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Jeu de piste à Versailles

1. Chi fece costruire la Reggia di Versailles e in che data?


2. A cosa serviva all’inizio?
3. Quale re si trasferisce insieme alla corte e in che data?
4. Come si chiamano gli architetti che hanno seguito i lavori?
5. Quale sala deve essere il simbolo della potenza del re?
6. Quale pace e in che data fu firmata in questo Salone?
7. Quali re abitano la Reggia?
8. Quali Regine abitarono a Versailles?
9. Dove abitavano prima?
10. Dove abiteranno dopo la Rivoluzione francese?
11. Cosa succede dopo la Rivoluzione francese?
12. A che serviva il Salone di Venere?
13. E il Salone di Apollo?
14. E il Salone di Diana?
15. E il Salone di Marte?
16. E il Salone di Mercurio?
17. Chi si occupava dell’organizzazione degli spettacoli all’epoca di Luigi
XIV?
18. Chi fece costruire un teatro coperto (Opéra royale)?
19. Chi costruisce le Petit Trianon? E chi vi abitava?
20. Chi trasforma la Reggia in museo?
21. Chi costruisce i giardini?
22. Quante fontane ci sono e quante ce n’erano all’epoca di Luigi XIV?
23. Cos’è e a che serviva e serve le Grand Trianon?

Ogni stanza aveva una specifica finalità: il Salone di Venere


era destinato ai banchetti reali, il Salone di Diana ospitava il
biliardo, il Salone di Marte era destinato ai balli indetti dal re
in persona, il Salone di Mercurio era la stanza legata al gioco
delle carte, mentre il Salone di Apollo era la sala della musica.
solo tre regine di Francia ebbero la residenza negli
appartamenti: Maria Teresa d’Asburgo-Spagna, moglie di
Luigi XIV; Maria Leszczynska, moglie di Luigi XV e infine
Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, moglie di Luigi XVI.
Luigi XIV fece costruire il Grand Trianon,
una dépendance sfarzosa e raffinata che avrebbe utilizzato
come rifugio dalla vita di corte, ma soprattutto come luogo
d’incontro con le sue numerosi amanti, tra le quali Madame
de Montespan e Enrichetta d’Inghilterra, la moglie di suo
fratello Filippo d’Orleans.

Il Petit Trianon, costruito nel 1760 e voluto da Madame de


Pompadour, l’amante ufficiale di Luigi XV, era il rifugio di
Maria Antonietta, donatole dal marito per permetterle di
vivere una vita più semplice e lontana dall’etichetta
asfissiante della corte di Versailles; questo dono e il rifiuto di
Antonietta di ricevere i nobili più altolocati nel suo piccolo
rifugio non fece che attirare sempre più le aspre critiche della
corte e del popolo francese.
Con il continuo ampliamento del castello, anche i giardini
circostanti divennero sempre più l’immagine di uno spazio
verde degno del mito del suo ideatore, Luigi XIV. I giardini di
Versailles sono il capolavoro di André Le Nôtre, che li creò
fra il 1661 ed il 1668,  e sono ancora oggi un esempio del
tipico giardino barocco alla francese. Sono situati nella zona
ovest del palazzo e si estendono per un’area di 800 ettari di
terreno.

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