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Le fasi fondamentali degli Appalti Pubblici


Le fasi fondamentali degli Appalti Pubblici sono 4:
1. programmazione
2. progettazione
3. affidamento
4. esecuzione
Le 4 fasi fondamentali degli appalti pubblici

Per ogni singola procedura per l’affidamento di un appalto o di una concessione le stazioni appaltanti
individuano, un responsabile unico del procedimento (RUP) per le fasi della programmazione, della
progettazione, dell’affidamento, dell’esecuzione (art. 31 c. 1 D.Lgls. 50/2016).
Le fasi degli appalti Pubblici, nel Codice Contratti sono trattate nei seguenti articoli:

1. PROGRAMMAZIONE
La programmazione degli appalti pubblici si trova negli artt. 21 e 22 del D.Lgsl.50/2016. Questa fase si
concretizza nella adozione del programma degli acquisti di lavori, beni e servizi con gli aggiornamenti annuali
le seguenti periodicità.
tipo periodicità importi
Servizi/Forniture Biennale pari o superiore a 40.000 euro
Lavori Triennale pari o superiore a 100.000 euro
2. PROGETTAZIONE
La progettazione degli appalti pubblici si trova negli artt. 23-27 del D.Lgsl.50/2016 in cui sono definiti i livelli di
progettazione che sono suddivisi per lavori, servizi e forniture. L’approvazione dei progetti è e finalizzata ad
avviare la fase successiva dell’affidamento.
tipo numero livelli
Servizi/Forniture 1 progetto
1. progetto di fattibilità tecnica ed economica
Lavori 3 2. progetto definitivo
3. progetto esecutivo
3. AFFIDAMENTO
L’affidamento degli appalti pubblici si trova negli artt. 28-99 del D.Lgsl.50/2016. In questi articoli sono definite le
modalità di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture. Questa fase si conclude alla loro aggiudicazione
ed è finalizzata ad avviare la fase successiva dell’esecuzione.
Le modalità di affidamento suddivise tra lavori, servizi, forniture sono state riportate in questa tabella.
tipo importo affidamento
lavori, servizi e
inferiore a 40.000 euro diretto
forniture
pari o superiore a 40.000 euro affidamento diretto – 3 preventivi (preceduto da
lavori
e inferiore a 150.000 euro indagine di mercato)
servizi e pari o superiore a 40.000 euro affidamento diretto – 5 operatori – indagini di
forniture alle soglie di cui all’articolo 35 mercato o elenchi di operatori economici
pari o superiore a 150.000 euro procedura negoziata – 10 operatori – indagini di
lavori
e inferiore a 350.000 euro mercato o elenchi di operatori economici
lavori pari o superiore a 350.000 euro procedura negoziata – 15 operatori – indagini di
e inferiore a 1.000.000 euro mercato o elenchi di operatori economici
pari o superiore a 1.000.000 di
lavori procedura aperta
euro
servizi e pari o superiore alle soglie di
procedura aperta
forniture cui all’articolo 35
4. ESECUZIONE
L’esecuzione degli appalti pubblici si trova negli artt. 100-113 bisl D.Lgsl.50/2016. In questi articoli sono definite
le modalità di controllo degli appalti pubblici fino alla loro conclusione per garantire e pertanto siano eseguiti
come previsto dal contratto.

La programmazione
La programmazione degli appalti pubblici è la pianificazione dettagliata degli acquisti di un Ente Pubblico. ed
la parte fondamentale mediante la quale il mandato elettorale si concretizza.
La programmazione deve essere curata nei minimi dettagli e richiede una sinergia forte tra la politica e
l’apparato amministrativo degli Enti.
La programmazione degli appalti pubblici è una delle 4 fasi degli appalti ed è stabilita per legge e individua due
tipologie:
1.Lavori programma triennale e aggiornamento annuale
2.Servizi e Forniture biennale e aggiornamenti annuali
I programmi sono approvati nel rispetto :
dei documenti programmatori:
in coerenza con il bilancio:
secondo le norme che disciplinano la programmazione economico finanziaria degli enti.

Programmazione dei lavori pubblici


Il Programma triennale dei lavori pubblici ed il suo aggiornamento annuale sono inseriti i lavori:
il cui valore stimato sia pari o superiore a 100.000 euro;
per i quali è stato attribuito il codice unico di progetto (CUP);
nella prima annualità indica i mezzi finanziari stanziati sullo stato di previsione o sul proprio bilancio,
ovvero disponibili in base a contributi o risorse dello Stato, delle regioni a statuto ordinario o di altri
enti pubblici;
di importo pari o superiore a 1.000.000 euro previa approvazione del progetto di fattibilità tecnica
ed economica;
di importo pari o superiore alla soglia comunitaria previa approvazione del documento di fattibilità
delle alternative progettuali;
i lavori complessi e interventi suscettibili di essere realizzati attraverso contratti di concessione o di
partenariato pubblico privato (PPP);
le opere pubbliche incompiute ai fini del loro completamento ovvero per il riutilizzo,
anche ridimensionato, la cessione a titolo di corrispettivo per la realizzazione di altra opera pubblica,
la vendita o la demolizione.

Il programma triennale dei lavori pubblici riporta la priorità dei lavori valutata su tre livelli:
massima
media
minima
Nell’ambito della definizione degli ordini di priorità le amministrazioni individuano come prioritari i:
lavori di ricostruzione, riparazione e ripristino conseguenti a calamità naturali;
lavori di completamento delle opere incompiute;
lavori di manutenzione, di recupero del patrimonio esistente,;
i progetti definitivi o esecutivi già approvati;
i lavori cofinanziati con fondi europei, nonché i lavori per i quali ricorra la possibilità di finanziamento
con capitale privato maggioritario.
Sono da ritenersi di priorità massima i lavori di ricostruzione di riparazione e di ripristino conseguenti a calamità
naturali, e, in subordine, i lavori di completamento di opere pubbliche incompiute.
Un lavoro non inserito nell’elenco annuale può essere realizzato quando sia reso necessario a causa di:
eventi imprevedibili o calamitosi
da sopravvenute disposizioni di legge o regolamentari.

Programmazione dei servizi e forniture


Il programma biennale e aggiornamenti annuali dei servizi e forniture contiene:
gli acquisti di importo unitario stimato pari o superiore a 40.000 euro:
bisogni che possono essere soddisfatti con capitali privati
le amministrazioni pubbliche comunicano, entro il mese di ottobre, l’elenco delle acquisizioni di
forniture e servizi d’importo superiore a 1 milione di euro che prevedono di inserire nella
programmazione biennale
per le acquisizioni di beni e servizi informatici e di connettività le amministrazioni aggiudicatrici
tengono conto di quanto previsto dal Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione

Progetto di fattibilità tecnica ed economica


Il primo dei tre livelli di progettazione dei lavori pubblici è il progetto di fattibilità tecnica ed economica che ha
lo scopo di individuare, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra i costi e i benefici per la
collettività.

I contenuti previsti per legge sono:

1.tutte le indagini e studi necessari per la definizione degli aspetti di cui al comma 1 dell’art. 23
2.gli elaborati grafici per individuazione delle caratteristiche dimensionali, volumetriche, tipologiche,
funzionali e tecnologiche
3.stime economiche
4.possibile suddivisione in lotti funzionali
5.consentire l’avvio della procedura espropriativa

il progetto è preceduto dal documento di fattibilità delle alternative progettuali nei seguenti casi


importo pari o superiore alla soglia europea;
ai fini della programmazione;
l’espletamento delle procedure di dibattito pubblico;
concorsi di progettazione e di idee;
Per ottenere questo risultato è sempre necessario valutare tutte le possibili soluzioni esistenti prima di decidere
quale sia quella migliore da sviluppare nei successivi livelli di progettazione.
Il progetto di fattibilità tecnica ed economica nel riuso patrimonio
immobiliare e rigenerazione aree dismesse
Il progetto include i seguenti elaborati in aggiunta a quelli precedentemente indicati:
le verifiche sulla possibilità di riuso del patrimonio immobiliare esistente e della rigenerazione delle
aree dismesse,
lo studio di fattibilità ambientale e paesaggistica,
la descrizione delle misure di mitigazione dell’impatto ambientale

La progettazione
La progettazione degli appalti pubblici è l’attività di definizione di tutte le caratteristiche che un determinato
lavoro, servizio o fornitura devono possedere.

La progettazione ha l’obiettivo di trasformare l’esigenza definita dall’azione politica in risultato oggettivo e


contiene tutte le valutazioni tecniche ed economiche nel rispetto della normativa vigente.
All’interno delle 4 fasi fondamentali degli appalti pubblici, la progettazione segue la programmazione e precede
l’affidamento e l’esecuzione.

Quando ha inizio e quando termina la progettazione?


