Sei sulla pagina 1di 19

Letteratura Giapponese I - Lezione 5 (20-10-2020)

Figure retoriche che si trovano usate nel Kokinshu

Mono no na per raggruppare poesie in un libro

Engo: per capire bisogna capire il significato di kakekotoba, contrario makurakotoba una parola che ha 2
significati

Kakekotoba: una parola volutamente scritta in kana, parola che ha omofoni che hanno un significato
diverso, si richiamano più di una parola

Se in una poesia abbiamo più di una kakekotoba, più parole collegate da nesso semantico, stesso gruppo
semantico per creare engo, quelle parole collegate perché fanno parte di un certo contesto, coerenti, le
singole parole sono delle kakekotoba, hanno corrispettivi omofoni con diversi significati, appartenenti a un
diverso contesto, due flussi semantici, significati delle kakekotoba insieme a altre kakekotoba creano due
flussi semantici

Poesia per esempio

Kakekotoba: ura, Ukime, mitsu, ama, parole che in kana hanno 2 significati

Naniwa si collega a uno dei flussi, toponimo, no kakekotoba

Traduzione che cerca di dare voce a entrambi i flussi narrativi

Ura significato baia, uno dei due significati

Sofferenza: Ukime

Mitsu come toponimo

Ama anche significato di monaca


Poesia nasconde 2 flussi narrativi

Primo quello in rosso

Parole in russo kakekotoba, più significati

Uno dei due significati, insieme hanno un senso

Ura baia, ma anche verbo uramu provare risentimento

Ukime significa esperienza dolorosa

Mitsu anche nome di un tempio, vicino Naniwa, antico nome di Osaka

Ama farsi monaca

Flusso narrativo: una donna abbandonata, in preda a sofferenza a Mitsu, dove c’è un tempio, decide di
prendere i voti e farsi monaca

Per cercare di renderli entrambi: ura altro significato quello di baia più che uramu

Queste parole hanno altri significati, restano in secondo piano, non esplicitati, 2 filone narrativo diverso,
ama crea un microcosmo coerente

Ura significa anche uramu provare risentimento

Ukime esperienza dolorosa o alghe che galleggiano

Mitsu: oltre che toponimo (primo filone) anche uno dei modi per definire porto, minato
Ama monaca o anche pescatore o pescatrice

Altri significati in blu rientrano in un contesto marino: baia, porto, alghe ecc.

Filone narrativo: porto di Naniwa, pescatori raccolgono le alghe, che fanno parte di alimentazione
giapponese

Engo figura retorica complessa, traduttore deve fare una scelta

Primo piano filone narrativo in rosso quello della donna ripudiata ma in sottofondo altro filone narrativo
descrizione di una situazione dei pescatori

Naniwa, no kakekotoba ma Osaka, anche per definire il porto di Osaka, parte più importante della citta

Dire Naniwa portava alla mente il porto dove venivano svolte attività, richiama anche parola porto baia ecc.
ambiente marino portuale

Discorso del kanajo: poesia frutto di kokoro e kotoba ma per creare una poesia del genere kotoba ha un
peso enorme, la sensibilità e afflato poetico cade, componimento molto celebrale, atteggiamento celebrale
alla composizione poetica

Artificio poetico midate: confronto, paragone, scena o elemento ricorda al poeta un’altra cosa, come se lo
vedesse da un altro punto di vista

Particolarità è quella di fare un paragone, quella cosa che un certo elemento fa si che il poeta veda in un
altro modo crea un grande stupore da parte del poeta, positivo di solito

Esempio

Poesia primo libro, dedicato alla primavera

Salici e fiori di ciliegio intrecciato, a guardare questo paesaggio sembra di vedere un broccato, come se il
paesaggio fosse un pezzo di stoffa molto pregiato e costoso come il broccato, finemente ornato
Broccato di primavera immagine suggerita da qualcosa di esistente, assomiglia al broccato di primavera che
non esiste e crea stupore

