Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
I gra di Cayley
Nicola Frosi
1
Figura 1: Mappa della città con evidenziato i sette ponti cha hanno dato vita
al problema arontato da Eulero.
E(Γ) = insieme delle coppie non ordinate di vertici, spigoli del grafo
e = {u, v} è lo spigolo.
Denizione 1.2. Sia Γ un grafo tale che u, v siano gli unici suoi due vertici.
Se u = v allora si ha un loop.
2
Figura 4: Esempio di loop.
3
ed associo l'insieme delle coppie non ordinate che essi deniscono, posso andare
a costruire un sottografo del grafo di partenza. Per cui torna utile la seguente
denizione:
Denizione 1.6. Siano dati γ e Γ′ due gra; si ha che Γ′ ≤ Γ, ovvero che Γ′ è
un sottografo di Γ se valgono i seguenti fatti ( che abbiamo già spiegato sopra):
1. V (Γ′ ) ⊆ V (Γ)
2. E(Γ′ ) ⊆ E(Γ)
se intoltre si ha che l'insieme dei vertici dei due gra è identico, ovvero V (Γ′ ) =
V (Γ), si ha che Γ viene chiamato in inglese spanning subgraph.
4
Figura 7: Esempio di walk.
5
Denizione 1.15. Un circuito euleriano è un circuito che passa per tutti gli
archi del grafo.
Denizione 1.16. Un grafo che contiene un circuito euleriano si dice grafo
euleriano.
Theorem 1.1. Un grafo G privo di vertici isolati è euleriano se e solo se:
è connesso;
il grado di ogni vertice di G è un numero pari;
Quindi per essere euleriano un grafo deve contenere un ciclo che passa per
tutti gli spigoli. Ad esempio
6
(b)
(a)
connessi ai gruppi.
Anzitutto è necessario fornire la denizione di Operazione binaria.
ricordando che Z non è un campo, dato che non esiste l'inverso di ciascun
intero.
L'insieme dei polinomi su un campo K è identicaro con K[x].
Le operazioni somma e prodotto, + e ∗, sono denite su K[x] e D[x].
7
sia X ≠ ∅ e sia S = P (X) = {Y ∣Y ⊆ X}, allora ∩ e ∪ sono operazioni su S ;
a) ☆ è associativa se ∀a, b, c ∈ S :
(a ☆ b) ☆ c = a ☆ (b ☆ c)
b) ☆ è commutativa se ∀a, b ∈ S :
a☆b=b☆a
8
Queste denizioni possono a loro volta essere assemblate a formare ad esem-
pio monoidi commutativi o semigruppi commutativi.
Esempi di queste strutture algebriche e loro derivate.
mZ = {mx∣x ∈ Z}
a′ ☆ a = e = a ☆ a′
9
É possibile fare un esempio di gruppo facendo riferimento anche alle matrici. Se
si prendono le matrici appartenenti a Mm×n (K), ovvero l'insieme delle matrici
(tabelle) di m righe ed n colonne a valori su uno dei campi K sopra deniti e
di queste matrici si prendono solo quelle quadrate, ovvero quelle per cui m = n
che possiamo denotare con Mn (K) si possono formare dei gruppi.
Poniamo m = n = 2 l'insieme delle matrici quadrate diventa:
a a1,2
M2 (K) = {( 1,1 ) ∣ai,j ∈ K}
a2,1 a2,2
per vedere semplicemente che la somma sta ancora in M2 . Inoltre tale insieme
possiede anche l'elemento neutro rispetto alla somma che è dato da:
0 0
( )
0 0
∀a, b ∈ H ∶ a ∗ b−1 ∈ H
in notazione additiva (G, +)
∀a, b ∈ H ∶ a − b ∈ H
10
Ad esempio sia H = {±1, ±i} ⊆ (C ∖ {0}, ∗), H verica il TEST1 o il TEST2
quindi è un sgr di (C ∖ {0}, ∗).
Sia H = {±1, ±i} ⊆ (C ∖ {0}, +), H non è un sgr di (C ∖ {0}, ∗), perchè non
verica il TEST1, infatti 1 + i ∉ H , mentre 1 ∈ H e i ∈ H .
Per i gruppi niti , ovvero i gruppi i cui insiemi sono costituiti da un numero
nito di elementi esiste un importante teorema.
Theorem 2.1. (teorema di Lagrange) Se G è un gruppo nito ed H è un suo
sottogruppo, allora
∣H∣ ∣ ∣G∣
Ad esempio il gruppo (Z15 , +) non può avere sottogruppi di ordine 7, 9, 11, 13,
perchè nessuno di questi è u divisore di 15. I divisori di 15 sono {1, 3, 5, 15}.
D'ora in poi con sgr si intenderà "sottogruppo".
Denizione 2.7. Sia x ∈ G e sia H un sgr di G. Con la dicitura Hx si indica
il laterale destro e con xH si indica il laterale sinistro.
