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THE INCOME FROM
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CHARLES MINOT ,
OF SOMERVILLE,
(Class of 1828 , )
15 Sept. 1874
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V Preposito
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1
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A
Stanislavo Soçivizca
OSSERVAZIONI
DI GIOVANNI LOVRICH
SOPRA
IN
DALMAZIA
DEL SIGNOR
DI
A SUA ECCELLENZA
. MAFFIO ALBRIZZI
His , quæ narrata funt non debemus cito credere : multi emen
tiuntur ut decipiant , multi quia decepti funt . Sen. de ira .
IN VENEZIA , MDCCLXXVI.
PRESSO FRANCESCO ANSON I.
CON LICENZA DE' SUPERIORI.
Stav 24162
Sla 8410-
v 1-5
Minot Fund .
HARVARD
UNIVERSITY
LIBRARY
3
7
ECCELLENZ A.
Di V. Ecc.
PRE
5
PREFAZIONE .
.
Popolo , per lo avanti poco noti , di tratto in tratto de'
DEL
Vrito
3
9
DEL
B S. I.
1
10 DEL CORSO
§. I.
mi
Rima di parlar delle forgenti della Cettina .
PRfia permeffo di offervare , d'onde fia venuto que
fto nome . La maggior parte degli antichi Geografi di
comune confenfo ammettono una Città , che portava
il nome fteffo . Gli Scrittori moderni , tra quali an
che il FORTIS fono di contraria opinione . Il con
fenfo de' primi potrebbe effere una fufficiente pro
va di ciò , che afferiſcono , la riprovazione degli ulti
mi , non può effere , che una gratuita afferzione . Im
perocchè fe intorno alle forgenti della Cettina vi fo
no delle rovine di antiche Città , di cui s' ignora il
vero nome , cofa vi à da effere di ripugnante , per
chè una di queſte Città non portaffe il nome di Cet
tina ? E tanto è più ragionevole quefta congettura ,
quanto , che i Fiumi pell'ordinario fra noi prendono
il nome dal luogo , da cui traggono le loro origini
ed il Fiume Cettina per la ſteſſa caufa avrà preſo il
nome dalla Città , la più riſpettabile intorno le fue
forgenti . ( a ) Ma Cettina , è un termine corrotto di Zen
tina , O Zentena e pretendefi , che in tal modo fi
S. I I.
:
14 DEL CORSO
fendo in
vi paffa liberamente la palma della mano
più luoghi al di dentro concave le Colonne e . lo
re
S. III.
I
Delle Sorgenti della Cettina .
1.
€
( a ) Non ò potuto rinvenir , per quanto abbia diligentemente
inveftigato in neffun Autor di cofe Illiriche , che il Contado
di
24 DEL CORSO
Per esprimere il vero fenfo di que' cinque verfi Illirici fi deve dir
Ora fe anche doveffero farci autorità quefti due ultimi verfi del
Padre Andrea Cadcich Mioffich ,, ( del quale fu pubblicata u
›› na raccolta , per parlare colle parole del Fortis ( pag. 110.
» Vol. 2. ) di Canzoni Eroiche Nazionali , quantunque egli
"> n'abbia fatto la fcelta con poco buon gufto , e con meno
,, criterio vi abbia introdotto una quantità di cofe inutili , ed
», apocrife ) " non però provano che il Kotar arrivaffe fino
alle acque di Cettina . Se uno dicefse , è allagata Padova fino
a Verona , non fi potrebbe conchiudere perciò , che il Terri
torio di Padova arriva infino a Verona , quando quefto non
divenisse un nuovo modo di ragionare .
( a ) Il nome di Jarebizca gli venne da un Comandante Tur
co , che ſtava nelle fue vicinanze , e che fi chiamava Begh
Jarebicich .
D
20 DEL CORSO
I
1 §. IV.
infino a Dragovich .
*
( a ) La prima forgente della Cettina à lo fteffo nome di que
fta Fortezza diroccata .
28 DEL CORSO
0 JUROLI
2 SEXTONI
PARENTIBUS
B. M. P.
PRATORI U
ARRONIS
PANE STITI B
ENE MERENTI
POSUIT .
AURIBU
T. US
PANIIS .
CIASI
ICIANUS. I II O
N I. IIISI . IXION I. S
ORORIBU B.
S M. P.
§. V.
1 for
DEL CORSO
32
PANES FECIT
SE VIVO SI
BI , ET SUIS FE
CIT .
S. V I.
53 ra
DELLA CETTINA .
