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CONTENUTI
2. Competenze comunicative
3. Benvenuti!
4. Ci salutiamo e ci presentiamo
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5. Tempo libero
5.6. Le preposizioni
6. Comunicare informazione
6.6. I possessivi
7. Il passato prossimo
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8.3. Quando usare il futuro semplice
9.1. Al ristorante
10. Al mercato
11.4. L’imperativo
12. Il condizionale
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13. Che bella la storia!
14. Il congiuntivo
14.1. Il congiuntivo
● Bibliografia
● Anesi
● Soluzioni
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1. INTRODUZIONE E LIVELLO DI RIFERIMENTO
Benvenuti al nostro corso di italiano, un corso per chi vuole cominciare a sapere di
più sulla lingua e la cultura italiana. Questo corso, che si appoggia sui principali
contenuti grammaticali del livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento
per le Lingue, ci permetterà non solo di comunicarci attraverso questa bella lingua
ma anche di riconoscere informazione professionale e quotidiana relativa
all’assistenza nella direzione.
Sebbene il livello B1 è considerato come “la soglia” della lingua italiana, il livello
raggiunto ci può servire nel futuro per approfondire e imparare di più la lingua del
Bel Paese.
Il livello B1, inserito nel livello intermedio secondo il Quadro Comune Europeo di
Riferimento per le Lingue, suppone, a scala globale, di essere in grado di
comprendere i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti
familiari che si possono affrontare normalmente al lavoro, a scuola, nel tempo libero
ecc. Suppone che l’utente se la cava in molte situazioni che si possono presentare
viaggiando in una regione dove si parla la lingua italiana. Che sa produrre testi
semplici e coerenti su argomenti che gli siano familiari o siano di suo interesse. Ed è
in grado di descrivere esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni, di
esporre brevemente ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.
Se parliamo degli obiettivi per singola abilità, l’utente sarà capace di:
Produzione scritta → Su una gamma di argomenti familiari che rientrano nel suo
campo d’interesse è in grado di scrivere testi lineari e coesi, unendo in una sequenza
lineare una serie di brevi espressioni distinte.
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Comprensione orale → È in grado di comprendere i punti salienti di un discorso
chiaro in lingua standard che tratti argomenti familiari affrontati abitualmente sul
lavoro, a scuola, nel tempo libero ecc., compresi brevi racconti.
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2. COMPETENZE COMUNICATIVE
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● Affrontare situazioni impreviste che possono presentarsi in diversi ambiti della
vita quotidiana; protestare e reclamare.
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3. BENVENUTI !
Per cominciare, vedremo alcune regole base della pronuncia italiana. Per agevolare
l’apprendimento della pronuncia italiana, lungo questa unità troveremo accanto alle
parole più difficile, tra parentesi e in colore blu, la loro pronuncia scritta “alla
spagnola”.
A B C D E F
a bi ci di e effe
/a/ /bi/ /t∫i/ /di/ /e/ /effe/
(a) (bi) (chi) (di) (e) (effe)
G H I J K L
gi acca i i lunga cappa elle
/dʒi/ /akka/ /i/ /i lunga/ /kappa/ /elle/
(yi) (acca) (i) (i lunga) (cappa) (el,le)
M N O P Q R
emme enne o pi cu erre
/emme/ /enne/ /o/ /pi/ /ku/ /erre/
(em,me) (en,ne) (o) (pi) (cu) (erre)
S T U V W X
esse ti u vu doppia vu Ics
/esse/ /ti/ /u/ /vu/ /vu /iks/
(esse) (ti) (u) (fhu) doppia/ (ics)
(fhu
dop,pia)
Y Z
ipsilon zeta
/ipsilon/ /dzeta/
(ipsilon) (tseta)
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3.2. Pronuncia base:
In italiano ci sono diversi suoni che possono essere difficili, e anche se li vedremo più
avanti, iniziamo a conoscerli un po’:
Suono gi - ge /ga - go - gu
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In queste situazioni il suono e la pronuncia diventano “forti”:
Ghi - Ghe → Suona come gu + i/e in spagnolo ma con una piccola apertura vocale:
Suono sc
Suono gn e gl
- Gn: Più o meno come la ñ spagnola. Dobbiamo appoggiare la lingua sul palato
e poi lasciare la lingua sciolta: Catalogna, gnu, gnocchi (Catalóñña, ññu,
ññóc,qui) → Cataluña, ñu, ñoqui
- Gl: La g quasi non si sente e il suono l si allunga un po’: foglie (fóllie) → hojas
In italiano ci sono delle parole che sono scritte con le consonanti doppie, e a queste
consonanti corrisponde un suono (o una pausa a seconda dei casi) più lungo. Far
comprendere chiaramente il suono (o la pausa) è fondamentale perché altrimenti si
rischia di fare confusione tra due parole simili ma con significato diverso, come per
esempio:
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notte (noche) note (notas musicales)
Per praticare:
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3.4. Singolare e plurale
I sostantivi:
Maschile
Singolare: -o, -e Plurale: -i
libro libri
studente studenti
Femminile
Singolare: -a, -e Plurale: -e, -i
borsa borse
classe classi
Ci sono alcuni sostantivi e nomi che non sono declinabili, cioè si scrivono uguale sia
in singolare che in plurale (caffè, re, foto, città, università) e per sapere la differenza
dobbiamo fare attenzione all’articolo determinativo.
Maschile
Singolare Plurale
il ragazzo i ragazzi
l’albero gli alberi
lo studente, zio (ps, gn, y) gli studenti, zii
Femminile
Singolare Plurale
la ragazza le ragazze
l’isola le isole
Esercizio
Completate le frasi con: la - gli - il - i- lo - le - l’:
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d) Quanti sono ___________ ragazzi?
In funzione di soggetto
1ª p. singolare io
2ª p. singolare tu
1ª p. plurale noi
2ª p. plurale voi
3ª p. plurale loro
Esercizio
Completate le seguenti frasi con i pronomi personali:
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3.6. I verbi essere e avere
I verbi essere e avere sono detti verbi ausiliari. Servono, infatti, a costruire i tempi
composti (verbo ausiliare + participio passato) di tutti gli altri verbi. Quindi dobbiamo
conoscerli bene:
io sono
inglese
tu sei
spagnolo
lui, lei, Lei è portoghese
noi siamo
inglesi
voi siete spagnoli
loro sono portoghesi
io ho
tu hai
26 anni
lui, lei, Lei ha un cane
noi abbiamo due cani
un libro
voi avete
otto libri
loro hanno
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3.7. Vocabolario: i numeri
50 - cinquanta
60 - sessanta
70 - settanta
80 - ottanta
90 - novanta
100 - cento
200 - duecento
1000 - mille
2000 - duemila
10.000 - diecimila
100.000 - centomila
1.000.000 - un milione
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I numeri ordinali:
1 - primo
2 - secondo
3 - terzo
4 - quarto
5 - quinto
6 - sesto
7 - settimo
8 - ottavo
9 - nono
10 - decimo -esimo si aggiunge al numerale
11 - undicesimo cardinale a partire dal 11, eliminando
12 - dodicesimo l’ultima vocale.
13 - tredicesimo
14 - quattordicesimo
20 - ventesimo
21 - ventunesimo
22 - ventiduesimo
23 - ventitreesimo
30 - trentesimo
40 - quarantesimo
50 - cinquantesimo
60 - sessantesimo
70 - settantesimo
80 - ottantesimo
90 - novantesimo
100 - centesimo
1000 - millesimo
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4. CI SALUTIAMO E CI PRESENTIAMO
Anna: Pronto?
Chiara: Ciao Anna, sono Chiara!
Anna: Ciao, Chiara! Come stai?
Chiara: Benissimo, e tu?
Anna: Bene. E Fausto come sta?
Chiara: Bene, ha trovato un nuovo lavoro e adesso viviamo insieme.
Anna: Ma che notizia!
Chiara: Sì, ma in realtà ho un'altra notizia da darti…
Anna: Cioè?
Chiara: Ci sposiamo!
Anna: Wow! Sei contenta?
Chiara: Certo, molto.
Anna: E quando vi sposate?
Chiara: L’anno prossimo in primavera.
Anna: Scusa la domanda, ma non siete troppo giovani? Quanti anni avete?
Chiara: Fausto ha 23 anni ed io ne ho 22. Siamo giovani ma siamo sicuri di voler
sposarci!
Anna: Brava, Chiara, allora sono contenta per voi!
In italiano, i verbi appartengono a una delle tre coniugazioni a seconda della loro
terminazione: -are, -ere, -ire.
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- -ere → chiedere (preguntar), chiudere (cerrar), correre (correr), ridere (reír),
- -ire → salire (subir), uscire (salir de un sitio), offrire (ofrecer), dormire (dormir),
Il presente indicativo
1ª coniugazione -are 2ª coniugazione -ere 3ª coniugazione -ire
Esercizio
Rispondete alle domande secondo l’esempio: Con chi lavora Andrea? (con Paula)
→ Andrea lavora con Paula.