La progettazione ha inizio una volta che l’amministrazione aggiudicatrice ha concluso la fase di pianificazione
ed ha approvato la programmazione dei lavori, servizi e forniture. L’approvazione della programmazione si
determina con l’approvazione del bilancio di una amministrazione pubblica.
Il termine della progettazione si ha con la validazione del progetto mediante la quale si procede
successivamente all’affidamento.

Come si procede?
La progettazione degli appalti pubblici è fatta per livelli successivi che permettono un progressivo dettaglio di
elementi che lo compongono. In generale tutte le acquisizioni che siano lavori, servizi e forniture richiedono una
progettazione dettagliata prima che si proceda al loro affidamento.
Al fine di permette alla parte politica di valutare l’andamento delle proprie scelte in merito alla realizzazione di
appalti pubblici la progettazione è fatte per livelli successivi di definizione.
I livelli di progettazione permettono di definire man mano che il progetto si evolve, gli elementi di dettaglio e
permettono di valutare l’andamento del progetto affinché esso sia in linea con gli indirizzi politici.

In base alla complessità del progetto si stabiliscono i livelli da attuare in modo che per appalti semplici sia
possibile accorpare più livelli in uno solo.
Il contenuto dei progetti di lavori è riportato nel precedente articolo riferito ai livelli di progettazione.
Il progetto di servizi e forniture e composto dagli elaborati riportati nell’art. 23 comma 15 del Codice Contratti.

Chi redige il progetto?


La progettazione degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture è svolta da persone competenti nelle materie
specifiche.
I progetti di lavori sono redatti da tecnici come previsto dall’art. 24 del Codice Contratti.
I progetti di servizi e forniture sono redatti da soggetti senza particolari titoli.
La progettazione può essere svolta con il personale interno alla stazione appaltante oppure
ricorrendo professionisti esterni.

La modalità di scelta dei professionisti esterni dipende dagli importi dell’appalto da realizzare. In particolare
per i lavori sono affidati in base a quanto prevede l’art. 157 del Codice Contratti che riepiloga in modo chiaro le
modalità da seguire.

Verifica e validazione dei progetti


Quando si affronta il tema della verifica e la validazione dei progetti ci si imbatte in un
terreno estremamente paludoso e non sempre si riesce a dare a questa attività la giusta importanza. Ora
vediamo di dare alcuni strumenti operativi.

La verifica preventiva alla progettazione si applica esclusivamente gli appalti di lavori e non viene effettuata e
per servizi e forniture.
L’attività è composta da 2 fasi:

verifica
validazione
La stazione appaltante, nei contratti relativi ai lavori, verifica:
la rispondenza degli elaborati progettuali ai documenti di cui all’articolo 23,
la loro conformità alla normativa vigente.
La validazione del progetto posto a base di gara è l’atto formale che riporta gli esiti della verifica.
In base a quanto ho scritto in un precedente articolo in merito ai livelli di progettazione, oggi si fa riferimento
agli articoli 14-43 del DPR 207/2010.
Tali elementi riguardano:
a) Conformità alla normativa come previsto dall’articolo 26 del DLgs 50/2016.
b) Completezza secondo quanto prescritto e previsto, negli altri casi, dal DPR 207/2010.

Progetto Preliminare artt. da 17 a 23;


Progetto Definitivo artt. da 24 a 32;
Progetto Esecutivo artt. da 33 a 43.

Chi?
Lo svolgimento dell’attività di verifica è incompatibile con lo svolgimento, per il medesimo progetto, dell’attività
di:
progettazione;
coordinamento della sicurezza;
direzione lavori;
collaudo.
Il verificatore deve essere un soggetto che non ha partecipato alle sopra menzionate attività.
importo lavori verificatore validatore
organismi di controllo accreditati ai sensi della norma
pari o superiore a 20 milioni di euro RUP
europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020
– dai soggetti di cui alla lettera a) e di cui all’articolo 46,
comma 1, che dispongano di un sistema interno di controllo
inferiore a 20 milioni di euro e fino alla
della qualità RUP
soglia di cui all’articolo 35
– dalla stazione appaltante nel caso in cui disponga di
un sistema interno di controllo di qualità
inferiore alla soglia di cui all’articolo
35 nel caso di progettisti esterni alla uffici tecnici della stazione appaltante RUP
stazione appaltante
inferiore alla soglia di cui all’articolo stazioni appaltanti dispongano di un sistema interno
RUP
35 nel caso di progettisti interni di controllo di qualità
responsabile unico del procedimento, anche avvalendosi
inferiore a 1 milione di euro della struttura di cui all’articolo 31, comma 9 D.Lgsl. RUP
50/2016.
Gli oneri derivanti dall’accertamento della rispondenza agli elaborati progettuali sono ricompresi nelle risorse
stanziate per la realizzazione delle opere.
Quando?
La verifica ha luogo prima dell’inizio delle procedure di affidamento.
Nei casi in cui è consentito l’affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione, la verifica della
progettazione redatta dall’aggiudicatario ha luogo prima dell’inizio dei lavori.
Prima dell’approvazione e in contraddittorio con il progettista, i soggetti incaricati verificano la conformità del
progetto esecutivo o definitivo rispettivamente, al progetto definitivo o al progetto di fattibilità.

Come?
La verifica accerta in particolare i seguenti aspetti:
a) la completezza della progettazione;
b) la coerenza e completezza del quadro economico in tutti i suoi aspetti;
c) l’appaltabilità della soluzione progettuale prescelta;
d) presupposti per la durabilità dell’opera nel tempo;
e) la minimizzazione dei rischi di introduzione di varianti e di contenzioso;
f) la possibilità di ultimazione dell’opera entro i termini previsti;
g) la sicurezza delle maestranze e degli utilizzatori;
h) l’adeguatezza dei prezzi unitari utilizzati;
i) la manutenibilità delle opere, ove richiesta.
Vediamo ora i documenti da produrre
verifica validazione
Rapporto conclusivo di verifica Rapporto di validazione

Perché?
La verifica e validazione dei progetti avevano la chiara finalità di evitare il ricorso all’iscrizione delle riserve agli
aspetti progettuali che sono stati oggetto di verifica ai sensi dell’art. 26 del D.Lgsl. 50/2016 (vedi terzo periodo
dell’art. 205 comma 2 del D.Lgsl. 50/2016.
In realtà in base a quanto disposto dall’art. 1 comma 10 della Legge 55/2016 l’applicazione di tale prescrizione è
sospesa fino al 31/12/2020 e pertanto oggi le imprese possono iscrivere le riserve anche su aspetti
progettuali verificati e validati.
La verifica e validazione restano comunque obbligatori e utili ai fini di minimizzare contestazioni su aspetti
progettuali carenti dal punto di vista formale, di comprensione e normativo.

Le fasi dell’affidamento(Art. 32. (Fasi delle procedure di affidamento).


Le fasi di affidamento degli appalti pubblici sono le seguenti:

L’affidamento degli appalti pubblici nel Codice Contratti rappresenta la parte più corposa e maggiormente
complessa ma possiamo ridurla essenzialmente a 5 sotto-fasi descritte nella figura qui sopra.
DETERMINA A CONTRARRE
Per avviare la fase di affidamento è necessario riportare nella determina almeno i seguenti elementi essenziali:.
elementi essenziali del contratto
criteri di selezione degli operatori economici e delle offerte

DETERMINA A CONTRARRE PER AFFIDAMENTI DIRETTI
La stazione appaltante può procedere ad affidamento diretto tramite determina a contrarre, o atto equivalente,
che contenga, in modo semplificato:
l’oggetto dell’affidamento,
l’importo,
il fornitore,
le ragioni della scelta del fornitore,
il possesso da parte sua dei requisiti di carattere generale,
il possesso dei requisiti tecnico-professionali,
SELEZIONE DEI PARTECIPANTI
La selezione dei partecipanti sarà condotta con uno dei criteri previsti dal codice;
PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE
E’ la fase in cui gli operatori predispongono la documentazione richiesta per produrre l’offerta;
PROPOSTA DI AGGIUDICAZIONE
E’ una relazione in cui il RUP descrive gli elementi che hanno portato all’aggiudicazione;
AGGIUDICAZIONE
E’ una determina in cui la Stazione Appaltante aggiudica l’appalto;
EFFICACIA DELL’AGGIUDICAZIONE
L’aggiudicazione diventa efficace dopo la verifica del possesso dei prescritti requisiti
STIPULA CONTRATTO
La stipula del contratto non può avvenire prima di 35 giorni dalla comunicazione dell’efficacia dell’aggiudicazione
ed entro 60 giorni dall’efficacia dell’aggiudicazione;

Esecuzione degli appalti pubblici


La fase di esecuzione degli appalti pubblici è la più importante di tutte in quanto si realizzano concretamente
tutte le aspettative programmate dalle stazioni appaltanti.

