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DIETA ALCALINA:

INFORMAZIONE E FALSA INFORMAZIONE

Dr. Paolo De Matteis


ISTITUTO EUROPEO DI RICERCA IN SCIENZE NATUROPATICHE
Dieta alcalina
Dieta alcalina (o basica) per stare bene ed evitare
le malattie. Deacidificazione, disintossicazione
dagli acidi, acque alcaline che migliorerebbero la
salute guarendo anche le malattie più gravi.
Negli ultimi anni, soprattutto in "ambienti
alternativi" spopolano le affermazioni che
d a re b b e ro a l l a d i e t a ( e d a l l e t e r ap i e )
"deacidificanti" o "alcalinizzanti" dei poteri curativi
innumerevoli, addirittura per curare il cancro.
Cosa significa? E' vero che "alcalinizzando
l'organismo" si vive meglio?
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Cos’è l’alcalinità?
Ogni soluzione ha un suo pH. Si tratta della scala di
misura dell'acidità o della basicità di un composto.
Questa scala va da 0 a 14. Se una soluzione ha pH 0
(zero) è un acido forte (si tratta cioè di una sostanza
molto acida), se ha pH 14 è una base forte (è cioè
molto basica, alcalina), una soluzione con pH 7 si dice
neutra (non è cioè né acida né alcalina) (un esempio di
quest'ultimo caso può essere l'acqua pura).
L'acidità e la basicità di una soluzione si misurano con
appositi strumenti (anche molto semplici, come le
cosiddette "cartine tornasole", delle striscette di carta
che reagiscono colorandosi in maniera differente
secondo il pH riscontrato).
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Cos’è l’alcalinità?
Questa differenza è dovuta alla concentrazione
di ioni idrogeno (H+) presenti nella sostanza
che esaminiamo. Il succo del limone è acido
(definiamo così anche il suo sapore), il
bicarbonato è basico, alcalino (ma l'alcalinità ha
un sapore amarognolo). Siamo circondati da
sostanze acide, da altre basiche ed ognuna ha
queste caratteristiche espresse in grado
diverso.

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Il PH dei tessuti
Il nostro sangue ha un pH lievemente alcalino: 7,4
Se questo valore diminuisce (quindi va verso lo 0) o
aumenta (verso il 14) anche di poco, non potremmo
sopravvivere perchè la maggioranza dei meccanismi che ci
consentono la vita non funzionerebbero e verrebbero
danneggiati in pochissimo tempo (pochi minuti!).
In realtà il nostro pH non è un valore fisso, varia di
pochissimo (per esempio un pH di 7,3 o di 7,5 per pochi
minuti, potrebbe non provocare danni particolari) ma viene
subito riportato alla norma da una serie di meccanismi che
tutti noi mettiamo in atto involontariamente ma in maniera
addirittura visibile.

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Il PH dei tessuti
Quando per qualsiasi motivo il pH del nostro sangue vira verso
l'acidità o la basicità, riusciamo a riportarlo alla norma
principalmente mediante due mezzi: i reni e la respirazione. Il
mezzo più "imponente" è la respirazione: espirando (quindi
emettendo aria) eliminiamo delle sostanze in modo da riportare
il pH nella norma. Quando serve i nostri polmoni riescono a
riportare il pH alla normalità in tempi brevissimi (si pensi
all'apnea: il respiro "affannoso" che segue ha questo scopo, i
recettori che regolano la respirazione reagiscono ad un aumento
della CO2).
I reni hanno un ruolo meno "importante" ma molto più raffinato:
eliminano con l'urina le sostanze che condizionano il pH, la
quantità di sostanze espulse è minore di quella emessa dai
polmoni ma si tratta di sostanze "organiche" non volatili e che
quindi non "evaporano". Queste ultime le espelliamo dai polmoni.

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Il PH dei tessuti
Se per qualsiasi motivo il pH del nostro organismo
non è stabile (quindi va "oltre" la normalità del 7,4,
verso l'acidità o la basicità) si entra in uno stato
patologico: se si va verso l'acidità si parlerà di
acidosi metabolica; al contrario di alcalosi
metabolica (il pH va verso l'alcalinità, la basicità).
Sono due condizioni che, se non rapidamente
risolte, possono portare alla morte in breve tempo
(per valori di pH inferiori a 6,8 e superiori a 7,8).

