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Per ogni singola procedura per l’affidamento di un appalto o di una concessione le stazioni appaltanti
individuano, un responsabile unico del procedimento (RUP) per le fasi della programmazione, della
progettazione, dell’affidamento, dell’esecuzione (art. 31 c. 1 D.Lgls. 50/2016).
Le fasi degli appalti Pubblici, nel Codice Contratti sono trattate nei seguenti articoli:
1. PROGRAMMAZIONE
La programmazione degli appalti pubblici si trova negli artt. 21 e 22 del D.Lgsl.50/2016. Questa fase si
concretizza nella adozione del programma degli acquisti di lavori, beni e servizi con gli aggiornamenti annuali
le seguenti periodicità.
tipo periodicità importi
Servizi/Forniture Biennale pari o superiore a 40.000 euro
Lavori Triennale pari o superiore a 100.000 euro
2. PROGETTAZIONE
La progettazione degli appalti pubblici si trova negli artt. 23-27 del D.Lgsl.50/2016 in cui sono definiti i livelli di
progettazione che sono suddivisi per lavori, servizi e forniture. L’approvazione dei progetti è e finalizzata ad
avviare la fase successiva dell’affidamento.
tipo numero livelli
Servizi/Forniture 1 progetto
1. progetto di fattibilità tecnica ed economica
Lavori 3 2. progetto definitivo
3. progetto esecutivo
3. AFFIDAMENTO
L’affidamento degli appalti pubblici si trova negli artt. 28-99 del D.Lgsl.50/2016. In questi articoli sono definite le
modalità di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture. Questa fase si conclude alla loro aggiudicazione
ed è finalizzata ad avviare la fase successiva dell’esecuzione.
Le modalità di affidamento suddivise tra lavori, servizi, forniture sono state riportate in questa tabella.
tipo importo affidamento
lavori, servizi e
inferiore a 40.000 euro diretto
forniture
pari o superiore a 40.000 euro affidamento diretto – 3 preventivi (preceduto da
lavori
e inferiore a 150.000 euro indagine di mercato)
servizi e pari o superiore a 40.000 euro affidamento diretto – 5 operatori – indagini di
forniture alle soglie di cui all’articolo 35 mercato o elenchi di operatori economici
pari o superiore a 150.000 euro procedura negoziata – 10 operatori – indagini di
lavori
e inferiore a 350.000 euro mercato o elenchi di operatori economici
lavori pari o superiore a 350.000 euro procedura negoziata – 15 operatori – indagini di
e inferiore a 1.000.000 euro mercato o elenchi di operatori economici
pari o superiore a 1.000.000 di
lavori procedura aperta
euro
servizi e pari o superiore alle soglie di
procedura aperta
forniture cui all’articolo 35
4. ESECUZIONE
L’esecuzione degli appalti pubblici si trova negli artt. 100-113 bisl D.Lgsl.50/2016. In questi articoli sono definite
le modalità di controllo degli appalti pubblici fino alla loro conclusione per garantire e pertanto siano eseguiti
come previsto dal contratto.
La programmazione
La programmazione degli appalti pubblici è la pianificazione dettagliata degli acquisti di un Ente Pubblico. ed
la parte fondamentale mediante la quale il mandato elettorale si concretizza.
La programmazione deve essere curata nei minimi dettagli e richiede una sinergia forte tra la politica e
l’apparato amministrativo degli Enti.
La programmazione degli appalti pubblici è una delle 4 fasi degli appalti ed è stabilita per legge e individua due
tipologie:
1.Lavori programma triennale e aggiornamento annuale
2.Servizi e Forniture biennale e aggiornamenti annuali
I programmi sono approvati nel rispetto :
dei documenti programmatori:
in coerenza con il bilancio:
secondo le norme che disciplinano la programmazione economico finanziaria degli enti.
