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Livello A
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Programma di italiano per stranieri
Livello A1
FONTI:
materiale da internet
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Siti di interesse per l'insegnamento dell'italiano L2 e delle lingue
straniere
Progettare la scuola
POF Piano dell’Offerta Formativa. http://pof.indire.it/
Lalita
È un laboratorio linguistico telematico per l'apprendimento delle lingue: italiano,
spagnolo e portoghese. http://www.ciid.it/lalita/
Lingu@net Europa
Lingu@net Europa è un centro di risorse muntimediali on-line per l’apprendimento
delle lingue. http://www.linguanet-europa.org
In.IT
È il quadrimestrale telematico per gli insegnanti di italiano come lingua straniera diretto
da Paolo Balboni. http://www.initonline.it/n4/index.htm
Italica
Il sito nasce nel 1996 sotto la Direzione di RAI International con l'obiettivo,
istituzionale, di diffondere e promuovere anche in Internet la conoscenza della lingua e
della cultura italiana. http://www.italica.rai.it/
Cospe
Il Cospe è un'associazione senza scopo di lucro che opera nel settore della cooperazione
e della solidarietà internazionale, riconosciuta come Organizzazione non Governativa
(ONG) dal Ministero degli Affari Esteri e dall'Unione Europea.
http://www.cospe.it/italiano/index.php
Almaedizioni
Sito di una casa editrice dove possiamo trovare un catalogo di materiali didattici (libri,
video, cassette) e il link ad una scuola di italiano che mette in rete unità didattiche.
http://www.almaedizioni.it
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Obiettivi dell’A1.
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permettergli di assimilarne il senso. È in grado di comprendere istruzioni che gli/le
vengano rivolte parlando lentamente e con attenzione e di seguire indicazioni brevi e
semplici. Sa capire indicazioni stradali molto semplici, in riferimento ad un’area
geografica limitata (come trovare una toilette all’interno di un edificio o un ufficio
all’interno di uno stabile).
COMPRENSIONE SCRITTA È in grado di comprendere testi molto brevi e semplici,
leggendo un’espressione per volta, cogliendo nomi conosciuti, parole ed espressioni
elementari ed eventualmente rileggendo. È in grado di comprendere messaggi brevi e
semplici come quelli delle cartoline. È in grado di riconoscere nomi e parole familiari
ed espressioni molto elementari che ricorrono su semplici avvisi nelle situazioni
quotidiane più comuni. È in grado di comprendere annunci e avvisi collocati negli uffici
pubblici relativi a spostamenti o servizi. È in grado di cogliere i punti fondamentali di
opuscoli e materiale informativo/pubblicitario. Sa orientarsi leggendo cartelli e insegne.
PRODUZIONE ORALE È in grado di formulare espressioni semplici, prevalentemente
isolate, su persone e luoghi. Sa descrivere esperienze ed é in grado di descrivere in
modo essenziale se stesso/stessa, che cosa fa e dove vive. È in grado di esprimersi in
modo frammentato e con lunghe pause in merito a se stesso, dando dettagli sull’aspetto
fisico, sul proprio lavoro e sulla propria provenienza.
PRODUZIONE SCRITTA. È in grado di scrivere semplici espressioni e frasi isolate.
Scrittura creativa È in grado di scrivere semplici espressioni e frasi su se stesso/stessa e
su persone immaginarie, sul luogo in cui vivono e ciò che fanno. Sa scrivere brevi testi
composti da frasi semplici e non coordinate su se stesso o sulle persone della propria
famiglia.
INTERAZIONE ORALE È in grado di interagire in modo semplice, ma la
comunicazione dipende completamente da ripetizioni a velocità ridotta, da
riformulazioni e riparazioni. Risponde a domande semplici e ne pone di analoghe,
prende l’iniziativa e risponde a semplici enunciati a bisogni immediati molto familiari.
È in grado di comprendere espressioni di uso quotidiano finalizzate alla soddisfazione di
bisogni elementari di tipo concreto, che un parlante disponibile e comprensivo gli/le
rivolge direttamente, pronunciandole chiaramente e lentamente, e anche ripetendole. È
in grado di comprendere domande e istruzioni che gli/le vengono date con attenzione e
lentamente e di seguire indicazioni brevi e semplici. È in grado di comprendere
messaggi relativi all’agenda quotidiana e di qualsiasi altra attività inerente solo alla sua
sfera personale. È in grado di chiedere e dare qualcosa a chi la chiede. È in grado di
cavarsela con numeri, quantità, costi, orari. Sa ordinare da mangiare. Sa chiedere
informazioni relativamente ai trasporti pubblici.
INTERAZIONE SCRITTA È in grado di chiedere e fornire dati personali per iscritto. È
in grado di scrivere una cartolina breve e semplice a conoscenti italiani. È in grado di
scrivere messaggi brevi o piccole note con espressioni di routine. È in grado di scrivere
numeri e date, il proprio nome, nazionalità, indirizzo, età, data di nascita o di arrivo nel
paese ecc. per riempire ad esempio il modulo di registrazione degli alberghi. È in grado
di riempire moduli con informazioni personali di tipo anagrafico.
Va da sé che i contenuti espressi non devono essere valutati in modo pedissequo e
distante dall’impostazione comunicativa. Sarà sufficiente invece che il candidato
controlli aspetti ampi e generali come l’opposizione presente/passato, attraverso l’uso
appropriato di avverbi temporali, e sia in grado di esprimere il suo pensiero attraverso
l’uso di un lessico essenziale e, per quanto possibile, aderente al contesto e all’obiettivo
comunicativo. Riguardo alla sintassi, poi, si dovrà richiedere al candidato il controllo
della frase semplice, affermativa e negativa, senza prestare molta attenzione (in
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particolare nella produzione orale) ad aspetti della testualità, come ad esempio la
coesione.
Per quanto riguarda gli elementi di tipo grammaticale, il presente manuale si soffermerá
sull’insegnamento dei seguenti argomenti:
FONOLOGIA. Richiede la collaborazione esplicita dell’interlocutore. In caso di
difficoltà di interpretazione, il ricorso alla situazione enunciativa può aiutare la
comprensione. La parte piú é il contorno intonativo della richiesta di informazioni, delle
affermazioni. Gli studenti dovranno conoscere i principali fonemi dell’italiano, anche se
con forte presenza di interferenze native.
ORTOGRAFIA. Lo studente dovrá conoscere i principali grafemi dell’italiano.
NOMI. Lo studente dovrá usare i sostantivi di alta frequenza, appropriati all’obiettivo
comunicativo, anche se non correttamente flessi, purché il contesto contribuisca a
recuperare il contenuto del messaggio e l’informazione mancante a livello morfologico
ARTICOLI. É necessario che lo studente utilizzi l’articolo, per quanto guidato
soprattutto dal principio dell’assonanza.
AGGETTIVI. L’apprendente deve conoscere gli aggettivi qualificativi di alta frequenza,
anche se non correttamente flessi riguardo al genere e numero richiesti dall’obiettivo
comunicativo.
AGGETTIVI E PRONOMI. Lo studente deve saper usare i possessivi e dimostrativi
riferiti al proprio ambito.
PRONOMI. Gli apprendenti dovranno riconoscere e utilizzare i pronomi personali
soggetto o pronomi personali complemento tonici (me, te, lui, lei ecc.) o pronomi
personali complemento oggetto diretto e indiretto in espressioni fisse (lo so; mi piace; a
lui/lei).
QUANTIFICATORI. Gli studenti dovranno essere in grado di usare i principali
elementi che esprimono quantità: poco, molto, tutto, niente.
VERBI. Gli studenti dovranno essere capaci di utilizzare verbi di altissima frequenza,
compresi i servili (dovere, potere e volere) appropriati al dominio e all’obiettivo
comunicativo anche se solo raramente sono correttamente flessi riguardo alla persona e
al numero. Dovrenno sapere usare l’indicativo presente, il passato prossimo (anche se
espresso attraverso il participio passato), e il condizionale in formule fisse di richiesta
AVVERBI. Gli studenti dovranno conoscere avverbi semplici e locuzioni avverbiali ad
alta frequenza: di affermazione e negazione (sì, no), di causa (perché), di tempo (prima,
dopo ecc.) e di luogo ( qui, là).
PREPOSIZIONI. Gli studenti dovranno essere capaci di utilizzare le principali
preposizioni semplici in espressioni fisse (a casa; di mio fratello; con le mani).
CONGIUNZIONI: e; ma.
FRASI SEMPLICI/COMPLESSE. Gli studenti dovranno essere capaci di utilizzare
frasi semplici, con ordine dei costituenti non marcato (SVO); frasi negative, anche con
il ‘no’ in prima posizione ; frasi interrogative con risposta Sì/No; frasi interrogative per
chiedere informazioni (Chi? Dove? Quando? Perché?) ; frasi con mi piace/mi piacciono;
frasi impersonali con verbi zerovalenti (per es. piove).
Tratto da: AA.VV. Sillabo di riferimento per i livelli di competenza in italiano L2:
Livello A1 A cura degli Enti certificatori dell’italiano L2
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PREFAZIONE
Las pocas escuelas de italiano que hay en España agonizan por la escasez de demanda.
Lo confirmaba esta mañana el Centro de Investigaciones Sociológicas (CIS): Dos de
cada tres españoles creen que saben hablar italiano a la perfección, de forma natural,
aunque no lo hayan estudiado nunca. “Cuache sonno molto fachile lito leto”, asegura
Antonio Campanas, un joven de Valladolid convencido de que habla italiano con
fluidez y que no entiende qué necesidad puede tener un español de perfeccionar el
idioma puesto que el castellano y el italiano comparten la misma raíz latina “y se dice
casi todo igual, es il mismo rollo tutto”.
Hablar “prácticamente el mismo idioma” explica que Italia sea el destino europeo
favorito de los españoles, por delante de Francia y Noruega. De hecho, el 18% de los
turistas que visitan Italia son españoles que acuden a la región “sin nechesitá di recorrire
al inglese o cualquier otra lingua porque con el italiano vas che te tiras”, confirma José
Garcés, de Madrid. “Cuando arribo a casa, en la intimitá, io parlare el italiano
perfectamente, Nescafé Capuccino”, confiesa levantando el brazo derecho haciendo la
pinza con la mano, “cosa fundamentale si quieres enfatizare”.
La Agenzia Nazionale del Turismo de Italia admite que los españoles no son
conscientes de que las diferencias idiomáticas existen y son mayores de las que ellos
perciben. Atribuyen parte de la culpa a las traducciones al castellano de canciones de
Nek, Ramazzotti o Pausini. De hecho, el CIS certifica que el 90% de los españoles cree
que la frase “Laura no está, Laura se fue, Laura se escapa de mi vida” está en italiano.
“Ramazzotti debe de ser de algún pueblo porque habla abriendo mucho la boca, pero si
no fuera por este detalle pasaría por alguien de Cuenca”, explica Garcés. “Tú en Cuenca
dices ‘Parla con me, dime qué te pá’ y se te entiende perfectamente”, asegura este
madrileño que lleva diez años viviendo entre España e Italia “sin cambiar el idioma ni
un piccolo instante”.
Pese a su dominio de la lengua, “indistinguíbile di un natívole”, muchos españoles
denuncian que el rechazo a la inmigración hace que numerosas empresas italianas
eviten a los aspirantes que vienen de nuestro país. “Alla que saben que prochedes di
Madride o Barchelona ti dichen que tu italiano no es perfetto para laborare, les toca la
pilila que no seas locali”, protesta Garcés.
Da elmundotoday.com
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1) L’Italia, l’italiano.
Prima di iniziare a studiare la lingua italiana, sarebbe il caso di fare una rapida
descrizione della situazione geografica e linguistica della penisola italiana, soprattutto
per capire di cosa parliamo quando parliamo di lingua italiana.
Per evitare il più possibile di essere arbitrari, prenderemo i nostri dati da una fonte se
non scientifica, quantomeno attendibile. Questa è la ragione per la quale i dati sono stati
estrapolati da https://www.ethnologue.com
La prima cosa che salta all’occhio è la forma allungata della penisola italiana,
cosa che ha consentito un proliferare di microculture che, per quanto mai
profondamente differenti le une dalle altre, hanno varianti notevoli che si sono
conservate nei secoli. La cosa diventa più evidente se da una cartina politica passiamo
ad una di tipo linguistico. La carta successiva per esempio, è presa da Wikipedia.
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Se osserviamo la cartina notiamo che il continuum linguistico subisce delle
brusche interruzioni e che sono presenti numerose isole linguistiche.
Secondo il sito “Ethnologue”, in Italia si parlano piú di 34 lingue, senza contare i
dialetti e le lingue non autoctone (vale a dire quelle parlate dai gruppi di migranti). Tra
le lingue autoctone, la maggiorparte hanno origine latina. Tra quelle di ceppo italico
possiamo notare il lombardo, il genovese, il veneto, il friulano, il romagnolo, il toscano,
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il sardo, il napoletano, il siciliano. Tra le lingue neolatine di ceppo non italico, spiccano
il francese, il franco-provenzale, il retoromancio e il catalano. Tra le lingue non
neolatine, é importante sottolineare la presenza del tedesco in Alto Adige e dello
Sloveno in Friuli. Infine, esistono poi isole linguistiche grecaniche e arberesh.
Per fare un paragone con la situazione spagnola, per intenderci, l’ethnologue individua
16 lingue parlate in Spagna, tra cui il castigliano, il basco, il gallego, l’aranese,
l’asturiano, il fala, il catalano. La situazione linguistica italiana é quindi ben piú
complessa di quella spagnola e questo porta anche a comprendere la differenza di
posizionamento tra italiani e spagnoli riguardo l’uso delle diverse lingue regionali in
campo amministrativo. Si tratta di una questione delicata, che puó portare a
incomprensioni.
Quello che gli alunni devono capire é intanto il fatto che tutte le lingue italiane godono
di una medesima dignitá e che, tra l’altro, hanno fornito in maniera attiva elementi
lessicali alla lingua nazionale, basti pensare a parole come “ciao” ( veneto), “amarcord”
(emiliano-romagnolo) o “pizza” ( napoletano).
Gli studenti devono inoltre avere una conoscenza almeno vaga del fatto che tali lingue
non sono spesso tra loro mutualmente comprensibili. In questo senso, si potrebbe
mostare agli studenti un video di un umorista, Brignano, sui differenti dialetti (video
reperibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=yHDJzCEmn-8 ).
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2) Lezione preliminare: Pronuncia
Apprendimento dell’alfabeto.
Possiamo cominciare la lezione facendo un brainstorming di tutte le parole italiane o
pseudotali conosciute dagli studenti, verificando come si scrivono e come si
pronunciano. Sicuramente verranno fuori parole come “pizza”, “spaghetti” (anche nella
versione spagnola “espagueti”) ecc. Partendo da queste parole, possiamo spiegare
l’alfabeto italiano.
ABCDEFGHILMNOPQRSTUVZ
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fissa con cui orientare gli studenti su come pronunciare le lettere a seconda delle parole,
si può dire loro che, se si trova a inizio della parola, la lettera Z di pronuncia DS (per
esempio: Zaino > DSAINO; zanzara > DSANDSARA) mentre se si trova nell’interiore
della parola, si pronuncia TS ( azione > ATSIONE).
NB: lo studente spagnolo, a causa di diffusi stereotipi provenienti per lo più
dalla televisione, avrà la tendenza a pronunciare la “doppia z” come se si trattasse di un
X o peggio di una doppia TCH. Bisogna stroncare questo fenomeno sul nascere e
ricordare loro che gli AZZURRI non sono gli ATTCHURRI, e che PIZZA non si
pronuncia PICSA.