Altra poesia: alba, candida neve, abbiamo un paesaggio ricoperto di neve, bianco primi albori tra notte e il
giorno, il poeta vedendo questa distesa bianca che è neve ma per il suo biancore e per il momento, è
confuso e pensa di star vedendo un paesaggio imbiancato dalla luce della luna, ma la luna può rendere una
distesa bianca in piena notte con la luna piena no agli albori

Il midate è qualcosa che non esiste, richiamato per similitudine assomiglia a quello che vediamo ma non è
quello, il poeta si rende conto che non vede quella cosa e si stupisce

Ultimo artificio retorico: prosopopea, gijinho, dare veste umana a cose non umane, kanji di persona,
personificazione di oggetti o concetti con fattezze e atteggiamenti umani

Poesia di Ariwara no Yukihira, fratello di Narihira

Primavera vista come una persona che indossa un abito, che ha una serie di caratteristiche, può essere
fiorito (piante fioriscono in primavera), ma anche caratterizzata dalla foschia, primavera immaginata come
una persona che cambia (il paesaggio primaverile cambia) perché la persona primavera indossa un
determinato abito

C’è anche immagine di Saohime nella slide, divinità della primavera, in questa poesia vista come una
persona che indossa un vestito che ha trame sottili (la foschia è impalpabile) al vento di montagna sembra
si sciolga a squarci: paesaggio primaverile coperto dalla foschia, basta un soffio di vento perché la foschia si
sposti e si veda il paesaggio sottostante, come la veste si può spostare e addirittura squarciare in questo
caso come dice il testo perché ha una trama sottile esattamente come la foschia che viene portata via

Gijinho: no singola parola, ma elemento della poesia personificato in tutta la poesia, agisce come se fosse
una persona, un essere umano, in questo caso si applica alla Primavera

Altra poesia:

Mibu no Tadamine

Gijinho applicato a oche selvatiche come esseri umani in grado di piangere


Bisogna conoscere alcune associazioni poetiche non dette perché i cortigiani dell’epoca li conoscevano

Notte di autunno rugiada si è posata e tinge il campo

In autunno fenomeno dei momiji: foglie rosse, dovuto al fatto che ci sono escursioni termiche, più è veloce
il passaggio da temperatura più alta a più bassa e più rosse le foglie in autunno

In realtà il poeta che applica la prosopopea e dice che è diventato rosso per le lacrime di oche selvatiche,
non per il freddo della notte e della rugiada

Pensare che le oche selvatiche piangano versando lacrime è una personificazione, le oche pur piangendo
non versano lacrime, ma perché tingere di rosso le foglie

Si nota il gijinho: esisteva ai tempi immagine di korui, lett lacrime namida, e kanji di kurenai, usato in
momiji significa vermiglio, lacrime di sangue quando una persona piangeva per un grosso dolore

Modo di dire

Poiché le oche selvatiche si spostano in autunno e migrano il poeta dà idea che le oche fossero così
addolorate di allontanarsi che il loro pianto era così triste da essere un pianto che generava delle lacrime di
sangue, in quanto rosse tingono le foglie

Korui ko lo stesso koyo foglie rosse autunnali

Umanizzare un qualcosa che non è essere umano


Nikki

Diario

Passiamo da analisi produzione poetica, ci spostiamo su produzione narrativa nella stessa epoca

Poesia non la abbandoniamo, produzione in versi costituiva elemento importante nella vita dei cortigiani e
dame di corte per avanzare dal punto di vista politico per gli uomini ma anche per le donne che non
avevano incarichi politici ma era fondamentale saper verseggiare, forma di comunicazione che in alcuni
contesti è un elemento importante, ci si creava reputazione in base al modo di sapere scrivere poesie

Nikki, diari: non nascono in questo periodo, ha origini più antiche ma scritti da uomini e in cinese