La fase di esecuzione è la quarta fase fondamentale degli appalti pubblici. Per avere un quadro completo puoi
andare sulla pagina dedicata alla Giuda semplificata degli appalti pubblici.
L’esecuzione degli appalti pubblici:
ha inizio con le attività preliminari all’avvio dell’esecuzione del contratto e
si conclude con l’approvazione del collaudo, per i lavori, o con la verifica di conformità per servizi e
forniture

La fase di esecuzione comprende i seguenti step:

Riepilogo delle attività relative all’esecuzione degli appalti pubblici:


1.Attività preliminari all’avvio del contratto
Garanzie definitive
Polizza assicurativa per danni subiti dalle stazioni appaltanti
Documentazione per l’avvio del contratto
Convocazione per la consegna e l’avvio
2.Attività operative del contratto
Consegna dei lavori e avvio dell’esecuzione del contratto
Controllo tecnico, contabile e amministrativo
Termini di pagamento
Clausole penali
Sospensione
Subappalto
Modifica dei contratti
Risoluzione
Recesso
3.Attività conclusive del contratto
Collaudo e verifica di conformità
Attività preliminari
La attività preliminari dei contratti pubblici sono tutte quelle operazioni preliminari all’avvio all’esecuzione del
contratto.

Garanzie definitive
Prima di avviare l’esecuzione è necessario far costituire alla ditta esecutrice la garanzia definitiva (vedi articolo
sulle garanzie) ai sensi dell’art. 103 del Codice Contratti.
La cauzione è prestata a :
garanzia dell’adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei
danni derivanti dall’eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse;
garanzia del rimborso delle somme pagate in più all’esecutore rispetto alle risultanze della
liquidazione finale

salva comunque la risarcibilità del maggior danno verso l’appaltatore.


Polizza assicurativa per danni subiti dalle stazioni appaltanti
Per quanto concerne i lavori (ai sensi del comma 8 dell’art. 103 del Codice Contratti), l’esecutore è obbligato a
costituire e consegnare alla stazione appaltante almeno 10 giorni prima della consegna dei lavori anche
una polizza di assicurazione.
La polizza ha lo scopo di coprire i danni subiti dalle stazioni appaltanti a causa del danneggiamento o della
distruzione totale o parziale di impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dell’esecuzione
dei lavori.
Documentazione per l’avvio del contratto
La documentazione per l’avvio del contratto è l’insieme di informazioni, di documenti che è
necessario acquisire prima dell’avvio.
Per quanto concerne i lavori sarà necessario provvedere ad acquisire informazioni e trasmettere documenti
relativi alla:
sicurezza nei cantieri (Titolo IV D.Lgls. 81/08) da parte del Committente, del Responsabile dei
Lavori , del Coordinatore per la Sicurezza, del datore di Lavoro dell’impresa esecutrice;
gestione operativa del cantiere da parte del RUP, DL, Ditta Esecutrice (Titolo V D.Lgsl 50/2016, DM
49/2018)

Convocazione all’avvio
La convocazione all’avvio dell’esecuzione del contratto è subordinata al momento in cui, per legge, è possibile
avviarli.
L’esecuzione del contratto può avere inizio solo dopo (comma 13 art. 32 D’.Lgsl 50/2016) :
che lo stesso è divenuto efficace,
in casi di urgenza, la stazione appaltante ne chieda l’esecuzione anticipata
L’avvio all’esecuzione del contratto di qualunque natura, lavori, servizi o forniture è così attuata:
il RUP dispone al:
Direttore dei Lavori (DL) di consegnare i lavori (art. 5 DM 49/2018)
Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) di avviare le prestazioni (art. 19 DM 49/2018)
il DL / DEC
convoca la ditta esecutrice
Attività operative
Sono tutte le attività che si svolgono a partire dall’inizio delle attività e si stabilisce la data di ultimazione delle
prestazioni. L’attività si conclude il giorno in cui scadono i termini contrattuali relativi alla durata e le attività sono
concluse.

Avvio dell’esecuzione del contratto


Una volta convocata la ditta sul posto, il DL o il DEC redigono il verbale di avvio dell’esecuzione del contratto e
lo fanno sottoscrivere all’esecutore.
Per i lavori, la consegna dei lavori e deve avvenire entro 45 giorni dall’efficacia del contratto o prima
in caso di urgenza (art. 5 DM 49/2018)
Per i servizi e forniture, l’avvio dell’esecuzione del contratto non è previsto un tempo massimo (art.
19 DM 49/2018).

Controllo tecnico, contabile e amministrativo


La parte più delicata di tutta la fase di esecuzione degli appalti pubblici è il controllo è il controllo tecnico,
contabile e amministrativo.
In relazione all’art. 111 del D.Lgsl 50/2016 è necessario fare riferimento al Regolamento recante: «Approvazione
delle linee guida sulle modalità di svolgimento delle funzioni del direttore dei lavori e del direttore
dell’esecuzione» e cioè il DM 49/2018.
Al dilà di ogni specifica differenza tra le tipologie di appalto di lavori, servizi o forniture, gli step
fondamentali per effettuare un controllo tecnico, contabile e amministrativo efficace sono i seguenti:
accettazione preliminare dei materiali prima della loro collocazione
accettazione definitiva dei materiali una volta installati
compilazione dei documenti contabili
rilascio degli stati d’avanzamento
emissione dei certificati per il pagamento degli acconti
controllo dello sviluppo delle attività entro i limiti dei tempi e delle somme autorizzate.

Il controllo amministrativo e contabile è :


per i lavori agli articoli 6,13, 14 e 15 del DM 49/2018.
per i servizi e forniture all’articolo 26 del DM 49/2018

Termini di pagamento
I pagamenti (art. 113-bis D.Lgsl. 50/2016) relativi agli acconti sono effettuati nel termine di:
30 giorni decorrenti dall’adozione di ogni stato di avanzamento;
numero giorni espressamente concordato nel contratto ;
non superiore a 60 giorni e purché ciò sia oggettivamente giustificato dalla natura particolare del
contratto o da talune sue caratteristiche.

I certificati di pagamento relativi agli acconti del corrispettivo di appalto sono emessi:


contestualmente all’adozione di ogni stato di avanzamento dei lavori
e comunque entro un termine non superiore a 7 giorni dall’adozione degli stessi.
Clausole penali
Le clausole penali (comma 4 art. 113-bis D.Lgsl. 50/2016) previste dai contratti di appalto prevedono penali per il
ritardo nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali da parte dell’appaltatore commisurate ai giorni di ritardo e
proporzionali rispetto all’importo del contratto o alle prestazioni del contratto.
Le penali dovute per il ritardato adempimento sono calcolate in misura giornaliera compresa tra lo 0,3 per mille e
l’1 per mille dell’ammontare netto contrattuale, da determinare in relazione all’entità delle conseguenze legate al
ritardo, e non possono comunque superare, complessivamente, il 10 per cento di detto ammontare netto
contrattuale.
Sospensione
La sospensione dei lavori (art. 107 D.Lgsl 50/2016) è disposta:
In tutti i casi in cui ricorrano circostanze speciali che impediscono in via temporanea che i lavori
procedano utilmente a regola d’arte, e che non siano prevedibili al momento della stipulazione del
contratto,
La sospensione può, altresì, essere disposta dal RUP per ragioni di necessità o di pubblico
interesse, tra cui l’interruzione di finanziamenti per esigenze sopravvenute di finanza pubblica, disposta
con atto motivato delle amministrazioni competenti.