Per quanto riguarda le consonanti X Y J W K, sono molto poche le parole presenti nel
dizionario italiano che le contengono e, nella maggior parte dei casi, si tratta di parole
straniere. Per cui, se la pronuncia di K e W non pone troppi problemi in quanto identica
nelle due lingue, le altre tre possono creare piccole difficoltà.
Si ricorderà pertanto che la X non si pronuncia ς , ma CS;
Y e J hanno, per un italiano, lo stesso suono (il suono semivocalico “j”) e quindi
l’utilizzo dell’una o dell’altra dipende o da questioni di scelta nella translitterazione ( si
pensi a Yugoslavia/Jugoslavia) o alla provenienza della parola.
Accenti
In italiano gli accenti grafici non seguono le stesse regole che in spagnolo. É quindi
importante spiegare come si mettono gli accenti, per esempio seguendo il video
connesso al seguente link : https://www.youtube.com/watch?v=j5hxY17yhPc
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3) Salutare e presentarsi
Salutare;
chiedere come sta una persona;
ringraziare;
presentarsi: chiedere e dire il nome, la nazionalità, la città di origine; il domicilio; la
professione; l’età;
presentare qualcuno;
comunicare in classe: “ come si dice... in italiano?”
I saluti formali
Buon giorno (mattina), Buona sera (pomeriggio-sera)
Arrivederci! (singolare e plurale), ArrivederLa! (singolare)
Buona notte
Saluti informali
Ciao!, Salve!
A presto!, A domani!, Alla prossima!, Ci vediamo!
Come presentarsi
Informale: Ciao, io sono …. e tu?
io sono …, piacere.
Formale: Buongiorno / Buonasera, io sono …, e Lei?
Io sono …, piacere di conoscerLa. / io sono …, piacere.
Scusarsi
Formale: Mi scusi!, Scusi!, Mi dispiace!
Informale: Scusa!, Mi dispiace!
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Informale: Sì, grazie!, Sì, ti ringrazio!
No, grazie!, No, ti ringrazio!
Come stai? / Come va? Sto bene / benissimo / tutto bene / va tutto
bene / così così
Chi?
Che cosa?
Qual/ quale/ quali ?
Come?
Dove?
Da dove?
Quando?
Perché?
Quanto/a i/e?
Chi sei?
Come ti Chiami?
Qual è il tuo nome? Qual è il tuo cognome?
Di dove sei?
Dove abiti?
Che lavoro fai?
Quanti anni hai?
Qual è il tuo numero di telefono?
LESSICO
Ragazzo/a ragazzi/e
uomo/ uomini
donna/e
studente/studentessa
professore/professoressa
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Lessico inerente l’aula
La scuola La escuela
L'università La universidad
L'aula La aula
Il banco El pupitre
La sedia La silla
La lavagna La pizarra
Il cancellino El borrador
Lo zaino/la cartella La mochila
Il portapenne El portalápiz
La penna El bolígrafo
La matita El lápiz
La carta El papel
Il quaderno El cuaderno
Il libro El libro
I compiti Los deberes
La materia La asignatura
La verifica/l'esame El examen
Aggettivi di nazionalità.
Inghilterra inglese
Irlanda irlandese
Olanda olandese
Finlandia finlandese
Norvegia norvegese
Cina cinese
Francia francese
Portogallo portoghese
Canada canadese
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Argentina argentino/a
Algeria algerino/a
Tunisia tunisino/a
Iraq iracheno/a
Cile cileno/a
Russia russo/a
Grecia greco/a
Lettonia lettone
Estonia estone
Polonia polacco
Slovacchia slovacco
Romania Rumeno
Asia asiatico/a
Africa africano/a
Europa europeo/a
Andalusia Andaluso
Catalogna Catalano
Madrid Madrileno
Valenza Valenzano
Galizia Galiziano
Paesi Baschi Basco
Aragona Aragonese
Asturie Asturiano
Lo stesso vale per le cittá, basti pensare ai casi di Siviglia (Sevilla), Cadice (Cadiz),
Valenza (Valencia), Saragozza ( Zaragoza), Barcellona (Barcelona), da cui derivano
aggettivi come “Sivigliano”, “ valenzano”, eccetera.
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Le regioni italiane.
Regione Aggettivo
Lombardia Lombardo
Lazio Laziale
Campania Campano
Sicilia Siciliano
Veneto Veneto
Emilia-Romagna Emiliano-romagnolo
Piemonte Piemontese
Puglia Pugliese
Toscana Toscano
Calabria Calabrese
Sardegna Sardo
Liguria Ligure
Marche Marchigiano
Abruzzo Abruzzese
Friuli-Venezia Giulia Friulano
Trentino-Alto Adige Trentino-altoatesino
Umbria Umbro
Basilicata Lucano
Molise Molisano
Valle d’Aosta Valdaostano
Le professioni.
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attore – attrice; scrittore – scrittrice; direttore – direttrice; autore – autrice; lavoratore –
lavoratrice; senatore – senatrice; pittore – pittrice.
5) in alcuni casi, i nomi maschili al femminile vanno in –essa:
ìl professore – la professoressa; lo studente – la studentessa; il dottore – la dottoressa.
6) i nomi che terminano in –o, normalmente formano il femminile in –a: ministro
– ministra; deputato – deputata; postino – postina; psicologo – psicologa;
7) Nel caso di nomi o professioni di particolare prestigio si può lasciare invariata la
forma del maschile: il ministro Mariastella Gelmini; il presidente Laura Boldrini.
IV quarto IX nono
V quinto X decimo
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GRAMMATICA
I pronomi personali
Io
Tu
Egli
Ella
Lei (formale)
Noi
Voi
Essi
Esse
Io
Tu
Lui
Lei
Lei (formale)
Noi
Voi
Loro
L’articolo
Gli articoli vanno prima del nome e concordano nel genere e nel numero:
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L’articolo determinativo
Gli articoli determinativi si usano prima di un nome che si conosce. Per es:
la mamma le mamme
L’+ nome femminile singolare che Le + nome femminile plurale che comincia
comincia per vocale per vocale
L’aquila Le aquile
Lo + nomi maschili singolari che Gli + nomi maschili plurali che iniziano
iniziano con con
L’ + nomi maschili che iniziano con Gli + nomi maschili che iniziano con
vocale (però perde -o e diventa l’) → vocale → gli amici
l’amico
Esercizio:
Metti gli articoli determinativi davanti ai nomi :
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Articolo indeterminativo
Gli articoli indeterminativi si usano quando si parla di qualcosa che non è specificata, e
sono un, uno e una.
Leggo un libro
Mangio una mela
Gli indeterminativi non hanno plurale e possono essere sostituiti dal partitivo /
dei/degli/delle oppure dall’aggettivo alcuni/alcune.
un + nomi maschili che iniziano con Alcuni/degli + nomi maschili che iniziano
vocale → un amico con vocale → degli/alcuni amici
una+ nome femminile singolare alcune + nome femminile plurale
delle
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Maschile e femminile, singolare e plurale
Per quanto riguarda la terza categoria, normalmente tende a rendere parole spagnole
finenti in consonante. Il genere tende ad essere lo stesso in italiano e spagnolo, per cui
1) Maschili e femminili che finiscono con una vocale accentata: L’università, la città
ecc…
– ragazzo/ragazzii
– libro/libri
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I nomi che finiscono in -e al plurare finiscono in –i
– mare/mari
– cane/cani
I nomi che finiscono con una lettera accentata al plurale non cambiano
– città/città
– universitá/universitá
– caffè/caffè
Ragazzo Ragazzi
Ragazza Ragazze
Chiave Chiavi
Sport Sport
Cittá Cittá
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Verbo Essere
(Io) sono
(tu) sei
(lui/lei) è
(noi) siamo
(voi) siete
(loro) sono
Verbo avere
(Io) ho
(tu) hai
(lui/lei) ha
(noi) abbiamo
(voi) avete
(loro) hanno
Bisogna tenere presente che l’”h” non va pronunciata, perché non ha il valore di
un’aspirazione. Si tratta di una “h disambiguante”, per differenziare:
“ho” da “o” congiunzione. Ed è da notare che la pronuncia delle due o è distinta.
“hai” da “ai” preposizione articolata.
“ha” da “a” preposizione semplice.
“hanno” da “anno” sostantivo.
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Verbo Stare
Io sto
Tu stai
Lui sta
Noi stiamo
Voi state
Loro stanno
Verbo tenere
Io tengo
Tu tieni
Lui tiene
Noi teniamo
Voi tenete
Loro tengono
É importante spiegare agli studenti che, a differenza della lingua spagnola, la lingua
italiana fa un uso meno diffuso dei verbi “stare” e tenere”. Un cibo “è buono”, non
“sta ricco”, e una persona “ha ...anni” non “tiene anni”
La differenza tra tenere/avere e stare/essere ha anche un valore geografico: le zone che
storicamente sono appartenute all’impero spagnolo usano il verbo stare e tenere in
maniera simile ( per quanto non identica) alla lingua spagnola.
Verbo Abitare.
In italiano, come in spagnolo, ci sono tre possibili modi di coniugare i verbi. Ci sono
verbi in –are, -ere e –ire.
Il verbo abitare é un verbo che puó fungere da modello per tutti quelli di prima
coniugazione.
Io abito
Tu abiti
Lui abita
Noi abitiamo
Voi abitate
Loro abitano
È importante che gli studenti comprendano come funzionano gli accenti dei verbi.
Soprattutto per quanto riguarda il plurale, infatti, l’accento cade sempre sulla penultima
sillaba, se si tratta di prima o seconda persona, mentre si ritrae il piú possibile se si tratta
della terza persona plurale.
Importante:
il verbo abitare si usa con la preposizione “In” se seguita dal nome di una nazione, con
la preposizione “a” se seguita dal nome di una città. Per esempio:
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Verbo Chiamarsi
I verbi riflessivi sono verbi in cui il soggetto compie un’azione su se stesso. I verbi
riflessivi si formano con:
Mi chiamo
Ti chiami
Si chiama
Ci chiamiamo
Vi chiamate
Si chiamano
Verbo fare
Io faccio
Tu fai
Lui fa
Noi facciamo
Voi fate
Loro fanno
Per negare una frase in italiano ci sono due modi. Il primo é la negazione secca: “no”; il
secondo é la negazione inserita all’interno di un periodo “ non” e seguita da un verbo.
Per esempio
Questo è/ quello è
Non esiste un equivalente di “ese/esa” ed il concetto di esto/eso puó essere reso con la
parola “ció” . Quindi per esempio.
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c`è/ ci sono
Spiegare la differenza delle doppie, facendo particolare attenzione alla distinizione tra la
N singola e la Doppia N. Guardare i seguenti video:
https://www.youtube.com/watch?v=BD2yqoP6mUc
https://www.youtube.com/watch?v=mJ9PeeRfwng
ecco di seguito una lista di coppie minime che possono generare equivoci.
CC
boccale ≠vocale bocca ≠ Boca
zucca ≠ suca fiocco ≠ fioco
DD
cadde ≠ cade
FF
tariffa ≠ Tarifa
LL
anello≠ anelo pollo ≠ polo
bello ≠ belo molle ≠ mole
palla ≠ pala valle ≠ vale
NN
cannone ≠ canone cenno ≠ ceno
nonno ≠ nono donna ≠ dona
sonno ≠ sono tiranno ≠ tirano
penna ≠pena vene ≠ venne
renne ≠ rene
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PP
pepe ≠ Peppe Papa ≠ pappa
RR
serra ≠ sera
SS
cassa ≠ casa cassetta ≠ casetta
TT
casetta ≠cassetta brutto ≠ bruto
ditta ≠ dita fetta ≠ feta
notte ≠ note tutta ≠ Tuta
ATTIVITÁ
PRODUZIONE SCRITTA
PRODUZIONE ORALE
Fare un giro di presentazioni in classe; gli alunni devono presentare non solo se
stessi, ma anche gli altri. Utilizzando anche la seconda persona singolare.
Sparpagliare degli oggetti sul tavolo e far indicare agli studenti quali sono gli
oggetti in questione, utilizzando questo/a è + un/una/uno oppure c`è/ ci sono.
Quindi: Nella stanza c’è; Sul tavolo c’è.
COMPRENSIONE ORALE
https://www.youtube.com/watch?v=yHaDc5tsmpM
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ALTRO
2) GIOCHI:
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3) CANZONI:
Ascolta la canzone “Inno Nazionale” di Luca Carboni. Fare l’esercizio close a
partire dal testo. https://www.youtube.com/watch?v=WwItfRwQQK4
INNO NAZIONALE
Io sono troppo ,
Tu sei troppo
Egli è troppo
E voi siete troppo di Bari
Sì noi siamo troppo orgogliosi,
Loro sono troppo
E anche dentro la stessa città,
Siamo sempre troppo lontani!
E siamo sempre troppo ,
E si che siamo troppo
E lo vedi anche allo stadio
Che siamo sempre troppo tesi
Siamo tifosi poco sportivi
Perché siamo troppo
E la polizia controlla
Che non stiamo troppo vicini!
E allora son troppo bolognese,
Tu sei troppo
Sventoliamo troppe bandiere,
Col bastone nella mano
E diventiamo troppo violenti,
E se non ci spacchiamo I denti
Comunque ci promettiamo in coro
Che ci romperemo il culo!
E io sono troppo ,
Tu sei troppo
Egli è troppo ,
E voi troppo
E noi siamo troppo chiusi,
Loro son troppo
E anche se è caduto il muro,
Abbiamo sempre troppi confini!
E poi eravamo troppo fascisti
E anche troppo menefreghisti
Allora giù botte coi manganelli
Comunque non eravamo troppo fratelli
Poi diventammo troppo comunisti,
E anche troppo democristiani
E sì che il tempo passa
Ma siamo ancora troppo italiani!
Il “Gioca-jouer”: https://www.youtube.com/watch?v=SWLl5ejQY5c
Mimare i verbi della canzoni seguendo il video.
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4) CULTURA:
Il Natale;
https://www.youtube.com/watch?v=p8rjQI64oqA
5) CURIOSITÁ.
Vedere il video sulle interiezioni “Boh” e “mah”:
https://www.youtube.com/watch?v=onjncDHoMDQ
6) FALSI AMICI:
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Test finale di ripasso Unità 1-2-3
Paolo ___ un ragazzo italiano, ____ di Napoli e ____ 22 anni. Lui ___ molti amici all’università:
Anna e Dolores ____ spagnole e ____ 21 anni; Ivan ___ russo e ___ 20 anni; Karl, Heidi e Hans
_____ austriaci e _____ 22 anni.
Tommy è ___ cane molto simpatico e intelligente. Vive a Pisa, in ____ villa con ____ grande
giardino. ___ suo migliore amico è Chicco, ___ gatto nero con ____ occhi verdi, che non mangia
____ pesce! Tommy, invece, mangia di tutto: ____ pizza, _____ spaghetti e dorme tutto ___
giorno.
1- Sono Mariella Console, una studentessa d’inglese. Sono italiana, di Bari e ho 19 anni.
Di dov’é? ________________________________________________
2- Gino e Carla sono due ragazzi italiani. Lui è di Firenze e ha 24 anni, lei è di Pisa e ha
23 anni.
d) Descrivi una persona per te importante (nome, età, provenienza, professione ....)
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______________________________________________________________________________
35
4) Prenotare una stanza
È possibile avere .. ?
Vorrei sapere se c’é?
Quanto costa?
