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SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

SCMT – VOL. 2 APPENDICE C Codifica: RFI TC PATC ST CM D15 C FOGLIO


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SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA CMT

Volume Titolo

VOLUME 2 SOTTOSISTEMA DI TERRA – APPENDICE C


Formato dati per la comunicazione fra SST e SSB

Rev. Data Descrizione Redatto Verif. to Autoriz.to


Vedi tabella interna per S. Rosini R. Fratini
C 16/10/06 E. Marzilli
l’aggiornamento dell’elaborato D. Giancola F.Senesi
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INDICE
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1 GENERALITÀ .................................................................................................................... 4
1.1 SCOPO DEL DOCUMENTO ................................................................................................. 4
1.2 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO ............................................................................................ 4
1.3 ABBREVIAZIONI ED ACRONIMI............................................................................................ 4
2 DESCRIZIONE GENERALE .............................................................................................. 4
2.1 CONSISTENZA DEL PUNTO INFORMATIVO (PI) .................................................................... 4
2.1.1 Caratteristiche generali del PI................................................................................. 4
2.1.2 Sistema di coordinate del PI ................................................................................... 5
2.1.3 Appuntamento fra PI............................................................................................... 5
2.1.4 Regole relative all’appuntamento fra PI.................................................................. 5
2.1.5 Consistenza dell’informazione tramessa da un PI .................................................. 5
2.2 FORMATO DEL TELEGRAMMA ............................................................................................ 6
2.2.1 Intestazione del telegramma................................................................................... 7
3 COMPONENTI DEL LINGUAGGIO SCMT........................................................................ 7
3.1 DEFINIZIONE DEI PACCHETTI ............................................................................................ 7
3.2 DEFINIZIONE DELLE VARIABILI .......................................................................................... 8
3.3 DESCRIZIONE DEI PACCHETTI ........................................................................................... 8
3.3.1 Lista dei pacchetti................................................................................................... 8
3.3.2 Definizione dei pacchetti......................................................................................... 9
3.4 DEFINIZIONI DELLE VARIABILI ......................................................................................... 15
4 REGOLE DI VALIDITA’ DEL TELEGRAMMA................................................................. 28
4.1 DIREZIONE INFORMAZIONE ............................................................................................. 28
4.2 POSIZIONE BOA NEL PI E NUMERO TOTALE BOE NEL PI ..................................................... 28
4.3 APPUNTAMENTI ............................................................................................................. 29
4.4 RIDONDANZA ................................................................................................................ 29
4.5 STATO DI ERRORE ......................................................................................................... 29
4.6 ATTIVAZIONE MODO OPERATIVO CMT ............................................................................. 29
5 INCAPSULAMENTO NEL TELEGRAMMA ERTMS ....................................................... 29
5.1 HEADER EUROBALISE .................................................................................................... 30
5.2 PACCHETTO 44............................................................................................................. 32
5.3 END OF INFORMATION.................................................................................................... 35
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Aggiornamenti Elaborato
Rev. Data Descrizione
A 23/07/01 Prima Emissione
B 02/08/04 Seconda Emissione
ridotto identificativi del NID_RALL A e del NID_RALL B da 8 a 4
C 16/10/06
cadauno.
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1 Generalità
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1.1 Scopo del documento


Lo scopo del presente documento è quello di illustrare il Telegramma utilizzato dal sistema
SCMT.

1.2 Documenti di riferimento


Rif. Titolo Ver. Codice
[1] SRF SCMT-FS DI TC SR IS 13 002 A
[2] Bozza SRS sezione A capitolo 6 6
[3] Bozza SRS Sezione B – Interfacce fra
SST ed SSB
[4] Cap.6.20 SRS V1
[5] ERTMS/ETCS – Class 1 System 2.3.0 RFI TC.PATC ST CM02 R01
Requirements Specification Subset 026 A

1.3 Abbreviazioni ed acronimi


PI Punto Informativo
A PI di Avviso puro
CD Controllo Diametri
FP Fine Protezione RSDD
FV PI di variazione grado di Frenatura e Velocita’ di linea
L PI di inizio Linea
N PI di Rallentamento
P PI di Prossimita’
R PI di Ricalibrazione
S PI di Segnale di prima categoria

2 Descrizione generale

2.1 Consistenza del Punto Informativo (PI)

2.1.1 Caratteristiche generali del PI


Un PI può essere composto da due o da quattro boe.

In ogni boa di un PI sono contenute almeno le seguenti informazioni:


• Il numero della boa all’interno del PI (descrive la posizione relativa della boa nel PI)
• Il numero totale delle boe incluse nel PI
• L’identificativo del PI
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2.1.2 Sistema di coordinate del PI


Esiste un sistema di coordinate interno del PI (posizione boa nel PI e numero totale di boe nel
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PI) ed un sistema di coordinate esterno (area e numero PI all’interno dell’area).


Per quanto riguarda il sistema interno l’origine delle coordinate è data dalla boa numero 1.
La direzione (orientamento) NOMINAL di ciascun PI è definita dalla sequenza crescente dei
numeri delle boe del PI, unica eccezione è rappresentata dal pacchetto relativo al Controllo
Diametri che è bidirezionale

2.1.3 Appuntamento fra PI


Le informazioni di appuntamento fra PI hanno lo scopo seguente per il SSB:
• determinare se le informazione di un PI non sono state ricevute in modo integro, cosi’ da
poter intraprendere le reazioni appropriate

Le informazioni di appuntamento comprendono:


• l’identificatore del PI linkato
• la posizione del PI linkato
• il tipo di reazione che il SSB deve avere nel caso che il PI linkato non fosse rilevato o
rilevato in stato degradato.

2.1.4 Regole relative all’appuntamento fra PI


Se il SSB non ha alcuna informazione di appuntamento esso deve tenere in considerazione il
contenuto informativo, riferito al proprio senso di marcia di tutti i PI che rileva.
Nel caso invece di presenza di informazioni di appuntamento, il SSB terrà in considerazione
solo il contenuto informativo dei PI linkati.

2.1.5 Consistenza dell’informazione tramessa da un PI


La completa informazione trasmessa da un PI è definita messaggio ed è composto dai
telegrammi trasmessi dalle singole boe componenti il PI.

Una boa all’interno di un PI è considerata non rilevata dal SSB se:


• nessuna boa è stata rilevata entro la distanza massima consentita dalla precedente boa
del PI
• e’ stata rilevata la boa ma in stato degradato
• è stata rilevata la boa successiva del PI

In tal caso il SSB attiverà la reazione appropriata.

Se il SSB ha informazioni di appuntamento su un PI, esso non accetta il messaggio relativo


ed attiva la reazione appropriata nei seguenti casi:
• una boa non è stata rilevata
• il telegramma di una boa rilevata non è decodificabile o e’ degradato
• le variabili all’interno di un telegramma hanno valori non validi
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Ne caso che il PI contenga delle boe ridondate (cioè boe contenenti un telegramma copia di
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un altro), il SSB non intraprenderà alcuna reazione in caso di mancata ricezione o di ricezione
non decodificabile o non valida.
Il SSB stabilisce immediatamente se il PI è ridondato oppure no poiché tale informazione è
parte esplicita del contenuto del telegramma di ogni boa (variabile M_DUP).
Il SSB, al fine di proteggere la marcia del treno, deve ricevere dal SST una serie di
informazioni relative sia al percorso assegnato che alla descrizione delle relative
caratteristiche del tracciato. Sono necessarie le seguenti informazioni:
• distanza alla quale è permessa la marcia del treno, con velocità di esecuzione, velocità
target e velocità di rilascio
• eventuali limitazioni di velocità dovute al segnalamento
• caratteristiche del tracciato:
- le limitazioni di velocità dovute al tracciato
- Ia pendenza
- informazioni di appuntamento con successivi PI

2.2 Formato del telegramma


Il Telegramma a 255 bits è composto da una parte dati, una di controllo ed infine da una parte
dedicata alla sicurezza del telegramma; la seguente figura ne descrive la struttura.

