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Capitalismo
e cognizione
sociale
UNIVERSITÀ
Indice
p. 7 Premessa
11 Capicolo 1
41 Capicolo 2
Oncologia della realra sociale capiraliscica. Noce a par-
cire dall'o11Cologia dell'essere sociale di Gyorgy Lukacs
2.1. Il corporeo-economico, 50
2.2. Genesi, 54
2.3. Teleologia, 57
2.4 . Essenza e fenomeno, 59
2.5. Struttura e so\-rastruttura, 63
2.6. OggettiYazione e alienazione, 67
2.7. Estraneazione, 72
2.8. Oltre l'esrr:meazione, 86
p. 91 Capitolo 3
L'ironia della genesi. Modelli alcernativi del conflicto co-
municacivo
3.1. Il modello elitistico, 95
3.2. Il modello cooperatorio, 100
3.3. Genesi e norma, 103
105 Capitolo 4
Cacegorie dd/a cognizione sociale
4.1. Categorie, 110
4.2. Linguaggio, 114
4.3- Lavoro, 115
4.4. Globalizzazione, 116
4.5. Privatizzazione, 119
4.6. Televisione, 121
4.7. Socia!, 128
4.8. Prospettiva, 130
133 Capitolo 5
La religione della merce
5.1. La reificazione come permanenza transitoria, 134
5.2. Reificazione e simbolizzazione, 138
5.3- Merce e numen, 140
5-4- Il valore come numen, 143
5.5. Il culto dell'uomo astratto, 146
5.6. La duplice reificazione, 152
5.7. Excursus: Marx e \Veber, 154
5.8. Per una giustizia di transizione, 157
161 Conclusioni
169 Bibliografia
173 Indice dei nomi
Premessa
1. E. Mayr, L'unicirà ddla biologia (2004), Cortina, Milano, 200;, pp. ;2 ss.
2. V. Pareto, Traaato di sociologiagrnaak (1,16), Utct, Torino 1,ss, ,·oli. 4,
voi. I, §§ 151-52.
6 Premessa
6. M, cap. I.
7. A. XVII, n. 2 , 200~, pp. 129-158.
10 Premessa
20
li11guaggio» Dunque, da un beo, b merce non è un segno,
•
25. M , p. 138.
26. lbidan.
27. F. dc Saussurc, Corso di linguiscùag,naak, cic., p. 87.
28. h>i, p. 138.
Capicalismo e cognizione sociale
la merce cela mene in luce il proprio essere \•alore col facco che
l'abito, senza assumere una forma valore diversa dalla propria
forma corporea, le equivale. La cela dunque esprime, in realtà,
il proprio essere valore nel facco che l'abito è immediacamcn-
ce scambiabile con essa. La forma equivaleme di una merce è
quindi la forma della sua immediai:a scambia bi/ira con altra merce.3'
33. M, p. 138.
34. M, pp. 140-41.
Capitalismo e cognizione sociale
38. hi, §§ 5.4~2 e 8.332 (Ch.S. Pcircc, Opere, cit., pp. 275 e 1~1).
3~- K. Mon:, Il capiralc, cit., I, I, p. 111.
Capitalismo e cognizione sociale
il v:ilorc può essere farr:i v:ilerc :ilb luce delle odierne rr:i-
sform:izioni delb merce. In :ilcri rcrmini, c'è d:i chiedersi se
è possibile un dib:irrico polirico in cui, non solo gli :irrori
soci:ili poss:ino :iffì-onr:irsi con cgu:ili possibilid di succes-
so, m:i :inchc che pcrmcrr:i loro di :issumcrc l'cscr:incirà del
sisrcm:i di merci come un d:iro funzion:ile :il p:iri di gu:inro
:icc:idc nel sisrcm:i dei segni.
6
loquio di Roy:iumont, svoltosi :1 Parigi nel 1979; , dove, :il
di là delle posizioni soggcccivc dei singoli :irrori, l':icc:icco
concentrico :il "cosrruccivismo" d i Pi:igct d:1 parre della so-
ciobiologia, delb linguistica gcncr:1rivo-rr:1sform:1zion:1le,
delb rcroric:1 e dcll':1nrropologi:1 cognitiva, nonché delb
biologi:l ortodossa ncod:1rwini:1n:1, chiarisce che anche una
raie forma sfum:1r:1 di "di:ileccic:1" non sarà pit1 :immessa.