Qual é il prezzo di .. ?
chiedere l’ora
36
Iniziare e concludere una lettera/ cartolina
Inizio
Una lettera si inizia sempre con un “caro/cara” se si tratta di una lettera informale,
“gentile/egregio” se si tratta di una lettera formale.
Conclusione
Una lettera si conclude con le seguenti formule. Se si tratta di una lettera informale, con:
Saluti
Tanti (cari) saluti
Un (grosso) bacio
Un abbraccio
A presto
Distinti saluti
Cordiali saluti
37
38
LESSICO
Italiano Spagnolo
Hotel / Albergo Hotel
Accoglienza/Ricezione Recepción
Receptionist / Addetto alla ricezione Recepcionista
Disponibilità Disponibilidad
Prenotazione Reserva
Data di arrivo Fecha de llegada
Data di partenza Fecha de salida
Camera / Stanza Habitación
Singola Individual
Doppia Doble
matrimoniale Matrimonial
caparra Fianza
Mezza pensione Media pensión
Pensione completa Pensión completa
con / senza bagno Con baño privado
Aria condizionata Aire acondicionado
Riscaldamento Calefacción
frigobar Refrigerador
Sveglia Despertador
Chiave Llave
Cassaforte Cajafuerte
Ascensore Ascensor
Parcheggio Parking
Giardino Jardín
Televisione Televisión
Servizio in camera Servicio de habitaciones
Lavandería Lavandería
La password del Wifi La clave del wifi
39
40
Gli aggettivi qualificativi
Gli aggettivi qualificativi indicano una qualità del nome a cui si riferiscono. Per
esempio:
Ecco un elenco dei principali aggettivi qualificativi italiani, seguiti dal loro contrario.
Allegro – triste
Alto – basso
Anziano – giovane
Bello – brutto*
Cattivo* – buono
Chiaro – scuro
Competente – incompetente
Complicato – semplice
Corto – lungo
Costoso – economico*
Disonesto – onesto
Duro – tenero/ morbido*
Educato – maleducato
Esperto – inesperto
Felice – infelice
Fortunato – sfortunato
Grande – piccolo
Grasso – magro
Intelligente – stupido
Largo* - stretto
Noioso* - interessante
Occupato – libero
Passivo – attivo
Pauroso – coraggioso
Pesante – leggero
Ricco – povero
Nuovo – vecchio
Simpatico – antipatico
Timido/introverso – estroverso
41
42
Brutto : é differente da “bruto”, che in entrambe le lingue ha a che fare con la brutalitá.
Cattivo: é differente da “captivo” che significa persona catturata, prigioniera.
Raro: in spagnolo la parola “raro” puó avere un’accezione di “strano” che in italiano
manca.
Economico: in spagnolo si dice “barato”, ma la parola italiana “baratto” indica uno
scambio economico senza l’uso del denaro.
Morbido: in spagnolo indica in maniera dispregiativa l’obesitá. Questo puó dare adito a
molti equivoci.
Largo: in spagnolo significa “lungo”. Anche cosí, la lunghezza o la longitudine sono
definite “longitud”
Noioso: in spagnolo la parola “aburrido” cambia significato a seconda se é preceduta
dal verbo “ser” o da “estar”. Lo spagnolo tende a trasportare questa regola in italiano,
creando equivoci.
GRAMMATICA
CAPIRE COSTRUIRE
(io) cap-isc-o (io) costru-isc-o
(tu) cap-isc-i (tu) costru-isc-i
(lui/lei) cap-isc-e (lui/lei) costru-isc-e
(noi) capiamo (noi) costruiamo
(voi) capite (voi) costruite
(loro) cap-isc-ono (loro) costru-isc-ono
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Ecco una lista con i verbi più importanti in -isc: alleggerire, colpire, contribuire,
dimagrire, fallire, ferire, favorire, finire, garantire, impedire, incuriosire, obbedire,
proibire, punire, sostituire, stupire, trasferirsi, unire, guarire, pulire, preferire.
Il participio passato dei verbi in -are, normalmente, finisce in –ato. Per es:
mangiare > mangiato.
Il participio passato dei verbi in -ire normalmente finisce in –ito. Per es: finire> finito.
Il participio passato dei verbi in –ere é piú complicato; normalmente tali verbi finiscono
in –uto. Per es: Vendere> venduto
Ci sono infine dei verbi che possono avere anche due participi passati, uno regolare e un
altro irregolare. Per es perdere > perso/perduto /// vedere > visto/veduto
ESERCIZI
1) completa la tabella
44
Preposizioni semplici:
da – ha vari significati: equivalente allo spagnolo desde, oppure a por per introdurre il
complemento di agente; allo stesso tempo ha un significato che in spagnolo non esiste,
ed é equivalente al francese chez; per esempio: “a casa di Giuseppe”>“Da Giuseppe”.
con – equivalente allo spagnolo con. Da notare che in italiano “conmigo”, “contigo”,
ecc si dice “con me” “con te”
Le preposizioni articolate
Di A Da In Su
Il Del Al Dal Nel Sul
Lo Dello Allo Dallo Nello Sullo
La Della Alla Dalla Nella Sulla
L’ Dell’ All’ Dall’ Nell’ Sull’
I Dei Ai Dai Nei Sui
Gli Degli Agli Dagli Negli Sugli
Le Delle Alle Dalle Nelle Sulle
Esercizio
La vedo portone che mi saluta con la mano.
Parlano dei programmi giorno dopo.
In lontananza si sente il rumore macchine.
Le nuvole riflettono le luci città.
La porta è bloccata studenti che devono entrare.
45
Preposizioni temporali: da...a; dal...al.
DA
si usa:
es:
es:
Da domani, da lunedì, dal 2020, dal 12 ottobre 2048 ecc…
DA… A
si usano:
es:
→ Ho studiato italiano dal 2004 al 2006.
Connettori – Congiunzioni
Congiuntivi e, anche, inoltre, né, neanche, nemmeno,
neppure
Disgiuntivi o, oppure
Avversativi ma, invece, però
Esplicativi cioè, infatti
Conclusivi perciò, quindi
46
Esercizi
A che ora?
1. Prima di leggere. Dove fai queste cose? Risolvi gli anagrammi.
a
b
Orario di sportello
8.25 – 13.25
14.35 – 16.15
d
c
Comune di Bergamo
Orari degli uffici:
dal Lunedì al Venerdì dalle 9.00
alle 13.00
13.00
47
2. Guarda i cartelli della pagina precedente e rispondi alle domande.
48
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50
PARTICOLARITÁ DELLA PRONUNCIA
ATTIVITÁ
PRODUZIONE SCRITTA
PRODUZIONE ORALE
COMPRENSIONE ORALE
Guardare i seguenti video e, in coppia, fare ipotesi sul loro significato
famiglia: https://www.youtube.com/watch?v=XyapX7HhoJM
il caffé https://www.youtube.com/watch?v=yG50sDj8mSI
ALTRO
1) VIDEO
Vedere il video di Alma.tv. In albergo:
https://www.youtube.com/watch?v=dhX5Rd8UASY
2) GIOCHI:
Nella mia valigia c’è.
Si tratta di un gioco molto semplice. Dopo aver scelto una penitenza, tutti gli alunni, in
circolo, ripetono la frase “nella mia valigia c’é” aggiungendo il nome di un oggetto.
L’alunno seguente deve ricordare anche tutti gli oggetti precedenti. Il primo che
dimentica l’oggetto o sbaglia l’ordine, paga pegno.
51
3) CULTURA: la Befana.
La Befana, (dal greco ἐπιφάνεια, epifáneia), è una figura tradizionale delle festività
natalizie italiane, non molto conosciuta nel mondo. Si tratta di una donna anziana che,
volando su una scopa durante la notte tra il 5 e il 6 gennaio visita i bambini per riempire
con dei dolci alcune calze appese sul camino a una finestra. Ovviamente, i bambini che
durante l'anno si sono comportati male, invece di ricevere dolci o caramelle, troveranno
le calze piene di cenere e carbone.
4) CANZONE:
“La prima cosa bella”
Ascolta la canzone “la prima cosa bella” e riempi gli spazi vuoti
https://www.youtube.com/watch?v=cnrOQGwKxzw
52
è il tuo giovane sei tu
Tra gli alberi una stella, la notte si è schiarita
il cuore innamorato sempre più
La questa voce chi è il mio cuore
amore amore amore
5) CURIOSITÁ:
Numeri sfortunati : 17 e 13 a tavola.
Vedere i seguenti numeri sulla fortuna e sulla sfortuna in Italia
https://www.youtube.com/watch?v=w_vGa7BN_oY
https://www.youtube.com/watch?v=jA_OgF-PLb0
https://www.youtube.com/watch?v=gTZOpZ-_VO0
https://www.youtube.com/watch?v=UZQiooKEtxI
6) CITTÁ:
presentazione della cittá di Roma.
Vedere il video: https://www.youtube.com/watch?v=NGTaqAey80o
7) FALSI AMICI:
53
Test finale unità 4
b) Scrivete le domande.
1. D: _______________________________________ ?
R: Vivo in Italia, a Genova.
2. D: _______________________________________?
R: No, sono canadese. Sono di Toronto.
3.D: ________________________________________?
R: Abito a Napoli, in via Ghiaia.
4. D: ________________________________________?
R: Mi chiamo Francesca.
5. D:________________________________________?
R: Sono in Italia per imparare la lingua.
6. D: ________________________________________?
R: No, non conosco bene la città.
7. D: ________________________________________?
R: No, non sono spagnola. Sono brasiliana.
8. D: ________________________________________?
R: Scendo all’ultima fermata.
Gabriella lavora _____ un ufficio, _____ centro ____ Milano. Per essere ___ lavoro ____ 9,00 h
deve uscire di casa _____ 7,30h. _____ la sua macchina va fino _____ stazione metropolitana più
vicina. Parcheggia, prende la linea 2 della metro e scende ____ Piazza Duomo. Ma il suo viaggio
non finisce qui, deve salire ____ tram 19 e scendere dopo tre fermate. Qualche volta, quando
arriva presto, non prende il tram e va ____ piedi.
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5) Descrivere la propria giornata
Chiedere i gusti
Ti piace il/la...
Ti piacciono i/ gli/le
Si, volentieri.
No, grazie.
Mi dispiace ma.. ( ho giá un altro impegno)
55
LESSICO
svegliarsi
alzarsi
lavarsi
fare il bagno / la doccia
farsi la barba
prepararsi
truccarsi
vestirsi
uscire / io esco
preparare la colazione / il pranzo / la cena
fare colazione
cucinare
pranzare
cenare
andare al lavoro / vado al lavoro
tornare a casa
accompagnare
andare a prendere/ vado a prendere
fare i compiti
fare la spesa
fare i letti
sistemare
pulire
guardare la televisione
andare a letto / vado a letto
spogliarsi
sdraiarsi
addormentarsi
Domande:
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Le parti della giornata e i giorni della settimana
Italiano Español
Il Giorno Día
La Settimana Semana
Lunedì Lunes
Martedì Martes
Mercoledì Miércoles
Giovedì Jueves
Venerdì Viernes
Sabato Sábado
Domenica Domingo
Il Finesettimana Fin de semana
Le parti del giorno: Las partes del día
L’Alba Alba
La Mattina Mañana
Il Mezzogiorno Mediodía
il Pomeriggio Tarde
la Sera Tarde Noche
il Tramonto Anochecer
la Notte Noche
la Mezzanotte Medianoche
Mese Mes
Anno Año
Gennaio Enero
Febbraio Febrero
Marzo Marzo
Aprile Abril
Maggio Mayo
Giugno Junio
Luglio Julio
Agosto Agosto
Settembre Septiembre
Ottobre Octubre
Novembre Noviembre
Dicembre Diciembre
Stagione Estación
Inverno Invierno
Primavera Primavera
Estate Verano
Autunno Otoño
Ricorda: i giorni possono essere resi anche al plurale, quindi per esempio “il lunedí > i
lunedí; il sabato > i sabati; la domenica > le domeniche.
NB. Il lunedì = tutti i lunedì // Lunedì = questo lunedì
57
Espressioni con il verbo fare: fare colazione, fare la spesa.
Avverbi di frequenza:
I principali avverbi di frequenza italiani sono:
Spesso: frequentemente
Es: Vado spesso al cinema.
58
Le preposizioni con i luoghi
Le preposizioni sono parole che mettono in relazioni due parti della frase.
Le preposizioni di luogo sono: A, IN, DA, SU, PER.
In particolare:
A
si usa con:
– nomi di città
es:
→ sono a Santiago
→ vado a Roma
→ vivo a Vigo
IN
si usa con:
– continenti, nazioni, regioni.
es:
→ vado in Europa
→ vado in Germania
→ sono in Sardegna
59
centro/periferia → es: sono/vado in centro/periferia
ospedale → vado in ospedale
albergo → vado in albergo
banca → vado in banca
strada → vado in strada
isola grande → vado in Sicilia, vado in Sardegna
DA
si usa con: provenienza
es:
→ vengo dal negozio.
GRAMMATICA
Verbi riflessivi;
SOTTOLINEA TUTTI I VERBI RIFLESSIVI:
LA GIORNATA DI SILVIA
La mattina mi sveglio alle 7:00, mi lavo, mi vesto e mi preparo la colazione; il mio
gatto si sveglia insieme a me, fa colazione anche lui e poi si addormenta di nuovo.
Arrivo al lavoro alle 8:30 e mi siedo davanti al computer; lavoro per un paio d’ore e
verso le 10:30 mi alzo per andare a prendere un caffè e scambiare quattro chiacchiere
con i miei colleghi. Alle 13:00 vado a pranzo, mi mangio un panino, mi fumo una
sigaretta e poi torno al lavoro fino alle 18:00. Ogni tanto passo una serata con gli amici.
Io e i miei amici ci incontriamo in un pub in centro, beviamo qualcosa e a volte
andiamo al cinema o in discoteca; mi diverto molto insieme a loro. A fine serata io e i
miei amici ci salutiamo e torno a casa; cosí, anche se sono stanca, non mi pento della
bella serata passata in compagnia.
I VERBI RIFLESSIVI
I verbi riflessivi sono verbi accompagnati da un pronome rilessivo (mi, ti, si, ci, vi,si)
che concorda con il soggetto, e sono usati per indicare che l’azione espressa dal verbo
riguarda direttamente il soggetto che la esegue. Esistono tipi diversi di verbi riflessivi:
1– Ci sono verbi riflessivi che possono essere usati anche come verbi transitivi (ovvero
possono avere un complemento oggetto), come per esempio “lavare” o “vestire”. Per
esempio : “io lavo i piatti”; “vesto mio figlio”.
60
2– Alcuni verbi possono avere un valore reciproco, come per esempio l’espressione: “ci
vediamo domani!” indica che domani io vedrò te e tu vedrai me. Alcuni esempi:
salutarsi, incontrarsi, abbracciarsi, baciarsi.
3– Molto spesso tanto gli spagnoli quanto gli italiani trasformano dei verbi attivi in
verbi riflessivi, per esempio: “mi compro una borsa”. L’uso del pronome in questo caso
sottolinea il fatto che il soggetto compie l’azione per sé stesso.
Io mi alzo
Tu ti alzi
lui – lei si alza
Noi ci alziamo
Voi vi alzate
Loro si alzano
ATTENZIONE!
Per formare l’infinito di un verbo riflessivo si unisce il pronome riflessivo all’infinito
del verbo: lavare – lavarsi; incontrare – incontrarsi.
I principali verbi riflessivi sono i seguenti: svegliarsi, alzarsi, addormentarsi,
divertirsi, lavarsi, pulirsi, truccarsi, ammalarsi.