0 179 254
180 bits 3 72 bits
Dati Check CRC e
Sincronizzazione

Figura 1: formato generale del telegramma


La parte Dati è organizzata in maniera differente a seconda della funzione svolta dalla boa
del punto informativo di cui fa parte. La parte di controllo ed il CRC sono definite dalla coding
strategy del Sistema (v. allegato C-1 vol1).
Il Telegramma della Boa fornisce quindi, una stringa di 180 bits di informazioni, partendo dal
bit #0 e finendo con il bit #179
Dei 180 bit dati solo 169 bit sono effettivamente disponibili per i dati da trasmettere; i
rimanenti 11 sono utilizzati dall’algoritmo di shaping definito in [3].(v. allegato C-2 vol1).
In particolare, l’algoritmo definito in [3] opera su 165 bit, perciò il secondo nibble dei 169 bit
disponibili (variabile NID_MACROAREA) non viene sottoposto a shaping.
Ogni boa può inviare un telegramma.
Un PI, composto da un insieme di boe, invia un messaggio SCMT che è composto da tutti i
telegrammi inviati dalle singole boe.
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Per la codifica della parte dati, il linguaggio è basato sul concetto di variabile. Le variabili sono
organizzate in pacchetti.
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Ogni boa trasmette un telegramma, composto sempre da una intestazione e da un pacchetto.


Non è possibile spezzare un pacchetto su due telegrammi diversi.

Intestazione pacchetto

L’ordine di trasmissione delle variabili rispetterà l’ordine degli elementi dei dati listati nel
formato del pacchetto (dal primo all’ultimo).

Se in un telegramma i bit costituenti l’intestazione ed il pacchetto non coprono totalmente i


169 bit, la parte restante del telegramma viene riempita con bit posti ad uno.

2.2.1 Intestazione del telegramma


L’ intestazione di ciascun telegramma è composta da 46 bit ed ha la seguente struttura:
Formato dell’intestazione del telegramma SCMT
Campo VARIABILE Lung. (bits) Note
No.
1 N_PIG 2 Posizione della boa nel PI
2 N_TOTALE 2 Numero totale delle boe nel PI
3 NID_MACROAREA 4 Identificativo della macro area geografica
4 NID_AREA 9 Identificativo dell’area geografica
5 NID_PI 10 Identità del punto informativo all’interno dell’area geografica
6 M_DUP 2 Usato per indicare se l’informazione di una balise è un duplicato
7 M_SST 4 Identificatore del tipo di attrezzaggio della linea
8 Q_STATO 3 Stato messaggio
9 M_VERSIONE 3 Versione linguaggio SCMT
10 M_CONTATORE 7 Contatore di messaggio

L’intestazione è poi seguita da un pacchetto utilizzato per trasmettere le informazioni legate al


punto informativo.

3 Componenti del linguaggio SCMT


Il linguaggio SCMT è utilizzato per la codifica delle informazioni di segnalamento nelle boe
SCMT.
Il linguaggio SCMT è basato su variabili, pacchetti, telegrammi e messaggi.
Nota: un certo numero di variabili contiene valori che devono essere assegnati. Alcuni di
questi valori devono essere univoci in modo da assicurare che il sistema funzioni
correttamente

3.1 Definizione dei Pacchetti


I pacchetti sono più variabili raggruppate in una singola unità, con una definita struttura
interna.
Questa struttura consiste in un identificativo di pacchetto ed una informazione di sezione
contenente un definito set di variabili. La struttura del pacchetto è la seguente:
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Numero NID_PACCHETTO Identificativo di pacchetto


Informazione …... Set definito di variabili
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Tutti gli identificativi di pacchetti non definiti sono riservati per usi futuri. Tutte le definizioni dei
pacchetti futuri seguiranno la struttura sopra definita.

3.2 Definizione delle Variabili


Le variabili sono usate per codificare singoli valori per i dati. Le variabili non possono essere
suddivise in unità minori. L’intera variabile assume un singolo significato.
Le variabili possono avere valori speciali che sono legati al significato della variabile stessa.
I valori speciali sono di norma i valori più alti che la variabile può assumere (es. 11…111 =
“non noto”).
I valori di riserva sono allocati tra i valori normali e quelli speciali della variabile, comunque
all’interno del range ammesso per la variabile.
I nomi delle variabili sono unici. Una variabile è usata in un contesto il cui significato è
descritto nella definizione stessa della variabile. Variabili con differenti significati hanno
differenti nomi.
Tutte le definizioni delle variabili saranno indipendenti dal mezzo trasmissivo utilizzato.
I valori con segno saranno codificati in complemento a 2.
Le variabili a singolo bit (booleane) useranno sempre il valore 0 per il significato “falso” e 1
per il significato “vero”.
Gli offset per valori numerici saranno evitati (0 sarà usato per 0, 1 per 1, ecc.). Le eccezioni
verranno giustificate.
La trasmissione avverrà in modo che il bit più significativo sia trasmesso per primo.
Tutte le variabili avranno uno dei seguenti prefissi:
D_ Distanza
G_ Gradiente
L_ Lunghezza
M_ Miscellanea
N_ Numero
NID_ Identificativo
Q_ Qualificatore
T_ Tempo/Data
V_ Velocità

3.3 Descrizione dei Pacchetti

3.3.1 Lista dei pacchetti


La tabella che segue riporta l’elenco dei pacchetti.
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Acronimo Nome del pacchetto Identificativo del


pacchetto
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S Pacchetto per PI di Segnale di prima categoria 0


A Pacchetto per PI di avviso puro 1
P Pacchetto per PI di Prossimita’ 2
R Pacchetto per PI di Ricalibrazione 3
L Pacchetto per PI di Inizio Linea 4
FV Pacchetto per PI di variazione Grado di 5
Frenatura e Velocità di Linea
N Pacchetto per PI di Rallentamento 6
FP Pacchetto per PI di Fine Protezione RSDD 7
(termine tratta, zona o punto attrezzato SCMT)
CD Pacchetto per PI di Controllo Diametri 8

I rimanenti identificativi di pacchetto sono riservati.

3.3.2 Definizione dei pacchetti

3.3.2.1 Pacchetto per PI di Segnale di prima categoria


Descrizione Informazioni trasmesse dal PI di segnale di prima categoria
Contenuto Variabile Lunghezza Commento
NID_PACCHETTO 4 Identificativo pacchetto
D_APPUNTAMENTO 10 Distanza dal prossimo PI in
appuntamento
NID_PI_SUCCESSIVO 10 Identificativo del prossimo PI in
appuntamento
Q_VERIFICA_APPUNT 1 Verifica che il PI sia in
AMENTO appuntamento
Q_REAZIONE 3 Reazione in caso di mancato
appuntamento
Q_CONSISTENZA 1 Consistenza del PI
Q_POSIZIONE_PI 1 PI di Linea o Posto di Servizio
V_ESECUZIONE 6 Velocità permessa sul segnale
corrente
V_OBIETTIVO 6 Velocità target
D_OBIETTIVO 10 Distanza obiettivo
G_PENDENZA_Do 7 Pendenza
Q_GIUNTO 1 Qualificatore presenza giunto
Q_ITINERARIO 2 Segnalazione itinerario
G_GDF_ATTUALE 4 Grado di frenatura
V_RANGO_A_ATTUALE 6 Velocità rango A
V_RANGO_B_ATTUALE 6 Velocità rango B
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V_RANGO_C_ATTUAL 6 Velocità rango C


E
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V_RANGO_P_ATTUALE 6 Velocità rango P