Nelb seconda fase, che fìoriscc nei due decenni in izi:ili del
XXI secolo, si impone invece un riduzionismo "neurale" o
"corporeo" o "motorio", in cui d:1 parte di una varietà di ap-
procci e discipline cognitive, ecologiche cd evoluzionistiche
si ricerca nella natura una norma erica d:1 opporre :ilb c:itc-
n:i infìnir:1 del valore, di cui si avverte confusamente il peso
m:i senza pit1 una conoscenza critica dei suoi meccanismi. li
risultato è un umanitarismo inc:ip:icc di sfìd:irc il modello
n:itur:ile delb dominanza che b forma di vita c:1pit:1lisric:1
ipostatizza nel suo eterno presence. D':ilrr:i parte, b stessa
impotenza c:1r:1cccrizz:1 l'opposta concezione culrur:ilistic:1
delb poliric:i come campo di infìniti signifìc:inri vuoti;7.
Infarri, lo sbriciobmcnro dell'ontologia sociale :1 favore di
un:i langue politica continu:imcntc c:ingi:intc che con i suoi
conflitti semantici dovrebbe :issicur:irc un uso :iltcrn:irivo
delle reti, fìniscc per favorire b sofìsric:i digir:ile funzion:ilc
:il pcrpcru:irsi delb forma di vit:i di merce. Inoltre, se si ri-
duce b conrr:iddizionc rr:i c:ipir:ilc e lavoro :i un cffccco delle
11. J.R. Scarlc, Cmu, il mando sociale (2010), Cortina, Milano 2010, p. 226.
12. lvi, p. 243.
13. K. Mane, Critica ddla filosofia h,gdiana dd dinao pubblico, cit., p. ,;, e
Sulla qucsriont ebraica, cit., p. ,,.
2. Ontologia della realcà sociale capitalistica 45
25. G. Lulcics, Oncclogia ddl'csscrc sociale, Editori Riuniti, Roma •~76 (voi. I)
e 1~81 (voi.
II, in 2 tomi). D'oro. in poi, quest'opera suà ciuu con 1'2hbrC\;azione
Capitalismo e cognizione sociale
2.1. Il corporeo-economico
Onr., seguita dal nwncro romano, indicante il ,·olwne, da uno o due asterischi,
indicanti i tomi del Il ,·olwnc, e da nwncri ar2hi indicanti la p:igina.
26. M. Fcn:uis (a cw-a di), Storia ddl'cmtologia, Bompiani, !vfilano 2ooS, p. 26.
2. Oncologia della rea/ca sociale capitalistica
2,.W. Buffett, R,pcrc annua/, agli azionisti, cit. in Wikipedia, Yoce "Credit
default swap".
30. Collettivo Uni>lomade, Uni\"etsitàdi Pa,;a, Il diri1toalla bancarorraeom,
conrropcure 6nanziario, «il nunifesto•, primo settembre 2011, p. 15.
31. Ibid'an.
54 Capitalismo e cognizione sociale
2.2. Genesi
2.3. Teleologia
Dire che b genesi è l'csscnz:i che ccrc:i b su:i form:i, non si-
gnifìc:i però dire che b genesi è un:i tclcologi:i oggeuiva, ov-
vero il compimento di qu:ilcos:i di prcform:ito. Se bgcncsi
fosse un processo tclcom:itico 39, non :ivrchbc senso p:irbrc
di libere~ dell'essere soci:ilc. Non c'è libere~ nel rcspir:irc,
mentre c'è libcrt:1 nel condurre un colloquio. Bisogn:i :il-
42. M , p. 4i4-
43- Ibidem.
44. G. Lulcics, Onr., II**, pp. 4i4-75·
45. M , p. 4i5·
60 Capitalismo e cognizione sociale
46
concrct:1» , ovvero :i 11 :i rc:i Ic:i' soc1:1
· Ie c:ip1c:1
· 11scic:i.
· . In qucsc:i
rc:ilcà, infarcì, le decisioni :ilccrn:icivc non sono generiche
opcr:izioni tecniche che d:inno luogo :i m:inufacci, o pr:ig-
m:icichc che d:inno luogo :i com:indi, o conoscici ve che d:in-
no luogo :i nozioni. Sono invece b sinccsi di qucscc e :ilcrc
opcr:izioni, "messe :i profìcco" d:il c:ipic:ile. Come dice il pro-
c:igonisc:i di Gioe/ii sacri, «io :ivcvo un problem:i, :ivcvo un:i
scclc:i d:i fare , e :ivcvo preso un:i decisione. Avevo deciso, e
per qucsco Chocc:i B:idriy:i e gli :ilcri mi :ivcv:ino scguic0>>';.
Or:i, b decisione di G:incsh G:iicondc, piccolo bdruncolo
che, muovendo gucrr:i :ilb g:ing:ivvcrs:iri:i, :isccndc :ii gr:indi
cr:iffìci di Mumb:ii, un:i delle "ciccà dell'oro" del nuovo c:ipi-
c:ilismo che sc:i subcncr:indo :il vecchio c:ipic:ilismo ccncr:i-
le, è un:i di qucscc decisioni sincccichc, omogcncizz:ir:1 d:ilb
riccrc:i del profìcco. Con b su:i decisione, infacci, G:iicondc
:inzirucco rib:idiscc un:i rc:ilcà in cui b m:iggior p:irrc degli
uomini è cspropri:ic:i dclb su:i sccss:i cosciruzionc oncologi-
c:1: « L:i m:1ggior p:ircc degli uomini vuole essere com:1nd:1c:i,
e sono pochissimi quelli che s:inno com:ind:irc. !... ] ~clii
che non s:inno decidere sono come ccr:i molle nelle m:ini di
48
chi lo s:i farc» . In secondo luogo, egli porrà, :i un ccmpo,
occcncrc il com:indo, :ivvi:irc i suoi business, con cui "mcccc-
rc :i profìcco" le sue molccplici c:ip:icirà, d:ilb coscruzionc di
nuovi qu:ircicri per gli inurb:iri :ii v:isri cr:iffìci di drog:i v:i-
luc:i e :irmi, e infìnc scongcbrc b promcss:i di vic:i conccnut:1
nel c:ipir:ilc: «Er:ino i soldi quello che volevo, soldi d:i :iffcr-
r:irc e cenere in c:isc:i, soldi in c:isc:i. Volevo m:izzcccc spesse
46. Ibìdan.
47. V. Clund:ra, Giochi sacri (2006), Mond;i.dori, Milano 2008', p. 145.
48. Ibidem.
2. Ontologia della rea/ca sociale capitalistica
57. J. Attali, inccrvcnco a un dibattito sulla droga a San Patrignano, «la Re-
pubblica•, 11 ottobre 200,, p. 2~.
Capitalismo e cognizione sociale
2.7. Estraneazione
66. Frand, (1) • Pmon, di, aus ,in,m anda, Land srammc • pcrsoru che pro-
,;cnc da un altro paese; Frrntdt (2) • Land fan aus Hrimac • Paese lontano dalla
propria patria, dal proprio Paese natio.
6;. G. Lulcics, Onc, II*", p. 712.
68. hi, p. 601.
69. lvi, p. 568.
74 Capitalismo e cognizione sociale
72. G. Visetti, Tra i campi ddla Cina il ptust-magazzino ddlo shopping onlint.
"Villaggio Taobao" è il piu gramlt -u.>tb-mucaco al mondo, in «la Repubblica,,, 3 oc-
tobrc 2010, .P· 21.
73. I.a fabbrica cht non sprtca un minuto. Così nasu l'opuawa ciclo continuo, in
«la Repubblica,,, Il dossier, 16 giugno 2010.
