in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo [cioè immedesimati
con Lui]. Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi se- condo la promessa».34 Una immedesimazione che diventa determinante per la fisionomia dell'uomo, ne tocca le più intime fibre, lo trasforma, lo rende nuova creatura. E il gesto che rende possibile il cammino di questa nuova creatura, rifatta dalla potenza di Dio e capace di cose nuove, è l'Eucaristia, viatico, cibo del cammino, alimento vero della persona, della sua speranza. Con- tinuamente, in questo gesto, Cristo, donandosi, perfe- ziona l'uomo in se stesso. Ricordiamo ancora una volta l'incontro del Signore con Zaccheo, il ricco pubblicano che si arrampicò sul sicomoro per riuscire a vedere Gesù che passava. «Gesù alzò lo sguardo e gli disse: "Zaccheo, scendi subi- to, perché oggi devo fermarmi a casa tua". In fretta scese e lo accolse pieno di gioia.»35 Questa è l'eucaristia: Cristo ci restituisce un'umanità capace di giustizia, di 34 Gal 3,27-29. 35 Lc 19,5-6.