
so in cui, invece, il giudice nazionale riconosce che il principio costitu- munitario è competente quando risolve il caso secondo i dettami dell'ordi-
zionale di cui si invoca la lesione non ha una tutela corrispondente namento costituzionale francese e che viceversa nei casi in cui vengono in
nell'ordinamento europeo, spetterà solo al giudice francese valutare la rilievo le specificità costituzionali dell'ordine giuridico nazionale occorre
conformità costituzionale delle norme interna di attuazione del diritto eu- dare applicazione alla norma interna, significa nella sostanza ribadire l'in-
ropeo. Vale a dire che, tutte le volte in cui il principio invocato a prote-
zione rappresenta una specificità costituzionale che identifica il sistema
francese, il giudice nazionale avrà competenza esclusiva a giudicare sul
5 È il caso di segnalare che i giudici francesi, pur essendo consapevoli che il principio
diritto comunitario. di uguaglianza può comportare l'applicazione di regole specificatamente pensate per re-
Sulla base di questa ricostruzione delle relazioni tra gli ordinamenti, il golare situazioni differenti, osservano che, a fronte di un'equivalente potenziale inquinan-
Conseil riconosce l'equivalenza della tutela prestata alle libertà economi- te, l'inclusione delle industrie di produzione della plastica e dell'alluminio prevista dalla
che e al diritto di proprietà dal sistema giuridico comunitario e quindi, do- norma europea solo a condizione che gli impianti superino la potenza termica di venti me-
gawa/1, può rivelarsi discriminatoria e lesiva del corretto funzionamento delle regole del-
po aver verificato che le prescrizioni impugnate sono conformi al diritto
la concorrenza.
comunitario primario, rigetta direttamente la questione di costituzionalità
6 R. ALoNso GARciA, El Conseil d'Eta/, cit., 3-4 parla di un nuovo atteggiamento del
relativa a questi profili. Allo stesso tempo, riconoscendo che il principio di Conseil d'Etat francese e richiamandosi anche alla decisione 279522 dell'8 febbraio 2007
eguaglianza è tutelato dali' ordine giuridico comunitario e nutrendo seri parla di «decisiones de extraordinaria importancia». Anche A. ScHILLACI, Caminos de la
dubbi sulla conformità comunitaria della normativa impugnata, l'organo integraci6n materia/, cit., 324 parla di una decisione caratterizzata da <<una linea argu-
della giustizia amministrativa francese decide di sospendere il procedi- mentativa sensible a las tendencias mas recientes desarrolladas por el Derecho comuni-
tario- e n cooperaci6n con las supremas jurisdicciones nacionales- con respecto al pro-
blema de los conflictos normativos que impliquen principios o normas de rango constitu-
cional>>.lnvece, O. PoLLICINO, Tanto rumore per (quasi) nulla 7 , cit., 895 sottolinea il fat-
4
Di «traslazione del parametro» parla O. Pot.LICINO, Tanto rumore per (quasi) nulla?, to che la decisione si pone in una linea di continuità con altre pronunce giurisprudenziali
cit., 905. del sistema francese.
18 8 PRlMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COS1TIUZIONALI LE IDENTITÀ COSTITUZIONALI SECONDO LA GIURISPRUDENZA ORDINARIA 189

condizionata prevalenza delle proprie disposizioni costituzionali. In se- lo specifico, la vicenda prende lo spunto dal ricorso giudiziario con cui
condo luogo, l'introduzione di questa modalità procedimentalizzata di tu- la Federazione dei titolari di farmacia italiana (Federfarma) chiede al
tela dell'identità costituzionale allinea il Conseil d'Etat al Conseil Consti- TAR di Milano di annullare i provvedimenti amministrativi con cui
tutionnel e vale ad iscrivere il giudice amministrativo francese tra i giudi- l'amministrazione comunale milanese ha trasformato in società per
ci che almeno teoricamente reclamano il potere di verificare gli atti di ese- azioni l'azienda municipalizzata che gestisce le farmacie comunali e ha
cuzione del diritto comunitario. Tuttavia, andando addirittura al di là delle ceduto il controllo del pacchetto azionario ad una società privata di ca-
previsioni con cui i giudici costituzionali si sono riservati la possibilità di pitale straniero (Admenta) 9 . Lamentando i ricorrenti la violazione del
bloccare le norme di applicazione del diritto europeo, in questo caso, an- diritto alla salute e del principio di uguaglianza sanciti dalla Costituzio-
che se soltanto in via astratta, i magistrati francesi, in nome di un concetto ne italiana, il tribunale amministrativo decide di sospendere il giudizio
ampio di identità costituzionale, non si sono limitati ad affermare la loro e di adire la Corte costituzionale per verificare la legittimità della di-
competenza a verificare le modalità con cui i soggetti istituzionali interni sposizione alla base degli atti contestati (in particolare il primo comma
hanno esercitato il loro potere normativa, ma si sono spinti sino a rivendi- le t!. a art. 8 della legge n. 362/1991). Una volta constatato che con una
care il loro potere di questionare direttamente la conformità costituzionale sentenza additiva la Consulta dichiara che la norma impugnata è illegit-
l delle prescrizioni contenute nelle direttive. tima «nella parte in cui non prevede che la partecipazione a società di
gestione di farmacie comunali fosse incompatibile con qualsiasi altra at-
tività nel settore della produzione, distribuzione, intermediazione e
13.2. Il caso Federfarma del Consiglio di Stato italiano informazione scientifica del farmaco», il giudice di primo grado ricono-
sce le ragioni dei ricorrenti e annulla i provvedimenti amministrativi
Accanto alla pronuncia con cui il Conseil d'Etat si è allineato alla giu- impugnati 10 .
risprudenza costituzionale francese e in via astratta ha rivendicato la sua Obiettando che la disciplina disegnata dai giudici costituzionali è in
competenza a dare attuazione al controlimite identitaria, sembrano degne contrasto con l'ordinamento comunitario perché lede il principio di non di-
di attenzione anche quelle decisioni con cui i tribunali ordinari, senza coin- scriminazione, la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei capitali
volgere né la Corte di giustizia, né le consulte nazionali, si sono elevati ad garantiti dal sistema dei trattati, il Comune di Milano e la società Admenta
arbitri delle relazioni tra gli ordinamenti e hanno dato una 'brutale' appli- promuovono un secondo grado di giudizio e pongono il Consiglio di stato
cazione diretta della teoria dei controlimiti 7 . nella difficile condizione di doversi confrontare con il primato del diritto
In particolare, sembra degna di essere menzionata in questa sede una comunitario dopo la pronuncia della Corte costituzionale. Di fronte a que-
contestatissima decisione con cui il Consiglio di stato italiano pone fine sta scomoda situazione, i giudici romani, pur non disconoscendo l'esisten-
ad una controversia in materia di società di gestione di farmacie 8 • Nel-

Stato e sovranità dei diritti nel caso Federfarma, in Dir. um. dir. int., 2008,2, 267-290; A.
7 Oltre alla decisione specificamente esaminata in questo paragrafo si può riferire la ScHILLACI, Un (discutibile) caso di applicazione dei «contro/imiti», in Giur. it., 2006, 11,
decisione (riportata da C. DE SIMONE, op.cit .. ) con cui, il 16 marzo 2009, il Verwaltung- 2026-2033; G.M. LIGNANI, Giudicato della Corte costituzionale e questione di pregiudi-
sgericht di Wiesbaden ha statuito la nullità della legge tedesca sulla conservazione dei da- zialità alla Corte di giustizia: limiti e contro/imiti, in Foro amm. C.d.S., 2005,2652-2661
ti personali. e S. VALAGUZZA, La teoria dei contro/imiti nella giurisprudenza del Consiglio di Stato: la
8 Sentenza del Consiglio di Stato italiano, 4207/2005, del 8 agosto 2005. Per un co-
primautè del diritto nazionale, in Dir.proc. amm., 2006,816-847. Vedi anche i riferimen-
ti contenuti in S. GAMBINO, La Carta e le Corti costituzionali. 'Contro/imiti' e 'protezione
mento alla decisione vedi A. RuGGERI, Le pronunzie della Corte costituzionale come «con-
equivalente', in Poi. dir., 2006,411-460.
tro/imiti» alle cessioni di sovranità a favore dell'ordinamento comunitario? in wwwfo-
rumcostituzionale.it; A. CELorro, I 'contro/imiti' presi sul serio, in www.giustamm.it; G. 9 Sentenza del Tribunale amministrativo regionale di Milano, 4195/2004, del 29 set-
MoRBIDELLI, Contro/imiti o contro la pregiudiziale comunitaria, in Giur. cost., 2005, tembre 2004.
3404-3407; G. lTZCOVICH, I diritti fondamentali come 'libertà dello Stato. Sovranità dello 10 Sentenza della Corte costituzionale italiana, 275/03, del 24 luglio 2003.
190
PRlMAZ!A DEL D!RrJTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALJ
LE IDENTITÀ COST!TUZIONALJ SECONDO LA GIURISPRUDENZA ORDINARIA 191

za di un contrasto con il diritto comunitario 11 , ritengono di dover comun- 13.3. L'identità costituzionale e l'applicazione dei controlimiti da
que garantire l'applicazione della disposizione interna e a questo fine ela- parte della giurisprudenza ordinaria
borano un per.cors? argomentativo segnato da toni duri al punto da sembra-
re ーセッZ」。エョ@
12
• E importante segnalare il fatto che i magistrati ammini- I casi presi in considerazione in questo capitolo dovrebbero essere utili
ウエイ。jNvL、ッセ@ aver richiamato (e almeno in una certa misura forzato) tutte a mostrare come, analogamente a quanto fanno le consulte nazionali, an-
le pセャゥQcー。ィ@ pronunce costituzionali sulle relazioni tra gli ordinamenti (in che i giudici ordinari si erigono a difensori d eli' identità costituzionale e,
ー。ョセ」ッャイ・@ Frontini e Granita!) e dopo aver richiamato i precedenti rile- oltre ad affermare in via teorica la loro competenza, nell'ultimo periodo
vantJ della Corte di giustizia 13 , escludono l 'applicabilità diretta delle nor- sono persino arrivati a dare applicazione concreta del controlimite identi-
me comunitarie invocate dai ricorrenti 14 e statuiscono 1'irrilevanza del rin- tario. Nemmeno il coinvolgimento di alcuni dei principi fondamentali del-
vi.o ーセᄋ・ァゥオ、コ。ャ@ alla Corte di giustizia perché, in ragione dell'ambito co- l'ordinamento comunitario ha impedito al Consiglio di stato italiano di da-
stJtuzwnalmente sensibile implicato nella questione, nemmeno una statui- re applicazione alla norma interna contrastante.
zione dei giudici del Lussemburgo può sovvertire la decisione costituzio- Senza abbandonarsi a previsioni catastrofiste è il caso di segnalare che
15
nale • Detto in altre parole, il Consiglio di stato, senza alcuna considera- il coinvolgimento delle giurisdizioni nazionali segna un avanzamento sia
zione del fatto di non essere legittimato a fare un bilanciamento tra diversi qualitativo che quantitativo nel cammino verso l'applicazione asimmetrica
16
valori costituzionali , applica concretamente la minaccia del controlimite delle previsioni sovranazionali.
ゥ、・ョエ。イセ@ e con argomenti capziosi esclude l 'applicazione di principi fon- Per un verso, infatti, l'attuazione dei contro limiti da parte dei tribunali
damentah (potremmo dire identitari 17 ) dell'ordinamento comunitario 18 . ordinari, in relazione alla competenza territoriale e materiale di ciascun
giudice, apre al rischio di applicazioni differenziate anche ratione locii e
ratione materiae.
11 Per altro verso, anche se è innegabile che le cautele predisposte dagli
Vedi a questo riguardo il punto 3.3. della decisione.
12 ordinamenti costituzionali nazionali e dali' ordinamento europeo lasciano
Vedi il punto 3.4. della pronuncia.
pensare ad un'applicazione (relativamente) limitata del controlimite iden-
A .. RuooERJ, Le ーイッセオZQコゥ・@
13
della Corte costituzionale, ci t. segnala lo stravolgimento titario da parte dei giudici ordinari, è altrettanto certo che la decisione Ar-
della log1ca sottesa alla decJsJOne della Corte di giustizia C-283/81, Cilfit, del6 ottobre 1982.
14
Vedi il punto 3.3. della decisione.
celor e la decisione Federfarma manifestano un interesse ad utilizzare
15
Vedi il paragrafo 3.4.
l'idea di salvaguardia delle identità costituzionali per sottrarsi agli obblighi
Q di rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia e alla Corte costituzionale e,
• セ@ A. SCHJLLACI, Un (discutibile) caso, cit., 2028-2029 sottolinea l'incompetenza del ampliando il novero dei soggetti che rivendicano la competenza a giudica-
giUdice.
17 re sui rapporti tra gli ordinamenti, rendono le ipotesi di rottura dell'armo-
•. Come segnala A. RuooERI, セーイッョオコゥ・@ della Corte costituzionale, cit. uno dei pro-
fih d1 Interesse del caso di specJe e attmente al fatto che in esso vengono <<a trovarsi sotto nia giudiziaria assai più verosimile. Insomma, se la dottrina dellaprimauté
stress 1 valon d1 base dei due ordinamenti>>. è stata sfruttata dai magistrati di livello inferiore per 'scavalcare' quelli di
O. pセlicnッZ@ Il dijjìcile イゥ」ッョウュセエL@
18
• cit., richiama la giurisprudenza europea in livello superiore, la decisione del Consiglio di stato italiano mostra che
matena dJ apphcaz10ne diretta de1 pnnc1p1 contenuti nei trattati istitutivi e afferma che i non è solo potenziale il rischio per cui i giudici ordinari di ultima istanza
gwdiCI avrebbero avuto ampi margini per procedere alla disapplicazione. Nella stessa di- utilizzino strumentalmente la teoria dei controlimiti per 'scavalcare' la
rezJOne A. sセhilacL@ Un (discutibile) caso, cit., 2030-2033, segnala la possibilità di ri- giurisdizione costituzionale e la giurisdizione europea 19 • Anzi, a ben ve-
correre ad un mterpretazwne adeguatrice. Contrari alla decisione anche S. GAMBINO L
Cana セャ・@ Con.i, ci_t., 437 (secondo cui la decisione è <<espressione forse di quel Gイゥァオセエッ@
nazwnale nei confronti del processo d1 mtegrazione europeo seguito ai due referendum
contro la rallf1ca del Trattato>>) e S. VALAGUZZA, op.cit., 816. tuzionale. Esprime un giudizio complessivamente positivo della decisione A. RuooERI, Le
. aセ@ contrano, A. CELorro, l 'contro/imiti' presi, cit., 895 definisce «coraggiosa e si- pronunzie della Corte costituzionale, ci t.
gmficativa» la scelta dJ disapplicare le norme comunitarie senza passare dalla Corte costi- 1
9 Questa volontà del giudice amministrativo italiano di utilizzare strumentalmente il
192 PRlMAziA DEL DDillTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COS1ITUZIONALI