Capitalismo e cognizione sociale
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b genericità '. Vedremo come questi :issunti gcncr:ili si vc-
rifìc:ino nell'cstr:inc:izionc :ittu:ile. Prelimin:irmcntc, però, è
necessario un chiarimento circa il processo reale delb gene-
ricità. La genericità, anzitutto, si manifcst:i come proprietà
naturale dell'uomo che, in qu:into essere sociale, è un ente
naturale generico, cioè un ente oggettivo tra altri enti ogget-
tivi, il cui tratto spccifìco rispetto alle altre specie naturali
è di essere il generale-comune di tutte le cosc81. La generici-
tà, o genericità in-sé, è quindi un dato di fatto, che diventa
universalità, o genericità per-sé, nel momento in cui l'uomo,
prendendo coscienza di essere il generale-comune di tutte le
cose, si decentra da se stesso, elevando all'universalità tutti
gli altri esseri. Ora, questo processo di decentramento, che
ha un c:irattcrc oggettivo· e non te 11 · 8• , e' una tcn dcnza
co og1co
imm:mcntc dell'essere socialcSs, che si :ili menta dell'antago-
nismo tra sviluppo delle cap:icità dell'individuo e sviluppo
del l'individuo come totalità. Le cap:icità sono funzioni delb
produzione materiale e il loro sviluppo dà luogo alle prime
spontanee sintesi individuali: l'abile spccubtorc, il moralist:i
intransigente, l'uomo ossifìcato dalla routine burocratic:i,
86
l'arrivista zcbntc, il tiranno domestico, ccc. Nelb loro rigi-
dità estrani:ita, questi caratteri costituiscono b base d'essere
delle oggcttiv:izioni sociali, tradizione, diritto, morale, che
l'alienazione trascende incessantemente in direzione dell'in-
dividuo come rotalit:i 8;. L'estraneazione, allora, va compresa
oggettiv,uione
(s\'iluppo delle capacità dell'indMduo
in corrispondenza con lo sviluppo
delle forze produttive)
alienazione
(5'-iluppo dell'individuo
come totalità in corrispondenza p:uticolaricà universalità
con lo 5'iluppo
dei rapporti di produzione)
93- F. Sarzanini, "Caparra po- la ca.sa di Scajola~ I rtgali ddla nuova lism An,-
mon,, in «Corriere della sera», 25 maggio 2011, articolo reperibile online.
94. L. Faizo, "Vo~ fuori dal mondo• disst Silvio a Borrtlli, in «la Repubblica-,
31 maggio 1995, p. 9.
2. Ontolcgia della rea/ca sociale capitalistica
95. Borrclli: resistere allapcrdiaz del senso del diriao, ;n «Corriere della sera,,, 12
gennaio 2002, anicolo rcpcrìbìlc online.
96. M , p. 578.
Capitalismo e cognizione sociale
97. G.\'\1F. Hegcl, Fcnomtnologia ddlo spirico (18o7), La Nuova Italia, Firenze
•~74, voli. 2, voi. 1, p. 160.
2. Ontologia della rea/ca socia/e capita/iscica
98. :!'.•f. Funuroli, Parigi, New York, rirorno (2009), Addphi, Milano 2011.
86 Capitalismo e cognizione sociale
110
c:itcgori:i delb prospecciva insit:i nelb vic:i quotidi:in:1 • È il
ccm:i del "nuovo inizion, che sinor:i è sc:ito dcelin:ico sopr:ic-
tutto come riccrc:i di un:i genericità plurale, cioè b mobili-
c:izionc dell'essere soci:ilc non solo nelb su:i dcccrmin:izionc
di el:issc, ess:i sccss:i un'cscr:inc:izionc, come vide lo stesso
M:irx'", m:i in tutte le :ilcrc dcccrmin:izioni: donne, studen-
ti, migr:inci, omosscssu:ili, ccc. ~csc:i univcrs:ilicà plur:ilc,
però, si è rivcbc:i facilmente :iggir:ibilc d:il momento che,
d:i un beo, i I c:ipic:ilismo :issoluco, csp:indcndosi glob:ilmcn-
tc, concinu:i :i riprodurre b dcccrmin:izionc cscr:ini:tt:1 delb
cbssc; d:1ll':1lcro, gli ":iss:ilci" scoordin:iti che i singoli plurali
bnci:1110 :i ond:icc, vengono respinti facilmente d:il com-
p:ttto sisccm:i conformistico. Si ripropone perciò l'ostico
problcm:i dcll'org:inizz:izionc che, per evit:trc b burocr:itiz-
z:izionc del p:iss:ito, :indrcbbe :1ffronc:1co con un:i m:iggiore
cons:ipevolczz:i d:1 p:irtc dei soggetti in gioco dei processi
di sviluppo dell'essere soci:ilc. L'oncologi:1 delb rc:ild soci:ilc
c:1pir:1lisric:1 sbocc:i cosl in un:i riform:i delb poliric:i che,
cvidcnrcmcncc, non può essere solo un compito specubrivo.
