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Biasin
1 Scomposizione di polinomi
La scomposizione si può considerare come il procedimento inverso alla moltiplicazione:
leggiamo i numeri e le lettere che compongono un polinomio come i risultati di moltipli-
cazioni già fatte.
Dobbiamo imparare a percorrere a rovescio le moltiplicazioni.
La scomposizione di un polinomio in fattori è quindi la procedura attraverso cui
riusciamo ad abbassare il grado di un polinomio, senza cambiare il suo valore.
Facciamo un esempio semplice:
Esempio
x2 + y 2 + 2xy
(x + y)(x + y)
Infatti:
(x + y)(x + y) = x2 + xy + xy + y 2 = x2 + y 2 + 2xy
Esempio
I primi due monomi sono divisibili per a e i secondi due sono divisibili per
-2b. Procediamo perciò al raccoglimento a fattor comune per ciascuno dei
due binomi:
a(2x + y) − 2b(2x + y)
In questo caso si dice che abbiamo effettuato dei raccoglimenti a fattor comune
parziali.
Esempio
2ax(x2 + 4ax − 2)
a2 − b2 = (a + b)(a − b)
Esempio
50x3 − 8xy 2
2x(25x2 − 4y 2 )
Ma (25x2 −4y 2 ) non è altro che una differenza di quadrati e quindi scriviamo:
(a + b)2 = a2 + 2ab + b2
(a − b)2 = a2 − 2ab + b2
Esempio
3ax(4x2 − 4xy + y 2 )
3ax(2x − y)2
• da altri due monomi che sono ognuno il triplo prodotto del quadrato dell’uno per
l’altro;
Esempio
(x − 3)(a − 2)3
per n dispari
Possiamo scomporre in questo modo la somma di potenze uguali con esponente dis-
pari.
Esempio
x5 + a5 = (x + a)(x4 − ax3 + a2 x2 − a3 x + a4 )
per n pari
Esempio
x6 − y 6 = (x + y)(x5 − x4 y + x3 y 2 − x2 y 3 + xy 4 − y 5 )
Esempio
(x4 − y 4 ) = (x − y)(x3 + x2 y + xy 2 + y 3 )
Esempio
pari:
Esempio
x2 + 8x + 15
8=3+5
15 = 3 · 5
ovvero, 8 corrisponde alla somma dei numeri 3 e 5 e 15 corrisponde al prodotto
tra 3 e 5, e quindi avremo:
x2 + 8x + 15 = x2 + 3x + 5x + 15 = (x + 3)(x + 5)
x2 + ax + b = (x + m)(x + n)
con
a=m+n
b=m·n
Esempio
x2 + 2x − 15
(3)2 + 2(3) − 15 = 9 + 6 − 15 = 0
e per x = -5 :
(−5)2 + 2(−5) − 15 = 25 − 10 − 15 = 0.
Come possiamo notare dall’esempio, 3 e -5 sono anche entrambi divisori del termine
noto del polinomio iniziale, ovvero di -15. Ne deduciamo che:
Possiamo dunque cercare gli zeri di un polinomio tra tutti i divisori del termine noto
per poi scartare quelli che non annullano il polinomio. Infatti, nell’esempio, divisori di
-15 sono +3, -3, +5 e -5, ma come abbiamo visto solo +3 e -5 annullano il polinomio e
quindi sono suoi zeri.
Dividendo così un polinomio per ognuno dei binomi per cui esso è divisibile, possiamo
ottenere via via dei polinomi più semplici, il cui prodotto ci dà proprio il polinomio di
partenza. Se svolgiamo quindi divisioni successive con la Regola di Ruffini, possiamo
scomporre in fattori un polinomio complesso.
Esempio
x4 + 2x3 − 12x2 + 6x − 45
Ricerchiamo innanzitutto i suoi zeri tra quelli che, come abbiamo affermato,
sono divisori del suo termine di grado zero, ovvero di -45, e dunque:
Come possiamo verificare sostituendo tali valori alla variabile x, di tali di-
visori solo +3 è uno zero del polinomio:
1 2 −12 6 −45
3 15 9 45
1 5 3 15 0
x3 + 5x2 + 3x + 15.