Prima di epoca Heian diari ma scritti in cinese, prima dell’introduzione dei kana (9 secolo) si scriveva in
cinese, contenuto no grande valore letterario, ma li rende importanti come documenti storici, uomini o
monaci annotavano con precisione date e elementi di contorno episodi non tanto di vita personale ma di
rilevanza pubblica, a cui avevano testimoniato, valore storico

Intro scrittura giapponese, hiragana, corsivizzazione kanji

Il katakana oggi usato per parole straniere veniva usato in ambito religioso, usato da monaci per prendere
appunti perché più veloce per annotare testi in cinese, katakana non si usava molto a corte ma soprattutto
hiragana

Lo vediamo per i nikki

Possibilità che nasce con i kana di esprimere con lingua propria e con scrittura che esprime la fonetica della
propria lingua è una occasione espressiva importante, apre un mondo alle persone, che possono esprimersi
anche in prosa

Democratizzazione della parola scritta: donne non usano cinese, lingua della amministrazione, della
poetica, donne no incarichi in questo ambito, non usavano cinese
Nascita di hiragana e possibilità di scrivere in giapponese attrae le donne, dame di corte si impossessano di
questo tipo di scrittura e lo usano per aprire il loro animo in diari e monogatari

Autori di questo periodo soprattutto donne, dame di corte avevano la cultura per scrivere opere e adesso
anche strumento per mettere per iscritto queste opere

Scrivere in hiragana viene definito onna de (mano femminile): scrittura che si addiceva alle donne, uomini
no hiragana al massimo per scrivere poesie, il resto della produzione in questo periodo soprattutto per
mano femminile, onna de: stile di usare molti kana e pochi kanji, diventa una scrittura al femminile

Diari maschili scritti in kanbun simil cinese e cinese, diari che vediamo noi, li chiamiamo diari, non sono
diversi solo per la lingua hiragana giapponese, questo è elemento visivamente più marcato ma anche
differenze più profonde

Questi diari hanno una vena più intima, personale, introspettiva, più simile al concetto di diario che
abbiamo noi che è personale, si usa per cose personali e intime

Questo caratterizza il tono e i contenuti dei diari che analizziamo

Rispetto ai diari precedenti e nostri elementi tecnici che non ci permettono di dire che sono tecnicamente
diari, sono più vicini a autobiografia

Diario si appunta giorno per giorno esperienze, pensieri, sensazioni, si mette la data, si scrive il giorno
stesso di quel giorno, si appunta alla fine del giorno in cui si sta scrivendo le proprie esperienze

Nikki: no date, eventi ricostruiti a posteriori, anche eventi di anni prima, autobiografia, a un certo punto
della vita autrici decidono di ripercorrere la loro vita e di raccontarla fino al presente, stile di racconto
simile a autobiografia con un narratore onnisciente

Nei diari non sappiamo cosa accadrà, qui scrivono in un unico flusso le loro esperienze di un periodo di vita
precedente, sanno cosa succederà dopo nel momento in cui scrivono

Coordinate temporali molto sfumate

Cosa che rende indiretta la narrazione rispetto al diario che è scritto in 1 persona, è che sono scritti in 3
persona
Diari di questa epoca diari di corte sono molto diversi dai nikki di prima ma anche dal nostro concetto di
diario

Primo nikki Tosa nikki: diario di Tosa, Tosa è un toponimo

Date incerte difficile avere date chiare, Kokinshu è eccezione perché presentato a corte ed è edito per
decreto imperiale

935 c.a.