dere, è facile supporre che, soprattutto in quegli ordinamenti che non han-
no configurato l 'inapplicazione delle previsioni comunitarie come viola-
zione di un diritto fondamentale direttamente azionabile davanti al giudice
costituzionale interno 20 , applicazioni del genere della teoria dei contrali-
miti possano essere in qualche modo riproposte.
14. L'INVERSIONE DELL'ORDINE DEI RINVII PREGIUDIZIALI
IN CASO DI DOPPIA PREGIUDIZIALIT À COME
NUOVO STRUMENTO PER LA DIFFERENZIAZIONE
SU BASE NAZIONALE
diritto sovranazionale per eludere le competenze della Corte costituzionale sembra con-
fermato anche dalla decisione 1220/2010 del 2 marzo 2010 con cui il Consiglio di stato,
contravvenendo alle indicazioni della giurisprudenza costituzionale (a questo proposito si SoMMARio: 14.1. Le recenti riforme del sistema costituzionale francese e della Cour
rinvia alle decisioni della Corte costituzionale 348-349/2007 del 24 ottobre 2007 e alle no- d'Arbitrage belga.- 14.2. Le implicazioni europee della guerra dei giudici: il caso
te di commento di A. RuGGERI, Sistema integrato di fonti, tecniche interpretative, tutela Chartry e il caso Melki.- 14.3. L'inversione dell'ordine dei rinvii pregiudiziali in ca-
dei diritti fondamentali, in www.associazionedeicostituzionalisti.it e di M. CARTABIA, Le
so di doppia pregiudizialità come nuovo strumento per la differenziazione su base na-
sentenze «gemelle»: dirittifondamentali,fonti, giudici, in Giur. cast., 2007, 3564-3574),
ha sfruttato il richiamo alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo contenuto all'art. 6 zionale.
del Trattato sull'Unione e ha dato immediata applicazione alla norma convenzionale. Per
un commento alla sentenza vedi A. CELOTTO, Il Trattato di Lisbona ha reso la CEDU di-
rettamente applicabile nell'ordinamento italiano? (in margine alla sentenza n.J22012010
del Consiglio di Stato), in www.giustamm.it; R. SEsTINI, Il Trattato di Lisbona ha reso la
Cedu direttamente applicabile nell'ordinamento italiano? (in margine alla nota del prof.
14.1. Le recenti riforme del sistema costituzionale francese e della
Alfonso Ce/otto sulla sentenza n. 122012010 del Consiglio di Stato}, in www.giustamm.it; Cour d'Arbitrage belga
G. CoLA VITTI-C. PAGorro,J/ Consiglio di Stato applica direttamente le norme CEDU gra-
zie al Trattato di Lisbona: l'inizio di un nuovo percorso? Nota a Consiglio di Stato, sent. Nel quadro di un processo generale che vede accrescere le competen-
2 marzo 2010, n.l220, in www.associazionedeicostituzionalisti.it e M.C. VILLANI, La rin-
novata battaglia dei giudici comuni a favore della diretta applicabilità della Cedu. Tra
ze e i poteri dei tribunali costituzionali nazionali, in questi ultimissimi an-
presunta "comunitarizzazione" dei vincoli convenzionali e crisi del tradizionale modello ni i legislatori - in molti casi addirittura i legislatori costituzionali - sono
di controllo accentrato della costituzionalità, in www federalismi.it. Relativamente a que- intervenuti per rafforzare le posizioni dei giudici interni nei confronti del-
sta stessa vicenda vedi anche la pronuncia del Tribunale amministrativo regionale del La- le istituzioni giudiziarie europee. Anche in questo caso, peraltro, le rifor-
zio, 11984/2010 dell8 maggio 2010.
me sono accomunate da significative similitudini e, in nome della salva-
20
Seguendo un iter argomentativo analogo a quello del caso Kloppenburg del Bunde-
guardia della declinazione nazionale dei diritti fondamentali, ウ・ュ「イセョッ@
sverfassungsgericht (vedi le pagine precedenti), il Tribuna/ Constitucional spagnolo (con
la sentenza 58/2004 del19 aprile 2004), l' Ustavnf Soud ceco (con la sentenza Os 1009/08 destinate a produrre un affievolimento del primato della norma comumta-
del8 gennaio 2009) e l' Ustavny sud slovacco (con la sentenza Os 206/08-50, N.P., del28 ria e un ridimensionamento del giudice europeo. Pertanto, per la loro ca-
luglio 2009), hanno deciso di considerare il mancato rinvio pregiudiziale alla Corte di giu- pacità (almeno potenziale) di imporre futuri limiti ali' applicazione mate-
stizia come una violazione del diritto costituzionale direttamente azionabile davanti alla riale del diritto comunitario, nell'economia della nostra analisi esse sono
giurisdizione costituzionale. Questo meccanismo di controllo costituzionale riduce il ri-
schio di casi come quelli appena analizzati. Per un commento alla sentenza spagnola vedi
utili a mettere in discussione una lettura armonica degli ordinamenti e
A. HERRERA GARdA, Tribuna/ constitucional y Uni6n Europea. El caso espaiiol a prop6- quindi vanno affiancate a quelle decisioni giurisprudenziali che negli ul-
sito de la sentencia 5812004 y de la fase actual de la integraci6n constitucional de Euro- timi anni hanno portato alla sostanziale disapplicazione delle prescrizioni
pa, in Cuest. const, 2007, 16, 405-434; per un commento alla sentenza slovacca e alla sen-
europee.
tenza ceca V. STEHLIK-R. ZBIRAL, EU procedura/ rules and Czech constitutional arder: the
A questo proposito viene in primo luogo in considerazione la legge di
case ofpreliminary ruling procedure, in wwwjuridicas.unam.mx.
194 PIUMAZIA DEL DlRITI'O EUKOPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COS11TUZJONALI
L. L'WERSJONE DELL'oRDINE DEl RINVII PREC;JUDJZIALJ 195

revisi?ne costituzionale n. 2008-724 del 23 luglio 2008 J, con cui anche la risdizione ordinaria, la legge prevede che, nel caso in cui una delle parti di
Fra?cta- _nel quadro di una complessiva riorganizzazione degli equilibri un procedimento giurisdizionale decida di sottoporre (per iscritto e con
tra l ーセエ・ョ@ セ・ャ。@ V Repubblica 2 - ha parzialmente superato il cosiddetto istanza ah hoc 7 ) al giudice un dubbio relativo alla conformità tra un prov-
ᆱ⦅・」コキョセィュッ@ \, transalpino e, pur prevedendo precisi limiti cronologi- vedimento legislativo e i diritti e le libertà garantiti dalla Costituzione na-
CI, sostanzrah e procedurali, ha introdotto un sindacato di costituzionalità a zionale, quest'ultimo, dopo aver effettuato un primo controllo sulla rile-
ーッウエセイA@ e incidentale 4 . La riforma si segnala perché, preso atto della ne- vanza, sulla novità e sulla serietà della questione 8 , rinvia gli atti giudiziari
」・ウエセ@ dt イ。」⦅ッセ・@ il nuovo controllo con le vecchie competenze del al giudice di ultima istanza (secondo i casi Consiglio di stato o Corte di
Consell Constllutwnnel e soprattutto preso atto della necessità di raccor- cassazione), il quale, dopo un ulteriore controllo ed entro un termine di tre
、セイ・N@ il_ nuovo セッョエイャ@ con l'azione dei giudici ordinari e con quella dei mesi 9 , investe finalmente il Conseil Constitutionne/ 10 • Invece, per regola-
gmd1c1 europei, attraverso la legge organica n. 2009-1523 dellO dicembre re i rapporti con la giurisdizione europea e con il controllo di conformità
RPセ@ (esplicitamente richiamata dal secondo comma dell'art. 61-1 s) essa agli accordi internazionali (in primis la Convenzione europea dei diritti
ha disposto una procedura assai articolata 6 . Così, per coordinare il sinda- dell'uomo) che ai sensi dell'art. 55 della Costituzione è esercitato dai giu-
cato di costituzionalità a posteriori con il controllo preventivo e con la giu- dici ordinari 11 , gli artt. 23-2 e 23-5 del!' Ordonnance n. 58-1067 (introdot-
ti dalla legge organica n. 2009-1253), senza più prevedere la riserva delle
esigenze derivanti dali' appartenenza della Francia ali 'Unione europea 12 ,
1
. Per una ricostruzione del percorso seguito dal progetto di riforma costituzionale si
nn vw a F. FABBRJNJ, Il progetto di riforma costituzionale del Comité Balladur e la propo-
sta dt mtrodurr_e 111 Francta un controllo di costituzionalità delle leggi a posteriori, in 7 Vedi gli arll. 23-1 e 23-5 dell'Ordonnance n. 58-1067 (introdotto dalla legge organi-
www forumcostuuzwnule :Il e Io., Kelsen a Parigi. Il Parlamento ji"ancese approva in pri- ca 11. 2009-1253).
ュセ@ lettura li progetto d t njorma costituzionale che introduce un comrollo di costituziona- 8
lua a postenon, m wwwjorumcostituzionale.it. Vedi l'art. 23-2 dcll'Ordonnance n. 58-1067. Sui problemi relativi al profilo della
2 novità-chiaramente introdotta per coordinare il controllo di costituzionalità a posteriori
Per un 'analisi della riforma relativa ai profili dei nuovi assetti istituzionali che essa con quello a priori-vedi quanto sostiene F. FABBKJNJ, La loi organique, cit., 125.
produce si rinvia a S. CECCANTJ, H.evisione francese. La rivinciw di Vede/ e Duverger, in 9
Vedi in tal senso gli arti. 23-4 e 23-5 dell'Ordonnance n. 58-1067.
wwwforumcosmuzwnale.u e F. FABBRJNJ, Francia: poteri e contropoteri nel nuovo asset-
10
to cosliluzwnale della V H.epubblica, in wwwjorumcostituzionale.it. È il caso di segnalare che ai sensi de li' art. 23-1 O de li' Ordonnance n. 58-1067, il
3 Conseil Constitutionnel dispone di un termine di tre mesi per pronunciarsi.
L 'espressione è utilizzata in T. GROPPI, Riformare la giustizia costituzionale: dal ca-
11
so francese indicazioni per l'Italia?, in www .astrid-online .it per indicare alcune anomalie Ai sensi dell'art. 55 <<A condizione di reciprocità, i Trattati e gli accordi regolar-
non completamente superate dalla riforma, che tradizionalmente hanno caratterizzato il ウゥセ@ mente approvati o ratificati hanno, una volta pubblicati, efficacia superiore a quella delle
stema francese di giustizia parlamentare. leggi>>. Il Conseil Constitutionne/ si è tradizionalmente rifiutato di eseguire il controllo di
4 convenzionalità per verificare se le leggi sono conformi agli accordi internazionali assun-
Ai sensi del primo comma dell'art. 61-1 della Costituzione francese <<Qualora in oc-
_
ti dalla Francia: argomentando che la nornw in questione impone soltanto che nel sistema
セ。ウキョ@ d1 un proc_edu_nento ァセオイゥウコッョ。ャ・L⦅@ si sostiene che una disposizione di legge por-
delle fonti i trattati godano di un rango superiore a quello della legge ordinaria, i giudici
ta pre.gwdJZJo aJ dmtt1 e alle h berta garantiti dalla Costituzione, il Consiglio costituziona-
le puo _essere ュカセウャエッ@ dJ tale questione su rinvio del Consiglio di Stato 0 della Corte di costituzionali hanno sostenuto che da questo non deriva l'illegittimità costituzionale di un
Cassazwne, che SI pronuncia entro un termine stabilito>>. controllo esercitato dai giudici comuni, in luogo di un controllo accentrato esercitato dal-
5 lo stesso Conseil. Per maggiori riferimenti su questo elemento caratteristico del sistema
. Ai sensi del secondo comma dell'art. 61-1 della Costituzione francese «Le condizio- francese di adeguamento dell'ordinamento francese al diritto comunitario e al diritto in-
m dJ apphcazwne del presente articolo sono stabilite con legge organica>>. ternazionale vedi, M. CALAMO SPECCHIA, Il Conseil Constitutionnel e J'exception d'incon-
6
Per quando riguarda l'esame delle vicende relative all'approvazione della legge or-
, stitutionnalité, in www.astrid-online.it.
gamca m esame SI nnvJa a V. ScmTI, Francia. Promulgata una legge organica peristi- 12
F. FABBRINJ, La loi organique, cit., 125 segnala che nel passaggio parlamentare del
tUire la questwn prwntwre de constitutionnalité, in Dir.pubbl. comp. eur., 2009,3, 1139- testo è venuto meno il riferimento- presente nel progetto di legge presentato dal governo
1142 e F.FABBRJNJ,La lo1 orgamque sul controllo di costituzionalità in via incidentale e -all'art. 88-1 della Costituzione.
lo scrut1nw preventtvo del Con sei! constitutionel, in Quad. cosi., 2010, 1, 123-126. Sarà utile ricordare che la norma in questione è comunemente riconosciuta come base
196 PRlMAziA DEL DIRriTO EUROPEO E SALV AGUARDIA DELLE IDENTITÀ COS1ITUZIONALI L'INVERSIONE DELL'ORDINE DEI RINVII PREG!UDIZIALI 197

