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Ordinanza definitiva inappellabile del Collegio di Giudici della III Sezione (Diritto Societario) del Tribunale di Roma.
L'Ordinanza censura e revoca giudizialmente l'amministratore della Radio Roma Nord S.r.l. Antonella Duranti poiché, dopo essere succeduta al fratello Fabio nell'amministrazione della società che lui ha fondato e gestito per trent'anni, trasferisce l'azienda "Radio Radio" a una società costituita appositamente dal marito Ilario Digiovambattista, fatto rilevante gravissima irregolarità.
Ordinanza definitiva inappellabile del Collegio di Giudici della III Sezione (Diritto Societario) del Tribunale di Roma.
L'Ordinanza censura e revoca giudizialmente l'amministratore della Radio Roma Nord S.r.l. Antonella Duranti poiché, dopo essere succeduta al fratello Fabio nell'amministrazione della società che lui ha fondato e gestito per trent'anni, trasferisce l'azienda "Radio Radio" a una società costituita appositamente dal marito Ilario Digiovambattista, fatto rilevante gravissima irregolarità.
Ordinanza definitiva inappellabile del Collegio di Giudici della III Sezione (Diritto Societario) del Tribunale di Roma.
L'Ordinanza censura e revoca giudizialmente l'amministratore della Radio Roma Nord S.r.l. Antonella Duranti poiché, dopo essere succeduta al fratello Fabio nell'amministrazione della società che lui ha fondato e gestito per trent'anni, trasferisce l'azienda "Radio Radio" a una società costituita appositamente dal marito Ilario Digiovambattista, fatto rilevante gravissima irregolarità.
riunito nella camera di consiglio del 15 giugno 2011, composto dai Sig.ri magistrati: dott.ssa dott .. dott. Elena Raganelli Francesco Remo Scerrato Guido Romano Presidente, Giudice, Giudice estensore, nel procedimento n. 26017/2011 r.g. per reclamo proposto ex art. 669 terdecies c.p.c. dal Sig. Fabio Duranti avverso all'ordinanza resa in data 21-30 marzo 2011 dal Giudice designato per la trattazione del procedimento cautelare n. 71821/20 IO r.g.; letti gli atti di causa; sentite le parti; a scioglimento della riserva di cui al verbale dell'udienza del l giugno 2011 (con concessione alle parti del termine di gg. l O per il deposito di note illustrative), ha emesso la seguente ordinanza Con ricorso depositato in cancelleria in data 6 dicembre 20 l O ai sensi del terzo comma dell'art. 2476 c.c., il Sig. Fabio Duranti chiedeva al Tribunale di Roma di disporre la revoca dell'amministratore unico della societ Radio Roma Nord S.r.l., Sig.ra Antonella Duranti, subentrata nella carica al posto del ricorrente a far data dal 14 settembre 2008, manifestando l'intenzione di promuovere, successivamente alla definizione del giudizio cautelare, l'azione di responsabilit della medesima amministratrice con conseguente condanna al risarcimento del danno in favore della societ. A fondamento della domanda, la difesa del Sig. Fabio Duranti rappresentava le numerose gravi irregolarit nella gestione che, a suo dire, giustificavano la tutela richiesta, consistenti precisamente: nel diniego, opposto al socio Fa bio Duranti, di accesso presso gli uffici operativi della societ con conseguente impossibilit, per il ricorrente, di consultare il bilancio e tutta la documentazione contabile della societ tanto che, gi in precedenza, il ricorrente aveva dovuto intraprendere, in via cautelare, un procedimento civile ai sensi del secondo comma dell'art. 2476 c.c.; nell'esistenza di un'operazione contabile (datata 31 dicembre 2008 e rilevata dall'analisi del libro giornale) in base alla quale risultava emessa, nei confronti della societ, la fattura n. l 072 da parte di "fornitori e creditori vari" per l'importo complessivo di . 243.228,00, senza alcuna specificazione in ordine al soggetto emittente; nella concessione di ampi spazi pubblicitari alla societ "Quigioco.it" di cui il Sig. Di Giovambattista Ilario, coniuge dell'amministratrice, proprietario di una quota pari al 18% (e, dunque, in conflitto di interesse) con applicazione di corrispettivi inferiori alle tariffe di mercato e ai prezzi applicati nei confronti di altri clienti; nell'inserimento, nel bilancio del 2009, di un rateo passivo in favore di "Quigioco.it" per . 50.000,00, senza che risultasse la fornitura ovvero il servizio offerto; nel non aver avuto luogo l'assemblea di approvazione del bilancio 2009; nel conseguimento, da parte della societ, di un prestito di . 