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LEZIONE 1

LEZIONE 1
F
Frequenze, istogrammi e distribuzioni empiriche
it i di t ib i i ii h
Siano date una grandezza (fisica, meccanica, …) X, i cui valori sono 
contenuti nell’intervallo [a, b), e una successione di valori reali

a  a1  b1  a2  b2  a3  b3  am  bm  b


a j , b j   x a j  x  b j 
Definizione 1.1: l’intervallo                                                 è chiamato 
j‐esima classe Cj.

Le classi così definite formano una partizione completa e priva di 
sovrapposizioni dell’intervallo
sovrapposizioni dell intervallo dei valori di X.
dei valori di X

a1 b1 = a2 b2 = a3 b3 = a4 am bm
Osservazione:  il numero delle classi non dovrebbe essere più 

grande di n, dove n è il numero di dati disponibili.
Definizione 1.2: la frequenza assoluta hj e la frequenza relativa fj
della classe Cj sono definite come segue:
h j  numero di valori x tali che a j  x  b j
hj
fj  h1
n

a1 b1 = a2 b2 = a3 b3 = a4 am bm

Sono inoltre definite le quantità seguenti:


Sono inoltre definite le quantità seguenti:
d j  bj  aj l’ampiezza della classe Cj (può essere variabile)

m j  (a j  b j ) / 2 il centro della classe Cj

h *j  h j / d j la densità della classe Cj
Definizione 1.3: la frequenza assoluta cumulata Hj e la frequenza 
relativa cumulata Fj della classe Cj sono definite come segue:
j
H j  h1  h2    h j   hk
k 1

j
F j  f1  f2    f j   fk
k 1

Con le frequenze assolute cumulate e le frequenze relative 
cumulate è possibile rispondere a domande del tipo seguente:
p p p g
“qual è il numero o la frazione (percentuale) di dati, i cui 
valori sono superiori/inferiori ad una determinata soglia o che
valori sono superiori/inferiori ad una determinata soglia o che 
sono compresi tra due limiti dati ?”
Tabella delle frequenze I

j classe hj fj dj hj * mj

1 C1: da a1 a b1 h1 f1 d1 h1 * m1

2 C2: da a2 a b2 h2 f2 d2 h2 * m2

… … … … … … …

m Cm: da am a bm hm fm dm hm* mm


Tabella delle frequenze II

j classe hj fj Hj Fj

1 d 1 a b
da a b1 h1 f1 H1 F1

2 da a2 a b
a b2 h2 f2 H2 F2

… … … … … …

m da am a bm hm fm Hm = n Fm = 1

 n 1
Esempio 1 1: Resistenza alla compressione del calcestruzzo
Esempio 1.1: Resistenza alla compressione del calcestruzzo

Resistenza alla compressione [MPa] (n = 36)

25.1 43.2 20.4 29.3 36.3 27.9

35.4 38.3 26.8 25.6 32.9 46.7

34.1 27.7 32.1 33.3 22.1 40.0

32.5 32.5 35.6 35.6 42.6 29.8

31 6
31.6 35 0
35.0 28 9
28.9 33 5
33.5 34 3
34.3 26 6
26.6

29.4 35.5 41.2 38.6 36.9 33.9


Esempio 1 1: Resistenza alla compressione del calcestruzzo
Esempio 1.1: Resistenza alla compressione del calcestruzzo

j classe hj fj dj hj * mj Hj Fj

1 da 20 a 25 2 0.06 5 0.4 22.5 2 0.06

2 da 25 a 30 10 0.28 5 2.0 27.5 12 0.33

3 da 30 a 35 10 0.28 5 2.0 32.5 22 0.61

4 da 35 a 40 9 0.25 5 1.8 37.5 31 0.86

5 da 40 a 45 4 0.11 5 0.8 42.5 35 0.97

6 da 45 a 50
da 45 a 50 1 0 03
0.03 5 02
0.2 47 5
47.5 36 1
Esercizio 1 1: Resistenza alla compressione del calcestruzzo
Esercizio 1.1: Resistenza alla compressione del calcestruzzo

Sulla base dei dati presentati nella tabella delle frequenze
Sulla base dei dati presentati nella tabella delle frequenze
precedente si risponda alle domande seguenti:
a) Quanti
Quanti  sono i valori della resistenza  superiori a 35 MPa
sono i valori della resistenza superiori a 35 MPa ?
Risposta:  n – H3 = 36 – 22 = 14
b) Quanti sono quelli compresi tra 25 MPa
Quanti sono quelli compresi tra 25 MPa e 40MPa ?
e 40MPa ?
Risposta: H4 – H1 =  31 – 2 = 29
c)) Qual è la frazione delle resistenze che si caratterizzano per 
p
un valore inferiore a 40 MPa ?
Risposta:  F4 = 0.86 (86%)
d) Qual è la frazione delle resistenze che si caratterizzano per 
un valore superiore a 30 MPa ?
Risposta 1 F2 =  1 –
Risposta: 1 – 1 0.33 = 0.67 (67%)
0 33 0 67 (67%)
Allestimento di una tabella delle frequenze con EXCEL
Allestimento di una tabella delle frequenze con EXCEL

In EXCEL le tabelle delle frequenze possono essere allestite con 
In EXCEL le tabelle delle frequenze possono essere allestite con
l’ausilio della funzione

CONTA.PIÙ.SE(intervallo_criteri1,criteri1, 
[intervallo_criteri2,criteri2]…)

Questa funzione applica criteri alle celle su più intervalli e conta 
Questa funzione applica criteri alle celle su più intervalli e conta
quante volte vengono soddisfatti tutti i criteri.