si limitano a disporre la priorità procedimentale del sindacato di costitu- accordi internazionali e quindi - ancora più arditamente della sentenza
zionalità 13 . Frontini (che in proposito si è limitata a disporre soltanto l'intervento ob-
Ora, se si tiene nella dovuta considerazione che il nuovo terzo comma bligatorio della Consulta italiana)- preclude la via per l'intervento della
dell'art. 62 dispone che «contro le decisioni del Consiglio costituzionale Corte di giustizia ogniqualvolta venga in rilievo un profilo di costituziona-
non è ammesso alcun ricorso e che esse sono obbligatorie per i pubblici lità 15 •
poteri e per tutte le autorità amministrative e giurisdizionali», ci si rende Gli stessi problemi di raccordo con l'ordinamento europeo sembrano
immediatamente conto dei problemi di conformità al diritto europeo pro- determinati anche dalla nuova formulazione della legge sulla Cour d'Arbi-
dotti da questa riforma. Infatti, seguendo le indicazioni che emergono dal trage belga con cui il legislatore ha recentemente riscritto la disciplina del-
combinato disposto dell'art. 62 della Costituzione e degli artt. 23-2 e 23-4 le ipotesi di «doppia pregiudizialità» in maniera sostanzialmente conforme
dell' Ordonnance si ha l'impressione che, in una ipotesi di contestuale rile- alle previsioni francesi 16 : disponendo che, in caso di contestuale rilevanza
vanza del parametro comunitario e del parametro costituzionale (cd. ipote- del parametro comunitario e del parametro costituzionale, la Cour de Cas-
si di «doppia pregiudizialità 14 »), il giudice sia tenuto a sollevare immedia- sation è obbligata ad adire la Cour d'Arbitrage prima di poter statuire sul-
tamente la questione di costituzionalità e che una volta ottenuta la pronun- la legittimità comunitaria (e convenzionale) dell'atto, il nuovo art. 26 del-
cia del Conseil esso sia tenuto ad adeguarsi senza ulteriori indugi alla de- la Loi speciale del 6 gennaio 2009 interrompe la tradizionale apertura
cisione dell'organo costituzionale nazionale. Insomma, il tenore letterale dell'ordinamento belga all'Unione europea e presta il fianco alle stesse
delle riforma autorizza una ricostruzione per la quale, in assoluta contra- perplessità sollevate dall'omologa normativa francese 17 • Anzi, in questo
rietà con quanto statuito con la decisione Simmenthal, il sindacato di costi- caso c'è pure l'aggravante di aver deliberatamente agito per tentare di li-
tuzionalità del provvedimento esclude il controllo della conformità con gli mitare la possibilità del giudice ordinario di poter dare immediata applica-
zione alla norma sovranazionale nelle ipotesi di pregiudizialità doppia. In-
fatti, come riporta la scienza giuridica belga, la riforma prende lo spunto
degli effetti del diritto europeo in Francia e che essa testualmente dispone che <<La Repub- dalla volontà di impedire che in futuro la magistratura ordinaria possa per-
blica partecipa alle Comunità europee e all'Unione europea, costituite da Stati che hanno petuare una prassi giudiziaria secondo cui, nelle ipotesi di «doppia pregiu-
scelto liberamente, in virtù dei trattati che le hanno istituite, di esercitare in comune alcu- dizialità», il rinvio al giudice costituzionale sarebbe superfluo in ragione
ne delle loro competenze. Essa può partecipare all'Unione europea alle condizioni previ-
ste dal trattato di Lisbona firmato il 13 dicembre 2007, che modifica il trattato sull 'U nio-
ne europea e il trattato istitutivo della Comunità europea>>.
13 15 Sottolineano la possibilità almeno teorica di un'interpretazione di questo tipo F.
A questo proposito vedi gli artt. 23-1 e 23-5 deii'Ordonnance n. 58-1067.
14 FABBRINI, La loi organique, ci t., 125 e V. SciARABBA, La sentenza Kiiciikdeveci, cit.
Per un riferimento ai problemi della doppia pregiudizialità vedi innanzitutto M. CAR-
16 L'analogia tra il sistema francese e il sistema belga su questo specifico punto delle
TABIA, Considerazioni sulla posizione del giudice comune difronte a casi di «doppia pre-
giudizialità», comunitaria e costituzionale, in Foro it., 1997,5,222-225. Sul tema vedi an- relazioni con l'ordinamento comunitario è rilevata anche da A. RovAGNATI, Profili pro-
che F. GHERA, Pregiudiziale comunitaria, pregiudiziale costituzionale e valore di prece- blematici di un ordinamento multilivello di protezione dei diritti fondamentali. I sistemi
dente delle sentenze interpretative della Corte di giustizia, in Giur. cost., 2000, 2, 1193- nazionali di giustizia costituzionale alla prova del diritto dell'Unione europea, in
1223; F. SoRRENTINO, È veramente inammissibile il doppio rinvio?, in Giur. cost., 2002,2, www .associazionede icostituzionalisti .it.
781-787; A. CELOTTO, Legittimità costituzionale e legittimità comunitaria, in Rass. dir. 17 La formulazione del quarto paragrafo dell'articolo 26 della Loi Speciale sulla Cour

pubbl. eur., 2002, 1-2,47-61; ID, Ancora un 'occasione perduta per mettere chiarezza sul- d'Arbitrage del6 gennaio 1989 è stata modificata dalla legge del12luglio 2009. La nuo-
le inteJferenze tra giudizio di costituzionalità e giudizio di "comunitarietà", in Giur. co- va formulazione della disposizione oggi prevede che: <<Lorsqu 'il est invoqué devant une
st., 2004, 3, 1732-1735; S. MARZUCCHI, «Residui» di incostituzionalità nel rapporto fra juridiction qu'une loi, un décret ou une règle visée à l'artide 134 de la Constitution viole
norme comunitarie e norme nazionali, in Riv. it. dir.pubbl. com., 2004,2,663-671; F. SE- un droitfondamental garanti de manière totalement ou partiellement analogue par une di-
MENTILLI, Brevi note sul rapporto tra la Corte costituzionale italiana e la Corte di Giusti- sposition du titre li de la Constitution ainsi que par une disposition de droit européen ou
zia delle Comunità europee, in Giur. cost., 2004, 6, 4771-4786. Sia consentito inoltre il de droit international, lajuridiction est tenue de poser d'abord à la Cour constitutionnel-
rinvio a F. VECCHIO, Il Trattato di Lisbona e le ipotesi di <<doppia pregiudizialità»: diffe- le la question préjudicielle sur la compatibilité avec la disposition du titre li de la Consti-
renti prospettive di tutela e pericoli di pronunce incoerenti, in www.giustamm.it. tutiom>.
198 PRIMAZIA DEL DIRITro EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI L'IN\ERSIONE DELL'ORDINE DEI RINVII PREGIUDIZIAL! 199

della prevalenza delle norme convenzionali e delle norme comunitarie sul se e il contesto normativo belga abbiano determinato uno svolgimento per
diritto costituzionale interno 1g. ce11i versi parallelo della vicende giudiziarie sull'ordine da seguire nei rin-
vii pregiudiziali, in Francia si assiste ad uno scontro decisamente più ser-
rato che coinvolge sia la magistratura ordinaria che la magistratura costi-
14.2. Le implicazioni europee della guerra dei giudici: il caso Char- tuzionale. Così, addirittura prima dell'entrata in vigore della legge organi-
try e il caso Melki ca n. 2009-1523, il Conseil Constitutionnel, mostrando consapevolezza dei
problemi di compatibilità con il diritto comunitario, utilizza l'opportunità
Il potenziale eversivo di interpretazioni come quelle appena mostrate offerta dal controllo preventivo di costituzionalità della stessa legge e im-
spiega perché le nuove norme con cui la Francia e il Belgio hanno disci- mediatamente si preoccupa di circoscrivere gli effetti antieuropei della
plinato il controllo di costituzionalità, siano state al centro di una vera e nuova riforma 20 . Più precisamente, pur dichiarando la costituzionalità del
propria querelle giudiziaria che ha visto protagonisti i giudici nazionali. provvedimento, l'organo costituzionale francese - reintroducendo di fatto
Iniziando dall'analisi dei problemi determinati dalla riforma dell'ordi- la clausola di salvaguardia degli accordi internazionali prevista nel proget-
namento belga, è il caso di segnalare che, malgrado la scienza giuridica si to di riforma originariamente presentato dal Governo- ha riconosciuto che
sia premurata a precisare che anche in seguito alla riforma il giudice ordi- la priorità attribuita al controllo di costituzionalità ha il solo scopo di riba-
nario mantiene inalterato il suo potere di disapplicare la norma ordinaria dire la superiorità della Costituzione nella gerarchia delle fonti e non può
contrastante con il diritto sovranazionale 19 , il Tribuna! de première instan- in alcun modo condurre al disconoscimento degli impegni internazionali
ce di Liège, prosegue nell'atteggiamento di ostilità alla giurisdizione co- assunti dal paese 21 .
stituzionale e, con il caso Chartry, ha deciso di interpellare la Corte di giu- Le rassicurazioni del Conseil Constitutionnel non hanno però convinto
stizia per chiederle di verificare se la nuova formulazione dell'art. 26 del- la Corte di Cassazione francese che con una decisione del 16 aprile 2010
la legge sulla Cour d'Arbitrage sia conforme con il sistema comunitario. ha seguito l'esempio offerto dal giudice ordinario belga e ha messo in di-
In particolare, dalla domanda pregiudiziale si evince l'insofferenza del scussione l 'intero impianto della giustizia costituzionale francese 22 . Inve-
giudice ordinario nei confronti del nuovo obbligo di coinvolgere il giudice stito del controllo sulla pertinenza di una questione di costituzionalità sol-
costituzionale e la scelta di non tenere in alcuna considerazione le indica- levata da parte del Tribunale di Lille, il supremo organo giurisdizionale
zioni elaborate dalla scienza giuridica per evitare un 'interpretazione della
riforma contrastante già sul piano teorico con il diritto europeo.
Malgrado le similitudini che accomunano il contesto normativo france-
20
Vedi la decisione 595 DC del 3 dicembre 2009.
21 Nella decisione si legge: <<imponendo la priorità del controllo di costituzionalità sul
controllo di conformità della legge agli impegni intemazionali assunti dalla Francia, la leg-
18
Secondo quanto riporta M. STORME, The Strugg/e over lnterpretative Authority con- ge organica ha inteso garantire il rispetto della Coslituzione e la sua posizione di superio-
cerning Human Rights- the Be/gian Experience, in http://webhOI.ua.ac.be/storme! la rità, nell'ordine giuridico interno; che la priorità ha come unico scopo quello di garantire
riforma è stata occasionata dalla constatazione che nei casi di contestuale rilevanza del pa- l'ordine dell'esame delle questioni presentate alla Corte; che, una volta effettuato il con-
rametro costituzionale e del parametro sovranazionale (vedi ad esempio la decisione trollo di costituzionalità, questo non limita la possibilità di garantire il rispetto e la supe-
10/2008 del 23 gennaio 2008) la Cour de Cassatiort ha considerato la questione di pregiu- riorità sulle leggi dei trattati o degli accordi regolarmente ratificati o approvati o delle nor-
dizialità implicitamente assorbita dall'applicazione della norma comunitaria. me dell'Unione; è possibile concludere che le previsioni in esame non violano né l'artico-
19
M. STORME, op.cit.,<< When in /asl instance, the violation ofas we/1 a constitutional lo 55 della Costituzione, né l'articolo 88-1 [ ... ]».
22
provision as an app/icable ru/e of international /a w is invoked, the Court of Cassatiort is Decisione 12003 dell6 aprile 2010. Per un commento al provvedimento in questio-
obliged to refer the constitutiona/ question to the Constitutional Cuurt before judging the ne vedi P. CosTANZO, Decolla in Francia la questione prioritario di costituzionalità: la
conformity with internationa/ /a w, un/essi t is clear that the statute is unconstitutiona/ (this Cassazione tenta di sparigliare /e carte, ma il Consiglio costituzionale tiene /a partita in
does not exclude thatthe Court may at the same time interrogate the ECJ on the interpre· mano (una cronaca), in www.giurcost.org e F. FABBRINI, Corte di Cassazione francese,
tation of EU /aw ifsuch a preliminary question is a/so relevant)». Corte di giustizia europea e dirillo comparato, in www.astrid-on/ine.it.
200 PR!MAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI L'INVERSIONE DELL'ORDINE DEl RINVII PREGIUDIZIALI 201

