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Generalit sui polinomi

Definizione. Si dice polinomio la somma algebrica di due o pi monomi non tutti simili. I monomi che compongono il polinomio si dicono termini del polinomio. In particolare i polinomi formati da due, tre, quattro, cinque, sei...... termini si dicono rispettivamente binomio, trinomio, quadrinomio, polinomio di cinque termini, polinomio di sei termini,.... Sono polinomi : a3 - 3b 4/3 - a - 2b2 + cd 1/5a2 ab + c + 3/2c2d5 (binomio) (trinomio) (quadrinomio) (polinomio di cinque termini)

2/7ab + 1/3a4 - 3abc3 + ab2 - cd3

Un polinomio si dice intero se sono interi i suoi termini; sono polinomi interi quelli dell'esempio precedente. Si dice grado di un polinomio intero il maggiore dei gradi dei suoi termini. Si dice grado di un polinomio rispetto ad una lettera l'esponente pi grande a cui elevata quella lettera nel polinomio. I polinomi: a4 - 3ab ; a3 + 2a2b3 + c4 ; a5 + 4a3b4 + 2ac3 + 2cd3 sono rispettivamente di grado 4, 5, 7; mentre rispetto alla lettera a sono rispettivamente di grado 4 ; 3 ; 5 lettera b sono rispettivamente di grado 1 ; 3 ; 4 lettera e sono rispettivamente di grado 0 ; 4 ; 3 lettera d sono rispettivamente di grado 0 ; 0 ; 3. Un polinomio si dice omogeneo se tutti i termini che lo compongono sono dello

stesso grado. I polinomi: 3a2 + 2ab 3/5c2 ; 3a2 b + 4c3 ; - 2/3a4b2c + 48 a3b4 - 3c7

sono omogenei rispettivamente di 2 , 3 e 7 grado. Se alcuni o tutti i termini di un polinomio contengono una stessa lettera (con diversi esponenti), questi termini si possono scrivere, mantenendo i segni algebrici che li precedono, m modo che gli esponenti di quella lettera vadano gradatamente crescendo o gradatamente decrescendo. In tal caso il polinomio si dice ordinato secondo le potenze crescenti ovvero decrescenti di quella lettera la quale prende il nome di lettera ordinatrice I termini privi di lettera ordinatrice si possono considerare moltiplicati ugualmente per quella lettera ordinatrice per con esponente zero. Esempio 1. Dato il polinomio 6a2 2 a + 3/2a3 + 7 12a4 si ordini prima secondo le potenze decrescenti di a e successivamente secondo le potenze crescenti, Ordinando secondo le potenze decrescenti di a, s ha: 12a4 + 3/2a3 + 6a2 2 a + 7 e, secondo le potenze crescenti, sempre della lettera a: 7 2 a + 6a2 + 3/2a3 12a4 Un polinomio di un determinato grado rispetto ad una lettera si dice completo quando nei suoi termini contiene tutte le potenze della lettera ordinatrice, da quella di grado massimo (che come sappiamo da il grado del polinomio rispetto alla lettera ordinatrice) fino a quella in cui essa non figura (ovvero figura con

esponente zero); altrimenti si dice incompleto. Il polinomio dellesempio 1 completo rispetto alla lettera a. Un polinomio completo di grado n contiene n + 1 termini. Il termine in cui non compare la lettera ordinatrice si dice termine di grado zero.

Riduzione dei termini simili Se in un polinomio compaiono due o pi monomi simili o pi gruppi di monomi simili, a questi si sostituisce la somma effettuata; questa trasformazione si dice riduzione dei termini simili del polinomio. Infatti, dato il polinomio: 3y x 5z +7x 2y + 3z 9x + y + 6z + u , riducendo i termini simili si ottiene: 3y x 5z + 7x 2y + 3z 9x + y + 6z + u = 3x + 2y + 4z + u . Diventa manifesto che la somma algebrica di quanti si vogliano monomi tutti simili non sia un polinomio, bens un monomio simile a ciascun termine della somma. Se in un polinomio figurano coppie di monomi opposti questi, essendo la loro somme uguale a zero, si possono elidere.

Operazioni sui polinomi Addizione di polinomi L'addizione di pi polinomi si effettua scrivendo un solo polinomio che contenga tutti i termini dei polinomi dati, conservando ciascun termine il proprio segno. Esempio. Calcolare la somma dei seguenti polinomi:

x2 + 5ax 3a2 ; y2 3x2 4ax ; a2 x2 + 3y2 Si ha: x2 + 5ax 3a2 + y2 3x2 4ax + a2 x2 + 3y2 = 4y2 7x2 + 4ax 4a2 . Sottrazione di polinomi

; 3ax 2a2 4x2 .

+ 3ax 2a 2 4x2

Per effettuare la sottrazione di due polinomi, si scrivono, dopo il polinomio minuendo tutti i termini del polinomio sottraendo ciascuno con i segni cambiati. Esempio. Calcolare la differenza dei seguenti polinomi: 2x3y + 14y4 - 5x4 + 2x2y2 - 5xy3 ; 2x2y2 + 6y4 - 2x4 - 3x3y Si ha: 2x3y + 14y4 - 5x4 + 2x2y2 - 5xy3 - 2x2y2 - 6y4 + 2x4 + 3x3y == 8y4 - 5xy3 + 5x3y - 3x4 .

Moltiplicazione di polinomi Moltiplicazione di un polinomio per un monomio. La moltiplicazione di un polinomio per un monomio o di un monomio per un polinomio si effettua applicando la propriet distributiva della moltiplicazione rispetto alla addizione, ovvero moltiplicando ciascun termine del polinomio per il monomio e successivamente addizionando i prodotti parziali ottenuti. Esempio. Moltiplicare il monomio 3a2b per il polinomio a - 2c + b3 1/6 ab Si ha: 3a2b (- 2c + b3 1/6 ab ) = 3a3b + 6a2bc -3 a2b4 + 1/2a3b2

Moltiplicazione di due polinomi. Questa operazione si effettua applicando la propriet distributiva della moltiplicazione, ovvero moltiplicando ciascun termine del primo polinomio per ciascun termine del secondo polinomio e sommando successivamente i prodotti parziali ottenuti. Esempio. Moltiplicare il polinomio b2 + 2ab - 3a2 per il polinomio b3 + 4ab2 - 5a2b + 7a3. Si ha: (b2 + 2ab - 3a2) ( b3 + 4ab2 - 5a2b + 7a3) = = - b5 + 4ab4 - 5a2 b3 + 7a3b2 - 2ab4 + 8a2 b3- 10a3b2 + 14a4 b + 3a2 b3 - 12a3b2 + 15a4b - 21a5