Incipit scritto in kana con qualche kanji ma quasi tutti kana

Idea che una donna scriva un diario pone il divario tra quelli degli uomini di prima e adesso una donna che
scrive uno, contenuto e struttura diverso

Un diario che si apre così, sottolineare lo scriva una donna ci fa suonare un campanello allarme, in realtà chi
scrive questo diario è un uomo

Non sappiamo con certezza che sia stato scritto da uomo ma ci sono delle prove che ci fanno pensare anche
chi sia l’uomo: l’autore del kanajo del Kokinshu Ki no Tsurayuki, uno dei compilatori del Kokinshu

930 muore Daigo e Ki no Tsurayuki vive a corte un periodo difficile: Suzaku succede a Daigo e Tsurayuki
perde appoggio politico e viene nominato governatore di Tosa

Governatore sembra promozione ma significava allontanarlo dal centro del potere, più simile a esilio

Vive a Tosa dal 930 al 935, quando fa ritorno alla capitale

Nel Tosa Nikki racconta di un viaggio di 55 giorni da Tosa che si trova nello Shikoku alla capitale

Vi ritorna in 55 giorni di viaggio in nave da Tosa alla capitale


Il fatto che in questo periodo Ki no Tsurayuki è nominato governatore e fa questo viaggio ci fa pensare che
possa essere lui

Perché un uomo di una certa importanza e abilità letteraria senta esigenza di nascondersi dietro un aspetto
femminile: vuole un diario con contenuto diverso da quelli maschili, ma vuole scrivere un diario con una
vena interiore più evidente quindi si confà di più al diario femminile e perché questo diario è costellato di
waka, la poesia in questo diario è presente e si fa spesso riferimento alla pratica della composizione
poetica, in questo senso ci vengono dati elementi importanti per comprendere idea di Ki no Tsurayuki e
della corte dell’epoca della composizione poetica

Indizi: Gosenwakashu 2 antologia poetica edita per decreto imperiale, tra i compilatori anche figlio di Ki no
Tsurayuki, 2 poesie di Ki no Tsurayuki, riferimento al viaggio da Tosa in barca alla capitale

3 elementi ulteriori che ci fanno capire che si tratta di un uomo:

Una delle prime parti, 3 persona

Testo originale usa il termine documento ufficiale geyujo, termine tecnico, documento con un nome
particolare, linguaggio ammnistrativo che le dame di corte difficilmente potevano conoscere

Questo ci fa capire che probabilmente autore è un uomo

Influenze di testi cinese, riferimenti e stile con cui è stata scritta opera richiama testi cinese, conoscenza
testi cinesi e cultura cinese era appannaggio quasi esclusivo degli uomini che grazie a conoscenza cinese
potevano fare carriera, erano tagliati fuori da ambito amministrativo se non conoscevano il cinese,
conoscenza che donna non poteva avere

3 elemento: descrizione che tradisce occhio maschile, Ki no Tsurayuki fa ritorno alla capitale non da solo ma
con il suo seguito, tra cui c’erano dame di corte, uomini e donne

Atteggiamento che tradisce occhio maschile che spia quello che fanno le donne pensando di non essere
visto: se autrice fosse stata donna si sarebbe trovata tra le donne, descrizione che invece avviene
dall’esterno, sguardo maschile non fa parte di questo gruppo di donne

Un uomo, probabilmente Ki no Tsurayuki si nasconde dietro la scrittura femminile per parlare e scrivere
poesie e scrivere in un certo modo
Altro elemento del diario:

Scritto a posteriori, non annotato durante i giorni del viaggio cerca di essere meticoloso, cerca di dare una
parvenza di diario appuntato giorno per giorno come facevano gli uomini ma in realtà questo diario
probabilmente no scritto giorno per giorno

Passo

Autore descrivere passaggio di canale di Awa, pericoloso, secondo la narrazione a causa dei pirati

In realtà canale di Awa famoso per i suoi gorghi pericolosi che possono inghiottire le navi, ancora all’epoca
di Hiroshige, pittore tra 18 e 19 secolo, viene dipinto da lui con questi gorghi così pericolosi che rendono
complicato attraversarlo

Se autore avesse appuntato giorno dopo giorno l’attraversamento avrebbe fatto riferimento al pericolo dei
gorghi ma scritto a postieri con esperienza sfumata fa riferimento a pericolo dei pirati, scritto quando
esperienze non più forti e ricordate bene