Ricerchiamo gli zeri del nuovo polinomio ottenuto tra i divisori del suo
termine di grado zero, ovvero di +15, e dunque:
Come possiamo verificare sostituendo tali valori alla variabile x, di tali di-
visori solo -5 è uno zero, e quindi dividiamo il polinomio per x + 5 con la
Regola di Ruffini:
1 5 3 15
−5 0 −15
1 0 3 0
x2 + 3
(x + 5)(x2 + 3)
(x − 3)(x + 5)(x2 + 3)
Esempio
x4 + 4
x4 + 4 + 4x2 − 4x2
Esempio
x4 − y 4
(x2 )2 − (y 2 )2
(x2 + y 2 )(x2 − y 2 )
Per somme di potenze di ugual grado con esponente divisibile per 3, possiamo pro-
cedere considerandole somme di cubi come mostrato nell’esempio seguente:
Esempio
x9 + y 9
(x3 )3 + (y 3 )3
(x3 + y 3 )(x6 − x3 y 3 + y 6 )
(x + y)(x2 − xy + y 2 )(x6 − x3 y 3 + y 6 )
Esempio
3x + y
Considerando i fattori comuni e non comuni con maggior esponente, avremo che
il m.c.m. dei tre polinomi è dato dal prodotto:
Il M.C.D. e il m.c.m di due o più polinomi interi in una stessa variabile si possono
calcolare con il cosiddetto metodo Euclideo delle divisioni successive:
• Per il M.C.D. di due polinomi interi nella stessa variabile, procediamo dividendo il
polinomio di grado maggiore per quello di grado minore. Dividiamo poi il polinomio
di grado minore per il resto della prima divisione. Dividiamo il primo resto per il
secondo resto e così via fino ad ottenere per resto zero o un’espressione di grado
zero rispetto alla variabile. Quando il resto finale è zero, il M.C.D. è dato dal
penultimo resto. Quando il resto finale è un’espressione di grado zero rispetto alla
variabile, allora i due polinomi iniziali sono primi fra loro.
Esempio
x4 − 4x3 − 6x2 + 4x + 5
x3 + 3x2 − x − 3
x3 +3x2 −x −3 : x2 −1
−x3 +x x +3
3x2 −3
−3x2 +3
R= 0
M.C.D. = x2 − 1
• Per il m.c.m. di due polinomi interi nella stessa variabile, procediamo moltiplicando
uno di essi per il quoziente della divisione tra l’altro polinomio e il loro M.C.D.
Esempio
Dividiamo uno dei due polinomi per il loro M.C.D. che, come abbiamo
visto, è x2 − 1:
ax2 + bx + c = 0
a 6= 0
Altrimenti non abbiamo più un’equazione di secondo grado, bensì di primo grado:
bx + c = 0
Esempio
3x + (x + 2)2 = 1 − (x − 1)(x + 1)
3x + x2 + 4x + 4 = 1 − x2 + 1
3x + x2 + 4x + 4 − 1 + x2 − 1 = 0
2x2 + 7x + 2 = 0
Esempio
x2 − 3x + 5 = 0
a b c o termine noto
+1 -3 +5
ax2 + bx + c = 0
a 6= 0, b 6= 0, c 6= 0
Si chiama soluzione o radice dell’equazione un qualunque numero reale che, sos-
tituito alla variabile x, fa valere l’equazione. Nel caso delle equazioni ridotte a forma
normale troviamo i valori di x che annullano il polinomio di secondo grado.
Il numero massimo di soluzioni o radici di un’equazione dipende dal suo grado:
Esempio
x2 − 2x − 3 = 0
(1)2 − 2(1) − 3 = 1 − 2 − 3 = −4
(−1)2 − 2(−1) − 3 = 1 + 2 − 3 = 0
x1 = −1 è una soluzione dell’equazione.
Cerchiamo, se esiste, la seconda soluzione:
(2)2 − 2(2) − 3 = 4 − 4 − 3 = −3
(−2)2 − 2(−2) − 3 = 4 + 4 − 3 = 5
(3)2 − 2(3) − 3 = 9 − 6 − 3 = 0
x2 = 3 è la seconda soluzione dell’equazione.
∆ = b2 − 4ac
f (x) = ax2 + bx + c
corrisponde nel piano cartesiano a una parabola, ovvero a una figura geometrica
piana i cui punti hanno coordinate che si possono calcolare secondo la seguente equazione
cartesiana:
y = ax2 + bx + c
x1
y1 = ax21 + bx1 + c
Esempio
Punto x y = x2 + x + 1
A 0 y = 02 + 0 + 1 = 1
B 1 y = 12 + 1 + 1 = 3
C −1 y = (−1)2 − 1 + 1 = 1
Esempio
Consideriamo la parabola:
y = −x2 + x − 1
Punto x y = −x2 + x − 1
A 0 y = 02 + 0 − 1 = −1
B 1 y = −(1)2 + 1 − 1 = −1
C −1 y = −(−1)2 − 1 − 1 = −3
ax2 + bx + c = 0
vorrà dire quindi trovare i valori per cui la funzione f (x) = ax2 + bx + c si annulla,
ovvero calcolare:
f (x) = 0
il che corrisponde a trovare il valore delle ascisse dei punti nei quali la parabola
interseca l’asse X e per i quali l’ordinata è zero.
Se consideriamo la parabola:
f (x) = ax2 + bx + c
Il discriminante è
∆ = b2 − 4ac > 0
∆>0
il grafico della funzione è una parabola che interseca l’asse delle X in due punti, aventi
per ascisse le due radici dell’equazione.
Per calcolare i due punti dove la parabola interseca l’asse x:
√
−b + b2 − 4ac
x1 =
2a
√
−b − b2 − 4ac
x2 =
2a
Coefficiente a positivo
Esempio
x2 − 10x + 16 = 0
y = x2 − 10x + 16
a = +1 > 0
Essendo il delta positivo, sappiamo che la parabola interseca l’asse delle x in due
punti. Per calcolare le coordinate di questi due punti, applichiamo le formule:
√
10 + 36 10 + 6 16
x1 = = = =8
2 2 2
√
10 − 36 10 − 6 4
x2 = = = =2
2 2 2
Adesso possiamo disegnare la parabola che avrà concavità verso l’alto e inter-
secherà l’asse delle x nei punti:
A(8, 0)
B(2, 0)
Coefficiente a negativo
Esempio
−x2 + 10x − 16 = 0
y = −x2 + 10x − 16
a = −1 < 0
Essendo il delta positivo, sappiamo che la parabola interseca l’asse delle x in due
punti. Per calcolare le coordinate di questi due punti, applichiamo le formule:
√
−10 + 36 −10 + 6 −4
x1 = = = =2
−2 −2 −2
√
−10 − 36 −10 − 6 −16
x2 = = = =8
−2 −2 −2
Adesso possiamo disegnare la parabola che avrà concavità verso il basso e inter-
secherà l’asse delle x nei punti:
A(2, 0)
B(8, 0)
Se consideriamo la parabola:
f (x) = ax2 + bx + c
Il discriminante è
∆ = b2 − 4ac = 0
∆=0
il grafico della funzione è una parabola che interseca l’asse delle X in un solo punto
avente per ascissa la radice dell’equazione.