Osserviamo che i termini del polinomio prodotto, risultato della moltiplicazione dei due polinomi dati, formato da un numero di termini pari al prodotto del numero dei termini del polinomio moltiplicando per il numero dei termini del polinomio moltiplicatore. Infatti, considerando l'esercizio precedente, i termini del polinomio moltiplicando sono 3 e quelli del polinomio moltiplicatore sono 4; quindi 3 4 = 12 sono i termini del polinomio prodotto. Riducendo i termini simili, il polinomio prodotto diventa: - b5 + 2ab4 + 6a2b3 - 15a3b2 + 29a4 b - 21a5 II grado del polinomio prodotto, ottenuto dalla moltiplicazione di due o pi polinomi, uguale alla somma dei gradi dei polinomi fattori. Nell'esempio precedente il polinomio moltiplicando di 3 grado mentre quello dei polinomio moltiplicatore di 2 grado, quindi il grado del polinomio prodotto 3 + 2 = 5 , cio di 5 grado.

Teorema. Nel prodotto di due qualsiasi polinomi ordinati secondo le potenze decrescenti o crescenti di una data lettera, il primo e l'ultimo termine non sono simili con nessun altro termine. Corollario I. Il prodotto di due polinomi ordinati secondo le potenze decrescenti o crescenti della stessa lettera, un polinomio ordinato anch'esso allo stesso modo secondo la stessa lettera in cui il suo primo termine uguale al prodotto dei primi due termini e l'ultimo termine uguale al prodotto degli ultimi due. Corollario II. Il prodotto di due polinomi non pu avere meno di due termini, ovvero non pu essere un monomio. Esempio. Moltiplicare il polinomio x4 + x3 + x2 + x + 1 per il polinomio x - 1. = x5 - 1 dove possiamo osservare che il prodotto formato da soli due termini essendosi annullati, nella somma dei monomi simili, i termini intermedi.

Prodotti notevoli Esistono sviluppi di alcune moltiplicazioni che per la regolarit dei loro risultati e per la frequenza con cui si incontrano nelle espressioni algebriche, bene ricordare a memoria. Suddette operazioni prendono il nome di prodotti notevoli. I pi importanti sono: I. Quadrato di un binomio. Si debba determinare il quadrato della somma di due monomi a e b. Per definizione di potenza si ha: (a + b)2 =(a + b) (a+ b)

ed applicando la regola della moltiplicazione di polinomi si ottiene = a2 + ab + ab + b2 ovvero, riducendo i termini simili: (a + b) 2 = a2 + 2ab + b2 Regola. Il quadrato di un binomio un trinomio i cui termini sono : il quadrato del primo termine, il doppio prodotto del primo termine per il secondo, il quadrato del secondo termine. La regola ora scritta vale per elevare a quadrato qualsiasi binomio. E importante per osservare che nello sviluppo del quadrato di un binomio, i quadrati sono sempre positivi, mentre il doppio prodotto positivo se i due termini del binomio sono dello stesso segno, invece negativo se i due termini del binomio sono di segno discorde. Applicando la suddetta regola ai seguenti binomi, si ottiene: (- a - b) 2 = a2 + 2ab + b2 (a - b) 2 = a2 - 2ab + b2 (- a + b) 2 = a2 - 2ab + b2 Confrontando osserviamo che: (- a - b) 2 = (a + b) 2 (a - b) 2 = (- a + b) 2 II. Quadrato di un trinomio. Siano a, b, e tre monomi e si voglia determinare il quadrato della loro somma. Per definizione di potenza si ha: (a + b + c)2 = (a + b + c) (a + b + c) = = a2 + ab + ac + ab + b2 + bc + ac + bc + c2

ovvero, riducendo i termini simili: (a + b + c)2 = a2 + b2 + c2 + 2ab +2ac +2bc

Regola. Il quadrato di un trinomio un polinomio i cui termini sono: i quadrati dei singoli termini del trinomio, i doppi prodotti di ciascuno di questi termini per ciascuno di quelli che lo seguono. Formule analoghe alla si ottengono per il quadrato di polinomi di quattro o pi termini per cui la regola precedente si generalizza sostituendo la parola trinomio con quella di polinomio. Esempi : (2a - b2 + 3c)2 = 4a2 + b4 + 9c2 - 4ab2 + 12ac - 6b2c (a + b - c + d) 2 = a2 + b2 + c2 + d2 + 2ab - 2ac + 2ad - 2bc + 2bd - 2cd.

III. Cubo di un binomio. Il cubo di un binomio si ottiene moltiplicando quel binomio per il suo quadrato, cio : (a + b) 3 = (a + b) (a + b) 2 quindi possiamo scrivere: = (a + b) (a2 + 2ab + b2) ed applicando la regola della moltiplicazione di polinomi, si ottiene: = a3 + 2a2b + ab2 + a2b + 2ab2 + b3 da cui, riducendo i termini simili: (a + b) 3 = a3 + 3a2b + 3ab2 + b3

Regola. Il cubo di un binomio un quadrinomio i cui termini sono: il cubo del primo termine del binomio, il triplo prodotto del quadrato del primo termine per il secondo, il triplo prodotto del primo termine per il quadrato del secondo, il cubo del secondo termine. Sostituendo - b al posto di b , si ottiene : (a - b) 3 = a3 - 3a2b + 3ab2 - b3 Sostituendo invece a con - a , si ottiene : (- a + b) 3 = - a3 + 3a2b - 3ab2 + b3 Sostituendo infine a con - a e b con - b , si ha : (- a - b) 3 = - a3 - 3a2b - 3ab2 - b3 = - ( a3 + 3a2b + 3ab2 + b3) Risulta allora evidente che: (- a - b) 3 = - (a + b) 3 (a - b) 3 = - (b - a) 3 Esempio: (3x2y+ 2xy2)3 = (3x2y) 3 + 3(3x2y)2 (2xy2) + 3(3x2y) (2xy2)2 + (2xy2)3 = = 27x6y3 + 54x5y4 + 36x4y5 + 8x3y6

IV. Cubo di un trinomio. Siano a, b e c tre monomi; si ha: (a + b + e)3 = [(a + b) + c] 3 = = (a + b) 3 + 3 (a + b) 2 c + 3 (a + b) c2 + c3 = = a3 + 3a2b+ 3ab2 + b3 + 3a2c + 6abc + 3b2c + 3ac2 + 3bc2 + c3 ovvero :