Proposizione 5. Sia H un sgr di G.
Se G è abeliano, allora Hx = xH ∀x ∈ G.
Se G non è abeliano allora può accadere che Hx ≠ xH per qualche x ∈ G.
Queste notazioni sono necessarie per introdurre il concetto di sottogruppo
normale.
Denizione 2.8. Sia H un sgr di G, H si dice normale in G se
∀x ∈ G ∶ xH = Hx
Si scrive H △ G.
Se G è abeliano ogni sgr di G è normale.
Proposizione 6. Se H △ G, allora l'insieme quoziente G
H
è un gruppo
rispetto all'operazione ∗ denita cosi:
G
∀xH, yH ∈ ∶ xH ∗ yH = (xy)H
H
in notazione additiva:
G
∀x + H, y + H ∈ ∶ (x + H) + (y + H) = (x + y) + H
H
Ad esempio siano (G, +) = (Z, +) e H = mZ = {mx∣x ∈ Z}.
H è un sgr di G, infatti applicando il TEST2 si ha, per mx1 , mx2 ∈ H :
11
I laterali sono le classi di resto modulo m
0+H =0
1+H =1
...
(m − 1) + H = m − 1
La proposizione ci dice che
(x + H) + (y + H) = (x + y) + H
cioè
x(mod(n)) + y(mod(n)) = (x + y)(mod(n))
Diamo ora un'altra denizione.
Denizione 2.9. Sia G un gruppo e X ⊆ G. Si dice gruppo generato da X
e si indica con < X >, il più piccolo sgr di G contenente X .
< X >∶= ⋂ H
H≤G,X⊆H
12
2.3 Isomorsmo
Denizione 2.11. Un isomorsmo tra i gruppo (G1 , ∗) e (G2 , ∗) è una funzione
f ∶ G1 → G2
tale che
f è biiettiva
x → logx x
una funzione. Allora ϕa è un isomorsmo tra i due gruppi.
i → gi
13
Una proprietà importante è che il gruppo delle simmetrie Sn non è commutativo
per n ≥ 3.
Ad esempio in S3 si considerino le seguenti permutazioni:
1 2 3
σ=( )
2 3 1
e
1 2 3
τ =( )
2 1 3
allora la composizione risulta non commutativa:
1 2 3
σ○τ =( )
3 2 1
è dierente da
1 2 3
τ ○σ =( )
1 3 2
Un altro esempio è il seguente:
sia σ = (1, 3, 4) ∈ S4 , signifca che il 2 è ssato.
Una possibie permutazione è le seguente:
1 2 3 4
σ=( )
3 2 4 1
Esempio
1 2 3 4 5 6 7
σ=( )=
3 2 5 6 1 4 7
= (1, 3, 5)(2)(4, 6)(7) =
= (1, 3, 5)(4, 6)
Corollary 2.2.1. Ogni permutazione è prodotto di trasposizioni.
14
Una trasposizione è una permutazione di due elementi.
Corollary 2.2.2. Sn è generato dalle sue trasposizioni.
Theorem 2.3.
Sn =< (1, 2, ..., n), (1, 2) >
Ovvero il gruppo Sn ha come sistema di generatori un sistema costituito
dall'n-ciclo e da una qualunque trasposizione.
Denizione 2.14. Si dice gruppo diedrale D2n il gruppo di movimenti rigidi
che ruotano in sè un poligono regolare di n lati, n ≥ 3.
In generale per i gruppi diedrali si hanno:
τi → riessioni;
Per quanto riguarda i poligoni con n dispari si ha che tutte le riessioni, che si
possono vedere come coppie di permutazioni
τj = (j − 1, j + 1)(j − 2, j + 2)
con j = 1, ..., n.
Per i poligoni con n pari invece vengono ssate coppie di vertici.
Per l'esempio sopra si ha:
τ1 = (2, 5)(3, 4)
e
D10 =< ρ1 , τj >
con j = 1, ...5, dove ρ1 è la rotazione pari a 2π
5
.
15
Figura 12: Rappresentazione delle rotazioni e delle simmetrie del gruppo die-
drale D10 .
3 I gra di Cayley
3.1 Introduzione, denizione e notazione
I gra di Cayley sono uno strumento ecace che permette di rappresentare
gruppi in forma di grafo.
Una possibile denizione è la seguente:
Denizione 3.1. Sia G un gruppo e sia S un sottoinsieme non vuoto di G. Il
grafo di Cayley, Cay(G; S), è il graco non direzionato con i vertici costituiti
dall'insieme G e in cui l'insieme degli spigoli è costituito dagli spigoli da g a sg
e da g a s−1 g dove g ∈ G e s ∈ S . Se ∣g∣ = 2, l'arco da s → sg e da s → s−1 g è lo
stesso. Quest'ultimo risulta in un solo ramo.
Di seguito diamo un'importante risultato sottoforma di proposizione che
caratterizza una categoria fondamentale di gra di Cayley.