K:mt :iffcr m:w:i che pratico è tutto ciò che è possibile per
mezzo della libere~'. E Aristotele, dal canto suo, poneva
che l'uomo è un animale politico dotato di linguaggio con
il quale pondera l'utile e il nocivo, il giusto e l'ingiusto'. Si
può c:ir:ittcrizz:irc b comunicazione, allora, come b libera
deliberazione in comune nella situazione d:it:i. Uno stru-
mento adattivo che produce la "nuova n:itur:in dclb stori:i,
mai :il sicuro dalle forze preponderanti della "natura pri-
ma", ma i cui periodi, fosi e stadi non sono cbssifìc:izioni di
comodo, bensì c:itcgoric rc:ili. Un esempio di ciò è offerto
d:ill'ontogcncsi, in cui gli st:idi sono i momenti di un:1 mor-
fogenesi dot:it:1 di un:1 inccrn:1 ncccssid, b qu:ile si impone
:ill'osscrv:itorc, limic:indonc l':irbitrio nel r:1ggrupp:1mcnto
dei fenomeni . T:ile successione è ccrc:1mcncc pili difficile d:1
ricostruire nclb fìlogcncsi e nclb stori:1, m:1 ciò è dovuto si:1
:illo st:ico rcbciv:imcntc pili primitivo delle conoscenze, si:1
:il fatto che b fìss:izionc di livelli e st:idi di sviluppo d~ luogo
:1 indebiti giudizi di v:ilorc. Pur con queste diffìcolcà, un:1
1. I. Kant, Critica d,//a ragion pura (1781), Latcrza, Bari 1~75, p. Go,.
2. .Aristotele, Politica, 1253a 15-25, Latcrza, Bari 1,83, pp. G-7.
Capitalismo e cognizione sociale
4.1. Categorie
4.2. Linguaggio
4.3. Lavoro
4.4. Globalizzazione
4.5. Privatizzazione
4.6. Televisione
4.7. Social
4.8. Prospettiva
1. G. Luldcs, Estttica (1963), Ein2udi, Torino 1970, voli. 2, voi. II, p. 1370.
Capitalismo e cognizione sociale
X equivale :i Y in C
((X equivale :i Y in C) S) $
30. G.W.F. Hcgd, Encicl<>p(dia ddk scùnu filosofiche in compendio (1817), La-
tcrza, Bari 15756, ,·oli. 2, t. Il, p. 474.
31. G. Della Volpe, La libirra comunisra. Saggwdi una critica ddla ragion "pura•
pratica (1546), in G. Della Volpe, Opat, Editori Riuniti, Ro= 1572-73, Yoll. 6,
\'Ol. IV, p. 21.
32. !vbr.c, Linaimrnri fondamcnmli di critica dell'economia po/irica («Grundrisse;,)
(1857-1855), a . ic. di G. Backhaus, Einaudi, Torino 1576, ,·oli. 2, ,·ol. I, p. 466.
Capitalismo e cognizione sociale
33. G. Odia Volpe, La libara comunisra. Saggio di una criticaddla ragion "pura•
pratica, cit., p. 21.
5. La religione della merce
40. M, p. 51;.
41. M, pp. 521-22.
Capitalismo e cognizione sociale
li XXI secolo è giunco :il suo primo ventennio e ere neri fìu-
mi ne h:inno scgn:ito il corso, guerre fomc e pestilenze. Si è
:ipcrco con b sfìd:i di :ilcuni "religiosi" :ii potenti del mondo.