(a + b + e)3 = a3+ b3+ c3+ 3a2b+ 3a2c+ 3b2a+ 3b2c+ 3c2a+ 3c2b+ 6abc

Regola. Il cubo di un trinomio un polinomio i cui termini sono: i cubi dei singoli termini del trinomio, i tripli prodotti del quadrato di ciascuno dei termini per ciascuno degli altri, il sestuplo prodotto dei tre termini. Esempio : (3x - 5y + 2)3 = (3x)3 + (- 5y)3 + 23 + 3 (3x) 2(- 5y) +3 (3x)2 2 + 3 (- 5y)2 3x + 3(- 5y)2 2 + 3 22 3x + 3 22 (- 5y) + 6 3x (- 5y) 2 = = 27x3 - 125y3 + 8 135x2y + 54x2 + 225xy2 + 150y2 + 36x + 60y - 180xy . V. Prodotto della somma di due monomi per la loro differenza. Siano a e b due monomi, effettuando la moltiplicazione della loro somma a + b per la loro differenza a - b, si ottiene: (a + b) (a b) = a2 - ab + ab - b2 ovvero : (a + b) (a - b) = a2 - b2

Regola. Il prodotto della somma di due monomi per la loro differenza uguale alla differenza dei loro quadrati. Esempi: (1 + a) (1 - a) = 1 - a2 (5a2b + 1/3 mp3 ) (5a2b - 1/3 mp3 ) = 25a4b2 1/9m2p6 (a2 + ab + b2) (a2 - ab + b2) = [(a2 + b2) + ab] [(a2 + b2) - ab] = = (a2 + b2) 2 - (ab) 2 =

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= a4 + 2a2b2 + b4 - a2b2 = a4 + a2b2 + b4

VI. Potenze successive di un binomio. Occupiamoci ora dello sviluppo di (a + b)n dove n un numero intero e maggiore di 3 . A tale scopo consideriamo gli sviluppi del binomio gi studiati, cio : (a + b) = 1 (a + b) 1 = a + b (a + b) 2 = a2 + 2ab + b2 (a + b) 3 = a3 + 3a2b + 3ab2 + b3 dove possiamo osservare: a) ogni sviluppo un polinomio omogeneo completo, di grado uguale all'esponente della potenza e ordinato secondo le potenze decrescenti di a e crescenti di b; b) i coefficienti dei termini estremi e quelli equidistanti dagli estremi sono uguali; c) il coefficiente del primo termine 1, quello del secondo termine uguale all'esponente della potenza; i coefficienti dei termini successivi al secondo si ottengono moltiplicando il coefficiente del termine precedente per l'esponente di a e dividendo il numero ottenuto per lesponente di b aumentato di 1; d) indicando con n l'esponente, lo sviluppo si compone di n + 1 termini.

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Triangolo di Tartaglia Pu essere a volte pi agevole determinare i coefficienti dello sviluppo di un binomio mediante il triangolo di Tartaglia.

Potenze di (a + b) (a + b) 0 (a + b) 1 (a + b) 2 (a + b) 3

Coefficienti degli sviluppi 1 1 1 1 2 1 1 3 3 1

dove possiamo osservare che i coefficienti degli sviluppi, nella loro disposizione, formano un triangolo i cui numeri che lo compongono, ad eccezione degli 1 , risultano dalla somma dei due numeri adiacenti appartenenti alla riga soprastante, Risulta evidente che questo triangolo di numeri si pu continuare fino alla riga che si vuole, cio fino alla riga che da i coefficienti dello sviluppo desiderato. Il triangolo di Tartaglia sviluppato fino alla settima potenza : 1 1 1 1 1 1 1 1 7 6 21 4 5 15 35 10 20 35 3 6 10 2 3 4 5 15 21 1 1 1 1 1 6 7 1 1

Esempio:

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(a + b) 5 = a 5 + 5a 4b + 10a3b 2 + 10a 2b 3 + 5ab 4 + b 5 .

Divisione di polinomi Divisione di un polinomio per un monomio. Dati un polinomio ed un monomio, se ciascun termine del polinomio divisibile per quel monomio, allora esiste un altro polinomio che moltiplicato per il suddetto monomio, da il polinomio dato. In queste condizioni il polinomio ed il monomio dati sono uno divisibile per l'altro, perci possiamo enunciare la seguente: Regola. Il quoziente di un polinomio per un monomio si ottiene dividendo ciascun termine del polinomio dividendo per il monomio divisore e successivamente sommando i quozienti parziali ottenuti. Esempio. Dividere il polinomio 5a2m2 + l0bm2 l5c3m2 per il monomio 5m2 . Si ha: (5a2m2 + l0bm2 l5c3m2) : 5m2 = 5a 2 m 2 10bm 2 15c 3 m 2 + = a2 + 2b 3c3 2 2 2 5m 5m 5m

Infatti: (a2 + 2b 3c3) 5m2 = 5a2m2 + l0bm2 l5c3m2 Se uno o pi termini del polinomio dividendo non sono divisibili per il monomio divisore, la divisione non possibile ovvero non esiste nessun polinomio intero che moltiplicato per il monomio divisore dia il polinomio dividendo. Pertanto la divisione di un polinomio per un monomio che non sia divisore di tutti i termini del polinomio dividendo, si indica con una frazione algebrica che ha per numeratore il polinomio dividendo e per denominatore il monomio divisore.

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Raccoglimento a fattor comune. Se tutti i termini del polinomio hanno un fattore comune, questo pu essere messo in evidenza, cio il polinomio pu essere scritto sotto forma di prodotto di due fattori, di cui uno il fattore comune, preso con il segno + o con il segno e l'altro il quoziente del polinomio dato per il fattore comune. I termini del polinomio - 4a2b + 3bc - 5b2 hanno il fattore comune b, per cui si pu scrivere indifferentemente: - 4a2b + 3bc - 5b2 = b (- 4a2 + 3c - 5b) = - b (4a2 - 3c + 5b) I termini del polinomio 3a3b2c - 12a2bd + 9a2bd3 hanno i fattori comuni 3 , a2 , b per cui scriveremo indifferentemente: 3a3b2c - 12a2bd + 9a2bd3 = 3a2b (abc 4d + 3d3) = - 3a2b (- abc + 4d - 3d3)

Osserviamo ora che il fattore comune b del primo esempio e i fattori comuni 3a2b del secondo esempio sono rispettivamente i M.C.D. dei termini del primo e del secondo polinomio. Dunque il raccoglimento a fattor comune si effettua mettendo in evidenza il M.C.D. dei termini del polinomio dato.