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Il PH dei tessuti
Se così non fosse basterebbe mangiare un limone per
rendere acido il plasma sanguigno e morire, o assumere un
cucchiaio di bicarbonato di sodio per avvelenarsi.
E' chiaro che l'organismo ha i mezzi per correggere piccole
variazioni di pH (che avvengono quotidianamente) ma se
queste variazioni fossero improvvise e violente, il rischio di
un'impossibilità di riequilibrio sarebbe altissimo.
Una base forte (come l'ammoniaca) o un acido forte
(come l'acido cloridrico) hanno la capacità di danneggiare
direttamente le strutture dell'organismo (ed in generale
ogni struttura organica): per questo si tratta di sostanze
corrosive e pericolose.

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Il PH dei tessuti
Il nostro organismo, quindi, "lavora" continuamente
per mantenere il pH ai valori fisiologici: quando
assumiamo una sostanza acida, i recettori presenti in
tutto l'organismo avvertono la novità ed il corpo
mette in moto i meccanismi che permettono al pH di
rimanere stabile.
Tutto il giorno, anche mentre dormiamo, polmoni e
reni (ed altri organi per altri aspetti) lavorano "in
silenzio" per mantenere il pH attorno al valore di 7,4.

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A cosa serve “alcalinizzare” il corpo?
Ma allora cosa vuol dire "dieta alcalina" o alcalinizzare il corpo? A
cosa serve? Sarebbe davvero un beneficio per la salute?
Sono tanti i siti pseudoscientifici ed i "naturopati" che consigliano
una dieta ricca di alcali per migliorare la condizione del nostro
organismo o per evitare spiacevoli disturbi.
Molti fanno risalire l'origine di questa bizzarra teoria alle idee di un
certo Robert Young, presunto medico (ha ottenuto una "laurea" on
line da un’”Università” non riconosciuta chiusa per aver truffato i
propri allievi) che ha scritto un libro sull'argomento.
Mangiando soprattutto frutta (non tutti i tipi), alcuni legumi, ma
soprattutto evitando cibi "acidi" quali la carne, i grassi, i fritti, il
nostro corpo ne risultarebbe "alcalinizzato" con un risultato
eccezionale sulla salute. Qualcuno afferma anche che questa dieta
prevenga e curi (!) alcune malattie, anche gravi.

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A cosa serve “alcalinizzare” il corpo?
In realtà è una bugia, non serve a nulla, è semplicemente una truffa
inutile: una bufala.
Il libro di Young è un insieme di madornali errori alimentari, ricco di
invenzioni, veri e propri strafalcioni ed assurdità. Basti pensare che il
limone ed il pomodoro sono inseriti tra gli alimenti "alcalini" quando
sappiamo che sono fortemente acidi. Non solo: Young consiglia di
evitare alimenti fermentati, yogurth, vino, in quanto produrrebbero
batteri, dimenticando che se il nostro organismo fosse privo di certi
batteri, avremmo pochissime armi contro le infezioni più comuni. In
realtà l'eventuale acidità o basicità di un alimento che introduciamo con
la dieta non ha alcuna rilevanza né influenza sul pH del nostro sangue.
Insomma, una vera e propria sciocchezza. Qualcuno che ha seguito
questa "dieta" riferisce miglioramenti evidenti ed un migliore stato di
salute: probabilmente non pensa al fatto che non è la "bizzarra" dieta
alcalina a farlo stare meglio ma la maggiore attenzione a ciò che si
mangia evitando inoltre alimenti grassi e pesanti.
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Perché la dieta alcalina non
serve alla salute
1) Un alimento alcalino, subito dopo l'ingestione, viene a contatto con i
succhi gastrici presenti nello stomaco che sono fortemente acidi.
Questo "incontro" neutralizza l'alcalinità dell'alimento che al momento
di venire assimilato è praticamente neutro (o addirittura acidificato).
2) Anche se esistesse un alimento che riuscisse a mantenere la sua
basicità dopo il passaggio dallo stomaco, fino a riuscire a far variare il
pH del sangue, si metterebbero in moto tutti i meccanismi spiegati
prima che rimedierebbero riportando immediatamente il pH ai valori
consueti.
3) Anche se esistesse (ma non esiste) un alimento commestibile che
dopo aver sorpassato indenne l'acidità gastrica e non aver scatenato i
meccanismi di regolazione del pH, riesca a rendere "basico" il nostro
sangue, basterebbero pochi minuti di questa condizione per andare in
alcalosi metabolica. Se esistesse questo tipo di alimento, sarebbe un
veleno e mangiarlo significherebbe morire, altro che salute.
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Perché la dieta alcalina non
serve alla salute
Naturalmente questo accade anche in caso di alimentazione
"acida": normalmente assimilare sostanze acide non cambia in
maniera rilevante il pH del nostro sangue ma anche se lo
facesse interverrebbero meccanismi specifici a correggere la
situazione, che sarebbe patologica.
Se un individuo decidesse di nutrirsi con una dieta
pesantemente alcalina potrebbe "spostare" il pH del suo
sangue (di poco) verso l'alcalinità ma questo succederebbe per
pochissimo tempo (qualche ora al massimo) e quindi non si
avrebbe alcun beneficio in nessun contesto. Se in qualche
modo riuscisse a mantenere un'alcalinità elevata per un
prolungato periodo di tempo si suiciderebbe senza scampo. Se
usasse "alcali forti", si procurerebbe gravissime lesioni (la soda
caustica, per esempio, ha pH 14).
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Perché la dieta alcalina non
serve alla salute
Per questi motivi è chiaro che non esiste "dieta alcalina",
non vi è modo e non sarebbe nemmeno salutare
"alcalinizzare" il sangue e, se il nostro pH ha un valore
ben preciso, un motivo ci sarà.
Non solo: i seguaci di questa inutile pratica non si
rendono conto che nulla, nel nostro corpo, succede per
caso. L'eliminazione renale delle sostanze acide rende le
urine a pH lievemente basso (quindi lievemente acido) e
questo ha uno scopo ben preciso: sfavorire la crescita
batterica. Una dieta alcalina, quindi, non solo non ha alcun
significato, ma potrebbe esporre a problemi di salute.