300.000,00 dalla Sig.ra Asara Maria Bice senza aver preventivamente informato i soci e senza ulteriori specificazioni in ordine alle caratteristiche del prestito; nell'iscrizione tra i ratei passivi di un debito maturato nei confronti dell'Avv. Attilio Baiocchi per . 236.169,99, relativo alla consulenza legale in 78 cause, con imputazione all'esercizio 2009 in violazione del principio di competenza; nell'iscrizione1di un rateo passivo in favore della societ Bajoma s.r.l. per . 40.000,00, senza che possa comprendersene la motivazione; nel conferimento, in data 3 novembre 20 l O da parte dei soci, con il voto contrario del ricorrente, all'amministratrice dell'incarico di procedere alla trattativa per la cessione ovvero la locazione dell'azienda ad un valore non inferiore a . 2.500.000,00 e il totale disinteresse dell'amministratrice verso le proposte di acquisto avanzate dal Durante sin dal giorno successivo all'assemblea. Si costituiva la Sig.ra Antonella Duranti la quale concludeva per il rigetto della domanda cautelare. Si costituiva, altres, il curatore speciale della societ, nominato ai sensi dell'articolo 78 c.p.c.; il quale si rimetteva al Tribunale per l'emissione dei provvedimenti ritenuti opportuni nell'interesse della societ. Con ordinanza resa in data 21-30 marzo 2011, il Tribunale rigettava la domanda cautelare di revoca non ravvisando la commissione, da parte dell'amministratrice -2- resistente, di irregolarit di tale gravit da giustificare l'adozione del provvedimento richiesto. Avverso detta ordinanza proponeva reclamo il socio Fabio Duranti. Ritualmente notificato il reclamo ed il pedissequo provvedimento di fissazione dell'udienza collegiale, si costituiva il curatore speciale della Radio Roma Nord S.r.l. e, all'udienza del l giugno 2011, la Sig.ra Antonella Duranti. Alla medesima udienza, il reclamante depositava ulteriore documentazione di cui parte reclamata chiedeva lo stralcio: quindi, le parti procedevano alla discussione orale della causa, all'esito della quale il Collegio riservava la decisione concedendo alle stesse termine di giorni dieci per il deposito di note illustrative. ************ l. In via preliminare, il Tribunale rileva come parte reclamata non abbia depositato in atti, al momento della costituzione in sede di procedimento di reclamo, il fascicolo di parte di primo grado, ritirato in data 4 aprile 2011 per come si evince dalla annotazione e dalla sottoscrizione riportata sulla copertina del fascicolo d'ufficio del primo grado ("ritirato per avv. Giacobbe in data 4/4/2011 fascicolo di parte pi l faldone blu"). Ebbene, poich, come noto, costituisce un onere della parte provvedere al deposito dei documenti, gi contenuti nel proprio fascicolo della precedente fase cautelare, al fine di sottoporli all'attenzione del Tribunale, deve necessariamente concludersi che, non essendo stato correttamente assolto l'onere in argomento, la presente decisione va presa prescindendo dal contenuto di tali documenti in relazione all'implicita volont dell'interessato di non avvalersene nel presente grado del procedimento. Al contrario, risultano pienamente utilizzabilj, - in assenza di preclusioni istruttorie nell'ambito dei giudizi cautelari - tutti i documenti prodotti dalle parti sia in sede di costituzione in fase di reclamo sia in sede di deposito delle note illustrative autorizzate dal Collegio. 2. Ci posto, il reclamo proposto dal Sig. Fabio Duranti avverso l'ordinanza resa dal Tribunale di Roma in data 21-30 marzo 2011 fondato e va, conseguentemente, accolto per i motivi che seguono. -3- Va premesso che il giudice di prime cure ha, in punto di diritto, ritenuto che l'azione intrapresa dal socio, ai sensi del terzo comma dell'art. 2476 c.c., costituisca una azione chiaramente connotata dal nesso di strumentalit rispetto ali' azione di responsabilit prevista dalla stessa norma, avendo la funzione di impedire l'aggravamento del danno di cui si intende richiedere il risarcimento nel giudizio di merito e non essendo ipotizzabile un nesso di strumentalit rispetto a un'azione di revoca nel merito, di cui l'azione cautelare anticiperebbe gli effetti. Conseguentemente, ai fini della valutazione dell'esistenza del presupposto delfumus boni iuris per la concessione della cautela in questione, occorre che, sia pure entro i limiti della cognizione necessariamente sommaria, i comportamenti imputati all'amministratore di cui si chiede la revoca, costituenti gravi irregolarit nella gestione della societ, abbiano comportato per la societ un danno attuale e potenzialmente suscettibile di aggravamento con la permanenza in carica dell'amministratore stesso, venendo a mancare, in