La sospensione:
per il lavori si fa riferimento al Art. 10 DM 49/2018
per i servizi e forniture si fa riferimento al Art. 23 DM 49/2018

Subappalto
Il subappalto (art. 105 D.Lgsl 50/2016) è il contratto con il quale l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di
parte delle prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto.
Il subappalto per lavori, servizi e forniture è riportato anche in questo precedente articolo.
Il subappalto:
per il lavori si fa riferimento anche al Art. 7 DM 49/2018
per i servizi e forniture si fa riferimento anche al Art. 20 DM 49/2018

Modifica dei contratti


La fase di esecuzione degli appalti pubblici prevede un importante articolo relativo alle modifiche durante il
periodo di efficacia dei contratti (art. 106 D.Lgsl. 50/2016).
Le modifiche previste dal codice contratti sono 6 6 in tutto e suddivise in due tipologie:
modifiche opzionali da parte della stazione appaltante (M)
varianti in corso d’opera (V)
riferimento descrizione tipo
se le modifiche, a prescindere dal loro valore monetario, sono state previste nei
articolo106 let.a)c.1 M
documenti di gara iniziali in clausole chiare, precise e inequivocabili
per lavori, servizi o forniture, supplementari da parte del contraente originale che si
articolo106 let.b)c.1 M
sono resi necessari e non erano inclusi nell’appalto iniziale
ove siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
1) la necessità di modifica è determinata da circostanze impreviste e imprevedibili per
articolo106 let.c)c.1 V
l’amministrazione aggiudicatrice;
2) la modifica non altera la natura generale del contratto;
riferimento descrizione tipo
se un nuovo contraente sostituisce quello a cui la stazione appaltante aveva
articolo106 let.d) c1 M
inizialmente aggiudicato l’appalto
se le modifiche non sono sostanziali ai sensi del comma 4. Le stazioni appaltanti
articolo106 let.e)c.1 M
possono stabilire nei documenti di gara soglie di importi per consentire le modifiche.
I contratti possono parimenti essere modificati se il valore della modifica è al di sotto
di entrambi i seguenti valori:
articolo106 c.2 a) le soglie fissate all’articolo 35; M
b) il 10 per cento del valore iniziale del contratto per i contratti di servizi e fornitura;
il 15 per cento del valore iniziale del contratto per i contratti di lavori.
per il lavori si fa riferimento anche al Art. 8 DM 49/2018
per i servizi e forniture si fa riferimento anche al Art. 22 DM 49/2018
L’utilizzo delle modifiche contrattuali se previste già nel contratto sono utili e vanno ben studiate prima di bandire
la gara.
Risoluzione
La risoluzione del contratto è disciplinata dall’art. 108 del D.Lgsl. 50/2016.
La risoluzione del contratto è una facoltà della stazione appaltante e non dell’esecutore quando il contratto ha
una patologia.
Nell’articolo dedicato alla risoluzione del contratto sono riportate le casistiche per le quali si può procedere alla
risoluzione del contratto.
Recesso
Il recesso del contratto è disciplinato dall’art. 109 del D.Lgsl. 50/2016.
E’ la facoltà concessa alla stazione appaltante di interrompere in qualunque momento un contratto.
Il recesso avviene previo il pagamento:
delle prestazioni eseguite;
del valore dei materiali utili esistenti in cantiere nel caso di lavoro o in magazzino nel caso di servizi
o forniture;
il decimo dell’importo delle opere, dei servizi o delle forniture non eseguite.

Attività conclusive
L’e attività conclusive sono quelle che si svolgono dall’ultimazione delle prestazioni al pagamento finale del
corrispettivo all’impresa esecutrice.

Collaudo e verifica di conformità


Il collaudo e la verifica di conformità sono trattati nell’art. 102 del D.Lgsl. 50/2016.
I contratti pubblici sono soggetti a collaudo per i lavori e a verifica di conformità per i servizi e per le
forniture, per certificare che l’oggetto del contratto in termini di prestazioni, obiettivi e caratteristiche tecniche,
economiche e qualitative sia stato realizzato ed eseguito nel rispetto delle previsioni e delle pattuizioni
contrattuali.
La consegna dei lavori
La consegna dei lavori è l’attività mediante la quale la stazione appaltante l’appaltatore inizia materialmente le
attività operative per espletare l’appalto assegnato.
La consegna è una attività della fase di esecuzione degli appalti pubblici e da quel giorno poi decorrono i tempi
contrattuali.
Tempistiche fondamentali
Le tempistiche sono diverse a seconda si proceda alla consegna dei lavori in via ordinaria o in via d’urgenza.
Polizza assicurativa
L’esecutore dei lavori è obbligato a costituire e consegnare alla stazione appaltante almeno 10 giorni
prima della consegna dei lavori anche una polizza di assicurazione che copra i danni subiti dalle stazioni
appaltanti a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere, anche
preesistenti, verificatisi nel corso dell’esecuzione dei lavori. (c. 7 art. 103 D. Lgsl 50/2016)
Consegna dei lavori in via ordinaria
Il direttore dei lavori, previa disposizione del RUP, provvede alla consegna dei lavori (art. 5 DM 49/2018):
per le amministrazioni statali, non oltre 45 giorni dalla data di registrazione alla Corte dei
conti del decreto di approvazione del contratto e non oltre 45 giorni dalla data di approvazione del
contratto quando la registrazione della Corte dei conti non è richiesta per legge;
per le altre stazioni appaltanti il termine di 45 giorni decorre dalla data di stipula del contratto.

Consegna dei lavori in via d’urgenza


Per la consegna dei lavori in via d’urgenza non sono stabilite tempistiche massime e pertanto il direttore dei
lavori, previa disposizione del RUP, provvede alla consegna dei lavori nei tempi indicati dal RUP.

Decorrenza tempi contrattuali


L’esecutore deve ultimare i lavori nel termine stabilito dagli atti contrattuali, decorrente dalla data del verbale di
consegna ovvero, in caso di consegna parziale dall’ultimo dei verbali di consegna. (c. 5 art. 107 D. Lgsl.
50/2016).

Operazioni per la consegna dei lavori


Il direttore dei lavori comunica con un congruo preavviso all’esecutore il giorno e il luogo in cui deve
presentarsi, munito del personale idoneo, nonché delle attrezzature e dei materiali necessari per eseguire, ove
occorra, il tracciamento dei lavori secondo i piani, profili e disegni di progetto.
All’esito delle operazioni di consegna dei lavori, il direttore dei lavori e l’esecutore sottoscrivono il
relativo verbale e da tale data decorre utilmente il termine per il compimento dei lavori.
Il direttore dei lavori trasmette il verbale di consegna sottoscritto dalle parti al RUP.
Sono a carico dell’esecutore gli oneri per le spese relative alla consegna, alla verifica ed al completamento del
tracciamento che fosse stato già eseguito a cura della stazione appaltante.
Vedi comma 2 art. 5 DM 49/2018.
E se l’esecutore non si presenta?
Qualora l’esecutore non si presenti, senza giustificato motivo, nel giorno fissato dal direttore dei lavori per la
consegna, la stazione appaltante ha :
facoltà di risolvere il contratto e di incamerare la cauzione, oppure,
fissare una nuova data per la consegna, ferma restando la decorrenza del termine contrattuale dalla
data della prima convocazione.

Vedi comma 3 art. 5 DM 49/2018.


E se la consegna avviene in ritardo a causa della Stazione
Appaltante?
Qualora la consegna avvenga in ritardo per causa imputabile alla stazione appaltante, l’esecutore può chiedere
di recedere dal contratto.
Vedi comma 4,5 art. 5 DM 49/2018.

Il Verbale di consegna dei lavori


Il processo verbale di consegna deve essere redatto in contraddittorio con l’esecutore e deve contenere:
a) le condizioni e circostanze speciali locali riconosciute e le operazioni eseguite, come i
tracciamenti, gli accertamenti di misura, i collocamenti di sagome e capisaldi;
b) l’indicazione delle aree, dei locali, e delle condizioni di disponibilità dei mezzi d’opera per
l’esecuzione dei lavori dell’esecutore, nonché l’ubicazione e la capacità delle cave e delle
discariche concesse o comunque a disposizione dell’esecutore stesso;
c) la dichiarazione che l‘area su cui devono eseguirsi i lavori è libera da persone e cose e, in ogni
caso, che lo stato attuale è tale da non impedire l’avvio e la prosecuzione dei lavori.

Avvio dell’esecuzione del contratto per servizi e forniture


Con l’avvio dell’esecuzione del contratto per i servizi e le forniture, l’appaltatore inizia materialmente le attività
operative per espletare l’appalto assegnato.
L’avvio è una attività della fase di esecuzione degli appalti pubblici e da quel giorno poi decorrono i tempi
contrattuali.
Tempistiche fondamentali
Le tempistiche sono diverse a seconda si proceda alla consegna dei lavori in via ordinaria o in via d’urgenza.
L’avvio dell’esecuzione del contratto in via ordinaria
Il direttore dell’esecuzione del contratto, previa disposizione del RUP, da avvio al”esecuzione delle
prestazioni (art. 19 DM 49/2018):
dopo che il contratto è divenuto efficace

Avvio dell’esecuzione del contratto in via d’urgenza


Nei casi previsti per l’avvio dell’esecuzione del contratto in via d’urgenza, il direttore dell’esecuzione del contratto,
lo indica nel verbale di consegna e individua le prestazioni che l’esecutore deve immediatamente espletare.

Decorrenza tempi contrattuali


L’esecutore deve ultimare i lavori nel termine stabilito dagli atti contrattuali (c. 5 art. 107 D. Lgsl. 50/2016):
decorrente dalla data del verbale di consegna ovvero,
dall’ultimo dei verbali di consegna, in caso di consegna parziale.