Il programma triennale dei lavori pubblici riporta la priorità dei lavori valutata su tre livelli:
massima
media
minima
Nell’ambito della definizione degli ordini di priorità le amministrazioni individuano come prioritari i:
lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino conseguenti a calamità naturali;
lavori di completamento delle opere incompiute;
lavori di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente,;
i progetti definitivi o esecutivi già approvati;
i lavori cofinanziati con fondi europei, nonché i lavori per i quali ricorra la possibilità di finanziamento
con capitale privato maggioritario.
Sono da ritenersi di priorità massima i lavori di ricostruzione di riparazione e di ripristino conseguenti a calamità
naturali, e, in subordine, i lavori di completamento di opere pubbliche incompiute.
Un lavoro non inserito nell’elenco annuale può essere realizzato quando sia reso necessario a causa di:
eventi imprevedibili o calamitosi
da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari.
1.tutte le indagini e studi necessari per la definizione degli aspetti di cui al comma 1 dell’art. 23
2.gli elaborati grafici per individuazione delle caratteristiche dimensionali, volumetriche, tipologiche,
funzionali e tecnologiche
3.stime economiche
4.possibile suddivisione in lotti funzionali
5.consentire l’avvio della procedura espropriativa
La progettazione
La progettazione degli appalti pubblici è l’attività di definizione di tutte le caratteristiche che un determinato
lavoro, servizio o fornitura devono possedere.
Come si procede?
La progettazione degli appalti pubblici è fatta per livelli successivi che permettono un progressivo dettaglio di
elementi che lo compongono. In generale tutte le acquisizioni che siano lavori, servizi e forniture richiedono una
progettazione dettagliata prima che si proceda al loro affidamento.
Al fine di permette alla parte politica di valutare l’andamento delle proprie scelte in merito alla realizzazione di
appalti pubblici la progettazione è fatte per livelli successivi di definizione.
I livelli di progettazione permettono di definire man mano che il progetto si evolve, gli elementi di dettaglio e
permettono di valutare l’andamento del progetto affinché esso sia in linea con gli indirizzi politici.
In base alla complessità del progetto si stabiliscono i livelli da attuare in modo che per appalti semplici sia
possibile accorpare più livelli in uno solo.
Il contenuto dei progetti di lavori è riportato nel precedente articolo riferito ai livelli di progettazione.
Il progetto di servizi e forniture e composto dagli elaborati riportati nell’art. 23 comma 15 del Codice Contratti.
La modalità di scelta dei professionisti esterni dipende dagli importi dell’appalto da realizzare. In particolare
per i lavori sono affidati in base a quanto prevede l’art. 157 del Codice Contratti che riepiloga in modo chiaro le
modalità da seguire.
La verifica preventiva alla progettazione si applica esclusivamente gli appalti di lavori e non viene effettuata e
per servizi e forniture.
L’attività è composta da 2 fasi:
verifica
validazione
La stazione appaltante, nei contratti relativi ai lavori, verifica:
la rispondenza degli elaborati progettuali ai documenti di cui all’articolo 23,
la loro conformità alla normativa vigente.
La validazione del progetto posto a base di gara è l’atto formale che riporta gli esiti della verifica.
In base a quanto ho scritto in un precedente articolo in merito ai livelli di progettazione, oggi si fa riferimento
agli articoli 14-43 del DPR 207/2010.
Tali elementi riguardano:
a) Conformità alla normativa come previsto dall’articolo 26 del DLgs 50/2016.
b) Completezza secondo quanto prescritto e previsto, negli altri casi, dal DPR 207/2010.
Chi?
Lo svolgimento dell’attività di verifica è incompatibile con lo svolgimento, per il medesimo progetto, dell’attività
di:
progettazione;
coordinamento della sicurezza;
direzione lavori;
collaudo.