caso contrario, il presupposto dell'azione di responsabilit alla realizzazione dei cui effetti la misura cautelare finalizzata. Siffatta particolare tutela pu, dunque, essere accordata solo qualora il socio dimostri, sotto il profilo delfumus boni iuris, la probabile verificazione dei comportamenti di cattiva gestione imputabili agli amministratori, oltre all'esistenza e alla consistenza del possibile pregiudizio patrimoniale sofferto dalla societ in conseguenza diretta di tali comportamenti. Parte reclamante, in primo luogo, si duole della interpretazione fornita dal giudicante rilevando come la misura cautelare della revoc.a possa essere chiesta strumentalmente ed in chiave anticipatoria degli effetti di una sentenza (di merito) di revoca per gravi irregolarit (Trib. Lucca, 13 settembre 2007; Trib. Catania, 14 ottobre 2004; Trib. Milano, 30 agosto 2006 e, in particolare, Corte costituzionale, 29 dicembre 2005, n. 481), con la conseguenza che, ai fini di giungere ad un provvedimento cautelare di accoglimento, non occorrerebbe cJ),.e la parte interessata fornisca la prova di un danno gi verificatosi, essendo, aJ contrario, sufficiente la prospettazione di un danno potenziale futuro. Ci posto, sono note al Collegio le differenze (e le conseguenti ricadute pratiche) che i due orientamenti dottrinari e giurisprudenziali assumono in sede di interpretazione del terzo comma dell'art. 2476 c.c. con particolare riferimento all'onere di provare, gi in sede cautelare, l'esistenza di un danno in atto ovvero soltanto potenziale. Tuttavia, il -4- Collegio ritiene che la questione sia, ai fini della presente decisione, irrilevante e che, dunque, non sia strettamente necessario procedere ad una eventuale rimeditazione dell'orientamento fino ad ora seguito da questo Tribunale secondo il quale la revoca degli amministratori di societ a responsabilit limitata una misura cautelare strumentale all'azione sociale di responsabilit esperita contro questi e non pu costituire oggetto di un'autonoma azione di merito (cfr., Trib. Roma, 22 maggio 2007) e che, dunque, la misura in argomento non possa essere interpretata, dilatandone il margine di operativit, al fine di coprire tutte le esigenze di tutela garantite dall'art. 2049 c.c. che, come noto a seguito della riforma del diritto societario, non pi applicabile alle societ a responsabilit limitata. Infatti, la difesa del Sig. Fabio Duranti ha prospettato, a fondamento della domanda cautelare di revoca, situazioni inquadrabili nel perimetro normativa delle gravi irregolarit gestori e da cui discende l'esistenza di un danno certo (o ve, ovviamente, ritentute fondate) per la societ. In particolare, non pu revocarsi in dubbio come la cessione, anche mediante la stipulazione di un contratto di affitto con opzione irrevocabile all'acquisto, dell'azienda di propriet della Radio Roma Nord S.r.l. privi - in assenza di una 'vera' contropartita economica e produttiva - la societ del proprio oggetto impedendogli di svolgere l'attivit che essa, per volont dei soci costituenti, si era proposta. Ancora, l'iscrizione nella contabilit di Radio Roma Nord S.r.l. di debiti che non trovano riscontro nella documentazione societaria costituisce una irregolarit gestoria dalla quale deriva, a carico della compagine sociale, un danno attuale parametrato al valore del debito sociale. 3. Venendo ora al merito della vicenda, il Collegio ritiene di dover circoscrivere l'esame delle numerose doglianze sollevate dal socio Fabio Duranti a quelle invero significative che hanno una incidenza diretta sulla presente decisione. Appare, quindi, opportuno valutare in primo luogo la vicenda relativa alla stipulazione del contratto di affitto del ramo d'azienda. Va sul punto premesso che l'assemblea dei soci della Radio Roma Nord S.r.l. in data 3 novembre 2011, su proposta della Sig.ra Maria Grazia Baiocchi che esponeva le gravi difficolt finanziarie in cui versava la societ e con il voto contrario del Sig. Fabio Duranti, dava mandato all'amministratrice, Sig.ra Antonella Duranti, di procedere "alla -5- trattativa con auspicabile perfezionamento di una cessiOne o locazione dell'azienda a soggetto autorevole dal punto di vista professionale ai valori indicati nell'allegato documento e comunque non inferiori ad una soglia minima di cessione di . 