39
04 ,, ra ignoranza degli ícavatori , dice il FORTIS la
ap ,, ruppe per trafportarla a Sign con minor fatica
DO " ond'è , che di tre pezzi ne manchi uno , nel qua
99 le appunto era contenuto il nome del ragguarde
39 vole uomo , a cui l'onorifica Lapida fu eretta . "
*S8
PR. P. R.
PROVIN C. SYRIA E
LEG. AU G. PR . PR.
PROVINC. BRITTANA E
LEG. AU G.
PR . PRO PR .
VINCIA E. GERMAN.
INFERIORIS . PRAE F.
A ERA R I. SATURNI.
LEG. LE G. XXX . ULT.
PRAETOR TRIBI III
PLEBIS . QUAT EEN
TAU G.
A. F. F.
AEQUENSES
MUNICIPES .
§. VII.
S. VIL
Æquum , o 16 Troian-Grad
Partendo dalla Città di A
o fervendofi del termine più comune da Krign ,
པནྟི །
at fianco di effo, paffato un piccolo rivoletto , vi è
fubito una collina di ragionevole altezza , che domi
na la bella Campagna all' intorno , e fotto cui alla
parte Occidentale , fono i due Laghi . • Quefta colli
na , come l'altra , che l'è dappreffe chiamo Vulcani
che , perchè il FORTIS le chiamò tali , ma io confide
§. VIIE
DELLA CETINA . 49
R
M. VALERIO
DONICO
NATUS DOM O
CELEIA. E. .7. CHOR. III
.
ALPINORUM. FECIT.
HERENNIA PUDEN ..
IT II A
I II CONIUGI
BENE MERENTI .
che fiegue .
CASTORI ET POLLUCI
SACERUM
FABERICIA PIERIS
V. S. L. M.
DELLA CETTINA . 51
2
§. IX.
( a ) Vol. 2. p. 56.
DELLA CETTINA . 53
§. IX .
SEX. IV
ANI . SILVA
SUMMUS . C.
SUFFRAGIO
DIVA MAT - -
DIVI HA -
$. X.
S. X I.
che oraa è
UN miglio all'incirc fopra Trigil , Gardun
era fituata
>
di
6 cui fi perdette
il nome , e quafi quafi le rovine in
fieme . Prefcindendo dalla purità dell'aria , che qui è
poco fana, io trovo poche Città ne luoghi montuoſi ,
che
( a ) Fort. Vol. 2. p. 83 .
64 DEL CORSO
I. O. M.
DELLA CETTIN A. 65
I. O. M.
ET GENIO
MI P. P. I. M. P.
STIL. BENEVENTO
VITALI 7. COH.
VIII. V. OL
J
V. L. P. IMP. D. N.
ET.
TITIANO COS.
III NON IANUA
SIG. EQUIT.
27
DE'
67
de DE COSTUMI
20
DE
MORLACCHI .
§. I.
DE MORLACCHI . 73
§. II.
##
§. III.
Degli Aiduzci..
·
3
S. IV.
Educazione .
( a ) Vol. 2. p. 81 .
( b ) Le mammelle in Illirico fi chiamano Siffe .
( e ) Quefta opinione , che per favoleggiar inventarono i Fore
ftieri , non avrei giammai fofpettato , che la doveſſe abbrac
ciare un Iftorico Naturale , come il Fortis . E' vero , che匪 Giu
venale ci afficura che in Meroe un bambino fucchiava la mam
mella , di lui maggiore , majorem infante mamillam , ed io
non iftento a credere , ma le Morlacche noftre apparentemen
te non fono di quella fchiatta .
82 DE COSTUMI
( a ) Vol. 1. p. 81.
DE MORLACCHI. $3
鹏
lacchi di porfi le brache in doffo . Ma gl'Indiani
( quantunque vadin nudi per lo clima ) , ed i Mor
lacchi ( benchè non portin le brache fino a certa età
per altro , che per un inveterato coftume ) ci fanno
richiamar alla memoria le invidiabili , quantunque
§. V.
Capanne , ed utenfili.
0
virtù morali , fe quefta non è la prima , le fi avvici
22
na moltiſſimo , e refto fortemente meravigliato , che
il FORTIS ( in cui fu certi propofiti fi può temere
0
qualche benigna efagerazione ) non ne abbia fatto un
minimo cenno . Lo fteffo accade in ( occafione della
mortalità de' Bovi : Scambievolmente fra' Morlacchi
fi ripara al danno fofferto .