Operazioni per l’avvio dell’esecuzione del contratto


Il direttore dell’esecuzione del contratto comunica con un congruo preavviso all’esecutore il giorno e il
luogo per l’avvio dell’esecuzione del contratto.
All’esito delle operazioni di avvio, il direttore dell’esecuzione del contatto e l’esecutore sottoscrivono il
relativo verbale e da tale data decorre utilmente il termine per il compimento delle prestazioni.
Il direttore dell’esecuzione del contratto trasmette il verbale di consegna sottoscritto dalle parti al RUP.
Vedi art. 19 DM 49/2018.
E se l’esecutore non si presenta?
Qualora l’esecutore non si presenti, senza giustificato motivo, nel giorno fissato dal direttore dei lavori per la
consegna, la stazione appaltante, in analogia a quanto previsto per i lavori, ha :
facoltà di risolvere il contratto e di incamerare la cauzione, oppure,
fissare una nuova data per l’avvio, ferma restando la decorrenza del termine contrattuale dalla data
della prima convocazione.

Vedi comma 3 art. 5 DM 49/2018.


Il Verbale di avvio dell’esecuzione del contratto
Il verbale di avvio dell’esecuzione del contratto deve essere redatto in contraddittorio con l’esecutore e deve
contenere:
le aree e gli eventuali ambienti dove si svolge l’attività’;
la descrizione dei mezzi e degli strumenti eventualmente messi a disposizione dalla stazione
appaltante;
la dichiarazione attestante che lo stato attuale degli ambienti è tale da non impedire l’avvio o la
prosecuzione dell’attività’.

Quando, nei casi consentiti dall’articolo 32 del codice, è disposta l’esecuzione anticipata, il direttore
dell’esecuzione indica nel verbale di avvio quanto predisposto o somministrato dall’esecutore per il rimborso
delle relative spese.
Controllo tecnico, contabile e amministrativo
 Il controllo dell’esecuzione degli appalti è parte della fase di esecuzione.
i riferimenti normativi di questa parte sono il codice contratti (D.Lgs. 50/2016)e il decreto ministeriale
49/2018 relativo al direttore dei lavori (DL) ed il direttore dell’esecuzione del contratto (DEC).

Tipi di controlli
I controlli sono:
tecnici: tutti i controlli specifici all’aspetto tecnico svolti in relazione alle prescrizioni dei capitolati
speciali descrittivi e prestazionali e le normative tecniche di settore;
amministrativi: sono controlli volti ad accertare la conformità degli atti;
contabili: controlli finalizzati a verificare l’esatta quantificazione economica delle prestazioni eseguite.

Chi li esegue?
Le figure principali sono (c. 1 art. 101 D.Lgs. 50/2016):
II Responsabile Unico del Procedimento (RUP);
il Direttore dell’Esecuzione del contratto (DEC) per servizi e forniture;
il Direttore dei Lavori (DL) per lavori;
Direttori operativi (DO);
Ispettori di cantiere (IC);
Collaudatore per i lavori;
Verificatore della conformità per sevizi e forniture.

Il DEC o il DL possono essere individuati con il seguente ordine (c. 1 art. 111 D’.Lgsl. 50/2016):
1.soggetti dell’ente di appartenenza;
2.soggetti di altre amministrazioni pubbliche, previo apposito accordo (art. 15 L. 241/1990);
3.soggetti di altre amministrazioni pubbliche, previa intesa o convenzione  (art. 30 D.Lgsl. 267/2000);
4.al progettista incaricato;
5.ad altri soggetti scelti con le procedure previste dal presente codice per l’affidamento degli incarichi di
progettazione.

Step fondamentali
Al dilà di ogni specifica differenza tra le tipologie di appalto di lavori, servizi o forniture, gli step
fondamentali per effettuare il controllo tecnico, contabile e amministrativo efficace sono i seguenti:
accettazione preliminare dei materiali prima della loro collocazione, installazione;
accettazione definitiva dei materiali una volta installati;
compilazione dei documenti contabili;
rilascio degli stati d’avanzamento;
emissione dei certificati per il pagamento degli acconti;
controllo dello sviluppo delle attività entro i limiti dei tempi e delle somme autorizzate.

Accettazione dei materiali


La gestione di una corretta fase di accettazione dei materiali permette sia alla ditta esecutrice che alla RUP
di avere la certezza che i materiali che saranno acquistati ed utilizzati sono quelli previsti dal progetto.
Pertanto, in base a quanto previsto dall’art. 6 del DM 49/2018 che è valido per i lavori, ma sicuramente lo è
anche per i servizi e forniture, benchè non esplicitamente richiamato nel DM, l’attività di accettazione la svolge il
DL o il DEC e pertanto esegue tutti i controlli e le prove previste:
dalle vigenti norme nazionali ed europee;
dal Piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica
amministrazione (in particolare i Criteri Ambientali Minimi CAM);
dal capitolato speciale d’appalto.
Preferiamo suddividere l’attività di accettazione dei materiali in due sotto attività per evitare contestazioni tra ditta
esecutrice e direzione dei lavori o direzione dell’esecuzione del contratto:
Accettazione preliminare:
prima dell’acquisto: la Ditta trasmette al DL/DEC l’elenco, il DL/DEC da assenso o rigetta per
le modifiche;
prima della installazione: una volta arrivati in sito i materiali, il DL/DEC da assenso o rigetta i
materiali;
Accettazione definitiva:
dopo la loro installazione il DL/DEC verifica la corretta installazione.

Compilazione dei documenti contabili


Come per quanto riguarda l’accettazione dei materiali, è necessario avere la stessa cura nella compilazione dei
documenti contabili sia che si tratti di lavori, di servizi e di forniture. Pertanto per ogni tipologia di appalto avrà
le sue modalità d’ contabilità, ma l’attenzione sarà sempre quella. Avremo quindi documenti contabili per i lavori e
documenti contabili per servizi e forniture.
Il DL/DEC effettua il controllo della spesa legata all’esecuzione delle prestazioni, attraverso la compilazione con
precisione e tempestività dei documenti contabili, che sono atti pubblici a tutti gli effetti di legge, con i quali si
realizza l’accertamento e la registrazione dei fatti producenti spesa.
A tal fine provvede a classificare e misurare le lavorazioni eseguite, nonché a trasferire i rilievi effettuati sul
registro di contabilità e per le conseguenti operazioni di calcolo che consentono di individuare il progredire della
spesa. Secondo il principio di costante progressione della contabilità, le predette attività di accertamento dei fatti
producenti spesa devono essere eseguite contemporaneamente al loro accadere e, quindi, devono procedere di
pari passo con l’esecuzione.
Rilascio degli stati d’avanzamento
Lo Stato di Avanzamento è l’atto contabile nel quale sono riassunte tutte le prestazioni eseguite che è
funzionale al pagamento delle rate di acconto previste dal contratto e per l’emissione del successivo certificato di
pagamento (art. 13 DM 49/2018)
Se il corrispettivo per il pagamento di un appalto è stato suddiviso in base al contratto in “N” stati di
avanzamento, il DL/DEC dovrà redigere uno stato di avanzamento dopo che il suo importo avrà raggiunto la
somma pari al rapporto dell’importo contrattuale diviso “N” (SA=ImportoContratto : N). Un secondo metodo di
definizione dell’acconto, molto più diffuso, lo stato di vvanzamento viene definito economicamente nel contratto.
Ma il risultato non cambia.
Lo stato di avanzamento è una rata di acconto dell’importo contrattuale.

Tempi di emissione dei certificati per il pagamento


degli acconti
Una volta che il DL/DEC ha emesso lo stato di avanzamento, lo trasmette al RUP il quale emana il Certificato di
Pagamento.
I tempi che intercorrono tra l’adozione dello Stato di Avanzamento e l’emissione del Certificato di Pagamento
sono minimi e vincolanti per legge.
I certificati di pagamento relativi agli acconti del corrispettivo di appalto sono emessi:
contestualmente all’adozione di ogni stato di avanzamento dei lavori;
comunque entro un termine non superiore a 7 giorni dall’adozione degli stessi.
I pagamenti relativi agli stati di avanzamento dell’appalto sono effettuati (comma 1 articolo 113-bis codice
contratti) :
nel termine di 30 giorni decorrenti dall’adozione;
salvo che sia espressamente concordato nel contratto un diverso termine, comunque non superiore a
60 giorni e purché ciò sia oggettivamente giustificato dalla natura particolare del contratto o da talune
sue caratteristiche.

Controllo dello sviluppo delle attività entro i limiti dei tempi e delle somme
autorizzate
Il controllo tecnico contabile e amministrativo del contratto richiede il costante controllo da parte di tutti i soggetti
che seguono il procedimento. In caso il RUP, DL/DEC reputino necessario modificare le somme autorizzate è
necessario intervenire con le modifiche contrattuali che sono state riportate in un post apposito.
Tempi di pagamento degli appalti pubblici
Durante l’esecuzione del contratto è necessario tenere a mente i tempi di pagamento che devono essere
rispettati nell’effettuare i pagamenti in acconto e a saldo all’esecutore del contratto.
Rispetto alle fasi fondamentali degli appalti ci troviamo nella fase di esecuzione degli appalti
pubblici.Maturazione del pagamento
La maturazione degli acconti (o degli stati di avanzamento) da parte dell’esecutore è scandita dal contratto, in
particolare, il capitolato speciale descrittivo e prestazionale riporta il modo in cui si individua il raggiungimento
della rata di acconto della prestazione resa.