Divisione di due polinomi. Si dice che un polinomio divisibile per un secondo polinomio se esiste un terzo polinomio che moltiplicato per il secondo dia il primo. Non esistendo alcun criterio generale per riconoscere a prima vista se un polinomio sia divisibile per un altro, ci proponiamo allora, dati due polinomi A e B, interi e ordinati secondo le potenze decrescenti della comune lettera, ad esempio la lettera x, rispetto alla quale il grado di A non sia inferiore al grado di B , di determinare un polinomio intero, tale che, moltiplicato per il polinomio B e

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sottraendo successivamente il prodotto ottenuto dal polinomio A , si abbia un resto di grado inferiore a quello del polinomio B , rispetto alla stessa lettera ordinatrice. Siano : A = 3x4 2x2 + x - 2 comune x. Disponiamo l'operazione nel seguente modo: 3x4 2x2 + x 2 : 2x2 x + 4 3 2 3 x + x 29/8 2 4 e B = 2x2 x + 4,

due polinomi opportunamente ordinati secondo le potenze decrescenti della lettera

Q
- 3x4 3 3 x 6x2 2 3 3 x 2 8x2 + x

R1

3 3 3 2 x x - 3x 2 4 29 2 x 4 29 x + 8 29 2 45 x 8 + 25 2 29 2 x 4 - 2x - 2

R2

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Cio: si divide 3x4 (primo termine di A) per 2x2 (primo termine di B) da cui si ottiene 3 2 x (primo quoziente parziale) . 2 3 2 x per tutti i termini di B e si sottrae il prodotto ottenuto dai 2

Si moltiplica

termini di A. Per fare ci si dispongono i termini del prodotto stesso, con i segni cambiati sotto i loro termini simili di A . Effettuata la prima somma algebrica si ottiene il primo resto R1 che di 3 grado, essendosi elisi i termini di 4 grado. Si divide poi 3 3 x (primo termine di R1) per 2x2 (primo termine di B) da cui si 2

ottiene

3 x (secondo quoziente parziale) che si scrive accanto, con il proprio 4

segno al primo quoziente parziale. Si moltiplica ora 3 x per tutti i termini di B e si sottrae il prodotto ottenuto dai 4

termini di R1; si ottiene cosi il resto R2 che di 2 grado, essendosi elisi i termini di 3 grado. Come si vede i resti R1, R2, ... diminuiscono il loro grado via via di una unit e quindi l'operazione termina quando si giunge ad un resto R di grado inferiore al grado del polinomio divisore B . I polinomi Q ed R sono proprio i polinomi che soddisfano le condizioni che ci eravamo poste all'inizio, ovvero: a) Q un polinomio intero detto quoziente della divisione; b) R il resto che si ottiene sottraendo da A il prodotto B Q ; e) R di grado inferiore a quello di B . A- B-Q = R

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Regola. Per dividere un polinomio per un altro che abbia con il primo una lettera comune e, relativamente a questa, sia di grado non superiore a quello del primo, si ordinano i due polinomi secondo le potenze decrescenti di quella lettera. Successivamente si divide il primo termine del dividendo per il primo termine del divisore, e si ottiene il primo termine del quoziente. Si moltiplica poi questo termine per il divisore e si sottrae dal dividendo ottenendo cosi il primo resto. Si divide il primo termine del primo resto per il primo termine del divisore ottenendo cosi il secondo termine del quoziente. Successivamente si moltiplica questo termine per il divisore e si sottrae dal primo resto ottenendo il secondo resto. Allo stesso modo si continua l'operazione fino a che si ottiene un resto nullo o comunque un resto di grado inferiore del grado del divisore, sempre rispetto a quella lettera ordinatrice. Dalla formula precedente, per definizione di sottrazione, si ha: A=BQ+R od anche, dividendo ambo i membri per B : A R =Q+ B B

Se chiamiamo Q + R/B quoziente completo e Q quoziente incompleto della divisione A/B , possiamo enunciare il seguente : Teorema. Quando il polinomio dividendo non divisibile per il polinomio divisore, il quoziente completo della divisione uguale alla somma del quoziente incompleto e di una frazione che ha per numeratore il resto e per denominatore il divisore. Se il resto della divisione nullo, allora: A=BQ

ovvero: il dividendo uguale al prodotto del divisore per il quoziente esatto, cio per il quoto.

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Valore di un polinomio Sia 0xn + 1xn-1 + 2xn-2 + ...... + n-2x2 + n-1x + n un polinomio intero ordinato secondo le potenze decrescenti della lettera ordinatrice x. Polinomi di questo tipo solitamente vengono indicati con le notazioni: A (x) ; B(x) ; C(x) ; .... ; P(x) ;

che si leggono rispettivamente : A di x ; B di x ; C di x ; . . . ; P di x . Un'altra notazione di uso frequente : f(x) che si legge effe di x . Qualsiasi polinomio assume, in generale, valori diversi a seconda dei valori che si attribuiscono alla lettera x . La lettera x , alla quale si danno valori arbitrari, si dice variabile indipendente, mentre il polinomio stesso si dice variabile dipendente o funzione della x , perch il suo valore dipende dai valori attribuiti alla x. Nel polinomio precedente 0xn ; 1xn-1 ; ...... ; n-1x ; n si dicono rispettivamente: termine di grado n ; termine di grado n - 1 ; .... ; termine di grado 1 ; termine di grado zero. 0; 1 ; ...... ; n-1 ; n si dicono rispettivamente: coefficiente del termine di grado n ; coefficiente del termine di grado n - 1 ; ..... ; coefficiente del termine di grado uno; coefficiente del termine di grado zero. Si tenga presente che il termine di grado zero, cio
n

essendo indipendente dalla lettera x d'uso comune

chiamarlo termine noto. Esempio. Dato il polinomio A(x) =x2 - 3x - 2. determiniamo i valori che esso assume in funzione di alcuni valori numerici arbitrari attribuiti alla lettera x . A(0) = - 2 ; A(l) = - 3 ; A(-l) = 3 , A(2) = 0 ; A(- ) = 0; A(- 4) = 42;