Q_RICALIBRA 1 Flag di ricalibrazione
Q_RSC 2 Tipo di portante BAcc della linea
Q_CATEGORIA_LINEA 3 Categoria della linea

Numero totale di bit pacchetto: 96 bit


Numero totale di bit: 46 (intestazione) + 96 = 142
Bit inutilizzati: 169 – 142 = 27

3.3.2.2 Pacchetto per PI di avviso puro


Descrizione Informazioni trasmesse dal PI di avviso puro
Contenuto Variabile Lunghezza Commento
NID_PACCHETTO 4 Identificativo pacchetto
D_APPUNTAMENTO 10 Distanza dal prossimo PI in
appuntamento
NID_PI_SUCCESSIVO 10 Identificativo del prossimo PI in
appuntamento
Q_VERIFICA_APPUNT 1 Verifica che il PI sia in
AMENTO appuntamento
Q_REAZIONE 3 Reazione in caso di mancato
appuntamento
Q_CONSISTENZA 1 Consistenza del PI
V_OBIETTIVO 6 Velocità target
V_RILASCIO 4 Velocità di rilascio sul prossimo
segnale
D_OBIETTIVO 10 Distanza obiettivo
G_PENDENZA_Do 7 Pendenza
Q_GIUNTO 1 Qualificatore presenza giunto
Q_ITINERARIO 2 Segnalazione itinerario
Q_FD 1 Segnalazione di fine deviata
G_GDF_ATTUALE 4 Grado di frenatura
V_RANGO_A_ATTUALE 6 Velocità rango A
V_RANGO_B_ATTUALE 6 Velocità rango B
V_RANGO_C_ATTUAL 6 Velocità rango C
E
V_RANGO_P_ATTUALE 6 Velocità rango P
Q_RICALIBRA 1 Flag di ricalibrazione
Q_RSC 2 Tipo di portante BAcc della linea
Q_CATEGORIA_LINEA 3 Categoria della linea
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Numero totale di bit pacchetto: 94 bit


Numero totale di bit: 46(intestazione) + 94 = 140
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Bit inutilizzati: 169 – 140= 29

3.3.2.3 Pacchetto per PI di Prossimita’


Descrizione Informazioni trasmesse dal PI di prossimita’
Contenuto Variabile Lunghezza Commento
NID_PACCHETTO 4 Identificativo pacchetto
D_APPUNTAMENTO 10 Distanza dal prossimo PI in
appuntamento
NID_PI_SUCCESSIVO 10 Identificativo del prossimo PI in
appuntamento
Q_VERIFICA_APPUNT 1 Verifica che il PI sia in
AMENTO appuntamento
Q_REAZIONE 3 Reazione in caso di mancato
appuntamento
V_RILASCIO 4 Velocita’ di rilascio sul prossimo
segnale
D_OBIETTIVO 10 Distanza obiettivo
G_PENDENZA_Do 7 Pendenza
Q_FD 1 Segnalazione di fine deviata
Q_CATEGORIA_LINEA 3 Categoria della linea

Numero totale di bit pacchetto: 53 bit


Numero totale di bit: 46(intestazione) + 53 = 99
Bit inutilizzati: 169 – 99 = 70

3.3.2.4 Pacchetto per PI di Ricalibrazione


Descrizione Informazioni trasmesse dal PI di ricalibrazione
Contenuto Variabile Lunghezza Commento
NID_PACCHETTO 4 Identificativo pacchetto
D_APPUNTAMENTO 10 Distanza dal prossimo PI in
appuntamento
NID_PI_SUCCESSIVO 10 Identificativo del prossimo PI in
appuntamento
Q_VERIFICA_APPUNT 1 Verifica che il PI sia in
AMENTO appuntamento
Q_REAZIONE 3 Reazione in caso di mancato
appuntamento
V_RILASCIO 4 Velocita’ di rilascio sul prossimo
segnale
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D_OBIETTIVO 10 Distanza obiettivo


G_PENDENZA_Do 7 Pendenza
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Q_FD 1 Segnalazione di fine deviata


Q_INFILL 2 Presenza e tipologia di infill
Q_CATEGORIA_LINEA 3 Categoria della linea

Numero totale di bit pacchetto: 55 bit


Numero totale di bit: 46(intestazione) + 55 = 101
Bit inutilizzati: 169 – 101 = 68

3.3.2.5 Pacchetto per PI di Inizio Linea


Descrizione Informazioni trasmesse dal PI di inizio linea
Contenuto Variabile Lunghezza Commento
NID_PACCHETTO 4 Identificativo pacchetto
D_APPUNTAMENTO 10 Distanza dal prossimo PI in
appuntamento
NID_PI_SUCCESSIVO 10 Identificativo del prossimo PI in
appuntamento
Q_VERIFICA_APPUNT 1 Verifica che il PI sia in
AMENTO appuntamento
Q_REAZIONE 3 Reazione in caso di mancato
appuntamento
Q_CONSISTENZA 1 Consistenza del PI
Q_POSIZIONE_PI 1 PI di Linea o Posto di Servizio
Q_TIPO_SEGNALE_VA 1 Definisce se il segnale di valle è di
LLE 1° categoria o di avviso puro
V_ESECUZIONE 6 Velocita’ permessa sul segnale
corrente
V_RILASCIO 4 Velocita’ di rilascio sul prossimo
segnale
D_OBIETTIVO 10 Distanza obiettivo
G_PENDENZA_Do 7 Pendenza
G_GDF_ATTUALE 4 Grado di frenatura
V_RIDOTTA_ATTUALE 6 Riduzione di velocita’
T_INIZIO_RIDOTTA 7 Istante di inizio riduzione di
velocita’
T_FINE_RIDOTTA 7 Istante di fine riduzione di velocita’
V_RANGO_A_ATTUALE 6 Velocità rango A
V_RANGO_B_ATTUALE 6 Velocità rango B
V_RANGO_C_ATTUAL 6 Velocità rango C
E
V_RANGO_P_ATTUALE 6 Velocità rango P
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Q_RSC 2 Tipo di portante BAcc della linea


Q_CATEGORIA_LINEA 3 Categoria della linea
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Numero totale di bit pacchetto: 111 bit


Numero totale di bit: 46(intestazione) + 111 = 157
Bit inutilizzati: 169 – 157 = 12

3.3.2.6 Pacchetto per PI di variazione Grado di Frenatura e Velocità di Linea


Descrizione Informazioni trasmesse dal PI di variazione grado di frenatura e velocità
rango
Contenuto Variabile Lunghezza Commento
NID_PACCHETTO 4 Identificativo pacchetto
D_APPUNTAMENTO 10 Distanza dal prossimo PI in
appuntamento
NID_PI_SUCCESSIVO 10 Identificativo del prossimo PI in
appuntamento
Q_VERIFICA_APPUNT 1 Verifica che il PI sia in
AMENTO appuntamento
Q_REAZIONE 3 Reazione in caso di mancato
appuntamento
Q_ITINERARIO_GDF 2 Itinerario soggetto alla variazione
del grado di frenatura
D_GDF 9 Distanza variazione grado di
frenatura
G_PENDENZA_DGDF 7 Pendenza
G_GDF_VARIAZIONE 4 Variazione grado di frenatura
Q_ITINERARIO_RANG 2 Itinerario soggetto alla variazione
O della velocita’ di rango
D_RANGO 9 Distanza variazione velocita’ di
linea
G_PENDENZA_DRANGO 7 Pendenza
V_RANGO_A_VARIAZI 6 Variazione velocità rango A
ONE
V_RANGO_B_VARIAZI 6 Variazione velocità rango B
ONE
V_RANGO_C_VARIAZI 6 Variazione velocità rango C
ONE
V_RANGO_P_VARIAZI 6 Variazione velocità rango P
ONE