1 Ufavano una volta i Morlacchi incavate nella ter
I
ra certi granai fchiacciati a guifa di cipolle , come
1
gli antichi Germani , forſe perchè , ( per le continue
guerre , che avevano ) non foffe ritrovato il grano
dal nemico , cui poteffe fervir di nutrimento . Pochi
paffi diftante da Sign fi trova ancora un granajo di
quefta forte , che quando fu fcoperto , dava moltiſ
fima lufinga di racchiuder qualche cofa di prezioſo
ma fu trovato voto . I granai di oggidi , che fi chia
mano da' Morlacchi Cofci , fono fatti in forma di ca
neſtre ovali , od altra forma , che fi pongono dalla
parte oppofta de' focolari , o fopra i focolari fteffi in
una foffitta , fatta da taluni non folo a quefto fine ,
ma perchè ella ferva ancora di Guardarobba . I gra
nai de' più beneftanti fogliono alle volte fabbricarfi
all'aperto , come una picciola capanna fenza fonda
menti , ficchè fi poffono trafportare da un luogo all'
altro . Quefti granai fono fatti di tegole , che in no
ftra lingua fi chiamano Scimle , e non Zimble , come
fcrive il poco fido Interprete FORTIS .
Quali tutti i vaſi infervienti alla cucina de' Mor
lacchi fono pentole di terra , e tanto i mobili , che
adoprano effi per mangiare , come quelli per bere "
fono tutti di legno . V'è una fpecie di bariletto , che
fi chiama Fugia , in cui le Morlacche , o legandofelo
con una fune dietro le palle , o ponendofelo fopra
il capo , vanno a prender l'acqua da' luoghi più vi
cini .
88 DE' COSTUMI
gl' Italiani ?
I Morlacchi fiedono le più volte per terra , o fo
pra fedili compoſti di tavolette , ſoftentate da tre pie
di , alte da terra una ſpanna in circa , o poco più 10
Quando effi ànno quefta forte di ſedili → non invi
S. V L
Cibi.
( a ) Vol. 1. p. 86.
M
go DE COSTUMI
. 1. pag. 83.
( a ) Vol
222-2
DE' MORLACCHI.
93
frefcativa , e l'aglio all'incontro è di natura caldo ,
ne potrebbe giovare agli individui , che ne Climi fred
di : ( b ) laonde fe anche a' partigiani di Orazio non
vuolfi accordar , che l'aglio fia più nocivo della ci
cuta ( c ) nulladimeno non fi potrà concorrere nel
la opinione del FORTIS di atribuirgli una virtù , che
# viene fmentita colla efperienza .
I cibi , di cui finora parlammo , fono univerfalmen
te abbracciati da' Morlacchi , ma fi cangiano in mi
gliori , o peggiori , fecondo la facoltà " e le ſtagioni .
Dico fecondo le ftagioni , mentre dal giorno delle
Ceneri fino al principio della raccolta delle nove
meffi , foffrono mortificarfi colla parfimonia de' cibi ,
ma ne' tempi reffidui dell'anno , quando non vi fac
cia argine un'eftrema careftia , rovini il Mondo , vo
gliono per lo più , come offerveremo di tratto in trat
to , mangiar a crepancia . E come tutti i loro cibi
34.S28
AESL33
che fi à parlato de' cibi de' Morlacchi , di far una a
piccola aggiunta intorno all'avverfione , ch'effi ànno
S. VII.
Governo di famiglia .
glia
DE MORLACCHI.
97
Ca ) Vol. 1. p. 68.
100 DE COSTUMI
§. VIII
Ofpitalità ..
§. IX .
Morale .
IA
( a ) Vol. 2. p. 144
(b ) Vol. I. p. 56.
DE MORLACCHI.