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Come si pu osservare sia nel polinomio A (x) vi sono particolari valori della x che rendono nullo il polinomio. Essi sono: 2 e - 1/2 A questi particolari valori, se esistono, della x che rendono nullo un polinomio si da il nome di zeri del polinomio. \

Resto della divisione di un polinomio P(x) per il binomio x - a Teorema. Il resto della divisione di un polinomio P (x), di grado n, per il binomio x a il polinomio P (a) , cio il polinomio che si ottiene sostituendo a al posto della x . Dalla divisione di polinomi sappiamo che dividendo un polinomio P (x) per un altro polinomio B (x) si ottiene per quoziente un terzo polinomio Q (x) e per resto un quarto polinomio R (x) di grado inferiore al grado di B (x) , cio: P(x) = B(x) - Q(x) + R(x) Se, in particolare, il divisore B (x) di primo grado, allora il resto, dovendo essere di grado inferiore al primo, deve necessariamente essere di grado zero, ovvero essere indipendente della x . Supponiamo ora che il divisore B (x) sia della forma x - a, allora per quanto si detto, si ha: P(x) = (x-a) Q(x) + R (22)

la quale deve essere vera per qualsiasi valore attribuito alla x . In particolare per x = a, si ottiene: P(a) = (a-a) Q(a) + R da cui, essendo ( a - a) Q (a) = O , risulta: P(a) = R

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Teorema. Il resto della divisione di un polinomio P (x), di grado n, per il binomio x + a il polinomio P (- a) , cio il polinomio che si ottiene sostituendo a al posto della x. La dimostrazione di questo teorema simile a quella del teorema precedente considerando che x + a = x (- a) .

Divisibilit di un polinomio P(x) , di grado n , per il binomio x - a Teorema. Condizione necessaria e sufficiente affinch un polinomio P(x) sia divisibile per il binomio x - a che il polinomio si annulli quando si sostituisce a al posto di x , ovvero a sia uno zero di P (x) . La condizione necessaria. Infatti si dimostrato precedentemente che il resto della divisione di P(x) = 0xn + 1xn-1 + 2xn-2 + ...... + n-1x + n per il binomio x - a P (a) . Quindi se P (a) = O, il polinomio P (x) certamente divisibile per il binomio x - a . La condizione sufficiente. Se il polinomio divisibile per il binomio x - a deve necessariamente annullarsi il polinomio P (a) che il resto della divisione. Teorema. Condizione necessaria e sufficiente affinch un polinomio P(x) sia divisibile per il binomio x + a che il polinomio si annulli quando si sostituisce - a al posto di x. La dimostrazione di questo teorema identica a quella del teorema precedente considerando che x + a = x - (- a) .

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Esempi : P(x) = x2 - 7x + 10 divisibile per il binomio x - 5 . Infatti : R = P(5) = 52 - 7 5 + 10 = 25 35 + 10 = 0 . P(x) = x4 b4 divisibile per il binomio x + b . Infatti : R = P(- b) = (- b) 4 - b4 = b4 - b4 = O .

Ricerca degli zeri razionali di un polinomio intero in x Teorema. Se la frazione, ridotta ai minimi termini, p/q uno zero del polinomio 0xn + 1xn-1 + 2xn-2 + ...... + n-1x + n allora il numeratore p non pu essere che un divisore del termine noto n ed il denominatore q non pu essere che un divisore del coefficiente 0 del termine di massimo grado. Regola. Gli eventuali zeri razionali di un polinomio intero sono da ricercarsi tra le frazioni aventi per numeratore un qualsiasi divisore, positivo o negativo, del termine noto e per denominatore un qualsiasi divisore, positivo o negativo, del coefficiente del termine di grado massimo. In particolare, se il coefficiente del termine di grado massimo 1, allora gli eventuali zeri razionali sono da ricercarsi solo tra i divisori, positivi o negativi, del termine noto.

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Regola di Ruffini Abbiamo visto come facilmente si determina il resto della divisione di un polinomio P(x) d grado n per il binomio x - a. Proponiamoci ora di determinare, oltre al resto, anche il quoziente della divisione di P(x) per x - a . Essendo il polinomio dividendo P(x) di grado n ed il divisore di primo grado, allora il quoziente sar di grado n 1 rispetto alla stessa lettera x. Per determinare i coefficienti dei termini del quoziente richiesto, effettuiamo, come esempio, la seguente divisione: ax3 + bx2 + cx + d : x - m (am + b)x + (am + b) + c ax2 +

- ax3 + amx2 (am + b)x2 + cx

- (am +b)x2 + (am +b)x [(am + b)m + c]x + d - [(am + b)m + c]x + [(am + b)m + c]m [(am + b)m + c]m + d

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Osservando il quoziente ottenuto, di grado inferiore di una unit rispetto al grado del dividendo, si rileva che: 1) il coefficiente del primo termine del quoziente uguale al coefficiente del primo termine del divisore; 2) il coefficiente del secondo termine del quoziente risulta dalla somma del coefficiente del secondo termine del dividendo con il prodotto di m per il primo coefficiente del quoziente; 3) il coefficiente del terzo termine del quoziente risulta dalla somma del coefficiente del terzo termine del dividendo con il prodotto di m per il secondo coefficiente del quoziente; 4) il resto risulta sommando l'ultimo termine del dividendo al prodotto dell'ultimo termine del quoziente per m. Suddetto resto lo stesso di quello che si determina ponendo m al posto della x nel polinomio dividendo. Infatti: R = (am + b)m + cm + d = (am2 + bm + c)m + d = am3 + bm2 + cm + d = P(m). Le osservazioni esposte nei punti 1) , 2) , 3) , 4) , ci consentono di enunciare la seguente: Regola Ruffini. Il quoziente della divisione di un polinomio P(x), di grado n, ordinato secondo le potenze decrescenti della lettera x, per il binomio x-m (oppure x + m) , un polinomio di grado n -1 . Il primo coefficiente del quoziente Q (x) uguale al primo coefficiente del dividendo P(x). Ciascuno degli altri successivi coefficienti di Q (x) si ottiene moltiplicando il coefficiente precedente per m se il divisore x-m (per - m se il divisore x + m) e successivamente addizionando il prodotto cos ottenuto con il coefficiente di P(x) di uguale posto. Il resto della divisione la somma dell'ultimo coefficiente del polinomio di P(x) con il prodotto dell'ultimo coefficiente di Q (x) per m se il divisore x - m (per

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m se il divisore x + m) .