Per calcolare il punto dove la parabola interseca l’asse x:
b
x1 = −
2a
Coefficiente a positivo
Esempio
x2 − 2x + 1 = 0
y = x2 − 2x + 1
a = +1 > 0
∆ = (−2)2 − 4 = 4 − 4 = 0
Essendo il delta nullo, sappiamo che la parabola interseca l’asse delle x in un solo
punto. Per calcolare le coordinate di questo punto, applichiamo la formula:
−2
x1 = − = +1
2
Adesso possiamo disegnare la parabola che avrà concavità verso l’alto e inter-
secherà l’asse delle x nel punto:
A(1, 0)
Coefficiente a negativo
Esempio
−x2 + 2x − 1 = 0
y = −x2 + 2x − 1
a = −1 < 0
∆ = (2)2 − 4(−1)(−1) = 4 − 4 = 0
Essendo il delta nullo, sappiamo che la parabola interseca l’asse delle x in un solo
punto. Per calcolare le coordinate di questo punto, applichiamo la formula:
2
x1 = − = +1
−2
Adesso possiamo disegnare la parabola che avrà concavità verso il basso e inter-
secherà l’asse delle x nel punto:
A(1, 0)
Se consideriamo la parabola:
f (x) = ax2 + bx + c
Il discriminante è
∆ = b2 − 4ac < 0
∆<0
il grafico della funzione è una parabola che non interseca l’asse delle X poiché
l’equazione non ammette radici reali.
Coefficiente a positivo
Esempio
x2 + x + 1 = 0
y = x2 + x + 1
a = +1 > 0
∆ = (1)2 − 4 = 1 − 4 = −3
Essendo il delta negativo, sappiamo che la parabola non interseca l’asse delle X.
Adesso possiamo disegnare la parabola che avrà concavità verso l’alto e non inter-
seca l’asse delle X.
Coefficiente a negativo
Esempio
−x2 + x − 1 = 0
y = −x2 + x − 1
a = −1 < 0
∆ = (1)2 − 4(−1)(−1) = 1 − 4 = −3
Essendo il delta negativo, sappiamo che la parabola non interseca l’asse delle X.
Adesso possiamo disegnare la parabola che avrà concavità verso l’alto e non inter-
seca l’asse delle X.
ax2 + bx + c = 0
a 6= 0, b 6= 0, c 6= 0
La formula risolutiva per ottenere le soluzioni dell’equazione è:
√
−b ± b2 − 4ac
x1,2 =
2a
Vediamo come si ottiene la formula suddetta:
ax2 + bx + c = 0
ax2 + bx = −c
Ora, se il discriminante:
∆ = b2 − 4ac < 0
∆ = b2 − 4ac > 0
p
2ax + b = ± b2 − 4ac
Data l’equazione:
ax2 + bx + c = 0
Il discriminante è
∆ = b2 − 4ac > 0
∆>0
l’equazione avrà due soluzioni reali che si possono calcolare con le formule:
√
−b + b2 − 4ac
x1 =
2a
√
−b − b2 − 4ac
x2 =
2a
Esempio
x2 − 10x + 16 = 0
Poiché il delta è:
Applichiamo le formule:
√
10 + 36 10 + 6 16
x1 = = = =8
2 2 2
√
10 − 36 10 − 6 4
x2 = = = =2
2 2 2
Se il discriminante è:
∆ = b2 − 4ac = 0
Esempio
x2 − 2x + 1 = 0
Poiché il delta è:
∆ = (−2)2 − 4 = 4 − 4 = 0
Applichiamo la formula:
−2
x1 = − = +1
2
ax2 + bx + c = 0
Se b è un numero divisibile per 2, come si può facilmente dimostrare, la formula vista
in precedenza si può semplificare come segue, ponendo k = 2b :
√
−k ± k 2 − ac
x=
a
Esempio
3x2 − 8x + 4 = 0
ovvero:
−b
x1 + x2 =
a
Il prodotto delle radici invece sarà:
√ √
(−b + ∆)(−b − ∆) b2 − ∆ b2 − b2 − 4ac
x1 · x2 = = =
4a2 4a2 4a2
ovvero:
c
x1 · x2 =
a
Esempio
x2 − 3x + 2 = 0
∆ = (−3)2 − 4 · 2 = 9 − 8 = 1 > 0
−b
Ora calcoliamo la somma delle radici che è data dalla formula x1 + x2 = a :
+3
x1 + x2 = =3
1
e calcoliamo il prodotto delle radici con la formula x1 · x2 = ac :
2
x1 · x2 = =2
1
ax2 + bx + c = 0
a 6= 0, b 6= 0, c 6= 0
Tale equazione si dice completa perché nessuno dei suoi tre coefficienti è nullo.
