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VENEZIA
Di Thomas Mann
Analisi dell’opera
Autore e anno di pubblicazione: Thomas Mann, 1912.
Autore della Weimar Republik.
Struttura del testo: il testo presenta uno stile linguistico alto. Abbiamo una lingua
poetica, sofisticata con la presenza di figure importanti come onomatopee, allitterazioni
etc. Il narratore è onnisciente e abbiamo la presenza di discorsi diretti e indiretti.
Il testo è suddiviso in cinque capitoli, chiamati anche cinque atti che ci vengono
presentati come se il romanzo fosse un dramma classico.
In breve:
Capitolo 1: viene descritta la voglia di viaggiare di Ascenbach.
Capitolo 2: descrizione dell’attività di scrittore di Ascenbach e del suo passato.
Capitolo 3: assistiamo all’arrivo a Venezia di Ascenbach e al suo primo incontro col
giovane Tadzio.
Capitolo 4: Ascenbach osserva ripetutamente Tadzio e capisce di amarlo.
Capitolo 5: qui abbiamo il declino di Ascenbach. Si lascia ringiovanire (anche se il
tempo e gli eventi lo hanno già condannato) e alla fine del romanzo lui muore a causa
del colera.
Personaggi principali:
1. Gustav Von Ascenbach: è uno scrittore di 50 anni che vive a Monaco di Baviera.
Egli è rimasto vedovo e ha già una figlia grande. Gustav viene insignito del titolo
nobiliare “Von”.
Trama: Monaco di Baviera. Gustav Von Ascenbach, è uno scrittore di 50 anni esausto
della sua vita lavorativa quotidiana.
Esce di casa per fare una passeggiata riposante per il lavoro. Cammina fino ad arrivare
vicino al cimitero della città dove osserva un uomo straniero in vacanza a Monaco.
Tutto ciò lo fa riflettere sulla sua condizione di stanchezza e sull’ipotesi di fare un
viaggio per riposarsi. Durante le settimane successive, Gustav viene trattenuto a
Monaco per motivi di lavoro, ma una volta ultimati tutti gli impegni decide di partire
per Pola. Arrivato a Pola si rende conto che non è la destinazione più adatta alle sue
esigenze. Dunque, questa tappa risulta essere una tappa provvisoria in quanto lo
scrittore vorrebbe fare una vacanza in una meta straniera, isolata e facile da
raggiungere.
La scelta di Gustav in quel momento: ripartire verso meta più salutare per lui poiché
Venezia è calda e umida e tutto ciò fa male alla sua salute. Vuole andare via da quella
città che non è più adatta alle sue esigenze ma allo stesso tempo prova un senso di
rimpianto perché non potrà più vedere il ragazzo da cui è attratto.
Decide comunque di partire ma è costretto a tornare indietro perché i suoi bagagli sono
stati mandati per sbaglio a Como.
Gustav finge di essere arrabbiato ma nel profondo è felice perché potrà continuare a
vedere il ragazzo fino alla fine del suo soggiorno.
Gustav resta a Venezia ma giorno dopo giorno l’interesse per il ragazzo diventa
un’ossessione e lo segue ovunque.
Una sera, all’uscita dal ristorante del lido, Tadzio sorride a Gustav quasi
inconsapevolmente tant’è che Gustav rimane sconvolto per il sorriso del ragazzo.
Gustav gli sussurra “ti amo” a bassa voce. Lo scrittore, non avrà mai né il modo né la
forza per manifestare apertamente i suoi sentimenti al ragazzo.
Avviso del Dipartimento della Salute: dopo qualche giorno dall’episodio del sorriso
del ragazzo, il Dipartimento della Salute pubblica un avviso in cui consiglia ai
villeggianti di non mangiare i frutti di mare. Da quel momento in poi su avverte in tutta
la città di Venezia un forte odore di disinfettante che è un chiaro segno di un’epidemia
di colera in corso.
Per Gustav, Venezia è come la sua sofferenza: ha una natura amorosa ma celata.
Decide dunque di non avvisare la madre del giovane ragazzo riguardo l’epidemia di
colera per non correre il rischio di non vederlo più.
I profondi sentimenti di Gustav vengono vissuti sempre nel proprio intimo (e non
vengono mai esternati, c’è il solo scambio di qualche occhiata con il ragazzo ma nulla
di più).
In quel momento, Gustav diventa consapevole di avere impulsi omosessuali.
Finale del romanzo: Alla spiaggia del lido/hotel in cui alloggia, Gustav vede il ragazzo
giocare con alcuni amici ed entrare in acqua per fare un bagno.
Il ragazzo si volta e gli fa un cenno ma Gustav muore su un lettino della spiaggia poiché
si è ammalato di colera proprio con l’immagine del ragazzo che gli ha appena fatto un
cenno.
Mann: nasce nel 1875 a Lubecca. Nel 1901 pubblica l’opera “Buddenbrook” che
diventa subito un capolavoro in cui narra la decadenza di una famiglia di Lubecca di
quattro generazioni.
Viene esiliato da Hitler durante la Germania nazista e successivamente va negli USA
dove fa la sua propaganda antifascista.
Temi delle sue opere: Mann narra l’analisi del mondo moderno costruito dalla
borghesia e denuncia gli aspetti decadenti e negativi della borghesia stessa.