transalpino, anziché pronunciarsi sulla fondatezza del reclamo (come pre- mangano nella competenza del giudice ordinario 27 , il quale, in linea con le
visto dall'art. 23-4 dell'Ordonnance n. 58-1067), ha invece preferito ri- previsioni della dottrina Simmenthal, è libero di attribuire la prevalenza del-
correre allo strumento processuale previsto dali' art. 267 TFUE e ha chie- le disposizioni internazionali anche sulle disposizioni interne che abbiano
sto alla Corte di giustizia se sia compatibile con il diritto comunitario una superato il controllo di costituzionalità 28 • Per di più, sempre secondo il giu-
previsione nazionale che limita la possibilità del giudice ordinario di uti- dice costituzionale francese, i tempi rapidi del controllo ed il fatto che, an-
lizzare il rinvio pregiudiziale al giudice europeo. Ora, se per un verso è in- che in attesa degli esiti di un sindacato di costituzionalità, il giudice ordina-
dubitabile che la Corte di cassazione ha operato questo rinvio per poter rio dispone di tutti gli strumenti conservativi idonei a garantire le posizioni
usufruire dei vantaggi offerti dall'«uso alternativo della competenza pre- soggettive tutelate dal diritto comunitario dovrebbero contribuire ad esclu-
giudiziale 23 », sembra però altrettanto certo che, anche in seguito ali' inter- dere ogni possibilità di conflitto 29 .
vento correttivo dell'organo costituzionale, il sistema presentato resti ca-
ratterizzato da non poche ambiguità di fondo.
A fronte di questa situazione non meraviglia che la volontà di chiarire i 14.3. L'inversione dell'ordine dei rinvii pregiudiziali in caso di dop-
termini della normativa prima dell'intervento concreto della Corte del Lus- pia pregiudizialità come nuovo strumento per la differenziazio-
semburgo, abbia spinto il Conseil Constitutionnel a ritornare con una più in- ne su base nazionale
cisiva pronuncia sui problemi determinati dalla riforma costituzionale e dal-
Ia legge organica 24 • Così, sfruttando l'occasione offerta da un sindacato pre- Malgrado i tentativi della dottrina belga e della giurisprudenza costitu-
..,..___ ventivo relativo alla costituzionalità di una legge in materia di liberalizza-
zionale francese di risolvere le contraddizioni determinate dalle modifiche
zione della gestione dei giochi di azzardo, l'istituzione francese ha tentato di dei sistemi costituzionali, le modalità di recepimento che esse prospettano
rispondere anticipatamente alle perplessità sollevate dalla Corte di cassazio- continuano a presentare inquietanti zone d'ombra. Sia il Conseil, che la
ne e ha chiarito la sua concezione del rapporto tra il controllo di costituzio- scienza costituzionalistica belga, nel momento in cui precisano che l 'inter-
nalità e il controllo di conformità ai trattati internazionali e comunitari. Se- vento del giudice costituzionale non esclude la possibilità di un margine di
condo il Conseil, diversamente da quanto accade in Italia e in Germania, i
problemi legati agli eventuali conflitti tra una norma legislativa e gli obbli-
ghi derivanti da un accordo internazionale o comunitario non possono esse- naie non può ricorrere al meccanismo di rinvio pregiudiziale>>, l'istituzione costituzionale
re configurati come questioni di costituzionalità 25 e pertanto essi (con lari- francese conclude che <<il Consiglio può dichiarare I'incostituzionalità di una disposizione
26
levante eccezione del controllo sulla corretta attuazione delle direttive ) ri- legislativa manifestamente incompatibile con la direttiva che essa si propone di trasporre>>
mentre spetta al giudice ordinario ricorrere al meccanismo di rinvio pregiudiziale. È inte-
ressante osservare che con queste previsioni il Conseil si allinea alle giurisdizioni che in
nome del! 'identità costituzionale esercitano un controllo sugli atti di attuazione delle pre-
23 Si esprime in questi termini P. CosTANZO, op.cit. scrizioni comunitarie.
27
24 Vedi la decisione 2010-605 DC del 12 maggio 2010. Secondo la decisione <<Spetta al giudice ordinario e al giudice amministrativo la
25 Secondo la decisione «si può pertanto concludere che, se nel rispetto delle condizio-
competenza a controllare un'eventuale violazione del diritto dell'Unione europea>>.
ni previste, questa disposizione [art. 55 della Costituzione] conferisce_ ai trattati, セョG・ヲゥᆳ
28 In tal senso la decisione è esplicita nell'affermare che <<l'efficacia conferita dall'ar-

cacia superiore a quella della legge, essa non prescrive, né imphca che Il nspetto_ di セオ・ウエッ@ ticolo 62 della Costituzione alle decisioni del Consiglio costituzionale non osta alla possi-
principio deve essere garantito dal controllo di conformità della legge alla cッウエャオセキョ・^N@ bilità che il giudice amministrativo e il giudice ordinario possano, anche nel caso in cui la
Nello stesso senso poco dopo viene affermato che <<si può quindi affermare che l'mcom- legge sia stata dichiarata costituzionale, garantire la prevalenza degli impegni internazio-
patibilità della normativa con gli impegni internazionali ed europei della Francia non può nali sulle leggi interne>>.
essere considerata come una violazione della Costituzione>>. 29
In tal senso viene esplicitamente sostenuto che <<lo stesso giudice può sospendere
26 Dopo aver puntualizzato che <<la trasposizione di una direttiva non può andare con- tutti gli eventuali effetti prodotti dalla legge incompatibile con il diritto del! 'Unione, che
tro una regola o un principio inerenti l'identità costituzionale francese>> e che <<dovendo es- può assicurare i diritti riconosciuti ai ricorrenti dagli impegni internazionali ed europei as-
so statuire entro il termine previsto dall'art 61 della Costituzione, il Consiglio costituzio- sunti dalla Francia e che può garantire la piena efficacia della sua decisione>>.
202 PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE !!JENT!TÀ COSTITUZIONALI L'INVERSIONE DELL'ORDINE DEI RINVII I'REGIUDIZIALI 203

azione del giudice comunitario, non riescono a dare soluzioni rassicuranti Al di là del segnalare i profili di criticità che permangono nel sistema
per tutti i problemi connessi alle nuove disposizioni. francese e nel sistema belga ciò che qui interessa segnalare è il nesso che
Non sarà sfuggito, infatti, che se nel sistema proposto dalla giurispru- lega le riforme esaminate all'idea di identità costituzionale. Da questo pun-
denza Solange e Granita! (e sostanzialmente accettato dalla giurispruden- to di vista, poco importa che nessuna delle nuove disposizioni si riferisca
za del Lussemburgo) il giudice ordinario è tenuto, sotto la pena della resti- esplicitamente al concetto. Anche volendo prescindere dal fatto che en-
tuzione degli atti, a consultare anticipatamente la Corte europea, nel siste- trambe le riforme partono dal presupposto di un'indiscutibile primazia del
ma proposto dalle riforme in questione, anche dopo gli interventi corretti- diritto costituzionale interno e anche volendo prescindere dal fatto che la
vi esaminati nel paragrafo precedente, sembra invece che il giudice ordi- seconda decisione del Conseil si richiami all'idea di identità costituziona-
nario che si confronti con un'ipotesi di contestuale rilevanza del parametro le per legittimare il suo potere di bloccare gli atti interni di esecuzione del-
comunitario e del parametro costituzionale abbia semplicemente la possi- le direttive, è di assoluta evidenza che l'apertura alla possibilità di inverti-
bilità di ricorrere preventivamente al rinvio ex art. 267 TFUE. In questo re l 'ordine dei rinvii pregiudiziali (non a caso limitata ai profili connessi
senso, statuendo che «l'art. 61-1 della Costituzione e gli artt. 23-1 e suc- alla tutela dei diritti fondamentali) è di per se stessa pensata per favorire
cessivi non precludono ai giudici in qualsiasi momento lo ritengano op- l'applicazione dei principi fondamentali interni e la competenza del giudi-
portuno la possibilità (o a seconda dei casi il dovere) di utilizzare il rinvio ce costituzionale nazionale 30 . Ciò che invece davvero conta è il fatto che,
previsto all'art 267 del TFUE», il Com·eil dà per lo meno l'impressione di diversamente da quanto accaduto in altre circostanze, in questo caso è lo
consentire la possibilità che il giudice scelga l'ordine del rinvio. La stessa stesso legislatore (e non le istituzioni giudiziarie) che interviene per re-
ambiguità sembra espressa anche dalla scienza giuridica belga quando si stringere l'apertura ali 'ordinamento comunitario e per relativizzare il pri-
limita ad affermare che malgrado la riforma il giudice ordinario può solle- mato e le connesse esigenze di applicazione uniforme delle disposizioni
vare questione di pregiudizialità ogniqualvolta lo ritenga opportuno. europee 31 .
Ora, al di là del fatto che simili interpretazioni alimentano incertezze
giuridiche e finiscono con il legittimare proprio l' «USO alternativo della
competenza pregiudiziale» che ha spinto i giudici ordinari alla rivolta, è
difficile immaginare che non integri una violazione dell'ordinamento co-
munitario, un sistema in cui un tribunale costituzionale nazionale può in-
tervenire per primo in una questione di doppia pregiudizialità. Infatti, se si
tiene presente l'importanza che storicamente ha giocato l'ordine dei rinvii
nel!' affermazione della dottrina della primauté, si capisce perché, malgra-
do tutte le cautele interpretative che hanno accompagnato le riforme, esse 3°Cfr. con quanto sostiene P. CosTANZO, op.cit.
continuino a suscitare timori: nei casi in cui il rinvio alla giurisdizione co- 31 A questo proposito e il caso di segnalare che occorrerà tenere solto controllo anche
stituzionale dovesse avvenire prima del rinvio alla giurisdizione europea, le recenti evoluzioni dell'ordinamento olandese. Infalti, superando una tradizionale ostilità
in considerazione della circostanza per cui non c'è nessuna garanzia che i aljudicia/ review, è stata approvata una modifica della Costituzione finalizzata a introdur-
futuri giudizi del Conseil e della Cour d'Arbitrage si limitino a valutazio- re un controllo di costituzionalità sull'operato del legislatore. Per maggiori indicazioni sul-
l 'iter seguito dalla riforma olandese vedi G. V AN DER ScHYFF, Constitutional Review by the
ni sull'astratta costituzionalità della norma e non si spingano invece sino Judiciary in the Netherlands: A Bridge Too Far?, in www.germanlawjournal.com e M.
ad individuare la soluzione concreta, è facile prevedere che il giudice ordi- VAN RoosMALEN, Constitutional review in the Netherlands, in Rev. gen. der. pubi. comp.,
nario possa essere tentato di applicare direttamente la decisione emersa dal 2010,7, 1-6. Come segnala M. CHJTI, l/tramonto della sovranazionalità? Il caso esem·
giudizio di costituzionalità e, nella pratica, finisca con l'escludere la corte p/are dei/'European Union Act 2011, in www.astrid-online.it attraverso la legge sul Refe·
del Lussemburgo. Insomma, c'è il rischio della proliferazione di situazio- rendum lock l'ordinamento inglese sta testualmente per prevedere che le disposizioni eu-
ropee si applicano ali 'interno del sistema giuridico nazionale in virtù delle norme interne
ni processuali analoghe a quelle che hanno portato alla decisione Feder- che lo riconoscono e sta praticamente per intervenire a disconoscere per via normativa
farma del Consiglio di stato italiano. l'effetto diretto e la stessa idea di sovranazionalità.
PARTE QUINTA

IL PRIMATO DEL DIRITTO EUROPEO E IDENTITÀ


COSTITUZIONALI NELLA RECENTE GIURISPRUDENZA
DELLA CoRTE DI GIUSTIZIA EUROPEA

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15. L'AMBIGUITÀ DEL GIUDICE EUROPEO

SoMMARio: 15.1. La prima linea giurisprudenziale.- 15.2. La seconda linea giuri-


sprudenziale.- 15.3. La terza linea giurisprudenziale.- 15.4. L'ambiguità della Cor-
te di giustizia e i rischi di disgregazione dell'attuale ordine giuridico europeo.

15.1. La prima linea giurisprudenziale

A fronte di prese di posizione tanto innovative quanto dure, il giudice


europeo non ha dato una risposta di facile inquadramento e ha piuttosto
elaborato una giurisprudenza apparentemente frammentata, all'interno
della quale è possibile individuare (almeno) tre distinte linee di azione.
In primo luogo vengono in considerazione quelle decisioni con cui il
giudice europeo ha manifestato un netto atteggiamento di chiusura (per
non dire di indifferenza) nei confronti delle previsioni contenute nelle co-
stituzioni nazionali. Da questo punto di vista, a venire innanzitutto in rilie-
vo è il celebre caso Viking con cui la Corte del Lussemburgo ha risolto un
delicatissimo conflitto tra la libertà di stabilimento e il diritto costituziona-
le allo sciopero 1 • Senza addentrarsi nella descrizione di un caso già am-
piamente discusso dalla dottrina 2 , sarà utile ricordare che il caso prende lo

1
Sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-438/05, Viking, del Il
dicembre 2007.
2
La controversia principale nasce quando, con il chiaro intento di poter regolare i la-
voratori secondo i più 'comodi' parametri previsti dagli accordi collettivi estoni, un gesto-
re finlandese di traghetti (Viking) pretende di immatricolare la sua imbarcazione in Estonia.
In seguito a questa decisione, la Federazione finlandese dei marittimi si mobilita e, per evi-
tare il cambio di bandiera, invoca l'intervento della potente federazione internazionale dci
trasporti. Quest'ultima, in linea con il proprio statuto, si adopera per bloccare il progetto e
attraverso una circolare impone ai suoi affiliati di non stipulare accordi con la società fin-
landese. Approfittando del contestuale ingresso dell'Estonia nell'Unione europea, il gesto-
208 PRlMAZIA DEL D!RJTTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI L'AMBIGUITÀ DEL GIUDICE EUROPEO 209