Numero totale di bit pacchetto: 92 bit


Numero totale di bit: 46(intestazione) + 92 = 138
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Bit inutilizzati: 169 – 138 = 31


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3.3.2.7 Pacchetto per PI di Rallentamento


Descrizione Informazioni compresse trasmesse dal PI di restrizione temporanea di
velocita’
Contenuto Variabile Lunghezza Commento
NID_PACCHETTO 4 Identificativo pacchetto
Q_PI_RALL 2 Posizione PI di rallentamento
NID_RALL_A 4 Identificativo rallentamento A
Q_ITINERARIO_RALL_ 2 Itinerario soggetto al
A rallentamento A
D_RALL_A 9 Distanza dal rallentamento A
G_PENDENZA_DRALL_A 7 Pendenza
L_RALL_A 9 Lunghezza del rallentamento A
Q_FRONTE_A 1 Indica se il rallentamento A è da
rispettare con tutto il treno oppure
no
V_RALL_A 6 Velocità da rispettare nel
rallentamento A
T_INIZIO_RALL_A 7 Istante di inizio rallentamento A
T_FINE_RALL_A 7 Istante di fine rallentamento A
NID_RALL_B 4 Identificativo rallentamento B
Q_ITINERARIO_RALL_ 2 Itinerario soggetto al
B rallentamento B
D_RALL_B 9 Distanza dal rallentamento B
G_PENDENZA_DRALL_B 7 Pendenza
L_RALL_B 9 Lunghezza del rallentamento B
Q_FRONTE_B 1 Indica se il rallentamento B è da
rispettare con tutto il treno oppure
no
V_RALL_B 6 Velocità da rispettare nel
rallentamento B
T_INIZIO_RALL_B 7 Istante di inizio rallentamento B
T_FINE_RALL_B 7 Istante di fine rallentamento B

Numero totale di bit pacchetto con un solo rallentamento: 110


Numero totale di bit con un solo rallentamento: 46(intestazione) + 110 = 156
Bit inutilizzati: 169 – 156 = 13

3.3.2.8 Pacchetto per PI di Fine Protezione RSDD (termine tratta, zona o punto
attrezzato SCMT)
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Descrizione Informazione di fine protezione RSDD


Contenuto Variabile Lunghezza Commento
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NID_PACCHETTO 4 Identificativo pacchetto

Numero totale di bit pacchetto: 4 bit


Numero totale di bit: 46(intestazione) + 4 = 50
Bit inutilizzati: 169 – 50 = 119

3.3.2.9 Pacchetto per PI di Controllo Diametri


Descrizione Informazione di controllo diametri
Contenuto Variabile Lunghezza Commento
NID_PACCHETTO 4 Identificativo pacchetto
D_CONTROLLO_DIAM 11 Distanza dal PI di controllo verifica
ETRI diametri

Numero totale di bit pacchetto: 15 bit


Numero totale di bit: 46(intestazione) + 15 = 61
Bit inutilizzati: 169 – 61 = 108

3.4 Definizioni delle Variabili

3.4.1.1 D_APPUNTAMENTO
Nome Distanza di appuntamento al prossimo PI
Descrizione E’ la distanza entro la quale il treno deve trovare il prossimo PI in appuntamento
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
10 bits 0m 5000 m 5 metri
Valori speciali/riservati 1023 Fine Catena
1001-1022 Riservati

3.4.1.2 D_CONTROLLO_DIAMETRI
Nome Distanza dal PI di controllo per la verifica diametri
Descrizione E’ la distanza dal PI di controllo per la verifica dell’impostazione dei diametri
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
11 bits 0m 1000 m 0,5 metri
Valori speciali/riservati

3.4.1.3 D_GDF
Nome Distanza variazione grado di frenatura
Descrizione E’ la distanza entro la quale il treno deve portare la velocità reale alla velocità di linea riferita al grado di
frenatura
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
9 bits 0m 5000 m 10 metri
Valori speciali/riservati 511 Non Noto
501-510 Riservati
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

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3.4.1.4 D_OBIETTIVO
Nome Distanza obiettivo

Descrizione
E’ la distanza entro la quale il treno deve portare la velocità reale alla velocità obiettivo
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula

10 bits 0m 5000 m 5 metri


Valori speciali/riservati 1022 Non Noto
1023 Attesa Dato
1001-1021 Riservati

3.4.1.5 D_RANGO
Nome Distanza variazione velocita’ di rango
Descrizione E’ la distanza entro la quale il treno deve portare la velocità reale alla velocità di linea riferita al rango
proprio del treno
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
9 bits 0m 5000 m 10 metri
Valori speciali/riservati 511 Non Noto
501-510 Riservati

3.4.1.6 D_RALL_A
Nome Distanza dall’inizio del rallentamento A
Descrizione E’ la distanza entro la quale il treno deve portare la velocità reale alla velocità di rallentamento
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
9 bits 0m 5000 m 10 metri
Valori speciali/riservati 501-511 Riservati

3.4.1.7 D_RALL_B
Nome Distanza dall’inizio del rallentamento B
Descrizione E’ la distanza entro la quale il treno deve portare la velocità reale alla velocità di rallentamento
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
9 bits 0m 5000 m 10 metri
Valori speciali/riservati 511 No rallentamento
501-510 Riservati

3.4.1.8 G_GDF_ATTUALE
Nome Grado di frenatura attuale della linea
Descrizione Il grado di frenatura consente di ricavare dalle tabelle B della PGOS, in abbinamento alla percentuale di
massa frenata (PpF), la velocità massima ammessa dall’infrastruttura per le capacità frenanti del
convoglio in questione
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
4 bits
Valori speciali/riservati 0 Grado di frenatura Ia_A
1 Grado di frenatura Ia_B
2 Grado di frenatura Ia_C
3 Grado di frenatura Ia_D
4 Grado di frenatura Ia_E
5 Grado di frenatura Ia_F
6 Grado di frenatura I
7 Grado di frenatura II
8 Grado di frenatura III
9 Grado di frenatura IV
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

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17 di 35

10 Grado di frenatura V
11 Grado di frenatura VI
12 Grado di frenatura VII
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13 Grado di frenatura VIII


14 Grado di frenatura IX
15 Riservato

3.4.1.9 G_GDF_VARIAZIONE
Nome Variazione grado di frenatura della linea
Descrizione Il grado di frenatura consente di ricavare dalle tabelle B della PGOS, in abbinamento alla percentuale di
massa frenata (PpF), la velocità massima ammessa dall’infrastruttura per le capacità frenanti del
convoglio in questione
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
4 bits
Valori speciali/riservati 0 Grado di frenatura Ia_A
1 Grado di frenatura Ia_B
2 Grado di frenatura Ia_C
3 Grado di frenatura Ia_D
4 Grado di frenatura Ia_E
5 Grado di frenatura Ia_F
6 Grado di frenatura I
7 Grado di frenatura II
8 Grado di frenatura III
9 Grado di frenatura IV
10 Grado di frenatura V
11 Grado di frenatura VI
12 Grado di frenatura VII
13 Grado di frenatura VIII
14 Grado di frenatura IX
15 Non Noto

G_PENDENZA_DGDF
Nome Pendenza nel tratto D_GDF
Descrizione Valore della pendenza da utilizzare nella tratta indicata espressa in complemento a 2
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
7 bits -35‰ +35‰ 1‰
Valori speciali/riservati +63 Non Noto
+62 Non Applicabile
+36 - +61 Riservati
-36 - -64

G_PENDENZA_Do
Nome Pendenza nel tratto Do
Descrizione Valore della pendenza da utilizzare nella tratta indicata espressa in complemento a 2
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
7 bits -35‰ +35‰ 1‰
Valori speciali/riservati +62 Non Noto
+63 Attesa Dato
+36 - +61 Riservati
-36 - -64