Divisibilit di xn an per x a Come applicazione della regola di Ruffini vediamo quando la somma o la differenza di due potenze simili, ovvero di due potenze aventi lo stesso esponente, divisibile per la somma o per la differenza delle basi. Distinguiamo i seguenti casi: a) b) c) d) (xn - an) : (x - a) (xn - an) : (x + a) (xn + an) : (x - a) (xn + an) : (x + a)

a) Consideriamo la divisione: (xn - an) : (x - a) in essa, per il teorema del resto, si ha: R = P (a) = an - an = 0 Essendo nullo il resto della divisione, segue che a uno zero del polinomio xn-an il quale quindi divisibile per il binomio x - a . Segue allora: La differenza xn-an, di due potenze di ugual grado sempre divisibile per la differenza delle basi x - a . Si deduce allora che: il quoziente della differenza di due potenze, che hanno lo stesso esponente, per la differenza delle basi, un polinomio di grado inferiore di una unit rispetto al grado del dividendo, omogeneo ordinato e completo secondo le potenze decrescenti della prima base e crescenti dell'altra, con tutti i coefficienti uguali ad 1.

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Esempi: (x5 - a5) : (x - a) = x4 + ax3 + a2x2 + a3x + a4 (x4 - 16) : (x - 2) = x3 + 2x2 + 22x + 23 = x3 + 2x2 + 4x + 8 b) Consideriamo la divisione: (xn - an) : (x + a) e distinguiamo i casi in cui n sia pari o dispari, ovvero n = 2p , oppure n = 2p + 1. Nel caso dell'esponente pari, n = 2p , cio: (x2p a2p) : (x + a) per il teorema del resto, si ha: R = P (- a) = (- a) 2p - a2p = a2p - a2p = 0 Essendo nullo il resto della divisione, allora - a uno zero del polinomio x2p a2p che risulta quindi divisibile per il binomio x + a . Nel caso dell'esponente dispari, n = 2p + 1 , cio: (x2p+1 a2p+1) : (x + a) per il teorema del resto, si ha : R = P (- a) = (- a) 2p+1 - a2p+1 = - a2p+1 - a2p+1 = - 2a2p+1 Il resto della divisione non zero e pertanto x2p+1 a2p+1 non divisibile per x + a Segue allora: La differenza xn - an, di due potenze di ugual grado, divisibile per la somma delle basi x + a solo e solo quando l'esponente pari. Osserviamo che: il quoziente di xn - an, con n pari, per la somma delle basi, un

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polinomio di grado inferiore di una unit rispetto al grado del dividendo, omogeneo ordinato e completo secondo le potenze decrescenti della prima lettera e crescenti dell'altra e che ha per coefficienti + 1 e - 1 alternativamente. c) Consideriamo la divisione: (xn + an) : (x - a) in essa, per il teorema del resto, si ha : R = P (a) = an + an = 2 an Poich il resto della divisione non zero, possiamo concludere: La somma xn + an , di due potenze di ugual grado, non mai divisibile per la differenza delle basi x a. d) Consideriamo la divisione: (xn + an) : (x + a) e distinguiamo i casi in cui n sia pari, ovvero n = 2p, oppure dispari, ovvero n = 2p + 1. Nel caso dell'esponente pari, n = 2p , si ha: (x2p + a2p) : (x + a) per il teorema del resto, si ha: R = P (- a) = (- a) 2p + a2p = a2p + a2p = 2a2p Poich il resto della divisione non zero, xn + an, con n pari, non divisibile per la somma delle basi x + a . Nel caso dell'esponente dispari, cio n = 2p + 1 , si ha: (x2p+1 + a2p+1) : (x + a) per il teorema del resto, si ha : R = P (- a) = (- a) 2p+1 + a2p+1 = - a2p+1 + a2p+1 = 0

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Essendo nullo il resto della divisione, xn + an , con n dispari divisibile per il binomio x + a Segue allora: La somma xn + an, di due potenze di ugual grado, divisibile per la somma delle basi x + a solo e solo quando l'esponente dispari. Osserviamo che: il quoziente di xn + an, con n dispari, per la somma delle basi x + a, un polinomio di grado inferiore di una unit rispetto al grado del dividendo, omogeneo e completo secondo le potenze decrescenti della prima lettera e crescenti dell'altra e che ha per coefficienti + 1 e - 1 alternativamente. Esempio 1. Calcolare (x3 + 27) : {x + 3) Scriveremo direttamente: {x3 + 27) : (x + 3) = x2 - 3x + 32 = x2 - 3x + 9 . Esempio 2. Calcolare (x5 + 32) : (x + 2) . Scriveremo direttamente: (x5 + 32) : (x 2) = x4 - 2x3 + 22x2 - 23x + 24 = = x4 - 2x3 + 4x2 - 8x + 16 Riassumendo i suddetti criteri di divisibilit nel seguente prospetto scriveremo: xn - an sempre divisibile per x - a ; xn - an divisibile per x + a solo per n pari ; xn + an non mai divisibile per x - a ; xn + an divisibile per x + a solo per n dispari. Scomposizione di un polinomio in fattori

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Un polinomio si dice primo o irriducibile se ammette come divisori solo se stesso e l'unit. Si dice invece riducibile se ammette altri divisori oltre se stesso e l'unit. Ad esempio il polinomio a2 + ab + c irriducibile in quanto ammette come divisori solo se stesso e l'unit; mentre il polinomio 2a2 + 4ab + 2b2 riducibile in quanto ammette come divisori, oltre se stesso e l'unit, anche: 2; a+b; (a+b)2; 2(a + b), Un'operazione molto importante e che ha frequenti applicazioni nel calcolo algebrico quella della scomposizione dei polinomi riducibili in un prodotto di fattori primi, cio in un prodotto di monomi, binomi, polinomi che non siano ulteriormente decomponibili, ovvero che siano irriducibili. Allo scopo diamo alcune norme per risolvere questo problema nei casi pi semplici, cio nei casi che pi frequentemente si incontrano nel calcolo algebrico.

Raccoglimento a fattor comune Se tutti i termini di un polinomio sono divisibili per uno stesso fattore, allora questo fattore si pu mettere in evidenza, ovvero il polinomio dato si pu scrivere mediante il prodotto di due fattori, di cui uno il fattore comune messo in evidenza e l'altro il quoziente della divisione tra il polinomio dato per quel fattore comune. Il fattore da mettere in evidenza , come noto, il M.C.D. dei termini del polinomio. Esempio: 12a2 + 9b - 30c = 3 (4a2 + 3b l0c).