spunto da una richiesta di un giudice inglese che, con una lunga serie di do- sione della competenza comunitaria in materia di sciopero (prevista dal
mande pregiudiziali, chiede alla Corte di giustizia di verificare se l'art. 43 quinto comma dell'art. 137 del Trattato sulla Comunità europea 5) valgono
del Trattato sulla Comunità europea ha efficacia orizzontale e chiede di ac- ad escludere l'applicabilità della norma. Il fatto che gli Stati membri siano
certare la relazione che nell'ordinamento europeo intercorre tra l' autono- liberi di determinare le condizioni di esistenza e l'esercizio dei diritti che
mia collettiva tutelata dalle costituzioni nazionali e le libertà economiche non sono riservati alle competenze europee, non implica che essi possano
fondamentali 3 . Investiti della questione, i giudici del Lussemburgo, in pri- sottrarsi alle altre disposizioni dei Trattati. Alla stessa maniera, a giudizio
mo luogo, statuiscono che, malgrado l'art. 43 del Trattato sulla Comunità della Corte europea, l'esclusione della contrattazione collettiva dall'appli-
europea abbia solo efficacia verticale, esso, in ragione della particolare na- cazione delle regole sulla concorrenza non importa un'automatica esen-
tura delle parti litiganti, deve comunque trovare applicazione. Più precisa- zione dall'obbligo di rispettare le altre regole del diritto comunitario. In se-
mente, dopo aver ricordato che la norma in questione non si applica sol- condo luogo, una volta accertato che l'esercizio dell'autonomia collettiva
tanto agli atti delle autorità pubbliche, ma trova applicazione con riferi- può rientrare negli ambiti astratti di applicazione della norma comunitaria
mento a tutti gli atti normativi, la Corte precisa che la mancata inclusione e una volta precisato che l'azione collettiva minacciata dalle organizzazio-
della contrattazione collettiva tra i provvedimenti di tipo normativa po- ni sindacali ha l'effetto di vanificare (o per lo meno scoraggiare e limitare)
trebbe determinare delle applicazioni difformi del diritto comunitario. Se- l'esercizio della libertà di stabilimento da parte del gestore marittimo, i
condo il ragionamento della Corte, da queste considerazioni consegue che, giudici si preoccupano di indagare sulla relazione che intercorre tra le li-
pur rientrando l'organizzazione di azioni collettive nell'autonomia giuridi- bertà economiche e i diritti fondamentali. Più specificamente, dopo aver
ca propria dei soggetti sindacali, il provvedimento sindacale, per il suo le- statuito che, in quanto appartenente alle tradizioni costituzionali comuni
game con la conclusione di un accordo collettivo e per la sua natura 'qua- agli Stati membri, lo sciopero e l'autonomia collettiva sono diritti fonda-
si-normativa', rientra certamente neli' ambito di applicabilità dell'art. 43. mentali presi in considerazione dali' art. 28 della Carta dei diritti fonda-
Da questo punto di vista, né l'esclusione dell'applicabilità dell'art. 81 alla mentali dell'Unione europea e riconosciuti dal sistema giuridico sovrana-
contrattazione collettiva (statuita con il caso Albany 4) e nemmeno l' esclu- zionale, essi si chiedono se la semplice considerazione dello sciopero e
dell'autonomia collettiva come diritti fondamentali valga a giustificare la
restrizione dell'art. 43 e concludono per la necessità di un'operazione di
re marittimo propone un ricorso con cui chiede alla Commerciai Court di Londra di im- bilanciamento tra diritti di pari rango giuridico. Ora, se è vero che la rela-
porre ai sindacati di ritirare la circolare perché lesiva della libertà di stabilimento, della li-
bertà di circolazione dei lavoratori e della libera prestazione dei servizi. In sede di impu- tivizzazione dei diritti fondamentali che consegue ad una simile operazio-
gnativa della decisione con cui il Tribunale inglese da ragione al proprietario del traghetto, ne ermeneutica non è un fatto né scandaloso, né nuovo 6 , le modalità con-
le sigle sindacali si appellano al diritto fondamentale di avviare un'azione collettiva e, sul- crete con cui i giudici hanno eseguito il bilanciamento tra i diritti lasciano
la base dell'art. !36 del Trattato sulla Comunità europea, chiedono alla Court of Appeal di a dir poco perplessi. Infatti, in questo caso essi si sono discostati dali' espe-
rivedere la decisione giudiziale che li riguarda. Il giudice inglese, preso atto dei profili di
rienza giuridica dei sistemi nazionali e, applicando all'azione collettiva i
diritto comunitario che sono pregiudiziali per la risoluzione della controversia, sospende il
procedimento principale per investire il giudice europeo di una serie di domande. Per mag-
giori riferimenti sul caso vedi F. VECCHIO, Dopo Viking, Lavai e Riiffert: verso una nuova
composizione tra libertà economiche europee e diritti sociali fondamentali?, in F. BASILE-
M. PILATO, Studi sull'Italia e l'integrazione europea difronte alla nuova governance mon- 5 Ai sensi del quinto comma d eli' art. !37 del Trattato sulla Comunità europea le di-
diale in occasione del 150° anniversa-rio dell'Unità d'Italia, Bari 20!2. sposizioni in materia di politiche sociali «non si applicano alle retiibuzioni, al diritto di as-
3 Nota che M. V. BALLESTRERO, Le sentenze Viking e Lava!: la Corte di giustizia "bi- sociazione, al diritto di sciopero né al diritto di serrata».
lancia" il diritto di sciopero, in Lav. dir., 2008,2, 37!-392 mette in discussione che la fat- 6 È quanto sottolinea in proposito B. CARUSO, I diritti sociali nello spazio sociale so-
tispecie rientri nelle ipotesi relative alla libertà di stabilimento e ipotizza che essa possa es- vranazionale e nazionale: indifferenza, conflitto o integrazione? (prime riflessioni ari-
sere fatta rientrare nell'ipotesi di violazione della libertà di prestazione di servizi. dosso dei casi Lavai e Viking), in Rass. dir.pubbl. eur., 2008,2, Il-59 segnalando che an-
4
Sentenza della Corte di giustizia della Comunità europea, C-67/96, Albany, del 21 che gli ordinamenti nazionali hanno in vario modo operato bilanciamenti tra diritti egual-
settembre 1999. mente fondamentali.
2J () PRJMAZIA lltL DIRITI'U EUROPEO I, SAl.\'AUUARDIA Dl:LLE lDENTrrA l'OSTITUZJONALI L' AMBIUUITA DEL UJUDICE tUROPcO 211

parametri imposti dal principio di proporzionalità, hanno considerato i di- modo della questione, i giudici del Lussemburgo ripropongono un iter ar-
ritti sociali tutelati dalle costituzioni nazionali come limiti ali 'esercizio gomentativo parzialmente analogo a quello proposto pochi giorni prima e,
delle libertà economiche. Così, la Corte, pur invitando il giudice di merito anche in considerazione della oggettiva diversità delle fattispecie, si spin-
a compiere gli accertamenti del caso, sostanzialmente perviene alla con- gono anzi sino ad inasprire la loro pronuncia 10 • Infatti, è possibile sostene-
clusione che l'azione collettiva è illegittima. Essa, pur essendo idonea a re che il dispositivo della sentenza Lava! suona come una cruda condanna
realizzare ulteriori finalità riconosciute dal diritto comunitario (in questo dell'ordinamento costituzionale svedese che legittima l'azione colletti va
caso la tutela dei lavoratori), non sembra rispettare il test di necessità (se- in tipo queste fattispecie e, in considerazione del parametro offerto dalle
condo cui la misura contestata deve essere la meno invasiva nei confronti norme della direttiva 96171 (sul distacco dei lavoratori nell'ambito di una
del bene giuridico concorrente), né il test di proporzionalità in senso stret- prestazione transnazionale di servizi 11 ), la sentenza, di fatto, non lascia al-
to (secondo cui il sacrificio imposto ad un diritto fondamentale da una mi- l'autorità giudiziaria nazionale alcun margine di valutazione autonoma 12 .
sura cont1iggente deve essere ragionevolmente equilibrato al grado di sod- Al di là delle differenze contingenti, però, quel che preme sottolineare in
disfazione di questa ultima) 7 . Secondo i giudici, in proposito, risulta esse- questa sede sono i percorsi paralleli seguiti dalle due sentenze 13 . Più spe-
re decisiva la circostanza per cui, ai sensi del suo statuto, il sindacato in- cificamente, per definire l'ambito di applicazione dell'art. 49 del Trattato
ternazionale interviene a richiesta di uno dei suoi affiliati «indipendente- sulla Comunità europea, la Corte ripropone le argomentazioni già utilizza-
mente dall'eventualità che l'esercizio da parte di quest'ultimo del suo di- te per precisare la p011ata de li' art. 43: essa statuisce che il limite compe-
ritto alla libertà di stabilimento possa o meno avere conseguenze dannose tenziale disposto dal quinto comma dell'art. 137 del Trattato sulla Comu-
per i posti o le condizioni di lavoro dci suoi dipendenti». nità europea non impedisce che, in via di principio, azioni collettive come
A distanza di una sola settimana, poi, con il caso Lava/, la Corte di giu- quelle che hanno portato ai fatti contestati nella causa principale possano
stizia europea ha l'opportunità di ribadire il discutibile orientamento affer- essere di loro competenza. Secondo il ragionamento sviluppato, il fatto che
mato con il caso Viking 8 • In questo caso è il giudice del lavoro di Stoccol- l'Unione non abbia competenza diretta in materia di sciopero e di serrate
ma che chiamato in causa per rimuovere una presunta misura di effetto non comporta che questo tipo di azioni possano legittimamente violare al-
equivalente alla libera prestazione dei servizi, decide di sospendere il giu- tre previsioni comunitarie. Una volta riconosciuta la riconducibilità teori-
dizio e di esercitare il rinvio ai suoi colleghi ・オイッーゥセN@ Investiti in questo ca d eli' azione colletti va nel campo di applicazione d eli' art. 49, la Corte
prosegue sulla linea inaugurata con Viking ed esclude che la qualificazione
dello sciopero e dell'autonomia collettiva come diritti di fondamentale ri-
7
Per maggiori ragguagli sui criteri imposti dal principio di proporzionalità si rinvia a lievo costituzionale possa di per sé stessa importare la liceità dell'azione
R. ALEXY, Diriuifondumentali, bilanciamento e razionalità, in Ars, 2002, 131-144.
8
Sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee, C-341/05, Lavai und ?art-
neri Ltd, del 18 dicembre 2007.
9
ta fallisce e la società controllante si vede costretta a rinunciare all'appalto e a rivolgersi al
1n questo caso la controversia principale inizia quando, un'impresa edile lettone che giudice del lavoro di Stoccolma per chiedere che questo dichiari l'illegittimità delle ini-
deve eseguire un appalto in Svezia rivendica, in aperto contrasto con i sindacati nazionali, ziative sindacali e che condanni i soggetti responsabili al pagamento dei danni causati.
l'applicazione dei minimi retributivi e dei parametri stabiliti da un contratto collettivo re-
golarmente ウエゥーオャセッ@ in l・エッセゥ。N⦅￈@ il caso di segnalare che l'impresa edile, che dal punto
1
°Condivide questo giudizio M.V. BALLESTRERO, op.cit., 384.
11Per maggiori considerazioni sui problemi di dumping sociale posti dalla direttiva
d1 VISta gwnd1co e una soc1eta d1 dmtto svedese integralmente controllata da una società
lettone e impiega lavoratori della Repubblica baltica. Le rivendicazioni delle organizza- 96171 si rinvia alle osservazioni di M. PALLINI, /l caso Lavai- Vaxholm. 11 diriuo de/lavo-
zioni sindacali, più che alla tutela dei dipendenti concretamente coinvolti nella questione, ro comunitario ha già la sua Bolkenstein?, in Riv. i t. dir. lav., 2006,2,239-249.
12 Confrontando Viking e Lavai M.V. BALLESTRERO, op.cit., 384-385 sottolinea che
sembrano mirate ad evitare che, attraverso il distacco di lavoratori low cost, società stra-
niere (in primis baltiche) possano usufruire di un illecito vantaggio competitivo e possano mentre il dispositivo della prima <<appare più aperto e possibilista [,, .] quello di Lavai [,,.l
determinare una situazione di dumping sociale, penalizzante per i meglio tutelati lavorato- giudica senz'altro l'azione collettiva intrapresa dai sindacati svedesi come ingiustificata
ri svedesi. In seguito ad una prolungata fase di tensione sociale che coinvolge tre organiz- restrizione della libertà di circolazione»,
zazioni sindacali e che si traduce in oltre un mese di azioni collettive, la società controlla- 13 Concentra la sua attenzione sulle differenze M.V. BALLESTRERO, op.cit., 384-388.
212 PRIMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI L'AMBIGUITÀ DEL GIUDICE EUROPEO 213

sindacale contestata. Infatti, sebbene il diritto comunitario riconosca que- Rinviando alla conclusione di questo capitolo considerazioni di ordine
sti diritti, per evitare che attraverso enti o associazioni di natura non pub- più generale, per il momento sarà sufficiente segnalare come questi casi
blicistica si possano produrre situazioni lesive vietate allo stato e agli enti siano contraddistinti da una certa (e decisamente censurabile) aggressità di
pubblici, «si deve [ ... ] verificare se il fatto che tal une organizzazioni sin- fondo del giudice europeo: pur di garantire l'uniforme applicazione di uno
dacali di uno Stato membro possano intraprendere un'azione collettiva al- dei diritti riconosciuti (le varie libertà di circolazione di volta in volta in-
le predette condizioni costituisca una restrizione alla libera prestazione dei vocate) dali 'ordinamento europeo, la Corte non esita ad aggirare precisi
servizi e, in caso affermativo, se la stessa possa essere giustificata». In- ostacoli normativi e, attraverso le rigide maglie della proporzionalità, non
somma, ancora una volta, il diritto costituzionale (certamente espressivo si preoccupa di sottostimare il valore dei diritti costituzionali invocati. In-
dell'idendità costituzionale svedese) alla difesa collettiva delle prerogative somma, ignorando tutto il dibattito sulla necessità di contemperare rispet-
dei lavoratori deve 'subire' il bilanciamento con un diritto di matrice eco- to dei trattati europei e rispetto delle costituzioni nazionali, i giudici del
nomica e mercantilista. Sulla base di queste valutazioni, i giudici prima ac- Lussemburgo ribadiscono la centralità di alcuni diritti legati all'identità
certano che concretamente le attività sindacali hanno realizzato una restri- dell'ordinamento europeo a scapito di altri diritti legati alle identità costi-
zione alla libertà economica, e seguendo il solito schema argomentativo, tuzionali nazionali.
valutano la liceità dell'azione collettiva sulla base del principio di propor-
zionalità. Diversamente dal precedente che abbiamo esaminato, però, in
questo caso il controllo giudiziario si interrompe al primo dei tre parame- 15.2. La seconda linea giurisprudenziale
tri imposti dal principio di proporzionalità: la misura di restrizione alla li-
bertà di circolazione dei servizi, essendo finalizzata ad imporre standard di Come era facile immaginare, la formalizzazione della clausola di salva-
tutela sociale superiori a quelli determinati dalla direttiva 96171, non è ido- guardia delle identità costituzionali (in abbinamento alle stroncature criti-
nea a realizzare obiettivi meritevoli di tutela per il diritto comunitario e che ricevute) ha imposto al giudice europeo un ripensamento della durissi-
pertanto, ai fini della risoluzione del caso, non è necessario l'esperimento ma linea giurisprudenzale seguita nei casi Viking e Lava!.
del test di necessità e l'esperimento del test di proporzionalità in senso Il nuovo indirizzo decisionale (per certi versi anticipato dalla giuri-
stretto. A prescindere da questo dettaglio, anche il caso Lava! conferma sprudenza Schmidberger e Omega 16) prende il via quando, nel corso di un
l'idea di un bilanciamento "sbilanciato" in favore delle libertà economi-
che. Anche in questo caso, infatti, i giudici estendono il loro ambito di
competenza e, facendo ricorso ad argomenti giuridici assai discutibili 14 ,
gli stessi obblighi o doveri di un titolare di pubblici poteri: l 'equiparazione del diritto allo
concretamente subordinano un diritto sociale costituzionalmente ricono- sciopero ed alla contrattazione collettiva a misure autoritarie pubblicistiche non solo non
sciuto alla libertà d'impresa. Come se ciò non bastasse, anche in questo ca- è coerente ma è in contraddizione con l'asserita loro natura di libertà attinenti all' "auto-
so i giudici, in nome di superiori esigenze di certezza ed uniformità, si nomia privata" delle "parti sociali"; poiché, non solo in Europa bensì in tutto il moder-
preoccupano di garantire la predeterminabilità economica degli effetti del- no costituzionalismo occidentale, pubblico e privato sono differenti ed hanno discipline
la contrattazione collettiva e 'dimenticano' che le peculiarità dell'autono- diverse. E confondendo tra loro pubblico e privato, sino a sovrapporli, si rischia di perde-
re di vista completamente la distinzione, irrinunciabile per il costituzionalismo, tra il po-
mia sindacale non sopportano l'equiparazione con le regole che governano tere e la libertà». In altro passaggio lo stesso autore mette in evidenza che <<E va aggiun-
il settore pubblico 15 • to, perché anche questo fa parte del bagaglio di esperienze acquisito, che ogniqualvolta si
è coltivato il tentativo di assorbire ed esaurire il compito di tenere in equilibrio il rappor-
to di lavoro solo con strumenti pubblici, demandandolo direttamente alla legge ed a mec-
canismi amministrativi, come è accaduto con !"'ordinamento corporativo" italiano,
14
Vedi anche le considerazioni di M.V. BALLESTRERO, op.cit., 388. all'eclissi della libertà sindacale, come libertà privata, si è accompagnata un'eclissi di li-
15 bertà assai più vasta>>.
In questo senso V. ANGIOLINI, Lava!, Viking, Riiffert e lo spettro di Le Chapelier, in
http://w3 .uniromal.itlmasterlavoro/, segnala che <<Il fatto che (anche) il privato sia tenu- 16 Prima dell'entrata in vigore della nuova formulazione della clausola sulla salvaguar-
to al rispetto della libertà altrui non significa, automaticamente, che egli abbia al riguardo dia delle identità costituzionali il giudice europeo, con le decisioni, C-112/00, Schmid-
2J4 PRJMA/JA DEL DlRJTJO EUROI'EO E SAL VAliUARDJA DELLE llJENTIT;\ COSTITUZJONALI L' AMBIGUITA DEL GIUDJCE EUROPEO 215