Facciamo un esempio pratico:


100.000 euro importo contrattuale;
25.000 euro stato di avanzamento/acconto

In totale sono previste 4 rate di acconto/stati di avanzamento di 25.000 euro ciascuno. In relazione a ciò, in
questo caso, si rende necessario effettuare il pagamento della rata di acconto/stato di avanzamento nel
momento in cui la prestazione resa dall’esecutore raggiunge la cifra di 25.000 euro.
La maturazione delle rate di acconto/ stati di avanzamenti è accertata dal Direttore dei Lavori (DL) se trattasi di
lavori o dal Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) se in ambito di servizi o forniture. Tale attestazione
avviene mediante la approvazione degli stati di avanzamento a seguito della verifica della contabilità effettuata
in contraddittorio con l’esecutore.
Una volta adottato lo stato di avanzamento, il RUP emette contestualmente, al massimo entro 7 giorni, il
Certificato di Pagamento.
Tempi di pagamento degli acconti e della rata di saldo
I tempi di pagamento relativi agli acconti e della rata di saldo del corrispettivo di appalto sono effettuati:
entro 30 giorni decorrenti dall’adozione di ogni stato di avanzamento;
un diverso termine se è stato espressamente concordato nel contratto;
non superiore a 60 giorni e purché ciò sia oggettivamente giustificato dalla natura particolare del
contratto o da talune sue caratteristiche.

I certificati di pagamento relativi agli acconti del corrispettivo di appalto sono emessi contestualmente
all’adozione di ogni stato di avanzamento dei lavori e comunque entro un termine non superiore a 7
giorni dall’adozione degli stessi.

Tempi di pagamento del saldo


All’esito positivo del collaudo o della verifica di conformità, e comunque entro un termine non superiore a 7
giorni dagli stessi, il responsabile unico del procedimento rilascia il certificato di pagamento ai fini
dell’emissione della fattura da parte dell’appaltatore.
I tempi di pagamento del saldo sono gli stessi delle rate di acconto.
“Quando è prevista una procedura diretta ad accertare la conformità della merce o dei servizi al contratto

essa non può avere una durata superiore a 30 giorni dalla data della consegna della merce o della

prestazione del servizio, salvo che sia diversamente ed espressamente concordato dalle parti e previsto

nella documentazione di gara e purché ciò non sia gravemente iniquo per il creditore ai sensi dell’articolo

7. L’accordo deve essere provato per iscritto.”


Come fare
Le attività ed i tempi di pagamento degli appalti pubblici seguono questo iter:
1. Adozione dello Stato di Avanzamento / Acconto
L’adozione è dello Stato di Avanzamento / Acconto è svolta dal Direttore dei Lavori per i lavori e dal
Direttore dell’Esecuzione del Contratto per servizi e forniture ed è contestuale alla sua maturazione.
2. Emissione del Certificato di Pagamento
E’ svolta dal Responsabile Unico del Procedimento ed è contestuale o al massimo entro 7 giorni
dall’adozione dello Stato di Avanzamento / Acconto.
3. Emissione della fattura
L’esecutore emette la fattura di pari importo del certificato di pagamento.
4. Pagamento del corrispettivo
Il committente effettua il pagamento entro 30 giorni e al massimo entro 60 giorni se diversamente
concordato nel contratto dall’adozione dello Stato di Avanzamento / Acconto

Il subappalto negli appalti pubblici


Il subappalto negli appalti pubblici è il contratto con il quale l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di parte delle
prestazioni o lavorazioni oggetto del contratto di appalto.
In questi giorni è stato pubblicato il Decreto Legge 31-5-2021 n. 77 Governance del Piano nazionale di ripresa e
resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative e di accelerazione e snellimento delle
procedure e vediamo quale sono le novità in merito al subappalto.
Il Codice Contratti tratta del subappalto all’art. 105.
L’appaltatore può avvalersi di subappalti sia per i Lavori che per Servizi e Forniture.

DL 77/2021 Modifiche alla disciplina del subappalto


I limiti di ricorso al subappalto negli appalti pubblici è stato di recente modificato dall’art. 49 del DL 77/2021 che
prevede la seguente situazione.
Fino al 31 ottobre 2021, in deroga all’articolo 105, commi 2 e 5, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50,
il subappalto non può superare la quota del 50 per cento dell’importo complessivo del contratto di lavori,
servizi o forniture.
Dal 1° novembre 2021 il subappalto non ha più limiti in quanto l’art. 105 comma 2 terzo periodo è sostituito e
abrogato il comma 5, per ogni tipologia di opere anche per opere per le quali sono necessari lavori o componenti
di notevole contenuto tecnologico o di rilevante complessità tecnica, quali strutture, impianti e opere speciali.
Un inciso; al dilà delle varie dichiarazioni critiche circa l’annullamento del tetto di subappalto, preme precisare
che costantemente i RUP, i direttori dei lavori, i direttori dell’esecuzione del contratto si trovano in difficoltà
relativamente al rispetto del tetto del subappalto in quanto, molte ditte, aggirano costantemente tale limite
mediante il ricorso al distacco funzionale e il nolo a caldo o a freddo. Questo modo di fare permette agli
appaltatori di evitare di pagare i subappaltatori in quanto non hanno spesso regolari contratti di subappalto.
L’eliminazione delle soglie minime del subappalto permetterà ai subappaltatori di dichiarare pienamente l’importo
del subappalto e pertanto va, a nostro avviso, nella direzione di migliorare il lavoro dei tecnici della stazione
appaltante e a maggior garanzia dei subappaltatori.

Il subappaltatore, per le prestazioni affidate in subappalto, deve garantire gli stessi standard qualitativi e
prestazionali previsti nel contratto di appalto e riconoscere ai lavoratori un trattamento economico e
normativo non inferiore a quello che avrebbe garantito il contraente principale, inclusa l’applicazione dei
medesimi contratti collettivi nazionali di lavoro, qualora le attività oggetto di subappalto coincidano con quelle
caratterizzanti l’oggetto dell’appalto ovvero riguardino le lavorazioni relative alle categorie prevalenti e siano
incluse nell’oggetto sociale del contraente principale

Quando si configura un subappalto?


In base al comma 2 dell’art. 105 del D.Lgsl. 50/2016 il subappalto si configura sempre quando
l’appaltatore affida a terzi l’esecuzione di parte delle prestazioni o lavorazioni.
Pertanto ogni prestazione o lavorazione affidata a terzi ricade nell’ambito del subappalto.
A questa definizione, poi la legge aggiunge due casi specifici che di seguito vengono descritti.
Caso particolare di subappalto per la fornitura con posa e noli a caldo
Lo stesso comma al secondo capoverso aggiunge altre casistiche relativamente a 2 attività specifiche che
richiedono l’impiego di manodopera:
fornitura con posa
noli a caldo
se singolarmente :
di importo superiore al 2% delle prestazioni affidate o di importo superiore a 100.000 euro e
incidenza del costo della manodopera e del personale superiore al 50%.

Costituisce, comunque, subappalto qualsiasi contratto avente ad oggetto attività ovunque

espletate che richiedono l’impiego di manodopera, quali le forniture con posa in opera e i noli a

caldo, se singolarmente di importo superiore al 2 per cento dell’importo delle prestazioni

affidate o di importo superiore a 100.000 euro e qualora l’incidenza del costo della

manodopera e del personale sia superiore al 50 per cento dell’importo del contratto da affidare
I fattori da prendere in considerazione sono:
IMPORTO
INCIDENZA COSTO DELLA MANODOPERA
In matematica, la congiunzione logica che si legge “e” è un connettivo logico attraverso il quale, a partire da due
proposizioni A e B, si forma una nuova proposizione chiamata congiunzione di A e B la quale è vera soltanto nel
caso in cui A e B siano entrambe vere, mentre è falsa in tutti gli altri casi possibili.
Quindi si ha subappalto solo se importo e incidenza del costo della manodopera se entrambe le affermazioni
poste qui sotto sono contemporaneamente vere:
IMPORTO è maggiore del 2% delle prestazioni affidate (contratto) o maggiore di 100.000 euro
INCIDENZA DEL COSTO DELLA MANODOPERA è maggiore del 50% dell’importo del contratto da
affidare

In qualunque altro caso non si configura il subappalto.