1. Marta ha comprato un maglione ___ lana ___ un negozio vicino a casa sua.
2. Venite ___ cena ___ me stasera?
3. Questo regalo è ___ te!
4. ___ Natale vado ___ Parigi.
5. Comprerò una sedia ___ legno ___ il giardino.
6. Il corso ___ italiano finisce ___ una settimana.
7. Che freddo! Vuoi un bicchiere ___ cognac?
8. Sono stanco, vorrei una tazza ___ caffè caldo.
9. Loro sono ritornati ___ Milano ieri sera.
10. Ho comprato un servizio ___ tazzine ___ caffè.
11. Carla non vuole uscire ___ sola ___ sera.
12. ___ tavola metto sempre due bicchieri ___ ogni posto, uno ___ acqua e uno ___ vino
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Alcuni verbi irregolari:
In italiano ci sono molti verbi irregolari. Vediamo i più importanti.
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ESERCIZI
1) Completa la tabella
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Andare e venire
Il verbo ANDARE indica il movimento verso un luogo in cui non è presente il nostro
interlocutore, cioè la persona con cui parliamo.
Ad esempio:
Il verbo VENIRE esprime il movimento verso il luogo in cui è presente o sarà il nostro
interlocutore. indica cioè il recarsi in un luogo in cui si trova o sarà il nostro interlocutore.
Ad esempio:
64
Gli Aggettivi possessivi
Gli aggettivi possessivi sono aggettivi particolari. Gli aggettivi possessivi non
rispondono alla domanda “come è?” ma alla domanda “di chi è?“.
65
ATTENZIONE! Con loro si usa l’articolo.
es:
– il loro fratello
– la loro sorella
– il loro cugino
Con le PERSONE della famiglia al PLURALE si usa l’articolo con gli aggettivi
possessivi.
es:
– i miei nonni
– i tuoi genitori
– i suoi fratelli
L’articolo si usa anche in CASI PARTICOLARI.
Quando si dice una specificazione della persona.
es:
– il nonno paterno
– la zia di Verona
– il cugino di Milano
ATTIVITÁ
PRODUZIONE ORALE
Descrizione della propria famiglia e delle loro abitudini.
PRODUZIONE SCRITTA
Gli studenti dovranno scrivere il proprio albero genealogico.
COMPRENSIONE ORALE
66
ALTRO
1) VIDEO:
la giornata
https://www.youtube.com/watch?v=s9mLSd76cmw
che giorno è?
https://www.youtube.com/watch?v=kbZL0-mrBfg
che ore sono?
https://www.youtube.com/watch?v=BCaA98lVXIY
2) CANZONI:
Ascolta la canzone “La vasca” di Alex Britti e riempi gli spazi vuoti :
https://www.youtube.com/watch?v=Asuw3J4-tJo
67
3) CULTURA: La Pasqua
5) CITTÁ: Firenze
Guarda il seguente video sulla cittá di firenze
https://www.youtube.com/watch?v=hGdlmfoGgcE
68
Test finale unità 5
69
6) Cibo e ricette
Interagire in un ristorante:
chiedere di portare qualcosa;
chiedere informazioni su un piatto;
chiedere quanto costa
Senta, scusi, mi porta/ci puó portare ... per favore/per piacere/per cortesia?
Ti/ le piace...
Ti/ Le piacciono....
Ordinare
Prendo/prenderei....
Vorrei....
Per me....
Mi porti/ mi puó portare...
Augurare
Buon appetito!
Grazie! Altrettanto!
70
LESSICO
Tipi di ristoranti
1) Buffet
Il cibo é messo su dei tavoli, e lo troviamo in caso di rinfreschi, pranzi di lavoro,
convegni, eccetera.
2) Mensa
3) Osteria
L'osteria è un locale nel quale si serve prevalentemente vino e, in alcuni casi, del cibo.
4) Pizzeria
5) Ristorante
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6) Self service/tavola calda
É un locale in cui é il cliente a ritirare i piatti proposti. Il cliente passa attraverso una
serie di “isole tematiche” di cibo e prende liberamente ció che vuole mangiare.
7) Taverna
La taverna è un locale pubblico nel quale il cliente può ordinare da bere e da mangiare.
Le taverne si differenziano dai bar poiché, solitamente, il loro orario di esercizio è
prettamente serale e inoltre possono servire pasti completi. In definitiva le taverne sono
una via di mezzo fra i bar e le trattorie.
8) Trattoria
La trattoria è un locale di tipo popolare, destinato alla vendita e consumazione dei pasti
dal prezzo economico.
Le portate
Guardate il menu.
72
Compito 1 Quali categorie si trovano nel menu italiano tradizionale?
pane • pesce • burro • uva • cioccolato • banane • pollo • zucca• peperoni • uova •
cavolfiore •carne • latte • olio • formaggio •
nota bene:
la parola “l’uovo” ( maschile singolare) al plurale fa “le uova”. La parola “frutto” al
plurale fa “frutti” ( quando si riferisce ai risultati di un lavoro a un albero o gruppo di
alberi specifici) oppure fa “la frutta” ( quando si riferisce all’insieme dei frutti in casa, a
73
un reparto del supermercato o alla portata di un pasto). Uovo/uova appartengono a una
serie di parole che hanno il plurale in “a”. Tra di esse troviamo:
corno > corna/corni
paio > paia
muro > mura/muri
lenzuolo > lenzuola
grido > grida
urlo> urla
Tipo di bevande.
e chiaramente l’acqua, che puó essere naturale o liscia (ossia senza gas) oppure
minerale/frizzante/ gassata (ossia con gas).
Le posate:
74
Aggettivi per parlare di cibo: freddo, caldo, saporito, eccetera
Caldo ≠ freddo
cotto≠ crudo
leggero ≠ pesante
naturale≠ frizzante
buono ≠ cattivo
salato ≠ dolce
dolce ≠ amaro
saporito≠ insipido
NB: la parola “po’” deriva dal troncamento della parola “poco” e pertanto si scrive
“po’” con l’apostrofo. “pó”, scritto con accento, é un errore.
GRAMMATICA
Mi piace/ mi piacciono.
75
Vi piace la pasta. Vi = a voi > A voi piace la pasta.
A loro piace la pasta.
- Nel caso in cui l’elemento che piace sia plurale, si usa piacciono.
Ad esempio: Gli piacciono i biscotti.
- Se qualcosa non piace, basta premettere alla frase l’avverbio di negazione non.
Ad esempio: Non mi piacciono i biscotti. Non le piace la pasta. Non vi piace guidare.
L'articolo partitivo indroduce nella frase un nome che indica la parte di un tutto o di un
insieme.
1) al singolare introduce un nome che indica la parte di un tutto, il significato è: " un
po' di ".
2) al plurale l'articolo partitivo indroduce un nome che indica un insieme, un gruppo, il
suo significato è: alcuni.
3) in italiano non esiste il plurale dell' articolo indeterminativo quindi si usa il plurale
dell'articolo partitivo:
un foglio bianco → dei fogli bianchi.
Maschile Femminile
Singolare del, dello della
Plurale dei, degli del
le
76
Esericizio: in coppia, ordinate qualcosa al ristorante, utilizzando le domande
elencate e gli articoli partitivi.
Dall’altro lato, possono essere legati ad altri predicati verbali per dare uno
specifico valore semantico all’intera frase. Per esempio:
I pronomi atoni, nelle frasi con i verbi servili, possono essere collocati prima del
verbo servile oppure dopo l’infinito.
Esercizi:
1) Completa con le espressioni tra parentesi:
77
- Paola Rossi: Ah! Scusi! del pane per favore?
L’imperativo.
2) L’imperativo
L'imperativo è un modo finito composto da un tempo (il presente) e da due persone (2°
singolare - tu, e 2° plurale - voi):
78
La forma negativa si differenzia in base alla persona che usiamo:
1. Per la 2° persona singolare: anteponendo "non" all'infinito del verbo
non attraversare la strada
non perdere le chiavi
Ingredienti
Savoiardi 300 g
Uova freschissime (circa 4 medie) 220 g
Mascarpone 500 g
Zucchero 100 g
Caffè della moka già pronto (e zuccherato a piacere) 300 g
Cacao amaro in polvere per la superficie q.b.
(da www.giallozafferano.it)
79
PARTICOLARITÁ DELLA PRONUNCIA
Le Vocali. Guarda il seguente video:
https://www.youtube.com/watch?v=36lhFKCJGvs
ATTIVITÁ
PRODUZIONE SCRITTA
Scrivere una ricetta
PRODUZIONE ORALE
ALTRE ATTIVITÁ
2) CULTURA: il carnevale
Carnevale è una festa che si celebra in Italia in vari giorni, soprattutto prima del Mercoledì delle
Ceneri che dà inizio alla Quaresima e al periodo di Pasqua.
Carnevale è una parola che viene dal latino, carnem levare (“togliere la carne”) e si riferisce al
fatto che subito dopo si entra in periodo di penitenza dove la carne non si dovrebbe mangiare.
I due giorni principali sono il Giovedì grasso e il Martedì grasso, che sono gli ultimi giovedì e
martedì prima del Mercoledì delle Ceneri. In questi due giorni, in molte città sfilano carri e ci
sono feste in maschera. Per motivi di lavoro queste feste e sfilate vengono, però, sempre più
rimandate alla domenica precedente il Martedì grasso.
80
5) FALSI AMICI
81
Test Finale unità 6
1.Ehi Luisa, posso venire domani? -Sì certo, domani dopo cena.
2.Allora Carla, ordino una birra o una coca? -Niente birra, una coca per me, grazie."
3.Paolo, ho dimenticato il portafogli. Posso pagare domani? -Non c'è nessun problema
Marco, pure domani!
4.Devo rispondere al telefono: posso mettere i bicchieri qui? -Sì, sì, figurati, pure i
bicchieri qui!"
5.Ho dormito male stanotte. Prima della lezione posso prendere un altro caffé? -Certamente
Carlo, pure un altro caffé.
6.Questo lavoro mi annoia! Posso finire domani? -Ma sì, non è urgente: domani!
82
7) Raccontare fatti successi in passato
LESSICO
avverbi di tempo: prima, dopo, poi
Avverbio Esempio
Ora Ora non posso parlare, ci sentiamo dopo.
Subito vado subito a controllare
Adesso Adesso basta!
Oggi Oggi a Santiago piove
Ieri ieri a Santiago ha piovuto
Domani Domani vado a pranzo da mia sorella
Presto É presto per mangiare!
Tardi Non è mai troppo tardi per imparare l’italiano
Prima Prima o poi imparo l’italiano
Dopo Dopo l'incidente, Sandra ha smesso di usare il motorino.
Poi Prima o poi mi ricorderò di studire
Stamattina Stamattina ho incontrato Marcovaldo al mercato
Stasera Stasera esco con gli amici
Stanotte Stanotte ho dormito malissimo.
83
GRAMMATICA
Stare + gerundio
Il gerundio:
Stare per + infinito in italiano si usa per parlare di un’azione che succede in un futuro
vicino.
es:
– Sto per mangiare una pizza → Tra pochi secondi mangio una pizza.
– Stiamo per andare al cinema → Tra poco andiamo al cinema.
Il PASSATO PROSSIMO
Il passato prossimo indica eventi, esperienze e fatti conclusi nel passato i cui
effetti perdurano nel presente.
È formato da due elementi: l’ausiliare: il verbo essere o avere (al presente indicativo)
+ il participio passato del verbo.
84
Ora osserva la tabella:
Sog
Ausilia Part.pass.
g
re
.
Io ho Cambiato
Tu hai Cambiato
Lui/l
ha Cambiato
ei
Noi abbiam Cambiato
o
Voi avete Cambiato
Lor hanno Cambiato
o
Ausilia Part.
re Pass.
ho Gioito
hai Gioito
ha Gioito
abbiam Gioito
o
avete Gioito
hanno Gioito
L’ausiliare essere si usa con i verbi intransitivi e si concorda nel genere e nel
numero con il soggetto.
86
Esercizio 1
Completare con il verbo fra parentesi al passato prossimo (verbi con participio passato
regolare)
I verbi servili nei tempi composti prendono l’ausiliare che è richiesto dal verbo che
vanno ad accompagnare.
Per esempio:
“Nicola è andato a Roma” diventa “Nicola è dovuto andare a Roma per lavoro”.
Oppure: “Ho conosciuto il mio cantante preferito” diventa “Ho potuto conoscere il mio
cantante preferito”.
Nell’utilizzo vivo della lingua questa regola è però andata a poco a poco perdendosi e si
sta assistendo a un lento passaggio dall’utilizzo dell’ausiliare essere a quello
dell’ausiliare avere (che, in ogni caso, è d’obbligo quando i
verbi volere, dovere e potere sono servili di essere). Quindi ormai si può dire
indifferentemente: “Ambra non è voluta andare al cinema” e “Ambra non ha voluto
andare al cinema”.
87
Esercizio
Il passato prossimo dei verbi servili
Inserisci il verbo servile suggerito tra parentesi e trasforma le frasi come nell’esempio
(ricorda la regola-base: per formare il passato prossimo dei verbi servili, non sbagli mai
se scegli l’ausiliare del verbo che sta dopo):
Es.: Sono ritornata in anticipo. (dovere) --> Sono dovuta ritornare in anticipo.
ATTIVITÁ
PRODUZIONE SCRITTA
PRODUZIONE ORALE
7.6) ALTRO
88
Test finale unità 7
https://www.youtube.com/watch?v=5NDZJpjmEQk
89
8) Orientarsi nella città
É questa la chiesa...?
É questo il museo...?
90
Lessico Luoghi
della cittá.
Una cittá si divide in centro storico e quartieri periferici. Il centro storico, soprattutto
nelle cittá europee, puó essere circondato da una muraglia (le mura). Al suo interno si
incontrano, normalmente, gli edifici piú significativi di una comunitá. É importante
perció comprendere il significato delle seguenti parole e posizionare gli edifici in
questione nella cittá dove si vive.
Palazzo/ Edificio
Muro/mura/muri/muraglia
Strada/Via/viale/vicolo/corso/incrocio
Castello/rocca/torre
Parco/giardino/villa
Piazza/campo
Monumento/Fontana/Panchina/Aiuola
Strisce pedonali/semaforo
Chiesa/cattedrale/duomo
Municipio/Comune / sindaco
Palazzo della Regione/palazzo della Provincia/Prefettura
Questura/ Caserma dei carabinieri - dei vigili del fuoco – dei
pompieri
Tribunale/procura
Stazione ferroviaria/ aeroporto/porto
Fermata del autobus/pullman
Teatro/biblioteca/universitá/scuola/cinema/museo/galleria
Negozio/supermercato
91
Aggettivi per descrivere una cittá
Verbi di movimento:
I verbi di movimento piú utilizzati in italiano sono i seguenti. In grassetto ci sono quelli
che utilizzano l’ausiliare essere.
Avverbi di luogo
Gli avverbi di luogo servono a specificare il luogo di un’azione, la collocazione di una
persona o di un oggetto nello spazio e la distanza di una persona o di un oggetto rispetto
a chi parla o ascolta.
• Dentro, fuori, sopra, sotto, dietro, davanti, vicino, accanto, lontano, intorno, su, giù
Per es.
È abbastanza alto per passarci sotto
Maria e Franco abitano vicino
Ieri gli sei passata davanti senza salutarlo
Stammi accanto!
92
• Via e altrove esprimono l’allontanamento da un luogo in modo generico
Per es.
Paolo e Lucia sono già andati via
Pazienza: cercherò altrove
• Qui, qua, quassù, qua sotto ecc. indicano un luogo vicino a chi parla e meno vicino o
lontano da chi ascolta.