procedimento pregiudiziale 17 , il governo austriaco e la Commissione in- quisiti di idoneità, di necessità e di proporzionalità in senso stretto, i giu-
vocano la protezione del!' art. 4 del Trattato sul!' Unione europea perché dici non possono fare altro che riconoscere le ragioni del!' Austria e am-
mettere l'applicabilità concreta di una normativa astrattamente limitativa
sostengono che la normativa sul divieto di utilizzo di titoli nobiliari nel
cognome esprima l'idea nazionale di eguaglianza e che sia direttamente del diritto europeo.
Sempre in sede di giudizio pregiudiziale, l'idea per cui l'identità costi-
ricollegabile alla concezione austriaca di ordine repubblicano Q セN@ Chiama-
ti esplicitamente a confrontarsi con la questione de !l'identità costituzio- tuzionale sia (soltanto) una causa astrattamente legittima di restrizione e
che essa debba invece essere condizionata al rispetto dei parametri imposti
nale, i giudici del Lussemburgo per un verso presumono la loro compe-
dalla proporzionalità è stata qualche mese dopo ribadita con il caso Rune-
tenza a pronunciarsi e per un altro si sforzano di ridurre l'impatto che la
vic- Vardyn e Wardyn 21 • Di fronte ad una questione relativa alla normativa
nuova formulazione della clausola di salvaguardia potrebbe avere sulla
loro giurisprudenza. Più precisamente essi, rifacendosi ad alcuni prece- lituana con cui si dettano le indicazioni relative alla conette modalità di
trascrizione di un cognome, i giudici europei, pur riconoscendo che «lo
denti 19 , statuiscono che l'evocazione dell'identità costituzionale può rile-
vare come causa di giustificazione attinente alla salvaguardia dell'ordine scopo perseguito da una normativa nazionale come quella controversa nel-
pubblico e che come tale deve essere sottoposta (evidentemente ad opera la causa principale, diretta a proteggere la lingua ufficiale nazionale con
l'imposizione delle regole di grafia previste da tale lingua, costituisce, in
della stessa Corte di giustizia) ad una rigorosa applicazione del principio
via di principio, uno scopo legittimo idoneo a giustificare restrizioni ai di-
di proporzionalità 20 • Pertanto, una volta verificata la sussistenza dei re-
ritti di libera circolazione e di soggiorno» e pur riconoscendo che detta
normativa «può essere presa in considerazione nella ponderazione dei le-
gittimi interessi con i [ ... ] diritti riconosciuti dal diritto dell'Unione», han-
berger, del 12 gennaio 2003; C-369/96, Ardblade, del 23 novembre 1999; C-159/90, Gro-
gan, del4 ottobre 1991; C-379/87, Groener, del28 ottobre 1989 e C-36/02, Omega, del14 no immediatamente puntualizzato che «eventuali misure restrittive di una
ottobre 2004 aveva tenuto in considerazione principi costituzionali di particolare rilievo. In libertà fondamentale, come quella di cui all'art. 21 TFUE, possono essere
particolare, con il caso Omega aveva statuito che il rilievo che il Grundgesetz attribuisce al- giustificate da considerazioni oggettive solo ave risultino necessarie ai fi-
la dignità umana esclude legittimamente l'applicazione di una norma europea che altrimen- ni della tutela degli interessi che esse mirano a garantire e solo nella misu-
ti avrebbe consentito la vendita di un gioco in cui si simulava l'uccisione di esseri umani.
17
ra in cui tali obiettivi non possano essere raggiunti mediante misure meno
Sentenza della Corte di giustizia europea, C-208/09, Sayn- Wittgenstein, del 22 di-
cembre 2010. Per un commento vedi E. D1 SALVATORE, Il caso Sayn- Willgenstein: ordine
restrittive 22 ».
pubblico e identità costituzionale dello Stato membro, in Quad. cost., 2, 2011,435-436.
IH Vedi il paragrafo 74 e il paragrafo セo@ della decisione.
19 A questo proposito vedi le sentenze richiamate al paragrafo 86.
sono essere giustificate da motivi attinenti all'ordine pubblico solo ove risultino neces-
20
Al paragrafo 81 della decisione la Corte statuisce che «Ai sensi di una costante giu- sarie ai fini della tutela degli interessi che esse mirano a garantire e solo nella misura in
risprudenza, un ostacolo alla libera circolazione delle persone può essere giustificato so- cui tali obiettivi non possano essere raggiunti mediante misure meno restrittive». È ap-
lo se è basato su considerazioni oggettive e se è proporzionato all'obiettivo legittima- pena il caso di evidenziare che quella qui adottata sembra essere la lettura suggerita dal-
mente perseguito dalla normativa nazionale». L'idea che il giudice europeo si rifaccia ad la dottrina che si richiama all'intepretazione centralista dell'art. 4 del Trattato sull'Unio-
un 'accezione fortemente restritti va del!' idea di identità costituzionale si desume anche
ne europea.
dal passaggio contenuto nel paragrafo 86 dove i giudici, dopo aver definito l'identità co-
21 Sentenza della Corte di giustizia europea, C-391109, Runevic- Vardyn e Wardyn, del
me un'espressione dell'ordine pubblico, affermano che <<La Corte ha ripetutamente ri-
12 maggio 2011. Riferimenti alla decisione anche in B. GuASTAFERRO, Il rispetto delle
」ッイ、。セ@ .che la nozione di ordine pubblico, in quanto giustificazione di una deroga ad una
identità nazionali nel Trattato di Lisbona tra riserva di competenze statali e "contro/imi-
il berta fondamentale, deve essere intesa in senso restrittivo, di guisa che la sua portata
non può essere determinata unilateralmente da ciascuno Stato membro senza il controllo ti europeizzati", in www forumcostituzionale .i t.
delle istituzioni dell'Unione europea [ ... ]. Ne consegue che l 'ordine pubblico può esse- 22 Nota che anche al paragrafo 83 si precisa che ,,ai sensi di una costante giurispruden-

re invocato soltanto in caso di minaccia reale e sufficientemente grave ad uno dea li inte- za, un ostacolo alla libera circolazione delle persone può essere giustificato solo se è basa-
ressi fondamentali della collettività». Infine, a ulteriore conferma di questa idea, セャ@ para- to su considerazioni oggettive e se è proporzionato all'obiettivo legittimamente persegui-
grafo 90 si può leggere che «Eventuali misure restrittive di una libertà fondamentale pos- to dalla normativa nazionale>>.
l'

l
1, 216 PluMAZIA DEL DIRITTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI L'AMBIGUITÀ DEL GIUDICE EUROPEO 217

l Infine, si noti che lo schema analizzato è stato più recentemente ripro-


posto anche in sede di un giudizio avente ad oggetto un ricorso per ina-
la giurisprudenza costituzionale francese 25 . Innanzi tutto, comprensibil-
mente preoccupato dagli effetti determinati dal controllo di costituzionalità
dempimento 23 • Più precisamente, l'iter argomentativo riappare quando, delle leggi interne di attuazione del diritto dell'Unione, la Corte ha preci-
per sanzionare una norma con cui si limitava ai soli cittadini nazionali l'ac- sato che la dichiarazione di incostituzionalità di una normativa di attuazio-
cesso alla professione notarile, la Corte risponde al ragionamento con cui ne di disposizioni europee esclude il controllo di validità che le spetta in
il governo lussemburghese invocava la protezione della clausola di salva- via esclusiva e, pertanto, ha dichiarato che questa prassi non è conforme al
guardia e in maniera manifesta statuisce che «benché la salvaguardia del- diritto comunitario 26 . Inoltre, in evidente contrasto con l'ipotesi di un ro-
l'identità nazionale degli Stati membri costituisca uno scopo legittimo ri- vesciamento degli obblighi connessi all'interpretazione conforme, i giudi-
spettato dall'ordinamento giuridico dell'Unione, come del resto ricono- ci ribadiscono che, per giurisprudenza costante della Corte, i loro colleghi
sciuto dall'art. 4, n. 2, TUE, l'interesse menzionato dal Granducato può nazionali sono tenuti a scegliere tra i vari significati attribuibili alla norma
tuttavia essere utilmente salvaguardato con mezzi diversi dali' esclusione quello che meglio soddisfa le prescrizioni dell'ordinamento europeo. Per
in via generale dei cittadini degli altri Stati membri». di più, proseguendo sulla stessa linea monitoria, i giudici rifiutano le argo-
È il caso di segnalare che, seppur non perfettamente coincidente, una si- mentazioni proposte dai loro colleghi francesi e mostrano una certa infles-
mile linea argomentativa non si discosta di molto da quella seguita nei ca- sibilità nell'affermare che, a prescindere dai tempi imposti dalla disciplina
si precedentementi analizzati e per certi versi ne rappresenta una attualiz- del controllo incidentale, il cッョNセ・ゥャ@ constitutionnel, alla stregua di qualsia-
zazione al nuovo contesto normativa. Infatti, al di là del fatto che queste
ultime decisioni prendono apertamente in considerazione i nuovi riferi-
menti normativi dell'identità costituzionale, non si può fare a meno di os-
servare che esse sostanzialmente ripropongono le logiche argomentative 25 Sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, C-188/10, Melki, del22 giu-

proprie di Viking e Lava l e che la scelta di inquadrare l'art. 4 tra le cause di gno 2010. Per un commento alla decisione vedi M. BossuYT-W. WERRIJDT, The Full Effect
of EU Law and ofConstitutional Review in Belgium and France after the Melki Judgment,
giustificazione conferma la debolezza del ruolo riconosciuto alle norme
in Eur. const.law rev., 2011,3, 355-391.
che esprimono le identità costituzionali nazionali 24 • 26 Ai paragrafi 55-56 la Corte di giustizia esplicitamente afferma <<Qualora, infatti, il

carattere prioritario di un procedimento incidentale di controllo della legittimità costi tu-


zionale si concluda con l'abrogazione di una legge nazionale che si limita a recepire le di-
15.3. La terza linea giurisprudenziale sposizioni imperative di una direttiva dell'Unione, a causa della contrarietà di detta legge
alla Costituzione nazionale, la Corte potrebbe, in pratica, essere privata della possibilità di
procedere, su domanda dei giudici del merito dello Stato membro interessato, al controllo
La durezza espressa dalle decisioni prima analizzate trova una confer- della validità di detta direttiva con riguardo agli stessi motivi relativi alle esigenze del di-
ma solo parziale nella terza linea giurisprudenziale seguita dalla Corte di ritto primario, segnatamente dei diritti riconosciuti dalla Carta dei diritti fondamentali del-
giustizia in materia di relazioni tra gli ordinamenti. l'Unione europea, alla quale l'art. 6 TFUE conferisce lo stesso valore giuridico che rico-
Per un verso, infatti, sfruttando la questione di pregiudizialità sollevata nosce ai Trattati. Prima che si possa effettuare il controllo di legittimità costituzionale di
una legge, il cui contenuto si limita a trasporre le disposizioni imperative di una direttiva
dalla Corte di cassazione francese nel caso Melki, il giudice europeo ha ap-
del! 'Unione, con riguardo agli stessi motivi che mettono in discussione la validità della di-
profittato dell'occasione per rivolgere alcune critiche ali' orientamento del- rettiva, gli organi giurisdizionali nazionali, avverso le cui decisioni non possono essere
proposti ricorsi giurisdizionali di diritto interno, sono, in linea di principio, tenuti, in virtù
del!' art. 267, terzo comma, TFUE, a chiedere alla Corte di giustizia di pronunciarsi sulla
validità di detta direttiva e, successivamente, a trarre le conseguenze derivanti dalla sen-
23 Sentenza della Corte di giustizia europea, C-51108, Commissione contro Lussem-
tenza pronunciata dalla Corte a titolo pregiudiziale, a meno che il giudice che dà avvio al
burgo, del24 maggio 2011. Riferimenti alla decisione anche in B. GuASTAFERRO, op.cit. controllo incidentale di costituzionalità non abbia esso stesso adito la Corte di giustizia
24 Sulla possibilità di equiparare la nuova giurisprudenza sull'identità costituzionale ai con tale questione in forza del secondo comma di detto articolo. Infatti, nel caso di una leg-
casi Viking e Lava! vedi anche quanto ho sostenuto in F. VECCHIO, La clausola di salva- ge nazionale di trasposizione avente detto contenuto, la questione se la direttiva sia valida,
guardia delle identità costituzionali, ci t. alla luce del!' obbligo di trasposizione della medesima, riveste un carattere preliminare>>.
2]8 PRIMAZIA DEL DIRJTI'O EUROP!'O E SAL VAGUARD!A DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI L'AMBIGUITÀ DEL GIUDICE: EUROPEO 219