Vena di tristezza: Ki no Tsurayuki durante la sua permanenza a Tosa perde una figlia, ritorno alla capitale
anche se gioioso è attraversa da una vena di tristezza, in tutto il diario richiamo a questa bambina che non
ha avuto la fortuna di tornare alla capitale con la sua famiglia

Passaggio: una certa persona, pochi dettagli, tutto molto vago

Poesia dedicata a tristezza della morte prematura

Dolore della morte della bambina coinvolge non solo il genitore ma anche il seguito di Ki no Tsurayuki
colpito da questa morte prematura

Ricordo della bambina che accompagna la narrazione, arriva fino alla fine, occupa le ultime battute quando
arrivati alla capitale il pensiero ritorna alla bambina

Passaggio in slide

Parte più emotivamente carica di esperienze si cristallizza in espressioni poetiche anche se spesso
espressione celebrale dal punto di vista della dizione poetica
Giovani pini: modo per definire bambini tornati sani e salvi a casa

Non contento di questa poesia dice che una persona ne compone un’altra

Poesia: pino sempreverde, simbolo di longevità per i giapponesi

Poesia: testo che costituisce uno dei motivi per cui scrive queto diario in onna de hiragana e non kanbun

Vena di interiorità che si confà a questo tipo di diario

Importanza della poesia, elemento importante, tradisce come i versi sono forma privilegiata di espressione
nella corte

Anche comunicare con membri dell’aristocrazia anche in contesti privati richiedeva composizione poesia

56 poesie nel Tosa nikki

Spesso parte in prosa sembra una introduzione, come se dovesse essere asservita alla poesia, come se
fosse una sorta di enorme kotobagaki per il contesto o per fare una critica a quella poesia (cioè dire se era
scritta bene o male)

Dalle poesie e da ciò che è scritto in prosa relativo alle poesie comprendiamo che anche se Ki no Tsurayuki
dice che tutti possiamo scrivere poesie (nel kanajo del Kokinshu) in realtà non è così nei fatti: Kokinshu
kotoba vince su kokoro, anche qui quello che è fondamentale è avere una cultura letteraria solida, bisogna
conoscere bagaglio poetico per fare allusioni a altri componimenti, per artifici retorici e le associazioni e
perché la dizione poetica sia corretta

Cultura letteraria solo per aristocratici, non per tutti

Nel Tosa nikki abbiamo uno dei rari momenti in cui una produzione di epoca Heian ci faccia entrare in
contatto con persone non aristocratici, Kokinshu esistono solo cortigiani, no altre classi sociali

Incontriamo qui questo altro mondo: notiamo abisso che separa questa classe rispetto agli altri, diversi
incapaci di scrivere poesie, non degni di essere considerati delle persone
Sottolinea come la mancanza di cultura letteraria, fondamentale per scrivere poesie, diventa un sinonimo
di inconsapevolezza

Composizione poetica per essere valida e tale necessitava di consapevolezza: chi scrivere doveva essere
consapevole di quello che faceva, di starsi esprimendo in versi, ci sono casi in cui persone che non hanno
cultura letteraria casualmente, inconsapevolmente parlando usano parole ed espressioni che sembrano
versi poetici che avrebbero dignità pari a versi, ma il fatto che sono espressi da persone ignoranti e
inconsapevoli dell’atto poetico di cui si stanno rendendo protagonisti, fa sì che quella espressione venga
bocciata, non considerabile poetica

Passo: il timoniere vede una scena della natura, quelle che dovrebbero spronare a comporre poesie, come
dice Ki no Tsurayuki nel kanajo

Dice che era un po’ superficiale la poesia del timoniere, suonava come un verso poetico e siccome non si
addicevano a quell’individuo, un timoniere non ha le basi per comporre un verso poetico, rimangono
meravigliati ma non lo considerano poesia, inconsapevolezza e ignoranza fanno sì che non abbia dignità
poetica a quello che risuonava come un verso poetico

Figura del capitano bistrattato in tutto il racconto

Il capitano porta a casa Ki no Tsurayuki e gli altri, lui e il resto dell’equipaggio non sono aristocratici e li
vediamo sempre come diversi