103
TIS , che i loro contratti degenerano qualche volta in
Pa foverchia dabbenaggine , ma coprendofi con queſta ,
20 di fovente corbellano i più fcaltri . Egli è un avver
timento di Seneca , che per effere felici conviene
20 a taluni fingerfi ftolti ( a ) . Non fi fidano degli I
taliani , ei ammirano con occhio di difprezzo per
quella ragione , che quafi tutte le Nazioni fcam
bievolmente fi fprezzano . Quindi è , che danno lat
fteffa forza alla parola Lazmanska- Virro Fede d'Italia
no , che gl' Italiani attaccano alla parola Morlacco
Gli uni , e gli altri credono di ftrappazzarfi , parlan
1
do così . I FORTIS , che quà e là raccoglieva le no
zioni de'coftumi de ' Morlacchi non • è colpevole , fe
non à compreſa la forza della parola Lazmanska-Virro ,
che fà fervire di egual ingiuria , che Paffia-Virro, cioè
fede di cane . Paffia-Pirro , Paffia-Dufco , niendna-virro ,
niendna-dufco , cioè Fede di cane , anima di cane , neſſuna
Fede, neffun'anima fono ftrappazzi , che ſi danno univer
falmente alle Perfone , e a dir Fede di cane ec. è una
delle maggiori beſtemmie , che abbiano i Morlacchi >
e per cui dagli Ecclefiaftici fi punivano una volta i
penitenti col farli ftare pubblicamente in Chiefa , o
con qualche offo in bocca , o con qualche faffo fulla
fchiena e ne' luoghi più rimoti dal commercio fi fa
lo fteffo anche a' noftri giorni . Ma Lazmanska - Virro è
ftrappazzo , che fi dà folamente ad un Italiano , co
me Arkag-Ka Virro Fede di Greco fi dice folamente
ai Greci . I Greci fra noi fono della fteffa Nazione ,
che i Morlacchi del rito Latino ( b ) , ma per un
ref
§. X.
Amicizia .
traduce il FORTIS .
DV
§. X I.
un Inimicizia .
품
§ . XII.
-L A
de. §. XII.
ܫܐ
D13 2
£
§ . XIII .
Armi .
$ . XIV .
DE MORLACCH I. 121
S. XIV .
Vefti Donnesche .
{
E i veftiti giornalieri degli uomini fono fempli
SEci , non v'è luogo della Morlacchia , che i veſti
ti delle Donne non fieno più , o meno compoſti
Le Morlacche del rito Greco adornano i loro abiti
e vane
S'intreccian fra i capei lucide perle
Del roflo Oriental mare eritreo .
( a ) Vol. 1. pag. 70 .
126 DE
' COSTUMI
§. X V.
Mufica , e Poefia .
ma chị
è affuefatto alla Mulica Italiana non può riſentir
altro vantaggio , che quello di reftar attuffato in u
na profondiffima melanconia . Se v'è qualche diftin
to fuonator di Gusla è afcoltato con fommo filenzio,
1 ed attenzione da fuoi Nazionali . D'onde proviene
ciò? Le loro orecchie armoniche fono talmente or
ganizzate che , per provar il piacer della Mufica "
anno duopo di que' fuoni " cui li addattò la con
1
DE' COSTUMI
128
che ,, ſuppliſca a piccioli dettagli di precifione , de
'
,, quali non poffon mancare , fenza qualche forta di
moftruofità le narrazioni in profa , o in verlo del
رد
le Nazioni colte di Europa ,, . Non si può dir
دو
affolutamente però che le loro Poefie non abbian
quefto difetto , ma ciò fpeffo proviene anche dall'
alterazione di chi le fcrive , ( a ) o tradizionalmen
te
E
DE MORLACCHI .
129
• te conferva , come alterati certi paffi di alcuni Au
30 tori
del
31
più fotto
te
Bech gnu daie Imoskomu Kadii :
ſpeffo
1
"
DE 1 MORLACCHI , 131
0
fpeffo dovrebbono foggiacere , a motivo della loro
miterabile fituazione . Alcune delle loro compofizio
ni ànno un no fo che dell' Orientale . Per efprime
re la ferocia di Marco Kraglicvich , ch'è quel Cam
pione , di cui più di ogni altro fi fente rifuonar il
nome fra effi , ò udito cantare ›
Jafce Kogna Marco Kraglievichiu ;
S'iednom fmiom Kogna zauzdaię ,.
A drughamu za Kanciu slufci .
• Omnia Grace
Cum fit turpe magis noftris nefcire Latine
§. XVI
Danze , egivochi .
ànno
que un' arbitraria congettura del FORTIS , che i baffo rilievi già
detti fieno le zuffe de varj pretendenti di una fanciulla . Egli
però fu mal informato , poichè a Mramor , ed a Cifta non vi
è ftato , come neppur io . Ma tutti quelli , ( molti de' quali
potevano decidere ) che anno veduto i fepolcri , ove fono fcol
pite le furiferite figure , mi differo , ch'effe vogliono dinotar
le Fefte Nuzziali , e non altro .
134 DE COSTUMI I
§. XVII.