2.500.000,00 ratificando sin da ora l'operato dell'amministratore unico per gli atti che andr eventualmente a compiere in forza di quanto ad esso conferito dallo statuto sociale, sollevandolo sin da ora da qualsiasi responsabilit derivante dal perfezionamento di tali atti che se derivante dal suo operato". Ebbene, sulla base di tale deliberazione assembleare, con contratto del 15 dicembre 2010 (rep. 1474; racc. 537), la societ oggi reclamata concedeva in affitto alla IDG Network S.r.l. - societ costituita in data 10 novembre 2010 e di cui risultano soci i Sig.ri Ilario Di Giovambattista, Giampiero Scardone e Raffaele Zullino - il "Ramo RRN" costituito dall'intera azienda di propriet della societ per la durata di anni sei (rinnovabili tacitamente per un uguale periodo) e verso un canone annuo di . 216.000,00 oltre iva. Ai fini di quel che rileva in questa sede, le parti pattuivano, inoltre, un diritto di opzione, in favore della IDG Network S.r.l., per l'acquisto del descritto ramo d'azienda, opzione da esercitarsi in qualsiasi momento nel corso del rapporto al prezzo di . 2.800.000,00 con la precisazione che "nella ipotesi di esercizio dell'opzione di acquisto ( ... ) la somma dei canoni mensili versati alla data di cessione definitiva acquisir il titolo di acconto sul ' prezzo". Infine, veniva concordato che il prezzo convenuto per l'acquisto "avr una diminuzione forfetaria che viene sin da ora tra le parti concordata e stabilita nell'importo ridotto di . 600.000,00 qualora, durante la data del presente contratto o successivamente alla scadenza dello stesso, terzi o l'autorit giudiziaria decreteranno irrevocabilmente che la propriet del marchio Radio Radio non di propriet della Radio Roma Nord S.r.l. bens di terzi". Tanto premesso in punto di corretta ricostruzione della vicenda negoziale de qua, ritiene il Tribunale di considerare, in questa sede, esclusivamente i profili che attengono alle gestione societaria o, meglio, che possano integrare "gravi irregolarit di gestione" secondo il disposto dell'art. 2476 terzo comma c.c. Devono, al contrario, tralasciarsi le considerazioni attinenti ali' eventuale conflitto di interessi sussistente tra l'amministratrice della Radio Roma Nord S.r.l. e i soci della IDG che, attualmente, sono sottoposti -6- all'attenzione del Tribunale nell'ambito di altri giudizi cautelari (per la precisione, n. 6219/2011 r.g. e n. 23219/2011 r.g.) La difesa dell'amministratrice rappresenta come la decisione di procedere alla cessione, anche mediante stipulazione di un contratto di affitto di ramo d'azienda, sia stata fondata su un accordo della maggioranza dei soci di Radio Roma Nord S.r.L e che, comunque, il merito dell'attivit gestoria non di norma suscettibile di sindacato da parte del giudice. Sul punto, merita di essere osservato come, secondo giurisprudenza costante, la scelta dell'amministratore di societ di capitali di compiere o meno un atto di gestione non di per s suscettibile di essere apprezzata in termini di responsabilit giuridica, per l'impossibilit stessa di operare una simile valutazione con un metro che non sia quello dell'opportunit e perci sconfinante nel campo della discrezionalit imprenditoriale;. solo l'eventuale omissione, da parte dell'amministratore, di quelle cautele, di quelle verifiche o di quelle informazioni preventive normalmente richieste per una scelta di quel genere che pu configurare la violazione dell'obbligo di adempiere con diligenza il mandato di amministrazione e pu quindi generare una responsabilit contrattuale dell'amministrazione verso la societ (in questi esatti termini, Cassazione civile, sez. I, 28 aprile 1997, n. 3652). In altre parole, il sindacato del giudice, sebbene non debba avere ad oggetto il merito delle scelte gestionali e discrezionali dell'imprenditore, ancorch presentino profili di alea economica superiori alla norma, deve prendere in considerazione la diligenza mostrata dall'amministratore nell'apprezzare preventivamente -se necessario, mediante adeguata ed accurata istruttoria preliminare - i margini di rischio connessi all'operazione da intraprendere, cos da non esporre l'impresa a perdite, altrimenti prevenibili (cfr., Cassazione civile, sez. I., 12 agosto 2009, n. 18231 ). Conducendo l'analisi -del caso di specie alla luce dell'orientamento giurisprudenziale ora richiamato, il Tribunale ritiene che la Sig.ra Antonella Duranti abbia omesso proprio l'adozione di quelle verifiche o di quelle informazioni preventive richieste: in particolare, possono addebitarsi all'amministratrice irregolarit sia in relazione al percorso seguito per la addivenire all'affitto dell'azienda sia con riferimento al contenuto economico e giuridico del contratto stesso che, come si vedr immediatamente nel prosieguo, comporta, per