G_PENDENZA_DRANGO
Nome Pendenza nel tratto D_RANGO
Descrizione Valore della pendenza da utilizzare nella tratta indicata espressa in complemento a 2
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

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18 di 35

Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula


7 bits -35‰ +35‰ 1‰
Valori speciali/riservati +63 Non Noto
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+62 Non Applicabile


+36 - +61 Riservati
-36 - -64

G_PENDENZA_DRALL_A
Nome Pendenza nel tratto D_RALL_A
Descrizione Valore della pendenza da utilizzare nella tratta indicata espressa in complemento a 2
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
7 bits -35‰ +35‰ 1‰
Valori speciali/riservati +36 - +63 Riservati
-36 - -64

G_PENDENZA_DRALL_B
Nome Pendenza nel tratto D_RALL_B
Descrizione Valore della pendenza da utilizzare nella tratta indicata espressa in complemento a 2
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
7 bits -35‰ +35‰ 1‰
Valori speciali/riservati +63 No rallentamento
+36 - +62 Riservati
-36 - -64

3.4.1.10 L_RALL_A
Nome Lunghezza del rallentamento A
Descrizione E’ la distanza entro cui il treno deve mantenere la velocità di rallentamento
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
9 bits 0m 5000 m 10 metri
Valori speciali/riservati 511 No Limiti
501-510 riservati

3.4.1.11 L_RALL_B
Nome Lunghezza del rallentamento B
Descrizione E’ la distanza entro cui il treno deve mantenere la velocità di rallentamento
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
9 bits 0m 5000 m 10 metri
Valori speciali/riservati 511 No Limiti
510 No rallentamento
501-509 riservati

3.4.1.12 M_CONTATORE
Nome Contatore di messaggio
Descrizione Fornisce un contatore che permette l’individuazione del telegramma.
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
7 bits 0 126 1
Valori speciali/riservati
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

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3.4.1.13 M_DUP
Nome Boa duplicata
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Descrizione Flag per segnalare se una boa è una copia della boa adiacente
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
2 bits
Valori speciali/riservati 0 Nessuna duplicazione
1 Duplicazione
2 Duplicazione parziale (una boa fissa ed una commutata)
3 riservato

3.4.1.14 M_SST
Nome Attrezzaggio linea
Descrizione L’informazione di attrezzaggio della linea consente al SSB di attivare il modo operativo relativo. Il SST
trasferendo a bordo l’informazione relativa al nuovo attrezzaggio della linea informa anche della fine del
precedente
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
4 bits
Valori speciali/riservati 0 CMT
1 RSC
2 CMT STANDARD+RSC
3 CMT PARTICOLARE+RSC
4 CMT PARZIALE+RSC
5 Predisposizione CMT
6 Non noto
7 Inizio fase attrezzaggio
8 Fine fase attrezzaggio
9-15 Riservati

3.4.1.15 M_VERSIONE
Nome Versione del linguaggio SCMT
Descrizione Fornisce la versione del linguaggio SCMT utilizzato
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
3 bits
Valori speciali/riservati 0 1° versione
1-7 riservati

3.4.1.16 N_PIG
Nome Posizione nel PI
Descrizione Definisce la posizione relativa di una boa nel PI
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
2 bits
Valori speciali/riservati 0 Prima boa
1 Seconda boa
2 Terza boa
3 Quarta boa

3.4.1.17 N_TOTALE
Nome Numero totale di boe nel PI
Descrizione Indica il numero totale di boe contenute all’interno di un PI: viene utilizzato per verificare per la corretta
acquisizione del PI stesso.
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
2 bits
Valori speciali/riservati 0 gruppo formato da 1 boa
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

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1 gruppo formato da 2 boe


2 gruppo formato da 3 boe
3 gruppo formato da 4 boe
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3.4.1.18 NID_AREA
Nome Identificativo dell’area geografica
Descrizione La variabile individua una zona geografica all’interno della quale gli identificativi dei PI sono univoci
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
9 bits 0 511 Numerico
Valori speciali/riservati

3.4.1.19 NID_MACROAREA
Nome Identificativo della macro area geografica
Descrizione La variabile individua una macro zona geografica all’interno della quale gli identificativi dei PI sono
univoci
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
4 bits Numerico
Valori speciali/riservati 13-14 Italia
0-12,15 Riservati

3.4.1.20 NID_PACCHETTO
Nome Identificatore del Pacchetto
Descrizione E’ usato nell’intestazione di ogni pacchetto
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
4 bits 0 15
Valori speciali/riservati 0 Segnale di prima categoria
1 Segnale di avviso puro
2 Prossimita’
3 Ricalibrazione
4 Inizio Linea
5 Variazione grado di frenatura e velocita’ di linea
6 Rallentamento
7 Fine protezione RSDD
8 Controllo Diametri
9-15 riservati

3.4.1.21 NID_PI
Nome Numero di identità del PI
Descrizione Identifica univocamente il PI all’interno dell’area geografica
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
10 bits 1 999 Numerico
Valori speciali/riservati 0, 1000-1023 Riservati

3.4.1.22 NID_PI_SUCCESSIVO
Nome Numero di identità del PI successivo
Descrizione Identifica il PI successivo all’interno della propria area geografica
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
10 bits 1 999 Numerico
Valori speciali/riservati 0 Fine Catena
1000-1021 Riservati
1022 PI ricalibrazione
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

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1023 PI inizio linea


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3.4.1.23 NID_RALL_A
Nome Numero identificativo del rallentamento A
Descrizione Identifica univocamente il rallentamento
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
4 bit 1 4 Numero
Valori speciali/riservati 0,5-15 Riservati

3.4.1.24 NID_RALL_B
Nome Numero identificativo del rallentamento B
Descrizione Identifica univocamente il rallentamento
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
4 bits 1 4 Numero
Valori speciali/riservati 0 Nessun rallentamento
5-15 Riservati

3.4.1.25 Q_CATEGORIA_LINEA
Nome Qualificatore di categoria della linea
Descrizione Indica la categoria alla quale la linea appartiene
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
3 bit
Valori speciali/riservati 0 1B
1 2B
2 3A
3 4A
4-7 Riservati

3.4.1.26 Q_CONSISTENZA
Nome Qualificatore di consistenza del PI rispetto al segnale.
Descrizione Indica se i dati ricevuti dal PI sono consistenti o meno con l’aspetto del segnale: nel caso in cui non lo
fossero devono essere correttamente correlati con il codice RSC captato per poter rappresentare i valori
di impianto
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
1 bit
Valori speciali/riservati 0 Dati parziali
1 Dati consistenti

3.4.1.27 Q_FD
Nome Segnalazione di fine deviata
Descrizione La segnalazione di Fine deviata consente di attivare il conteggio lunghezza treno se proveniente da
deviata mantenendo il tetto di velocità precedentemente impostato per tutta la durata del conteggio della
lunghezza stessa
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
1 bit
Valori speciali/riservati 0 No Fine DV
1 Fine DV
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

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3.4.1.28 Q_FRONTE_A
Nome Qualificatore per profilo di discontinuità A
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Descrizione Indica se il rallentamento é da rispettare con tutto il treno o con la sola locomotiva
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
1 bit
Valori speciali/riservati 0 Sola locomotiva
1 Tutto il treno

3.4.1.29 Q_FRONTE_B
Nome Qualificatore per profilo di discontinuità B
Descrizione Indica se il rallentamento é da rispettare con tutto il treno o con la sola locomotiva
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
1 bit
Valori speciali/riservati 0 Sola locomotiva
1 Tutto il treno (oppure Nessun rallentamento)