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Raccoglimento a fattor comune parziale Nei polinomi in cui i termini hanno a coppie un fattore comune, si pu effettuare un primo raccoglimento a fattor comune in suddette coppie; dopo aver effettuato i raccoglimenti parziali suddetti, se la forma del polinomio si presenta quale somma di termini tutti aventi un polinomio come fattore comune, questi si mette ulteriormente in evidenza. Ha senso procedere in questo modo solo se i raccoglimenti parziali individuano un polinomio comune. Esempio. Scomporre in fattori primi: ac - bc + ad - bd Nel primo e secondo termine mettiamo in evidenza c; nel terzo e quarto termine mettiamo in evidenza d : ac - bc + ad bd = c(a - b) + d (a - b) e con ulteriore raccoglimento del fattore comune a - b , si ottiene: = (a - b) (c + d) Allo stesso risultato si perviene se si mette in evidenza a nel primo e terzo termine e - b nel secondo e quarto termine. Si ha infatti: ac - bc + ad bd = a (c + d) - b (c + d) = = (c + d) (a - b).

Trinomi sviluppi di quadrati di binomi. Se il polinomio dato lo sviluppo del quadrato di un binomio, ovvero della forma: a2 + 2ab + b2 ,

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allora si ha: a2 + 2ab + b2 = (a + b) 2 Esempio. Scomporre in fattori primi il trinomio: 9a6 3a3b2 + b4 Per riconoscere in un trinomio lo sviluppo del quadrato di un binomio, anzitutto bisogna individuare i due quadrati e successivamente il doppio del prodotto delle basi dei suddetti due quadrati. Nel trinomio dato osserviamo che 9a6 il quadrato di 3a3 e che b4 il quadrato di b2 . Rilevando altres che 3a3b2 risulta dal prodotto di 2 3a3 b2 e che preceduto dal segno -, i due termini del binomio sono da scegliersi discordi, cio: 9a6 3a3b2 + b4 = (3a3 - b2 )2 oppure : 9a6 3a3b2 + b4 = ( b2 - 3a3)2 Quadrinomi sviluppi di cubi di binomi Se il polinomio dato lo sviluppo del cubo di un binomio, ovvero della forma: a3 + 3a2b + 3ab2 + b3 allora si ha: a3 + 3a2b + 3ab2 + b3 = (a + b) 3 Esempio. Scomporre m fattori primi il quadrinomio: 8a6 + 60a4b + 150a2b2 + 125b3 Osserviamo che 8a6 il cubo di 2a2 , che 125b3 il cubo di 5b. Affinch il quadrinomio dato sia il cubo del binomio di termini 2a2 e 5b, il secondo termine deve risultare dal triplo prodotto del quadrato di 2a2 per 5b e l'altro deve risultare dal triplo prodotto di 2a2 per il quadrato di 5b.

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Essendo: 3 (2a2)2 5b = 60a4b e 3 2a2 (5b)2 = 150a2b2 possiamo concludere che: 8a6 + 60a4b + 150a2b2 + 125b3 = (2a2 + 5b)3

Sviluppo di quadrati di polinomi Se un dato polinomio lo sviluppo del quadrato di un polinomio, si dovranno riconoscere oltre ai quadrati dei singoli termini anche tutti i doppi prodotti di ciascun termine per tutti quelli che lo seguono. Esempio. Scomporre in fattori primi il polinomio: 4a4 + 9b2 + c6 12a2b + 4a2c3 6bc3 Scrivendo il polinomio dato nella forma: (2a2) 2 + (- 3b) 2 + (c3) 2 + 2 (2a2) ( (- 3b) + 2 (2a2)c3 + 2 (- 3b)c3 possiamo osservare che i primi tre termini sono dei quadrati e che i termini restanti risultano dal doppio prodotto delle basi di ciascuno di questi termini per ciascuna delle basi dei termini successivi. Possiamo perci concludere che: 4a4 + 9b2 + c6 12a2b + 4a2c3 6bc3 = (2a2 - 3b + c3) 2 Differenza di due quadrati Se il polinomio dato la differenza di due quadrati, cio della forma: a 2 - b2 allora si ha: a2 - b2 = (a + b) (a - b) . Segue perci: La differenza di due quadrati uguale al prodotto della somma delle due basi per la loro differenza.

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Esempi. 1) a2 - 1 = (a - 1) (a + 1) . 2) 81x4y2- 16 = (9x2y - 4) (9x2y + 4) 3) 4a2 + 4ab + b2 - 4c2 = (2a + b) 2 - (2c) 2 = (2a + b- 2c) (2a + b + 2c) 4) 9c2 - a2 + 8ab 16b2 = (3c) 2 - (a2 - 8ab + 16b2) = (3c2) - (a - 4b) 2 = = (3c a + 4b)(3c + a - 4b)

Differenza di due cubi e somma di due cubi Il binomio della forma x3 - a3 oppure x3 + a3, tenendo presente i criteri di divisibilit esposti, si scompone in fattori primi secondo le formule: a3 - b3 = (a - b) (a2 + ab + b2) a3 + b3 = (a + b) (a2 - ab + b2) Esempi: 1) 8a3 - 27b3 = (2a) 3 - (3b) 3 = (2a - 3b) [(2a) 2 + 2a 3b + (3b) 2] = = (2a - 3b) (4a2 + 6ab + 9b2) 2) 125x3- 64y3 = (5x) 3 - (4y) 3= (5x - 4y) [(5x) 2 + 5x 4y + (4y) 2] = = (5x - 4y) (25x2 + 20xy + l6y2) 3) 27a6b3 + 8x3y6 = (3a2b) 3 + (2xy2) 3 = = (3a2b+ 2xy2) [(3a2b) 2 - 3a2b 2xy2 + (2xy2) 2] = = (3a2b+ 2xy2) (94b2 - 6a2bxy2 + 4x2y4)

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Trinomi di secondo grado Se nel trinomio di secondo grado: x2 + sx + p , il coefficiente del secondo termine si pu scomporre nella somma di due numeri tali che il loro prodotto sia uguale al terzo termine, allora questo trinomio si pu scomporre in un prodotto di due fattori di primo grado. Infatti: se s = a + b e p == ab , si ha: x2 + sx + p = x2 + (a + b) x + ab = x2 + ax + bx + ab == = x (x + a) + b (x + a) = (x + a) (x + b) . La scomposizione in fattori di trinomi di questo tipo perci subordinata all'esistenza dei due numeri a e b tali che a + b =s e ab = p. Detti numeri, se esistono, si devono trovare fra i divisori del terzo termine p e di tutti questi divisori si devono considerare solo quelli la cui somma uguale a s. Esempio 1. Scomporre in fattori primi il trinomio: x2 x - 6 I divisori di - 6 sono: 1 ; 2 ; 3 ; 6. Poich lunica coppia che da per somma - 1 (+ 2 ; -3) , scriveremo allora: x2 x 6 = x2 + (2 3)x + (2) (- 3) = x2 + 2x 3x - 6 = x (x + 2) -3 (x + 2) = (x + 2) (x - 3) Esempio 2. Scomporre in fattori primi il trinomio: x2 - 15x + 56 Poich (- 7) (- 8) = + 56 e (- 7) + (- 8) = - 15, allora: x2 - 15x + 56 = (x - 7) (x - 8) .