Per es.
Domani partiamo tutti da qui
Vieni qua!
Le chiavi devono essere qua sotto
• Lì, là, laggiù, là sopra ecc. indicano un luogo lontano sia da chi parla, sia da chi
ascolta.
Per es.
Antonella è già lì che ci aspetta
Mi dispiace, là sopra non ci arrivo
Dovete continuare fino a laggiù
Esercizio:
Pensa alla cittá di Santiago e completa le frasi utilizzando le parole tra parentesi (di
fronte, davanti, accanto, vicino, in mezzo, in fondo, dietro)
Aggettivi dimostrativi
93
1. Scrivete l’aggettivo dimostrativo “quello” davanti alle parole della lista:
stazione
arte
problema
estate
alberi
amiche
un armadio.
un castello.
un incontro.
Chiara ha occhi.
i capelli di Maria
una regione
una idea
i alberi
un stadio
94
I colori
IMPORTANTE. Tutti gli aggettivi dei colori possono essere declinati, eccetto quelli che
possono essere confusi con un fiore (rosa, viola, lilla) o quelli di origine straniera
(beige, blu, bordeaux).
Ci vuole/ci vogliono
Esericizio.
Rispondi alle seguenti domande.
Quanto tempo ci vuole per arrivare alla cattedrale?
Quanto ci vuole per arrivare al mercato?
Quanto ci vuole per arrivare da casa tua all’universitá?
Quanto tempo ci vuole per arrivare in automobile a La Coruña? E in treno?
95
Grammatica
Connettivi logici
ATTVITÁ
PRODUZIONE ORALE
Far descrivere l’itinerario dalla propria casa fino al luogo dove ci si trova.
PRODUZIONE SCRITTA
Descrizione di quanto si osserva dalla propria finestra.
ALTRE ATTIVITÁ
1) CURIOSITÁ:
“Porca Miseria!” . guarda il video sull’imprecazione piú usata dagli italiani.
https://www.youtube.com/watch?v=OXHoWEoxsZ0
2) CITTÁ:
Presentazione della cittá di Bologna; visione del video
https://www.youtube.com/watch?v=q3da2Vu8wdE&t=206s
presentazione della cittá di Milano; visione del video
https://www.youtube.com/watch?v=PzzjHfbmeh4
96
Test finale A1
1- io vado……..Andrea …….treno
2- il libro è ……..Maria
3- mia mamma telefona …..Milano
4- …….Venezia c’è il mare
5- tu vai …….scuola……Maria
6- ……..venti minuti prenderò l’aereo
7- …Mario piace il pesce
8-Noi abitiamo…….via Piave
9-Oggi andiamo……scuola
10-l’orologio ….Mario è rotto
11-…….camera la luce è spenta
12-Voi venite……Roma
13-loro vanno…….Padova
14-Lui va …..casa ……Mario
15- Io esco ….Maria e Luisa
16-Noi partiamo…treno
17-Penso ….andare a casa
18-Mario vive…..un’amica
e) Metti i possessivi:
1-La sera esco con ………………………………amici
2-È questo ……………………. ombrello, signore?
3-È difficile ……………………… lavoro, Marco?
4-Voi vivete con ………………….. genitori?
5-Ho speso tutti (io)…………………… soldi
6-Maria, sono ………………. scarpe?
7-Signora ……………… figlio è diventato grande!
8-Anna, dov’ è ……………. casa?
9-Non trovo più (io)…………………… libro.
10-Signori Rossi, come stanno ………………… bambini?
f) Abbiamo finito il livello A1. Scrivi che cosa hai imparato fino ad ora, cosa ti è sembrato
difficile e cosa ti è piaciuto di più.
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98
Obiettivi dell’A2
COMPRENSIONE ORALE:
È in grado di comprendere quanto basta per soddisfare bisogni di tipo concreto, purché
si parli lentamente e chiaramente.
È in grado di comprendere espressioni riferite ad aree di priorità immediata
(informazioni veramente basilari sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia
locale e lavoro, ecc.), purché si parli lentamente e chiaramente.
99
Comunica in attività semplici e di routine che richiedono un semplice scambio di
informazioni su argomenti familiari e comuni.
Sa descrivere in termini semplici aspetti del suo background, dell‟ambiente circostante
e sa esprimere bisogni immediati.
È generalmente in grado di identificare l‟argomento di una discussione che si svolge in
sua presenza, se si parla lentamente e con chiarezza.
È in grado di afferrare l‟essenziale in messaggi e annunci brevi, chiari e semplici, e di
comprendere semplici istruzioni su come andare da X a Y a piedi o con mezzi pubblici.
È in grado di comprendere ed estrarre l‟informazione essenziale da brevi testi registrati,
che trattino di argomenti prevedibili di uso quotidiano e che siano pronunciati
lentamente e chiaramente.
È in grado di individuare l‟elemento principale delle notizie televisive relative ad
avvenimenti, incidenti, ecc., purché il commento sia accompagnato da immagini.
È in grado di cogliere il passaggio ad altro argomento e di farsi un‟idea del contenuto.
100
9) Dove sei andato in vacanza?
101
LESSICO
Domande:
Dove vanno gli italiani d’estate?
Dove vanno in vacanza gli italiani durante l’inverno?
Dove vanno gli italiani nel mondo?
Quanto viaggiano gli italiani?
Qual é la meta preferita dagli italiani?
Luoghi di vacanza
Spiega agli altri studenti qual è la tua vacanza ideale, utilizzando i seguenti aggettivi:
Organizzare un viaggio. Unisci gli elementi delle due colonne per formare frasi logiche.
a. cercare 1. la valigia
b. prenotare una stanza 2. un itinerario
c. preparare 3. il passaporto
d. comprare 4. in un albergo
e. fare 5. una meta
f. rinnovare 6. una guida turistica
g. decidere 7. il biglietto aereo
102
Completa le frasi con le parole della lista.
1. Se il viaggio è troppo lungo, è meglio fare una ............................. per riposarsi. 2. Per
le vacanze di Capodanno abbiamo prenotato un hotel a cinque ............................ !
3. “Buon giorno, vorrei prenotare una camera ............................. per me e per mia
moglie.” 4. Salve, vorrei sapere se è possibile .............. un’automobile. 5. Questo
albergo non va bene, non sono rimaste camere .............................. 6. “Pronto? chiamo
per confermare la ............................. di una camera doppia”.
Mezzi di trasporto
Stagioni
Come abbiamo giá visto durante le lezioni di A1, in italiano le stagioni sono quattro e
sono le seguenti:
Sostantivo Aggettivo
Primavera Primaverile
Estate Estivo
Autunno Autunnale
Inverno Invernale
103
Ricorda:
1) In italiano esistono due parole per indicare le nuvole: 1) “la nuvola” ( quella bianca) e
“la nube” ( quella grigia, carica di pioggia). L’aggettivo corrispondente è “nuvoloso”
2) Per il sostantivo “neve” esistono due aggettivi differenti: “nevoso”, che si riferisce a
una superficie che si percorre ( per es. Il manto nevoso) e “innevato” , che si riferisce a
qualcosa che si osserva ( per esempio “la montagna innevata”).
3) Per il sostantivo “vento” esistono due aggettivi differenti: “ventoso”, che si riferisce a
luoghi in cui tira molto vento, e “ventilato” , che si riferisce a luoghi rinfrescati dal
vento.
4) Gli italiani distinguono tra “la pioggia”, la “pioviggine” (una pioggia leggera) e il
“piovasco” (una pioggia violenta e breve).
5) I fenomeni atmsoferici sono indicati utilizzando dei verbi difettivi. Per cui:
104
Completa le seguenti frasi con la parola o l'espressione più adatta della lista.
Espressioni: all'estero, una camera singola, campeggio, una cartolina, una crociera, di
lusso, noleggiare, la pensione, prenotare, visitare
Bagagli
Cosa manca nella valigia? Indica quali sono gli oggetti assenti:
passaporto – cappello – occhiali da sole - cartolina – macchina fotografica –
videocamera – telo da spiaggia – asciugamano – guida turistica – carta d’identitá –
crema solare – ciabatte – cartina stradale.
105
Le Espressioni di tempo
Le espressioni di tempo in italiano sono:
“L' altro giorno”: indica un giorno passato da poco, che rimane indefinito, e si userà
con un tempo passato.
Es: L' altro giorno ho incontrato Andrea al supermercato.
“La settimana scorsa”: indica la settimana appena conclusa, rispetto a quella in cui ci
troviamo. Si userà con un tempo passato.
Es: La settimana scorsa sono andata a Roma.
“La settimana prossima”: indica la settimana seguente a quella in corso e si userà con
un tempo presente o futuro.
Es: La settimana prossima ci sarà l' esame.
Un giorno
Una settimana
Tra / Fra Un mese
Un anno
Un po'
Indica la continuazione di un' azione per una settimana, un mese, un anno consecutivo.
Si può usare col presente/ passato/ futuro.
Es: Fra una settimana nascerà il figlio di Barbara e Luca.
“Tutto il giorno” Indica la continuazione di un' azione per un giorno intero. Si può
usare col presente/ passato/ futuro.
Es: Oggi ho lavorato tutto il giorno.
106
5- andremo al mare. 6- ho incontrato Carlo.
Dopodomani Ieri
Prima Domani
Poco fa Tutto il giorno
GRAMMATICA
I pronomi personali, utilizzati per sostituire un nome (un oggetto o una persona),
possono essere diretti o indiretti.
Pronomi diretti atoni: mi, ti, ci, vi, lo, la, li, le
Se lo e la seguono una parola che comincia per vocale o h, perdono la vocale e si mette
l’apostrofo.
Per es. Lo ho visto> l’ho visto
Esercizio:
1) Non ho chiamato.
2) Ieri ho visti sotto casa.
3) Non compro perché non mi piacciono.
4) Vorrei sapere che cosa spinge a determinati comportamenti.
5) Non si è mai saputo con certezza che cosa ha spinti ad allearsi.
107
Passato prossimo con pronomi diretti
2- I pronomi diretti di terza persona plurale maschili e femminili (li-le) non perdono la
vocale davanti all’ausiliare “avere”:
– hai visto le ragazze? No, non le ho viste;
– hai cucinato gli spaghetti? Sì, li ho cucinati.
3- Il participio passato del passato prossimo concorda nel genere e nel numero con
il pronome diretto (e quindi con il nome che il pronome sostituisce):
– hai parcheggiato il motorino? Sì, l’ho parcheggiato.
– avete visto la nuova casa? Sì, l’abbiamo vista;
– hai piegato i vestiti? Sì, li ho piegati;
– hai comprato le scarpe? Sì, le ho comprate.
Posizione degli avverbi “giá”, “mai”, “ancora”, “sempre” con il passato prossimo
Gli avverbi “giá” (sp. “ya”), mai ( Sp. “nunca”), “ancora” (sp. “aún/todavía”) e
“sempre” (sp. “siempre”) vanno quasi sempre dopo il verbo e, in caso di un passato
prossimo, si collocano sempre tra l’ausiliare essere/avere e il participio passato.
Un discorso simile va fatto per l’avverbio "appena", che in spagnolo si traduce
normalmente con la locuzione “acabo de + infinitivo”. Per es: ho appena mangiato >
acabo de comer. Se infatti spostiamo la posizione di “appena” il significato della frase
cambia totalmente:
per es.
“appena ho mangiato” > Sp. “En cuanto coma”
“ho mangiato appena” > Sp. “ he comido a penas/ muy poco”
108
Esercizio.
Il “si” impersonale
La particella pronominale “si” ricorre non solo nella forma riflessiva del verbo ma
anche in altri casi.
Per esempio, nella frase:
In questo caso, la particella “si” non vuol dire “sé”, “se stessi” e neppure “tra loro”,
“l'un l'altro”. “Si sentono” non è quindi un verbo riflessivo, ma equivale a “sono
sentite”, cioè a un passivo. In questi casi il si è chiamato si passivante.
Si balla il liscio.
Si vende villa in periferia.
Da Manfredonia si possono vedere le isole Tremiti.
109
Esercizio: Completa le frasi con il verbo tra parentesi nella forma impersonale o
passivante.
1. Con l’aiuto degli amici ............................................... (risolve) i problemi.
2. Dalla finestra dell’albergo ……………………………… (vedere) un bel panorama.
3.Quando……… (fare) un lavoro rilassante ........................ (essere) più felici?
4. In questo supermercato................................................ (vendere) ottimi prodotti.
5. In quel palazzo ............................................... (sentire) strani rumori.
6. In questo ristorante ............................................... (mangiare) molto bene.
7. All’università ............................................... (dovere) sostenere molti esami.
NB. Con i verbi riflessivi la forma impersonale si forma con il CI. Ad esempio “svegliarsi/divertirsi”:
La domenica ci si sveglia più tardi. // In erasmus ci si diverte molto.
ATTIVITÁ
PRODUZIONE SCRITTA
PRODUZIONE ORALE
110
ALTRO
1) VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=GooBfSTGffw
https://www.youtube.com/watch?v=Mmivpx2zEdQ
https://www.youtube.com/watch?v=iZShvj9_0_c&list=RDMmivpx2zEdQ&index=2
https://www.youtube.com/watch?v=MvXyk1FSxuY
https://www.youtube.com/watch?v=3z-R6RWyDkY
https://www.youtube.com/watch?v=ZY15Nri5SW0
https://www.youtube.com/watch?v=7Qy3Nj49aRo
111
4) CULTURA: la Pizzica
Il tarantismo o tarantolismo è una sindrome culturale di tipo isterico riscontrata
nel sud Italia, che nella tradizione popolare è collegato ad una patologia causata dal
morso di un ragno, la Lycosa Tarantula. Per estensione, con la parola tarantismo ci si
riferisce anche al fenomeno culturale e terapeutico che ne costituisce il contesto, portato
alla luce da studi approfonditi da parte dell'antropologo Ernesto De Martino negli anni
'50 del '900. Il tarantismo, che si manifestava soprattutto nei mesi estivi (il periodo della
mietitura del grano in Puglia), era costituito da sintomi di malessere generale, quali stati
di prostrazione, depressione, melanconia, catatonia o deliri, dolori addominali,
muscolari o affaticamento, epilessia e isteria. La "cura" tradizionale era una terapia di
tipo musicale coreutico, durante la quale il soggetto viene portato ad uno stato
di trance nel corso di sessioni di danza frenetica, dando luogo a un fenomeno che è stato
definito un "esorcismo musicale".
(Da Wikipedia.it)
112
sposato la bella Lionora, mentre colui che avesse perso avrebbe sposato sua sorella
minore, Oldrada, divenendo così anch'egli suo parente.
Guarda il video:
https://www.youtube.com/watch?v=KRW1Y5oi9S4
7) REGIONE: vedi i seguenti video sulle regioni Puglia, Basilicata, Calabria e Molise:
https://www.youtube.com/watch?v=dXXU63CI6hE
https://www.youtube.com/watch?v=ULMyzOsmr7c
https://www.youtube.com/watch?v=D7O7fDOXf0c
https://www.youtube.com/watch?v=vKdQ5CN4K2E
113
10) Facendo compere
Chiedere la quantitá
Quanto/a/i/e ne vuole?
Ne vuole tanto/poco?
Ne voglio un chilo/un po’/un pezzo
Chiedere la taglia
Che taglia porta/i?
Qual é la sua/tua taglia?
Porto la 44
Non ha un’altra taglia?
(Non) ha/avrebbe una taglia piú grande/piccola, per favore?