Il capitano in primis viene preso di mira e si dice che è ignorante, non sa verseggiare e questo lo rende
anche un uomo incapace di leggere il mondo

Passaggio: frase improvvisata del capitano che sembrava una poesia per gli aristocratici, ma è improvvisata,
inconsapevolmente, all’orecchio quello che dice suona come una poesia, ma non la prendono in
considerazione, ma in realtà se si fossero trascritte con la prova più facilmente testabile della scrittura, si
sarebbero accorti che erano 31 sillabe, come una giusta waka, anche le cesure dei versi anche al punto
giusto, è una poesia a tutti gli effetti, sconvolge aristocratici ma non gli danno dignità poetica per le ragioni
viste

Ennesimo esempio di inadeguatezza: capitano ignorante, incapace come poeta e come capitano, il fatto di
non sapere poetare lo rende incapace di leggere il mondo e viceversa sapere vedere il mondo con gli occhi
del poeta, gli permetteva di leggere il mondo, il capitano non sa trovare la giusta soluzione in determinate
situazioni
Viene fatto notare anche come non si sappia regolare: non sa fare il capitano, non è in grado di prevedere
una tempesta perché la sua inadeguatezza linguistica andava a braccetto con incapacità di leggere il mondo

Non sa come agire inoltre

Passaggio

Travolti da una tempesta, non sapendo cosa fare, il capitano lancia nel mare delle nusa, pezzetti di carta, si
pensava che tempesta fosse dovuta a ira divinità del mare e pezzetti di carta fossero un dono alle divinità
del mare per placare la loro ira

Il capitano fa questo sperando che arrivi il tempo buono

Ci viene detto che una bambina aristocratica compone una poesia e arriva il bel tempo

Ci fa capire come il buon esito sia più il frutto della poesia della bambina che il lancio dei nusa, perché alle
divinità ci si rivolge con la poesia, sarà stato questo ad aver placato le divinità, il linguaggio delle divinità
non è quello del capitano

Altra situazione in cui si menziona incapacità capitano

Tempesta si dice che il capitano lancia di nuovo i nusa, ma il mare non si calma, il capitano decide di gettare
uno specchio come dono alla divinità, cosa che viene stigmatizzata

Passaggio: è come se il capitano, che non sa relazionarsi alle divinità, le tratti come se fossero simili a lui,
uno specchio è prezioso per gli esseri umani, pensare che la divinità si plachi per questo è come dire che sia
affetta da cupidigia, che dà valore materiale alle cose materiali

Viene criticato, mettono in evidenza il fatto che il capitano abbia ridotto una divinità a una persona come la
sua, attenta e affetta da cupidigia
Il capitano viene descritto come incapace di usare poesie e di essere solo capace di cose concrete di
transazioni materiali, l’autore resta sconvolto da questa cosa

Passaggio: non esisteva denaro e no concetto di scambio, transazione materiale, scambia il riso metodo di
pagamento

Sono sconvolti dal fatto che il capitano non dia gratuitamente il pesce ma pretenda uno scambio equo, gli
danno riso e sake, per loro non era un equo scambio ma era un modo per cercare di tenersi buono il
capitano

Nuovo fallimento poetico, ci rendiamo conto di quanto fosse l’onta di non essere capaci a poetare

Sbaglia un aristocratico

Passaggio: 37 sillabe

Onta: comporre una poesia di 37 sillabe, viene messo alla berlina perché essere aristocratici e non saper
fare poesia e farla bene significa diventare un outsider

Secondo diario

Kagero Nikki

Scritto da una donna

Autrice la conosciamo come madre di Michitsuna

Identità femminili: da questo momento autrici soprattutto


Donne che fanno un ingresso sul palcoscenico della produzione letteraria

Pur appartenendo all’aristocrazia non hanno nomi a meno che non siano membri famiglia imperiale,
conosciute sempre in relazione a parente maschio