si altro organo giurisdizionale, sia obbligato a fare ricorso allo strumento si al mancato coordinamento dei rinvii pregiudiziali e così trova implicita
del rinvio pregiudiziale alla Corte del Lussemburgo 27 : in effetti- come conferma la teoria per cui l'ordinamento dell'Unione, distaccandosi
mostra la stessa decisione in questione 28 -la rapidità del procedimento ac- dali' interpretazione di "immediata applicazione" (e quindi dal! 'idea di
celerato dovrebbe valere ad escludere la possibilità di incompatibilità di uniformità che a questa era sottesa) del diritto europeo che era stata offer-
termini tra il sindacato di costituzionalità (anche nel caso di sindacato pre- ta dalla giurisprudenza Simmenthal e discostandosi dagli equilibri che si
ventivo) e il rinvio pregiudiziale. erano consolidati nella giurisprudenza Granita! e Solange, apre ad un si-
Per contro però, in riferimento alla questione della legittimità comuni- stema in cui il rinvio alla corte costituzionale nazionale precede (e forse,
taria delle nuove disposizioni costituzionali francesi, il giudice europeo sulla scorta di quanto avvenuto nel caso Federfarma e sulla scorta di una
preferisce non sbilanciarsi e, pur precisando che in nessun caso è ammissi- certa reticenza dei giudici ad esercitare il doppio rinvio, si potrebbe addi-
bile una normativa nazionale che impedisca o limiti il rinvio pregiudiziale, rittura dire 'assorba') il rinvio alla Corte di giustizia.
non chiude le porte in maniera definitiva alle modalità normativamente L'idea di una rivisitazione dell'interpretazione di "immediata applica-
previste per il nuovo sindacato incidentale di costituzionalità 29 . Più preci- zione" del diritto europeo trova una conferma anche nella decisione Char-
samente secondo il ragionamento sviluppato, l'obbligo di interpretazione try con cui la Corte risponde alle questioni poste dal giudice belga in rela-
conforme impone l'adesione alla lettura più favorevole al diritto europeo. zione ali' introduzione della questione prioritaria di costituzionalità 32 . In-
Pertanto, essendo possibili varie interpretazioni (come mostra lo stesso fatti, pur avendo l'occasione di correggere il tiro, anche in questa ipotesi i
conflitto interpretativo tra Corte di Cassazione e Com·eil Constitution- giudici salvano l'impianto generale disegnato dalla nuova riforma belga e
ne/30), la Corte, probabilmente consapevole dell'impatto politico di una si accontentano di statuire (soltanto) che il procedimento incidentale di
decisione di illegittimità, si è limitata a statuire che in astratto la normati- controllo costituzionale è legittimo nella misura in cui il <<carattere priori-
va denunciata non produce problemi di compatibilità con il diritto comu- tario di siffatto procedimento non abbia l 'effetto di impedire- tanto prima
nitario 31 • Nulla invece è stato specificato a proposito dei problemi connes- della trasmissione di una questione di legittimità costituzionale al!' organo
giurisdizionale nazionale incaricato di esercitare il controllo di costituzio-
nalità delle leggi quanto, eventualmente, dopo la decisione di tale organo
27
Nella parte finale del paragrafo 56 della sentenza i giudici sono molto chiari nello giurisdizionale su detta questione- a tutti gli organi giurisdizionali nazio-
statuire che <da fissazione di un termine rigido per la durata dell'esame da parte dei giudi-
ci nazionali non può rendere vano il rinvio pregiudiziale relativo alla validità della diretti-
va m causa».
セ@ È il caso di segnalare che grazie al procedimento accelerato la Corte ha pronunciato
R WERR!JDT, op.cit., 391 sulla base dell'assunto per cui la preoccupazione per la salvaguar-
la decisione in meno di tre mesi dal momento in cui il giudice francese ha esercitato il rin- dia della sua dottrina potrebbe portare il giudice europeo a non rispettare le decisioni del-
vio pregiudiziale. le altre giurisdizioni che compongono il sistema multilivello di protezione dei diritti fon-
29 damentali. Lo stesso autore auspica che il giudice europeo mostri un nuovo e più flessibi-
È il caso di segnalare che M. BossuYT-W. WERRIJDT, op. cit., dopo aver espressa- le atteggiamento in materia di relazioni tra gli ordinamenti.
mente ricol!egato le nuove riforme sulla questione prioritaria di costituzionalità con la ne- 32 Ordinanza della Corte di giustizia europea, C-457/09, Chartry, del l o marzo 20 Il.
cessità di salvaguardare le identità costituzionali nazionali e dopo aver espresso l'idea per
cui i nuovi sistemi costituzionali sono essi stessi un'espressione dell'identità, pare ritene- Per un commento ulteriore al caso vedi F. VECCHIO, Il sistema multilivello di tutela dei
re che la decisione con cui il giudice europeo ha statuito la (astratta) legittimità dei sistemi diritti fondamentali alla luce del caso Chartry della Corte di giustizia, in Quad. cosi.,
nazionali sia da ricondurre (anche) alla necessità di rispettare il nuovo art. 4 del Trattato 2011,3,687-689. Al di là del profilo preso in considerazione, l'ordinanza si segnala an-
sull'Unione europea. che perché, anticipando quanto statuito dalla decisione C-571/JO, Kamberaj, del24 apri-
30 le 2012 (per un commento vedi A. RuGGERI, La Corte di giustizia marca la distanza tra
È da notare che per confermare la plausibilità dell'interpretazione proposta dai giu- il diritto de/l' Unione e la Cedu ed offre un puntello alla giurisprudenza costituzionale in
dici costituzionali la Corte di giustizia richiama la decisione 312305 con cui il, il 14 mag-
tema di (non) applicazione diretta della Convenzione (a margine di Corte giust. Grande
gio 2010 il Conseil d'Etatonsiglio di Stato ha espresso la sua posizione sull'interpretazio- sez., 24.4.2012), in www.giucost.org), pare escludere che l'adesione dell'Unione euro-
ne delle norme.
pea alla CEDU imponga la disapplicazione delle norme interne contrarie al diritto con-
31
Vedi paragrafo 57 della decisione. Critica questa impostazione M. BossUYT-W. venzionale.
220 PRlMAziA DEL DIRIITO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI L'AMBIGUITÀ DEL GIUDICE EUROPEO 221

nali di esercitare la loro facoltà o di adempiere il loro obbligo di sottopor- quegli interventi giurisprudenziali finalizzati a realizzare una differenzia-
re questioni pregiudiziali alla Corte 33 ». zione su base nazionale. Peraltro, al di là degli effetti determinati dalle due
sentenze appena citate, nella stessa direzione pare andare anche la reticen-
za con cui il giudice europeo si confronta con alcune questioni cruciali:
15.4. L'ambiguità della Corte di giustizia e i rischi di disgregazione tanto la mancata sanzione dei casi in cui l'intervento giurisprudenziale na-
dell'attuale ordine giuridico europeo zionale si traduce neli' applicazione di un controlimite materiale (o come
abbiamo visto nei paragrafi precedenti addirittura formale) 36 , quanto la
Pur potendo probabilmente essere integrati da altre linee decisionali, gli scelta di riaffermare solo per via incidentale alcuni principi storicamente
orientamenti giurisprudenziali presi in considerazione in questo capitolo legati ali' affermazione dell'uniformità del sistema (interpretazione confor-
sono sufficienti per mostrare la complessità del panorama generale di rife- me al diritto europeo, obbligatorietà del rinvio pregiudiziale delle giurisdi-
rimento. Malgrado queste considerazioni, pare comunque possibile soste- zioni nazionali di ultima istanza e divieto di successivo intervento nazio-
nere che, in risposta alle sfide poste dalle applicazioni concrete della clau- nale negli ambiti disciplinati dalle direttive) sono degli straordinari incen-
sola di salvaguardia delle identità costituzionali, la Corte di giustizia abbia tivi a tenere condotte giurisprudenziali antieuropee e certamente rappre-
elaborato una giurisprudenza in cui i toni forti e le chiusure alle decisioni sentano delle ulteriori testimonianze del successo delle istanze alla diffe-
dei tribunali nazionali sono inesistricabilmente legati alle aperture e alle renziazione nazionale.
concessioni. Senza avventurarsi in ricostruzioni generali che, in ragione della deli-
Per un verso, infatti, sia l'assoluto disinteresse per il tema delle identità catezza e della relativa novità delle questioni trattate, appaiono quanto mai
costituzionali che caratterizza Viking e Lavai, sia la successiva relativizza- premature, sembra comunque possibile concludere che le tendenze fin qui
zione delle questioni identitarie che (fatti salvi i precedenti che vanno da espresse dal giudice europeo appaiono in qualsiasi caso criticabili e co-
Schmidberger a Omega 34) si determina a partire da Sayn-Wittgenstein testi- munque si discostano sensibilmente dai precedenti della giurisprudenza
moniano una ferma volontà della Corte di giustizia di non indietreggiare ri- "eroica" degli anni sessanta e settanta 37 • Infatti, pare quasi che, una volta
spetto alla giurisprudenza con cui essa si è (auto)attribuita la missione diga- preso atto che le esigenze dell'uniformità possono concretamente entrare
rantire l'unità e l'uniformità dell'ordinamento europeo: secondo quanto in contrasto con la tutela dei diritti fondamentali, la Corte, dimenticando
emerge da una lettura dei casi in questione, l'esigenza di tutelare l'omogenea che il fondamento principale della sua base di azione risiede (non tanto
applicazione delle norme europee non può essere messa in discussione nem- nella lettera dei Trattati, ma piuttosto) nella necessità di intervenire per ga-
meno nel caso in cui questa finisca con il determinare una compressione del- rantire l'uniforme applicazione dei diritti individuali riconosciuti dall'or-
le prerogative (o almeno di alcune specifiche prerogative) della persona.
Per contro, però, non si può fare a meno di rilevare che, se si tiene nel-
scorta delle indicazioni che emergono dalle due decisioni, i giudici costituzionali italiani e
la dovuta considerazione l'importanza che hanno giocato i meccanismi tedeschi potrebbero essere indotti a modificare gli orientamenti fin qui consolidati con
procedurali nella concreta affermazione del primato, la prudenza che con- Granita[ e Solange II. È il caso di riferire che, per lo meno per il momento, G. TESAURO,
traddistingue le decisioni Melki e Chartry è un chiaro segnale di debolez- Relazioni tra Corte costituzionale e Corte di giustizia, in www.cortecostituzionale.it, con
za e, operando uno svuotamento sostanziale della dottrina della primauté, specifico riferimento alla Corte costituzionale italiana, esclude una eventualità del genere.
estende (ben al di là dei confini della Francia e del Belgio 35) i margini per 36 È appena il caso di ricordare che con la decisione C-224/01, Kobler, del30 settem-
bre 2003 la Corte di giustizia ha espressamente statuito che è ben possibile addivenire ad
una condanna per inadempimento in relazione a condotte tenute da organi giudiziari in-
33 temi.
Così il paragrafo 20 della decisione dove viene anche richiamato il precedente
37 R. BJFULco-M. CARTABIA-A. CELOTTO, Introduzione, in R. BIFULCo-M. CARTABIA-A.
Melki.
CELOTTO, L'Europa dei diritti, Bologna 2001 definisce "eroica" la giurisprudenza degli
34
A questo proposito vedi la nota 586. anni sessanta della Corte di giustizia, anche se paventa i rischi di nuove fughe in avanti del
35
Ad esempio, almeno astrattamente si potrebbe essere indotti a pensare che, sulla giudice europeo.
l' AMBIGUJTÀ DEL COIL DICE EUKOI'EO 223
222 PRJMAZJA DEL DJJUTJO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE JDENTJTÀ COSTJTUZJONALJ

eia a contemperare (o per lo meno a tentare seriamente di contemperare)