114
LESSICO
Un negozio è una struttura, costituita da una o più stanze, in cui si vende della merce di
varia natura. Detto anche esercizio commerciale, colui che dirige l'esercizio
commerciale è chiamato proprietario, esercente o negoziante. È possibile suddividere le
tipologie di esercizio commerciale in varie categorie:
115
a queste vanno aggiunte le varie botteghe di coloro che lavorano o aggiustano oggetti
comprati altrove
Le unità di misura, in questo caso per misurare il peso, le utilizziamo tutti quanti,
praticamente ogni giorno. In Italia vige il “sistema metrico-decimale”.
Ad esempio, al supermercato per prendere 1 kg di zucchero o al banco gastronomia per
chiedere 1 etto di formaggio. Oppure, nel momento che saliamo sulla bilancia, per
verificare il nostro peso.
Bene, ma... un chilogrammo quanti grammi sono? E un ettogrammo? Quali sono le
altre misure? Partendo dalla più piccola (il milligrammo) fino ad arrivare alla più grande
(la tonnellata).
mg (milligrammo) 0,001 g
cg (centigrammo) 0,01 g
dg (decigrammo) 0,1 g
g (grammo)
dag (decagrammo) 10 g
hg (ettogrammo) 100 g
kg (chilogrammo) 1000 g
q (quintale) 100 kg
t (tonnellata) 1000 kg
Un discorso simile vale per le unitá di misurazione dei liquidi e delle distanze: si parlerá
allora di metro, centimetro e chilometro, per le distanze, e di litri per misurare la
capacitá.
Roleplay:
Dopo aver fatto una lista della spesa, mettere in scena un dialogo in cui un alunno
impersona il compratore, e un altro alunno un commerciante.
116
117
Esercizio: “che mi metto?”
All’estero si dice che in Italia tutti si vestono in maniera molto curata. Ovviamente
questo è esagerato e, come tutti gli stereotipi, è anche vero che l’abito non fa il monaco.
Tuttavia è pur sempre vero che l’occhio vuole la sua parte e che il modo di vestire è un
modo di comunicare qualcosa.
Leggi e completa.
5)
1) 2) 3) 4)
In ufficio
Se dovete lavorare in un ufficio italiano in genere dovrete indossare una (1)
maniche lunghe ed un pantalone od un (2) scuro. Non importa che ci
sia la (3) , l'importante è che le maniche della (1) siano lunghe. La
(4) deve essere scura, meglio se blu, mentre la (1) deve essere chiara, meglio
se azzurra. Niente colori sgargianti, neanche se siete dei fanatici di Lady Gaga. Sotto i
pantaloni lunghi o (2) si possono mettere scarpe da passeggio o scarpe da abito, se
volete essere molto formali. Non mettetevi scarpe sportive o da (5) . Neanche se
dovete correre per i vari uffici. I (6) non si usano quasi più, hanno
un gusto un po' retrò o da piccolo paesino del sud Italia.
6) 7) 8) 9) 10 )
Sotto i pantaloni i (7) devono essere scuri, quelli bianchi sono per lo sport, e
non usate mai i (8) .Per le donne va bene un abbigliamento sobrio: pantalone,
(2) o (9) .
118
Accessori
Ecco un elenco dei principali accessori di abbigliamento:
Scarpe
Accessori
Scarpe da ginnastica
Sandali
Stivali
Ciabatte
Cappello
Borsa
Cravatta
Sciarpa
Occhiali
Calze
Guanti
Cintura
Aggettivi per descrivere alcuni capi di abbigliamento: lungo, classico, sportivo, ecc
aggettivi più usati
119
Tessuti e disegni: di cotone; a righe
Tessuto (in sp. “tejido”) è una forma del verbo tessere (participio passato). Da tale
verbo deriva anche la parola “testo” (sp. “el texto”). I tipi di tessuto piú diffusi sono i
seguenti: stoffa, cotone, seta, lana, lino. I tessuti possono essere decorati “a quadri”, “a
rombi”, “a pois”, “a strisce” verticali od orizzontali, a fiori, o con qualsiasi altra fantasia
vada di moda.
Esericizio:
Descrivi l’abbigliamento di un tuo compagno di classe.
GRAMMATICA
Per la terza persona plurale si usa “loro” dopo il verbo, per esempio:
Ho comprato loro (a loro) un regalo. Spesso al posto di loro (a loro) si usa gli (a loro)
prima del verbo.
Ho incontrato i tuoi amici e ho detto loro della festa = Ho incontrato i tuoi amici e gli
ho detto della festa.
120
COME SI USANO?
– I pronomi personali indiretti rispondono alla domanda “a chi?”, svolgono cioè la
funzione di complemento di termine, per cui si usano quando il verbo è seguito da a.
– I pronomi personali indiretti di solito precedono il verbo, tranne nel caso di loro.
Per esempio: Vi telefono dopo (telefono dopo a voi).
– Quando il verbo è all’infinito i pronomi indiretti formano con l’infinito una sola
parola.
Per esempio: Credo di piacerle (credo di piacere a lei ).
Non voglio parlarti = Non ti voglio parlare (non voglio parlare a te).
Posso chiedervi un favore? = Vi posso chiedere un favore? (posso chiedere un favore a
voi?).
Devo farle un regalo = Le devo fare un regalo (devo fare un regalo a lei).
– Spesso si usano con il verbo ANDARE con il significato di "avere voglia di",
"desiderare".
Per esempio: Ti va un caffè? (hai voglia di un caffè?); Non le va di uscire (Lei non
desidera uscire);
Vi vanno i biscotti per merenda? (avete voglia dei biscotti per merenda?)
Esercizio
121
Vado da Marco, devo restituirgli la bicicletta che mi ha prestato.
Vado da Marco, devo restituirle la bicicletta che gli ha prestato.
Vado da Marco, devo restituirmi la bicicletta che mi ha prestato.
Il partitivo “ne”
122
Esercizio. Rispondi alle seguenti dmande, come nell’esempio.
Comparativi e superlativi
Il comparativo
Il comparativo di maggioranza
Il comparativo di maggioranza si forma nel seguente modo:
più + primo termine di paragone + di / che + secondo termine di paragone
Si usa di se:
Il secondo termine di paragone è un nome.
o Sono più alta di Luca.
Il secondo termine di paragone è un pronome.
o Sono più alta di lei.
Il secondo termine di paragone è un avverbio.
o Le nuvole sono più grigie di ieri.
Comparativo di minoranza
123
Sono meno alta di Luca.
Giovanni è meno estroverso di lei.
Oggi è meno caldo di ieri.
Ho meno fame che sete.
Comparativo di uguaglianza
L'avverbio correlativo deve invece essere usato quando si confrontano due aggettivi o
due verbi. Ad esempio:
Sono tanto contento quanto preoccupato.
Amo tanto correre quanto giocare a pallavolo.
Superlativo relativo
Il superlativo relativo si forma nel seguente modo:
articolo + più / meno + aggettivo + di
Mia sorella è la piú brava della classe.
Superlativo assoluto
Il superlativo assoluto si può formare in diversi modi. I modi più comuni sono usare il
suffisso -issimo (a/i/e), ( piú raramento - errimo; per esempio celebre > celeberrimo;
acre >acerrimo; integro > integerrimo) oppure premettere un avverbio di quantità (ad
esempio molto o assai) o un avverbio di modo (ad esempio notevolemente)
all'aggettivo. Ad esempio:
Alcuni aggettivi (buono, cattivo, grande, piccolo, alto, basso) hanno due forme di
comparativo e superlativo, una regolare e una irregolare.
Aggettivi
FORMA BASE FORMA REGOLARE FORMA IRREGOLARE
Buono Più buono Migliore
Cattivo Più cattivo Peggiore
Grande Più grande Maggiore
Piccolo Più piccolo Minore
124
Alto Più alto Superiore
Basso Più basso Inferiore
Esistono alcuni avverbi che hanno, come comparativo di maggioranza, solo una forma
irregolare.
Esistono infine alcune parole, derivanti spesso da preposizioni latine, che pur esserndo
compartive e superlative, hanno perso il loro carattere comparativo:
Esercizio:
Completa il testo inserendo le parole mancanti negli spazi vuoti.
1- Lucia mi ha preparato un’ torta. (superlativo assoluto -buono-). 2- Questo
film è che io abbia visto negli ultimi tempi. (superlativo relativo -cattivo-) 3-
Luca e Svetlana abitano al piano (comparativo di maggioranza -basso-) 4-
Questo caffè è buono, ma quello che abbiamo bevuto ieri è (comparativo di
maggioranza -buono-) 5- Andrea è il mio fratello .(comparativo di
maggioranza -piccolo-) 6- Ti sei comportato in modo (superlativo
assoluto -cattivo-) 7- Questo vino è di qualità rispetto a quello che abbiamo
assaggiato prima. (comparativo di maggioranza -alto-) 8- Da qui a casa loro la distanza
è (superlativo assoluto -piccolo-) 9- Ho rispetto per le tue
opinioni. (superlativo assoluto -grande-).
125
Il futuro
Il futuro esprime un’azione futura o un’ipotesi. Si costruisce in questa maniera:
ATTENZIONE!
Spesso gli italiani usano il presente invece del futuro per indicare un’azione che avverrà
in un prossimo futuro, per esempio: Domani vado in montagna; tra due giorni parto
per le vacanze.
Alcuni verbi particolari seguono regole diverse per la formazione del futuro
semplice:
I verbi che terminano con… …aggiungono una "h"
–care: cercare; mancare cercherò; mancherò
–gare: pagare; pregare pagherò; pregherò
I verbi che terminano con… …perdono la "i" finale
–ciare: baciare; cacciare bacerò; caccerò
–giare: mangiare; viaggiare mangerò; viaggerò
126
Il secondo gruppo é costituito dai verbi che perdono una lettere nella radice. Si tratta dei
verbi: andare, vivere, vedere, potere, dovere, sapere, cadere, godere.
Esercizio: Completa con i verbi al futuro. I verbi non sono in ordine. bere – fare –
passare – mettere – portare – perdere – giocare – leggere – svegliarsi – smettere -
arrivare – mantenere – dormire- lavorare
127
ATTIVITÁ
PRODUZIONE SCRITTA
Sei stato invitato a un matrimonio. Descrivi i vestiti che hai intenzione di indossare.
PRODUZIONE ORALE
Descrivi il tuo abbigliamento estivo e invernale.
COMPRENSIONE ORALE
1) VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=poWDJlAX0kk
https://www.youtube.com/watch?v=4giZCjOpW5M
https://www.youtube.com/watch?v=k-JssuNUd0M
https://www.youtube.com/watch?v=YNQjQdlgLB4
https://www.youtube.com/watch?v=WpzoBhkGBAg
https://www.youtube.com/watch?v=KP_Y0l4pdKo
128
2) CANZONI: ascolta la canzone “Futura” di Lucio Dalla e riempi gli spazi
https://www.youtube.com/watch?v=JGmPdb0wjQc
3) CULTURA:
L’italia é un Paese ricco di rituali religiosi molto particolari. Guarda i video elencati
sotto, poi fai una ricerca su uno dei riti a tua scelta.
I giganti di Palmi
https://www.youtube.com/watch?v=xhoeUamqyLc
la processione degli spinati
https://www.youtube.com/watch?v=VX1JdeJP9R8
I Battenti si guardia sanframondi
https://www.youtube.com/watch?v=RlegChkARTY
La processione del Venerdí santo di Procida
https://www.youtube.com/watch?v=BkY8srQb8aU
La processione dei serpenti a Cocullo
https://www.youtube.com/watch?v=aJHWlUCF0jQ
Napoli, il cimitero delle Fontanelle
https://www.youtube.com/watch?v=kCUjwCckWvI
Genova, il cimitero di Stegliano
https://www.youtube.com/watch?v=1K7rznlVmGA
129
4) CURIOSITÁ: gli sbandieratori
Guarda i video:
https://www.youtube.com/watch?v=zMFuymhLVjQ
https://www.youtube.com/watch?v=fZF90rfHTfM
https://www.youtube.com/watch?v=2MTjVFQ1J40
130
Test finale unità 9-10
10. Secondo quanto dice Andrea, questa strada è meno pericolosa _____ quella che abbiamo
seguito finora.
131
11) La famiglia
Augurare
Buon compleanno!
Auguri per...
Congratulazioni per...
132
LESSICO
Nomi di parentela
LA FAMIGLIA DI CLARA
Caro Alessandro, domenica scorsa sono andata a Roma a trovare la mia famiglia, come
ogni anno ci siamo riuniti tutti per il compleanno di nostro nonno materno, a lui fa
molto piacere quando tutti i suoi nipoti lo vanno a trovare. Di solito ci ritroviamo a casa
dei miei zii che organizzano un grande pranzo e invitano tutti i componenti della
famiglia. Mia madre, che è la sorella di mia zia, la aiuta a preparare da mangiare, si
incontrano la mattina presto e cominciano a cucinare tutti i piatti preferiti di mio nonno,
anche se la nonna non vuole che lui mangi cibi troppo pesanti perchè non gli fanno
bene alla salute, ma lui non la ascolta!
Intanto mio padre e il marito di mia zia, cioè mio zio, guardano la partita di calcio in
televisione e discutono animatamente sulle decisioni dell’arbitro, ovviamente entrambi
vogliono avere ragione e finiscono immancabilmente per discutere!
Più tardi arrivano i miei cugini: mio cugino Piero che è sempre tutto assonnato perchè
la sera fa tardi in giro con gli amici e mia cugina Elena che litiga sempre con il suo
fidanzato. Infine arriva Carlo, mio fratello maggiore, con sua moglie Chiara e i
loro figli, Roberto e Simone. Vado molto d’accordo con i miei due nipoti e a loro piace
giocare con me, sono due bambini simpatici e affettuosi.
Chiara, mia cognata, è molto brava in cucina, infatti prepara sempre la torta preferita
del nonno per il suo compleanno, forse è per questo motivo che al nonno sta tanto
simpatica!
Di solito io arrivo la mattina con mio marito e i miei suoceri, mio suocero è
appassionato di vino e porta sempre le sue bottiglie migliori.
Quando tutto è pronto ci mettiamo a tavola, mangiamo, parliamo e scherziamo e
ovviamente, come in ogni famiglia, non mancano le discussioni, per esempio mio padre
discute sempre di politica con sua nuora, cioè la moglie di mio fratello, ma poi tutto
finisce con una risata e un brindisi.
È bello passare una giornata con la propria famiglia, anche se abitiamo lontani e ci
vediamo raramente, tutte le volte che ci riuniamo ci sentiamo più uniti di prima.
Un abbraccio.
Clara
ATTENZIONE!
Ci sono i parenti stretti, per esempio i fratelli, i cugini ecc., e i parenti acquisiti, cioè
quelli che diventano tali in seguito a un matrimonio, come per esempio la nuora diventa
una parente in quanto è sposata con il proprio figlio.
Esericizio:
Ora prova tu a descrivere la tua famiglia.
134
Aggettivi per descrivere l’aspetto fisico e la personalitá
Un buon metodo per memorizzare il lessico è quello di imparare una parola e, allo
stesso tempo il suo contrario! Ecco una serie di coppie “sinonimi e contrari” che
potreste trovare utili per descrivere qualcuno!
alto ≠ basso
135
Fronte: alta ≠ bassa
Capelli: lunghi ≠ corti. Lisci, ricci, mossi.
