Questi sono i punti principali, oggetto di altrettanti capitoli che di seguito saranno
sviluppati , vi saranno dei richiami alla teoria e, per ognuno di essi avremo ampi esempi
esplicativi.
f ( x) x 2 3 x 1
in questo caso il Dominio tutto linsieme dei numeri reali, per dare questa indicazione
abbiamo vari modi:
a)
b)
x ] ,[
c) x
Esempio 2 : frazione
x 1
f ( x)
x 1
In questo caso la condizione da imporre che il denominatore sia diverso da zero:
x 1 0
da cui
C.E.:
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a)
x ] ,1[]1,[
b)
x \ 1
Esempio 3: radicale
f ( x) 2 x 3
In questo caso la condizione da imporre che il radicando sia non negativo:
x [3,[
Da notare che x= 3 fa parte del C.E. in quanto possibile che il radicando sia nullo.
Esempio 4: logaritmo
f ( x) log( x 3)
In questo caso la condizione da imporre che largomento del logaritmo sia positivo:
x 3 0
da cui
x ]3,[
Da notare che x = 3 non fa parte del C.E. in quanto non possibile fare il logaritmo di
zero.
Naturalmente capita molto
spesso di dover applicare contemporaneamente pi
condizioni, in quanto possiamo avere una funzione , ad esempio, fratta e con presenza di
un radicale:
log( x 3)
( x 5)
f ( x)
x3
x 3 0
x 5 0
x5
x ]3,5[]5,[
In questo caso sia x = 3 che x = 5 non faranno parte del C.E.
f ( x)
log( x 3)
2 ( x 5)
x 3 0
x 5 0
x 5 0
x3
x 5 0
x5
x ]5,[
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f ( x) f ( x)
Un esempio la funzione:
f ( x) cos( x)
Stabilire se la funzione:
Applicando la relazione:
f ( x) x 2 1
simmetrica.
f ( x) f ( x)
basta sostituire
al posto di
x ,e avremo:
x 2 1 ( x) 2 1
In questo caso:
f ( x) f ( x )
Un esempio la funzione:
f ( x) x 3
Come ben si vede dal grafico,il grafico simmetrico rispetto allorigine degli assi.
f ( x) f ( x T )
La funzione, quindi ripete i suoi valori . Una funzione periodica , ad esempio:
f ( x) sen( x)
T 2
f ( x) tan(x)
In generale, riuscire a determinare se una funzione pi complessa sia o no periodica
non molto semplice .
f ( x)
( x 3)
( x 5)
f (0)
(0 3)
3
(0 5)
5
3
I y (0, )
5
( x 3)
( x 5)
e, risolvendo rispetto a x:
( x 3) 0
x3
Il punto di intersezione sar quindi:
I x (3,0)
f ( x)
log( x 3)
( x 5)
f (0)
log( 0 3)
(0 5)
log( x 3)
( x 5)
10
Da cui:
( x 3) 1 e quindi x 4
Il punto di intersezione sar quindi:
I x (4,0)
f ( x) 2 x
Il dominio di questa funzione
Per quanto riguarda lo studio del segno, in questo caso, molto semplice, diciamo che il
codominio della funzione sempre positivo in quanto lestrazione della radice quadrata
da un numero y 0 .
Queste due considerazioni riducono il piano cartesiano disponibile per disegnare il
grafico della funzione ad un solo quadrante:
11
f ( x)
x4
x2
( x 4) 0 x 4
denominatore: ( x 2) 0 x 2
numeratore:
NUM
-- - - - - - - - - - - - - - + + + + + + + + + + + + + +
______________4_____________________
---+++++++++++++++++++++
DEN __-2_________________________________
f(x)
+++ - - - - - - - - - - - - + + + + + + + + + + + + +
_______________________________________
f ( x) 0
per
f ( x) 0
per
x ] ,2[]4,[
x ] 2,4[
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12
Come si vede dal grafico, le parti colorate di azzurro NON sono interessate dalla funzione,
quindi lo studio del segno ci ha aiutato ad escluderle facilitandoci il lavoro.
Siamo anche in grado di escludere eventuali possibili errori, in quanto la funzione
vincolata in alcune ben definite regioni del piano.
f ( x)
x4
x2
Il C.E. .
x / 2
Dovremo quindi calcolare i due limiti:
lim
x2
x4
x2
lim
x2
x4
x2
Laver studiato, in precedenza, il segno della funzione, garantisce che non siano commessi
errori, infatti il segno deve essere concorde con quanto calcolato in precedenza.
13
f ( x)
x5
lim x 7 1
x
x5
x7
x5
lim x 7 1
x
y 1
14
La condizione necessaria (ma non sufficiente) affinch esistano asintoti obliqui che:
lim
f ( x)
Se ci accade possiamo metterci alla ricerca dellasintoto stesso, cio della retta:
y mx q
Valgono le seguenti relazioni:
lim
f ( x)
m
x
x
E, solo se m un numero finito, calcoleremo q con la relazione:
lim ( f ( x) m x) q
x
Esempio 1 :
x2 3
f ( x)
x2
Condizione necessaria:
lim
x
x2 3
x2
Coefficiente angolare:
lim
x
f ( x)
x2 3
2
1 m
x
x 2x
Termine noto:
lim [ f ( x) m x] lim
x
x2 3
x 2 q
x 2
Equazione dellasintoto:
y x2
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Esempio 1 :
Data la funzione:
f ( x) x 2 2 x 3
(E una parabola), determinare crescenza, decrescenza ed eventuali punti di massimo e/o
minimo.
Calcoliamo la derivata prima:
f ' ( x) 2 x 2
Studiamo adesso il suo segno:
2x 2 0 x 1
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2x 2 0 x 1
2x 2 0 x 1
Questo, quindi, landamento del segno della derivata prima:
-- - - - - - - - - - - - - - + + + + + + + + + + + + + +
_________________1_____________________
Per cui avremo:
x ]1,[
decrescente per x ] ,1[
Decrescente
Crescente
min
-- - - - - - - - - - - - - - + + + + + + + + + + + + + +
_________________1_____________________
f (1) 12 2 1 3 2
Quindi: min(1,2)
In questo primo semplice esempio il punto di minimo coincide con il vertice della parabola.
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10.0
Il calcolo della derivata seconda della funzione sar il punto di partenza per studiare,
concavit, convessita ed eventuali punti di flesso della funzione.
Rimandiamo al capitolo relativo allo studio delle derivate, per quanto riguarda la
metodologia di calcolo.
Ci che interessa per lo studio della funzione sar il segno della derivata stessa:
Esempio 1 :
Data la funzione:
f ( x) x 3 5 x 1
determinare concavit, convessit ed eventuali punti di flesso.
Calcoliamo la derivata prima:
f ' ( x) 3 x 2 5
Calcoliamo la derivata seconda:
Studiamo adesso il suo segno:
f ' ' ( x) 6 x
6x 0 x 0
6x 0 x 0
6x 0 x 0
-- - - - - - - - - - - - - - + + + + + + + + + + + + + +
_________________0_____________________
Per cui avremo:
x ]0,[
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x ] ,0[
Convessa
Concava
flesso
-- - - - - - - - - - - - - - + + + + + + + + + + + + + +
_________________0_____________________
f (0) 1
Quindi: F(0,-1)
19