la Radio Roma Nord S.r.L, la dispersione del bene azienda senza, - 7 - in contropartita, un significativo vantaggio di natura economica che possa garantire, per il futuro, il mantenimento degli standard produttivi che avevano assicurato, per il passato, un notevole successo tra il pubblico radiofonico e, per conseguenza, un notevole sviluppo per la Radio Roma Nord S.r.l. In altre parole, l'operazione negoziale complessivamente riguardata disvela l'intendimento della reclamata di trasferire l'azienda alla societ IDG Network S.r.l. al fine di proseguire l'attivit prima esercitata da Radio Roma Nord S.r.l. con l'esclusione del socio oggi reclamante. Ci, tuttavia, si concreta in grave danno non solo per il socio, ma anche per la Roma Radio Nord S.r.l. che viene depotenziata e privata delle risorse finanziarie necessarie ad ulteriori investimenti. Con riferimento al profilo attinente al percorso per la stipulazione del contratto, merita di essere ribadito che la deliberazione dell'assemblea imponeva la ricerca - da compiersi evidentemente da parte dell'amministratrice unica - di un "soggetto autorevole dal punto di vista professionale". Tuttavia, non risulta che l'amministratrice abbia compiuto indagini di mercato per ricercare un acquirente in grado di offrire un corrispettivo maggiore di quello poi pattuito e, comunque, un soddisfacente piano di sviluppo dell'azienda. L'indagine di mercato in argomento era, nel caso di specie, particolarmente significativa, atteso il rilevantissimo valore economico delle frequenze FM assegnate che costituiscono un numero chiuso e, in quanto tali, risultano particolarmente appetibili sul mercato. Al contrario, l'azienda stata ceduta ad una societ costituita pochi giorni dopo la delibera dell'assemblea autorizzati va della cessione (e, precisamente, in data l O novembre 20 l O per come si evince dalla visura camerale prodotta in atti) e di cui sono soci il marito dell'amministratrice unica, Sig. Ilario Di Giovambattista, l'avv. Giampiero Scardone ed il Sig. Raffaele Zullino. Inoltre, risulta che la neocostituita societ ha un capitale sociale di soli . l 0.000,00 ed priva di ren,dite di alcun tipo e di una struttura adeguata a mantenere integra la redditivit dell'azienda oggetto di affitto. Incidentalmente, deve evidenziarsi l'importanza di tale ultimo aspetto, in quanto, nell'ipotesi -di difficile verificazione, per la verit - di mancato esercizio d eli' opzione di acquisto da parte della societ conduttrice, la Radio Roma Nord S.r.l. potrebbe vedersi restituita una azienda di valore assai inferiore rispetto a quello attuale. -8- Non pu, dunque, che concludersi che l'azienda sia stata ceduta ad un soggetto privo del requisito dell'autorevolezza e delle capacit finanziarie in grado di garantire l'adempimento delle obbligazioni assunte ed il mantenimento della produttivit dell'azienda. Non conduce a conclusioni difformi l 'esame delle condizioni giuridiche ed economiche del contratto e dei suoi rapporti con la situazione finanziaria di Radio Roma Nord S.r.l. Infatti, a giustificazione della necessit di procedere alla cessione e del prezzo indicato nella delibera assembleare del 3 novembre 20 l O, la Sig.ra Antonella Duranti ha rappresentato, da una parte, che la societ, per come emergerebbe dai bilanci relativi agli anni 2008 e 2009, presentava "indici di indebitamento e di redditivit alquanto deficitari" e, dall'altra, che il prezzo pattuito per l'esercizio dell'opzione di acquisto conforme alla valutazione dell'azienda contenuta nella perizia redatta dal prof. Zavaglia (depositata quale doc. n. 4 alla comparsa di costituzione in sede di reclamo) nella quale il valore m argomento viene indicato come compreso tra . 1.500.000,00 ed . 3.600.000,00. Tuttavia, in primo luogo, il doc. 4 di parte reclamata non pu essere, in alcun modo, considerato una relazione peri tale di stima dell'azienda: infatti, tale documento - conformemente alla sua denominazione ("Presentazione industriale - MBO") - costituisce una presentazione generale della societ Radio Roma Nord S.r.l. con indicazione degli aspetti societari e dei risultati economico finanziari maggiormente significativi. Peraltro, i dati contenuti nel documento in esame n ~ n appaiono pienamente attendibili se si considera, da una parte, che la valutazi<:me eseguita dal prof. Zavaglia sembra risalire al febbraio 2009 (per come risulta dalla prima pagina della relazione) e quindi di quasi due anni anteriore alla stipulazione del contratto di affitto d'azienda (perfezionatosi nel dicembre 