Esclusioni specifiche di legge per soli Servizi e Forniture


c. 4 Art. 105. (Subappalto)
Le seguenti categorie di forniture o servizi, non si configurano come subappalto:
l’affidamento di attività specifiche a lavoratori autonomi, per le quali occorre effettuare comunicazione
alla stazione appaltante;
la subfornitura a catalogo di prodotti informatici;
l’affidamento di servizi di importo inferiore a 20.000,00 euro/annui a imprenditori agricoli;
le prestazioni rese in favore dei soggetti affidatari in forza di contratti continuativi di cooperazione,
servizio e/o fornitura sottoscritti in epoca anteriore alla indizione della procedura finalizzata alla
aggiudicazione dell’appalto.

Esclusioni specifiche per incarichi professionali


c.8, Art. 31. (Ruolo e funzioni del responsabile del procedimento negli appalti e nelle
concessioni) L’affidatario può subappaltare:
indagini geologiche, geotecniche e sismiche,
sondaggi,
rilievi,
misurazioni e picchettazioni,
predisposizione di elaborati specialistici e di dettaglio,
la sola redazione grafica degli elaborati progettuali.

L’affidatario non può subappaltare:


le relazioni geologiche

Le modifiche dei contratti


Spesso durante la fase di esecuzione si rende necessario apportare dei cambiamenti ai contratti ed è possibile
farlo seguendo le indicazioni previste per le modifiche dei contratti pubblici dell’articolo 106 del Codice
Contratti. Le modifiche dei contratti si hanno nella fase di esecuzione degli appalti pubblici.
I tipi di modifiche
Le modifiche contrattuali sono in tutto 6 e sintetizzo in questo modo:
1.Previste nei documenti di gara – (c.1 lett a)
2.Prestazioni supplementari necessari e non erano inclusi nell’appalto iniziale – (c.1 lett b)
3.Circostanze impreviste e imprevedibili – (c.1 lett c)
4.Sostituzione del contraente – (c.1 lett d)
5.Non sostanziali con importi stabiliti in gara – (c.1 lett e)
6.Non stabilite in sede di gara, sotto soglia, sotto il 10 % S/F, sotto il 15% L – (c.2)

In relazione alla loro nomenclatura che il codice contratti indica, le modifiche si possono suddividere in due:
modifiche
varianti in corso d’opera
Le modifiche ai contratti solo in un caso assumono la denominazione di variante in corso d’opera e cioè
quando si verificano circostanze impreviste ed imprevedibili. Al difuori di questo caso specifico, le modifiche
sono decise autonomamente dalla Stazione Appaltante e si parla di modifiche.

Possiamo a questo punto fare un ulteriore classificazione delle modifiche contrattuali e cioè in relazione alla loro
prevedibilità o meno in fase di preparazione del progetto e della gara:
prevedibili
non prevedibili

In relazione alle suddivisioni fatte, possiamo fare le seguenti considerazioni.


La modifica pertanto è una azione unilaterale e non pertanto un diritto dell’appaltatore. Per questo motivo la
stazione appaltante può decidere autonomamente se avvalersene o meno.
La volontà di modificare il contratto successivamente alla stipula è perseguibile ma va accuratamente
preparata nel progetto e nei documenti di gara.
Le modifiche volontarie sono incluse nelle opzioni contrattuali e vanno esplicitate insieme alle altre come la
proroga contrattuale che non è oggetto di questo articolo.
Modifica prevista nei documenti di gara (c.1 lett. a)
Sono consentite modifiche :
a prescindere dal loro valore monetario;
se sono state previste nei documenti di gara iniziali in clausole chiare, precise e inequivocabili;
non apportano modifiche che avrebbero l’effetto di alterare la natura generale del contratto o
dell’accordo quadro.

Questa modifica è prevedibile e pertanto deve essere resa nota ai partecipanti mediante l’inserimento nei
documenti di gara di clausole:
chiare
precise
inequivocabili

Devono essere presenti quindi clausole che indicano ad esempio:


limiti massimi di spesa per il ricorso alle modifiche;
tipologia di prestazione richiesta per la modifica;
quantità di attività richiesta;
tempi di prolungamento per la modifica;
luoghi in cui sarà eseguita la modifica;
ecc..

I documenti in cui inserire queste clausole sono:


capitolato speciale prestazionale e descrittivo;
disciplinare di gara.

Modifiche per prestazioni supplementari (c. 1 lett. b)


Sono consentite modifiche per lavori, servizi o forniture, supplementari che:
si sono resi necessari e non erano inclusi nell’appalto iniziale;
l’ aumento di prezzo non eccede il 50 per cento del valore del contratto;
risulti impraticabile per motivi economici o tecnici quali il rispetto dei requisiti di intercambiabilità o
interoperabilità tra apparecchiature, servizi o impianti esistenti forniti nell’ambito dell’appalto iniziale;
comporti per l’amministrazione aggiudicatrice notevoli disguidi o una consistente duplicazione dei
costi.

Questa tipologia di modifica richiede uno specifico approfondimento sulla motivazione che dovrà essere
supportata da dati oggettivi sia economici che tecnici.
Pertanto è necessario dotarsi di:
analisi costi, preventivi, per esplicitare il vantaggio economico che si ottiene affidando direttamente
le prestazioni supplementari alla stessa ditta che sta eseguendo l’appalto e non ad un’altra;
relazioni tecniche per dimostrare che la ditta che sta eseguendo la prestazione possa essere l’unica
che possa continuare con attività supplementari;
analisi dei disguidi che si generano anche mediante l’attestazione degli atti amministrativi e tempi
che si perdono per affidare le prestazioni supplementari ad un’altra ditta.

Queste modifiche vanno comunicate all’ANAC entro 30 giorni e va fatta pubblicità sulla gazzetta ufficiale
dell’Unione Europea se sopra soglia, in ambito nazionale se sotto soglia.
Varianti in corso d’opera (c.1 lett. c)
Le varianti in corso d’opera si hanno quando:
l’ aumento di prezzo non eccede il 50 per cento del valore del contratto;
la necessità di modifica è determinata da circostanze impreviste e imprevedibili per
l’amministrazione aggiudicatrice. Tra le predette circostanze può rientrare anche la sopravvenienza di
nuove disposizioni legislative o regolamentari o provvedimenti di autorità od enti preposti alla tutela di
interessi rilevanti;
la modifica non altera la natura generale del contratto (vedi c.4);
Le varianti per l’ANAC sono spesso riconducibili ad errori progettuali ed è pertanto necessario motivare
estremamente bene qualora si renda necessario applicare tale modifica.
Le varianti in corso d’opera devono essere comunicate all’ANAC entro 30 giorni e va fatta pubblicità sulla
gazzetta ufficiale dell’Unione Europea se sopra soglia, in ambito nazionale se sotto soglia.
Modifiche per sostituzione del contraente (c.1 lett d)
Se un nuovo contraente sostituisce quello a cui la stazione appaltante aveva inizialmente aggiudicato l’appalto a
causa di una delle seguenti circostanze:
1.una clausola di revisione inequivocabile in conformità alle disposizioni di cui alla lettera a);
2.all’aggiudicatario iniziale succede, per causa di morte o a seguito di ristrutturazioni societarie,
comprese rilevazioni, fusioni, scissioni, acquisizione o insolvenza, un altro operatore economico che
soddisfi i criteri di selezione qualitativa stabiliti inizialmente, purché ciò non implichi altre modifiche
sostanziali al contratto e non sia finalizzato ad eludere l’applicazione del presente codice;
3.nel caso in cui l’amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore si assuma gli obblighi del
contraente principale nei confronti dei suoi subappaltatori.

Modifiche non sostanziali con importi stabiliti in gara (c.1 lett e)


I contatti possono essere modificati:
Se le modifiche non sono sostanziali ai sensi del comma 4.
Se le stazioni appaltanti hanno stabilito nei documenti di gara soglie di importi per consentire le
modifiche.

Per applicare questo tipo di modifica, i documenti di gara devono riportare i limiti di importo e di modalità che
permettono di modificare il contratto applicando questa specifica modifica.
I documenti in cui inserire queste clausole sono:
capitolato speciale prestazionale e descrittivo;
disciplinare di gara.

Modifiche non stabilite in sede di gara, sotto soglia, sotto il 10 %


S/F, sotto il 15% L – (c.2)
I contratti possono parimenti essere modificati, oltre a quanto previsto al comma 1, senza necessità di una nuova
procedura a norma del presente codice, se il valore della modifica è al di sotto di entrambi i seguenti valori:
le soglie fissate all’articolo 35;
il 10 per cento del valore iniziale del contratto per i contratti di servizi e fornitura;
il 15 per cento del valore iniziale del contratto per i contratti di lavori sia nei settori ordinari che speciali;
non può alterare la natura complessiva del contratto (vedi c.4).