d!namento sovranazionale, non sfrutti fino in fondo il 'potenziale' costitu-
uniformità e garanzia dei diritti attraverso la definizione di standard sovra-
zwnale_ 」ッョエセオ@ nelle attuali disposizioni europee (si può fare l'esempio
nazionali comuni che costringe il giudice europeo ad elaborare una giuri-
delle dJsposiZiom contenute nella Carta dei diritti fondamentali, delle di-
sprudenza ambigua che in alcuni casi, in nome del rispetto de !l'identità co-
sposizioni in materia di non discriminazione o delle disposizioni in mate-
stituzionale, sacrifica l'esigenza dell'uniformità (o per lo meno tacitamen-
ria di cittadinanza europea 3g): è soltanto la preventiva e discutibile rinun-
te accetta, pro bono pacis, certi strappi) e in altri casi mortifica l'afferma-
zione di alcune prerogative individuali. Peraltro, al di là del fatto che en-
trambe le opzioni considerate producono effetti altamente indesiderabili,
18 A questo proposito è molto importante segnalare che, in materia di diritto alla riuni-
l'impressione è che nel lungo periodo possa essere la seconda tendenza a
ficazione familiare, la Corte di giustizia aveva iniziato ad esprimere un orientamento au- prevalere sulla prima: è abbastanza realistico sostenere che l' insostenibi-
tenticamente progressista attraverso cui ha iniziato ad autonomizzare i diritti previsti nel-
lità politica e sociale di orientamenti giurisprudenziali che sistematica-
la Carta deJ dmtt1 fondamentali. Ad esempio, nel caso C-34/09, Zambrano, dell'8 marzo
2011 (si vedano anche le conclusioni dell'Avvocato generale Sharpstone), i giudici esten- mente comprimano i diritti fondamentali (specialmente, ma non esclusiva-
dono la log1ca sottesa alle argomentazioni utilizzate nel caso C-200/02, Chen, del 19 otto- mente, i diritti sociali) in nome delle libertà economiche, possa prima o poi
bre 2004 e attraverso il richiamo alla cittadinanza europea impongono alle autorità nazio- finire per aprire la strada agli interventi nazionali di correzione (o, secon-
nali la tutela di un diritto previsto dalla Carta (in questo caso l'articolo 7) indipendente- do i casi, di prevenzione) e per costringere il giudice europeo ad un atteg-
mente da qualsiasi previo esercizio di una libertà di circolazione. Un simile orientamento
giamento più rinunciatario. Insomma, se non vuole perdere le basi della
che, in caso di ーゥ・ョセ@ consolidamento, darebbe rilievo autonomo alle previsioni contenute
nell'a cZセイエ。@ de1 dmtl! fondamentali e quindi rivoluzionerebbe l'ordine giuridico europeo, è sua legittimazione, il giudice europeo deve cercare strade alternative a
pero p!U recentemente stato smentito con il caso C-256111, Dereci, del 15 novembre 2011. quelle che ha seguito per consolidare il mercato unico, altrimenti diventa
Per maggiori spunti sulla vicenda Zambrano rinvio a quanto ho sostenuto in F. VECCHio, concreto il rischio per cui una più seducente giurisprudenza nazionale (che
Il 」。セ@ rセゥコ@ zgi⦅ョ「イセッ@ tra cittadinanza europea, discriminazioni a rovescio e nuove pos- in nome delle identità costituzionali si preoccupa di proteggere diritti ap-
szbzllla dz applzcazzone della Carta dei diritti fondamentali del/' Unione, in Dir. pubbl.
petibili nel nuovo contesto sociale) riscuota più consensi della giurispru-
comp. eur., 2011, 1249-1251. Per una ricostruzione complessiva di queste vicende giuri-
sprudenzwh SI veda mvece M.J. VAN DEN BRINK, EU Citizenship and EU Fundamental Ri- denza europea (sostanzialmente delegittimata in quanto considerata di in-
ghts: Taking EU Citizenship Rights Seriously?, in Leg. iss. econ. int., 2012,2,273-289 che tralcio per la piena affermazione di diritti ritenuti essenziali) e finisca con
sembra sostenere la tesi proposta in questa sede. illimitame il raggio di azione.
Secondo un altro orientamento la Corte potrebbe arrogarsi la competenza a statuire
sulle discriminazioni a rovescio prodotte da Il' applicazione del diritto europeo. Questa in-
teressante proposta (fatta da G. PisTORJO, Le discriminazioni a rovescio derivanti da/l'ap-
p/zcazwne del dmtto comunitario, in www.europeanrights.eu) avrebbe il pregio di indivi-
duare una soluzione uniforme ad alcuni problemi determinati dall'applicazione del diritto
dell'Unione europea.
Si potrebbe cenamente obiettare che orientamenti del genere finiscono per non tenere
nell_a dovuta considerazione i vincoli di competenza del sistema europeo. A ben vedere,
pero, per quanto fondata questa obiezione non pare insuperabile. Infatti, per un verso si
può controbattere che, sin dalle origini del processo di integrazione, il limite delle compe-
tenze attnbuJte ha mostrato una certa "porosità": basti pensare alla disinvoltura con cui le
istituzioni giudiziarie e norrnative europee intervengono in ambiti che a rigore sarebbero
preclusi alloro mtervento. Per altro verso sarà facile osservare come nei casi Viking e La-
valli gJUdJCe europeo non si è fatto scrupolo di aggirare i limiti di competenza esplicita-
mente stabJhtJ dal dmtto pnmario dell'Unione e non si capisce quindi perché ci si dovreb-
be merav1ghare se questo dovesse superarli al fine di riequilibrare gli squilibri prodotti
dalla sua gwrrsprudenza m materia di tutela dei diritti diversi dalle libertà economiche. A
ben vedere, malgrado le apparenze, simili interventi, sembrano assi più legittimi di yuelli
adottai! m altre cJrcostanze dalla giurisprudenza del Lussemburgo.
CONCLUSIONI.
L'ASIMMETRIA COSTITUZIONALE COME POSSIBILE
l
l' CONSEGUENZA DELL'EUROPEIZZAZIONE DEI CONTROLIMITI:
UNITI NELLA DIVERSITÀ O DIVERSI NELL'UNIONE?

L'analisi normativa e giurisprudenziale condotta nelle pagine preceden-


ti dovrebbe essere sufficiente a mostrare come le nuove norme introdotte
dal Trattato di Lisbona stiano progressivamente creando le condizioni per
la determinazione di un nuovi equilibri nelle relazioni tra gli ordinamenti.
Come si è visto, preoccupati dall'esigenza di tutelare le identità costituzio-
nali, i vari attori del sistema integrato europeo stanno rimettendo in di-
scussione alcuni postulati basilari della dottrina della primauté: sul fronte
interno, attraverso l'inversione dell'obbligo di interpretazione conforme,
attraverso l'inversione dell'ordine dei rinvii pregiudiziali nelle ipotesi di
doppia pregiudizialità e attraverso il controllo di costituzionalità sugli atti
di esecuzione del diritto europeo le istituzioni nazionali (non solo le con-
sulte, ma anche i giudici ordinari, i legislatori e i redattori delle riforme co-
stituzionali) si stanno dotando di strumenti che possono materialmente (o,
quando non si abbia la sensibilità di salvare almeno l'apparenza, addirittu-
ra formalmente) integrare la concretizzazione di veri e propri controlimiti;
sul fronte europeo, l'inquietante sensazione di una tendenza alla rinazio-
nalizzazione è alimentata anche dai primi segnali di cedimento della Corte
di giustizia (in materia di doppio rinvio) e, più in generale, dagli ambigui
silenzi con cui l'istituzione giudiziaria ha accolto le provocazioni e gli
"strappi" provenienti dai sistemi nazionali.
Di per se stessa, come ci mostra la storia del processo di integrazione e
la storia delle relazioni tra le corti, i toni polemici a volte usati dai diversi
attori che compongono il panorama istituzionale europeo non rappresenta-
no certo una novità e ormai non dovrebbero più scandalizzare nessuno. Al-
lo stesso modo, è certo che nemmeno l'idea di un cambiamento nelle mo-
dalità di relazione tra gli ordinamenti rappresenta un problema: ad ogni fa-
226 PRJMAZ!A DEL D!Rl1TO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI CoNCLUSIONI 227

se di revisione normativa e politica degli equilibri europei- e, tra allarga- si sia data corretta applicazione alle prescrizioni sovranazionali) e hanno
mento, nuovo Trattato e crisi quella che stiamo vivendo in questi anni in- fatto venire meno uno degli interessi principali ali' utilizzo del rinvio pre-
dubbiamente lo è- sono sempre corrisposti dei ripensamenti e delle ricon- giudiziale. Infine, a tutto ciò si aggiunga anche che la 'vecchia' concezio-
figurazioni degli assetti e come si è visto nel corso della trattazione i punti ne del federalismo europeo non pare avere più il rilievo che aveva all'ini-
di equilibrio tra primato e identità si sono più volte evoluti nel tempo. Ad- zio degli anni sessanta: schiacciata tra le voci di quanti propugnano un ri-
dirittura, proseguendo ad utilizzare l'evocativa metafora geologica richia- torno agli schemi istituzionali dello stato nazionale e le voci di quanti in-
mata nell'introduzione, gli smottamenti rilevati possono per certi versi es- vece propugnano il mantenimento di un'indefinita perpetuazione dell'inte-
sere interpretati come scosse tell uri che di assestamento perfettamente grazione funzionalista, l'idea di un'Europa federalista sembra aver perso
compatibili con il modello teorico dell'unità nella diversità. Tuttavia, an- l'appeal di qualche decennio fa.
che a voler sottostirnare la considerazione per cui, a ben vedere, l' <<armo- Insomma, dal quadro rappresentato emergerebbe come vi siano nume-
nia tra i diversi» si basa su un equivoco metodologico che lega insieme in- rosi fattori per dubitare che gli strappi registrati siano delle semplici "scos-
terpretazione materiale delle norme costituzionali e considerazione (solo) se di assestamento". Anzi, in considerazione della capacità che ha I' iden-
formale dei controlimiti e anche a voler ridimensionare il significato che tità costituzionale di assumere contenuti diversi e in considerazione del
può avere il riscontro delle concrete cont1ittualità di un sistema che do- fatto che le forze sociali che tradizionalmente hanno legittimato la pri-
vrebbe basarsi sul dialogo interistituzionale, non appena si estende lo mauté sembrano aver perso interesse acl un ulteriore avanzamento (quando
sguardo al contesto socio politico attuale ci si rende immediatamente con- non siano diventate apertamente ostili nei confronti) del processo di inte-
to di come si siano indeboliti i fattori sociali che hanno storicamente legit- grazione, pare addirittura legittimo ipotizzare che, con il rassegnato con-
timavato il primato e di quanto siano forti le ragioni per essere preoccupa- senso della Corte di giustizia, gli strumenti analizzati nei paragrafi prece-
ti dagli attuali sviluppi dell'integrazione europea. lnnanzitutto, come ab- denti siano destinati a trovare ancora applicazione.
biamo già visto, è proprio la grave crisi economica e finanziaria che in Se una simile ipotesi dovesse trovare conferma occorrerebbe tornare a
questi anni l'Europa è chiamata a fronteggiare che si traduce in una crisi di rit1ettere sulla configurazione generale del modello orclinamentale euro-
legittimità delle istituzioni europee e delle istituzioni giudiziarie in parti- peo. In particolare, per il suo basarsi sulla dimensione ipotetica acquisita
colare: in un contesto politico in cui è la stessa idea di globalizzazione eco- dai limiti all'ordinamento europeo e per il suo basarsi sulla funzione dia-
nomica ad essere messa in discussione, non desta alcuna meraviglia il fat- lettica dell'identità costituzionale, l'immagine eli una costituzione compo-
to per cui le libertà di circolazione economiche (su cui ostinatamente la sita e multilivello che fin qui è stata assai utile per spiegare il funziona-
Corte di giustizia continua a fondare la sua pretesa di intervento) sono so- mento materialmente unitario del sistema europeo, a mano a mano che si
cialmente considerate assai più problematicamente di quanto non avvenis- continuasse a dare applicazioni più o meno esplicite della clausola di sal-
se in passato e comunque sono ritenute meno appetibili di quanto non sia- vaguardia, inizierebbe a diventare sempre meno soddisfacente. Si determi-
no le altre prerogative personali che i giudici nazionali promettono di di- nerebbe allora una situazione per cui sarebbe necessario concludere che il
fendere attraverso l'appello all'identità nazionale. In secondo luogo, anche riconoscimento europeo della teoria dei controlimiti vada Ietto lungo una
le ragioni istituzionali che hanno favorito l'affermazione del primato sem- linea eli continuità con la filosofia complessiva che ha ispirato questi ulti-
brano almeno in una certa misura essersi annacquate: per un verso, l'intro- mi anni dell'integrazione comunitaria e che, in nome del raggiungimento
duzione della regola del voto a maggioranza in seno al Consiglio dei mini- di una nuova tappa nel cammino europeo, ha sacrificato l'aspirazione al-
stri priva tutti i governi del controllo che ognuno di essi ha tradizional- l' uniformità. Addirittura, in una simile ipotesi, per la loro capacità (alme-
mente esercitato (in maniera individuale) sul processo di integrazione; per no potenziale) di 'addomesticare' un principio (il primato) specificamente
l'altro, per lo meno in molti casi le giurisdizioni superiori (soprattutto le pensato per garantire I' omogeneità del!' ordinamento sovranazionale, le
giurisdizioni costituzionali) si sono reimpossessate del controllo sull' ope- nuove norme introdotte con il Trattato di Lisbona e le correlate costruzio-
rato dei giudici di livello inferiore (soltanto a titolo di esempio si può indi- ni dogmatiche e giurisprudenziali che le interpretano dovrebbero essere
care l'esercizio del controllo diretto di costituzionalità nei casi in cui non lette nel senso che esse traducono alla perfezione quello che, secondo au-
228 PRlMAzrA DEL DIRliTO EUROPEO E SALVAGUARDIA DELLE IDENTITÀ COSTITUZIONALI

torevoli giudizi, sembra essere stato il compromesso politico fondamenta-


le che ha guidato i redattori degli ultimi progetti di riforma: un avanza-
mento nel processo europeo in cambio della concessione di forme di inte-
grazione flessibile e differenziata. In particolare, proiettando l'aspirazione
all'asimmetria in una dimensione dinamica, esse contribuirebbero a con-
trollare oltre che le norme primarie pure le norme secondarie e consenti- BIBLIOGRAFIA
rebbero l'introduzione di margini, anche significativi, di differenziazione
in relazione ali' intera produzione giuridica delle istituzioni comunitarie.
Insomma, in conclusione pare possibile sostenere che, per quanto para-
dossale ciò possa sembrare, l'applicazione di una clausola che è stata cele- AA.VV., La Corte costituzionale tra diritto interno e diritto comunitario, Milano
brata come un passo in avanti nel raggiungimento dell'unità nella diversità 1991
possa, all'atto pratico, convertirsi in un escamotage per alimentare le dif- AA.VV., Diritto comunitario e diritto interno, Milano 2008
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Ordinanza del Pretore di Roma del 11 marzo 1964
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