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Il controllo naturopatico
del PH urinario
Una delle stupidaggini a cui credono i seguaci di queste
pseudodiete è quella che si possa controllare lo stato di salute
del corpo controllando il pH urinario. Se acido, bisognerebbe
correggerlo. In realtà il pH urinario è necessariamente
lievemente acido (anche se il suo pH varia durante il giorno e
secondo la dieta e le condizioni di salute) per il semplice
motivo che sta eliminando, attraverso i reni, i residui che il
nostro corpo non trattiene. Come si vede, nulla nel nostro
corpo è "un caso" e forse non tutti sanno che persino la pelle
ha un pH lievemente acido che sfavorisce lo sviluppo
batterico.

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I rischi dell’ignoranza
Qualche “studioso ha notato come una dieta "alcalina"
potesse apportare dei benefici di vario tipo alla salute.
Il problema di questo tipo di analisi è che non si analizzano
gli ostacoli che rendono questo tipo di alimentazione
inutile e che si confonde l'azione della sostanza alcalina con
quella delle sostanze che gli questi alimenti alcalini
contengono.
In uno “studio”, ad esempio, si nota come una dieta ricca di
frutta e verdura alcaline migliori le prestazioni muscolari
per aumentata concentrazione di potassio e magnesio.

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I rischi dell’ignoranza
Il "problema" è che sono questi minerali che migliorano le
prestazioni muscolari (ed è noto da tempo) e non certo l'alcalinità
degli alimenti. Un po' come se sostenessi che l'assunzione di un
alimento acido come il caffè stimola il sistema nervoso: è la
caffeina che ha questa azione, non certo l'acidità della sostanza.
Esistono anche alcuni "integratori" in vendita che avrebbero lo
scopo di "alcalinizzare" l'organismo. Visto quello che sappiamo a
proposito del pH i casi sono due: o questi integratori non fanno
nulla o sono molto pericolosi per la salute. Io propendo per la
prima ipotesi, con il danno al portafoglio in aggiunta, che sempre
danno è.

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Conclusioni
Per dieta alcalina, quindi, si intende semplicemente quella basata
su un’alimentazione povera di proteine di origine animale e
centrata sul consumo di frutta e verdura. Nulla di nuovo e
originale, ma venduta come “alcalina”, diventa una nuova dieta
alla moda.
Inoltre, non è escluso che l’idea di alcalinizzare l’organismo possa
favorire la vendita di apparecchiature che alcalinizzerebbero
l’acqua potabile. Inutile sottolineare che se ciò fosse possibile i
rischi per la salute della assunzione di acqua il cui pH possa
essere modificato in maniera rilevante, oltre che una procedura
poco naturale e poco naturopatica, sarebbero gravissimi.

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