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4.3. L’articolo indeterminativo
Maschile Femminile
un libro una donna
italiano finestra
uno zaino un’ analisi
spagnolo imperatrice
Esercizio
Completate il testo con l’articolo indeterminativo:
Oggi è _____ giornata importante perché vado a cena dal mio ragazzo e conoscerò i suoi
amici d’infanzia. Parla così tanto di loro che ormai so tutto: Per primo c’è Francesco, ____
ragazzo ossessionato dallo sport che studia Scienze Politiche. Laura e Lara sono gemelle
ma non si assomigliano nei caratteri: Laura è _____ ragazza molto timida e taciturna,
mentre Lara è ____ pappagallo e non tace mai. Infine, c’è Simone, ____ studente di Belle Arti
molto solare che vuole lavorare disegnando fumetti. Non vedo l’ora di conoscerli!
4.4. Il partitivo(I)
Si forma unendo la preposizione di e gli articoli determinativi. Si usa per indicare una
parte del totale oppure una quantità indeterminata di qualcosa.
il lo la i gli le l’
di del dello della dei degli delle dell’
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Alcuni esempi:
Esercizio
Mettete le frasi al plurale, usando il partitivo, secondo il modello:
b) Ho un amico portoghese.
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4.5. Dove è la stazione?
a) È italiano José?
b) Cosa fa in Italia?
c) Dove abita?
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4.6. Vocabolario per salutare.
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I giorni della settimana:
Lunedì Lunes
Martedì Martes
Mercoledì Miércoles
Giovedì Jueves
Venerdì Viernes
Sabato Sábado
Domenica Domingo
Notate!
lunedì = lunedì prossimo il lunedì = ogni lunedì
L’aspetto:
➔ È… / non è molto.... ➔ Ha i capelli…
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➔ Ha gli occhi:
- Azzurri → Azules
- Castani → Marrones
- Neri → Neros
- Verdi → Verdes
- Grigi → Grises
Il carattere:
➔ È… / sembra…
- Egoista → Egoísta
- Simpatico → Simpático
- Divertente → Divertido
- Antipatico → Antipático
- Noioso → Aburrido
- Allegro → Alegre
- Intelligente → Inteligente
- Gioviale → Jovial
- Sveglio → Espabilado,
- Solare → Optimista
despierto
- Triste → Triste
- Furbo → Inteligente en el
- Scortese → Descortés
sentido de avispado
- Gentile → Cortés, amable
- Tonto → Tonto
- Timido → Tímido
- Stupido → Estúpido
- Sicuro → Seguro
- Affascinante → Fascinante
- Altruista → Altruista
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4.8. Conosciamo l’Italia.
Esercizio
Osservate la cartina dell’Italia:
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5. TEMPO LIBERO
Gennaro: Come sai, sono l’allenatore del A.C. Milan, quindi non ho molto
tempo libero. Spesso rimango a casa per riposare e guardare la tv.
Ma quando posso mi piace fare sport, soprattutto giocare a calcio
con i miei amici. Spesso dopo aver giocato facciamo un bel pranzo.
Gennaro: Certo! Per quello a volte i miei amici non vogliono giocare con me.
Quando non giochiamo a calcio prendiamo la macchina e andiamo
al mare a rilassarci.
b) Cosa fanno Gennaro e i suoi amici quando non vogliono giocare a calcio?
Gennaro Gattuso.
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5.2. Presente indicativo (verbi irregolari)
Presente indicativo
ANDARE (Ir) FARE (Hacer)
io vado faccio
tu vai fai
lui, lei, Lei va fa
noi, andiamo facciamo
voi andate fate
loro vanno fanno
Esercizio
Completate la tabella:
Presente indicativo
Sapere (saber) Stare (estar)
io so sto
tu ______ ______
lui, lei, Lei sa sta
noi, sappiamo stiamo
voi _________ state
loro sanno _______
Uscire (salir) Dire (decir)
io esco _________
tu esci dici
lui, lei, Lei _______ dice
noi, usciamo _________
voi uscite dite
loro _______ dicono
Chiedere (preguntar) Mangiare (comer)
io chiedo mangio
tu ________ mangi
lui, lei, Lei chiede ________
noi chiediamo mangiamo
voi _________ mangiate
loro __________ ___________
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5.3. I verbi modali
I verbi modali (detti anche servili) sono verbi che precisano la relazione tra il soggetto
e il verbo che li segue. Normalmente non vanno da soli ma con un altro verbo
all’infinito.
Potere → Poder
Posso venire con voi al cinema?
Puoi prestarmi il tuo telefono?
Può darmi un sacchetto, per favore?
Possiamo andare in Francia il prossimo anno?
Potete portare il vino?
Loro non possono mangiare cose con glutine.
Volere → Querer (no confundir con volare)
Non voglio camminare più, sono stanca.
Vuoi lavorare nel ristorante di Nino?
Lucas vuole imparare l’italiano.
Vogliamo comprare un divano nuovo.
Volete avere dei figli?
I genitori della mia ragazza vogliono conoscere i miei.
Dovere → Deber, tener que (ha de …)
Devo finire questa traduzione prima delle cinque.
Per superare l’esame devi studiare molto.
Giacomo deve cercare un nuovo lavoro.
Dobbiamo rifare i letti e sistemare tutto prima di lasciare l’appartamento.
Dovete fare attenzione quando attraversate la strada.
I genitori devono parlare con i professori dei loro figli.
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5.4. Dove abiti?
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5.5. Vocabolario: la casa.
la casa la casa
l'appartamento el apartamento/piso
la stanza la habitación
l'attico el ático
il bagno el baño
il balcone el balcón
la camera da letto el dormitorio
il camino la chimenea
il campanello el timbre
la cantina la bodega
la cucina la cocina
la finestra la ventana
il garage el garaje
la porta la puerta
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la sala da pranzo el comedor
il salotto/ il soggiorno/ il salone el salón
la scalinata la escalera
lo studio el estudio
il tetto/ il soffitto el techo
il terrazzo la terraza
5.6. Le preposizioni.
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Esercizio
Rispondete alle domande secondo il modello:
È l’una…
Sono le due/le cinque/le dieci…
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6. COMUNICARE INFORMAZIONE
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Preposizioni che non si articolano
Con → Vengo con il cugino di Laura (nel parlato si può dire “col”).
Per → Ho preparato un pranzo per gli amici.
Tra/fra (el entre español) → Hanno lo stesso significato, ma si preferisce usare uno
invece dell’altro per non ripetere suoni: “Non dovete litigare tra fratelli”, meglio
di “Non dovete litigare fra fratelli”.
il lo la i gli le
de del dello della dei degli delle
a al allo alla ai agli alle
da dal dallo dalla dai dagli dalle
in nel nello nella nei negli nelle
su sul sullo sulla sui sugli sulle
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Maria, ti hanno chiamato delle ragazze e hanno
Una ragazza → delle ragazze chiesto di te → María, te han llamado
(alcune ragazze) unas/algunas chicas y han preguntado por ti.
Anche con nomi non numerabili Vado a comprare del latte → Voy a comprar
→ del latte (un poco de) leche.
- In → En - Lontano → Lejos
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Esercizio
Osservate la foto e scegliete le parole giuste per ogni frase:
- Singolare → C’è
- Plurale → Ci sono
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Inoltre, è possibilie utilizzare questa formula anche nell’imperfetto quando si parla
del passato. Si fa la stessa differenza se l’oggetto di cui parliamo è:
- Singolare → C’era
- Plurale → C’erano
Esercizio
Completate le seguenti frasi con: c’è, ci sono, c’era, c'erano.
6.6.I possessivi
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Patrizia è intelligente. Anche le sue amiche mi sembrano intelligenti.
Signora Contessa, ha trovato il Suo cappello?
La Sua casa di Romaè molto centrica.
Lei
Signora Contessa, i Suoi figli sono molto educati.
Le Sue chiacchiere sono molto interessanti.
Il nostro amico è quello biondo con i baffi.
La nostra coinquilina è cinese
noi
I nostri figli sanno parlare inglese e tedesco.
Le nostre figlie sanno suonare il pianoforte.
Marco, Lara, quanti anni ha il vostro gatto?
La vostra stanza matrimoniale è troppo piccola.
voi
I vostri amici sono in ritardo.
Marco, Lara, le vostre figlie sono meravigliose.
Lucia e Susanna sono brave dipingere, i loro quadri si vendono molto.
Devi vedere la loro macchina, è decappottabile.
loro
Ti ricordi Maria e Andrea? I loro figli vanno a scuola con i nostri.
Le loro pizze sono famose in tutta Napoli.
Esercizio
Costruite frasi secondo il modello:
a) Avete degli amici progetti (spagnoli) → So che i vostri amici sono spagnoli.
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6.7. Vocabolario: i mesi, le stagioni, i colori
➢ I colori
Arancione → Naranja Marrone → Marrón
Argento → Plateado Nero → Negro
Avorio → Marfileño Prugna → Morado
Azzurro/Blu → Azul claro/fuerte Rosa → Rosa
Bianco → Blanco Rosso → Rojo
Celeste → Celeste Turchese → Turquesa
Giallo → Amarillo Verde → Verde
Grigio → Gris Viola → Violeta
Arcobaleno → Arcoíris
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➢ I mesi e le stagioni
SETTEMBRE DICEMBRE
OTTOBRE GENNAIO
NOVEMBRE FEBBRAIO
MARZO GIUGNO
APRILE LUGLIO
MAGGIO AGOSTO
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7. IL PASSATO PROSSIMO
Ascoltate la canzone Bella ciao nel link che troverete a continuazione e leggete con
attenzione il pezzo iniziale:
- mi sono svegliato.
- Ho trovato
In queste frasi si usa il passato prossimo, che è un tempo verbale che indica fatti che
La differenza con lo spagnolo è che in italiano si forma con il presente degli ausiliari
avere oppure essere (a seconda del verbo principale), mentre in spagnolo si usa
sempre l’ausiliare avere (haber). Quindi dobbiamo sapere quando usare un verbo e
quando l’altro.
PASSATO PROSSIMO
mangiare - mangiato
presente di avere o essere + participio passato bere - bevuto
salire - salito
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AVERE
Esercizio
Costruite frasi secondo l’esempio:
ESSERE
Osservate:
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Esercizio
Costruite frasi secondo l’esempio:
a) (Io - arrivare) cinque minuti prima di te → Io sono arrivato cinque minuti prima
di te.
b) Pilar (partire) due ore fa.
c) Loro (ritornare) dalla Germania e adesso sono in pensione.
d) L’estate scorsa (noi - stare) in Venezia.
e) Quando è che (tu - entrare) a casa?
f) Federica, Emma, a che ora (tornare) questa sera?
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Ausiliare con il verbo essere e avere:
- mangiare → mangiato
- bere → bevuto
- salire → salito
Però ci sono anche altri verbi dove non si segue questa regola, sono gli irregolari.
Alcuni esempi sono:
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Esercizio
Costruite frase secondo il modello:
Esercizio
Completate le frasi secondo il modello:
a) Enrico (potere partire) con la macchina perché è guasta → Enrico non è potuto
partire con la macchina perché è guasta.
b) Io non (volere comprare) una casa in montagna, mi piace di più il mare.
c) Mi dispiace che Marco non vi è potuto accompagnare, alle fine (dovere
tornare) da sole.
d) Laura (volere continuare) a ballare anche dopo mezzanotte.
e) Signor Rossi, come (potere affrontare) una situazione così?
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7.5. La storia del “Bella ciao”
Bologna, 25 aprile 2019 - "Bella ciao" è 'la' canzone dell’antifascismo e della Resistenza.
Qualunque sia la sua origine – poi ne parleremo – si tratta di una canzone di lotta non solo
in Italia, ma nel mondo. Esistono versioni in arabo e cinese. Il ritmo è molto 'pop' ed è
impossibile scordarsela. Tanto che, rispetto a molte altre musiche partigiane, oggi viene
cantata o fischiettata nelle più svariate occasioni politiche e culturali.
Sull’origine di Bella Ciao si è molto dibattuto. In un primo momento si pensava a una diretta
emanazione dei canti delle mondine, ma uno studioso tra i più attenti dei movimenti
sociopolitici, Cesare Bermani, ha dimostrato che l’origine è un’altra. Si tratta del canto "Il
Fior di Tomba" con il "Ciao" ripetuto che deriva da una canzone infantile assai diffusa nelle
regioni del Nord Italia. Alcuni studiosi la ricollegano addirittura a una ballata francese del
Cinquecento.
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8. COSA VUOI FARE NELL ’ESTATE?
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8.2. Il futuro semplice.
Altri verbi irregolari: stare → starò, dare → darò, andare → andrò, potere → potrò,
volere → vorrò, venire → verrò, spiegare → spiegherò, pagare → pagherò …
A. Progetti:
B. Promesse:
C. Ipotesi:
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D. Previsioni:
- Secondo me, questo corso mi aiuterà molto per trovare un buon lavoro.
Esercizio
Completate le frasi secondo l’esempio:
a) A che ora (voi - uscire) del lavoro? → A che ora uscirete del lavoro?
c) - Babbo, da grandi (noi - diventare) dei famosi calciatori! - Sono sicuro, cari
miei.
d) Se la mia fidanzata mi dice di sposarci (io - lasciare) il lavoro per andare da lei.
➢ Esprimere due azioni al futuro, in cui una accade dopo l’altra → Quando avrò
finito di mangiare, pulirò i piatti.
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Esercizio
Completate le frasi secondo l’esempio:
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Nomi di parentela e possessivi
Attenzione!
Esercizio
Rispondete alle domande secondo il modello:
a) Con chi hai viaggiato a Bari? (sorelle) → Sono andato a Bari con le mie sorelle.
(sorella)
Bari (Puglia).
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9. ESPRIMERE I NOSTRI PENSIERI
9.1. Al ristorante
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9.2. Mi piace mangiare!
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- Il bicchiere → El vaso - Salato → Salado.
- La bottiglia → La botella - Cotta → Hecha.
- La forchetta → El tenedor - Al sangue/ poco cotta → Poco
- Il coltello → El cuchillo hecha.
- Il cucchiaio → La cuchara - Piccante → Picante.
- Il cucchiaino → La cucharilla - Il condimento per insalate → El
- La brocca di acqua → La jarra aliño.
de agua - Prenotare un tavolo → Reservar
- Il pane → El pan una mesa.
- L’acqua naturale → Agua - Ordinare → Pedir.
natural. - Pagare il conto → Pagar la
- L’acqua frizzante → Agua con cuenta.
gas. - Buon appetito! → ¡Buen
- A temperatura ambiente → Del provecho!
tiempo. - Ho una fame di lupi! → Tengo
- Fredda → Fría. mucha hambre.
- Calda → Caliente.
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10. AL MERCATO
Completate il dialogo che segue con i verbi dati: mangiavamo, leggevo, credevo,
camminavo, seguivo, credevi, viveva, urlava, pensavo.
L’imperfetto
Un'azione passata
Mentre Luca studiava, Silvio guardava la tv.
contemporanea ad un'altra
Mentre mangiavo, leggevo il quotidiano/giornale.
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Come si forma l’imperfetto.
Molti verbi hanno un imperfetto regolare, ma ci sono altri che sono irregolari.
I verbi modali:
Esercizio
Costruite le frasi secondo il modello:
a) Ogni volta che (io - vedere) Delia (io - sorridere) come un bambino. → Ogni
volta che vedevo Delia sorridevo come un bambino.
b) Tutte l’estate (noi - fare) villeggiatura a Isola delle Femmine.
c) Mentre (loro - cantare), tutti (noi - battere) le mani.
d) Quando (io - spiegare) la lezioni, gli alunni (fare) finta di capire.
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e) Da dove (tu - venire) ieri a mezzanotte?
Esercizio
Completate il testo con l’imperfetto o il passato prossimo:
(essere) ______ un giorno di agosto. La mattina (fare) ___________ molto caldo e per
questo (comprare) _____________ un gelato. I bambini non (volere) _______________
mangiare nulla e meno male perché, appena (cominciare) _______________ a
mangiare il gelato, (arrivare) ________________ Sofia e ci ha detto di salire sulla sua
macchina. Non c’era molta gente in città ma anche così deserta (sembrare)
_______________ bellissima.
Esprimere accordo
Sono (pienamente) d’accordo → Estoy (totalmente) de acuerdo.
Sì, è proprio vero/così → Sí, es tal que así/justo así.
Sì, lo penso/credo anch’io → Sí, lo pienso/creo yo también.
Sì, è vero → Sí, es verdad.
Hai ragione → Tienes razón.
Certo → Claro.
(Quello che dici/hai detto) non fa una piega → (Eso que dices/has dicho) no tiene
ningún fallo, es todo correcto, no tiene posibilidad de réplica.
Esprimere disaccordo
Non sono d’accordo → No estoy de acuerdo.
No, non penso → No, no pienso.
No, penso di no → No, creo que no.
Non credo → No creo.
Non è vero → No es verdad.
Fai male → Lo haces mal.
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No, non è così → No, no es así.
Nient’affato → Para nada.
Offrire collaborazione/aiuto
Ti posso aiutare? Hai bisogno di aiuto/di qualcosa?
Vuoi una mano? Posso fare qualcosa per te?
(come) Posso essere di aiuto? Ti posso aiutare in qualche modo?
Accettare Rifiutare
Grazie, sei molto gentile. Grazie, ma non importa.
Volentieri. No, grazie, non fa niente.
Ti ringrazio tanto. Grazie, faccio anche da solo.
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Esercizio
Rispondete alle domande secondo il modello:
Ne è un pronome che indica una parte di una quantità, oppure nessuna quantità.
Esercizio
Rispondete alle domande:
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11. FARE LA SPESA
Pietro: Ciao Sabina, come stai? Cosa hai fatto di bello ieri?
Sabina: Bene Pietro, bene, grazie. Ieri è stata una giornata meravigliosa. La mattina
__________________ presto e ho chiamato Luigi per fare colazione insieme.
______________ in centro e siamo andati a fare shopping. A Luigi non piace fare
shopping, infatti ________________ un sacco.
Pietro: Lo capisco, io _________________ con la mia ragazza l’ultima volta che siamo
andati a fare shopping.
Sabina: Invece io ___________________ molto.
Pietro: Lo sai che noi uomini sempre ______________________ nei negozi.
Sabina: Certo! La prossima volta andrò con Chiara a fare shopping!
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Alcuni verbi riflessivi usati comunemente:
- Addormentarsi (adormilarse) - Mettersi (meterse)
- Annoiarsi (aburrirsek - Pettinarsi (peinarse)
- Arrabbiarsi (enfadarse) - Preoccuparsi (preocuparse)
- Chiamarsi (llamarse) - Truccarsi (maquillarse)
- Conoscersi (conocerse) - Sbrigarsi (apresurarse)
- Dimenticarsi (olvidarse) - Sedersi (sentarse)
- Divertirsi (divertirse) - Sentirsi (sentirse)
- Fermarsi (pararse) - Sposarsi (casarse)
- Incontrarsi (encontrarse) - Svegliarsi (levantarse)
- Innamorarsi (enamorarse) - Trovarsi (encontrarse)
- Lamentarsi (quejarse) - Vergognarsi (avergonzarse)
- Lavarsi (lavarse) - Vestirsi (vestirse)
Esercizio
Completate le frasi secondo il modello:
a) Di solito Mario si veste bene (oggi però male) → Oggi però si è vestito male.
b) Ogni mattina mi fermo dal panettiere e compro un pane (oggi - comprare
due)
c) Abbiamo litigato con Lara (lei - arrabbiata con noi)
d) Non è arrivato in tempo (lui - non sbrigare- arrivare tardi)
e) Immagino che siete stanche (non - sedere - in tutto il giorno)
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Chiedere un parere Esprimere un parere
Cosa pensi di…? lo trovo un po’ /molto/assai …
Che mi dici di…? Secondo me / il mio parere …
Cosa/che NE pensi di…? Penso / Credo che sia …
11.4. L’imperativo
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- Sta’ fermo, o romperai il bicchiere! → ¡Estate quieto o romperás el vaso!
- Dai, andiamo via! →¡Venga, vámonos!
- Basta litigare, fate la pace! → Basta de discutir, ¡haced las paces!
L’imperativo negativo
Mangiare Leggere Aprire
- Non voglio più pizza, mangiatela voi! → No quiero más pizza, ¡coméosla vosotros!
- Le finestre? Apriamole e così si raffredderà la stanza! → ¿Las ventanas? ¡Abrámoslas
y así se refrescará la habitación!
- Questo libro mi annoia, leggetelo voi e poi mi lo raccontate → Este libro me aburre,
leéoslo vosotros y luego me lo contáis.
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- Questa pizza? Meglio non mangiarla → ¿Esta pizza? Mejor no la comas.
- Il libro è molto noioso, non leggetelo o vi annoierete anche voi → El libro es muy
aburrido, no lo leáis u os aburrireis también vosotros.
- Le finestre? Meglio non apriamole, stanno rotte → ¿Las ventanas? mejor no las
abramos, están rotas.
Esercizio
Completate le frasi con i seguenti verbi con i verbi all’imperativo: dire, guardare,
chiamare, passare, chiudere.
66
Vocabolario: edifici pubblici
67
12. IL CONDIZIONALE
Il condizionale presente/semplice
Cantare Prendere Partire
io canterei prenderei partirei
tu canteresti prenderesti partiresti
lui,lei,Lei canterebbe prenderebbe partirebbe
noi canteremmo prenderemmo partiremmo
voi cantereste prendereste partireste
loro canterebbero prenderebbero partirebbero
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4. Per esprimere un desiderio (realizzabile):
Esercizio
Completate il dialogo con i verbi dati: vorreste, piacerebbe, farebbe, sarebbe,
mangeresti, mangerebbe.
Il condizionale passato/composto
avrei sarei
avresti un gelato, saresti
uscito/a me giusto
avrebbe ma non sarebbe
ha squillato
avremmo mangiato avevo soldi saremmo
il telefono.
avreste per pagare. sareste usciti/e
avrebbero sarebbero
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Il condizionale passato (o composto) si usa:
● Non sarei dovuto/a uscire con te. No debería haber salido contigo.
● Saremmo andati al mare se non avesse piovuto. Habríamos ido a la playa si
no hubiera llovido.
Esercizio
Rispondete alle domande secondo l’esempio:
a) Perché non hai mangiato il pesce? (non avevo fame) → L’avrei mangiata, ma
non avevo fame.
b) Perché non sei andato al parco? (è cominciato a piovere)
c) Come mai non è venuta Giulia alla festa? (non l’abbiamo invitato)
d) Perché Nino non è andato ieri dal dentista? (ha avuto paura)
piedi. piedi.
Sono certo che verrai da Ero certo che saresti venuto da noi.
noi.
70
Esercizio
Trasformate le frasi secondo il modello:
a) Sono certa che lunedì sarà una bellissima giornata → Ero certa che lunedì
sarebbe stata una bellissima giornata.
b) I nostri parenti sanno cosa mangeremo nel nostro matrimonio.
c) Blasco dice che troverà lavoro.
d) Sei certa che la piazza del Plebiscito mi piacerà?
71
13. CHE BELLA LA STORIA!
● In azioni lontane nel tempo, azioni storiche, azioni non legate al presente.
● In azioni che il parlante non trova interessanti e nelle quali non è coinvolto
emotivamente e, scegliendo il passato remoto al posto del passato prossimo,
mostra appunto questo disinteresse, questa “lontananza emotiva” (è una
scelta di stile e soggettiva).
● Nella lingua scritta (soprattutto fiabe, racconti letterari e usi formali.
● Nella lingua anche parlata nelle regioni meridionali.
Esercizio
Costruite delle frasi mettendo il verbo tra parentesi al passato remoto:
72
Il passato remoto (verbi irregolari)
Avere Essere Dare
Esercizio
Completati le frasi con le forme verbali della tabella dei verbi irregolari:
Dimensione:
● Diminutivo: ● Accrescitivo:
- -ino/a: pensierino, stradina - -one (m.): simpaticone,
- -ello/a: alberello, storiella pigrone
- -etto/a: piccoletto, libretto - -ona (f.): casona
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Qualità:
● Peggiorativo/dispregiativo:
○ - accio/a (vino - vinaccio); -astro (poeta - poetastro)
Falsi alterati: Sono quei nomi che presentano terminazioni simili a quelle dei suffissi
alterativi (-ino, -one, - accio) ma che non hanno nessun legame di significato con il
nome del quale sembrano alterati.
Per esempio: mulo (animale) → mulino (il luogo) / botte (recipiente) → bottone
(oggetto per chiudere gli abiti) / foca (animale) → focaccia (alimento simile al pane).
La storia d'Italia è caratterizzata da una forte oscillazione: in alcuni periodi l'Italia è stata
uno dei grandi centri dello sviluppo politico, culturale e civile del nostro pianeta, in altri
una delle periferie. I momenti più alti sono da collocarsi nell'età romana, quando l'Italia
prima repubblicana e poi imperiale (secoli 3° a.C.- 4° d.C.) fu la maggiore potenza del
mondo occidentale, e nel Rinascimento (secoli 15°-16°), allorché il paese, pur diviso in
Stati regionali incapaci di preservare la propria indipendenza politica, fu sede di una
splendida civiltà. L'Italia recuperò la sua unità politica ‒ perduta nel 476 d.C. in seguito al
crollo dell'Impero Romano d'Occidente ‒ solo nel 1860-61, con la formazione dello Stato
nazionale in seguito al Risorgimento. A continuazione, approfondiremo un po’ su alcuni
dei periodi più importanti della storia d’Italia:
Nel 15° secolo andò consolidandosi un sistema di Stati regionali, i maggiori dei quali
erano Venezia, Milano (con i Visconti e gli Sforza) Firenze, (con i Medici) lo Stato
pontificio e Napoli. Nel Quattro-Cinquecento, grazie a un notevole sviluppo economico e
alla fioritura della cultura del Rinascimento, l'Italia diventò per molti versi il maggior
centro della civiltà europea, ma mostrò una gravissima debolezza politica e militare di
fronte all'espansionismo delle grandi monarchie nazionali di Francia e di Spagna.
Tra il 1494 e il 1559 l'Italia fu terreno di scontro tra francesi e spagnoli, senza che agli
Stati regionali spettasse altro destino se non di accodarsi agli uni o agli altri. Infine, la pace
fu raggiunta nel 1559 col trattato di Cateau-Cambrésis e lo stabilirsi del dominio spagnolo
da Milano alla Sicilia, mentre i francesi mantennero posizioni di forza in Piemonte.
Soltanto Venezia preservò la propria indipendenza. Il predominio della cattolicissima
74
Spagna costituì un appoggio determinante alla Chiesa cattolica nell'azione volta a
impedire che in Italia penetrasse la Riforma, la cui influenza risultò ridotta a nicchie
marginali. Così l'Italia, sede del papato, poté erigersi a baluardo della Controriforma.
Il trionfante spirito controriformistico, ostile a ogni forma di libertà intellettuale e
religiosa, portò nella seconda metà del Cinquecento e nel Seicento a una crescente
decadenza culturale, nonostante punte di eccellenza come quella rappresentata
da Galileo Galilei. Contemporaneamente la relativa perdita di importanza delle correnti
commerciali mediterranee in seguito agli effetti della scoperta dell'America (1492) segnò
l'inizio di un ciclo economico negativo, che si espresse nella contrazione delle attività
industriali e nella dilatazione di quelle agricole. Particolarmente accentuato fu il declino
nel Mezzogiorno, dove si imposero strutture agrarie assai arretrate.
Il Settecento
75
Teresa e Giuseppe II, nella Toscana di Pietro Leopoldo e nel Regno di Napoli di Carlo VII
e Ferdinando IV.
Dopo una serie di moti falliti nel 1820-21 e nel 1830-31, nel 1848-49 il Piemonte di Carlo
Alberto, prima sostenuto e poi abbandonato dagli altri Stati italiani, fece guerra
all'Austria, ma venne sconfitto (Prima guerra di indipendenza); emergeva intanto con
forza il movimento repubblicano e democratico nelle lotte armate contro gli Austriaci a
Milano, Venezia e Roma.
Nel 1831 Mazzini aveva fondato la Giovane Italia, un raggruppamento inteso a ottenere
l'unità del paese e la repubblica mediante l'insurrezione popolare. Nel 1852 in Piemonte,
unico Stato italiano a conservare dopo il 1848 una costituzione liberale, durante il regno
di Vittorio Emanuele II divenne primo ministro il conte Camillo Benso di Cavour, che
avviò un profondo processo di modernizzazione economica e sociale. Cavour, ottenuta
l'alleanza dell'imperatore francese Napoleone III, nel 1859 fece muovere il Piemonte
contro l'Austria, che venne sconfitta (Seconda guerra di indipendenza). Nel
1860 Giuseppe Garibaldi, con un piccolo esercito di irregolari (spedizione dei Mille), via
via più consistente, abbatté il regno borbonico delle Due Sicilie, inducendo Cavour a far
proprio l'obiettivo dell'unità italiana. Una serie di plebisciti sanzionò l'unificazione delle
varie regioni al Piemonte.
76
Il 17 marzo 1861 Vittorio Emanuele II venne proclamato re d'Italia. Nel 1866 in seguito
alla guerra che vide l'Italia alleata alla Prussia (Terza guerra di indipendenza) venne
annesso il Veneto. Nel 1870 fu la volta di Roma.
La guerra fu una prova durissima per la società italiana. Dopo momenti molto critici,
l'Italia ottenne infine una vittoria decisiva a Vittorio Veneto nell'ottobre 1918. Il
dopoguerra aprì un periodo di crisi profonda economica e politica. L'Italia ottenne la
Venezia Giulia, l'Istria, il Trentino e l'Alto Adige, ma non i territori della Dalmazia e i
compensi coloniali promessi dagli alleati. I socialisti e poi i comunisti ‒ questi ultimi
costituitisi in partito nel 1921 ‒ infiammati dalla Rivoluzione bolscevica dell'ottobre
1917 misero sotto accusa la guerra e proclamarono che era giunta l'ora di abbattere il
capitalismo. Le elezioni del 1919 furono un grande successo per i socialisti e per i cattolici
organizzatisi per la prima volta in partito autonomo ‒ il Partito popolare ‒ e segnarono
la crisi organica della classe dirigente liberale, che pur in una posizione di grave
debolezza rimase al governo fino al 1922.
Nel 1919 era nato il fascismo, fondato dall'ex socialista Benito Mussolini, il quale prese a
contrastare in primo luogo i socialisti e i comunisti, in un quadro di violenza in cui
prevalsero infine le squadre fasciste sostenute anche dai militari. Nell'ottobre 1922
Mussolini andò al governo con l'appoggio dei liberali e dei popolari, molti dei quali
ritenevano il fascismo un fenomeno passeggero. Ma il duce del fascismo, forte del
77
sostegno della monarchia, della Chiesa e di gran parte della borghesia, tra il 1924 e il 1926
distrusse lo Stato liberale e diede vita a uno Stato autoritario. Il regime fascista avrebbe
voluto diventare totalitario, ossia dominare la totalità della vita del paese, ma a limitarlo
restarono la monarchia e la Chiesa. Nel 1929 lo Stato e la Chiesa strinsero i Patti
lateranensi, che chiusero il conflitto sorto nel 1870 quando Roma fu presa dalle truppe
piemontesi.
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L'Italia dopo la crisi degli anni Novanta
Ai primi anni Novanta ha avuto fine il sistema politico sorto nel dopoguerra, in
conseguenza degli effetti congiunti del crollo del comunismo sovietico e dell'azione della
magistratura (operazione Mani pulite) diretta contro la diffusa corruzione pubblica.
Il crollo dei regimi comunisti ha indotto nel 1991 il Partito comunista ad autosciogliersi,
dando vita al Partito democratico della sinistra. Nel 1993-94 si sono sciolti anche il Partito
socialista e la Democrazia cristiana, mentre è venuta emergendo nell'Italia settentrionale
la Lega nord, una formazione politica che, dopo aver agitato la bandiera della secessione
della Padania dal resto del paese, si è posta quale obiettivo la trasformazione dello Stato
in senso federale.
Nel 1993 per opera dell'imprenditore Silvio Berlusconi è nata Forza Italia, un partito
volto a raccogliere intorno a sé il consenso moderato; nel 1994 si è costituita Alleanza
nazionale, un partito di destra che ha assorbito il Movimento sociale italiano, il partito
neofascista sorto nel dopoguerra. L'introduzione di un sistema elettorale maggioritario
nel 1993 ha portato alla formazione di due poli, l'uno di centro-destra e l'altro di centro-
sinistra, in forte conflittualità. Il centro-destra ha vinto le elezioni nel 1994, il centro-
sinistra nel 1996. Nel 2001 è tornato al potere il centro-destra. Un aspetto quanto mai
negativo della vita civile del paese è stata la forza persistente dimostrata negli ultimi
decenni (ma si tratta di una piaga antica) dalle organizzazioni criminali, in primo luogo la
mafia e la camorra, che hanno diffuso in vaste aree pratiche di grande violenza e di
illegalità.
Un momento importante per l'Italia è stato l'ingresso nell'area della moneta unica
europea (euro), che a partire dal 2002 ha sostituito in vari paesi dell'Unione europea le
tradizionali monete nazionali.
[Testo adattato da Storia di Italia nella Enciclopedia dei ragazzi, tratto da Treccani].
79
14. IL CONGIUNTIVO
14.1. Il congiuntivo
Congiuntivo presente
-are -ere -ire → -a -ire → -isca
Cantare Mettere Condividere Finire
Bisogna che: Conviene che:
Virginia pensa che: La mamma vuole
che:
condivida finisca
canti
condivida finisca
canti metta
condivida finisca
canti metta
condividiamo finiamo
cantiamo metta
condividiate finiate
cantiate mettiamo
condividano finiscano
cantino mettiate
mettino
le pizze con tutti. il prima possibile.
bene.
l’acqua a bollire.
80
Congiuntivo presente verbi essere/avere
Essere → Loro spera che: Avere → Può darsi che:
sia abbia
sia abbia
sia abbia
siamo abbiamo
siate abbiate
siano abbiano
a posto. fame.
Esercizio
Costruite delle frasi mettendo il verbo tra parentesi al congiuntivo presente:
Non tutti i verbi sono regolari. Tranne i verbi irregolari al congiuntivo possiamo
trovare:
- andare → vada - dare → dia
- dire → dica - dovere → debba
- fare → faccia - sapere → sappia
- venire → venga - stare → stia
- potere → possa - uscire → esca
81
C) Speranza → Mi auguro/Spero che vincano il lotto, ne hanno proprio bisogno.
D) Stato d’animo → Sono contento che l’intervento sia andato così bene.
F) Incertezza → Non sono sicuro / certo che l’informe non abbia degli errori.
★ A meno che/tranne che: a menos que/a no ser que → Verremo, a meno che
ore.
★ Nel caso (in cui): en el caso (en que/de que) → Nel caso vengano finalmente
★ Perché/affinché: por para que, con el fin de que → Chiameremo più tardi,
★ Prima che: antes de que → Dobbiamo finire il progetto prima che arrivi il capo.
★ Purché/a condizione che/a patto che/basta che: con tal de que, a condición
de que, con tal que, para que → Andiamo a cena fuori, a condizione che il
★ Senza che: sin que → Mi vedrò con Agnese, senza che la mia ragazza lo sappia.
82
Esercizio
Completate le frasi con le congiunzioni seguenti: affinché, sebbene, purché,
nonostante, senza che.
amici.
- Mauro sembra stanco, non so cosa gli sia successo ieri nel lavoro.
- Spero che voi siate riusciti a superare il compito d’italiano.
Congiuntivo passato
Parlare Prendere Uscire
io abbia parlato abbia preso sia uscito/a
tu abbia parlato abbia preso sia uscito/a
lui/lei/Lei abbia parlato abbia preso sia uscito/a
noi abbiamo parlato abbiamo preso siamo usciti/e
voi abbiate parlato abbiate preso siate usciti/e
loro abbiano parlato abbiano preso siano usciti/e
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14.5. Il congiuntivo imperfetto.
Il congiuntivo imperfetto
-are → -assi -ere → -essi -ire → -issi
Cantare Avere Uscire
- Essere: Io fossi, tu fossi, lui/lei fosse, noi fossimo, voi foste, loro fossero
- Dire: Io dicessi, tu dicessi, lui/lei dicesse, noi dicessimo, voi diceste, loro dicessero
- Fare: Io facessi, tu facessi, lui/lei facesse, noi facessimo, voi faceste, loro facessero
- Stare: Io stessi, tu stessi, lui/lei stesse, noi stessimo, voi steste, loro stessero
Esercizio
Completa le frasi con il congiuntivo imperfetto:
84
14.6. Il congiuntivo trapassato
- Non ho chiuso la finestra perché pensavo che tu l’avessi chiusa prima di uscire.
- Pensavo che tu avessi partecipato alla festa.
- Nonostante avessi portato la macchina, ho preferito di tornare a casa a piedi.
- Non ho accettato benché me l’avesse chiesto un sacco di volte.
Congiuntivo trapassato
Comprare Vendere Uscire
85
15. IL PERIODO IPOTETICO
86
15.2.Usi della particella ci.
★ Come pronome diretto (noi) → È molto educato: ci sorride ogni volta che ci
vede
ci vado più.
sapevo niente.
87
Esercizio
Completa con le particelle ci o ne
88
16. EVVIVA L’ ARTE!
I verbi sottolineati sono stati coniugati nella forma passiva. La differenza tra la forma
attiva e la passiva è che mentre nella forma attiva l'attenzione viene posta sul
soggetto che compie l'azione, nella forma passiva ci si concentra sull'azione. Tutti i
verbi transitivi, ossia quei verbi che ammettono un complemento oggetto, possono
essere trasformati alla forma passiva.
Il complemento oggetto della frase attiva diventa il soggetto della frase passiva e il
soggetto della frase attiva diventa il complemento d'agente (se è un essere animato)
o di causa efficiente (se è un essere inanimato) della frase passiva. Entrambi i
89
complementi sono introdotti dalla preposizione da. Il complemento d'agente o di
causa efficiente può essere omesso nella frase passiva.
Formazione → Può essere costruito in diversi modi, secondo il tempo verbale della
frase:
Ma:
- Un’idea è stata proposta da Luigi/Un’idea viene proposta da Luigi.
- Un quadro è dipinto dal pittore/Un quadro viene dipinto dal pittore.
90
Verbo andare + participio passato
Il verbo andare è seguito dal participio passato del verbo della frase attiva. Questo
costrutto è usato solamente nei tempi semplice senza esprimere il complemento
d'agente.
OSSERVAZIONI:
2. Nei tempi semplici si può usare sia essere che venire, nei tempi composti però
solo il verbo essere.
Esercizio
Abbinate le due colonne:
91
Esercizio
Formate delle frasi con il si passivante come nell'esempio.
a) Il buon giorno (vedere) dal mattino → Il buon giorno si vede dal mattino.
92
TRADUZIONE DEI DIALOGHI
Dialogo 1
Anna: ¿Dígame?
Chiara: ¡Hola Anna, soy Chiara!
Anna: ¡Hola, Chiara! ¿Cómo estás?
Chiara: Muy bien, ¿y tú?
Anna: Bien. ¿Y Fausto cómo está?
Chiara: Bien, ha encontrado un trabajo nuevo y ahora vivimos juntos.
Anna: ¡Menuda noticia!
Chiara: Sí, aunque en realidad tengo otra noticia que darte…
Anna: ¿Cuál?
Chiara: ¡Nos casamos!
Anna: ¡Ohh! ¿Estás contenta?
Chiara: Claro, mucho.
Anna: ¿Y cuándo os casáis?
Chiara: El año que viene en primavera.
Anna: Perdona la pregunta, pero, ¿no sois demasiado jóvenes? ¿Cuántos
años tenéis?
Chiara: Fausto tiene 23 años y yo tengo 22. ¡Somos jóvenes pero estamos
seguros de querer casarnos!
Anna: Muy bien, Chiara, ¡entonces me alegro por vosotros!
93
Dialogo 2
94
Dialogo 3
Federica: También yo estoy bien. Oye, el próximo sábado hago una fiesta en mi
un balcón grande.
Federica: Yo pago más, pero tengo dos dormitorios, cocina, salón, baño y un
95
Diálogo 4
Florencia!
juntas.
Laura: Vosotras volveréis en el tren de las 21:00 y así nos veremos todas para
96
Diálogo 5
Freddo: ¿No sabes eso que dicen? “Desayuna como un príncipe, almuerza como
hambre? Me han dicho que en Gino hacen una pizza margarita muy
quiero un tiramisù.
Freddo: ¡Venga!
97
Bibliografia/ Webgrafia
98
Anesi
○ Gestione aziendale
○ I connettori (congiunzioni)
99
GESTIONE AZIENDALE
CONTABILITÀ
MASSE PATRIMONIALI
100
finanziari a breve termine, denaro contante e altro attivo liquido (denaro in cassa o
nei saldi dei conti bancari).
Invece, l’attivo non corrente sono gli elementi che consentono l’attività produttiva
dell’azienda e sono permanenti. Ci riferiamo alle immobilizzazioni materiali (non
saranno vendute o riciclate, ma saranno utilizzate per lo sviluppo dell’attività),
immobilizzazioni immateriali (insieme di elementi immateriali costituiti dai diritti
suscettibili di valutazione economica, come brevetti, marchi o diritti di trasferimento)
e immobilizzazioni finanziarie (investimenti permanenti in altre società).
Passivo: è l’insieme delle risorse finanziarie ottenute dall’azienda per lo sviluppo delle
sue funzioni, che riflette l’origine dei fondi o della struttura finanziaria dell’azienda.
È classificato in passivo non corrente, passivo corrente e netto patrimoniale. Il passivo
non corrente fa riferimento ai debiti con scadenza superiore a un anno, mentre il
passivo corrente è costituito da debiti che maturano a breve termine, prima di un
anno. Il netto patrimoniale fa riferimento al capitale proprio dell’azienda e, pertanto,
non ha l’obbligo di rimborsare (non esigibili).
101
DOCUMENTAZIONE COMMERCIALE E CONTABILE DI BASE
L’ORDINE
L’ordine è la richiesta di acquisto da
parte di un cliente a un fornitore in
modo che questi gli possa fornire i beni
e i servizi richiesti. L’ufficio acquisti è
responsabile della gestione e del
controllo degli ordini e
dell’ottenimento delle migliori
condizioni di acquisto per l’azienda.
L’ordine non è un documento ufficiale
e, per questo motivo, ogni azienda
utilizza il modello che meglio si adatta
alle sue esigenze.
102
LA BOLLA DI CONSEGNA
LA FATTURA
103
LA CAMBIALE
L’ASSEGNO
104
IL PAGHERÒ
LA RICEVUTA
105
Orizzontale
2. Consente a un istituto di credito di essere obbligato a pagare una somma di denaro a un individuo
o a un’entità per ordine di uno dei suoi clienti.
4. L’insieme delle risorse finanziarie ottenute dall’azienda per lo sviluppo delle sue funzioni, che riflette
l’origine dei fondi o della struttura finanziaria dell’azienda.
7. Documento scritto attraverso il quale una persona si impegna a pagare a un’altra persona una certa
quantità di denaro in una data precedentemente stabilita. L’addebito viene solitamente effettuato su
un conto corrente.
8. Viene utilizzata per documentare la situazione che si verifica quando il venditore concorda con
l’acquirente un posticipo del pagamento della fattura. Serve a certificare un ordine di pagamento che
deve essere reso effettivo in un determinato luogo e data di scadenza.
Verticale
106
I CONNETTORI (CONGIUNZIONI)
I connettori (congiunzioni) sono parole che servono per congiungere, cioè per unire
due parole (Lucia e Marco sono fratelli) oppure due frasi (Tornerò presto a casa
perché domani mi alzo presto per lavorare).
Ci sono moltissimi tipi di connettori, che legano le parole o le frasi in modo diverso
e con significati diversi. Facciamo una divisione in connettori coordinanti e connettori
subordinanti.
Questa rivista è trimestrale, cioè esce una volta ogni tre mesi.
F. Correlativi → Perché mettono in relazione → sia… sia, né… né, così… come,
non solo… ma anche…
107
Non mi piace né il mare né la montagna, per le vacanze preferisco
rimanere nella città.
I connettori subordinati → Uniscono due elementi: una frase principale e una frase
secondaria meno importante.
Devi parlare più piano in modo che possa capire quello che mi dici.
Per quanto ne so, Roberto non andrà dal dentista perché ha paura.
108
INFATTI, INSOMMA, ALLORA, DUNQUE, QUINDI
INFATTI
Si usa per dare più forza a una affermazione precedente con un significato che è
abbastanza vicino a “in realtà, effettivamente, come dimostrazione di quel che si è
detto prima, tanto è vero che … “:
In un dialogo, infatti può confermare anche quanto dice l’altra persona con il senso
di “a dimostrazione del fatto che sono d’accordo con te dico questo”:
Sempre in un dialogo infatti si può usare per confermare enfaticamente quello che
qualcuno ha detto (normalmente con tono esclamativo) nel senso di “È proprio vero!
Sono completamente d’accordo!”:
INSOMMA
È un avverbio e si usa per introdurre o per richiedere una conclusione che è diventata
ormai necessaria. ha il senso di “in conclusione, sommando quello che abbiamo
detto”:
109
Usato come risposta, significa una non totale adesione a quanto si afferma, una
nonadesione più o meno marcata a seconda del tono di voce. Il senso è “così così”,
“non del tutto”, “poco”:
ALLORA
Ha diversi significati. In generale, come avverbio di tempo significa “in quel tempo,
in quel momento”:
Nel 1871 è stata fondata la prima associazione per la protezione degli animali
in Italia. Allora nessuno pensava ai diritti animali.
Può anche indicare “in questo caso” e introdurre una conclusione (talora la
conseguenza di una ipotesi in correlazione con una frase introdotta da se):
Se vuoi vivere in un mondo più civile, allora non puoi essere indifferente al
maltrattamento degli animali.
Un senso analogo è quello di allora che significa appunto “di conseguenza” o “per
questa ragione”:
Le persone non si informano e allora è chiaro che non sanno cosa fanno gli
allevatori agli animali da pelliccia.
Allora: l’argomento di cui vorrei parlare oggi è la questione del rispetto degli
animali.
110
DUNQUE
Significa “di conseguenza”, “per questa ragione”, con un valore similare a quello di
allora, ma un po’ più formale e profondo:
Gli uomini credono di essere i più forti di tutte le specie viventi. si sentono
dunque i padroni della Terra.
111
C’È BISOGNO DI / BISOGNA / HO BISOGNO DI
● Quando c’è bisogno di (è necessario) Marco è sempre lì, infatti è una persona
molto alla mano.
● Bisogna (è necessario) subito versare la salsa sugli spaghetti dopo che li abbiamo
scolati, altrimenti si incollano.
● Ho bisogno di (io devo arrivare) un po’ di riposo o magari solo di stare un po’ solo.
★ Avere bisogno di + infinito o nome (costruzione personale: io, tu, lui, lui/lei/Lei,
noi, voi, loro).
Esercizio
Inserite le seguenti parole al posto giusto: hai bisogno - bisogna - c’è bisogno - ho
bisogno - bisogna - non c’è bisogno
risolverlo.
in tempo.
112
COME SCRIVERE UN’E-MAIL O UNA LETTERA (INFORMALE/AMICHEVOLE)
10 marzo 2019
Mittente: chi manda la lettera / l’e-mail Destinatario: chi riceve la lettera / l’e-mail
Giulio/a Rossi,
Via dei Poeti, 34
00186 Roma
Sig. Mario Cantarini
Via Santo Stefano, 49
22475 Bollate (MI)
- L’abbreviazione, spesso, prima del nome: dott. (dottore), ing. (ingegnere), sig.
(signor), sig.ra (signora), prof. (professore), prof.ssa (professoressa), ecc.
- Il CAP, codice di avviamento postale: prima della città.
- La sigla della provincia si scrive dopo la città meno grandi. Alcune sigle sono:
RM (Roma), MI (Milano), BO (Bologna), FI (Firenze).
113
Alcune espressioni utili per scrivere:
114
PROCESSO DI RICERCA DI LAVORO
115
● Borse di lavoro: si tratta di uno spazio in cui le aziende registrano le loro
offerte di lavoro e, a loro volta, le persone che cercano un lavoro possono
consultare le offerte a cui sono interessate. Normalmente, per utilizzare
questi spazi, entrambe le parti, azienda e lavoratore, devono registrarsi.
Le borse di lavoro possono essere pubbliche o private di società,
istituzioni pubbliche o private, sindacati, associazioni professionali, centri
di studio, sindacati, ecc.
116
STRUMENTI DI RICERCA DELL’OCCUPAZIONE
Le tecniche o gli strumenti che verranno utilizzati variano a seconda del tipo di offerta
e di se provengono da un'azienda pubblica o privata ma, in tutti i casi, gli strumenti
più utilizzati sono la lettera di presentazione e il curriculum.
Lettera di presentazione
È uno scritto che viene utilizzato per accompagnare il curriculum e che serve a
presentare la candidatura e a mostrare interesse nel processo di selezione di
un'offerta di lavoro. È necessario che questo documento sia scritto bene, senza errori
di ortografia e cercando di non usare frasi lunghe o ripetere delle parole. Inoltre,
deve comprendere alcuni contenuti minimi per offrire una buona prima immagine.
Devono essere presi in considerazione i seguenti aspetti:
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personali e professionali che fanno del richiedente il candidato ideale e la richiesta
di partecipazione al processo di selezione.
Curriculum
Esistono molti tipi di curriculum, sebbene i più utilizzati siano quelli funzionali e quelli
cronologici:
Criteri di redazione: la redazione deve essere accurata e corretta, non deve utilizzarsi
la prima persona e deve avere una lunghezza massima di due fogli DIN A4. Il foglio
deve essere bianco e di qualità, e il testo deve essere digitato a computer e
schematico. Deve essere scritto tenendo conto di ciò che può essere di interesse per
l'azienda e sottolineando gli aspetti positivi e non quelli negativi. È possibile
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omettere informazioni, ma non falsificare i dati. Infine, il curriculum deve includere
una foto recente del candidato, formato fototessera.
ESEMPIO DI LETTERA DI PRESENTAZIONE
Come abbiamo visto, una lettera di presentazione ci può servire per mostrare il
nostro interesse nel processo di selezione di un'offerta di lavoro vediamo un esempio
di una richiesta di lavoro in un’azienda di amministrazione per lavorare come
segretario. Vediamo un annuncio di lavoro e una possibile lettera di presentazione:
Annuncio di lavoro
Lettera di presentazione
Egregio Direttore,
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Distinti saluti,
Juan Guerra
Come abbiamo visto, ci sono formule di apertura e di chiusura che servono a
cominciare e finire una lettera oppure una mail formale:
Formule di apertura:
- Egregio Signore/Dottore/Direttore
- Gentile/Gentilissima Signora
- Gentili Signori/Signore
- Spettabile Ditta
Formule di chiusura:
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ESEMPIO DI CURRICULUM VITAE (CV)
Una volta che abbiamo dimostrato il nostro interesse nel colloquio arriva il momento
di consegnare il nostro curriculum. Come abbiamo visto, il curriculum vitae è il
documento che contiene e riflette i dati personali, accademici e professionali della
persona che richiede il posto di lavoro. Vediamo un possibile CV per l’annunzio di
lavoro visto nel documento sulla lettera di presentazione:
Curriculum Vitae
Informazioni personali
Istruzione e Formazione
Titoli di Studio: 2012-2014: Ilerna Online. Formazione Professionale in
Assistenza alla Direzione (voto: 9,5/10)
Spagnolo: madrelingua.
Italiano: ottima comprensione e produzione scritta e orale.
Inglese: buona comprensione scritta e orale.
Francese: livello utente.
Esperienze lavorative
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2014-2017: Segretario presso il Gruppo “Administración, S.L.” dove ho
lavorato nell’area manageriale e, soprattutto nell’area di risorse umane.
Valencia (Spagna).
(Firma)
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Soluzioni
Nota: Tened en cuenta que algunas de las preguntas tienen respuesta libre o sobre
vuestra opinión personal, por lo que las respuestas formuladas aquí en esos casos
son orientativas y han sido elaboradas con ejemplos del profesor.
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f) A me piace lo sport.
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Dialogo 1:
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Rispondete alle domande secondo l’esempio: Con chi lavora Andrea? (con Paula)
→ Andrea lavora con Paula.
Io parto oggi
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Oggi è una giornata importante perché vado a cena dal mio ragazzo e conoscerò i
suoi amici d’infanzia. Parla così tanto di loro che ormai so tutto: Per primo c’è
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Francesco, un ragazzo ossessionato dallo sport che studia Scienze Politiche. Laura e
Lara sono gemelle ma non si assomigliano nei caratteri: Laura è una ragazza molto
timida e taciturna, mentre Lara è un pappagallo e non tace mai. Infine, c’è Simone,
uno studente di Belle Arti molto solare che vuole lavorare disegnando fumetti. Non
vedo l’ora di conoscerli!
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d) Esce spesso con una ragazza italiana. → Escono spesso con delle ragazze italiane
e) Viene a cena una persona importante. → Vengono a cena delle persone importanti
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Dialogo 2:
a) È italiano José?
b) Cosa fa in Italia?
c) Dove abita?
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b) Cosa fanno Gennaro e i suoi amici quando non vogliono giocare a calcio?
Quando non giocano a calcio loro prendono la macchina e vanno al mare a rilassarsi.
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Completate la tabella:
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Página 31
Dialogo 3:
Sabato sera fanno una festa a casa di Federica per il compleanno di suo fratello.
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e) Dove deve andare Luca il prossimo sabato? (Parigi) → Deve andare a Parigi
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d) Il mese scorso ho visto che c'erano dei cinghiali che attraversavano la strada.
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a) Avete degli amici progetti (spagnoli) → So che i vostri amici sono spagnoli.
d) Martina ha due cugine (belle). → Martina, le tue cugine sono veramente belle.
Página 44
c) Perché non (noi - pensare) di studiare di più? → Perché non abbiamo pensato di
studiare di più?
d) Laura a chi (regalare) i tuoi vestiti? → Laura, a chi hai regalato i tuoi vestiti?
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f) Marco e Lara (dormire) bene in quel albergo. → Loro hanno dormito in quel
albergo.
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a) (Io - arrivare) cinque minuti prima di te → Io sono arrivato cinque minuti prima di
te.
c) Loro (ritornare) dalla Germania e adesso sono in pensione. → Loro sono ritornato
dalla Germania.
d) L’estate scorsa (noi - stare) in Venezia. → Noi siamo stati in Venezia l'estate scorsa
f) Federica, Emma, a che ora (tornare) questa sera? → Voi a che ora siete tornati
questa sera?
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a) Enrico (potere partire) con la macchina perché è guasta → Enrico non è potuto
partire con la macchina perché è guasta.
b) Io non (volere comprare) una casa in montagna, mi piace di più il mare. → Non ho
voluto comprare una casa in montagna perché mi piace di più il mare.
c) Mi dispiace che Marco non vi è potuto accompagnare, alle fine (dovere tornare)
da sole. → Mi dispiace che siete tornati da sole perché Marco era impegnato.
e) Signor Rossi, come (potere affrontare) una situazione così? → Signor Rossi, come
Lei ha potuto affrontare una situazione così.
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Dialogo 4:
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a) A che ora (voi - uscire) del lavoro? → A che ora uscirete del lavoro?
b) Quanto sembra giovane! Non (avere) più di ventidue anni. → Quanto sembra
giovane! Non avrà più di ventidue anni.
c) - Babbo, da grandi (noi - diventare) dei famosi calciatori! - Sono sicuro, cari miei.
→ - Babbo, da grandi diventeremo dei famosi calciatori! - Sono sicuro, cari miei.
d) Se la mia fidanzata mi dice di sposarci (io - lasciare) il lavoro per andare da lei. →
Se la mia fidanzata mi dice di sposarci lascerò il lavoro per andare da lei.
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a) Quando andremo al cinema a vedere il nuovo film della Marvel? (quando / leggere
il fumetto) → Andremo al cinema a vedere il nuovo film della Marvel quando avrò
letto il fumetto.
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a) Con chi hai viaggiato a Bari? (sorelle) → Sono andato a Bari con le mie sorelle.
b) Da chi sei andato a cercare aiuto? (mamma) →Sono andate a cercare aiuta dalla
mamma, come sempre.
d) Per chi è questo regalo? (suocera) → Questo regalo è per mia suocera.
e) Chi mi può prestare una bici? (sorella) → Tua sorella ti può prestare una bici.
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Dialogo 5:
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Emma vuola la bistecca alla fiorentina ben cotta.
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Completate il dialogo che segue con i verbi dati: mangiavamo, leggevo, credevo,
camminavo, seguivo, credevi, viveva, urlava, pensavo.
Giovanni: Ieri camminavo nel mercato di S. Giorgio mentre leggevo un libro quando
all'improvviso ho visto Silvana.
Raffaella: Senti, Giovanni, questo che mi racconti è molto strano. Non credo che sia
stato così. Prima credevo che fosse reale, ma penso che mi stai raccontando il film di
Bruce Lee che abbiamo visto insieme l’altro ieri mentre mangiavamo la pizza e te
credevi fosse reale.
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a) Ogni volta che (io - vedere) Delia (io - sorridere) come un bambino. → Ogni volta
che vedevo Delia sorridevo come un bambino.
b) Tutte l’estate (noi - fare) villeggiatura a Isola delle Femmine. → Tutte l’estate
facevamo villeggiatura a Isola delle Femmine
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c) Mentre (loro - cantare), tutti (noi - battere) le mani. → Mentre cantavano, tutti
battevamo le mani.
d) Quando (io - spiegare) la lezioni, gli alunni (fare) finta di capire. → Quando
spiegavo la lezioni, gli alunni facevano) finta di capire.
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È stato un giorno di agosto. La mattina faceva molto caldo e per questo ho comprato
un gelato. I bambini non volevano mangiare nulla e meno male perché, appena
cominciavano a mangiare il gelato, è arrivata Sofia e ci ha detto di salire sulla sua
macchina. Non c’era molta gente in città ma anche così deserta sembrava bellissima.
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c) Trovo Giorgio molto interessante, e tu? (sì) → Sì, lo trovo molto interessante.
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a) Quanti chili di patate vuole, Signora? (un chilo) → Ne voglio un chilo, grazie.
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d) Quanti occhiali di sole hai? (tre) → Ne ho tre.
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Pietro: Ciao Sabina, come stai? Cosa hai fatto di bello ieri?
Sabina: Bene Pietro, bene, grazie. Ieri è stata una giornata meravigliosa. La mattina
mi sono svegliata presto e ho chiamato Luigi per fare colazione insieme. Ci siamo
trovati in centro e siamo andati a fare shopping. A Luigi non piace fare shopping,
infatti si è lamentato un sacco.
Pietro: Lo capisco, io mi sono arrabbiato con la mia ragazza l’ultima volta che siamo
andati a fare shopping.
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a) Di solito Mario si veste bene (oggi però male) → Oggi però si è vestito male.
b) Ogni mattina mi fermo dal panettiere e compro un pane (oggi - comprare due) →
Oggi invece ne ho comprato due.
c) Abbiamo litigato con Lara (lei - arrabbiata con noi) → Ieri sera Lara si è arrabbiata
con noi perché abbiamo litigato.
d) Non è arrivato in tempo (lui - non sbrigare- arrivare tardi) → Lui non si è sbrigato
mai e per questo arriva sempre tardi.
e) Immagino che siete stanche (non - sedere - in tutto il giorno) → Siamo veramente
stanchi, non ci siamo seduti in tutto il giorno!
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Completate le frasi con i seguenti verbi con i verbi all’imperativo: dire, guardare,
chiamare, passare, chiudere.
b) Per cortesia, ogni volta che esci fuori chiudi la porta con le chiavi.
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Mamma: Luca, Luigi, mi piacerebbe proprio prendere un gelato. Vorreste anche voi
un gelato?
Luca: Per me sarebbe meglio non mangiare nulla, mi fa male la pancia. Tu invece,
Luigi, sicuro te ne prendi uno. Sei un ciccione e ti mangeresti tutti i gelati del negozio.
Non è vero mamma che Luigi si mangerebbe tutti i gelati?
Luigi: Dai, scemo, non mi devi prendere in giro. Anzi, secondo me ti farebbe bene
mangiare un gelato se ti fa male la pancia.
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a) Perché non hai mangiato il pesce? (non avevo fame) → L’avrei mangiato, ma non
avevo fame. En el libro pone mangiata pero lo correcto es mangiato, “pesce” es
masculino. Disculpad por el error.
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b) Perché non sei andato al parco? (cominciato a piovere) → Sarei andato al parco
ma ha cominciato a piovere tantissimo.
c) Come mai non è venuta Giulia alla festa? (non l’abbiamo invitato) → Giulia sarebbe
venuta alla festa ma non l'abbiamo invitato.
d) Perché Nino non è andato ieri dal dentista? (ha avuto paura) → Nino sarebbe
andato dal dentista ma ha avuto paura.
Página 71
a) Sono certa che lunedì sarà una bellissima giornata → Ero certa che lunedì sarebbe
stata una bellissima giornata.
b) I nostri parenti sanno cosa mangeremo nel nostro matrimonio. → Sapevo che i
nostri parenti avrebbero saputo cosa si mangiava nel nostro matrimonio.
c) Blasco dice che troverà lavoro. → Blasco era sicuro che avrebbe trovato un lavoro.
d) Sei certa che la piazza del Plebiscito mi piacerà? → Ero sicuro che ti sarebbe
piaciuta la piazza del Plebiscito
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a) Gli arabi (abitare) in Spagna circa 800 anni! → Gli arabi abitarono in Spagna circa
800 anni!
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Página 73
Completati le frasi con le forme verbali della tabella dei verbi irregolari:
Página 81
a) Mi pare che Laura e Paula non (volere) andare al mare → Mi pare che Laura e
Paula non vogliano andare al mare
b) Bisogna che io (finire) presto, altrimenti arriverò in ritardo! → Bisogna che io finisca
presto, altrimenti arriverò in ritardo!
c) Credo che tu (essere) una buona persona, davvero. → Credo che tu sia una buona
persona, davvero.
d) Non ricordo da quanto tempo né Chiara né io (parlare) con Cristina. → Non ricordo
da quanto tempo né Chiara né io parliamo con Cristina
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b) Mi lascerà le sue piante durante le vacanze, senza che io non sia portata per le
piante.
c) Carlo e Alice sono venuti al mio compleanno insieme, sebbene si sono lasciati la
settimana scorsa.
d) Chiamo il tassi subito, affinché faccia in tempo di prendermi all’uscita del lavoro.
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a) Pensavo che Ilaria non (mangiare) carne. → Pensavo che Ilaria non mangiasse
carne.
b) Lucia credeva che Mario e Andrea (parlare) bene il cinese. → Lucia credeva che
Mario e Andrea parlassero bene il cinese.
d) Bisogna che (noi - comprare) una casa in campagna. → Bisogna che comprassimo
una casa in campagna.
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4. A Mattia gli è stato → f. tolto il ciuccio prima di andare in asilo nido.
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a) Il buon giorno (vedere) dal mattino → Il buon giorno si vede dal mattino.
d) Dalla mia camera da letto (sentire) tutto. → Dalla mia camera da letto si sente
tutto.
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