L’obiettivo 6 dell’agenda 2030 ha lo scopo di garantire a tutti la disponibilità
e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie. Nel mondo, infatti, 785 milioni di persone non hanno accesso ad acqua potabile. Dal 2014, inoltre, è cresciuto il numero di famiglie italiane che denunciano l’inefficienza del sistema di gestione dell’acqua (10%), con prestazioni migliori al Nord Italia rispetto al Centro. I target (o sotto obiettivi) del goal 6 sono otto, ma quello che più mi ha colpito è il numero uno che si prefissa, entro il 2030, di conseguire l'accesso universale ed equo all'acqua potabile sicura e alla portata di tutti. A causa del non conseguimento di questo punto ogni anno milioni di persone, di cui la gran parte bambini, muoiono per malattie dovute a: mancato approvvigionamento d’acqua, disidratazione, mancata igiene (dovuta alla non presenza di acqua con cui potersi lavare). La scarsa qualità dell’acqua incide negativamente, come se non bastasse, anche sulla sicurezza degli alimenti di cui ci nutriamo. In conclusione, dunque, penso che sia fondamentale il raggiungimento di questo obiettivo per la tutela di tutti noi e per le generazioni future. OBIETTIVO 16 DELL’AGENDA 2030
L’obiettivo 16 dell’agenda 2030 si propone di promuovere società pacifiche
e più inclusive per uno sviluppo sostenibile, di fornire l'accesso universale alla giustizia, e costruire istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli. La pace nel mondo è al centro dell'Obiettivo 16. Ogni persona dovrebbe vivere una vita all’insegna della pace all'interno di una società inclusiva fondata su giustizia, responsabilità, istituzioni giuste e sviluppo sostenibile. Tuttavia le persecuzioni, le disuguaglianze, gli abusi e le ingiustizie hanno una portata devastante, minano le società e lacerano le basi delle comunità di tutto il mondo. Tale obiettivo, dunque, auspica alla formazione di società dove vige la giustizia e dove non è presente alcuna forma di illegalità. Tra i 12 target, quello che più mi ha colpito è il secondo, che recita:” Eliminare l'abuso, lo sfruttamento, il traffico e tutte le forme di violenza e tortura contro i bambini”. Io trovo che questo punto sia di vitale importanza, dato che al giorno d’oggi sono ancora presenti individui che hanno il coraggio di fare del male a queste povere creature indifese. Per male non intendo solo quello fisico, ma anche quello psicologico e affettivo. Ogni giorno ci sono bambini che vengono rapiti, bullizzati, picchiati o abusati, cose che, nel 2022, non sono più tollerabili. Questo target deve assolutamente essere raggiunto affinché non ci siano più vittime innocenti. DEFORESTAZIONE AMAZZONICA
La foresta amazzonica è la foresta pluviale più estesa e ricca di biodiversità della Terra. Essa si estende per quasi 7.000.000 Km quadrati in diversi Paesi dell’America Latina.
La foresta è interessata da una forma particolarmente intensiva di deforestazione
(abbattimento degli alberi per lo sfruttamento delle risorse del sottosuolo e per lo sfruttamento del suolo). Almeno i due terzi della selva sono già stati abbattuti e l’intero ecosistema rimane in pericolo. In questa zona, infatti, vive la maggior parte di esseri viventi del Pianeta: 2,5 milioni di insetti; 3000 specie di pesci; 1300 specie di uccelli (un quinto delle specie di uccelli esistenti); Oltre 90.000 invertebrati; Almeno 60.000 specie di piante. Distruggere l’Amazzonia significherebbe, dunque, sterminare anche tutte queste specie viventi. CAUSE DELLA DEFORESTAZIONE Quest’opera di distruzione è in corso dagli anni Quaranta del Novecento, quando i governi della regione avevano deciso di sfruttare le risorse minerarie e forestali. Nel corso dei decenni quest’attività si è via via sempre più intensificata fino a distruggerne una buona parte. Oggi le cause della deforestazione sono principalmente: allevamento di bovini, produzione di legname e agricoltura industriale.
PRIMA E DOPO DELLA DEFORESTAZIONE
Prima del 1970, l'accesso a gran parte della foresta pluviale era reso difficoltoso a causa della mancanza di collegamenti stradali e le attività di disboscamento erano limitate principalmente nelle sole aree raggiungibili attraverso le vie fluviali navigabili. L'avvio del vero fenomeno di deforestazione accelerò notevolmente dopo l'apertura delle prime autostrade che attraversavano la foresta pluviale, come l'autostrada Trans- Amazzonica del 1972 che non solo sono state fonti primarie di deforestazione ma hanno anche incoraggiato le costruzioni di nuovi villaggi lungo di esse, peggiorando il problema. La situazione attuale è molto drastica: la parte della foresta che non è ancora stata danneggiata è meno della metà e, se non saranno presi provvedimenti immediati, aumenterà fino a farla scomparire. CONSEGUENZE DELLA DEFORESTAZIONE Le conseguenze della deforestazione sono molte e ognuna di esse è molto grave: 1. Scomparsa di animali e vegetali. 2. Peggioramento della qualità dell’aria (le foreste pluviali funzionano come grandi polmoni verdi che purificano la nostra atmosfera assorbendo anidride carbonica e ossigeno). 3. L’aumento di anidride carbonica nell’atmosfera intensifica l’effetto serra e il riscaldamento globale del Pianeta. 4. Aumenta su scala planetaria la desertificazione.