Proposizione 11. Cay(G; S) è connesso se e solo se S è un insieme di
generatori di G.
Il grafo di Cayley di un gruppo dipende dall'insieme dei generatori.
Un'ulteriore denizione permette di caratterizzare i gra di Cayley direzionati.
Denizione 3.2. Il di-grafo di Cayley è il grafo con gli spigoli direzionati e si
indica con DiCay(G ∶ S).
16
procedendo per tentativi si ottiene:
M CD(1, 8) = 1
M CD(2, 8) = 2 ≠ 1
M CD(3, 8) = 1
M CD(4, 8) = 4 ≠ 1
M CD(5, 8) = 1
M CD(6, 8) = 2 ≠ 1
M CD(7, 8) = 1
l'insieme trovato è dato dai numeri {1, 3, 5, 7} e si denota con "reduced residual
class of 8.
L'operazione con cui si dota l'insieme e che lo rende un gruppo è costituita da
due step.
siano a, b ∈ {1, 3, 5, 7}, l'operazione binaria ☆ è cosi denita:
⎧
⎪
⎪step1 = a ∗ b
a☆b→⎨
⎪
⎪step2 = a ∗ b mod(8)
⎩
Ad esempio 3 ☆ 5 =
step1 = 3 ∗ 5 = 15
step2 = 15 mod(8) = 7
quindi 3 ☆ 5 = 7
In base alla denizione data di grafo di Cayley posso indicare G = {1, 3, 5, 7}.
Allora è necessaria individuare un insieme di generatori di G fra i sottoinsiemi
di G in funzione di ☆.
Si può prendere l'insieme S = {3, 5}, verichiamo che esso è uno dei generatori
di G.
Abbiamo già visto che
3☆5=7
ma facilmente si vede che
⎧
⎪
⎪step1 = 3 ∗ 3 = 9
3☆3=⎨
⎪
⎪step2 = 9 mod(8) = 1
⎩
per cui 3 ☆ 3 = 1, inoltre
3☆3☆3=3
e
3☆3☆3☆3=1
di nuovo.
Considerando che
5☆5=1
17
5☆5☆5=5
5☆5☆5☆5=1
abbiamo che in eetti rispetto all'operazione ☆ l'insieme
S = {3, 5}
è un sottoinsieme di
G = {1, 3, 5, 7}
e lo genera.
Abbiamo quindi individuato G ed S . I vertici del nostro grafo sono presentati
in gura. Come possiamo costruire gli archi o spigoli? La relazione che denisce
dove x ∈ G e s ∈ S .
Mi metto nel punto 3.
⎧
⎪
⎪3 ☆ 3 = 1
x=3→⎨
⎪
⎪3☆5=7
⎩
quindi dal vertice 3 partono due spigoli verso il vertice 1 ed il vertice 7. Itero la
18
procedura da tutti i vertici.
⎧
⎪
⎪5 ☆ 3 = 7
x=5→⎨
⎪
⎪5☆5=1
⎩
⎧
⎪
⎪7 ☆ 3 = 5
x=7→⎨
⎪
⎪7☆5=3
⎩
⎧
⎪
⎪1 ☆ 3 = 3
x=1→⎨
⎪
⎪1☆5=5
⎩
Quindi ricavo un grafo bi-direzionale. In base alla notazione stabilità è il grafo
Cay({1, 3, 5, 7}, {3, 5}).
Sia ora dato un insieme G = {e, a, b, b2 , ab, ab2 } generato dagli elementi a, b,
ovvero G =< a, b >, e sia S = {a, b}. Con le seguenti regole di calcolo:
a2 = e b3 = e ba = ab2
dove x ∈ G ed s ∈ S .
x → xa
x → xb
Un altro semplice esempio di grafo di Cayley è il seguente. Sia dato G =
{e, a, b, c, ab, bc, ac, abc} =< a, b, c >, ovvero generato dall'insieme S = {a, b, c}. In
19
Figura 16: Cay({e, a, b, b2 , ab, ab2 }, {a, b}).
x → sx
dove x ∈ G ed s ∈ S .
x → x2
x → x3
il grafo di Cayley associato è quello mostrato in gura.
20
Figura 17: Cay({e, a, b, c, ab, bc, ac, abc}, {a, b, c}).
21
con i = 1, ..., 4.
Di seguito si presentano i gra di Cayley di altri gruppi diedrali, in particolare
dei gruppi D10 , D12 e D64 . Inne si riportano alcuni gra di Cayley relativi ai
(a) Cay(D10 , {(1, 2, 3, 4, 5), (1, 5)(2, 4)} (b) Cay(D12 , {(1, 2, 3, 4, 5, 6), (1, 6)(2, 5)(3, 4)}
Figura 20: Gra di Cayley per i gruppi diedrali D10 , D12 e D64 .
22
(a) Cay(S2, {(1, 2)}
23