Tuttavia si possono verificare anche casi in cui il coefficiente b, il coefficiente c o entrambi
siano nulli e in quel caso otteniamo delle equazioni di secondo grado di diverso tipo:
ax2 = 0
con a 6= 0.
E’ chiaro che l’unico valore di x che annulla il primo membro è zero, pertanto l’unica
soluzione di questa equazione è:
x1 = 0
ax2 + bx = 0
con a 6= 0, b 6= 0.
Per risolvere l’equazione, mettiamo in evidenza il fattore comune ai due monomi,
ovvero x :
x(ax + b) = 0
Perché l’uguaglianza sia valida, deve verificarsi una delle seguenti condizioni, o en-
trambe:
x=0
ax + b = 0
La seconda condizione è un’equazione di primo grado che avrà come sola radice:
b
x=−
a
Dunque un’equazione spuria avrà sempre due radici distinte, di cui una è nulla:
x1 = 0
b
x2 = −
a
Esempio
2x2 + 6x = 0
2x(x + 3) = 0
2x = 0
x+3=0
Risolvendo le due equazioni di primo grado, otteniamo le radici dell’equazione
spuria:
x1 = 0
x2 = −3
ax2 + c = 0
con a 6= 0, c 6= 0.
Per risolvere l’equazione, portiamo il termine noto al secondo membro e poi dividiamo
entrambi i membri per a:
c
x2 = −
a
Si tratta ora di trovare quel numero reale che elevato al quadrato dia come risultato
− ac .
Possono verificarsi due condizioni:
Per − ac < 0 non esistono soluzioni reali:
x∈∅
ovvero non esiste alcun numero reale il cui quadrato dia un numero negativo.
r
c
x2 = − −
a
ovvero esistono due numeri reali, tra loro opposti, che elevati al quadrato danno come
risultato − ac
Esempio
2x2 − 50 = 0
x2 = 25
Le soluzioni saranno:
√
x1 = + 25 = +5
√
x2 = − 25 = −5
ax + b = 0
Esempio
• 2x + 3 = 0
• x=2
• 3x = 2
ax2 + b = 0
Ciò che si trova a sinistra dell’uguale è detto primo membro, ciò che si trova a destra
è detto secondo membro. Tale uguaglianza può diventare vera sostituendo alla lettera
(incognita) un valore particolare detto soluzione.
Esempio
4x − 8 = 0
4·2−8=0
8−8=0
0=0
Esempio
3x − 5 = x − 1
3x − 5 − x = x − 1 − x
2x − 5 = −1
2x − 5 + 5 = −1 + 5
2x = 4
Esempio
Regole di equivalenza.
4+x=4 → 6 4 + x =6 4 → x=0
2. se due termini opposti si trovano nello stesso membro possono essere sop-
pressi;
4−4+x=2 → x=2
x+4=2 → x=2−4 → x = −2
Moltiplicando o dividendo ambo i membri di una equazione per una stessa espressione
(diversa da zero) si ottiene una equazione equivalente a quella data.
Esempio
3x + 2 = x − 1
3x + 2 x−1
=
3 3
Esempio
Regole di equivalenza.
2 · (x + 2) = 2 · (3 − x) → 6 2 · (x + 2) =6 2 · (3 − x) → x+2 = 3−x
−x = +2 → +x = −2
−x = +2 → +x · (−1) = −2 · (−1) → +x = −2
• Si eseguono i calcoli.
Esempio
3 · (4x) − 6 = 6
Eseguo la moltiplicazione:
12x − 6 = 6
12x = 6 + 6
12x = 12
x=1
• Si svolgono i calcoli.