2010) e che, comunque, la lettura di essa porta a ritenere che l'azienda fosse ancora in s a l u ~ ~ cos smentendo l'assunto di partenza indicato dali' amministratrice e, cio la societ presentasse forti indici di indebitamento. In particolare, a pag. 32 si legge che "il 2010 pu essere considerato l'anno di consolidamento e razionalizzazione dei progetti di investimento avviati e portati a termine negli esercizi precedenti. La crescita interna potrebbe essere generata, a livello di fatturato, dall' ottimizzazione del portafoglio clienti, ed a livello di margini, dall' ottimizzazione della struttura dei costi". Inoltre, quanto all'anno 2011, viene specificato che "l'ultimo anno di -9- stima rappresenta il momento in cui Radio Roma Nord S.r.l. raggiungerebbe la soglia dei 5 mln/. di fatturato grazie alla crescita interna ed esterna conseguita nel triennio precedente". Ebbene, alla luce delle argomentazioni contenute nella 'presentazione' prodotta dali' amministratrice (e dalla stessa posta a fondamento della necessit della vendita e del prezzo concordato), deve ritenersi che l'azienda di propriet della societ oggi reclamata fosse in un periodo di piena espansione commerciale ed economica, con la conseguenza che essa stata ceduta nel momento in cui potevano essere raccolti i frutti degli investimenti eseguiti -quale, in particolare, quello afferente all'acquisto di una nuova sede specializzata per l'esercizio dell'attivit radiofonica - nel corso degli anni passati (cfr., altres, le considerazioni contenute a pag. 31 della perizia). Ancora, con riferimento al valore economico assegnato all'azienda, il Tribunale non pu che rilevare la sussistenza di una responsabilit dell'amministratrice, la quale si meramente adeguata ad un valore indicato, del tutto apoditticamente, nella pi volte richiamata perizia Zavaglia che, tuttavia, facendo riferimento al moltiplicatore "Ebibda" non appare sul punto esaustiva. Sotto un primo profilo, va evidenziato come l'Ebibda (acronimo dell'inglese earnings before interest, taxes, depreciation and amortization) costituisce un indicatore della redditivit dell'azienda che consente di calcolare il reddito di essa basato solo sulla sua gestione caratteristica e, dunque, il risultato operativo dell'azienda e non gi un criterio di valutazione complessiva dell'azienda medesima: non pu, al contrario, essere utilizzato per stabilire il prezzo della compravendita. Peraltro, anche a voler prescindere da tali considerazioni e da quelle afferenti ali' adeguatezza del valore del moltiplicatore Ebitda utilizzato, contestato da controparte, il Tribunale rileva come l'estensore documento (giova evidenziare che lo scritto non sottoscritto dal prof. Zavaglia) non prenda in considerazione, con la dovuta (vista la finalit per la quale essa stata utilizzata) analiticit, i valori economici di cui costituita l'azienda e, in particolare, il valore della concessione amministrativa per la trasmissione radio fonica, i beni immobiliari di propriet della Radio Roma Nord S.r.l., il valore del canale televisivo digitale satellitare "Radio Radio TV", il marchio "Radio Radio" (stimato, per come detto, - 10- nel medesimo contratto nell'importo di . 600.000,00 pari a circa ad un quinto del valore complessivo dell'azienda) e, infine, l'avviamento commerciale. Con riferimento a quest'ultimo profilo, peraltro, risultano convincenti le affermazioni compiute dal curatore speciale della societ (sggetto terzo ed indipendente dalle parti) nell'ambito del giudizio n. 23219/20 Il r. g. secondo le quali, poich non esistono altre frequenze in FM da assegnare - soprattutto con le caratteristiche di potenza di quella attribuita a "Radio Radio" - quelle gi in uso hanno un valore di mercato elevatissimo che, ovviamente, deve influire nella valutazione del cespite aziendale, poich ne costituiscono il nucleo essenziale al quale si ricollega la capacit di attirare introiti pubblicitari e, quindi, di generare redditi. In particolare, se pure pu concedersi che l'avviamento non incide sul valore del canone mensile del contratto di affitto, esso assume importanza decisiva nel caso di cessione: conseguentemente, contenendo il contratto in esame la pattuizione di una opzione irrevocabile per l'acquisto, l'amministratrice di Radio Roma Nord S.r.l. avrebbe dovuto tener conto, nella pattuizione del corrispettivo per l'esercizio dell'opzione, del valore della frequenza, al fine di assicurare alla societ cedente una adeguata contropartita di carattere economico rispetto alla perdita di un bene che risulta