3.4.1.30 Q_GIUNTO
Nome Indica se é presente il giunto a valle
Descrizione La segnalazione di presenza giunto consente di rilevare sequenze di codice illogiche perché avvenute al
di fuori del giunto fra due sezioni
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
1 bit
Valori speciali/riservati 0 Attiva controllo giunto
1 Non attiva controllo giunto

3.4.1.31 Q_INFILL
Nome Qualificatore presenza di infill
Descrizione Permette di indicare al SSB la presenza sul segnale di valle di infill e il livello di velocità da applicare
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
2 bit
Valori speciali/riservati 0 Assente
1 Presente con livello di velocità 60km/h
2 Presente con livello di velocità 100km/h
3 Presente con livello di velocità a nessun vincolo

3.4.1.32 Q_ITINERARIO
Nome Informazione di itinerario
Descrizione Indica l’itinerario del treno
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
2 bit
Valori speciali/riservati 0 CT
1 DV
2 CT + AvvisoDV
3 Indefinito

3.4.1.33 Q_ITINERARIO_RALL_A
Nome Qualificatore della direzione di validita’ del rallentamento A
Descrizione Indica la direzione di marcia per la quale sono da ritenersi validi i dati di rallentamento
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

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2 bits
Valori speciali/riservati 0 CT
1 DV
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2 Qualunque
3 riservato

3.4.1.34 Q_ITINERARIO_RALL_B
Nome Qualificatore della direzione di validita’ del rallentamento B
Descrizione Indica la direzione di marcia per la quale sono da ritenersi validi i dati di rallentamento
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
2 bits
Valori speciali/riservati 0 CT
1 DV
2 Qualunque
3 Nessun rallentamento

3.4.1.35 Q_ITINERARIO_GDF
Nome Qualificatore della direzione di validita’ della variazione del grado di frenatura della linea
Descrizione Indica la direzione di marcia per la quale è da ritenersi valido il grado di frenatura
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
2 bits
Valori speciali/riservati 0 CT
1 DV
2 Qualunque
3 Non Noto

3.4.1.36 Q_ITINERARIO_RANGO
Nome Qualificatore della direzione di validita’ della variazione della velocità di rango
Descrizione Indica la direzione di marcia per la quale è da ritenersi valida la velocità di rango
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
2 bits
Valori speciali/riservati 0 CT
1 DV
2 Qualunque
3 Non Noto

3.4.1.37 Q_PI_RALL
Nome Qualificatore posizione PI di rallentamento
Descrizione E’ utilizzato per indicare se il PI di rallentamento è il primo , il secondo o è l’unico
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
2 bit
Valori speciali/riservati 0 PI Isolato
1 Primo PI
2 Secondo PI
3 Riservato

3.4.1.38 Q_POSIZIONE_PI
Nome Qualificatore posizione PI
Descrizione L’informazione di segnale di “Linea” o di “Posto di Servizio” consente di applicare il corretto tetto di
velocità in caso di supero rosso
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

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1 bit
Valori speciali/riservati 0 PI di Linea
1 PI di Posto di Servizo
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3.4.1.39 Q_REAZIONE
Nome Reazione di mancato appuntamento o PI degradato
Descrizione Qualificatore per indicare la reazione richiesta a bordo del treno in caso di mancato appuntamento con
un p.i., o di ricezione errata del suo contenuto,
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
3 bit
Valori speciali/riservati 0 Nessun intervento
1 Arresto del treno
2 Dati di default RSC
3 V=30
4 Fine CMT
5 Fine DV
6 Arresto treno perdita PI per TM
7 Riservati

3.4.1.40 Q_RICALIBRA
Nome Flag di ricalibrazione
Descrizione Qualificatore per indicare se il sistema di bordo deve considerare o meno le successive distanze
obiettivo trasmesse dai PI di ricalibrazione (pacchetto R), di prossimità (pacchetto P) e di inizio linea
(pacchetto L).
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
1 bit
Valori speciali/riservati 0 Non considera il successivo PI se questo è di ricalibrazione
1 Considera il successivo PI

3.4.1.41 Q_RSC
Nome Qualificatore della tipologia di portante RSC di linea
Descrizione Qualificatore per indicare se la linea è attrezzata con una determinata frequenza portante di BAcc
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
2 bit
Valori speciali/riservati 0 Automatico
1 Portante base RSC a 50Hz
2 Portante base RSC a 83.3Hz
3 Riservato

3.4.1.42 Q_TIPO_SEGNALE_DI_VALLE
Nome Qualificatore del tipo di segnale di valle
Descrizione Qualificatore per indicare se il segnale di valle è di prima categoria o di avviso puro
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
1 bit
Valori speciali/riservati 0 Avviso puro
1 1° categoria

3.4.1.43 Q_STATO
Nome Qualificatore stato telegramma
Descrizione Viene utilizzato per indicare lo stato del sistema di terra
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

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3 bit
Valori speciali/riservati 0 Telegramma proprio (mandadorio)
1 Default boa (mandadorio)
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2 Default encoder, ingressi instabili e/o incongruenti, (mandadorio)


3 Default encoder, ingressi encoder incongruenti (opzionale)
4 Default encoder, ingressi encoder instabili (opzionale)
5 Default encoder, anormalita’ generica (opzionale)
6-7 Riservati

3.4.1.44 Q_VERIFICA_APPUNTAMENTO
Nome Qualificatore di verifica di appuntamento
Descrizione E’ usato per indicare di verificare se un PI è in appuntamento
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
1 bit
Valori speciali/riservati 0 Nessuna verifica
1 Verifica

3.4.1.45 T_FINE_RALL_A
Nome Istante di fine validita’ informazione rallentamento A
Descrizione Utilizzato per gestire rallentamenti limitati ad un periodo della giornata
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
7 bits 0 minuti 1440 minuti 15 minuti
Valori speciali/riservati 97-127 Riservati

3.4.1.46 T_FINE_RALL_B
Nome Istante di fine validita’ informazione rallentamento B
Descrizione Utilizzato per gestire rallentamenti limitati ad un periodo della giornata
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
7 bits 0 minuti 1440 minuti 15 minuti
Valori speciali/riservati 127 No rallentamento
97-126 Riservati

3.4.1.47 T_FINE_RIDOTTA
Nome Istante di fine validita’ informazione velocita’ ridotta
Descrizione Utilizzato per gestire riduzioni di velocità limitate ad un periodo della giornata
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
7 bits 0 minuti 1440 minuti 15 minuti
Valori speciali/riservati 97-127 Riservati

3.4.1.48 T_INIZIO_RALL_A
Nome Istante di inizio validita’ informazione rallentamento A
Descrizione Utilizzato per gestire rallentamenti limitati ad un periodo della giornata
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
7 bits 0 minuti 1440 minuti 15 minuti
Valori speciali/riservati 97-127 Riservati

3.4.1.49 T_INIZIO_RALL_B
Nome Istante di inizio validita’ informazione rallentamento B
Descrizione Utilizzato per gestire rallentamenti limitati ad un periodo della giornata
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

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26 di 35

Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula


7 bits 0 minuti 1440 minuti 15 minuti
Valori speciali/riservati 127 No rallentamento
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97-126 Riservati

3.4.1.50 T_INIZIO_RIDOTTA
Nome Istante di inizio validita’ informazione velocita’ ridotta
Descrizione Utilizzato per gestire riduzioni di velocità limitate ad un periodo della giornata
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
7 bits 0 minuti 1440 minuti 15 minuti
Valori speciali/riservati 97-127 Riservati

3.4.1.51 V_ESECUZIONE
Nome Velocità permessa sul segnale corrente
Descrizione E’ la velocità massima ammessa con cui il treno può superare il segnale corrente
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
6 bits 0 km/h 300 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 62 Non noto
63 Nessun vincolo
61 Riservato