Il verificatore deve essere un soggetto che non ha partecipato alle sopra menzionate attività.
importo lavori verificatore validatore
organismi di controllo accreditati ai sensi della norma
pari o superiore a 20 milioni di euro RUP
europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020
– dai soggetti di cui alla lettera a) e di cui all’articolo 46,
comma 1, che dispongano di un sistema interno di controllo
inferiore a 20 milioni di euro e fino alla
della qualità RUP
soglia di cui all’articolo 35
– dalla stazione appaltante nel caso in cui disponga di
un sistema interno di controllo di qualità
inferiore alla soglia di cui all’articolo
35 nel caso di progettisti esterni alla uffici tecnici della stazione appaltante RUP
stazione appaltante
inferiore alla soglia di cui all’articolo stazioni appaltanti dispongano di un sistema interno
RUP
35 nel caso di progettisti interni di controllo di qualità
responsabile unico del procedimento, anche avvalendosi
inferiore a 1 milione di euro della struttura di cui all’articolo 31, comma 9 D.Lgsl. RUP
50/2016.
Gli oneri derivanti dall’accertamento della rispondenza agli elaborati progettuali sono ricompresi nelle risorse
stanziate per la realizzazione delle opere.
Quando?
La verifica ha luogo prima dell’inizio delle procedure di affidamento.
Nei casi in cui è consentito l’affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione, la verifica della
progettazione redatta dall’aggiudicatario ha luogo prima dell’inizio dei lavori.
Prima dell’approvazione e in contraddittorio con il progettista, i soggetti incaricati verificano la conformità del
progetto esecutivo o definitivo rispettivamente, al progetto definitivo o al progetto di fattibilità.
Come?
La verifica accerta in particolare i seguenti aspetti:
a) la completezza della progettazione;
b) la coerenza e completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti;
c) l’appaltabilità della soluzione progettuale prescelta;
d) presupposti per la durabilità dell’opera nel tempo;
e) la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso;
f) la possibilità di ultimazione dell’opera entro i termini previsti;
g) la sicurezza delle maestranze e degli utilizzatori;
h) l’adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati;
i) la manutenibilità delle opere, ove richiesta.
Vediamo ora i documenti da produrre
verifica validazione
Rapporto conclusivo di verifica Rapporto di validazione
Perché?
La verifica e validazione dei progetti avevano la chiara finalità di evitare il ricorso all’iscrizione delle riserve agli
aspetti progettuali che sono stati oggetto di verifica ai sensi dell’art. 26 del D.Lgsl. 50/2016 (vedi terzo periodo
dell’art. 205 comma 2 del D.Lgsl. 50/2016.
In realtà in base a quanto disposto dall’art. 1 comma 10 della Legge 55/2016 l’applicazione di tale prescrizione è
sospesa fino al 31/12/2020 e pertanto oggi le imprese possono iscrivere le riserve anche su aspetti
progettuali verificati e validati.
La verifica e validazione restano comunque obbligatori e utili ai fini di minimizzare contestazioni su aspetti
progettuali carenti dal punto di vista formale, di comprensione e normativo.
L’affidamento degli appalti pubblici nel Codice Contratti rappresenta la parte più corposa e maggiormente
complessa ma possiamo ridurla essenzialmente a 5 sotto-fasi descritte nella figura qui sopra.
DETERMINA A CONTRARRE
Per avviare la fase di affidamento è necessario riportare nella determina almeno i seguenti elementi essenziali:.