Una persona è…
simpatica ≠ antipatica
solare ≠ cupa
felice, contenta, allegra ≠ triste
ottimista ≠ pessimista
pigra ≠ attiva
estroversa ≠ introversa
forte ≠ debole
sicura ≠ insicura
gentile ≠ sgarbata
cortese ≠ scortese
educata ≠ maleducata
generosa ≠ avara
altruista ≠ egoista
buona ≠ cattiva
sensibile ≠ insensibile
socievole, espansiva ≠ chiusa, riservata, timida
136
Titoli di studio: dipoma, laurea, materie, voti
In Italia esistono differenti titoli di studi. Molti di loro sono obbligatori e propedeutici:
Scuola primaria
Per bambini dai 6 ai 10 anni gestita dal dirigente scolastico e dagli insegnanti con
Laurea Magistrale a Ciclo Unico di 5 anni, LM 85 BIS in Scienze della
Formazione Primaria.
Universitá:
le persone possono poi iscriversi in differenti tipi di universitá e conseguire una laurea.
Una persona con una laurea viene chiamata “laureato”
137
GRAMMATICA
Abbiamo giá visto gli aggettivi possessivi. Ecco qui sotto la tabella.
Maschile Femminile Maschile Femminile
Persona
singolare singolare plurale plurale
Io Mio Mia Miei Mie
Tu Tuo Tua Tuoi Tue
lui – Suo Sua Suoi Sue
lei
Noi Nostro Nostra Nostri Nostre
Voi Vostro Vostra Vostri vostre
Loro Loro Loro Loro loro
Sappiamo che tali aggettivi devono essere sempre preceduti dall’articolo, eccetto nel
caso in cui si riferiscano a nomi di un familiare al singolare. A questa regola, tuttavia,
dobbiamo aggiungere altre eccezioni.
PROPRIO E ALTRUI
– proprio può sostituire suo e loro quando si riferisce al soggetto della frase:
Luca vive solo nel proprio appartamento; Marta è gelosa delle proprie cose; Dana e
Samir vengono con la propria macchina; i genitori amano i propri figli.
L’uso di proprio al posto di suo – loro è obbligatorio solo quando nella frase c’è un
verbo impersonale: bisogna sempre fare il proprio dovere.
– altrui significa "di un altro"; "di altri" e "degli altri" e indica un possessore
indefinito di solito diverso dal soggetto della frase in cui viene usato. È una forma
invariabile e viene collocata dopo il nome a cui si riferisce: le cose altrui (le cose degli
altri); il denaro altrui (il denaro degli altri), ecc..
138
L’imperfetto per descrivere luoghi, persone e abitudini
Esempi:
Il telefono squillava ininterrottamente.
Due anni fa andavo in palestra ogni tre giorni.
Prendevamo il treno ogni mattina alle 6:00.
oppure
un' azione passata contemporanea ad un' altra
Esempi:
Quand'ero piccolo andavo allo stadio ogni domenica.
Mentre Giorgio studiava, Fabio guardava la tv.
Mentre la professoressa spiegava i ragazzi chiacchieravano.
Essere Avere
io ero io avevo
tu eri tu avevi
lui/lei/Lei era lui/lei/Lei aveva
noi eravamo noi avevamo
voi eravate voi avevate
loro/Loro erano loro/Loro avevano
139
Pronomi personali combinati
Quando usiamo i pronomi personali diretti alla 3ª persona lo, la, li, le insieme ai
pronomi personali indiretti mi, ti, gli, ci, vi, facciamo uso dei pronomi combinati.
Mi, ti, ci, vi davanti ai pronomi diretti diventano: me, te, ce, ve.
Lo, la, li, le rimangono uguali.
1. prima del verbo (con indicativo, congiuntivo o condizionale): è sempre staccato dal
verbo.
Anche il pronome partitivo NE si può usare con i pronomi indiretti. Anche in questo
caso mi, ti, ci, vi diventano me, te, ce, ve.
140
Esercizi
1) A CASA
Signora Rossi: Pronto, chi parla?
Giulio: Buongiorno signora Rossi, sono Giulio, c'è Marco?
Signora Rossi: Sì, Giulio. passo subito.
Giulio: Grazie, signora.
2) IN UFFICIO
Signora Rossi: "Mastelli S.p.A.", buongiorno.
Ing. Bruzzi: Buongiorno, sono l'ingegner Bruzzi, vorrei parlare con il dottor Mastelli.
Signora Rossi: Attenda in linea un momento, controllo se è disponibile.
Ing. Bruzzi: D'accordo.
Signora Rossi: Pronto dottor Mastelli, c'è l'ingegner Bruzzi in linea, passo?
Dott. Mastelli: Sì, signora Rossi, passi, grazie.
Signora Rossi: passo subito.
Signora Rossi: Pronto ingegner Bruzzi; è ancora in linea?
Ing. Bruzzi: Sì.
Signora Rossi: Le passo l'interno del dottor Mastelli.
3) UN' EMERGENZA
Emilio: Pronto, chi parla?
Paola: Ciao Emilio, sono Paola, c'è Laura?
Emilio: Sì, certo, passo.
Paola: Grazie.
Laura: Pronto, Paola?
Paola: Ciao Laura, meno male che ti ho trovato! Temevo che fossi al lavoro.
Laura: No, la sera non sto più lavorando. Forse non ho detto, ma ho chiesto un
contratto part-time.
Paola: No, non avevi detto, ma è una fortuna: ti devo chiedere un favore, è
un'emergenza.
Laura: Certo,dimmi.
Paola: Dovevo accompagnare i ragazzi all'aeroporto: hanno un volo alle
19. avevo promesso, ma mi si è guastata la macchina!
Laura: Non ti preoccupare, porto io.
Paola: Grazie mille, ti devo un favore!
141
Pronomi ed imperativo
Come già sapete, l’imperativo ha solo un tempo (il presente) e due sole forme (la
seconda persona singolare e plurale: ascolta! ascoltate!); ma per le rimanenti persone
(esclusa la prima persona singolare che non esiste) l’imperativo prende in prestito
le forme del congiuntivo presente.
Ricordiamo che l’imperativo, e quindi anche il congiuntivo esortativo, si usa per dare un
ordine o per invitare, pregare o esortare qualcuno a fare qualcosa.
adesso, per favore, ascoltiamo la lezione in silenzio!; ragazzi, non perdiamo tempo!
L’IMPERATIVO E I PRONOMI
Vediamo ora come si comportano i pronomi diretti e indiretti quando incontrano un
verbo al modo imperativo:
È possibile trovare una frase con un pronome diretto e un pronome indiretto, anche
in questo caso i pronomi sono posti dopo il verbo all’imperativo, prima il pronome
indiretto e poi quello diretto, come nei pronomi combinati:
Natalia, dà il quaderno a tuo fratello! → Daglielo!
Ragazze, dite a Marco la verità! → Ditegliela!
Parla a me dei tuoi problemi! → Parlamene!
142
Le forme monosillabiche dell’imperativo raddoppiano la consonante quando sono
seguite da un pronome:
ATTENZIONE!
Il pronome gli fa eccezione:
sta’ vicino a lui → stagli vicino.
Nella forma negativa dell’imperativo è possibile scegliere dove collocare il pronome,
per esempio:
non guardare la televisione! → non guardarla!
Oppure: non la guardare!
Esercizio:
Seleziona la risposta corretta fra quelle disponibili.
143
ATTIVITÁ
PRODUZIONE SCRITTA
Raccontare le proprie abitudini di un periodo passato della propria vita.
PRODUZIONE ORALE
Raccontare le proprie esperienze scolastiche
COMPRENSIONE ORALE
Guarda questo video e rispondi alle domande:
https://www.youtube.com/watch?v=xtxJ1Ml6P6Q
DOMANDE
1) La città di Ancona si trova nel Sud-Italia
A- VERO
B- FALSO
11.6) ALTRO
1) VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=GbxRRNGO6R0
https://www.youtube.com/watch?v=9jMhgKYoq0A
https://www.youtube.com/watch?v=xYf6LoJ2fRw
https://www.youtube.com/watch?v=WUUj12z9JnQ
https://www.youtube.com/watch?v=uqcxDv9tY6k
https://www.youtube.com/watch?v=Al-lrazOmE0
https://www.youtube.com/watch?v=Fk01Ys3DFU0
https://www.youtube.com/watch?v=rbVLPf3m0X4
144
3) CULTURA: vedi i seguenti video sulle maschere delle cittá italiane.
https://www.youtube.com/watch?v=LcYBJJTRk8o
https://www.youtube.com/watch?v=LcYBJJTRk8o
Il calcio storico fiorentino, conosciuto anche col nome di calcio in livrea o calcio in
costume, è una disciplina sportiva che riecheggia un gioco che in latino era
chiamato harpastum. Consiste in un gioco a squadre che si effettua con un
pallone gonfio d'aria, e da molti è considerato come il padre del gioco del calcio, anche
se almeno nei fondamentali ricorda molto più il rugby.
Nonostante le numerose affermazioni di un'origine diretta del Calcio da pratiche ludiche
dell'antica Roma, le prime fonti che ne parlano sono solo tardo-medioevali, sul finire
del Quattrocento. È comunque certo che nella seconda metà del Quattrocento il calcio
si era talmente diffuso tra i giovani fiorentini, che questi lo praticavano frequentemente
in ogni strada o piazza della città. Con il passare del tempo però, soprattutto per
problemi di ordine pubblico, si andò verso una maggiore organizzazione e il calcio
cominciò ad essere praticato soprattutto nelle piazze più importanti della città. I
giocatori (calcianti) che scendevano in campo erano perlopiù nobili dai 18 ai 45 anni e
vestivano le sfarzose livree dell'epoca, che diedero poi il nome a questo sport. Le partite
venivano organizzate solitamente nel periodo del Carnevale.
Da Wikipeida.it
Guarda il video:https://www.youtube.com/watch?v=ksJtH2CCCUY
145
Test finale unità 11 ripasso pronomi
Prendiamo una padella della grandezza giusta e la/lo/le mettiamo sul fuoco. Versiamo qualche
cucchiaio d’olio d’oliva nella padella e li/lo/mi facciamo soffriggere con uno spicchio d’aglio.
Quando l’aglio è dorato da entrambi i lati li/lo/vi togliamo e lo buttiamo via, per evitare di dare
all’olio un sapore troppo forte. Tagliamo la pancetta a pezzetti e ti/le/la versiamo nell’olio
bollente. Quando sarà bella abbrustolita, togliamo il tegame dal fuoco. In una ciotola sbattiamo le
uova e le/ci/la aggiungiamo al pecorino e parmigiano grattugiati e ad abbondante pepe macinato.
Cuociamo gli spaghetti al dente, le/lo/li scoliamo e li/lo/le trasferiamo nel tegame della pancetta
che mettiamo di nuovo sul fuoco. Aggiungiamo poi le uova, mescoliamo velocemente (è
importante non far cuocere l’uovo altrimenti otteniamo una frittata!) e serviamo…buon appetito!
1) I professori hanno confermato a noi che domani la scuola sarà chiusa >_________________
2) Il meccanico ha riconsegnato a me la macchina >___________________________________
3) Il postino ha consegnato a voi le raccomandate? >___________________________________
4) Hanno detto a Tommaso che il compito in classe è andato male>________________________
5) A te hanno portato il nuovo PC?>________________________________________________
6) Ad Anna hanno tagliato i capelli in modo terribile!>_________________________________
7) I soldati americani hanno insegnato ai romani la ricetta>______________________________
8) Hanno mai raccontato a voi la storia della ricetta?>__________________________________
9) Hai rotto le scatole a tutti con questa storia!>_______________________________________
10) La maestra Cristina ha insegnato a noi la musica>__________________________________
146
12) L’appartamento
Esprimere dubbi
Forse/probabilmente traslochiamo/traslocheremo la settimana prossima
Fare promesse
Ti prometto/ti giuro/ti assicuro che ti aiuteró a pulire casa
Fare previsioni
Troverai/trovererete sicuramente un appartamento libero
147
12.2) LESSICO
148
Esercizio: indica come si chiamano le differenti stanze e scopri insieme
all’insegnante come si chiamano i mobili presenti.
149
jour; coperta; forno; lavatrice; lavandino; cassettiera; armadio, cristalliera; dispensa;
tappeto; libreria; scaffale; comodino; vasca da bagno; cuscino; lampadina.
1. Il divano:
2. Il lavandino e la vasca:
3. La libreria:
4. La poltrona:
5. Il tavolo e le sedie:
6. Gli scaffali:
7. L’armadio:
8. I comodini:
Forme e materiali
quadrato
cubico
sferico
rotondo
rettangolare
conico
legno
ferro
acciaio
plastica
argilla
marmo
vetro
150
I nomi composti
I nomi composti sono formati dall’unione di due o più parole. Possono essere formati da:
Il plurale delle parole composte presenta molte forme. Alcune sono dettate solo dall’uso,
altre seguono regole precise: le parole composte formate da due nomi vogliono al plurale
solo l’ultimo nome, (pescecane/pescecani).
Esercizio
Forma il plurale dei seguenti nomi composti:
1) Il ficodindia - i
2) Il francobollo - i
3) Il capostazione - i
4) il capofamiglia - i
5) Il soprannome - i
6) Il cavatappi - i
7) il pianoforte – i
8) Il chiaroscuro - i
9) La cassaforte - le
10) Il capocuoco – i
151
12.3) GRAMMATICA
Condizionale presente
Il condizionale indica un’azione che un soggetto puó compiere o meno in determinate
condizioni. Si costruisce a partire dal tema del futuro semplice a cui vanno aggiunte
delle desinenze differenti.
Esercizio
B: desiderio
– Raffaella (desiderare) molto rivedere i suoi amici tedeschi. - Mario
(preferire) trovare un lavoro piuttosto che continuare a studiare. - Io so
che Antonio (volere) passare le feste con la sua famiglia. - Con questo
freddo, mi (piacere) bere una cioccolata calda con panna. - Loro
(desiderare) avere meno compiti durante la settimana. - Tamara
(preferire) avere degli studenti più attenti quando spiega.
152
Espressioni di luogo: davanti/vicino a/sopra/ecc
- Connettivi avversativi:
ma, invece, ciononostante, nonostante ciò, malgrado ciò, tuttavia, eppure, mentre, al
contrario, tuttavia, anzi, però...
- Connettivi limitativi:
tranne, tranne che, per quanto, fuorché, eccetto che...
- Connettivi conclusivi:
allora, perciò, pertanto, quindi, insomma...
153
ATTIVITÁ
PRODUZIONE SCRITTA
Descrivi la tua stanza utilizzando il lessico studiato e descrivi che cambiamenti faresti.
PRODUZIONE ORALE
Descrivi la tua sala da pranzo utilizzando le espressioni di luogo
COMPRENSIONE ORALE
Guarda i seguenti video
https://www.youtube.com/watch?v=zhXBnGSFPOs
https://www.youtube.com/watch?v=H2W7Mnr-
FMc&index=2&list=PL5JGBVAeTsuN_-75Z2SmRB3kpZsrtWqre
ALTRO
1) VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=H2W7Mnr-FMc
https://www.youtube.com/watch?v=zhXBnGSFPOs
https://www.youtube.com/watch?v=wW_2chZAfVU
https://www.youtube.com/watch?v=zIsJt5RvU7k
https://www.youtube.com/watch?v=Is6nHH43rnQ
https://www.youtube.com/watch?v=RKKmzhmy-2M
https://www.youtube.com/watch?v=4YupXT3IR_g
2) CANZONI:
Ascolta la canzone di Daniele Silvestri “Saliró” e riempi gli spazi vuoti del testo.
https://www.youtube.com/watch?v=SH_xyi_EdMc
Salirò/ Salirò
Tra le rose di questo giardino
Salirò
Fino a quando
Solamente un punto lontano.