3.4.1.52 V_OBIETTIVO
Nome Velocità target
Descrizione E’ la velocità a cui si deve portare il treno entro una distanza pari a D_OBIETTIVO
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
6 bits 0 km/h 300 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 62 Non Noto
63 Nessun vincolo
61 Riservato

3.4.1.53 V_RANGO_A_ATTUALE
Nome Attuale velocita’ rango A
Descrizione E’ la velocità di linea massima ammessa per il treno di rango A
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
6 bits 0 km/h 140 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 29-62 Riservati
63 Non Noto

3.4.1.54 V_RANGO_A_VARIAZIONE
Nome Variazione di velocita’ rango A
Descrizione E’ la velocità di linea a cui si deve portare il treno di rango A entro una distanza pari a D_RANGO
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
6 bits 0 km/h 140 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 29-62 Riservati
63 Non Noto

3.4.1.55 V_RANGO_B_ATTUALE
Nome Attuale velocita’ rango B
Descrizione E’ la velocità di linea massima ammessa per il treno di rango B
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

SCMT – VOL. 2 APPENDICE C Codifica: RFI TC PATC ST CM D15 C FOGLIO


27 di 35

Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula


6 bits 0 km/h 160 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 33-62 Riservati
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63 Non Noto

3.4.1.56 V_RANGO_B_VARIAZIONE
Nome Variazione di velocita’ rango B
Descrizione E’ la velocità di linea a cui si deve portare il treno di rango B entro una distanza pari a D_RANGO
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
6 bits 0 km/h 160 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 33-62 Riservati
63 Non Noto

3.4.1.57 V_RANGO_C_ATTUALE
Nome Attuale velocita’ rango C
Descrizione E’ la velocità di linea massima ammessa per il treno di rango C
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
6 bits 0 km/h 300 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 61-62 Riservati
63 Non Noto

3.4.1.58 V_RANGO_C_VARIAZIONE
Nome Variazione di velocita’ rango C
Descrizione E’ la velocità di linea a cui si deve portare il treno di rango C entro una distanza pari a D_RANGO
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
6 bits 0 km/h 300 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 61-62 Riservati
63 Non Noto

3.4.1.59 V_RANGO_P_ATTUALE
Nome Attuale velocita’ rango P
Descrizione E’ la velocità di linea massima ammessa per il treno di rango P
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
6 bits 0 km/h 300 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 61-62 Riservati
63 Non Noto

3.4.1.60 V_RANGO_P_VARIAZIONE
Nome Variazione di velocita’ rango P
Descrizione E’ la velocità di linea a cui si deve portare il treno di rango P entro una distanza pari a D_RANGO
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
6 bits 0 km/h 300 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 61-62 Riservati
63 Non Noto

3.4.1.61 V_RALL_A
Nome Velocità permessa per il rallentamento A
Descrizione E’ la velocità di rallentamento che il treno deve rispettare per tutto il tratto L_RALL_A
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

SCMT – VOL. 2 APPENDICE C Codifica: RFI TC PATC ST CM D15 C FOGLIO


28 di 35

6 bits 0 km/h 300 km/h 5 km/h


Valori speciali/riservati 63 Fine rallentamento
61-62 Riservati
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3.4.1.62 V_RALL_B
Nome Velocità permessa per il rallentamento B
Descrizione E’ la velocità di rallentamento che il treno deve rispettare per tutto il tratto L_RALL_B
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
6 bits 0 km/h 300 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 63 Fine rallentamento
62 No rallentamento
61 Riservato

3.4.1.63 V_RIDOTTA_ATTUALE
Nome Riduzione di velocita’
Descrizione E’ la velocità di linea massima ammessa dovuta ad una riduzione di velocità prescritta
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
6 bits 0 km/h 300 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 63 No Limiti
61-62 riservati

3.4.1.64 V_RILASCIO
Nome Velocità di rilascio
Descrizione E’ la velocità di soglia al di sotto della quale non si ha l’intervento della frenatura nella protezione dei
segnali fissi
Lunghezza della variabile Valore minimo Valore massimo Risoluzione/formula
4 bits 0 km/h 60 km/h 5 km/h
Valori speciali/riservati 13-15 Riservati

4 Regole di validita’ del telegramma


Di seguito si riportano le regole per le quali é valido il telegramma SCMT.

4.1 Direzione informazione


La direzione dell’informazione é data dalla sequenza delle boe incontrate nel PI.
Il contenuto informativo di un PI é valido per una unica direzione, unica eccezione data dal
pacchetto CD.
Prima boa Seconda boa Direzione
letta letta informazione
1/2 2/2 Nominal
2/2 1/2 Reverse

4.2 Posizione boa nel PI e numero totale boe nel PI


La seguente tabella riporta le combinazioni ammesse tra la posizione della boa nel PI
(colonna) ed il numero di boe totali nel PI (riga).
Numero totale 1 2 3 4
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

SCMT – VOL. 2 APPENDICE C Codifica: RFI TC PATC ST CM D15 C FOGLIO


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boe
Posizione boa
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1 Non X Non X
ammessa ammessa
2 Non X Non X
ammessa ammessa
3 Non Non Non X
ammessa ammessa ammessa
4 Non Non Non X
ammessa ammessa ammessa

4.3 Appuntamenti
SSB interpreta tutte le boe con informazione Nominal (linkate o no).
Le boe sono linkate solo in direzione Nominal.
L’appuntamento si interrompe a monte di ogni deviata non univocamente determinata

4.4 Ridondanza
La boe pari é la ridondata della boa dispari che precede (senso Nominal) e “viceversa”.

4.5 Stato di errore


Possono essere trasmessi piu’ codici di errore dipendenti dal tipo di encoder: il SSB non li
gestisce ma li diagnostica solo.

4.6 Attivazione modo operativo CMT


Il PI di Inizio Linea (pacchetto L con Q_TIPO_SEGNALE_DI_VALLE=Avviso puro) ed il PI di
Segnale di prima categoria attivano il modo operativo CMT.

5 Incapsulamento nel telegramma ERTMS


Il formato Eurobalise a 1023 bit presenta la seguente struttura:

Shaped Data cb sb esb Check bits


83⋅11=913 bits 3 bits 12 bits 10 bits 85 bits
di cui 830 bit utili

Cb: control bits


Sb: scrambling bits
Esb: extra shaping bits
Check bits: bit di controllo e sincronizzazione
Gli 830 Bit utili sono così composti:

Header User Information End of information


SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

SCMT – VOL. 2 APPENDICE C Codifica: RFI TC PATC ST CM D15 C FOGLIO


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50 bits Packet(s) 8 bits (value 255)


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USER INFORMATION = one packet “44”

Header Packet 44 Header SCMT Pacchetto SCMT

+ one packet “41”

Packet 41
(Applicabile a NID_PACKET SCMT S, A, P; R, L, FV, CD)

Packet 44 header
NID_PACKET (value 8 bits
44)
Q_DIR 2 bits
L_PACKET 13 bits
NID_XUSER 9 bits

5.1 Header Eurobalise


L’intestazione di ciascun telegramma è composta da 50 bit ed ha la seguente struttura:

Campo Variabile Lungh. (bit) Note


1 Q_UPDOWN 1 Direzione dell’informazione
2 M_VERSION 7 Versione del linguaggio
3 Q_MEDIA 1 Mezzo trasmissivo
4 N_PIG 3 Posizione della boa nel gruppo
5 N_TOTAL 3 Numero totale di boe nel gruppo
6 M_DUP 2 Indica se l’informazione è duplicata
7 M_MCOUNT 8 Contatore del telegramma
8 NID_C 10 Area Nazionale
9 NID_BG 14 Identificativo del gruppo di boe
10 Q_LINK 1 Qualificatore di appuntamento

Per alcune di queste variabili esiste una corrispondenza di significato nel Sistema CMT.