di non facile sostituzione. N pu essere valorizzata, al fine di ritenere insussistenti le gravi irregolarit di gestione, la considerazione che la Radio Roma Nord S.r.l., pure a seguito della cessione dell'azienda, rimane proprietaria della concessione radiofonica "Radio Wave FM", in quanto quest'ultima risulta insuscettibile di uno sfruttamento economico paragonabile, per bacino di utenza e produttivit, a quello della concessione Radio Radio . (la circostanza della diversit strutturale delle due frequenze non risulta neppure contestata da parte reclamata). Ebbene, l'assenza di una .. economica di tali profili porta a ritenere che l'amministratrice unica abbia proceduto all'affitto dell'azienda e, in prospettiva, alla sua cessione senza una "adeguata ed accurata istruttoria preliminare" (per utilizzare le parole indicate da Cassazione civile, sez. I., 12 agosto 2009, n. 18231 ci t.) in grado di valutare e garantire gli interessi della societ. In altre parole, come gi accennato, il comportamento dell'amministratrice lascia trasparire la finalit ultima dell' operazione consistente nello spostamento del bene azienda - 11- (rappresentato dal l 'unica frequenza operante e di grandissimo rilie':'o economico) da una societ all'altra allo scopo e nella consapevolezza di determinare in tal modo la "morte", in termini di produttivit, di Radio Roma Nord S.r.l., ridotta cos ad un contenitore vuoto, in quanto privata dei beni e delle risorse economico-finanziarie necessarie per conseguire, autonomamente, il proprio oggetto sociale. Conferma la conclusione test raggiunta anche il meccanismo negoziale scelto dell'affitto con opzione irrevocabile all'acquisto in favore della IDG Network S.r.l. Infatti, l'avere previsto un criterio di imputazione dei canoni gi corrisposti ad acconto del prezzo impone di intravedere, nella fattispecie, una sorta di "vendita a rate" di cui beneficiaria soltanto la societ conduttrice (e, in futuro, acquirente). Sul punto, il Tribunale osserva come la vendita immediata del bene azienda avrebbe comportato, per la Radio Roma Nord S.r.l., il conseguimento del corrispettivo globale in termini di immediatezza ed esaustivit con la conseguenza che detto importo avrebbe potuto costituire la base per il reinvestimento delle risorse in altra attivit del settore della radiofonia. Al contrario, avendo le parti differito e rateizzato nel tempo il pagamento del corrispettivo deve necessariamente concludersi che la societ oggi amministrata dalla Sig.ra Antonella Duranti si trova a subire gli effetti della perdita dell'azienda (spostata e non acquisita in capo alla IDG) e nell'impossibilit di perseguire lo scopo sociale. 4. Venendo ora agli altri profili denunziati dal socio Fabio Duranti, il Collegio ritiene che integrino gli estremi delle gravi irregolarit di gestione l'iscrizione, nella contabilit societaria, dei debiti di Radio Roma Nord S.r.l. nei confronti delle societ Quigico.it S.r.l. e Bajoma S.r.l. dell'importo rispettivamente di . 50.000,00 e di . 40.000,00. Sul punto, va premesso che il giudice di pnme cure ha ritenuto che "una esposizione debitoria della societ non comporta innanzitutto, in s considerata, una perdita patrimoniale e, in difetto di riscontri inerenti sia al negligente esercizio del mandato da parte dell'amministratore o della violazione di un dovere specifico nell'assunzione del debito de quo, sia all'effettivo pregiudizio economico della societ quale conseguenza diretta dell'inadempimento, non pu reputarsi comprovata una grave irregolarit gestoria da legittimare la revoca dell'organo". - 12- Tuttavia, ferma la condivisibilit dell'assunto da cui muove il giudice di prime cure - l'impossibilit di inferire da una mera posizione debitoria un danno per la societ e, in particolare, una grave irregolarit gestori a a carico dell'organo amministrativo - ritiene il Collegio che, nel caso di specie, non risultino dimostrati i titoli negoziali che dovrebbero sottendere i crediti delle indicate societ. E, invero, allo stato della documentazione portata ali' attenzione di questo Collegio, i debiti in argomento non possono ritenersi accertati nella loro stessa esistenza, essendo rimasta del tutto generica l'allegazione, formulata dalla difesa della Sig.ra Antonella Duranti, che il debito nei confronti della Quigioco.it sia costituito dal corrispettivo per la ideazione, la progettazione e la realizzazione del nuovo sito di ''Radio Radio", mentre quello nei confronti della Bajoma S.r.l. sia costituito dal corrispettivo per la prestazione di servizi