Pompa / seduto sopra il ciglio di un vulcano
Mi / Ma salutandoti dall'alto con la mano.
E invece sto sdraiato/ Senza fiato
Scotto come il tagliolino al pesto che ho mangiato
E resto qui disteso / Sul selciato ancora un po'
Ma prima o poi .
/ di addormentarmi su un ghiacciaio tibetano
/ Ma col sorriso che si allarga piano piano
(come De Niro, ma più indiano)
E invece sto sdraiato/ Senza fiato/
sfatto come il letto su cui prima m'hai lasciato
E resto qui distrutto / disperato ancora un po'
Ma prima o poi ripartirò.
E salirò salirò/ Salirò salirò/ Fra le rose di questo giardino
Salirò salirò / Fino a quando / Solamente un ricordo lontano.
E salirò salirò / Salirò salirò
154
Fino a quando sarò/ Solamente un puntino lontano.
ricominciare / Piano piano dalla base
E tra le rose lentamente risalire
E prenderei tra le mie mani / Le tue mani e ti :
"amore in fondo non c'è niente da rifare".
4) CULTURA: i Mamuthones
Da wikipedia.it
155
Guarda il video:
https://www.youtube.com/watch?v=wieq69OqXjk
Guarda il video:
https://www.youtube.com/watch?v=qAd0Cdt2oXY
156
13) Come Stai?
157
LESSICO
Malattie e disturbi
ho un’emicrania
Tengo migraña
Partorire Parir
vaccinare Vacunar
Vomitare Vomitar
Gonfiare Hinchar
infiammarsi Enflamarse
158
vergüenza de algo”, ma con “ essere incinta”. Allo stesso modo, “estar constipado” non
si traduce “essere costipato”, ma “sono raffreddato”/ “ ho il naso otturato”. “Essere
costipato” in italiano si riferisce per lo piú all’incapacitá momentanea ad andare di
corpo.
Esecizio:
159
Luoghi per curarsi
la Costituzione italiana sancisce il "diritto alla salute" di tutti gli individui e, pertanto,
garantisce l'assistenza sanitaria a tutti i cittadini. Tale assistenza é finanziata dallo Stato
stesso attraverso la fiscalità generale e attraverso alcune entrate dirette, percepite
dalle aziende sanitarie locali attraverso ticket sanitari.
La competenza organizzativa del sistema sanitario spetta alle Regioni, che stabiliscono i
criteri di finanziamento delle Aziende Sanitarie Locali e degli ospedali, anche in
relazione al controllo di gestione e alla valutazione della qualità delle prestazioni
sanitarie. L'azienda sanitaria locale (ASL) è un ente pubblico della pubblica
amministrazione italiana, deputato all'erogazione di servizi sanitari e assolve ai compiti
del Servizio Sanitario Nazionale in un determinato ambito territoriale.
un ambulatorio, invece, é locale attrezzato per visite mediche e cure specialistiche che
non richiedano una degenza ospedaliera
Medico chirurgo (della cui categoria fanno parte tutti i medici, come pediatri,
otorinolaringoatri, eccetera)
Dentista
160
Farmacista
Medico Veterinario
Psicologo
Tipi di farmaci
Pastiglia/pillola/compressa Píldora
Crema/pomata Ungüento
Gocce Gotas
Sciroppo Jarabe
Iniezione Inyección
161
Le parti del corpo
Fai attenzione.
1) La parola italiana “spalla” traduce la parola spagnola “ombro” e non “espalda, che in
italiano si traduce con “schiena”. Stessa cosa per “ciglia”, che si traduce con “pestañas”.
“La pierna” si traduce con “la gamba” e “la nariz”, infine, si traduce con “il naso”,
giacché “le narici” sono le fosse nasali.
162
Esercizio:
GRAMMATICA
Quando nella stessa frase ci sono due azioni passate che sono avvenute
contemporaneamente, possiamo avere tre casi:
• due azioni ugualmente lunghe (durative): - imperfetto Mentre studiavo, + - imperfetto
mia sorella preparava la cena.
163
• due azioni ugualmente puntuali o momentanee: - passato prossimo Quando Fulvio è
arrivato, + - passato prossimo lo abbiamo salutato. • un’azione durativa durante la quale
avviene un’azione momentanea: - imperfetto Mentre mangiavo, + - passato prossimo è
suonato il telefono.
Esercizio 1 :
Imperfetto o passato prossimo? Cerchia l’alternativa corretta.
1. Una volta qui c’era / c’è stata una pizzeria. 2. Facevi / Hai fatto i compiti per domani?
3. Sabato andavo / sono andato al cinema. 4. Finalmente arrivava / è arrivato l’ultimo
giorno di scuola. 5. In Perù abitavo / ho abitato in molte città. 6. In passato gli Italiani
fumavano / hanno fumato di più. 7. L’anno scorso andavo / sono andato in piscina tutti i
giorni. 8. Giovedì andavo / sono andato in piscina con Bruno. 9. Da piccolo avevo / ho
avuto paura dei tuoni. 10.Da piccolo avevo / ho avuto il morbillo.
Esercizio 2:
Completa le seguenti frasi con l’imperfetto o il passato prossimo del verbo indicato
tra parentesi.
Esercizio 3:
Completa le seguenti frasi con l’imperfetto o il passato prossimo del verbo indicato
tra parentesi.
164
Pronomi e aggettivi indefiniti: niente nessuno, qualcosa, qualcuno, qualche, alcuni
Aggettivi Indefiniti:
SONO INVARIABILI ( e si usano solo al singolare)
- ALCUNO/A/I/E (per es.: Alcuni libri sono noiosi- Alcune erano assenti)
Al singolare si usa solo nelle frasi negative e significa nessuno.
(per es.: Non si sentiva alcun rumore)
Come aggettivo segue le regole dell’articolo (per es.: Non abbiamo comprato alcuno
zaino)
- NESSUNO/A (per es.: Non c’é nessun problema- Non conosco nessuno)
Si usa solo al singolare.
Segue le regole dell’articolo (per es.: Nessuno zio é venuto alla festa)
- CIASCUNO/A (per es.: Ciascun giocatore conosce il suo ruolo- Ho parlato con
ciascuno)
Si usa solo al singolare.
Segue le regole dell’articolo
- CERTO/A/I/E (per es.: Ho conosciuto una certa Laura- Certi impiegati sono in
sciopero)
Al singolare é preceduto dall’articolo indeterminativo; al plurale non ha articolo.
- QUALE /I (per es.: Quale gusto preferisci?- Non so quali sono i tuoi libri)
- ALTRO/A/I/E (per es.: Vuole un’altra coca cola?- Ad alcuni é piaciuto lo spettacolo,
ad altri no)
165
Aggettivi , Pronomi e Avverbi Indefiniti
Quando sono aggettivi o pronomi sono variabili, come avverbi sono invariabili.
- POCO/A/I/E (per es.: Sono con pochi amici- Eravamo poche- Ho mangiato poco)
- MOLTO/A/I/E- PARECCHIO/A/I/E- TANTO/A/I/E
(per es.: Ci sono molte persone a teatro- Siamo parecchi oggi- Devo studiare tanto)
- TROPPO/A/I/E (per es.: Nella pasta c’é troppo sale- Siamo troppi in auto- Ho
camminato troppo, sono stanco)
Esericizio
1) In quel palazzo ci sono molti appartamenti, con terrazzo.
2) hanno bisogno di una casa.
3) Ho bussato alla porta e mi ha risposto che non conoscevo.
4) mi ha detto che ci sono degli appartamenti molto belli in Via Magenta.
5) Ho telefonato alle mie amiche per uscire ma erano già uscite.
6)Siamo andati in un buon ristorante e abbiamo mangiato !
7) Quelle case sono grandi ma ha un balcone e un giardino.
8) Devo ammobiliare le stanze ma sono troppo piccole!
9) Cerchiamo un appartamento e vogliamo trovare di economico.
Connettivi:
I connettivi temporali indicano l’ordine cronologico con cui si uniscono i vari eventi.
Esprimono anteriorità: prima, in precedenza, qualche giorno fa, allora, anticamente,
una volta, a quei tempi, proprio allora.
Per es.: Oggi Marica ha i capelli cortissimi, qualche giorno fa li aveva lunghi fino al
sedere!
Esprimono contemporaneità: ora, adesso, mentre, nel frattempo, intanto che, a questo
punto, in questo momento, in questo istante.
Per es.: All’inizio non ti potevo proprio vedere, ora, non ti sopporto ancora di più.
Esprimono posteriorità: alla fine, successivamente, dopo molto tempo, dopo vario
anni, poi, in seguito, quindi.
Per es: Luca ha studiato molti anni a Ferrara, poi, si é trasferito a Venezia.
Esercizio:
1) arrivi a casa telefonami.
2) vai in centro, passa a comprare un regalo per Paola.
3) guardavo la partita mi sono distratto
4) Non si parla si mangia.
5) di mangiare ci si lava le mani.
6) aver fatto lo shampo, faccio una passata di balsamo.
7) stavo camminando, ha cominciato a piovere.
166
ATTIVITÁ
PRODUZIONE SCRITTA
Racconta di una volta che sei dovuto andare all’ospedale per qualche motivo.
PRODUZIONE ORALE
Racconta come trascorrevi le tue vacanze quando eri piccolo.
COMPRENSIONE ORALE
Ascolta i dialoghi e prendi appunti. Sai dire di cosa soffrono i protagonisti dei video?
https://www.youtube.com/watch?v=0zxoaf3LcKc
https://www.youtube.com/watch?v=2MHC51hkJv4
https://www.youtube.com/watch?v=c6GcEl03KHg
https://www.youtube.com/watch?v=lAREivr3YGg
13.7) ALTRO
1) VIDEO:
https://www.youtube.com/watch?v=_57H7u2KT4k
https://www.youtube.com/watch?v=DEtVLykKNRE
Il Palio di Siena è una competizione fra le Contrade di Siena nella forma di una giostra
equestre di origine medievale. La "carriera", come viene tradizionalmente chiamata la
corsa, si svolge normalmente due volte l'anno: il 2 luglio si corre il Palio in onore
della Madonna di Provenzano festa della Visitazione nella forma straodinaria, e il 16
agosto quello in onore della Madonna Assunta.
In occasione di avvenimenti eccezionali, di ricorrenze cittadine o nazionali ritenute
rilevanti e pertinenti (ad esempio: il centenario dell'Unità d'Italia), la comunità senese
può decidere di effettuare un "Palio straordinario", corso tra maggio e settembre.
Il più antico documento sul Palio è del 1238. Ii primi Palii furono disputati dai
nobili. Le Contrade parteciparono, invece, ai crudi giochi le cui grandi masse di
contendenti si opponevano su base territoriale. Siena, infatti, era nata su tre colli, e le
Contrade presero vita e forma all'interno di questa tripartizione.
Nelle prime decadi del Seicento il Palio concluse il suo processo di trasferimento
in Piazza del Campo e la sua trasformazione in festa popolare. La corsa si svolge nella
piazza centrale Piazza del Campo; a ogni Palio partecipano 10 contrade tra le 17 totali,
scelte a sorte e secondo un particolare regolamento che consente la costante rotazione
delle partecipanti. Corrono di diritto le 7 contrade che non hanno corso il Palio
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corrispondente dell'anno precedente, e un mese prima del Palio (l'ultima domenica di
maggio per quello di luglio, e la prima domenica dopo il Palio di luglio per quello di
agosto) vengono estratte a sorte le 3 contrade mancanti; l'annuncio al popolo è dato
attraverso le bandiere delle tre contrade estratte che vengono issate alle finestre di
Palazzo Comunale. Vengono inoltre estratte le altre sette contrade rimanenti, per
stabilire l'ordine di sfilata nel corteo storico; esse parteciperanno di diritto al
corrispondente Palio dell'anno successivo. In caso di Palio straordinario, avviene un
sorteggio tra tutte le contrade per determinare le dieci partecipanti.
Una volta entrata la "rincorsa", se considerata valida la partenza, prende il via la
corsa. Il Palio viene vinto dal cavallo, con o senza fantino, dopo che per primo abbia
compiuto tre giri della piazza in senso orario; la linea d'arrivo, segnalata da un
bandierino, è nella stessa zona della partenza, pur non coincidendo esattamente (è
leggermente più avanti rispetto alla mossa). In caso di arrivo di cavallo senza fantino, si
parla di cavallo scosso. I fantini e i cavalli corrono con addosso rispettivamente il
giubbetto e la "spennacchiera" con i colori della contrada.
Dopo la vittoria, i contradaioli festanti si precipitano sotto il palco dei Capitani a ritirare
il drappellone, che sarà dapprima portato in chiesa (in luglio presso la Collegiata di
Santa Maria in Provenzano, in agosto presso il Duomo) e poi conservato per sempre nel
museo di Contrada. La Contrada festeggerà a partire dalla sera stessa e per settimane
con una serie di cortei e cene nel proprio territorio ("cenini").
(Da Wikipedia.it)
Vedi il seguente video:
https://www.youtube.com/watch?v=tSF9kZ32HnY
Altre famose rievocazioni medievali italiane riguardano tornei e giostre cavallerischi,
che hanno normalmente un carattere spettacolare. Ancora oggi vengono praticati, come
eventi cittadini, esercizi da giostra in cui bisogna infilzare con la lancia anelli sempre
più piccoli o colpire pali o busti roteanti, come ad esempio:
Guarda i video:
https://www.youtube.com/watch?v=bI5t-vxtqwE
https://www.youtube.com/watch?v=7K85rJkcrrM
https://www.youtube.com/watch?v=XcBTaiiXfjE
https://www.youtube.com/watch?v=YyTKNUveeY8
https://www.youtube.com/watch?v=eetQADA1M2s
https://www.youtube.com/watch?v=uT_U3UNYihQ
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Test generale di ricapitolazione
A) Completa il testo con le forme giuste degli aggettivi che sono tra parentesi
C’è un modo (nuovo) ______________ di viaggiare e di dormire. In tutto il mondo ci sono (comodo)
___________ strutture per pernottare a prezzi (economico) ___________: sono gli ostelli che fino a
qualche tempo fa gli studenti usavano per viaggiare senza spendere (grosso) ________ somme di denaro.
Adesso gli ostelli sono diventati una moda per i turisti. Ci sono, infatti, strutture con camere (luminoso)
___________ e con arredamenti molto (bello) ___________. Dalle finestre i turisti possono ammirare i
panorami (fantastico) ___________. Per i turisti che invece vogliono stare nei centri (storico)
___________, a Venezia c’è un palazzo (antico) ___________, il Palazzo Guardì, che offre la possibilità
di dormire a buon prezzo in camere che si affacciano sulla laguna e vedere i monumenti (importante)
___________ della città.
B) Completa il testo con le forme giuste dei verbi che sono tra parentesi.
REGALO DI COMPLEANNO
Il giorno del mio compleanno il mio fidanzato mi (fare) ___________ un bel regalo: un viaggio in Italia. Io
(visitare) ______________ l’ Italia due anni fa per motivi di studio, ma poi (tornare) ______________ nel
mio paese dove (conoscere) ______________ un ragazzo italiano e ci (innamorare) ______________. Così
adesso lui (decidere) _________ di fare questo viaggio di 15 giorni in Italia. Insieme (organizzare)
______________ il viaggio, e (prenotato) ______________ gli alberghi in Italia. La prima tappa italiana
(essere) ______________ Milano perché il mio fidanzato (nascere) ______________ in questa città. Tutto
il viaggio mi (piacere) ______________ molto.
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