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Glossario di teoria

dei grafi
lista di un progetto Wikimedia

Un grafo G è una coppia (V, E) dove V è


un insieme e E ⊆ V × V è un sottoinsieme
del prodotto cartesiano di V per se
stesso. Gli elementi di V sono detti nodi e
quelli di E sono detti archi. I nodi sono
spesso chiamati anche "vertici". Gli archi
sono detti anche "lati" o "spigoli".

Si distinguono due tipi di grafi:


i grafi non orientati, dove la relazione E
è simmetrica, quindi (a,b) ∈ E → (b,a) ∈
E. In questo tipo di grafo, gli archi sono
sovente denominati spigoli e i nodi
vertici.
i grafi orientati, dove la relazione E non
è simmetrica ed esiste una relazione
d'ordine tra i nodi.
Indice
0-9ABCDEFGHIJKLMNOPQR
STUVWXYZ?

A
Adiacenza

Per un nodo x di un grafo G = (V, E), si


chiama adiacenza Adj(x) l'insieme dei
nodi connessi.

Albero

Lo stesso argomento in dettaglio: Albero


(grafo).

Un albero è una foresta connessa. Può


essere definito anche come un grafo
connesso ed aciclico. Oppure: nella
teoria dei grafi un albero è un grafo non
orientato nel quale due vertici qualsiasi
sono connessi da un solo cammino.

Albero libero

Un albero libero è un grafo non orientato


connesso ed aciclico.
Arco

Un arco (o spigolo), assieme al vertice, è


uno dei due elementi costitutivi
fondamentali di un grafo. In un grafo
ciascun arco
individua una coppia di vertici
.

C
Cappio

Un arco che ha due estremi coincidenti si


dice cappio.

Catena
Sia G = (V, E) un grafo orientato o non
orientato: una n-upla di nodi (v0, ..., vm) si
dice catena di lunghezza m tra v0 e vm se:

Una catena (v0, ..., vm, v0) si dice ciclica.


Un grafo a-ciclico può contenere catene
cicliche, nel qual caso non è
singolarmente connesso.

Ciclo

In un grafo si dice ciclo (o circuito) di


lunghezza m una catena (v0, ..., vm-1, v0);
si dice ciclo semplice un ciclo che non
passa due volte dallo stesso nodo, o
formalmente un ciclo (v0, ..., vm-1, v0) per
il quale:

Cricca (o clique)

Se G = (V,E) è un grafo non orientato, una


cricca (o clique) C di G è un sottografo
completo massimale, cioè tale che tutti i
nodi di C sono a due a due adiacenti e
che nessun altro sottografo completo di
G contiene C.

Connessione

Il vertice v si dice connesso a w se


esiste un percorso da v a w.
Un grafo si dice connesso se i vertici v
e w sono connessi per ogni v,w ∈ V.
Un grafo orientato si dice fortemente
connesso se esiste un cammino da v a
w per ogni coppia v,w ∈ V

Copertura markoviana

Dato un nodo N di un grafo orientato G =


(V,E), la copertura markoviana Bl(N) è
definita come:

Corda

In un grafo non orientato, un percorso o


un ciclo semplice possiede una corda se
esiste un arco tra due nodi non
consecutivi del ciclo.

E
Eccentricità

Dato un grafo connesso G, si definisce


eccentricità e(v) di un punto v il massimo
delle d(u,v) per ogni punto u del grafo.

F
Foresta

Una foresta è un grafo nel quale ogni


nodo ha al più un genitore. I nodi privi di
genitori si dicono radici, quelli privi di figli
si dicono foglie. In questo contesto, le
sequenze di archi si dicono anche rami.

Una foresta è inerentemente priva di cicli

Figlio, nodo

Sia G = (V, E) un grafo orientato; si dicono


figli di un nodo v di G tutti i nodi p0, ..., pn
tali che (v, pi) appartiene ad E. Se G è un
albero, i nodi figli sono anche detti
successori.

G
Genitore, nodo
Sia G = (V, E) un grafo orientato; si dicono
genitori di un nodo v di G tutti i nodi p0,
..., pn tali che (p0, v) ∈ E. Se G è un albero,
i nodi genitori sono anche detti
predecessori.

Grado di un vertice

Il numero di archi incidenti in un vertice v


∈ V (cioè il numero di archi che si
connettono ad esso) prende il nome di
grado del vertice v. Un arco che si
connette al vertice ad entrambe le
estremità (un cappio) è contato due
volte.

Grafo completo
Sia G = (V,E) un grafo non orientato; G si
dice completo se

Se N è il numero dei nodi, il numero di


archi di un grafo completo è N(N - 1)/2

Grafo connesso

Un grafo si dice connesso se per ogni


coppia di nodi (v,w) esiste un percorso
che li unisce.