I "religiost, :itt:icc:iti scrupolos:imcntc :i un culto d:i loro
stessi :irbicr:iri:tmcncc fìss:ico, st:inno lì :icqu:itt:iti d:ilb not-
te dei tempi e il futuro che non si:i l':ipoc:ilissc dell'eterno
ritorno è loro precluso. L:i loro sfìd:i, :icrci us:ici come pro-
ietti li contro il sancra sanccorum dell'opulcnz:i, non poccv:i
perciò che essere inscns:ic:i, e h:i solo d:ico b scur:i :i un nuo-
vo ciclo di guerre in cui Sc:ici pitt potenti h:inno potuto :ic-
c rcsccrc b loro poccnz:i sopprimendo quelb di Sc:ici meno
potenti. Non si è fotto nessun progresso nel problcm:i vero
di una diminuzione reciproca di potenza come si cr:i inizia-
to :i forc verso b fìnc delb cosiddccc:i "gucrr:i frcdd:i", e b
gucrr:i gucrrcggi:it:i è dunque dibg:ic:i come il beo tenebro-
so delb produzione, crc:indo l'illusione di un p:ir:illclismo
cr:i r:ipporti di produzione e r:ipporti di distruzione stimo-
beo d:illc :icquisizioni cccnologichc'. È sc:ico un ulteriore :ib-
1. W. Strccclc, Engds sociologo tmpirico. T,cnologia, gum-a < cr,scira ddlo Sraro,
«Micromcga,,, 8/2020, pp. 215-230.
Conclusioni
b:iglio che h:i messo :i c:irico delb tccnic:t quel che è di pcr-
tincnz:i di un impcri:ilismo illimit:tto. L:t potcnz:i degli
St:tti che si sono comb:ittuti, infatti, se :i prim:t vist:t scmbr:i
divcnut:t gcncric:t potcnz:i, in rc:ilcà è sempre rim:ist:t dctcr-
min:tt:t d:i un imperio divenuto "glob:ile" proprio perché
sempre connesso strctt:imcntc :ill:i produzione monopolisti-
c:i e fìn:inzi:iri:t delb ricchczz:i: «monopoli, olig:irchi:t, tcn-
dcnz:i :il dominio :inziché :ilb libcrcà, sfrutt:imcnco di un
numero sempre m:iggiorc di n:izioni piccole e deboli per
opcr:i di un numero sempre m:iggiorc di n:izioni pitt ricche
o potenti: sono le c:ir:ittcristichc dcll'impcri:ilismo, che ne
fanno un c:ipit:ilismo p:ir:issit:trio e putrescente. Sempre pitt
nctt:t :ipp:irc b tcndcnz:i dell'impcri:ilismo :i form:irc lo
"St:tto rencier", lo St:tto usur:iio, b cui borghcsi:t vive cspor-
t:tndo c:ipit:ili e "t:igli:indo cedole",,2. Che cos:i è c:imbi:ito
rispetto :i questo qu:idro non sociologico m:i concrct:imcntc
politico tr:icci:ito d:i Lenin nel 1916? Nulb, se non che or:t
:inchc il prolct:iri:ito con i suoi fondi pensione è costretto :i
vivere ''t:igli:indo cedole". E ccrt:imcntc questo è possibile
gr:izic :ilb tccnologi:i, m:i non perché css:t è l'ipcr-potcnza
degli scopi che subordina a sé tutti gli altri scopi, ma perché
essa oggi pitt che mai è asscrvit:i :ilio scopo supremo del do-
minio e dello sfruttamento. Cosl, un esercito di semi-schiavi
occult:ito nel sottosuolo delle galere della produzione di
b:isc produce gli schi:tvi mccc:inici che sempre pitt consenti-
ranno a quelb stcrmin:tta m:iss:i di "spctt:itort di cui dice-
vamo nelb prcmcss:i, di "t:tgli:trc cedole" sempre pitt mise-
rande sotto l'occhiuto dominio di un'élite che, come in un