da parte del personale dipendente della societ creditrice. Infatti, alle gi generiche affermazioni dell'amministratore non ha fatto riscontro alcuna produzione documentale concernente un eventuale contratto stipulato con le suddette societ e le modalit di pagamento concordate e da porre in essere. In conclusione, ritiene il Tribunale che, m assenza di una adeguata documentazione concernente il titolo negoziale dal quale deriva il debito della societ, l'iscrizione di quest'ultimo nella contabilit della Radio Roma Nord S.r.l. costituisca una grave irregolarit nella gestione societaria e comporti, inuhediatamente, un danno per la societ ed i soci pari al valore del debito iscritto senza titolo. 5. Infine, alla luce delle ravvisate gravi irregolarit di gestione, ritiene il Tribunale di dover prendere in considerazione anche l'atteggiamento di chiusura verso le (legittime) richieste di accesso alla sede sociale ed alla documentazione sociale formulate, a pi riprese, dal socio Fabio Duranti. Tale atteggiamento di diniego, pi volte manifestato e reiterato, infatti, seppure non assume una autonoma qualificazione di grave iiTegolarit, costituisce il sintomo di una amministrazione non trasparente degli affari sociali che tenta di escludere ogni 'intrusione' da parte dei soggetti non graditi all'amministratore. L'evidenziata sussistenza delle irregolarit nella gestione della Radio Roma Nord S.r.l. ora descritte - che appaiono idonee all'accoglimento della domanda di revoca cautelare dell'amministratrice, Sig.ra Antonella Duranti - consente di ritenere superflua ogni indagine relativa alle altre violazioni denunziate da parte del socio oggi reclamante. - 13- In conclusione, in accoglimento del reclamo proposto dal Sig. Fabio Duranti, il Tribunale ritiene di dover disporre la revoca, in via cautelare, dell'amministratrice unica della Radio Roma Nord S.r.l., Sig.ra Antonella Duranti. 6. Infine, in ottemperanza a quanto previsto dal sesto comma dell'art. 669 octies c.p.c., non deve fissarsi alla parte istante il termine indicato nel primo comma della medesima disposizione per l'introduzione del giudizio di merito. Infatti, la misura cautelare adottata contiene una anticipazione atipica degli effetti della sentenza di merito di risarcimento dei danni subiti dalla societ in conseguenza del comportamento inadempiente dell'amministratore, in quanto la revoca dell'organo amministrativo volta a prevenire il successivo verificarsi, a carico della societ, di ulteriori danni e, dunque, ad assicurare gli effetti della decisione sul merito. Per le medesime ragioni, non trattandosi di procedimento cautelare strumentale alla definizione nel merito della vicenda, deve provvedersi sulle spese del procedimento (art. 669 octies, settimo comma c.p.c.). Sul punto, il Collegio ritiene che, in conseguenza dell'accoglimento del reclamo, debbano essere poste a carico della parte soccombente le spese legali, che vengono liquidate in dispositivo, sostenute dal reclamante per entrambi i gradi di giudizio. Nessuna decisione concernente le spese si impone nei rapporti tra la Sig.ra Duranti ed il curatore speciale della societ il quale, da una parte, non ha invocato una modifica della statuizione di compensazione adottata, sul punto, dal giudice di prime cure e, dall'altro, non ha richiesto la condanna della parte soccombente alla refusione delle spese del giudizio di reclamo (cfr., conclusioni della comparsa di costituzione in sede di reclamo). p.q.m. visto l 'art. 669 terdecies c.p.c., il Tribunale di Roma, in composizione collegiale: I) in accoglimento del reclamo proposto dal Sig. Fabio Duranti, socio della Radio Roma Nord S.r.l. avverso al/ 'ordinanza resa in data 2 l -30 marzo 201 l, revoca la Sig.ra Antonella Duranti dalla carica di amministratrice unica della predetta societ; - 14- II) condanna la Sig.ra Antonella Duranti alla refusione, in favore di parte reclamante, delle spese del doppio grado cautelare che liquida in complessivi . 5. 700,00, di cui . 3.500,00 per onorari, . I.800,00 per diritti ed . 400, 00 per esborsi oltre rimborso forfetario per spese generali, iva e cap come per legge; III) nulla sulle spese nei rapporti tra la Sig.ra Antonella Duranti ed il curatore speciale di Radio Roma Nord S.r.l. Cos deciso nella camera di consiglio del Tribunale di Roma in data I 5 giugno 20I I Il Presidente (dott.s:n;::t ( Opo . . ua1ato Hl .. .l. 8 6 i Ua 2.011 ......... ., ..... -- ............ ........ .. -.... . .._ n_ CANOcUJERF .. - . r: c IL. ,_.;." ' __ . _dc 1 bara Giqcpmini r-(xJoJIJL ...