In questo caso madre di Michitsuna

Prima di far nasce lui sposa un nobile: Fujiwara no Kaneie, di più alto rango di lei

Nel diario racconta della relazione di 21 anni con lui: da romanticismo e il momento del corteggiamento,
fino a attuale stato di freddezza tra i due

Quello che fa è qualcosa che non troveremo più in maniera così dettagliata e atto di accusa esplicito a
sistema matrimoniale epoca

Prevedeva che gli uomini avessero la possibilità di unirsi a più donne, anche le donne potevano farlo anche
se in maniera non pubblica

Si parlava di matrimonio con più donne, dove una donna era la moglie principale, pubblicamente
riconosciuta e poi si frequentavano altre persone, era normale e accettato

Anche la donna, se tenuto nascosto, poteva avere altri rapporti

Autrice dice che questo sistema non va bene, lei aveva riposto speranze in un matrimonio di amore, vero,
che avrebbe generato un rapporto monogamo, si sconvolge che dopo una prima passione con lei, Fujiwara
no Kaneie si dedichi anche a altre donne, resta addolorata e lo vorrebbe solo per sé

Il racconto copre un arco di tempo che va dal 954 a 974, 974 si pensa sia data quando inizia a scrivere il
diario, a posteriori

Kagero nikki: definizione di kagero, non scritta in kanji volutamente, spiegazione alla fine del 1 libro (l’opera
è divisa in 3 libri)

Si fa riferimento a uno dei due significati, vedi kanji slide


Nel testo si fa riferimento a ultimi kanji: aria calda di estate che emerge dalla terra, tremolio,
estremamente effimero e intangibile

Si fa anche riferimento a un insetto

Effimera o efemera, una specie di mosca che vive solo un giorno

In italiano tradotto come il diario di una effimera

Ha un senso di qualcosa di effimero

Fine primo libro: scrivere della delusione per questo rapporto

Si chiede se quello che dice è veramente esistito perché è sfumato

Dice di consideralo di qualcosa di intangibile, di una persona che ha vissuto una storia che è una illusione

Narrazione di 21 anni di storia tra i due

3 libri

Storia si fa interessante quanto più ci si avvicina al momento in cui scrive, eventi vissuti più di fresco e
carica emotiva più forte

Eventi passati: ricordo lontano, ma anche conoscenza del narratore onnisciente, sa che quei ricordi saranno
traditi e disillusi da atteggiamento di Fujiwara no Kaneie

I primi 15 anni della loro storia nel 1 libro, ricordi sfumati, lontani nel tempo, autrice sa che la loro bellezza
sarà distrutta

2 libro racconta i successivi 3 anni


Il terzo inizia a essere più preciso perché è più vicino nel tempo e alla realtà che sta vivendo l’autrice, ormai
disillusa da questo uomo di cui si era innamorata

3 libro: ultimi 3 anni, scrittura più simile a quella di un vero diario, si narrano fatti avvenuti in un passato
vicino

974, ultimo anno, particolare attenzione, rende il libro più vino al diario e più interessante

Narrazione: atteggiamento disincantato a inizio, acquisisce veemenza nei primi due libri, autrice si sfoga e
dà sfogo a angosce e pensieri brutti, 3 libro narrazione più tranquilla e sobria come se la donna avesse
preso consapevolezza dell’impossibilità di cambiare la realtà e si fosse calmata

Di lei abbiamo scarse notizie biografiche sappiamo solo che era una donna molto bella, non di rango molto
elevato, soprattutto in rapporto a quello del marito

Racconto incisivo, matrimo del genere con uomo di rango elevato era una fortuna su cui nessuno avrebbe
avuto da ridire, il fatto che si lamenti per un atteggiamento considerato normale, è come se non avesse
riconosciuto la sua fortuna dal punto di vista dell’epoca

Matrimonio: contratti anche con più donne, non aveva un carattere di un legame indissolubile, soprattutto
queste relazioni instaurate con altre persone fuori dalla moglie principale

