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Consideriamo un triangolo e
chiamiamo b la base ed h l’altezza.
Come ben sapete l’area del triangolo
h
si calcola utilizzando la formula
b
scritta a lato. In questa formula b
ed h sono lettere che possono
assumere diversi valori a seconda
dei casi, possono dunque variare.
Diremo dunque che b ed h sono
variabili. Il numero 2 invece non
cambia se variano la base e l’altezza,
per cui diremo che 2 è una
costante.
Assegnazione di valori alle variabili:
dal caso generale al caso particolare
Caso particolare
Formula letterale Caso generale
Assegnazione di valori
Caso particolare
alle variabili
Linguaggio simbolico dell’algebra
Linguaggio simbolico
Algebra (si manipolano lettere
anziché numeri)
Nota storica
Euclide di Alessandria d'Egitto, attivo nel 300 a.C. Matematico greco formatosi
probabilmente ad Atene presso l'Accademia platonica, insegnò geometria ad
Alessandria d'Egitto, dove fondò una scuola di matematica. Nel suo capolavoro, gli
Elementi le proprietà algebriche vengono trattate utilizzando segmenti e figure
geometriche. Bisogna aspettare il Rinascimento per veder fiorire l’algebra come
disciplina autonoma.
Raffaele Bombelli, (Bologna 1526 – Roma 1572), matematico italiano, fu uno dei grandi
algebristi del Rinascimento. Il suo contributo alla matematica è contenuto in un
trattato di algebra in 3 volumi (il progetto originale ne prevedeva 5), pubblicato l’anno
della sua morte e intitolato Algebra. Il trattato comprende regole di computo per
numeri negativi e relative dimostrazioni. Bombelli però, nel dimostrare proprietà
generali, utilizzava ancora numeri, anziché lettere. La vera rivoluzione si ebbe invece
nel 1600, grazie a Viète.
François Viète, (Fontenay-le Comte 1540 - Parigi 1603), matematico e
uomo politico francese. Conseguì il baccalaureato in diritto nel 1560. A
partire dal 1602 lavorò alle sue prime opere scientifiche e fu autore di
un sistema notazionale di simbolizzazione dell'algebra, grazie al quale
fu possibile applicare il formalismo algebrico allo studio della
geometria. Viète introdusse inoltre l'uso delle lettere nel calcolo per
rappresentare le quantità note e le incognite e portò contributi
fondamentali alla teoria delle equazioni.
Differenza tra espressione letterale e
valore dell’espressione
con a = 3
Al posto di Scriveremo
x*y xy
2*x 2x
3 * (x + y) 3(x + y)
monomi
l’operazione di moltiplicazione
x xy x 2 y 3 z5 x0 5
1 1+1=2 2+3+5=10 0 0
Analizziamo un monomio
Parte letterale
3 x2 y b 5
Coefficiente numerico
Grado: 2+1+5 = 8
Esercitazioni
1. Scrivi le espressioni algebriche che indicano le seguenti
operazioni:
a. Sommare alla metà di a il doppio di b.
b. Sottrarre al triplo di a il cubo di b.
5xy ha grado 2
3xy ha grado 2
Esempio:
5b2 x 4b3 =
= (5x4) b2 x b3 = 20 b2+3 =
= 20 b5
b. R: