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La fornitura di acqua ha origine negoziale (sub specie di contratto di somministrazione ex art.

1563
c.c.), pertanto al relativo canone deve essere riconosciuta natura di corrispettivo contrattuale.

"La natura privatistica del rapporto di utenza Idrica comporta che il termine di prescrizione per il
diritto al pagamento del canoni abbia durata quinquennale ex art. 2948, c. 1, n. 4, c.c., come del
resto avviene per tutti i contratti di somministrazione periodica o continuativa". Questo è il
principio di diritto espresso dal Tribunale di Roma con la sentenza n. 16041 dell'08 agosto 2017 in
materia di prescrizione di debiti da utenza idrica.
Prescrizione e decadenza delle bollette. In entrambi i casi, il passare del tempo determina la perdita
di un diritto. In realtà esse sono sostanzialmente diverse.Mediante la prescrizione si opera
l'estinzione dei diritti, nei casi in cui il titolare non li eserciti entro il termine previsto dalla legge
(codice civile, art.2934 e segg.).
La decadenza prevede la perdita della possibilità di esercitare un diritto per il mancato esercizio in
un termine perentorio (codice civile, art.2964 e segg.).
La prescrizione e la decadenza non possono essere rilevate d'ufficio da un giudice, ma è
indispensabile contestare attivamente il decorso dei termini (personalmente o mediante avvocato).
La prescrizione e la decadenza vanno immediatamente valutate sia nei casi in cui si intenda
esercitare un diritto, sia in merito a richieste di adempimenti (pagamenti di multe, bollette, cartelle
esattoriali, ecc.); il pagamento preclude la possibilità di opporre la prescrizione.

Bolletta acqua e termini di prescrizione Può accadere che l'ente erogatore del servizio idrico
richieda il pagamento di canoni per la fornitura d'acqua anche a distanza di molto tempo.
In materia di consumi idrici, la prescrizione è di 5 anni: la richiesta di pagamento deve giungere,
con una raccomandata a.r., all'utente entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui
si è verificato il consumo di acqua.
Più precisamente, non è sufficiente che la richiesta venga inviata dall'ente gestore del servizio idrico
entro il termine di cinque anni, ma che giunga all'utente entro tale scadenza.
Infatti il termine di prescrizione può essere interrotto solo se il creditore ha la certezza che il
debitore abbia ricevuto l'atto inviatogli, tramite la ricezione della raccomandata.
Se poco tempo prima della scadenza del termine di prescrizione di cinque anni si dovesse ricevere il
pagamento degli arretrati in un'unica soluzione, cioè le annualità di consumi, alle quali viene anche
sommata la cosiddetta "quota fissa", sarà possibile richiedere all'ente gestore di poter rateizzare
l'importo richiesto.
La conferma delle giurisprudenza di legittimità. Il prezzo della somministrazione d'acqua da parte
di un ente fornitore, che venga pagato annualmente o a scadenze inferiori all'anno in relazione ai
consumi verificatisi per ciascun periodo, configura una prestazione periodica con connotati di
autonomia nell'ambito di una "causa petendi" di tipo continuativo, sicché è incluso nella previsione
di cui all'art. 2948, n. 4, cod. civ., ed il relativo credito è soggetto alla prescrizione breve
quinquennale. (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza di merito che aveva qualificato come
unitaria la prestazione dedotta in corrispettivo di un contratto di fornitura d'acqua da parte di un
Comune, ed aveva ritenuto conseguentemente applicabile, al credito vantato da quest'ultimo,
l'ordinario regime di prescrizione decennale). (In tal senso Corte di Cassazione, Sezione 3 civile
Sentenza 27 gennaio 2015, n. 1442).

Fonte: http://www.condominioweb.com/bollette-prescrizione-fornitura-acqua.14343 - ixzz54QW4zLZb


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