Le donne avevano necessità di sottostare a questa relazione e a sperare che la relazione rimanesse viva:
solo così la donna poteva sopravvivere, una volta che la donna perde il padre o figlio che potesse
mantenerla il matrimonio era unico modo economico e materiale per sopravvivere, il marito la manteneva

Perdere questo rapporto era una tragedia anche materiale, era importate mantenere legati a sé gli uomini
che frequentavano

Si poteva farlo essendo sempre accoglienti e dolci e non scoraggiarlo o legarlo a sé grazie alla nascita di un
figlio

Nei ranghi alti solo matrimonio combinato anche per unire famiglie, i singoli aristocratici matrimoni anche
con altre donne era frutto di un romanticismo iniziale vero, che poi poteva scemare

Autrice era la moglie principale si lamenta delle altre


Diario scrittura molto intima, è uno sfogo personale una cosa che altri non hanno sempre

Autrice trova nel buttar giù i suoi sentimenti violenti che ha vissuto uno sfogo personale

Schiettezza di espressione diversa dal Tosa nikki, diario di viaggio che si occupa soprattutto di poesia con
atteggiamento celebrale

Contenuto di diario e dettagli sulla vita sociale dell’epoca di tutti i giorni

È come se scrivesse questo diario per sé, in altri casi si vede che chi scrive lo fa con la consapevolezza che
verrà letto, qui invece è scritto soprattutto per dare sfogo a animo, scrittura ha funzione di dare uno sfogo
terapeutico, nella parte finale è come se l’autrice si calmi

Funzione terapeutica della scrittura in un passo

All’epoca cerano storie che venivano lette per passare il tempo, erano storie inventate, lei si rende conto
che sa che sono menzogne

Non solo vede nelle sue esperienze qualcosa che nulla aveva da invidiare ai racconti inventati,
intrattenimento, ma è come se fosse da uno psicologo che per far aprire il paziente fa domande, allo stesso
modo è come se volesse scrivere questo diario per dare una risposta alle sue domande, se la sua vita fosse
degna di una dama di buona famiglia, scrive per dare sfogo a una amarezza che ha quando scrive, e si
dirada

Estrema franchezza: ci sono dei passi in cui autrice non ne esce molto bene, ma è genuina e ciò la rende più
vicina

Passo: commento relativo a una delle concubine del marito di cui era gelosa che era riuscita a legare a sé
Fujiwara no Kaneie grazie ad un figlio

Dice che ha voluto questo figlio per legare a sé il marito e adesso questa donna che vede come indegna ha
perso il figlio, data importanza di tenere con sé legato un uomo e idee che aveva autrice di un marito tutto
per sé, la donna aveva perso il suo sostentamento, e lei è contenta perché questa donna ha perso tutto: il
figlio e anche il marito

Franchezza non era tipica delle dame di corte, abituate a mitigare i sentimenti così veementi
Rende il diario genuino, ci fa sentire con mano la veridicità della natura umana

Dio del mare: tipico dello Shinto pensare che elementi della natura fossero rappresentazioni delle divinità,
esiste anche il dio della montagna ma non c’è un dio della montagna

Varie montagne considerate delle divinità

Il mare come elemento naturale viene considerato di per sé una divinità

Anche alcuni alberi divinità, un albero in un posto considerato manifestazione di una divinità

Diari non pubblicati, era bene riuscire a tenere nascoste le relazioni ma proprio il fatto che il marito non era
riuscito a essere delicato rende Kaneie ancora più spregevole ai nostri occhi, ma il fatto che l’autrice
sapesse di queste sue relazioni fa sentire ancora più con mano quanto sia diventato freddo e scostante,
anche perché non aveva riguardo nei suoi confronti, gli si poteva dire di non essere attento ma la cosa non
lo avrebbe rovinato più di tanto essendo un uomo

Di molte donne non ci arriva il nome anche se lo avevano

Potrebbero piacerti anche