Geti ,
DE MOR LAC CH I. 135
Se
S I
11 §. XVII. L
i
Coftume .
kind
Chi aveffe
uomo pel voglia
fuo ftato naturale , fra' noftri Morlac
chi vi potrebbe trovar che dire . La fincera cordia
lità dell'animo non è trattenuta in verun modo dal
la debolezza de'riguardi umani . Qui fi parla , e fi
agifce fempre con una naturale Ichietezza , ma le
funzioni le più femplici della Natura fono accom.
pagnate dalle cerimonie . Se s'incontrano Donne , o
I fanciulle
ziali delleco'conofcenti
Chieſe , per, iftrada
od amici, inNazionali
Città , in
fuvilla
piaz9
Geti , ( ora noftri Morlacchi ) allorchè vivea ´efiliato fra effi di,
ce che vi eran i giochi di palla , e di truco .
i §. XVIII.
Amori .
137
Cangia di affetto
Ciafcun a fuo talento :
Ama finch'è diletto ,
§. XIX.
Matrimonj .
"
DE' MORLACCHI .
147
• · ante
impia quam cæfis gens eft epulata Juvencis,
Georg. $36.
DE MORLACCHI . 157
ta . " ( a )
Ma ritornatofene il Kum , ed i due Diveri che
( a ) Vol . 1. pag. 77 .
I
UM
ST
DE CO
158
efeguifce •
Per quefta ragione anche i Legislatori
Greci premiavano l'accortezza ne' ladri , deteftan
do però il furto " come ognun fa ch'è ben verſa.
to nella Storia .
i
DE MORLACCHI . 165
non già per giuftificarsi dello fprezzo , con cui fono trattate
da effi , com'è di parere il FORTIS > ma per un' antica abi
tuazione . Le fanciulle fono alla fteffa condizione . Il burro ,
che adoprano per ungerfi i capelli , perchè facilmente inraci
difce , offende di lontano le narici di un galantuomo > ma
fono prive comunemente di que' crucciofi infetti , cui piac
que ad un Poeta dar il nome di perle di argento , per adula
re la propria amante . Le Amazoni Morlacche non pugnano
colle fpadine , per infilzar quefte perle di argento ,
166 DE' COSTUMI
§. X X.
Gravidanze , parti .
§. XXI.
-168 DE GOSTUM I
§ . XXI.
Talenti.
perftizioni .
§. XXII.
Arti .
§. XXIII.
Agricoltura , e Veterinaria...
pon
DE MORLACCHI . 173
1 pongono i piedi ſopra i campi ſeminati , che al tempo di
raccoglierli . Il trasporto , che anno per le armi fà , che
rifguardino la coltura della terra , come una coſa vi
le , e di cui la fola neceffità faccia tutto il prezzo .
Speffe volte laſciano in abbandono delle terre che
non ricercano altro , che arricchirli . ( a ) Tan
to la Natura in moltiffimi luoghi è prodiga con ef
fi loro , che non fanno valerfi de' fuoi doni ! Comu
nemente non ànno giardini , nè vi à delle frutta nel
匪
le loro Tenute , s'eccettuiamo quelle , che crescono
da per fe , e che vengono chiamate felvatiche . Si
può ben dir ciò , che diceva de' loro maggiori anti
camente. Ovidio , quando alle fponde del mar nero
tra effi viveva .
Non
alla
§. XXIV .
Aftrologia giudiziaria .
gli fece noto , ch'egli era la Fame " che girava pel
Aa 2 Mon
188 DE COSTUMI
§. XXV .
DE
' MORLACCHI . 189
§. XXV.
Superstizioni .
Serpente .
( a ) Vol. 2. p. 114 .
DE MORLACCH I · 191
Srichiate gleda ;
Nefricbiati neda
In
192 DE COSTUM I
Indemoniati .
Sogni .
Streghe .
C
1 Le ftreghe , che in molti luoghi fono andate in
difufo , fanno una buoniffima figura ancora fra' Mor
lacchi . Elleno fono conoſciute in Illirico col nome di
per
DE' MOR LACCHI .
197
Vampiri .
Folletto .
Incubo, o Smara :
10.
L'incubo degli antichi fi chiama Morra da' Morlac
chi . Questa è una ftregha , che di notte va fucchian
do il fangue alle Perfone di qualunque età , fuor
1 chè a fanciulli , poichè questo è meftiere di altre
ftreghe , nè tutte fanno far le fteffe malie . Secondo
i feffi , che la Morra perſeguita , ella è maſchio , o
femina , per la ragione , che non va , ſe non da quel
•
li , di cui è invaghita . Nel tempo , che la Morra fta
fopra la Perfona non fi può refpirare . Queſto è un
" invaghirfi molto ftrano. Preffo gli antichi medici l'
: Incubo fi definiva , ch' egli è un fogno d'impuro
F
coito col Demonio . La ragione poi infegna , che o
.
per ripienezza di fangue , o per la fupina pofitura
1 del colcarfi in letto o per lo capo troppo incli
nato all'indietro , fi fente una mancanza di refpiro ,
e di favella in modo tal che fembra , che alcuno
Orco.