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Scomposizione di un polinomio in fattori mediante la regola di Ruffini Se un polinomio P (x) si annulla per x = a, esso divisibile per x - a e pertanto, | indicando con Q (x) il quoziente della sua divisione, esso si pu scomporre nel prodotto: P(x) = (x a) Q(x) Se, inoltre, il polinomio Q (x) si annulla per x = b, esso divisibile per x - b e, indicando con Q'(x) il quoziente di questa divisione, la precedente diventa: P (x) = (x - a) (x - b) Q'(x) Questo procedimento si pu continuare fino a quando il quoziente ottenuto un polinomio irriducibile. Per la ricerca degli zeri del polinomio P(x) si dovranno seguire le nozioni esposte precedentemente. Esempio 1. Scomporre in fattori primi il polinomio: x3 - 4x2 11x + 30 II coefficiente del termine di grado massimo 1, perci gli eventuali zeri del polinomio dato sono da ricercarsi fra i divisori del termine noto i quali sono: 1; 2; 3; 5; 6; 15; 30. Poich gli zeri come facilmente si pu verificare, sono: - 3 ; 2 ; 5 ; applicando successivamente la regola di Ruffini, si ha: x3 - 4x2 11x + 30 = (x + 3) (x 2) (x S). Esempio 2. Scomporre in fattori primi il polinomio: 3x3 - 8x2 - 41x + 30 :

Il coefficiente del termine di grado massimo non 1 . Poich i divisori di 30 sono: 1 ; 2 ; 3 ; 5 ; 6 ; 10 ; 15 ; 30 ; e i divisori di 3 sono: 1 ; 3; gli eventuali zeri del polinomio dato sono da ricercarsi tra : 1 ; 1/3 ; 2 ; 2/3 ; 3; 5; 5/3 ; 6 ; 10 ; 10/3 ; 15 ; 30.

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Poich, come facile verificare, gli zeri del polinomio sono : 2/3 ; - 3 ; - 5 ; applicando due volte la regola di Ruffini si ha: 3x3 - 8x2 - 41x + 30 = ( x 2/3) (x + 3) (3x 15) = = ( x 2/3) (x + 3) 3 (x 5) = 3 ( x 2/3) (x + 3) (x 5) = = (3x 2) (x + 3) (x 5)

Osservazione Nella scomposizione in fattori primi di un polinomio si possono presentare contemporaneamente alcuni casi di scomposizione gi studiati. In queste condizioni, se nei termini del polinomio vi un fattore comune bene mettere subito in evidenza questo fattore e poi procedere per l'ulteriore scomposizione.

Massimo comune divisore di pi polinomi Si dice massimo comune divisore (M.C.D.) di due o pi polinomi interi, l'espressione algebrica intera, di grado pi elevato, per la quale suddetti polinomi sono divisibili. Regola. Il M.C.D. di due o pi polinomi, ciascuno dei quali scomposto in fattori primi, dato dal prodotto dei fattori comuni a tutti i polinomi presi, ciascuno una volta sola, con il minimo esponente.

Minimo comune multiplo di pi polinomi Si dice minimo comune multiplo (m.c.m.) di due o pi polinomi interi, l'espressione algebrica intera di pi piccolo grado, la quale sia divisibile per ciascuno dei polinomi dati. Regola. Il m.c.m. di due o pi polinomi, ciascuno dei quali scomposto in fattori primi, dato dal prodotto dei fattori comuni e non comuni dei polinomi presi, ciascuno una sola volta, con il massimo esponente.

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Esempio 1. Determinare il M.C.D. e il m.c.m. dei seguenti polinomi: 12a2 18ab ; 12a2 36ab + 27b2 ; 36a2 81b2 Scomponendo i polinomi in fattori primi, si ha: 12a2 18ab = 6a (2a 3b) = 2 3 a (2a -3b) 12a2 36ab + 27b2 = 3 (4a2 -12ab + 9b2) = 3 (2a - 3b) 2 36a2 81b2 = 9 (4a2 - 9b2) = 32 (2a - 3b) (2a + 3b) Il M.C.D. dei polinomi dati : 3 (2a - 3b) e il m.c.m. : 2 32 a (2a - 3b) 2 (2a + 3b) = 18a (2a - 3b) 2 (2a + b) Esempio 2. Determinare il M.C.D. e il m.c.m. dei seguenti polinomi a3 + b3 ; 5a2 - 5ab + 5b2 ; a4 + a2b2 + b4 Scomponendo i polinomi in prodotto di fattori primi, si ha: a3 + b3 =(a + b)(a2 ab + b2) 5a2 - 5ab + 5b2 = 5 (a2 - ab + b2) a4 + a2b2 + b4 = a4 + a2b2 + a2b2 + b4 - a2b2 = (a2 + b2) 2 a2b2 = = (a2 + b2 ab) (a2 + b2 + ab2) Il M.C.D. dei polinomi dati : a2 - ab + b2 , e il m.c.m. : 5 (a + b) (a2 - ab + b2) (a2 + ab + b2) . Esempio 3. Determinare il M.C.D. e il m.c.m. dei seguenti polinomi: x2 3x + 2 ; x2 + 2x 3 ; x2 + 3x - 4 Scomponendo i polinomi in prodotto di fattori primi, si ha: x2 3x + 2 = (x - l) (x - 2) x2 + 2x 3 = (x - l) (x + 3) x2 + 3x 4 = (x - 1) (x + 4) . Il M.C.D. dei polinomi dati : x - 1, e il m.c.m. : (x - 1) (x - 2) (x + 3) (x + 4)

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