• Si verifica che la soluzione non sia una di quelle escluse con il campo
di esistenza. Se la soluzione è una di quelle escluse l’equazione è
impossibile.
Esempio
4 2
=
(x + 1) x
4x = 2(x + 1)
x(x + 1)
x 6= 0, x + 1 6= 0 → x 6= −1
4x = 2x + 2
4x − 2x = 2
Eseguo i calcoli:
2x = 2
x=1
Esempio
2x − (3x + 4) = −(x + 4)
2x − 3x − 4 = −x − 4
2x − 3x + x = −4 + 4
0=0
Esempio
(4x + 2) − 2 · (2x + 3) = 6
4x + 2 − 4x − 6 = 6
4x − 4x = 6 − 2 + 6
0 = 10
Non ci sono soluzioni. Non c’è alcun numero che, sostituito al posto della
x, verifichi l’equazione.
ax + 1 = by
2. Nel risultato spesso ci sono delle lettere al denominatore. In questi casi bisogna
discutere la soluzione.
non si potranno sostituire quei numeri che rendono il denominatore pari a zero.
Esempio
Esempio
2x + ax − 2 = 2x
2x + ax − 2 − 2x = 0
2x + ax − 2x = 2
2x − 2x + ax = ax
ax = 2
2
x=
a
5 Quadrilateri
Un quadrilatero è un poligono con quattro lati e quattro vertici.
Noi consideriamo soltanto i quadrilateri i cui lati non si intersecano in nessuno dei
loro punti interni. Un quadrilatero con queste caratteristiche si dice semplice.
Un quadrilatero semplice può essere convesso oppure concavo:
un quadrilatero convesso
un quadrilatero concavo
5.1 Parallelogramma
Il parallelogramma è un quadrilatero con due coppie di lati paralleli e congruenti,
più precisamente le coppie dei lati opposti. In un parallelogramma, gli angoli interni
opposti sono congruenti mentre gli angoli interni adiacenti sono supplementari:
• Diagonali
• Altezza
• Angoli interni
Gli angoli interni sono gli angoli convessi formati da coppie di lati del parallelo-
gramma che abbiano un vertice in comune, Chiameremo gli angoli interni con le
lettere greche α, β, γ e δ:
• Angoli esterni
Gli angoli esterni sono gli angoli supplementari a ciascun angolo interno. Anche
gli angoli esterni sono convessi. Indicheremo gli angoli esterni con le lettere greche
dei rispettivi angoli interni, a cui aggiungiamo un apostrofo: (α’ , β’, γ’ e δ’:
Rombo
Rettangolo
Quadrato
2p = 2a + 2b
2p = 4a
2p = 2a + 2b
S = ava = bvb
S = ava
S = ab
S = a2
Esempio
5.2 Trapezio
Il trapezio è un quadrilatero con una coppia di lati paralleli opposti tra di loro.
Questi due lati si dicono le basi del trapezio. Gli altri due lati non paralleli si chiamano
lati obliqui.
α + δ = 180◦
β + γ = 180◦
• Diagonali
e1 : e2 = f1 : f2 = a : c
e = e1 + e2
e la seconda diagonale è
f = f1 + f2
• Mediana
La mediana m è il segmento che unisce i punti medi dei due lati obliqui del
trapezio
• Altezza
• Angoli interni
Gli angoli interni del trapezio sono angoli convessi che hanno per vertice i vertici
della figura e per lati i lati consecutivi del trapezio.