Esempio 1.2: si faccia riferimento al file di EXCEL denominato 
L1_E2 contenente i dati dell’esempio 1.1 .
Definizione 1.4: la distribuzione delle frequenze di una grandezza 
viene rappresentata graficamente mediante l’ausilio di 
istogrammi.
istogrammi

Regole per la realizzazione di un istogramma:
g p g
• l’istogramma consiste di un numero di rettangoli pari al numero 
delle classi,
delle classi,
• le basi dei rettangoli poggiano sull’asse orizzontale del grafico e 
riproducono la suddivisione in classi dell’intervallo
riproducono la suddivisione in classi dell intervallo dei valori 
dei valori
della grandezza considerata,
• l’area
l area dei rettangoli deve essere proporzionale alla frequenza 
dei rettangoli deve essere proporzionale alla frequenza
assoluta hj. Pertanto, l’altezza del rettangolo j‐esimo 
corrisponde alla densità hj* della classe Cj (nel caso in cui 
l’ampiezza delle classi è costante l’altezza può essere hj o fj).
Esempio 1 2: Istogramma dei dati dell’esempio
Esempio 1.2:  Istogramma dei dati dell esempio 1.1
11

2.5

2.0
Densità [1/MPa]

1.5

1.0

0.5

0.0
0 10 20 30 40 50 60 70

Resistenza [MPa]

Osservazione:  il rettangolo rosso corrisponde alla classe risultante dalla fusione di C5 e C6.
Definizione 1.5: la distribuzione empirica F(x) di una serie di dati 
suddivisa in classi è data dalla linea spezzata passante per i punti 
aventi coordinate (bj, FFj). Vale in particolare (b
aventi coordinate (b ) Vale in particolare (b0, FF0) = (a
) = (a1, 0).
0)

Osservazioni:
• l’aggettivo “empirica” significa che la distribuzione è ricavata da 
osservazioni sperimentali. Esso è in contrapposizione a
osservazioni sperimentali. Esso è in contrapposizione a 
“teorica”, ossia frutto di considerazioni teoriche,
• La distribuzione empirica può essere approssimata come segue:
La distribuzione empirica può essere approssimata come segue:
numero  di  dati  il  cui  valore  è  x
F(x) 
n
Nel caso in cui x coincide con il limite di una classe, vale il segno 
di
di uguaglianza.
li
Esempio 1 3: Distribuzione empirica dei dati dell’esempio
Esempio 1.3:  Distribuzione empirica dei dati dell esempio 1.1
11

1.0

0.8

0.6
F(x)
F

0.4

0.2

00
0.0
0 10 20 30 40 50 60 70
Resistenza [MPa]
Esempio 1 3: Distribuzione empirica dei dati dell’esempio
Esempio 1.3:  Distribuzione empirica dei dati dell esempio 1.1
11

1.0

0.8

0.6
F(x)
F

0.4

0.2 approssimazione

00
0.0
0 10 20 30 40 50 60 70
Resistenza [MPa]
Definizione 1.6: Sia p  [0, 1]. Il 100p‐esimo percentile della 
grandezza X è definito come il valore xp, sotto il quale giace la 
frazione p (100p‐%) dei dati.
frazione p (100p %) dei dati

Matematicamente xp è soluzione dell’equazione
q F (x p )  p

Determinazione grafica di xp :
1.0
0.8
0.6
F(x)

0.4
p = 0.25
0.2
xp = 0.25 = 28.5 MPa
00
0.0
0 10 20 30 40 50 60 70
Resistenza [MPa]
Determinazione di xp con il calcolo:

Sia FFj la prima frequenza relativa cumulata nella tabella della 
Sia la prima frequenza relativa cumulata nella tabella della
frequenze tale che Fj ≥ p.
Siano aj e bj,, nell’ordine, il limite inferiore e quello superiore della 
, q p
classe corrispondente.

Il 100p‐esimo percentile xp È dato dalla formula seguente:
È

p  Fj 1
xp  a j 
Fj  Fj 1
b j  a j 

Osservazione: il valore caratteristico di una grandezza X 
corrisponde generalmente al suo 5°‐percentile x0.05.
Esercizio 1 2: Resistenza alla compressione del calcestruzzo
Esercizio 1.2: Resistenza alla compressione del calcestruzzo

Sulla base dei dati contenuti nel file L1 ES2


Sulla base dei dati contenuti nel file L1_ES2
a) Si allestisca la tabella delle frequenze
cfr file L1 ES2
cfr. file L1_ES2
b) Si disegni l’istogramma
cfr. file L1 ES2
cfr. file L1_ES2
c) Si disegni la distribuzione empirica
cfr. file L1_ES2
f f _
d) Qual è il valore della resistenza sotto il quale giace il 50% 
dei dati?
Risposta:  43.2 MPa (cfr. file L1_ES2)

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