elementi essenziali del contratto
criteri di selezione degli operatori economici e delle offerte
DETERMINA A CONTRARRE PER AFFIDAMENTI DIRETTI
La stazione appaltante può procedere ad affidamento diretto tramite determina a contrarre, o atto equivalente,
che contenga, in modo semplificato:
l’oggetto dell’affidamento,
l’importo,
il fornitore,
le ragioni della scelta del fornitore,
il possesso da parte sua dei requisiti di carattere generale,
il possesso dei requisiti tecnico-professionali,
SELEZIONE DEI PARTECIPANTI
La selezione dei partecipanti sarà condotta con uno dei criteri previsti dal codice;
PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE
E’ la fase in cui gli operatori predispongono la documentazione richiesta per produrre l’offerta;
PROPOSTA DI AGGIUDICAZIONE
E’ una relazione in cui il RUP descrive gli elementi che hanno portato all’aggiudicazione;
AGGIUDICAZIONE
E’ una determina in cui la Stazione Appaltante aggiudica l’appalto;
EFFICACIA DELL’AGGIUDICAZIONE
L’aggiudicazione diventa efficace dopo la verifica del possesso dei prescritti requisiti
STIPULA CONTRATTO
La stipula del contratto non può avvenire prima di 35 giorni dalla comunicazione dell’efficacia dell’aggiudicazione
ed entro 60 giorni dall’efficacia dell’aggiudicazione;
La fase di esecuzione è la quarta fase fondamentale degli appalti pubblici. Per avere un quadro completo puoi
andare sulla pagina dedicata alla Giuda semplificata degli appalti pubblici.
L’esecuzione degli appalti pubblici:
ha inizio con le attività preliminari all’avvio dell’esecuzione del contratto e
si conclude con l’approvazione del collaudo, per i lavori, o con la verifica di conformità per servizi e
forniture
Garanzie definitive
Prima di avviare l’esecuzione è necessario far costituire alla ditta esecutrice la garanzia definitiva (vedi articolo
sulle garanzie) ai sensi dell’art. 103 del Codice Contratti.
La cauzione è prestata a :
garanzia dell’adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei
danni derivanti dall’eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse;
garanzia del rimborso delle somme pagate in più all’esecutore rispetto alle risultanze della
liquidazione finale
Convocazione all’avvio
La convocazione all’avvio dell’esecuzione del contratto è subordinata al momento in cui, per legge, è possibile
avviarli.
L’esecuzione del contratto può avere inizio solo dopo (comma 13 art. 32 D’.Lgsl 50/2016) :
che lo stesso è divenuto efficace,
in casi di urgenza, la stazione appaltante ne chieda l’esecuzione anticipata
L’avvio all’esecuzione del contratto di qualunque natura, lavori, servizi o forniture è così attuata:
il RUP dispone al:
Direttore dei Lavori (DL) di consegnare i lavori (art. 5 DM 49/2018)
Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) di avviare le prestazioni (art. 19 DM 49/2018)
il DL / DEC
convoca la ditta esecutrice
Attività operative
Sono tutte le attività che si svolgono a partire dall’inizio delle attività e si stabilisce la data di ultimazione delle
prestazioni. L’attività si conclude il giorno in cui scadono i termini contrattuali relativi alla durata e le attività sono
concluse.
Termini di pagamento
I pagamenti (art. 113-bis D.Lgsl. 50/2016) relativi agli acconti sono effettuati nel termine di:
30 giorni decorrenti dall’adozione di ogni stato di avanzamento;
numero giorni espressamente concordato nel contratto ;
non superiore a 60 giorni e purché ciò sia oggettivamente giustificato dalla natura particolare del
contratto o da talune sue caratteristiche.
La sospensione:
per il lavori si fa riferimento al Art. 10 DM 49/2018
per i servizi e forniture si fa riferimento al Art. 23 DM 49/2018
Subappalto
Il subappalto (art. 105 D.Lgsl 50/2016) è il contratto con il quale l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di
parte delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto.
Il subappalto per lavori, servizi e forniture è riportato anche in questo precedente articolo.
Il subappalto:
per il lavori si fa riferimento anche al Art. 7 DM 49/2018
per i servizi e forniture si fa riferimento anche al Art. 20 DM 49/2018
Attività conclusive
L’e attività conclusive sono quelle che si svolgono dall’ultimazione delle prestazioni al pagamento finale del
corrispettivo all’impresa esecutrice.
Quando, nei casi consentiti dall’articolo 32 del codice, è disposta l’esecuzione anticipata, il direttore
dell’esecuzione indica nel verbale di avvio quanto predisposto o somministrato dall’esecutore per il rimborso
delle relative spese.