Le modifiche devono essere comunicate all’ANAC entro 30 giorni


Riepilogo delle tipologie di modifiche.
Art.
 descrizione tipologia  comunicazione ANAC  cosa fare 
106 
previste nei documenti di gara
c.1 lett a
con clausole chiare, precise e modifica  nessuna comunicazione nessuna pubblicità

inequivocabili
Se sopra
soglia: pubblicano
Supplementari: 
un avviso al riguardo
– 1) impraticabile
c.1 lett b SI   nella Gazzetta ufficiale
l’intercambiabilità  modifica 
)  entro 30 gg  dell’Unione
– 2) duplicazione costi 
europea Se sotto
(<50% valore contratto iniziale) 
soglia: pubblicità a
livello nazionale 
Se sopra
1) circostanze impreviste e soglia: pubblicano
imprevedibili e nuove un avviso al riguardo
Varianti in Si  Se ≤ 10% Osservatorio  Entro 30
c.1 lett c disposizioni legislative  nella Gazzetta ufficiale
corso GG Se sopra soglia Se>10% ANAC
)  2) la modifica non altera la dell’Unione
d’opera  entro 30 gg  
natura generale  europea Se sotto
(<50% valore contratto iniziale)  soglia: pubblicità a
livello nazionale 
c.1 lett d Nuovo contrante sostituisce per  modifica     
)  le seguenti condizioni: 
1) clausole revisione let a) 
2 successione per causa di morte
o ristrutturazioni societarie 
3) l’aggiudicatrice si assume
obblighi nei confronti dei
subappaltatori 
Se le modifiche non sono
c.1 lett e
sostanziali. Le SA possono  modifica     

stabilire soglie 
Se entrambi: 
a) sotto soglia  SI  
c. 2    modifica   
b sotto 10 % Valore iniziale per entro 30 gg 
S/F e 15% per L 

Come si autorizzano?
Le modifiche, nonché le varianti, dei contratti di appalto in corso di validità devono essere autorizzate dal
RUP con le modalità previste dall’ordinamento della stazione appaltante cui il RUP dipende.
Come si autorizzano le modifiche dei contratti e le varianti in corso d’opera ai sensi dell’art. 106 del D.Lgsl.
50/2016
1. Si individua la specifica tipologia di modifica
In relazione al caso che si presenta, è necessario identificare la tipologia di modifica da attuare in quanto
deve rientrare nei 6 casi casi previsti per legge: c1. let.a), b),c), d’), e) art. 106 D.Lgsl. 50/2016 e negli
importi massimi consentiti.
2. il Responsabile del Procedimento autorizza la modifica del contratto
Con l’ausilio del Direttore dei Lavori (DL) o Direttore dell’Esecuzione del Contratto (DEC) Il Responsabile
Unico del Procedimento (RUP) predispone gli atti per poi proporre l’autorizzazione della modifica alla
Stazione Appaltante.
3. La Stazione Appaltante approva la modifica del contratto.
In relazione ai propri regolamenti, la Stazione Appaltante approva la modifica al contratto. In generale
per gli Enti pubblici, gli atti sono determinazioni dirigenziali o deliberazioni della Giunta comunale.

Collaudo e Verifica di Conformità


Gli appalti di lavori si concludono con il Collaudo, gli appalti di servizi e forniture con la Verifica di Conformità.
Il collaudo è la parte conclusive della fase di esecuzione degli appalti pubblici.
Di seguito si riporta una tabella nella quale si indica quali sono i valori per i quali il certificato di collaudo o il
certificato di verifica di conformità possono essere sostituiti
Per i Lavori
DLgsl 50/2016 art. 102 Certificato di Collaudo vs Certificato di Regolare Esecuzione
è sempre facoltà della stazione appaltante sostituire il certificato di collaudo con il
fino a 1 milione di euro
certificato di regolare esecuzione rilasciato per i lavori dal Direttore dei Lavori (DL)
nei casi che saranno previsti dal regolamento (ancora non emanato), il certificato di
fino alla soglia europea e
collaudo può essere sostituito dal certificato di regolare esecuzione rilasciato per i lavori
inferiore a 1 milione di euro
dal Direttore dei Lavori (DL)
entro 30 giorni dalla data di ultimazione dei lavori, ovvero dalla data di consegna dei
sopra la soglia europea lavori in caso di collaudo in corso d’opera, attribuiscono l’incarico del Collaudo (comma
4 art. 215 DPR 207/2010).
Per i Servizi e Forniture
DLgsl 50/2016
Certificato di Verifica di Conformità vs Certificato di Regolare Esecuzione
art. 102
fino alla soglia è sempre facoltà della stazione appaltante sostituire il certificato di verifica di conformità con il
europea certificato di regolare esecuzione rilasciato dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP)
la norma non specifica nulla ma si può intendere che la verifica di conformità debba essere emessa
sopra la soglia
da un soggetto diverso dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP) e diverso dal Direttore
europea
dell’Esecuzione del Contratto (DEC)
Cosa?
Il collaudo per i lavori e la verifica di conformità per i servizi e per le forniture, hanno lo scopo di certificare che
l’oggetto del contratto in termini di prestazioni, obiettivi e caratteristiche tecniche, economiche e qualitative sia
stato realizzato ed eseguito nel rispetto delle previsioni e delle pattuizioni contrattuali.
Quando?
Il Collaudo o la Verifica di Conformità deve essere concluso entro e non oltre 6 mesi dall’ultimazione delle
prestazioni.
Il Certificato di regolare esecuzione è emesso entro e non oltre 3 mesi dalla data di ultimazione delle
prestazioni.
Come?
I riferimenti normativi relativi alle operazioni di collaudo sono riportante negli articoli dal 215 al 238 del DPR
207/2010.
Le fasi del collaudo sono le seguenti.
1.Acquisizione della documentazione di collaudo (art. 217, 218 DPR 207/2010)
2.Visite di Collaudo (art. 219, 221, 222, 223 DPR 207/2010)
3.Relazione e pareri (art. 219, 225 DPR 207/2010)
4.Difetti e mancanze nell’esecuzione (art. 227 DPR 207/2010)
5.Attività non autorizzate ma meritevoli di collaudo (art. 228 DPR 207/2010)
6.Attività non ritenute collaudabili (art. 232 DPR 232/2010)
7.Accertamento e presa in consegna in consegna anticipata prima del collaudo (art. 230 DPR 207/2010)
8.Certificato di collaudo (art. 229, 231, 233 DPR 207/2010)
9.Conclusione del Collaudo (art. 234 DPR 207/2010)

Le 4 attività fondamentali del collaudo


All’atto pratico le attività del collaudatore per qualunque tipologia di appalto consistono in:
1.esame della contabilità: mediante visite ed esecuzione dei riscontri della regolarità della contabilità.
In sostanza si tratta di verificare la corretta esecuzione dei lavori per raggiungere la convinzione che tutte
le parti dell’opera e della contabilità siano in piena regola;
2.esame a vista: ha lo scopo di accertare la corretta esecuzione dell’appalto partendo dall’esame della
documentazione di progetto e riscontrando che nell’esecuzione sia conforme alle prestazioni richieste;
3.misure e prove strumentali: consistono nell’effettuazione di misure o di altre operazioni per accertare
il corretto svolgimento delle funzioni previste;
4.calcoli di controllo: esecuzione di calcoli finalizzati a verificare le prestazioni richieste.

Contenuti del certificato di collaudo


a) una relazione che ripercorra l’intera vicenda dell’appalto dalla progettazione all’esecuzione, indicando
puntualmente:
il titolo dell’opera o del lavoro;
la località e la provincia interessate;
la data e l’importo del progetto e delle eventuali successive varianti;
gli estremi del contratto e degli eventuali atti di sottomissione e atti aggiuntivi, nonché quelli dei
rispettivi provvedimenti approvativi;
il quadro economico recante gli importi autorizzati;
l’indicazione dell’esecutore;
il nominativo del direttore dei lavori e degli eventuali altri componenti l’ufficio di direzione lavori;
il tempo prescritto per l’esecuzione dei lavori, con l’indicazione delle eventuali proroghe;
le date dei processi verbali di consegna, di sospensione, di ripresa e di ultimazione dei lavori;
la data e gli importi riportati nel conto finale;
l’indicazione di eventuali danni di forza maggiore e di infortuni verificatisi;
la posizione dell’esecutore e dei subappaltatori nei riguardi degli adempimenti assicurativi e
previdenziali;
gli estremi del provvedimento di nomina dell’organo di collaudo;

b) il richiamo agli eventuali verbali di visita in corso d’opera (da allegare);


c) il verbale della visita definitiva (ovvero il richiamo ad esso se costituisce un documento a parte);
d) la sintesi delle valutazioni dell’organo di collaudo circa la collaudabilità dell’opera;
e) la certificazione di collaudo.

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