Di solito indichiamo gli angoli interni con le lettere greche α, β, γ e δ:
• Angoli esterni
Gli angoli esterni sono supplementari ai rispettivi angoli interni. Anche gli angoli
esterni sono convessi. Indichiamo gli angoli esterni con le lettere greche - alle quali
aggiungiamo un apostrofo: (α’, β’, γ’ e δ’:
Esempio
Se trasliamo un lato obliquo del trapezio fino a far coincidere il suo vertice
con il vertice del secondo lato obliquo, otteniamo un triangolo:
Trapezio isoscele
Esempio
Trapezio rettangolo
2p = a + b + c + d
2p = a + 2b + c
o=a+b+c+d
(a + c) · v
S=
2
ovvero, ricordando l’espressione della mediana m:
S = mv
S = mv
Osserviamo che nel trapezio isoscele la proiezione di ciascun lato obliquo sulla base
maggiore ha lunghezza a−c
2 . Applicando il teorema di Pitagora si ha allora:
r
a−c 2
v= b2 − ( )
2
S = md
Esempio
5.3 Romboide
Un romboide è un quadrilatero che ha due coppie di lati consecutivi congruenti
tra di loro:
Esempio
Chi di noi non ha mai giocato con un aquilone? Gli aquiloni più semplici
sono fatti proprio a forma di romboide. Il telaio che lo mantiene teso è formato
proprio dai quattro lati e dalle due diagonali.
• Diagonale
Il romboide ha due diagonali, che formano tra loro un angolo retto. Una delle due
diagonali è asse di simmetria della figura e divide la seconda diagonale in due
parti uguali:
• Angoli interni
Gli angoli interni sono gli angoli convessi che hanno per vertice un vertice del
romboide, e per lati due lati consecutivi della figura. Indichiamo gli angoli interni
con le lettere greche α, β, γ e δ:
• Angoli esterni
Gli angoli esterni sono gli angoli supplementari a ciascun angolo interno della figura.
Gli angoli esterni sono quindi convessi. Indichiamo gli angoli esterni con le lettere
greche dei rispettivi angoli interni, a cui aggiungiamo un apostrofo: (α’ , β’, γ’ e
δ’)
2p = 2a + 2b
Esempio
I quadrilateri i cui vertici appartengono tutti ad una stessa circonferenza, sono detti
quadrilateri inscrivibili in un cerchio:
α + γ = 180◦
β + δ = 180◦
I quadrilateri i cui quattro lati sono tangenti ad una stessa circonferenza, sono detti
quadrilateri circoscrivibili ad un cerchio:
a+c=b+d
• α + γ = 180◦
• β + δ = 180◦
• a+c=b+d
5. Individuare tre numeri dispari positivi consecutivi la somma dei cui quadrati è 83.
6. Scomporre il numero 15 in due numeri, sapendo che la somma dei loro quadrati è
117.
7. Trovare due numeri la cui somma è 12, sapendo che la somma dei loro reciproci è
12
35
9. Iil perimetro di un rettangolo misura 36.61 cm, l’area è di 83.07 cm2 . Determinare
le misure dei lati del rettangolo.
12. Trova due numeri tali che la loro somma sia 62 ed il loro prodotto sia 672.
13. Trova due numeri tali che il loro prodotto è 45 e la loro differenza è 4.
15. Trova l’intervallo dei valori che può assumere il parametro k in modo che l’equazione
kx2 + 4x + 2 = 0
16. Trova l’intervallo dei valori che può assumere il parametro k affinché l’equazione
x2 + kx + 4 = 0
17. Trova l’intervallo dei valori che può assumere il parametro k affinché l’equazione
x2 + 3x + k = 0
kx2 = (k − 3)x − 4k
21. Trova la frazione in cui la somma del numeratore e del denominatore è 5 e som-
mando la frazione con la sua inversa si ottiene 13
6 .
23. Trova la base l’altezza di un rettangolo il cui perimetro misura 46 m e la cui area
è 120m2 .
24. Trova la diagonale di un rettangolo il cui perimetro misura 22,4 cm e la cui area
vale 30,72 cm2 .
25. Un rettangolo ABCD ha un’area che misura 279, 5cm2 ed suddiviso in un quadrato
ed un rettangolo (come mostrato in figura). Il lato del rettangolo più piccolo è 4,5
cm inferiore del lato del quadrato.
Calcola la misura dei lati del rettangolo ABCD.