Variabile ERTMS Q_UPDOWN


SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

SCMT – VOL. 2 APPENDICE C Codifica: RFI TC PATC ST CM D15 C FOGLIO


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Lunghezza (bit) 1
Valore La variabile assume valore pari a 1 essendo sempre
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l’informazione diretta da terra verso il treno

Variabile ERTMS M_VERSION


Lunghezza (bit) 7
Valore Non essendoci una corrispondenza diretta con la
variabile M_VERSIONE del telegramma SCMT la
variabile assume valore pari a 0010000 che esprime la
versione attuale del linguaggio ERTMS utilizzata
(Class 1)

Variabile ERTMS Q_MEDIA


Lunghezza (bit) 1
Valore La variabile assume valore pari a 0 in quanto il
telegramma è trasmesso dalla boa

Variabile ERTMS N_PIG


Lunghezza (bit) 3
Valore La variabile assume lo stesso valore della variabile
omonima del telegramma SCMT

Variabile ERTMS N_TOTAL


Lunghezza (bit) 3
Valore La variabile assume lo stesso valore della variabile
N_TOTALE del telegramma SCMT

Variabile ERTMS M_DUP


Lunghezza (bit) 2
Valore Nel caso di informazione non duplicata:
se M_DUP del telegramma SCMT = 00
allora M_DUP del telegramma ERTMS = 00

Nel casi di informazione duplicata:


se M_DUP del telegramma SCMT = 01
allora se N_PIG è pari allora M_DUP del
telegramma ERTMS = 01
se N_PIG è dispari allora M_DUP del telegramma
ERTMS = 10
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

SCMT – VOL. 2 APPENDICE C Codifica: RFI TC PATC ST CM D15 C FOGLIO


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Nel caso di informazione parzialmente duplicata (Boa


fissa + Boa commutabile), non essendoci una
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corrispondenza, la si considera sempre duplicata


applicando la regola precedente:

Variabile ERTMS M_MCOUNT


Lunghezza (bit) 8
Valore Non essendoci una corrispondenza diretta con la
variabile M_CONTATORE del telegramma SCMT la
variabile assume il valore 255 (poiché l’informazione
non viene distribuita su più telegrammi)

Variabile ERTMS NID_C


Lunghezza (bit) 10
Valore Non essendoci una corrispondenza diretta con le
variabili NID_MACROAREA e NID_AREA del
telegramma SCMT la variabile assume il valore 256
(valore associato all’Italia)

Variabile ERTMS NID_BG


Lunghezza (bit) 14
Valore I 10 bit meno significativi di NID_BG assumono il
valore di NID_PI del telegramma SCMT.
Occorre stabilire un valore per i 4 bit più significativi
tale da evitare la sovrapposizione con linee attrezzate
ERTMS (valore di prima ipotesi: 1111)

Variabile ERTMS Q_LINK


Lunghezza (bit) 1
Valore Il valore da attribuire alla variabile è Q_LINK = 0
altrimenti sarebbe necessario introdurre il pacchetto
Linking (da verificare)

5.2 Pacchetto 44
Il pacchetto 44 ha la seguente struttura:

Campo Variabile Lungh. (bit) Note


1 NID_PACKET 8 Identificativo pacchetto
2 Q_DIR 2 Direzione di validità dei dati
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

SCMT – VOL. 2 APPENDICE C Codifica: RFI TC PATC ST CM D15 C FOGLIO


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3 L_PACKET 13 Lunghezza del pacchetto


4 NID-XUSER 9 Identifica il sistema utente a cui è indirizzato
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il pacchetto
5 Altri dati che Telegramma SCMT in chiaro
dipendono da
NID_XUSER

Le prime quattro variabili assumono la seguente codifica:

Variabile ERTMS NID_PACKET


Lunghezza (bit) 8
Valore La variabile assume valore pari a 44

Variabile ERTMS Q_DIR


Lunghezza (bit) 2
Valore La variabile assume valore pari a 01 (direzione
Nominal)

Variabile ERTMS L_PACKET


Lunghezza (bit) 13
Valore La lunghezza dipende dal pacchetto SCMT:
se S allora L_PACKET = 32 + 142
se A allora L_PACKET = 32 + 140
se P allora L_PACKET = 32 + 99
se R allora L_PACKET = 32 + 101
se L allora L_PACKET = 32 + 157
se FV allora L_PACKET = 32 + 138
se N allora L_PACKET = 32 + 156
se FP allora L_PACKET = 32 + 50
se CD allora L_PACKET = 32 + 61

Variabile ERTMS NID-XUSER


Lunghezza (bit) 9
Valore 39

Seguiranno poi i bit utili ai fini SCMT e, qualora presente, i bit costituenti il Packet 41.

5.3 Pacchetto 41
Il pacchetto 41 ha la seguente struttura:
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

SCMT – VOL. 2 APPENDICE C Codifica: RFI TC PATC ST CM D15 C FOGLIO


34 di 35

Campo Variabile Lungh. (bit) Note


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1 NID_PACKET 8 Identificativo del pacchetto


2 Q_DIR 2 Direzione di validità delle informazioni inviate
3 L_PACKET 13 Lunghezza del pacchetto in bit
4 Q_SCALE 2 Qualificatore della scala utilizzata per
rappresentare le variabili di distanza
contenute nel pacchetto
5 D_LEVELTR 15 Distanza (a partire dal gruppo di boe) che
indica il punto in cui deve avvenire la
transizione di livello.
6 M_LEVELTR 3 Livello al quale si richiede la transizione
7 NID_STM 8 Identificatore di STM (presente solo se
M_LEVELTR = 1)
8 L_ACKLEVELTR 15 Lunghezza dell’area di riconoscimento
precedente il punto di transizione di livello
9 N_ITER 5 Numero di set di informazioni di transizioni di
livello richiesto
10 M_LEVELTR (1) 3 Livello al quale si richiede la transizione
(presente solo se N_ITER = 1)
11 L_ACKLEVELTR 15 Lunghezza dell’area di riconoscimento
(1) precedente il punto di transizione di livello
(presente solo se N_ITER = 1)

Le variabili assumono la seguente codifica:

Variabile ERTMS NID_PACKET


Lunghezza (bit) 8
Valore La variabile assume valore pari a 41 (Level Transition
Order)

Variabile ERTMS Q_DIR


Lunghezza (bit) 2
Valore La variabile assume valore pari a 1 (direzione Nominal)

Variabile ERTMS L_PACKET


Lunghezza (bit) 13
Valore La lunghezza dipende dal pacchetto SCMT:
63 (valore da utilizzare per N_ITER = 0)
SPECIFICA DEI REQUISITI DI SISTEMA

SCMT – VOL. 2 APPENDICE C Codifica: RFI TC PATC ST CM D15 C FOGLIO


35 di 35

Variabile ERTMS Q_SCALE


Lunghezza (bit) 2
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Valore 1

Variabile ERTMS D_LEVELTR


Lunghezza (bit) 15
Valore 32767 (now)

Variabile ERTMS M_LEVELTR


Lunghezza (bit) 3
Valore 1 (livello STM)

Variabile ERTMS NID_STM


Lunghezza (bit) 8
Valore 11 (SCMT)

Variabile ERTMS L_ACKLEVELTR


Lunghezza (bit) 15
Valore 0

Variabile ERTMS N_ITER


Lunghezza (bit) 5
Valore 0

Variabile ERTMS M_LEVELTR (1)


Lunghezza (bit) 3
Valore 0 (Livello 0)

Variabile ERTMS L_ACKLEVELTR (1)


Lunghezza (bit) 15
Valore 0

5.4 End of information


Il pacchetto è composto da 8 bit ed ha la seguente struttura:

Campo Variabile Lungh. Note Codifica


(bit)

1 NID_PACKET 8 Fine delle informazioni 255

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