Controllo tecnico, contabile e amministrativo
Il controllo dell’esecuzione degli appalti è parte della fase di esecuzione.
i riferimenti normativi di questa parte sono il codice contratti (D.Lgs. 50/2016)e il decreto ministeriale
49/2018 relativo al direttore dei lavori (DL) ed il direttore dell’esecuzione del contratto (DEC).
Tipi di controlli
I controlli sono:
tecnici: tutti i controlli specifici all’aspetto tecnico svolti in relazione alle prescrizioni dei capitolati
speciali descrittivi e prestazionali e le normative tecniche di settore;
amministrativi: sono controlli volti ad accertare la conformità degli atti;
contabili: controlli finalizzati a verificare l’esatta quantificazione economica delle prestazioni eseguite.
Chi li esegue?
Le figure principali sono (c. 1 art. 101 D.Lgs. 50/2016):
II Responsabile Unico del Procedimento (RUP);
il Direttore dell’Esecuzione del contratto (DEC) per servizi e forniture;
il Direttore dei Lavori (DL) per lavori;
Direttori operativi (DO);
Ispettori di cantiere (IC);
Collaudatore per i lavori;
Verificatore della conformità per sevizi e forniture.
Il DEC o il DL possono essere individuati con il seguente ordine (c. 1 art. 111 D’.Lgsl. 50/2016):
1.soggetti dell’ente di appartenenza;
2.soggetti di altre amministrazioni pubbliche, previo apposito accordo (art. 15 L. 241/1990);
3.soggetti di altre amministrazioni pubbliche, previa intesa o convenzione (art. 30 D.Lgsl. 267/2000);
4.al progettista incaricato;
5.ad altri soggetti scelti con le procedure previste dal presente codice per l’affidamento degli incarichi di
progettazione.
Step fondamentali
Al dilà di ogni specifica differenza tra le tipologie di appalto di lavori, servizi o forniture, gli step
fondamentali per effettuare il controllo tecnico, contabile e amministrativo efficace sono i seguenti:
accettazione preliminare dei materiali prima della loro collocazione, installazione;
accettazione definitiva dei materiali una volta installati;
compilazione dei documenti contabili;
rilascio degli stati d’avanzamento;
emissione dei certificati per il pagamento degli acconti;
controllo dello sviluppo delle attività entro i limiti dei tempi e delle somme autorizzate.
Controllo dello sviluppo delle attività entro i limiti dei tempi e delle somme
autorizzate
Il controllo tecnico contabile e amministrativo del contratto richiede il costante controllo da parte di tutti i soggetti
che seguono il procedimento. In caso il RUP, DL/DEC reputino necessario modificare le somme autorizzate è
necessario intervenire con le modifiche contrattuali che sono state riportate in un post apposito.
Tempi di pagamento degli appalti pubblici
Durante l’esecuzione del contratto è necessario tenere a mente i tempi di pagamento che devono essere
rispettati nell’effettuare i pagamenti in acconto e a saldo all’esecutore del contratto.
Rispetto alle fasi fondamentali degli appalti ci troviamo nella fase di esecuzione degli appalti
pubblici.Maturazione del pagamento
La maturazione degli acconti (o degli stati di avanzamento) da parte dell’esecutore è scandita dal contratto, in
particolare, il capitolato speciale descrittivo e prestazionale riporta il modo in cui si individua il raggiungimento
della rata di acconto della prestazione resa.
In totale sono previste 4 rate di acconto/stati di avanzamento di 25.000 euro ciascuno. In relazione a ciò, in
questo caso, si rende necessario effettuare il pagamento della rata di acconto/stato di avanzamento nel
momento in cui la prestazione resa dall’esecutore raggiunge la cifra di 25.000 euro.
La maturazione delle rate di acconto/ stati di avanzamenti è accertata dal Direttore dei Lavori (DL) se trattasi di
lavori o dal Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) se in ambito di servizi o forniture. Tale attestazione
avviene mediante la approvazione degli stati di avanzamento a seguito della verifica della contabilità effettuata
in contraddittorio con l’esecutore.