Eco.
Ap
1
NEVEL
DE MORLACCHI . 203
Apparizioni notturne .
J Fuochi fatui .
Zapifi .
mejite .
§. XXVI.
Medicina .
• •
E già ne fcappò fuora
Da quefto diuretico libraccio
Un puzzo tal , che il nafo appefta ancora .
gna
DE' MORLACCHI. 217
§. XXVI I.
Funerali .
quel
quan
DE MORLA CCH I. 221
VITA
I
છે
X23
e' coffe
no fax VITA
د
.
corapi
D I
Co offer.
Loqua
SOCI VIZCA
fero
DI SOCIVIZCA . 235
ga.
DI SOCI VIZCA . 237
fpe
I i 2: Rof
252 VITA
trovò de ſoldi ,
quali avendo conoſciuto eſſere di
A la
uno , che gli avea fatto , qualche picciolo bene ว
fciò andar i Morlacchi , dopo aver anche dato loro
da mangiare , e li fece fcortare da' due de' fuoi com
Kk 2 pa
260 VITA
ΝΟΙ
P
NOI RIFOR AM TORI
3
ERRORI CORREZIONI .
Pag. 3.
3, lin. 4. operetto operetta
P. 13 1. 24. moli . moli!
. P. 23. l. 8. più di trenta miglia più di venti otto miglia
ivi . 1. 9. co' Laghi col Lago.
P. 24. L. 11. odbikete odbixeze
ivi . l. 12. Cettina Cetting
P. 29. 1. 26 , là la
P. 36. l. 12. che da che dà
P. 40. 1. 21. e chiaro è chiaro
P. 41. 1. 24. in no in mano
P. 47. l. 3. queſta quella
P. 49. l. 7. quì colà
P. 54. 1. penult. inters iners
P. 72. 1. 24. rifpinti rifpinte
P. 75. l. 20. ftanchi ſtanche
P. 80. 1. 22. face fafce
P. 83. 1. II. barche brache
P. 86. lin. 2. Dormendo Dormono
P. 93. l. 17. crepancia crepapancia.
P. 101. 1. 30. fi nafce vi nafce
ivi vergogna. vergogna !
P. 102. 1. 3. Pervab Pervan
P. 111. l. 6. de' da'
P. 112. l. 8. fubire foggiacere
P. ivi l. 15. procede procedere .
P. 114. 1. 33. placito . placido
P. 133. l. 3. ripieni ripiene
P. 150, 1. 25. cuftodice cuftodifce
P. ivi. 1. ult. intendera intendeva
P. 168. l. 13. benri bensì .
P. 184. l. 3. dei del
P. 184. l. 5. accordono . accordano.
P. 185. 1. 26. rovine rovina
P. 187. l. 23. dallo fullo
P. 192. l. 15. ferzeto terzetto :
P. 207. 1. 11. pollenteſque pallenteſque
P. 222. l. 29. rectius iftis? rectius iftis
P. 224. l . 5. favolofe favololi
P. 226. l. 33. Qui . Ivi
P. 228. 1, 28. Bafsà . Pafsà
P. 229. l. 17. ordifce ordiffe
P. 241. 1. 11. MDCCLXX . MDCCLX.
P. 242. l. 14. comprogli comporgli
P. 247. 1. 30. Puoffurbacco ! Puoffarbacco !
P. 248.1. 10. diftuttor diftruttor
AVVISO
•
Gli accenti meffi a luogo non dovuto , le lettere
femplici , e le doppie fcorrono sì facilmente all' oc
chio , che non è quafi poffibile il
confervar in ciò
l'efatta Ortografia , e perciò a tali sbagli fupplirà la
cognizion de' Leggitori . Si avverte , che molte volte
fi adoprò la lettera in vece di § , e ciò in difetto
di queſta ultima .
1
MDCCLX X VI
IDIBUS MAJI.
EXCUDEBATUR .
1
1
#
My
3 2044 011 264 405
WIDEN R
WIDENER
00 8 1989
# 15 1990
X CANCELLED