Coefficients:
Estimate Std. Error t value Pr(>|t|)
(Intercept) 124.4809 26.7557 4.653 0.00164
Alluminio 0.9739 0.2835 3.435 ??
Silicato -0.1405 0.2891 -0.486 0.63996
Alluminioferrite -0.4974 ?? ?? 0.10820
Silicatobic -0.7974 ?? -2.481 0.03805
(g)vo Dire quali grafici sono riportati nella Figura 1 e spiegare che informazioni è possibile
trarne.
3. I dati contenuti nel dataframe chdage rappresentano le misurazioni per 100 pazienti di
due variabili: l’età (AGE) espressa in anni e una variabile dicotomica (CHD) che vale 1 se il
paziente presenta significativi disturbi coronarici e 0 altrimenti.
(a) Per studiare la relazione tra la probabilità di presentare significativi disturbi coro-
narici e l’età del soggetto, si è fatto ricorso ad una analisi di R che ha prodotto il
seguente risultato:
Deviance Residuals:
Min 1Q Median 3Q Max
-1.9718 -0.8456 -0.4576 0.8253 2.2859
Coefficients:
Estimate Std. Error z value Pr(>|z|)
(Intercept) -5.30945 1.13365 -4.683 2.82e-06
AGE 0.11092 0.02406 4.610 4.02e-06
Normal Q−Q Plot
1.5
1.5
1.0
1.0
0.5
0.5
Sample Quantiles
0.0
0.0
res
−1.0
−1.0
−2.0
−2.0
Figura 1:
> table(CHD,fitted(fit)>0.5)
(b) Si conduca il test per confrontare il modello stimato con il modello con la sola
intercetta. Si commentino i risultati.
(c) Per meglio comprendere la natura della relazione tra la probabilità di presentare
significativi disturbi coronarici e l’età del soggetto, l’età è stata suddivisa in due
classi: minore di 50 anni e maggiore o uguale di 50 anni. Si è ottenuto:
Deviance Residuals:
Min 1Q Median 3Q Max
-1.648 -0.779 -0.779 0.771 1.638
Coefficients:
Estimate Std. Error z value Pr(>|z|)
(Intercept) 1.061 0.387 2.74 0.0061 **
AGE < 50TRUE -2.099 0.479 -4.38 1.2e-05 ***
> table(CHD,fitted(fit1)>0.5)
(d) Dire, se possibile, quale dei due modelli risulta preferibile tra quelli stimati ai punti
(a) e (c).