Una volta adottato lo stato di avanzamento, il RUP emette contestualmente, al massimo entro 7 giorni, il
Certificato di Pagamento.
Tempi di pagamento degli acconti e della rata di saldo
I tempi di pagamento relativi agli acconti e della rata di saldo del corrispettivo di appalto sono effettuati:
entro 30 giorni decorrenti dall’adozione di ogni stato di avanzamento;
un diverso termine se è stato espressamente concordato nel contratto;
non superiore a 60 giorni e purché ciò sia oggettivamente giustificato dalla natura particolare del
contratto o da talune sue caratteristiche.
I certificati di pagamento relativi agli acconti del corrispettivo di appalto sono emessi contestualmente
all’adozione di ogni stato di avanzamento dei lavori e comunque entro un termine non superiore a 7
giorni dall’adozione degli stessi.
essa non può avere una durata superiore a 30 giorni dalla data della consegna della merce o della
prestazione del servizio, salvo che sia diversamente ed espressamente concordato dalle parti e previsto
nella documentazione di gara e purché ciò non sia gravemente iniquo per il creditore ai sensi dell’articolo
Il subappaltatore, per le prestazioni affidate in subappalto, deve garantire gli stessi standard qualitativi e
prestazionali previsti nel contratto di appalto e riconoscere ai lavoratori un trattamento economico e
normativo non inferiore a quello che avrebbe garantito il contraente principale, inclusa l’applicazione dei
medesimi contratti collettivi nazionali di lavoro, qualora le attività oggetto di subappalto coincidano con quelle
caratterizzanti l’oggetto dell’appalto ovvero riguardino le lavorazioni relative alle categorie prevalenti e siano
incluse nell’oggetto sociale del contraente principale
espletate che richiedono l’impiego di manodopera, quali le forniture con posa in opera e i noli a
manodopera e del personale sia superiore al 50 per cento dell’importo del contratto da affidare
I fattori da prendere in considerazione sono:
IMPORTO
INCIDENZA COSTO DELLA MANODOPERA
In matematica, la congiunzione logica che si legge “e” è un connettivo logico attraverso il quale, a partire da due
proposizioni A e B, si forma una nuova proposizione chiamata congiunzione di A e B la quale è vera soltanto nel
caso in cui A e B siano entrambe vere, mentre è falsa in tutti gli altri casi possibili.
Quindi si ha subappalto solo se importo e incidenza del costo della manodopera se entrambe le affermazioni
poste qui sotto sono contemporaneamente vere:
IMPORTO è maggiore del 2% delle prestazioni affidate (contratto) o maggiore di 100.000 euro
INCIDENZA DEL COSTO DELLA MANODOPERA è maggiore del 50% dell’importo del contratto da
affidare
In relazione alla loro nomenclatura che il codice contratti indica, le modifiche si possono suddividere in due:
modifiche
varianti in corso d’opera
Le modifiche ai contratti solo in un caso assumono la denominazione di variante in corso d’opera e cioè
quando si verificano circostanze impreviste ed imprevedibili. Al difuori di questo caso specifico, le modifiche
sono decise autonomamente dalla Stazione Appaltante e si parla di modifiche.
Possiamo a questo punto fare un ulteriore classificazione delle modifiche contrattuali e cioè in relazione alla loro
prevedibilità o meno in fase di preparazione del progetto e della gara:
prevedibili
non prevedibili
Questa modifica è prevedibile e pertanto deve essere resa nota ai partecipanti mediante l’inserimento nei
documenti di gara di clausole:
chiare
precise
inequivocabili
Questa tipologia di modifica richiede uno specifico approfondimento sulla motivazione che dovrà essere
supportata da dati oggettivi sia economici che tecnici.