Grafo triangolato

Un grafo non orientato si dice triangolato


se ogni ciclo di lunghezza maggiore o
uguale a 4 possiede una corda.

Grafo planare

Un grafo si dice planare se è possibile


rappresentarlo nel piano in modo che gli
archi si intersechino solo nei vertici.

M
Maglia

Una maglia è un sottografo connesso in


cui tutti i nodi sono di ordine due.

O
Ordine perfetto
Sia G = (V,E) un grafo non orientato con
card(V) = n; un ordinamento dei nodi

si dice perfetto se

è un sottoparagrafo completo di G.

P
Percorso

Sia G = (V, E) un grafo orientato o non


orientato: una n-upla di nodi (v0, ..., vm) si
dice percorso di lunghezza m tra v0 e vm
se:
Ovviamente, se G non è orientato, ogni
catena di G è anche un percorso di G e
viceversa.

Peso

Un grafo pesato associa un'etichetta


(peso) ad ogni suo arco. I pesi sono
espressi generalmente tramite numeri
reali, ma possono essere ristretti
all'insieme dei razionali o degli interi.
Alcuni algoritmi necessitano di maggiori
restrizioni sui pesi. Ad esempio,
l'algoritmo di Dijkstra funziona
propriamente solo con pesi positivi.
Talvolta il peso fra due vertici non
connessi da un arco è indicato con il
valore infinito.

Pozzo

In un grafo orientato, un nodo si dice


pozzo se ha grado uscente uguale a 0.

Pozzo universale

In un grafo orientato, un nodo si dice


pozzo universale se ha grado entrante
uguale a n − 1 e grado uscente uguale a
0. Se in un grafo è presente un pozzo
universale, questo è unico.

R
Radice, nodo

In un grafo orientato, un nodo che non ha


genitori.

S
Sottografo

Il sottografo di un grafo G è un grafo il


cui insieme dei vertici è un sottoinsieme
di quello di G, e la cui relazione delle
adiacenze è un sottoinsieme di quella di
G ristretta a questo sottoinsieme. Nel
senso inverso, un supergrafo di un grafo
G è un grafo di cui G è un sottografo. Noi
diciamo che un grafo G contiene un altro
grafo H se un qualche sottografo di G è H
o è isomorfo ad H.

Un sottografo H è un sottografo
ricoprente (spanning subgraph in
inglese), o fattore, di un grafo G se ha lo
stesso insieme di vertici di G. Diciamo
che H ricopre G.

Un sottografo H di un grafo G si dice


indotto (o pieno) se, per qualsiasi coppia
di vertici x e y di H, xy è uno spigolo di H
se e solo se xy è uno spigolo di G. In altre
parole, H è un sottografo indotto di G se
ha esattamente gli spigoli che appaiono
in G sullo stesso insieme di vertici. Se
l'insieme dei vertici di H è il sottoinsieme
S di V(G), allora H può essere scritto
come G[S] e si dice indotto da S.

Un grafo G è minimale rispetto a una


certa proprietà P a condizione che G
abbia la proprietà P e nessun sottografo
proprio di G abbia la proprietà P. In
questa definizione, il termine sottografo
di solito è inteso significare "sottografo
indotto". La nozione di massimalità è
definita dualmente: G è massimale
rispetto a P a condizione che P(G) e G
non abbia alcun supergrafo proprio H
tale che P(H).

Un grafo A che non contiene H come


sottografo indotto è detto senza H, e più
generalmente se è una famiglia di
grafi, allora i grafi che non contengono
alcun sottografo indotto isomorfo a un
membro di sono chiamati senza .
Ad esempio i grafi senza triangoli sono i
grafi che non hanno un grafo triangolo
come sottografo indotto.

Un grafo universale in una classe K di


grafi è un grafo semplice in cui ogni
elemento in K può essere incorporato
come sottografo.

T
Tour di un grafo

Dato un grafo non orientato G, un tour in


G è un ciclo che passa esattamente una
volta per ogni nodo di G. Il costo di un
tour è la somma dei costi dei suoi archi.

Bibliografia
Béla Bollobás (1998): Modern graph
theory. New York: Springer-Verlag.
ISBN 0-387-98488-7 [Trattazione
avanzata; panoramiche storiche alle
conclusioni dei capitoli.]
West, Douglas B. (2001). Introduction
to graph theory (2ed). Upper Saddle
River: Prentice Hall. ISBN 0-13-014400-
2. [Ricco di illustrazioni, riferimenti ed
esercizi: una guida introduttiva ai grafi
notevolmente completa.]

Voci correlate
Grafo
Teoria dei grafi

Collegamenti esterni
(EN) Eric W. Weisstein, Grafo , in
MathWorld, Wolfram Research.

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