27. Il costo di un’escursione a cui hanno partecipato più persone era e 18.000.
Prima di cominciare l’escursione quattro persone non hanno partecipato più, per
cui ogni persona ha dovuto pagare 62,50 e in più.
Calcola quanti erano i partecipanti iniziali e quanto ha dovuto pagare ogni persona
per partecipare all’escursione.
28. L’area di un cerchio è 900πcm2 e la distanza del centro dal punto medio della corda
è uguale alla misura della corda meno 30cm.
Trova la lunghezza della corda.
c...distanza del centro dal punto medio della corda, t...corda, r...raggio, S...centro
del cerchio
31. In architettura è spesso utilizzato il concetto di sezione aurea che è il rapporto tra
due lunghezze disuguali l ed m.
In particolare vige la formula
l m
=
m l+m
32. In architettura è spesso utilizzato il concetto di sezione aurea che è il rapporto tra
due lunghezze disuguali l ed m.
In particolare vige la formula
l m
=
m l+m
33. Una palla viene lanciata da un cannone ad una velocità v = 180m/s e con una
alzata α = 450 rispetto al piano orizzontale.
La legge che lega l’altezza a cui arriva la pallain funzione del tempo (trascurando
la resistenza dell’aria) è
gt2
h = vtsinα −
2
34. Un corpo viene lasciato libero di cadere da una torre ed arriva a terra in 3 secondi.
Calcola:
35. Con un arco viene scoccata una freccia ad un angolo di 300 e ad una velocità iniziale
v0 = 40m/s. La freccia effettua una traiettoria parabolica. Calcola:
Utilizza le formule:
v02 sin2 α
h=
2g
v02 sin2α
d=
g
36. Date le parabole
y = (x − 4)2 − 5
ed
y = −x2 + 4x + 1
y = −(x − 2)2 + 9
kx2 − 4x + 2 = 0, k ∈ R, k 6= 0
40. Quali numeri razionali diminuiti di 2 sono uguali al proprio quadrato diminuito di
8?
A = {x ∈ Q|x2 = 4}
B = {x ∈ Q|x2 − x = 6}
42. Trovare due numeri x e y tali che la loro somma sia 32 ed il loro prodotto sia il più
grande possibile.
trovare l’area massima del rettangolo avente come lati a e b (vedi figura).
r = 10cm
45. Trova due numeri reali x ed y tali che la loro somma sia 25 e la somma dei loro
quadrati sia minima.
7x2 − 70x + 9
7x2 − 98x + 10
0.2x2 + 0.16x + 1
y = −2x2 + 3x − 4
e la retta
y = 2x − 4
x1 + x2 = 19
ed
x1 · x2 = 48
x1 = 3
ed
x2 = 7
ed
√
x2 = − 3
x1 = −12
ed
x2 = 9
ed
√
x2 = 1 − 2
x1 + x2 = −4
ed
x1 · x2 = −96
x1 + x2 = 2
ed
x1 · x2 = −2
ed
x1 · x2 = −1
trova il valore del parametro m in modo che la somma delle radici sia uguale a -9.
mx2 + (m − 1)x − m − 3 = 0
x2 − 3kx + k 2 = 0
67. Scrivi l’equazione di secondo grado avente come soluzioni la somma ed il prodotto
delle radici dell’equazione
x2 + 5x = 12
x2 + 10x + 4 = 0
2x2 − 6x + 1 = 0
−3x2 − 9x + 8 = 0
mx2 + (m − 1)x − m − 3 = 0
kx2 − (k + 1)x + k + 18 = 0
trova il valore del parametro k in modo che il prodotto delle radici sia pari ad 8.
x2 − (2k + 1)x + k 2 + 2 = 0
trova il valore del parametro k in modo che le radici siano una la metà dell’altra.
3x2 − 6x + k = 0
trova il valore del parametro k in modo che la differenza tra le radici sia pari a 1.
x2 + kx + 12 = 0
trova il valore del parametro k in modo che la differenza tra le radici sia pari a 1.
y = x2 + 2x + 5
e la retta
y = 3x + 7