Pertanto è necessario dotarsi di:
analisi costi, preventivi, per esplicitare il vantaggio economico che si ottiene affidando direttamente
le prestazioni supplementari alla stessa ditta che sta eseguendo l’appalto e non ad un’altra;
relazioni tecniche per dimostrare che la ditta che sta eseguendo la prestazione possa essere l’unica
che possa continuare con attività supplementari;
analisi dei disguidi che si generano anche mediante l’attestazione degli atti amministrativi e tempi
che si perdono per affidare le prestazioni supplementari ad un’altra ditta.
Queste modifiche vanno comunicate all’ANAC entro 30 giorni e va fatta pubblicità sulla gazzetta ufficiale
dell’Unione Europea se sopra soglia, in ambito nazionale se sotto soglia.
Varianti in corso d’opera (c.1 lett. c)
Le varianti in corso d’opera si hanno quando:
l’ aumento di prezzo non eccede il 50 per cento del valore del contratto;
la necessità di modifica è determinata da circostanze impreviste e imprevedibili per
l’amministrazione aggiudicatrice. Tra le predette circostanze può rientrare anche la sopravvenienza di
nuove disposizioni legislative o regolamentari o provvedimenti di autorità od enti preposti alla tutela di
interessi rilevanti;
la modifica non altera la natura generale del contratto (vedi c.4);
Le varianti per l’ANAC sono spesso riconducibili ad errori progettuali ed è pertanto necessario motivare
estremamente bene qualora si renda necessario applicare tale modifica.
Le varianti in corso d’opera devono essere comunicate all’ANAC entro 30 giorni e va fatta pubblicità sulla
gazzetta ufficiale dell’Unione Europea se sopra soglia, in ambito nazionale se sotto soglia.
Modifiche per sostituzione del contraente (c.1 lett d)
Se un nuovo contraente sostituisce quello a cui la stazione appaltante aveva inizialmente aggiudicato l’appalto a
causa di una delle seguenti circostanze:
1.una clausola di revisione inequivocabile in conformità alle disposizioni di cui alla lettera a);
2.all’aggiudicatario iniziale succede, per causa di morte o a seguito di ristrutturazioni societarie,
comprese rilevazioni, fusioni, scissioni, acquisizione o insolvenza, un altro operatore economico che
soddisfi i criteri di selezione qualitativa stabiliti inizialmente, purché ciò non implichi altre modifiche
sostanziali al contratto e non sia finalizzato ad eludere l’applicazione del presente codice;
3.nel caso in cui l’amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore si assuma gli obblighi del
contraente principale nei confronti dei suoi subappaltatori.
Per applicare questo tipo di modifica, i documenti di gara devono riportare i limiti di importo e di modalità che
permettono di modificare il contratto applicando questa specifica modifica.
I documenti in cui inserire queste clausole sono:
capitolato speciale prestazionale e descrittivo;
disciplinare di gara.
Come si autorizzano?
Le modifiche, nonché le varianti, dei contratti di appalto in corso di validità devono essere autorizzate dal
RUP con le modalità previste dall’ordinamento della stazione appaltante cui il RUP dipende.
Come si autorizzano le modifiche dei contratti e le varianti in corso d’opera ai sensi dell’art. 106 del D.Lgsl.
50/2016
1. Si individua la specifica tipologia di modifica
In relazione al caso che si presenta, è necessario identificare la tipologia di modifica da attuare in quanto
deve rientrare nei 6 casi casi previsti per legge: c1. let.a), b),c), d’), e) art. 106 D.Lgsl. 50/2016 e negli
importi massimi consentiti.
2. il Responsabile del Procedimento autorizza la modifica del contratto
Con l’ausilio del Direttore dei Lavori (DL) o Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) Il Responsabile
Unico del Procedimento (RUP) predispone gli atti per poi proporre l’autorizzazione della modifica alla
Stazione Appaltante.
3. La Stazione Appaltante approva la modifica del contratto.
In relazione ai propri regolamenti, la Stazione Appaltante approva la modifica al contratto. In generale
per gli Enti pubblici, gli atti sono determinazioni dirigenziali o deliberazioni della Giunta comunale.