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Ricerca su Gioacchino Rossini

Rossini nacque a Pesare il 29 febbraio del 1792 e morì a Parigi il 13 dicembre del 1868. È stato uno
dei più grandi compositori italiani. Spaziò tra vari generi ma viene ricordato come un grande
compositore di opere liriche per il teatro. Egli, come Mozart, fu un genio molto precoce della
composizione, infatti, scrisse la sua prima opera a quattordici anni. Musicò soprattutto melodrammi,
ma non mancano sue musiche in altri tipi di opere (semiserie, serie, commedie o tragedie).
Aveva una famiglia di umili origini: il padre Giuseppe era un suonava per la banda cittadini e per
orchestre locali; mentre la madre, Anna Guidarini, era una cantante discretamente brava. A causa
delle idee politiche del padre, la famiglia Rossini fu costretta a viaggiare in varie città dell’Emilia-
Romagna. Così Rossini trascorse la propria giovinezza o dalla nonna o in viaggio fra Ravenna,
Ferrara e Bologna. Ed è proprio qui, dopo aver appreso qualche rudimento dai fratelli Malerbi a
Lugo, che si avvicina alla musica ed in particolare allo studio del canto e della spinetta.
Rossini conosce Isabella Coltran, cantante lirica, con la quale si sposerà nel 1822 e dalla quale si
separerà nel 1830. Dopo la morte della Coltran, nel 1846, sposò Olympe Pellissier.
Fu l’autore di opere del calibro del Barbiere di Siviglia, La Cenerentola, Tancredi, la Gazzaladra
(solo per citarne alcune), che furono amate molto anche all’estero. Si spense nel 1868 a Parigi a
causa di un tumore. Lasciò ogni suo bene alla sua città natale, Pesaro, nella quale è ancora attivo un
Conservatorio a lui intitolato. Dagli anni Settanta ad oggi sta prendendo campo una rivalutazione
delle opere del compositore pesarese, in particolare dei suoi melodrammi seri, una riscoperta che ha
dato vita alla cosiddetta Rossini-renaissance.

Trama di “Un Italiano in Algeri” di Rossini

La vicenda si svolge alla corte di Mustafà, bey di Algeri il quale, stanco della moglie (Elvira) e
delle schiave del suo harem, decide di provare un’amante italiana. Grazie all’intervento dei corsari,
dopo un naufragio, viene catturata Isabella, che era partita dall’Italia, insieme al suo servitore
Taddeo, alla volta di Algeri per ritrovare il suo amato Lindoro, divenuto schiavo del bey. Ma
quando l’italiana viene portata a corte, iniziano i guai per Mustafà, che finirà burlato e deriso dai
giochi di Isabella, la quale, invece, riuscirà a ricongiungersi a Lindoro e a riportarlo in Italia.

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